CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 luglio 2012
681.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 115

SEDE REFERENTE

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il Ministro della salute, Renato Balduzzi.

  La seduta comincia alle 9.50.

DL 89/2012: Proroga di termini in materia sanitaria.
C. 5323 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 10 luglio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentati quindici emendamenti e tre articoli aggiuntivi (vedi allegato 1) riferiti al testo del decreto-legge n. 89 del 2012, nonché due emendamenti riferiti al testo del disegno di legge di conversione del decreto, alcuni dei quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
  In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce Pag. 116al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano affatto estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative riferite a decreti-legge, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  Ricorda inoltre che nella seduta del 28 febbraio 2007 della Giunta del regolamento il Presidente della Camera, in relazione al regime di ammissibilità degli emendamenti ai decreti-legge, ha ricordato che «costituisce prassi consolidata quella di non ritenere ammissibili emendamenti che si pongano in contrasto con la legge n. 400 del 1988 e in particolare emendamenti che contengano deleghe legislative o vi incidano o si presentino privi del carattere di omogeneità».
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri ancor più si impone a seguito della recente sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012 e della lettera del Presidente della Repubblica del 23 febbraio 2012.
  Alla luce di quanto testé detto, avverte che la presidenza non può che applicare rigorosamente le suddette disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del 1997. Con riferimento al provvedimento in esame, quindi, sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che intervengono sulla materia già oggetto del decreto-legge in esame o che siano strettamente connesse o consequenziali alla stessa.
  Sono pertanto da considerarsi inammissibili i seguenti emendamenti e articoli aggiuntivi che non recano disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge: Stagno d'Alcontres 1.10, volto a prorogare il termine entro il quale le confezioni dei farmaci omeopatici siano corredate dal foglietto illustrativo, attualmente fissato al 2015; Barani 1.03, volto ad introdurre una nuova disciplina dell'attività libero-professionale dei medici, apportando una serie di modifiche alla legge n. 120 del 2007; Barani 1.01, volto ad introdurre una nuova disciplina in materia di responsabilità professionale dei medici; Barani 1.02, che mira a dettare disposizioni in materia di governo e gestione delle attività cliniche.
  Infine, i due emendamenti presentati al disegno di legge di conversione, Dis. 1.1 del relatore e Miotto Dis 1.2, presentano profili di dubbia ammissibilità, sia in quanto non strettamente connessi al contenuto del decreto-legge sia in quanto recanti proroga del termine per l'esercizio della delega legislativa concernente la riorganizzazione della Associazione italiana della Croce rossa.
  Pertanto, data anche la particolare delicatezza della materia, ritiene opportuno consultare su questi ultimi la Presidenza della Camera.
  Avverte, infine, che sul provvedimento in esame sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  Sospende, quindi, brevemente la seduta al fine di acquisire l'avviso del Presidente della Camera sui due predetti emendamenti.

  La seduta, sospesa alle 9.55, è ripresa alle 10.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, dal colloquio intercorso con il Presidente della Camera, risulta confermata la valutazione di inammissibilità dei due emendamenti Dis. 1.1 del relatore e Miotto Dis. 1.2.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), pur non intendendo contestare la valutazione di inammissibilità del suo emendamento confermata dal Presidente della Camera, evidenzia tuttavia che il mancato differimento del termine per l'esercizio della delega concernente la riorganizzazione Pag. 117dell'Associazione italiana della Croce rossa diventa una condizione di improcedibilità dell'esame dello schema di decreto legislativo presentato dal Governo su questa materia (Atto n. 491).

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), ritiene che sicuramente l'inserimento del differimento del termine per l'esercizio della suddetta delega nel decreto-legge in esame avrebbe agevolato il seguito dei lavori della Commissione sullo schema di decreto legislativo concernente la riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa. A questo proposito, ricorda che nella precedente seduta della Commissione è stato concordato di investire la Presidenza della Camera della questione concernente la scadenza della richiamata delega.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, conferma che egli stesso sottoporrà la questione alla Presidenza della Camera e al Comitato per la legislazione, come convenuto da parte di tutti i gruppi nella seduta di ieri.
  Da quindi la parola al relatore e al Governo per l'espressione dei pareri sugli emendamenti presentati.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 1.5 del relatore, Testa 1.9 e Barani 1.8. Invita al ritiro il presentatore degli emendamenti Palagiano 1.13 e 1.12. Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti 1.4 del relatore e Palagiano 1.14, sugli emendamenti Palagiano 1.15 e 1.11, sugli identici emendamenti 1.3 del relatore e Palagiano 1.1, nonché sull'emendamento Palagiano 1.6, specificando che gli emendamenti Palagiano 1.15 e 1.11 sarebbero preclusi in caso di approvazione degli identici emendamenti 1.4 del relatore e Palagiano 1.14 e che, analogamente, l'emendamento Palagiano 1.6 risulterebbe precluso dall'approvazione degli identici emendamenti 1.3 del relatore e Palagiano 1.1. Invita, quindi, al ritiro il presentatore dell'emendamento Barani 1.7 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Palagiano 1.2.

  Il ministro Renato BALDUZZI si rimette alla Commissione per quanto concerne gli identici emendamenti 1.5 del relatore, Testa 1.9 e Barani 1.8. Per quanto riguarda i restanti emendamenti, invita i presentatori al ritiro, altrimenti il suo parere è contrario.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, ritiene di poter accedere alla richiesta di ritiro formulata dal ministro Balduzzi con riferimento al suo emendamento 1.4, facendo presente che tale emendamento è stato presentato anche per recepire i rilievi formulati dal Comitato per la legislazione nel parere espresso sul decreto-legge in esame.

  Il ministro Renato BALDUZZI fa notare di aver ben presente il parere espresso dal Comitato per la legislazione, a proposito del quale rileva che il Governo ha compiuto la valutazione di cui si parla nel citato parere, in ordine al fatto che ricorra o meno la necessità di procedere al rinnovo degli organismi collegiali indicati all'Allegato 1 nell'imminenza di una loro riorganizzazione affidata ad un emanando regolamento di delegificazione. Pertanto, ritiene che il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 1 non sia da sopprimere.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) annuncia che, con riferimento agli identici emendamenti 1.5 del relatore, Testa 1.9 e Barani 1.8, il suo gruppo si asterrà in quanto ritiene che per ottobre dovrebbe essere approvata la norma-ponte che consentirà l'entrata a regime di quanto previsto dalla legge n. 120 del 2007.

  Laura MOLTENI (LNP) annuncia il voto contrario da parte del suo gruppo sugli identici emendamenti 1.5 del relatore, Testa 1.9 e Barani 1.8, in quanto tali emendamenti ampliano ulteriormente il termine dell'ennesima proroga per consentire l'esercizio della cosiddetta intramoenia allargata, ovvero dell'esercizio dell'intramoenia Pag. 118ospedaliera negli studi professionali privati. A questo proposito, si sarebbe aspettata un parere contrario da parte del ministro Balduzzi. A suo avviso, dunque, non si può procedere a colpi di proroghe, in quanto il problema vero riguarda la mancata utilizzazione dei fondi per l'edilizia sanitaria da parte delle regioni le quali non hanno realizzato gli adempimenti relativi agli adeguamenti edilizi del patrimonio edilizio ospedaliero per l'effettuazione delle prestazioni in regime di intramoenia.

  Lucio BARANI (PdL) annuncia il voto favorevole da parte del suo gruppo sugli identici emendamenti 1.5 del relatore, Testa 1.9 e Barani 1.8, evidenziando come non si tratti di sostenere un intento dilatorio dal momento che è stato concordato un determinato percorso con il ministro della salute, per cui l'atteso provvedimento teso a disciplinare l'esercizio dell'attività libero-professionale dei medici dovrebbe essere approvato dal Governo in tempi rapidi.

  Il ministro Renato BALDUZZI, con riferimento all'intervento svolto dall'onorevole Molteni, escludendo intenti dilatori da parte del Governo, ricorda che il 31 dicembre 2012 era proprio il termine previsto dal decreto-legge recante proroga di termini nella sua versione originaria; tale termine era stato anticipato al 30 giugno 2012 dal Parlamento in sede di conversione del predetto decreto-legge.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 1.5 del relatore, Testa 1.9 e Barani 1.8 (vedi allegato 1).

  Antonio PALAGIANO (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.13, teso a rafforzare la previsione per cui la proroga degli organismi operanti presso il Ministero della salute, di cui all'Allegato 1 al decreto-legge in oggetto, operi comunque non oltre il 31 dicembre 2012.

  Il ministro Renato BALDUZZI modifica il suo parere sull'emendamento Palagiano 1.13, rimettendosi alla Commissione.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, concorda con il parere espresso da ultimo dal ministro Balduzzi.

  La Commissione approva l'emendamento Palagiano 1.13 (vedi allegato 1).

  Antonio PALAGIANO (IdV) ritira il suo emendamento 1.12. Raccomanda altresì l'approvazione del suo emendamento 1.14, volto a sopprimere il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 1, evidenziandone l'importanza, in ragione della quale non è disponibile al ritiro.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, ricorda che, a seguito dell'invito al ritiro formulato dal ministro Balduzzi con riferimento agli identici emendamenti 1.4 del relatore e Palagiano 1.14, ha ritirato il suo emendamento. Pertanto, si rimette alla Commissione per quanto concerne l'emendamento Palagiano 1.14.

  Antonio PALAGIANO (IdV) insiste nel chiedere che il suo emendamento 1.14 sia posto in votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Palagiano 1.14.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, fa presente che, a seguito della richiesta di invito al ritiro formulata dal ministro, ritiene opportuno modificare il parere già espresso con riferimento agli emendamenti Palagiano 1.15 e 1.11, rimettendosi quindi alla Commissione su di essi.

  Il ministro Renato BALDUZZI, con riferimento all'emendamento 1.15, fa presente all'onorevole Palagiano di non poter esprimere parere favorevole su di esso in quanto l'introduzione del criterio della riduzione del numero dei componenti degli organismi richiamati dal comma 2 dell'articolo 1 potrebbe causare problemi nel riassetto complessivo di tali organismi.

  Antonio PALAGIANO (IdV) ritira i suoi emendamenti 1.15 e 1.11.

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  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, comunica il ritiro del suo emendamento 1.3, a seguito della richiesta formulata in tal senso dal ministro Balduzzi. Pertanto, si rimette all'Aula per quanto concerne l'emendamento Palagiano 1.1, identico al suo emendamento 1.3.
  Fa presente, inoltre, che, a seguito della richiesta di invito al ritiro formulata dal ministro, ritiene opportuno ribadire la linea seguita poco prima, rimettendosi quindi alla Commissione anche con riferimento agli emendamenti Palagiano 1.6 e 1.2.

  Antonio PALAGIANO (IdV) evidenzia come sia venuto a crearsi un clima per cui non è più possibile procedere realisticamente alla votazione degli emendamenti, visto che il relatore – evidentemente a seguito di accordi tra i due maggiori gruppi – ha modificato il parere su emendamenti che aveva originariamente presentato, in molti casi identici ai propri, nonché sugli altri emendamenti di cui egli è firmatario, su cui aveva inizialmente espresso parere favorevole. Chiede, comunque, che siano posti in votazione i restanti emendamenti a sua firma.

  La Commissione respinge gli emendamenti Palagiano 1.1 e 1.6.

  Lucio BARANI (PdL) ritira il suo emendamento 1.7.

  La Commissione respinge l'emendamento Palagiano 1.2.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che il provvedimento in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del prescritto parere. Rinvia il seguito dell'esame alla seduta della Commissione già convocata per la giornata odierna, al termine dei lavori antimeridiani dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 10.25.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 12.50.

5-06045 Farina Coscioni: Garanzie per l'erogazione su tutto il territorio nazionale del microinfusore per pazienti affetti da diabete mellito.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta, auspicando che il Governo ponga in essere rapidamente le iniziative di competenza per porre rimedio alla discriminazione in atto nei confronti delle persone con diabete residenti in regioni come la Sardegna.
  Auspica altresì che il Piano nazionale diabete sia approvato in tempi rapidi.

5-06444 Farina Coscioni: Assistenza ai pazienti diabetici e celiaci nelle proposte delle regioni per il nuovo Patto per la salute 2013-2015.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta in quanto ritiene che la risposta fornita dal sottosegretario Cardinale sia troppo sintetica. Evidenzia altresì che i tempi richiesti per la predisposizione del nuovo Patto per la salute, nell'ambito del quale saranno considerate le criticità evidenziate attraverso l'interrogazione in oggetto, Pag. 120sono molto lunghi, ciò che può comportare pregiudizio per i pazienti che attendono l'erogazione di cure efficaci.
  Ricorda inoltre che la Commissione ha avviato l’iter di una proposta di legge recante disposizioni concernenti l'etichettatura dei farmaci contenenti gliadina a tutela delle persone affette dal morbo celiaco (A.C. 4894), augurandosi che si possa concludere celermente il relativo esame.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE, intervenendo per una breve precisazione, dichiara di concordare con l'onorevole Farina Coscioni in ordine al fatto che spesso i tempi richiesti per mettere a punto alcune misure in ordine alla cura di determinate patologie sono troppo ampi rispetto a quanto esse richiederebbero.
  Fa presente, inoltre, di aver risposto in maniera sintetica all'interrogazione in oggetto al fine di evitare di suscitare insofferenza tra i componenti della Commissione, ciò che può accadere a fronte di risposte eccessivamente lunghe e articolate.

5-06508 Margiotta: Attività libero-professionale dei medici.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Salvatore MARGIOTTA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Cardinale, ritenendo che essa sia stata chiara ed esaustiva.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 89/2012: Proroga di termini in materia sanitaria.
C. 5323 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che è pervenuto il parere della I Commissione, favorevole con una osservazione.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), relatore, ricorda di aver fatto già presente quanto rilevato dalla I Commissione in sede di illustrazione della sua relazione introduttiva, tanto che aveva presentato sul punto alcuni emendamenti, poi ritirati a seguito della richiesta del Ministro. Ritiene, pertanto, che debba essere valutata la possibilità di presentare un emendamento per l'Aula teso a coordinare le previsioni contenute ai commi 2 e 3 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame con riguardo al Consiglio superiore di sanità.

  Lucio BARANI (PdL) concorda con l'ipotesi formulata dall'onorevole Patarino, ritenendo anch'egli praticabile la possibilità di presentare un emendamento per l'Aula nel senso indicato nel parere deliberato dalla I Commissione.

  Paola BINETTI (UdCpTP) rileva come il provvedimento in esame, pur trattandosi di un disegno di legge di conversione di un decreto-legge, sia stato discusso con troppa rapidità, anche in considerazione della delicatezza della materia ivi trattata. In Pag. 121particolare, evidenzia che tale accelerazione non dovrebbe portare a sacrificare il complesso e articolato dibattito svoltosi in Commissione sull'esercizio dell'attività libero-professionale che, ricorda, inizialmente faceva parte del provvedimento in materia di governo delle attività cliniche (A.C. 278 e abbinate).
  Per quanto concerne poi il tema della prevista possibilità per il ministro della salute di procedere al rinnovo degli organismi di cui all'Allegato 1 al decreto-legge in oggetto, fa presente che il punto dirimente è costituito, a suo avviso, dalla necessità di selezionare componenti che siano in grado di garantire equilibrio, oltre che, ovviamente, competenza, ciò che è venuto a mancare, a suo avviso, in diverse occasioni quale ad esempio la predisposizione delle linee guida per l'autismo da parte dell'Istituto superiore di sanità.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) evidenzia che il comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge prevede che il ministro della salute possa, con propri decreti, rinnovare la composizione degli organismi di cui all'Allegato 1, «senza accrescere il numero dei componenti». A tale proposito, rileva che non si comprende se tale vincolo debba riferirsi al numero dei componenti di ciascun organismo ovvero al numero complessivo dei componenti di tali organismi.
  Per quanto riguarda la questione sollevata dalla I Commissione attraverso l'osservazione formulata nel parere espresso, non ravvisa incongruenza tra il comma 2 e il comma 3 dell'articolo 1, dal momento che il comma 3 reca una disposizione che si riferisce specificamente al Consiglio superiore di sanità.

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) rileva che la questione si era posta già prima dell'adozione del parere da parte della I Commissione, essendo stato infatti presentato l'emendamento Palagiano 1.15 – respinto dalla Commissione – che era volto a sostituire, al secondo periodo del comma 2 dell'articolo 1, le parole «senza accrescere» con la parola «riducendo».

  Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che effettivamente, come rilevato dall'onorevole Miotto, non è sufficientemente chiaro se l'eventuale rinnovo degli organismi richiamati dal comma 2, senza accrescerne il numero, debba intendersi riferito a ciascun organismo ovvero al numero complessivo dei componenti dei suddetti organismi.
  Evidenzia altresì che, al fine di coordinare le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 1 nel senso indicato dalla I Commissione, si potrebbe esplicitamente escludere dalla previsione di cui al comma 2 il Consiglio superiore della sanità, specificando che tale organo è disciplinato dal successivo comma 3.

  Donata LENZI (PD) evidenzia che, nel momento in cui il decreto-legge sulla spending review ha previsto un taglio al fondo per la sanità pari a 7,9 miliardi di euro, si rende più che mai necessario procedere alla razionalizzazione degli organismi operanti presso il ministero della salute, anche attraverso la soppressione e l'accorpamento di alcuni di essi.
  Sottolinea altresì che molte di queste strutture sono state costituite per una finalità specifica la cui rilevanza è venuta ad attenuarsi o addirittura a scomparire con il passare del tempo, ciò che rende più che mai necessario agire non solo sul numero dei componenti di tali organismi bensì sulla stessa sopravvivenza di tutte le strutture attualmente esistenti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, on. Patarino, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.30.

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