CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 giugno 2012
670.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 21 giugno 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 9.35.

Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita.
C. 5256 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 20 giugno 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che la relatrice Servodio ha svolto la relazione introduttiva nella seduta di martedì 19 giugno. Come preannunciato nella seduta di ieri, la relatrice ha inoltre trasmesso ai gruppi la sua proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato).

  Giuseppina SERVODIO (PD), relatore, nell'illustrare la sua proposta di parere, fa presente di aver voluto sintetizzare i punti salienti delle considerazioni svolte nella relazione introduttiva e recepire i suggerimenti avanzati in via informale dai colleghi, che ringrazia.
  Ha quindi proposto un parere complessivamente favorevole, con osservazioni che si augura possano essere tenute in considerazione dalla Commissione di merito, fermo restando che auspica che il provvedimento possa essere approvato definitivamente in vista del prossimo vertice europeo. Non chiede pertanto che siano apportati emendamenti, salva l'autonomia di valutazione dei gruppi.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV), intervenendo per dichiarazione di voto, ringraziare la relatrice per lo sforzo di presentare una proposta di parere che mette in evidenza le problematiche che l'agricoltura è ormai da tempo costretta ad affrontare.
  Dichiara tuttavia che il suo gruppo voterà contro non tanto per il contenuto della proposta di parere, quanto per il provvedimento nel suo complesso, del tutto inadeguato ai fini dell'obiettivo prioritario di creare nuovi posti di lavoro. Tale decisione è coerente con la linea fin qui seguita dalla sua parte politica che, negli anni, ha prodotto proposte di legge per favorire l'occupazione in generale, tra le Pag. 207quali quella sull'agricoltura sociale, opportunità per la creazione di posti di lavoro.
  Osserva invece che la proposta di riforma del Governo non va in quella direzione e tanto meno favorisce l'occupazione giovanile e femminile, come riterrebbe il ministro Fornero; anzi, l'unico effetto che produrrà sarà quello di offrire maggiori possibilità di licenziamento attraverso la inaccettabile modifica dell'articolo 18. Rileva inoltre che, per ammissione dello stesso Governo, il provvedimento proposto dovrà essere modificato con il prossimo decreto-legge per lo sviluppo. Ritiene poi che il Ministro del lavoro si sia «impantanata» sulla questione dei lavoratori cosiddetti esodati, che figurano presenti anche nel settore agricolo, soprattutto nel caso dei prepensionamenti finalizzati al ricambio generazionale nelle aziende.
  Sottolinea poi che la proposta della relatrice mette in evidenza alcuni aspetti critici, anche se in maniera piuttosto debole. Si riferisce, per esempio, allo scarso coinvolgimento del mondo agricolo nella riforma. Per quanto riguarda la vicenda dei voucher, prende atto delle modifiche apportate dal Senato, ma ritiene che manchi ancora una definitiva chiarezza. Considerazioni di pari segno negativo ritiene poi si possano estendere al modo con cui si sono affrontati i nodi che impediscono le assunzioni di personale nelle aziende, rallentate dalla riforma previdenziale che sta impedendo il fisiologico turn over generazionale e sta aumentando la disoccupazione, specie tra i giovani.
  In conclusione, le osservazioni proposte dalla relatrice sono condivisibile nel merito, ma non è più il tempo di invitare a «valutare l'opportunità» di adottare misure: il Governo ha ormai l'obbligo qualcosa per l'occupazione.

  Teresio DELFINO (UdCpTP) esprime la consapevolezza del suo gruppo sul fatto che il provvedimento in esame, come sostenuto anche dalla relatrice, non dà risposte esaustive a problemi che non sono sorti di recente, ma hanno radici strutturali molto più profonde. Eppure, ricorda che il suo gruppo è tra quelli che, nella filosofia del gradualismo riformista, sostengono che bisogna essere evitare di sottovalutare i passi in avanti e di cadere nel pessimismo riformatore, se non nel vero e proprio disfattismo, mentre il Paese ha bisogno della massima coesione.
  Nel preannunciare pertanto l'espressione di un convinto voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, osserva che in essa si segnala che vi sono specificità del mondo agricolo che non hanno trovato pieno riscontro nel testo. Tuttavia, pur comprendendo le considerazioni della collega Di Giuseppe, condivide le motivazioni addotte dalla relatrice, tra le quali la prioritaria esigenza di rafforzare il Governo nella trattativa europea. Sottolineando infine che la proposta di parere si pone in linea di coerenza rispetto alla complessiva attività della Commissione Agricoltura, auspica che le osservazioni formulate possano trovare accoglimento in successivi passaggi parlamentari.

  Sandro BRANDOLINI (PD), nel ringraziare sentitamente la relatrice per il lavoro svolto, auspica che la Commissione Lavoro possa rivolgere finalmente la necessaria attenzione alle questioni del mondo agricolo e della pesca, oggetto peraltro di sue proposte emendative. In particolare, ritiene degna di particolare menzione la questione degli ammortizzatori sociali per la pesca che non devono essere destinati solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai soci delle cooperative e agli armatori di piccola pesca imbarcati, che in quanto tali sono lavoratori al pari degli altri.

  Giovanna NEGRO (LNP) osserva che la proposta di parere segnala che la stessa relatrice non è convinta dal testo in esame. Rilevando peraltro che in questo caso la proposta di parere appare migliore dell'atto al quale è riferita, fa presente che il suo gruppo voterà contro tale proposta e contro il provvedimento, che è imposto dall'Europa e che non è ben strutturato. A suo giudizio, l'Unione europea non può essere una «madre-matrigna», che non rispetta le realtà degli Stati membri.

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  Luciano AGOSTINI (PD), nell'associarsi alle espressioni di apprezzamento nei confronti del lavoro equilibrato della relatrice, giudica eccessive le considerazioni espresse dal gruppo dell'Italia dei valori rispetto al provvedimento e alla proposta di parere.
  Giudica positivamente, nella proposta della relatrice, soprattutto la parte riferita al settore della pesca e ai relativi ammortizzatori sociali, ricordando che negli scorsi anni la Commissione, con puntuali atti di indirizzo, ha sollecitato la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, poi disposti con provvedimenti di natura temporanea che sarebbe ormai opportuno stabilizzare e rendere definitivi.
  Sottolinea infine che il parere che si sta per votare è importante, perché costruito con la forza delle idee sviluppate nella stessa Commissione e non solo sul recepimento di proposte altrui.

  Sabrina DE CAMILLIS (PdL) intende richiamare l'attenzione, in linea generale, sulle considerazioni svolte dai leader dei partiti di maggioranza, dal Ministro Fornero e dal Presidente del Consiglio sulla necessità di apportare modifiche al provvedimento in esame. Al riguardo, ritiene che tale contesto dia al Parlamento l'opportunità – se non vuole far finta di non comprendere cosa sta per approvare – di avere uno scatto di orgoglio e chiedere che queste modifiche siano votate in tempi brevi, facendosi promotore di utili proposte di riforma.
  Ritiene infatti che sia ormai giunto il tempo di creare le condizioni per un cambiamento di rotta, anche nell'atteggiamento verso l'Unione europea, prendendo atto delle iniziative e delle lamentele provenienti da tutti i settori del mondo produttivo, dalla parte datoriale e dai sindacati dei lavoratori. Il disegno di legge sul mercato del lavoro viene presentato come l'avvio delle riforme strutturali, ma tuttavia di fatto non si riesce a fare una riforma che sia davvero capace di produrre cambiamenti utili per il Paese. Il Parlamento dovrebbe invece assumersi tale responsabilità.
  Per questi motivi, non ritiene di poter votare il provvedimento in esame per senso di responsabilità e non intende per questo essere definita «disertore», secondo l'espressione usata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà. Non intende infatti «abbandonare la barca», ma accelerarne l'andatura. Se il Governo ritiene che il disegno di legge dovrà essere modificato, dovrebbe avanzare ora una proposta, consentire che il provvedimento torni rapidamente al Senato e presentarsi al vertice europeo avendo fatto qualcosa che serve per l'occupazione e il Paese.
  Preannuncia pertanto a titolo personale che non parteciperà alla votazione del parere, ma si riserva di valutare le decisioni che saranno assunte dalla Commissione Lavoro. Peraltro, nel merito i contenuti della proposta della relatrice sono condivisibili, anche laddove rileva che il metodo seguito dal Governo nella prima stesura del disegno di legge non ha tenuto conto delle esigenze dell'agricoltura.

  Viviana BECCALOSSI (PdL) dichiara che il suo gruppo si riconosce nelle considerazioni della collega De Camillis, cui non ritiene di dover aggiungere altro, e pertanto non parteciperà alla imminente votazione.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) manifesta sorpresa per l'atteggiamento assunto dal gruppo del PdL, considerato che le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sembravano aver individuato una mediazione rispetto alle richieste delle diverse forze politiche, rassicurando i parlamentari del centrodestra e del centrosinistra rispetto alle questioni della flessibilità e degli esodati.
  Sottolinea quindi che, se pure il disegno di legge in esame non risolve pienamente i problemi del mercato del lavoro, la Commissione Agricoltura, in particolare, non può sottovalutare i risultati raggiunti al Senato e la mediazione del Ministro delle politiche agricole, che ha fatto registrare il consenso delle organizzazioni datoriali e dei sindacati dei lavoratori.Pag. 209
  Per questi motivi, la Commissione dovrebbe votare a favore della proposta del relatore, che ha compiuto un ulteriore sforzo per mettere a fuoco le esigenze dell'agricoltura e della pesca.

  Corrado CALLEGARI (LNP) osserva che si realizza oggi la frantumazione della maggioranza che ha sostenuto il Governo Monti. Ritiene che sarebbe stata perciò importante la presenza del Governo alla odierna seduta.

  Teresio DELFINO (UdCpTP) ritiene che si sta assistendo, analogamente a quanto gli è capitato nel 1993, ad un «cupio dissolvi» irresponsabile. Infatti, la presa di posizione del gruppo PdL non è giustificata da una proposta di parere che richiama posizioni già più volte condivise all'unanimità in Commissione e sostiene altresì la necessità di innovazioni normative a favore di lavoratori sempre esclusi da provvedimenti di sostegno al reddito. Tale presa di posizione appare pertanto strumentale e incomprensibile.

  Angelo ZUCCHI (PD), nell'associarsi alla dichiarazione di voto già pronunciata dal suo gruppo, desidera esprimere a titolo personale la sua sorpresa per l'atteggiamento del PdL, che non comprende e non giustifica.
  Infatti, la questione degli «esodati» è importante e il suo gruppo ha chiesto che sia risolta, ma l'assunzione di responsabilità del Presidente del Consiglio dovrebbe vincolare le forze di maggioranza a votare a favore del disegno di legge in esame. Inoltre, per quanto riguarda in particolare la normativa sul lavoro agricolo, va ricordato che essa, nel suo impianto generale, non è stata modificata da tale disegno di legge e a suo giudizio per fortuna, perché le eventuali modifiche avrebbero potuto comportare tagli alle indennità di disoccupazione agricola, frequente bersaglio di una diffusa opinione critica. Rileva poi che la proposta della relatrice affronta nel modo giusto anche altre questioni importanti, come gli ammortizzatori sociali per il settore della pesca e i voucher.
  Per questi motivi, ritiene l'atteggiamento del gruppo PdL strumentale rispetto ad un voto, il cui esito non resta che attendere.

  Gian Pietro DAL MORO (PD) desidera rimarcare che quanto sta accadendo oggi va al di là dell'ambito della Commissione Agricoltura: infatti, dopo l'approvazione del provvedimento «anticorruzione» – e si veda in proposito l'intervento del presidente del gruppo PdL Cicchitto – è iniziata da parte di quel gruppo una serie di prese di distanza rispetto all'azione del Governo Monti. Cita ad esempio le contraddittorie dichiarazioni dell'onorevole Berlusconi sull'Unione europea e il ritorno alla lira. Quanto accade oggi non è quindi un caso isolato, ma la strategia del PdL che si avvia a «staccare la spina» al Governo.

  Paolo RUSSO, presidente, osserva che tutte le dichiarazioni di voto dei gruppi hanno un valore politico, ma deve constatare che nel caso di specie non rappresentano la posizione di tutti i deputati appartenenti al gruppo.

  Giuseppe RUVOLO (PT) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore.

  Corrado CALLEGARI (LNP) chiede se la Commissione sia in numero legale per deliberare.

  Paolo RUSSO, presidente, sottolinea che è sua costante cura garantire il rispetto delle regole.

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con osservazioni, formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 10.10.

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