CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 giugno 2012
668.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 13.20.

5-06771 Bernardini: Sulle gravi carenze del carcere di Augusta.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Rita BERNARDINI (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta, nella quale vi è un esplicito riconoscimento dello stato disastroso e di gravissima illegalità nel quale versa il carcere di augusta, rispetto al quale l'unico possibile provvedimento d'urgenza che il Governo dovrebbe è adottare è l'immediata chiusura.

5-06795 Bernardini: Sulla situazione del carcere di Trento.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Rita BERNARDINI (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta, evidenziando come anche questo carcere, che dovrebbe essere all'avanguardia in quanto di recente apertura, versa in uno stato di illegalità.
  Più in generale, invita il Governo ad essere più preciso ed attento, atteso che in molte delle risposte fornite sono presenti dei riferimenti ad istituti penitenziari diversi da quelli oggetto dei rispettivi atti di sindacato ispettivo.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 13.35.

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici.
C. 4041, approvata dal Senato, C. 541 Vitali, C. 2514 Galati, C. 2608 Torrisi, C. 3682 Duilio, C. 4139 Maggioni e C. 4168 Giammanco.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 14 giugno 2012.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi al nuovo testo base adottato dalla Commissione (vedi Bollettino delle giunte e delle Commissioni parlamentari del 14 giugno 2012). Avverte che sono stati ritirati gli emendamenti 1.2 e 7.4. Dà quindi la parola ai deputati che intendano illustrare il complesso degli emendamenti.

  Lino DUILIO (PD) nell'illustrare il complesso delle proposte emendative dal lui presentate, precisa di avere tenuto conto gli orientamenti espressi dal Comitato ristretto, auspicando peraltro che ci si possa confrontare in modo sereno ed approfondito anche sul merito di proposte che si discostino, in tutto o in parte, da quegli orientamenti, dal momento che il provvedimento in esame costituisce una importante opportunità per apportare delle modifiche realmente migliorative della disciplina del condominio negli edifici, disciplina che fa parte della vita quotidiana di moltissimi cittadini.
  Rileva quindi come il proprio emendamento 2.1 riassuma sostanzialmente una moderna ed evoluta concezione di condominio dotato di personalità giuridica, della titolarità di diritti reali sulle parti comuni e di una chiara disciplina delle obbligazioni assunte dal condominio medesimo. Un condominio caratterizzato dalla possibilità che l'assemblea deliberi con maggioranze qualificate (anziché all'unanimità) la modificazione delle destinazione d'uso delle parti comuni, l'alienazione delle parti comuni e l'acquisto di ulteriori beni da destinare all'uso comune. Un condominio così configurato potrà, inoltre, organizzare la prestazione di specifici servizi, ulteriori rispetto a quelli tipicamente erogati, a vantaggio di tutti o di alcuni condomini. Precisa quindi che gli ulteriori suoi emendamenti riferiti all'articolo 2 riproducono parti della disciplina complessivamente prevista dal citato emendamenti 2.1.Pag. 37
  Fra le altre proposte emendative da lui presentate evidenzia in particolare l'articolo aggiuntivo 32.01, volto ad istituire un fondo di garanzia che offra una garanzia ulteriore rispetto a quella della polizza di assicurazione di cui al nuovo articolo 1129, terzo comma, del codice civile. Si tratterebbe di istituire un fondo, alimentato da un contributo obbligatorio posto a carico di ciascun amministratore, destinato ad indennizzare i condomini che, a seguito dell'accertata responsabilità dell'amministratore medesimo per ammanchi o per irregolarità da lui poste in essere, abbiano subito un danno patrimoniale non soddisfatto attraverso l'escussione dei beni del debitore.
  Ricorda, inoltre, come il Comitato ristretto abbia lasciato insoluta la questione della qualificazione professionale e della formazione dell'amministratore di condominio. Fra le sue proposte emendative volte a disciplinare questo importante aspetto della riforma evidenzia, in particolare, gli emendamenti 25.6 e 25.7.
  Sottolinea infine come vi siano ulteriori aspetti della disciplina che necessitino di un supplemento di riflessione, con particolare riferimento ai relativi aspetti pratici ed applicativi. Cita, in particolare, la questione di come configurare la polizza assicurativa di cui all'articolo 1129, terzo comma, del codice civile, nel caso in cui lo stesso soggetto amministri molteplici condomini. Ritiene che in questo caso potrebbe essere più pratico ed economicamente conveniente prevedere un'unica polizza che copra più condominii piuttosto che stipulare una polizza per ciascun condominio.

  Ida D'IPPOLITO VITALE (UdCpTP) rileva come alcuni emendamenti presentati dal proprio gruppo siano dettati da mere esigenze tecniche e di coordinamento normativo, mentre altri intervengono sul merito di talune disposizioni. La ratio del complesso degli emendamenti è, anzitutto, quella di garantire la tutela del diritto di proprietà: principio questo affermato con particolare forza dall'emendamento 4.1, volto ad introdurre nell'articolo 1119 del codice civile la precisazione che le parti comuni possono essere sottratte all'uso comune solo con delibera unanime. Altri emendamenti sono volti a ridurre il livello di conflittualità nel condominio, a volte potenziando ed altre volte limitando l'iniziativa dei singoli condomini, nonché a garantire che determinate deliberazioni siano assunte dall'assemblea con maggioranze realmente rappresentative. Particolare importanza riveste l'emendamento 6.3, volto a rendere obbligatoria la redazione di una relazione comprovante la regolarità formale edilizio-urbanistica degli interventi effettuali nelle unità immobiliari, nonché l'osservanza delle normative di sicurezza. Segnala l'emendamento 9.7 volto a rimodulare l'onere, anche economico, connesso alla polizza di assicurazione di cui all'articolo 1129 del codice civile che, per come attualmente configurato, non consentirebbe, soprattutto a molti giovani, di svolgere l'attività di amministratore di condominio. Evidenzia, infine, l'emendamento 13.4, volto a coinvolgere il condominio in programmi promossi da enti locali o da soggetti privati qualificati, finalizzati al recupero del patrimonio edilizio, alla vivibilità urbana, alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) osserva come la questione sollevata dal collega Duilio in materia di polizza assicurativa appaia piuttosto complessa, rilevando come non sia per nulla certo che, qualora lo stesso soggetto amministri più condomini, la stipula di un unico contratto determini un risparmio di spesa. Inoltre la presenza di un eventuale vizio di questo unico contratto, rischierebbe di privare di garanzia tutti i condominii che rientrino nel suo oggetto. Ritiene inoltre che nell'operare un bilanciamento tra la tutela del diritto di proprietà del singolo condomino e l'interesse del condominio nel suo complesso ad essere dinamico ed operativo, superando il veto del singolo condomino, potrebbe essere utile ricorrere al divieto degli atti d'emulazione di cui all'articolo 833 del codice civile, sviluppandone il concetto ed adattandolo alla realtà Pag. 38della proprietà condominiale. Infatti non vi è dubbio, a suo giudizio, che molti comportamenti di taluni condomini, così come, a volte, i voti da questi espressi in assemblea, «non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri».

  Donatella FERRANTI (PD) rileva come nel complesso degli emendamenti presentati ve ne siano alcuni in grado di fornire una valida soluzione alle questioni lasciate aperte dal Comitato ristretto. Si riferisce, in particolare, all'emendamento Duilio 25.7, volto ad istituire un Registro degli amministratori di condominio, sottolineando come in questo emendamento sia prevista una disciplina che sembra superare le perplessità circa la compatibilità con la normativa comunitaria in materia di esercizio delle professioni non regolamentate. Parimenti, gli identici emendamenti Cavallaro 9.10 e Lussana 9.11, sembrano poter contribuire ad una migliore definizione della disciplina della polizza richiesta all'amministratore.
  Permangono invece forti perplessità sulle proposte emendative volte ad attribuire la capacità giuridica al condominio o, comunque, a superare il principio dell'unanimità per quanto concerne la modificazione della destinazione d'uso delle parti comuni e l'alienazione delle stesse. Il problema dell'ostruzionismo del singolo proprietario non può infatti essere risolto prevedendo un bilanciamento degli interessi che vada esclusivamente a discapito del singolo proprietario o addirittura di una consistente minoranza di condomini. Né la previsione di un semplice indennizzo liquidato, ove richiesto entro ristretti termini di decadenza, dall'assemblea e secondo equità, sembra costituire un adeguato ristoro per il danno, in alcuni casi molto rilevante, che ad un singolo proprietario potrebbe derivare, ad esempio, dalla cessazione della destinazione dell'uso comune di un bene e dalla sua successiva alienazione.
  Auspica che sul tema del condominio non vi siano contrapposizioni tra maggioranza e opposizione e che si possa predisporre un testo ampiamente condiviso. Ritiene, inoltre, opportuno verificare la sussistenza dei presupposti per il trasferimento dell'esame del provvedimento alla sede legislativa.

  Francesca CILLUFFO (PD) ringrazia il Sottosegretario Mazzamuto per il costante e prezioso contributo fornito ai lavori della Commissione e del Comitato ristretto. Con riferimento all'articolo 26, che contiene una norma di coordinamento tra la disciplina del condominio e quella della mediazione, della cui effettiva utilità si dovrà discutere, sottolinea come sia comunque importante avere previsto un criterio di competenza territoriale che consenta di esperire la procedura presso un organismo vicino al condominio.

  Antonio DI PIETRO (IdV) si associa all'auspicio, espresso dall'onorevole Ferranti, della predisposizione di un testo condiviso che sia il frutto della collaborazione di tutti i gruppi, senza divisioni preconcette tra maggioranza ed opposizione. Ritiene inoltre essenziale il trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Giulia BONGIORNO, presidente, invita gli altri gruppi a pronunciarsi in merito alla possibilità di trasferire l'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Enrico COSTA (PdL), a nome del proprio gruppo, dichiara di essere favorevole al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Angela NAPOLI (FLpTP) ritiene che l'esame del provvedimento potrà essere trasferito in sede legislativa dopo la conclusione dell'esame degli emendamenti in sede referente e previa valutazione del testo come risultante dagli emendamenti approvati.

  Nicola MOLTENI (LNP) si riserva di comunicare le valutazioni del gruppo della Lega Nord in merito all'eventuale trasferimento in sede legislativa.

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  Lorenzo RIA (UdCpTP) dichiara che il proprio gruppo è favorevole al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Il Sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO dichiara, per quanto di competenza, di essere favorevole al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Giancarlo LEHNER (PT) si dichiara favorevole al trasferimento in sede legislativa.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dopo avere invitato il gruppo della Lega a sciogliere la riserva in tempi brevi, prende atto che potrebbero sussistere i presupposti per il trasferimento in sede legislativa con il consenso unanime dei gruppi. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica dell'articolo 2947 del codice civile, in materia di prescrizione del diritto al risarcimento del danno.
C. 3070, approvata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 21 febbraio 2012.

  Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che è alla proposta di legge in esame è stato presentato l'emendamento 1.1. Ferranti (vedi allegato 3).

  Donatella FERRANTI (PD) chiede che prima di procedere alla votazione del suo emendamento, volto a sopprimere la disposizione transitoria del provvedimento, il sottosegretario chiarisca la posizione del Governo sul merito del provvedimento e, in particolare, sull'opportunità di spostare sostanzialmente in avanti i termini di esercizio dell'azione risarcitoria a favore dell'imputato che si veda assolto nel processo penale. In sostanza, chiede se il Governo sia d'accordo a che la prescrizione del diritto al risarcimento dell'imputato assolto in via definitiva non decorra più dal momento in cui sia stata posta in essere la denuncia-querela bensì dalla data in cui sia diventata irrevocabile la sentenza di assoluzione. A suo parere la disposizione approvata dal Senato potrebbe determinare un ulteriore contenzioso sia sotto il profilo di diritto sostanziale che sotto il profilo del diritto intertemporale.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO chiede di poter esprimere con la dovuta compiutezza la posizione del Governo la prossima settimana, dopo aver approfondito personalmente i profili sia di diritto sostanziale che di natura transitoria del provvedimento in esame.

  Antonio DI PIETRO (IdV), ritenendo che sia condivisibile nel merito la disposizione di diritto sostanziale contenuta nel comma 1, chiede all'onorevole Ferranti le ragioni che l'hanno indotta a presentare un emendamento soppressivo della normativa di natura transitoria volta ad applicare le disposizioni del comma 1 ai processi in corso.

  Donatella FERRANTI (PD) replica all'onorevole Di Pietro che a suo parere anche le disposizioni di natura sostanziale contenute nel comma 1 possono suscitare alcune perplessità, per quanto il testo sia stato approvato all'unanimità dall'altro ramo del Parlamento. Tuttavia, proprio in considerazione della circostanza che si tratta di una disposizione che è stata condivisa da tutti i gruppi del Senato non ha ritenuto di presentare un emendamento soppressivo del comma 1, come invece ha ritenuto di fare in relazione al comma 2, non condividendone in alcun modo il contenuto.

  Antonio DI PIETRO (IdV) ribadisce di non comprendere le ragioni per le quali si dovrebbe sopprimere la norma che consentirebbe di applicare un principio condivisibile ai processi in corso.

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  Francesco Paolo SISTO (PdL) dichiara di condividere pienamente il testo approvato dal Senato, ritenendo opportuno modificare il terzo comma dell'articolo 2947 del codice civile, estendendo un principio previsto dal medesimo articolo alle sentenze irrevocabili di assoluzione o di rigetto della domanda di restituzione o di risarcimento del danno.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dopo aver manifestato delle perplessità sulla norma transitoria, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di martedì 26 giugno prossimo, nella quale sarà posto in votazione l'emendamento presentato.

Modifiche alla legge 27 gennaio 2012, n. 3, recante disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovra indebitamento.
C. 5117 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 17 maggio 2012.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che la relatrice, onorevole Cilluffo, ha svolto la relazione sul provvedimento in esame.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO chiede alcuni chiarimenti alla relatrice in merito alla relazione ed, in particolare, alla prospettazione di una suddivisione in due categorie della figura consumatore a seconda del tipo di bene al quale si riferisce la sua posizione debitoria. A tale proposito, ricorda il diritto europeo configura una posizione unitaria del consumatore, senza dare quindi rilevanza alla natura del bene.

  Francesca CILLUFFO (PD), relatore, replica al rappresentante del Governo chiarendo di non aver in alcun modo fatto riferimento a due figure diverse di consumatore, quanto di aver piuttosto messo in evidenza una questione applicativa della nuova normativa che distingue i procedimenti previsti per la nuova figura del debitore consumatore, individuato come il consumatore che ha assunto obbligazioni prevalentemente per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta, da quelli relativi al consumatore che ha assunto obbligazioni per scopi non estranei a tali attività, ma che naturalmente non rientra nell'ambito applicativo della legge fallimentare. Problemi applicativi si verificherebbero in tutti i casi in cui il debito dovesse essere riconducibile a beni che potrebbero essere funzionali all'attività di impresa o professionale ma anche essere utilizzati per ragioni del tutto estranee a tali attività. In questi casi sarebbe alquanto complicato collocare il debito ad una delle due categorie previste dal disegno di legge in esame.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO ritiene che la questione evidenziata dalla relatrice sia meritevole di approfondimenti.

  Antonio DI PIETRO (IdV) invita la Commissione a valutare con attenzione le disposizioni del disegno di legge in esame, come ad esempio quelle relative alle sanzioni previste dall'articolo 17.

  Cinzia CAPANO (PD) ritiene che prima di procedere all'esame del disegno di legge sia opportuno che il Governo chiarisca alla Commissione, anche in considerazione dell'intenzione di emanare una nuova disciplina del concordato preventivo per superare le crisi aziendali, quale sia la posizione dell'esecutivo in merito alle diverse normative volte a fronteggiare le situazioni di crisi nelle quali possono trovarsi tanto le imprese, quanto professionisti o cittadini.

  Donatella FERRANTI (PD) dichiara di condividere l'intervento dell'onorevole Capano, ritenendo prioritario che con chiarezza il Governo fornisca alla Commissione un quadro unitario degli interventi che esso intende intraprendere nella materia Pag. 41della risoluzione delle crisi dovute all'aggravarsi di posizioni debitatorie di imprese o di privati cittadini. In tale ambito il Governo dovrebbe dare conto anche degli esiti della prima attuazione di provvedimenti già adottati in tale materia nei mesi scorsi.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO preannuncia la presentazione di un corposo emendamento.

  Giulia BONGIORNO, presidente, auspica che l'emendamento sia presentato quanto prima in Commissione al fine di evitare che la stessa si soffermi su disposizioni che il Governo stesso intende modificare.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO dichiara che l'emendamento sarà presentato la prossima settimana.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dopo aver invitato il rappresentante del Governo a presentare l'emendamento entro la seduta di martedì prossimo alla quale rinvia il seguito dell'esame del provvedimento.

  La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante nuova distribuzione sul territorio degli uffici del giudice di pace.
Atto n. 455.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato il 23 maggio 2012.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, preannuncia, anche a nome del correlatore, onorevole Cavallaro, la presentazione di una proposta di parere che terrà conto delle audizioni svolte ed il cui contenuto si esplicherà in un giudizio molto duro nei confronti dello schema di decreto legislativo in esame, che non pare essere conforme ai principi di delega. Ritiene che il compito del Parlamento sia proprio quello di verificare se tali principi siano stati rispettati, esprimendo un parere anche contrario quando ciò non avvenga, con la consapevolezza comunque che si tratti di un parere non vincolante. Naturalmente nel caso in cui non si tenesse conto del parere i rapporti tra Parlamento e Governo rischierebbero un deterioramento.

  Angela NAPOLI (FLpTP) esprime forti perplessità sullo schema di decreto in esame rilevando come esso non sia conforme in molti punti ai principi e criteri direttivi di delega e come siano stati adottati criteri privi di omogeneità in merito alla cosiddetta peculiarità territoriale. Inoltre non ci si è soffermati sufficientemente sulle questioni connesse alla sistemazione del personale né si sono previste forme di incoraggiamento della collaborazione tra comuni per mantenere eventualmente degli uffici di giudice di pace in comune prevedendo anche eventuali deroghe al patto di stabilità locale.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) osserva che molti gruppi solo adesso stanno rivedendo le loro posizioni su un provvedimento che non è assolutamente condivisibile così come è scritto, anche se si ispira ad un principio del tutto condivisibile quale quello della razionalizzazione delle spese. Esprime forti perplessità sulla scelta del Governo di non procedere ad una ragionata razionalizzazione delle spese, preferendo tagliare indiscriminatamente sul territorio uffici giudiziari.

  Nicola MOLTENI (LNP), dopo aver condiviso gli interventi del relatore, onorevole Costa, e dell'onorevole Paolini, chiede al rappresentante del Governo se Pag. 42siano fondate le notizie riportate da un articolo del Sole 24 ore di pochi giorni fa nel quale, facendo riferimento alla relazione del Presidente Birritteri, Capo dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, al Ministro della giustizia, venivano individuate una serie di sedi giudiziarie che sarebbero state soppresse, determinando in tal modo una forte agitazione nei territori interessati. Ritiene che qualora fossero fondate tali notizie si verificherebbe un vero e proprio eccesso di delega.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO dichiara che l'articolo al quale si riferisce l'onorevole Molteni contiene una serie di inesattezze. Rileva inoltre che la richiamata relazione del Presidente Birritteri si limita unicamente a fornire al Ministro delle proposte ed opzioni, che non sono state ancora rispettivamente accolte o esercitate. Naturalmente su questo punto solo il Ministro della giustizia può dare delle risposte. Ciò che è esatto è il riferimento alla scelta del Governo di sopprimere le sezioni distaccate di tribunale, le quali non corrispondono ad un modello organizzativo dell'assetto territoriale degli uffici giudiziari al quale il Governo intende fare riferimento. A suo parere sarebbe opportuno compensare la soppressione delle sezioni distaccate con delle nuove forme di decentramento che consentano delle dislocazioni territoriali degli uffici giudiziari, in quanto ai tagli dovrebbe accompagnarsi uno sforzo di riorganizzazione del decentramento giudiziario.

  Fulvio FOLLEGOT, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 15.

Norme in materia di bevande analcoliche a base di frutta.
Testo unificato C. 4108 D'Ippolito Vitale ed abb.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 29 maggio 2012.

  Fulvio FOLLEGOT (LNP), relatore, presenta una proposta di parere che tiene conto di quanto emerso dal dibattito in Commissione (vedi allegato 4).

  Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa sulla cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica del Pakistan, fatto a Roma il 30 settembre 2009.
C. 5180 Governo.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo tra la Repubblica italiana e la Repubblica islamica dell'Afghanistan, fatto a Roma il 26 gennaio 2012.
C. 5193 Governo.
Disposizioni per favorire le transazioni commerciali tra le imprese.
Testo unificato C. 3970 Dal Lago ed abb.
Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica.
Testo unificato C. 1172 Santelli e abb.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 14 giugno 2012, a pagina 81, prima colonna, dopo la ventottesima riga, inserire le seguenti parole:
  «Al comma 1, lettera b) sopprimere le seguenti parole: presso le proprie abitazioni.
16. 2. Giammanco, Mancuso, Mannucci, Ceccacci Rubino, Vincenzo Antonio Fontana, Pelino, Foti.».

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