CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 giugno 2012
660.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 204

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.

DL 57/2012: Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.
C. 5194-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento e degli emendamenti ad esso riferiti

  Maino MARCHI (PD), relatore, ricorda preliminarmente che il decreto-legge in esame reca modifiche al testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008 e non è corredato di relazione tecnica. Per quanto attiene alla proroga del termine per l'emanazione dei decreti di coordinamento nel settore dei trasporti, prevista dall'articolo 1, comma 2, ritiene opportuno che il Governo confermi l'assenza di effetti onerosi connessi all'eventuale applicazione di Pag. 205sanzioni per incompatibilità del comma 2 rispetto alla disciplina comunitaria.
  Comunica inoltre che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti che contiene due proposte emendative, che non appaiono comportare conseguenze negative per la finanza pubblica.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, richiamando i chiarimenti già forniti nella Commissioni di merito, assicura che l'articolo 1, comma 2, può ritenersi compatibile con la normativa dell'Unione europea, come peraltro evidenziato anche del Governo italiano in risposta alle censure svolte dalla Commissione europea nell'ambito della procedura di infrazione n. 2010/4227. Dichiara, inoltre di non avere osservazioni da formulare con riferimento ai due emendamenti trasmessi dell'Assemblea.

  Maino MARCHI (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 5194-A Governo, recante disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto di quanto rappresentato dal Governo in ordine alla compatibilità con la normativa dell'Unione europea delle disposizioni dell'articolo 1, comma 2,
  esprime
  sul testo del provvedimento elaborato dalle Commissioni di merito:

PARERE FAVOREVOLE

  sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA».

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 5 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.10.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012.
(COM(2011)777 def.).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2012. (Doc. LXXXVII-bis, n. 2).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei documenti in oggetto, rinviato nella seduta del 30 maggio 2012.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire sul documento in esame, chiede al relatore se è già nelle condizioni di formulare una proposta di parere.

  Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, fa presente di avere predisposto una bozza di parere che deposita agli atti della Commissione (vedi allegato) nella quale ha affrontato sia questioni di metodo, essenzialmente connesse al ritardo con il quale il documento è stato portato all'attenzione del Parlamento, sia di merito, con particolare riferimento all'impostazione di politica economica richiamata nella risoluzione Cicchitto, Franceschini ed altri, approvata dall'Assemblea della Camera il 26 aprile 2012, a conclusione dell'esame del Documento di economia e finanza 2012. Chiede quindi ai gruppi di fare pervenire entro la giornata di domani eventuali richieste di integrazione al fine di addivenire, auspicabilmente entro la giornata di giovedì alla votazione sul parere di competenza della Commissione.

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  Renato BRUNETTA (PdL) chiede se la proposta tenga conto del dibattito svoltosi nella seduta del 30 maggio 2012.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel rassicurare l'onorevole Brunetta in merito al contenuto della proposta di parere, concorda con la proposta del relatore e rinvia il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 14.15.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 5 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante ulteriori modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, per la riorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e degli enti vigilati.
Atto n. 472.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica, rinviato nella seduta del 24 maggio 2012.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, con riferimento al testo, ricorda che il relatore aveva evidenziato che le minori spese quantificate nella relazione tecnica derivanti dall'attuazione del provvedimento all'esame appaiono di natura meramente teorica dal momento che le somme eventualmente non spese resterebbero a disposizione dell'Amministrazione della difesa. Al riguardo, rileva che, nonostante la riduzione del numero degli uffici di livello dirigenziale generale e delle relative dotazioni organiche, previste dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito dalla legge n. 148 del 2011, in considerazione delle carenze di organico nella qualifica dirigenziale, non sono stati scontati risparmi di spesa sui saldi di finanza pubblica. Analoghe considerazioni valgono per la riduzione degli organici del personale non dirigente. Sottolinea che, laddove le misure di riduzione incidano su posti effettivamente coperti, potranno realizzarsi risparmi all'atto delle cessazioni dal servizio del relativo personale, verificabili, comunque, solo a consuntivo. Rappresenta, inoltre, che è stato recentemente presentato al Senato il disegno di legge recante una delega al governo per la revisione dello strumento militare nazionale, in base al quale, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera c), le risorse recuperate a seguito dell'attuazione del processo di revisione dello strumento militare sono destinate al riequilibrio dei principali settori di spesa della Difesa, con la finalità di assicurare il mantenimento in efficienza dello strumento militare e di sostenere le capacità operative.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, formula, in sostituzione del relatore, la seguente proposta:
  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante ulteriori modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento miliare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, per la riorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e degli enti vigilati (atto n. 472);Pag. 207
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
    non sono stati scontati risparmi di spesa sui saldi di finanza pubblica con riferimento alla riduzione del numero degli uffici di livello dirigenziale non generale e delle dotazioni organiche relative a tale personale e al personale non dirigente, prevista dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148;
    in base alle disposizioni di riferimento di rango primario, come si evince anche dalla formulazione della lettera b) del citato articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 138 del 2011, il calcolo dei risparmi derivanti dalle riduzioni di organico non può che essere effettuato in termini di diritto, cioè in termini di riduzione del costo teorico dell'organico in dotazione al Ministero della difesa, e non in termini di fatto;
    laddove le misure di riduzione incidano su posti effettivamente coperti, potrebbero comunque realizzarsi risparmi effettivi all'atto delle cessazioni dal servizio del relativo personale, verificabili a consuntivo,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

  lo schema di decreto del Presidente della Repubblica».

  La Commissione approva la proposta del presidente.

Schema di decreto legislativo recante nuova distribuzione sul territorio degli uffici del giudice di pace.
Atto n. 455.

(Rilievi alla II Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica, rinviato nella seduta del 24 maggio 2012.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO richiamando i chiarimenti già forniti nella precedente seduta, avendo acquisito anche ulteriori elementi informativi dal Ministero della giustizia, conferma che i risparmi di spesa derivanti dalla nuova distribuzione sul territorio degli uffici dei giudici di pace sono stati stimati, sulla base di criteri di estrema prudenza, in euro 25,6 milioni all'anno e costituiscono soltanto una parte della quota di risparmi complessivi che dovrebbero derivare dal generale processo di riorganizzazione sul territorio degli uffici giudiziari previsto dall'articolo 1, commi da 2 a 5, della legge 14 settembre 2011, n. 148. Pertanto, gli effetti di risparmio effettivamente conseguiti dal provvedimento in esame saranno verificabili solo a consuntivo. Segnala, inoltre, che l'intervento normativo è già inquadrato nel contesto di spending review deciso dal Governo e dal Parlamento e che gli enti locali potranno valutare l'opportunità di mantenere presidi giudiziari reperendo le necessarie risorse nell'ambito dei rispettivi bilanci, ricordando che attualmente essi anticipano le spese di funzionamento che vengono rimborsate a consuntivo dal Ministero della giustizia.

  Giulio CALVISI (PD) richiamando quanto già osservato nella seduta del 24 maggio 2012, fa presente che la Commissione giustizia procederà ad alcune audizioni sul provvedimento in esame, acquisendo in particolare le valutazioni dei rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati, dell'Associazione nazionale giudici di pace e dell'Unione nazionale giudici di pace, e ritiene pertanto utile che la Commissione, prima di esprimere i propri rilievi, acquisisca anche gli elementi informativi emersi in tale sede.
  Ricorda, inoltre, come anche il parere del Consiglio superiore della magistratura evidenzi aspetti rilevanti per la copertura finanziaria del provvedimento e come anche uno dei relatori presso la Commissione Pag. 208di merito, l'onorevole Cavallaro, abbia avuto modo di evidenziare come i risparmi in termini finanziari e di personale quantificati da provvedimento non tengano conto dei costi aggiuntivi che le strutture presso cui confluiranno i procedimenti dagli uffici soppressi dovranno affrontare né di quelli per il reperimento di nuove strutture, essendo dato di comune esperienza, suffragato da indicazioni che pervengono dalle realtà territoriali e dagli operatori, che ovviamente gli uffici non sono realmente in grado di ricevere e trattare l'elevato numero di procedimenti che verrebbero trasferiti. Segnala, inoltre, come le disposizioni dell'articolo 3, comma 2, che consentono agli enti locali di richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace da sopprimere, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, sia suscettibile di determinare oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, privi di alcuna quantificazione. Chiede, pertanto, di non concludere l'esame del provvedimento, in modo da acquisire ulteriori elementi di valutazione, avvalendosi delle risultanza dell'attività conoscitiva svolta dalla Commissione di merito.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, comprendendo le preoccupazioni di ciascun collega in riferimento ai rispettivi territori di provenienza, concorda con l'onorevole Calvisi sulla possibilità di attendere lo svolgimento presso la Commissione giustizia delle audizioni previste, alle quali auspica potranno prendere parte anche i colleghi interessati a porre domande sui profili di competenza della medesima Commissione. Concorda, quindi, sull'opportunità di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  Massimo VANNUCCI (PD) condividendo il percorso procedurale proposto dal presidente, osserva che i risparmi quantificati dalla relazione tecnica si riferiscono evidentemente alle spese sostenute a livello centrale, mentre la facoltà di mantenere aperti gli uffici dei quali è prevista la soppressione, concessa ai comuni dall'articolo 3, comma 2, dello schema, potrebbe determinare nuove spese per il complesso della finanza pubblica, dal momento che la stragrande maggioranza degli enti locali chiederà il mantenimento delle sedi delle quali è prevista la chiusura. Per questa ragione, fermi restando i possibili effetti in termini di migliore organizzazione dell'offerta di giustizia, ritiene che i risparmi quantificati dalla relazione tecnica potrebbero essere vanificati dalle maggiori spese sostenute a livello locale.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente che non è possibile quantificare a priori quanti comuni potranno sostenere gli oneri del mantenimento delle sedi degli uffici delle quali è prevista la chiusura, dal momento che l'articolo 3, comma 2, dello schema prevede a tale riguardo una semplice facoltà.

  Rolando NANNICINI (PD) richiamando l'intervento da lui svolto nella seduta del 24 maggio 2012, ricorda come solo 4 capoluoghi di provincia abbiano ottenuto una deroga rispetto ai parametri fissati nel provvedimento. Rileva inoltre come, pur dovendo il Governo mantenere un atteggiamento rigoroso, non si sia tenuto adeguatamente conto dei parametri fissati dalla delega. Si riserva quindi di intervenire nel corso delle audizioni programmate in Commissione giustizia.

  Maino MARCHI (PD) concorda con la proposta formulata dal presidente in ordine al metodo di esame da seguire, in quanto l'attività conoscitiva svolta presso la Commissione di merito potrà fornire spunti interessanti anche per i profili di competenza della Commissione bilancio. Ritiene, in ogni caso, che la facoltà prevista dall'articolo 3, comma 2, non determini alcun onere per la finanza pubblica, dal momento che le spese degli enti locali saranno comunque soggette ai vincoli derivanti Pag. 209dall'applicazione del patto di stabilità interno.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 634 del 4 aprile 2012, a pagina 68, prima colonna, alla ventiduesima riga, deve leggersi «indeterminato» in luogo di «determinato».

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