CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 maggio 2012
658.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 121

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per favorire le transazioni commerciali tra le imprese.
Testo unificato C. 3970 Dal Lago, C. 4078 Cambursano, C. 3531 Mastromauro, C. 4160 Gava, C. 4324 Cosenza e C. 4380 Laganà Fortugno, C. 4957 Polidori, C. 5041 Garagnani, C. 5027 Lombardo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 maggio 2012.

  Manuela DAL LAGO, presidente, ricorda che nella giornata odierna si deve procedere alla votazione degli emendamenti Pag. 122presentati (vedi allegato 1). Invita pertanto il relatore ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Andrea LULLI (PD), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Palomba 1.1, in quanto inserisce il tema dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione che non è oggetto del provvedimento in esame; per analoghe motivazioni, invita al ritiro degli emendamenti Borghesi 1.2 e 1.3.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gabriele CIMADORO (IdV) ritira gli emendamenti Palomba 1.1, Borghesi 1.2 e 1.3, di cui è cofirmatario.

  Andrea LULLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Dal Lago 2.2, 2.5, 2.6, 2.7 e 2.8, invitando al ritiro dell'emendamento Froner 2.9, che sarebbe precluso dall'approvazione dell'emendamento Dal Lago 2.8, e dei restanti emendamenti presentati all'articolo 2.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Laura FRONER (PD) ritira il suo emendamento 2.1.

  La Commissione approva l'emendamento Dal Lago 2.2.

  Raffaello VIGNALI (PdL), intervenendo sull'emendamento Dal Lago 2.3, di cui è cofirmatario, invita il relatore e il Governo a riconsiderare il parere espresso. Rileva, infatti, che la previsione di interessi ad un tasso concordato tra imprese si traduce, in realtà, in un intervento a favore della grande impresa che ha maggiore forza contrattuale nei confronti delle piccole. La medesima osservazione vale per l'emendamento Dal Lago 2.4, di cui è cofirmatario, relativo agli interessi di mora riconosciuti al creditore.

  Andrea LULLI (PD), relatore, propone di accantonare l'esame degli emendamenti Dal Lago 2.3 e 2.4.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI si riserva di verificare che il testo della proposta di legge che gli emendamenti Dal Lago 2.3 e 2.4 mirano a sopprimere non sia una definizione direttamente mutuata dalla direttiva 2011/7/UE.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Dal Lago 2.5, 2.6, 2.7 e 2.8; risulta pertanto precluso l'emendamento Froner 2.9.

  Andrea LULLI (PD), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati all'articolo 3.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  I deputati Gabriele CIMADORO (IdV) e Laura FRONER (PD) ritirano i loro rispettivi emendamenti 3.1 e 3.3.

  Raffaello VIGNALI (PdL), intervenendo sugli emendamenti Dal Lago 3.2, di cui è cofirmatario, e Anna Teresa Formisano 3.4, sottolinea che le imprese possono essere iscritte nel registro informatico dei protesti o non avere adempiuto agli obblighi contributivi per motivazioni indipendenti dalla loro responsabilità, quali ad esempio la mancata riscossione di crediti da privati o da pubbliche amministrazioni. Invita pertanto il relatore ed il Governo a riconsiderare il parere espresso su di essi.

  Andrea LULLI (PD), relatore, ricorda che nell'articolo 1 del provvedimento in esame si stabilisce che le disposizioni non si applicano per i ritardi di pagamento delle imprese che dimostrino di essere creditrici di somme dovute da pubbliche amministrazioni non incassate a causa dei ritardi di pagamento delle medesime pubbliche Pag. 123amministrazioni. Concorda peraltro che le ipotesi indicate dal collega Vignali dovrebbero essere esplicitamente previste, e si riserva quindi di studiare una soluzione in merito.

  Manuela DAL LAGO, presidente, ritira il suo emendamento 3.2.

  Savino PEZZOTTA (UdCpTP) ritira l'emendamento Anna Teresa Formisano 3.4, di cui è cofirmatario.

  Andrea LULLI (PD), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Froner 5.1.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Laura FRONER (PD) ritira il suo emendamento 5.1.

  Andrea LULLI (PD), relatore, riconsiderando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Dal Lago 2.3.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI si rimette alla Commissione.

  La Commissione approva l'emendamento Dal Lago 2.3.

  Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che il testo, quale risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle Commissioni per l'espressione del prescritto parere.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO, indi del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 14.45.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall'altra, fatto a Bruxelles il 10 maggio 2010.
C. 5076 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore, illustra l'Accordo quadro in esame, volto a perseguire il rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione settoriale prevede, in particolare, lo sviluppo della cooperazione in alcune aeree prioritarie: sviluppo economico, sviluppo sostenibile, cultura, giustizia, libertà e sicurezza.
  L'Accordo si compone di 53 articoli organizzati in dieci titoli.
  Il titolo I (articoli 1 e 2) enumera una serie di valori fondamentali che le Parti riconoscono e si impegnano a rispettare, tra i quali vengono in risalto la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché i valori sanciti nella Carta delle Nazioni Unite (articolo 1).
  Le finalità e gli ambiti della cooperazione vengono individuati dall'articolo 2.
  Il titolo II (articoli 3-7) riguarda il dialogo politico e la cooperazione. L'articolo 3 individua gli obiettivi del dialogo politico (tra i quali hanno particolare rilievo la promozione della democrazia e della soluzione pacifica delle controversie) nonché le forme della sua attuazione. L'articolo 4 impegna le parti a cooperare nella lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, attraverso l'attuazione degli obblighi assunti nell'ambito dei trattati e degli accordi internazionali sul tema, nonché di quelli sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite. Ue e Corea del Sud.
  Il titolo III, composto dal solo articolo 8, impegna le parti alla cooperazione nell'ambito delle organizzazioni regionali e internazionali come le Nazioni Unite, l'OIL (Organizzazione internazionale del lavoro), l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), l'OMC Pag. 124(Organizzazione mondiale del commercio), l'ASEM (vertice Asia-Europa) e il dialogo ASEAN-UE.
  Il titolo IV (articoli 9-20) riguarda la cooperazione in materia di sviluppo economico. L'articolo 9 definisce i termini generali della cooperazione in tema di commercio e investimenti, facendo rinvio all'accordo di libero scambio e stabilendo che essa dovrà principalmente consistere nel dialogo e nello scambio di informazioni finalizzati ad accrescere e diversificare i rispettivi scambi commerciali, anche tramite l'eliminazione delle barriere non tariffarie. Gli articoli 17 e 18 si occupano di energia e trasporti: la lotta contro i cambiamenti climatici, l'uso sostenibile dell'energia e la sicurezza delle fonti energetiche sono al centro della collaborazione in campo energetico. In materia di trasporti, particolare attenzione è dedicata ai temi della circolazione delle merci e della sicurezza dei trasporti marittimi e aerei.
  Le disposizioni contenute nel titolo V (articoli 21-27) riguardano invece la cooperazione nel settore dello sviluppo sostenibile. Le parti si impegnano ad una collaborazione mirata alla gestione sostenibile delle riserve naturali e della diversità biologica (articolo 23) con particolare riguardo per gli aspetti del cambiamento climatico, l'adesione agli accordi internazionali in materia, il contrasto al traffico di rifiuti pericolosi e l'adozione di tecnologie e servizi ambientali. Le parti si adopereranno, pertanto, per rafforzare la cooperazione in modo da salvaguardare le generazioni attuali e future e la protezione dell'ambiente anche in un contesto regionale. Fra le tematiche a carattere globale su cui si intende realizzare un più stretto coordinamento figura inoltre la lotta contro i cambiamenti climatici (articolo 24) su cui l'Unione europea intende promuovere un ruolo maggiormente attivo della Corea del Sud. L'articolo menziona i risultati del Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile (Johannesburg, agosto-settembre 2002).
  Del titolo VI, cooperazione nel settore dell'istruzione e della cultura, fanno parte gli articoli 28 e 29 con i quali, al fine di migliorare la conoscenza reciproca, le parti convengono di promuovere la cooperazione attraverso scambi e iniziative comuni in tali materie, nel rispetto della loro diversità.
  Il titolo VII (articoli 30-38) disciplina la cooperazione nel settore della giustizia, libertà e sicurezza all'interno del quale le Parti convergono nell'annettere fondamentale importanza alla promozione dello stato di diritto, all'indipendenza della magistratura, all'accesso alla giustizia e ad un processo equo (articolo 30).
  Gli articoli da 39 a 42 sono contenuti nel titolo VIII (cooperazione in altri settori) e riguardano il turismo (articolo 39), pubblica amministrazione (articolo 41), miglioramento di efficienza, efficacia, trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, statistiche (articolo 42): la collaborazione è volta all'ottenimento di dati statistici comparabili a livello internazionale e affidabili.
  Il titolo XI (articoli 43-46) disciplina il quadro istituzionale.
  Il titolo XII (articoli 47-53) reca le disposizioni finali. Gli articoli 47 e 52 sono rispettivamente dedicati alla definizione delle parti e all'individuazione del territorio di applicazione dell'Accordo.
  L'articolo 49 stabilisce l'entrata in vigore dell'Accordo il primo giorno del mese successivo alla data in cui l'ultima Parte notifica all'altra l'avvenuto espletamento delle procedure giuridiche necessarie, e stabilisce inoltre la sua applicazione provvisoria.
  L'articolo 53, infine, individua i testi dell'accordo, redatto in 23 lingue tutte egualmente facenti fede.
  Passando a illustrare il contenuto del disegno di legge di ratifica, esso come di consueto si compone di tre articoli: i primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo quadro tra l'Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica di Corea.
  L'articolo 3 dispone l'entrata in vigore della legge il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Segnala, infine, che il provvedimento è corredato di una relazione tecnica in cui Pag. 125si sottolinea che dall'Accordo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato italiano in quanto le maggiori spese connesse all'attuazione della cooperazione rafforzata nei settori individuati, all'organizzazione dei dialoghi settoriali e alle riunioni del Comitato misto saranno interamente coperte dal bilancio comunitario.
  Non sussistendo profili problematici sulle disposizioni rientranti nei profili di competenza della X Commissione, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento in oggetto.

  Alberto TORAZZI (LNP) ritiene opportuno approfondire la portata normativa dell'articolo 9 dell'Accordo che regola la cooperazione tra le parti nel settore commerciale e degli investimenti tramite un accordo specifico, ai sensi della'articolo 43 del testo in esame che in particolare istituisce una zona di libero scambio. Ricorda in proposito, come chiarito anche dal Governo presso la Commissione di merito nella seduta del 23 maggio 2012, che l'Unione europea ha siglato nell'ottobre 2010 un accordo di libero scambio con la Corea del Sud che prevede la soppressione entro cinque anni della quasi totalità dei dazi doganali su prodotti agricoli e industriali. In particolare, per alcuni comparti produttivi maggiormente esposti alla concorrenza coreana, come quello automobilistico, si prevede un periodo transitorio negoziato al fine di attenuare gli effetti negativi della progressiva abolizione dei dazi nei citati settori produttivi. L'accordo in questione ha previsto che da parte comunitaria siano monitorati con particolare attenzione i flussi commerciali dei settori auto, tessile ed elettronica di consumo. Sottopone pertanto alla Commissione l'opportunità di ribadire, in sede di espressione del parere, l'importanza di acquisire i dati relativi al citato monitoraggio per il nostro Paese.

  Raffaello VIGNALI, presidente, nel precisare che la Commissione sta esprimendo un parere sul disegno di legge di ratifica dell'accordo quadro tra Unione europea e la repubblica di Corea, ritiene che sulla questione posta dall'onorevole Torazzi, che peraltro riguarda l'attuazione di un diverso accordo di scambio commerciale, potrebbe essere utile prevedere la presentazione di un atto di sindacato ispettivo ovvero di un ordine del giorno in Assemblea nell'ambito della discussione del disegno di legge di ratifica in esame.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), nel condividere le osservazioni svolte dal collega Torazzi, chiede al relatore se non possa valutare la possibilità di inserire un'osservazione in merito nella proposta di parere che la Commissione si accinge ad approvare.

  Savino PEZZOTTA (UdCpTP) invita i colleghi a riflettere sull'opportunità di presentare in Assemblea un ordine del giorno condiviso dalla Commissione.

  Andrea MARTELLA (PD), nel sottolineare che l'attività di monitoraggio relativa ai flussi commerciali è prevista in un diverso accordo di scambio, si impegna a presentare un ordine del giorno che consenta al Parlamento di acquisire le suddette informazioni al fine di verificare gli eventuali effetti negativi in settori produttivi del comparto manifatturiero.

  Andrea LULLI (PD) dichiara di condividere la proposta di parere favorevole del relatore nonché la proposta di predisporre uno specifico ordine del giorno sulla rilevante questione posta dall'onorevole Torazzi.

  Alberto TORAZZI (LNP), nell'apprezzare la disponibilità del relatore e dei colleghi intervenuti nel dibattito per un ordine del giorno, mantiene comunque le proprie perplessità sul contenuto del disegno di legge di ratifica in esame e preannuncia quindi il voto contrario sulla proposta di parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Pag. 126

DL 57/12: Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.
C. 5194 Governo.

(Parere alle Commissioni XI e XII).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Manuela DAL LAGO, presidente, in sostituzione del relatore, Anna Teresa Formisano, comunica alla Commissione che, nella giornata di ieri, le Commissioni di merito XI Lavoro e XII Affari sociali hanno modificato il testo in esame con l'approvazione degli emendamenti 1.1 e 1.2 dei relatori.
  Segnala la soppressione del comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge di conversione che, come rilevato dal Comitato per la legislazione, in modo anomalo recava disposizioni ulteriori di natura sostanziale rispetto alla clausola di conversione, in contrasto con il coerente impiego delle fonti normative e con il corretto utilizzo dell'iniziativa legislativa da parte del Governo.
  Sottolinea che è stato, inoltre, introdotto un nuovo comma 01 all'articolo 1 che riduce da sessanta a cinquantacinque mesi la proroga del termine per l'adozione dei regolamenti di delegificazione previsti dall'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2008. È stata, infine, aggiunta una disposizione per cui gli schemi di decreti per l'individuazione delle procedure standardizzate, di cui al successivo comma 2, sono trasmessi alle Camere per l'espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari.
  Propone, quindi, alla Commissione di esprimere un parere favorevole sul testo in esame.

  Laura FRONER (PD) sottolinea che la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro, nell'elaborazione delle procedure standardizzate necessarie per l'autocertificazione della valutazione dei rischi da parte delle imprese che occupano fino a dieci dipendenti dovrebbe adottare quali criteri guida quello della semplicità e della proporzionalità.

  Manuela DAL LAGO, presidente, integra la proposta di parere inserendo in premessa l'osservazione suggerita dall'onorevole Froner (vedi allegato 2).

  La Commissione approva quindi la proposta di parere.

Norme in materia di bevande analcoliche a base di frutta.
Testo unificato C. 4108 e abbinate.

(Parere alla XIII Commissione).
(Rinvio del seguito dell'esame).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Manuela DAL LAGO, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

  La seduta comincia alle 15.05.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012.
COM(2011)777 def.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2012.
Doc. LXXXVII-bis, n. 2.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pag. 127

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, sottolinea preliminarmente che la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'UE per il 2012 è stata trasmessa dal Governo alle Camere il 4 maggio 2012, in applicazione dell'articolo 15 della legge n. 11 del 2005, come sostituito dalla legge comunitaria 2009 (legge n. 96 del 2010). In base a tale disposizione il Governo presenta ogni anno, entro il 31 dicembre, una relazione recante indicazione di obiettivi, priorità e orientamenti che lo stesso Governo intende seguire a livello europeo nell'anno successivo ed entro il 31 gennaio una relazione consuntiva, recante indicazione delle attività svolte dal Governo a livello europeo nell'anno precedente. In base al parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010, la relazione programmatica è esaminata congiuntamente con il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012, presentato il 15 novembre del 2011. Per quanto riguarda la procedura, il richiamato parere prevede che le Commissioni di merito, limitatamente ai profili ricadenti nell'ambito delle rispettive competenze, esprimano un parere alla XIV Commissione; quest'ultima procede all'esame generale dei documenti e presenta una relazione all'Assemblea; la discussione in Assemblea può concludersi con l'approvazione di atti di indirizzo al Governo.
  Da un punto di vista metodologico – pur apprezzando la struttura della relazione trasmessa ed evidenziandone la conformità rispetto alle previsioni della legge n.11 del 2005 – occorre rilevare il ritardo nella sua trasmissione, che di fatto pregiudica l'utilità dell'esame del programma di lavoro della Commissione, presentato già nello scorso mese ottobre e in buona misura già attuato.
  In particolare, il Programma di lavoro della Commissione europea illustra principalmente le priorità politico-legislative della Commissione per il 2012 e in tre allegati rispettivamente le iniziative che intende presentare in via indicativa anche riferite agli anni 2013 e 2014 (allegato I); le iniziative per la semplificazione e la riduzione degli oneri amministrativi (allegato II) e le proposte pendenti ritirate (allegato III).
  Il Programma di lavoro della Commissione e la relazione programmatica del Governo attribuiscono un rilievo centrale alla costruzione della nuova governance economica europea richiamando, per un verso, gli strumenti e le procedure già introdotte e, per altro verso, le ulteriori iniziative volte a rivedere e completare l'architettura della governance stessa e i singoli pilastri in cui essa si articola.
  Nella relazione programmatica il Governo indica i seguenti obiettivi generali:
   promuovere un approccio equilibrato, volto a conciliare disciplina fiscale, meccanismi di solidarietà e iniziative per la crescita e l'occupazione che facciano leva sulle potenzialità del mercato interno;
   mantenere un approccio inclusivo alle riforme, a salvaguardia del metodo comunitario e dell'unitarietà dell'architettura istituzionale dell'Unione europea. In tale prospettiva, non appena le condizioni politiche lo consentiranno, il fiscal compact (che è stato concluso con un Trattato internazione tra 25 dei 27 Stati membri, con esclusione del Regno Unito e della Repubblica ceca) possa essere ricondotto nell'alveo istituzionale dei Trattati UE;
   promuovere, al fine di coadiuvare gli sforzi effettuati a livello nazionale per ripristinare l'equilibrio di bilancio con strumenti ad efficacia rafforzata in ambito UE e di stabilizzare i mercati finanziari, l'introduzione di euro bonds/stability bonds, partendo per ora dall'approfondimento della fattibilità dei project bonds per il finanziamento di grandi infrastrutture europee.

  Nella relazione programmatica il Governo si impegna altresì a sostenere gli sforzi della Commissione volti a favorire il completamento del mercato unico. Il Governo condivide l'approccio della Commissione per quanto riguarda la necessità di definire una roadmap di precise misure da adottare entro scadenze ben determinate a Pag. 128partire dal 2012, e di procedere ad un monitoraggio rafforzato dell'attuazione della legislazione per il mercato unico, tramite una valutazione dei progressi effettivamente conseguiti dagli Stati membri. Ad avviso del Governo, il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2012 potrà costituire l'occasione per rinnovare l'impegno politico su questo tema.
  Il rilancio del mercato unico è considerato dalla Commissione europea un obiettivo strategico fondamentale per favorire l'integrazione e la crescita sostenibile.
  Dopo aver sottolineato l'importanza dei servizi ai fini del completamento del mercato unico e la particolare attenzione che per questo motivo l'UE sta riservando a questo settore, nella relazione programmatica si richiama la necessità di completare e dare rapida e completa attuazione alla direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno (direttiva «Servizi»), che peraltro figura tra le priorità dell'Atto per il mercato unico precedentemente richiamato. In tale contesto, il Governo ritiene imprescindibile agire urgentemente, sia a livello nazionale sia europeo, per rimuovere le restrizioni che ostacolano l'accesso ai mercati e la libera concorrenza, e per affermare il principio del reciproco riconoscimento all'interno del mercato unico. A tale proposito, evidenzia l'impegno del Governo a sollecitare in maniera incisiva la presentazione da parte della Commissione europea, presumibilmente a giugno 2012, del rapporto sullo stato di attuazione della direttiva «Servizi» nei diversi Stati membri. Nella relazione programmatica si ricorda che la Commissione ha anche preannunciato l'adozione, entro la fine di settembre 2012, di una comunicazione che conterrà indicazioni per ulteriori misure intese a migliorare il funzionamento del mercato dei servizi, concentrandosi in particolare sugli ostacoli e sulle restrizioni presenti negli ordinamenti nazionali.
  Stando al Programma di lavoro della Commissione per il 2012, la presentazione delle nuove misure volte ad eliminare gli ostacoli rimanenti al funzionamento del mercato unico dei servizi è prevista per il quarto trimestre del 2012. A sostegno di tale intervento, la Commissione richiama il fatto che, nonostante nell'UE nove posti di lavoro su dieci provengano dal terziario e i numerosi sbocchi professionali che questo settore offre, l'attuazione della direttiva Servizi è lungi dall'essere adeguata.
  Sul tema del riconoscimento delle qualifiche professionali, nella relazione programmatica il Governo si impegna ad effettuare il necessario coordinamento tra le amministrazioni competenti e con tutte le parti interessate (ordini/associazioni), per elaborare una posizione italiana comune in vista della definizione di un accordo politico da parte del Consiglio entro la fine del 2012 sulla proposta (COM(2011)883) del 19 dicembre 2011 che prospetta una revisione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. Anche la presentazione di questa proposta figura tra le priorità dell'Atto per il mercato unico.
  Sui temi della concorrenza, innovazione e agenda digitale nella relazione programmatica si ricorda l'importanza dell'innovazione e, in particolare, della creazione di un brevetto unico europeo al fine di accrescere la competitività dell'UE. Ricorda a tale proposito, la presentazione da parte della Commissione, il 13 aprile 2011, di un pacchetto di misure (COM(2011)215 e 216) volte ad attuare la cooperazione rafforzata per l'istituzione di un brevetto unico europeo al fine di rendere il sistema brevettuale economicamente accessibile e giuridicamente sicuro. Le norme proposte sono finalizzate, tra l'altro, a rendere il regime di traduzione del brevetto unico europeo semplice ed efficiente in termini di costi, mutuando a tal fine la prassi dell'Ufficio europeo dei brevetti (UEB) basata sull'utilizzo di una delle sue lingue ufficiali, vale a dire francese, inglese o tedesco.
  Sul versante della tutela dei diritti di proprietà intellettuale e considerata l'importanza delle biblioteche digitali europee al fine di preservare e divulgare il patrimonio culturale ed intellettuale europeo e Pag. 129sviluppare l'economia della conoscenza, nella relazione programmatica si richiama la proposta di direttiva (COM(2011)289) sull'utilizzo delle cosiddette «opere orfane», vale a dire le opere protette dal diritto d'autore i cui titolari sono sconosciuti o introvabili. A tale riguardo, evidenzia l'intenzione del Governo di proporre, nell'ambito dei negoziati a livello UE, un rafforzamento del testo attuale, per assicurare il rispetto del principio dell'uso dell'opera orfana senza fini di vantaggio economico o commerciale, nonché di impedire l'inclusione, nel campo di applicazione della proposta, delle opere musicali e delle opere inedite, che creerebbe ambiguità e incertezza a livello di applicazione della norma. Nella relazione programmatica si fa anche riferimento ad una proposta, che secondo il programma di lavoro della Commissione per il 2012 dovrebbe essere presentata nel 2012, riguardante la gestione dei diritti collettivi di proprietà intellettuale.
  Nel programma di lavoro della Commissione per il 2012 si preannuncia altresì la presentazione di una proposta di modifica della direttiva 2004/48/CE sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, allo scopo di adeguarla alle esigenze attuali per garantire una protezione effettiva ed uniforme dei diritti di proprietà intellettuale nell'UE, in particolare in un contesto digitale in cui dovranno essere affrontati in modo sistematico anche i profili repressivi e sanzionatori di tale fenomeno; viene altresì annunciata  ?una proposta volta a semplificare, aggiornare e modernizzare le disposizioni del regolamento (CE) n. 207/2009 sul marchio comunitario, e della direttiva 2008/95/CE sull'armonizzazione delle legislazioni nazionali riguardanti i marchi d'impresa. Tale revisione dovrebbe, peraltro, prevedere misure volte ad istituire e migliorare la cooperazione tra l'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (UAMI) e gli Uffici nazionali per i marchi allo scopo di rendere il sistema dei marchi europeo nel suo complesso più efficace, efficiente ed uniforme. Sottolinea, inoltre, che nel 2013 la Commissione intende presentare un'iniziativa legislativa sull'equo compenso per le riproduzioni di opere protette effettuate ad uso privato dalle persone fisiche.
  In materia di politica industriale la relazione sostiene attivamente le iniziative sviluppate nel quadro principali strategie europee del settore, segnatamente, lo Small Business Act e l'iniziativa faro di Europa 2020 relativa alla politica industriale. In tale contesto, il Governo considera prioritario affrontare il tema dell'aggregazione delle imprese – fattore di importanza strategica per la loro crescita dimensionale – e quello dell'innovazione industriale. In linea con gli obiettivi e le azioni individuate dalla Commissione nella Comunicazione Unione per l'innovazione (COM(2010)546), il Governo intende proseguire nell'attività di analisi e disseminazione delle informazioni sugli strumenti di sostegno all'attività innovativa, come il public procurement per l'innovazione. Inoltre, il Governo porrà particolare impegno all'attuazione in Italia dell'Agenda digitale europea rivolgendo attenzione ad azioni e misure per sostenere la crescita del settore industriale dell'ICT e per migliorare la produttività delle PMI. Il Governo richiama altresì l'attenzione sul potenziale di crescita e di innovazione legato alla green economy,e intende promuoverne lo sviluppo in tutti i settori produttivi con particolare riguardo ai settori dell'industria chimica, dell'industria automobilistica e dell'industria del riciclo. La relazione segnala, inoltre, l'importanza delle attività orientate a valutare possibili impatti sul sistema produttivo italiano delle modifiche che potrebbero essere apportate a partire dal 2013 al sistema UE-ETS, il sistema europeo di scambio di quote di emissione di CO2. A tale proposito, la relazione segnala l'intenzione di sviluppare un sistema di valutazione d'impatto con il primario obiettivo di disegnare misure di politica industriale per l'evoluzione del sistema produttivo verso tecnologie a bassa emissione di CO2.
  In materia di politica industriale, il Programma di lavoro della Commissione per il 2012 inserisce tra le priorità le Pag. 130seguenti iniziative sulle quali la relazione non fornisce indicazioni: iniziativa non legislativa sull'industria della sicurezza; aggiornamento intermedio dell'iniziativa faro sulla politica industriale per garantire una transizione verso un'economia più sostenibile, inclusiva ed efficiente in termini di utilizzazione delle risorse che tenga conto del recupero economico, delle nuove sfide e del quadro finanziario pluriennale (QFP); iniziativa non legislativa sulle tecnologie abilitanti fondamentali (TAF).
  Nel settore della politica energetica, la relazione del Governo dichiara il suo sostegno all'obiettivo di giungere entro il 2012 all'approvazione delle proposte attualmente all'esame del Consiglio e del Parlamento. In tale contesto, la relazione richiama innanzitutto l'attenzione sulla proposta di direttiva in materia di efficienza energetica finalizzata a rendere possibile il raggiungimento del target, non vincolante, di riduzione dei consumi energetici nazionali del 20 per cento previsto dal pacchetto clima-energia, la cui approvazione entro il primo semestre del 2012 rappresenta una priorità per la Presidenza danese pro tempore dell'UE. A tale proposito, il Governo italiano ritiene che gli obiettivi non debbano diventare obbligatori, e che sia necessario includere nella direttiva una metodologia chiara per misurare i progressi di ciascuno Stato membro verso l'obiettivo comune. Tra le questioni prioritarie per l'Italia, la relazione segnala la necessità di introdurre elementi di flessibilità che tengano conto delle singole realtà nazionali con particolare riferimento alla misura che introdurrebbe l'obbligo di riconversione del 3 per cento annuo degli edifici pubblici (con una superficie maggiore di 250 metri quadri) per adattarli a standard di efficienza energetica. In particolare, il Governo ha evidenziato come il patrimonio pubblico non sia sempre di uguale consistenza tanto nel numero quanto nell'importanza storico-artistica e che la fissazione di un obbligo generalizzato elevato potrebbe incidere in maniera molto differenziata sui bilanci dei Paesi. Al riguardo, appare opportuno acquisire l'avviso del Governo anche in ordine alla sostenibilità finanziaria degli obiettivi indicati.
  La relazione richiama poi l'attenzione sulla proposta di regolamento sulla sicurezza offshore (COM(2011)688), con l'obiettivo di un più alto livello di sicurezza nelle attività di prospezione, esplorazione e produzione di olio e gas offshore. In proposito, l'Italia condivide, assieme ad altri Stati membri, la proposta di utilizzare lo strumento della direttiva in sostituzione del regolamento, che tramite le misure di recepimento nel diritto interno, consentirebbe un maggior grado di adattabilità alle diverse situazioni nazionali.
  Sempre in tema di efficienza energetica, la relazione richiama il negoziato relativo al pacchetto di proposte (una proposta di decisione (COM(2012)108) e una proposta di regolamento (COM(2012)109), presentate dalla Commissione nel marzo 2012 finalizzato al rinnovo per altri 5 anni dell'accordo tra UE e USA relativo al programma Energy Star per l'etichettatura energetica dei prodotti da ufficio. Infine, la relazione segnala la proposta di decisione (COM(2011)540) che stabilisce un meccanismo di scambio di informazioni sugli accordi intergovernativi tra Stati membri e Paesi terzi nel campo dell'energia, riguardo alla quale il Governo considera complessivamente accettabile la conclusione di un accordo entro il primo semestre del 2012 sulla base del testo nella versione consolidata dal gruppo esperti in seno al Consiglio che risolverebbe alcuni delicati profili di tutela della sovranità nazionale presenti nella proposta originaria presentata dalla Commissione.
  La relazione reca infine un insieme di iniziative che figurano nel programma della Commissione per il 2012. Tra le iniziative non legislative, la relazione segnala le comunicazioni in materia di mercato interno dell'energia (attesa per il 2o trimestre del 2012); la strategia per le fonti rinnovabili quale follow-up della Roadmap energia 2050 (attesa per il 2o trimestre del 2012); cattura e stoccaggio del carbonio (CCS – attesa per il 3o trimestre del 2012). La relazione fa inoltre riferimento al previsto Pag. 131lancio dell'iniziativa sulle «Smart Cities and Communities» per la quale si rimanda alla sezione relativa a ricerca e sviluppo tecnologico.
  Con riferimento alle iniziative legislative, la relazione segnala quella finalizzata a migliorare il quadro normativo sulla sicurezza nucleare attesa per il 3o trimestre 2012.
  La relazione richiama l'impegno del Governo, nella fase attuale, a creare le condizioni per una maggiore e più efficace partecipazione di attori italiani a progetti di ricerca europei, segnalando alcune delle iniziative che si intendono avviare a tale scopo nel 2012: il lancio del Programma «Futuro in Ricerca 2012», destinato al finanziamento di progetti di ricerca proposti da giovani ricercatori; i programmi di ricerca industriale, intesi a promuovere e valorizzare i progetti maggiormente aderenti alle priorità strategiche dell'UE, con particolare riferimento alle tecnologie digitali, al cloud computing, ai servizi a favore del cittadino e, nell'ambito della piattaforma progettuale delle Smart Cities and Communities, i progetti di ricerca orientati sulle nuove tecnologie, sulle energie alternative e sull'efficienza energetica.
  Con riguardo ai progetti Global Monitoring for Environment and Security (GMES) e Galileo, il Governo nella relazione sottolinea di volere continuare a sostenerne il finanziamento nell'ambito del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dell'UE per il periodo 2014-2020, al fine di garantire la continuità e la disponibilità delle infrastrutture e dei servizi oltre il 2013.
  Sul tema della tutela dei consumatori e conformità dei prodotti, il Governo condivide gli obiettivi generali e intende sostenere gli sforzi della Presidenza danese per conseguire un accordo entro il primo semestre dell'anno in corso sulle proposte relative alle soluzioni stragiudiziali delle controversie dei consumatori, presentate il 29 novembre 2011 dalla Commissione europea. Si tratta della proposta di direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori (ADR) (COM(2011)793), che prevede l'istituzione di enti stragiudiziali di alta qualità, competenti su qualsiasi contenzioso relativo a contratti tra un consumatori e imprese; e della proposta di regolamento sulla soluzione online dei contenziosi (COM(2011)794), che prevede l'istituzione di uno sportello unico per l'invio automatico del reclamo del consumatore all'ente nazionale competente agevolando la soluzione del contenzioso nel giro di trenta giorni.
  Il Governo condivide inoltre le finalità di carattere generale del programma relativo all'Agenda europea del consumatore – che anche il programma della Commissione europea per il 2012 cita tra le azioni da intraprendere – ma subordina la definizione della posizione italiana alla conclusione del negoziato sul quadro finanziario pluriennale, in quanto la futura strategia pluriennale e l'istituzione di un programma per la tutela dei consumatori si inquadra nell'ambito del quadro finanziario 2014-2020.
  Con riferimento alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea il 7 febbraio 2011 sulla possibilità di un rafforzamento dell'approccio europeo in materia di ricorsi collettivi (per ingiunzione o risarcitori), il Governo, pur non trascurando l'ipotesi di un'eventuale iniziativa europea in materia, ha espresso l'esigenza di un approccio limitato a fissare principî comuni fondamentali, coerenti con la tradizione giuridica e le sensibilità europea e degli Stati membri. La consultazione, che si è conclusa il 30 aprile 2011, era mirata a identificare i principi giuridici comuni tra i vari ordinamenti nazionali e il modo in cui essi potrebbero confluire nell'ordinamento UE. In attuazione del regolamento (CE) n. 2006/2004 in materia di cooperazione per la tutela dei consumatori, il Governo intende proseguire l'attività per il miglioramento della gestione e dell'utilizzo del sistema di cooperazione per la protezione dei consumatori e la partecipazione a nuove forme d'intervento da definire nell'ambito del Comitato per la protezione dei consumatori della Commissione europea.Pag. 132
  Ricorda che il 12 marzo scorso la Commissione europea ha presentato la relazione (COM(2012)100) relativa all'applicazione del regolamento (CE) 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori (»regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori»). Il documento sottolinea, tra l'altro, la necessità di migliorare gli strumenti informatici comuni utilizzati per lo scambio di informazioni e di vigilare sull'applicazione della legislazione grazie ai gruppi di lavoro, alle attività comuni e alle indagini a tappeto.
  In materia di sicurezza e conformità dei prodotti, nella relazione programmatica il Governo sostiene gli obiettivi della revisione della direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti (General Product Safety Directive – GPSD) annunciata anche nel programma legislativo della Commissione europea per il 2012. La revisione è volta ad adeguare il testo vigente della direttiva alle risultanze della consultazione pubblica, conclusa nel 2011, volta, tra l'altro, a favorire maggiore coerenza ed integrazione con la disciplina generale sulla normalizzazione e sulla sorveglianza del mercato.
  Per il settore del turismo, la relazione programmatica sottolinea l'interesse del Governo ad intensificare nel 2012 le azioni volte ad attuare la nuova strategia europea per il turismo intesa a rilanciare l'Europa – e quindi anche l'Italia – come destinazione turistica mondiale. In tale contesto, il Governo intende rivolgere prioritariamente la propria attenzione verso la recente proposta di revisione (COM(2011)883) della direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali che si applica anche alle professioni turistiche (guide turistiche, accompagnatori turistici e direttori tecnici di agenzia di viaggi e turismo), e le iniziative legislative annunciate nell'ambito del programma di lavoro 2012 della Commissione europea. In particolare, una proposta per l'istituzione di un marchio di qualità europeo per il turismo, inteso a fissare precisi standard europei allo scopo di aumentare la fiducia dei consumatori e di incoraggiare le imprese ad offrire servizi di qualità; la revisione della direttiva sui pacchetti di viaggio (direttiva 90/314/CEE), sulla quale la Commissione ha già svolto una consultazione, intesa a modernizzare le attuali norme per la protezione dei consumatori che acquistano viaggi «tutto compreso», in particolare su internet, e ad agevolare l'acquisto a partire da altri Stati membri.
  In attesa dell'individuazione degli adeguati strumenti finanziari nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020, il Governo ritiene importante adoperarsi per la promozione di un turismo sostenibile e competitivo e per iniziative intese ad integrare maggiormente il turismo nelle diverse politiche (quali affari sociali, formazione professionale, innovazione, cultura, ambiente, trasporti, sviluppo regionale, protezione dei consumatori).
  Descritti così i temi principali oggetto sia della relazione programmatica che del programma di lavoro, ricorda che nel corso della prossima settimana la Commissione dovrà concludere i suoi lavori sul tema con l'elaborazione di una proposta di parere alla XIV Commissione. Pur condividendo in linea generale le priorità segnalate dal Governo, dichiara la propria disponibilità ad accogliere osservazioni e proposte che saranno avanzate nel corso della discussione, ai fini della predisposizione del parere da trasmettere alla XIV Commissione.

  Manuela DAL LAGO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.30.

Pag. 133