CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 maggio 2012
658.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 111

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Massimo Vari.

  La seduta comincia alle 10.40.

Disposizioni per lo sviluppo dei servizi elettronici e digitali.
C. 4891 Gentiloni Silveri e C. 5093 Palmieri.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 maggio 2012.

  Il sottosegretario Massimo VARI rileva che, da un primo confronto fra la proposta di legge Gentiloni Silveri e la proposta di legge Palmieri, emerge che esse, pur partendo dal presupposto comune della imprescindibilità dell'attuazione dell'Agenda Pag. 112digitale per favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese, individuano dei percorsi in buona parte diversi. Osserva, infatti, che la proposta Gentiloni Silveri è maggiormente concentrata sulle misure per favorire direttamente lo sviluppo dei servizi digitali e la diffusione delle connessioni Internet, mentre la proposta Palmieri dedica buona parte delle misure allo sviluppo delle cosiddette startup, anche al fine di implementare soluzioni innovative nel campo dei servizi digitali. Ritiene utile sottolineare che la definizione di startup innovative contenuta nella proposta Palmieri non appare specifica ed esclusiva per i servizi e le tecnologie digitali, ma anzi appare opportunamente estensiva.
  Sottolinea che entrambe le proposte concordano sulla necessità di un impegno regolare del Governo verso le tematiche trattate. In particolare, la proposta Gentiloni Silveri prevede l'obbligo per il Governo di presentare annualmente alle Camere un disegno di legge per l'incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali, mentre nella proposta Palmieri tale impegno riguarda la realizzazione di un Piano annuale per l'Agenda digitale nazionale, con riferimento alle iniziative attuate, anche a livello regionale, ed a quelle in programma, prevedendosi altresì l'istituzione di una Consulta permanente per l'innovazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e di una Commissione parlamentare bicamerale con prevalenti funzioni di indirizzo. Osserva che la Consulta permanente può certamente rappresentare un luogo dove monitorare ed esprimere in maniera continuativa le necessità del Paese in tema di innovazione tecnologica, anche se la sua attività andrebbe raccordata con le strutture operanti agli stessi fini nei Ministeri interessati.
  In relazione alle diverse misure previste dalla proposta Palmieri, sul tema delle startup, fa presente che, nella prima metà del mese di aprile 2012, il Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, ha costituito una task force, con il compito di analizzare e individuare in tempi brevi le iniziative da attuare per creare in Italia un ambiente favorevole alle startup innovative, con l'obiettivo di favorire le condizioni per cui i giovani e i meno giovani pieni di talento, energia e creatività portino avanti i loro progetti imprenditoriali. Nel fare presente, inoltre, che le misure che la task force sta individuando in queste settimane costituiranno la base di un apposito provvedimento e riguarderanno tutto il ciclo di vita delle aziende prese in esame, evidenzia l'utilità di un raccordo tra quanto previsto dalla proposta di legge Palmieri, o comunque tra quanto emergerà dal dibattito parlamentare, e il risultato delle riflessioni in corso all'interno della citata task force.
  Più in generale, sottolinea come entrambe le proposte necessitino di un puntuale coordinamento con la normativa vigente o in itinere, come nel caso specifico del decreto cosiddetto «Digitalia», previsto come esito dei primi lavori della cabina di regia sull'Agenda digitale o come nel caso delle agevolazioni fiscali contenute nelle proposte di legge.
  Tra le misure specifiche per i servizi digitali, nella proposta di legge Palmieri ritiene particolarmente interessanti quelle relative al commercio elettronico, che tuttavia, a suo giudizio, non dovrebbero riguardare solo il commercio verso l'estero, e quelle relative alla distribuzione di contenuti digitali on-line, sebbene maggiore incisività dovrebbe probabilmente essere prevista per l'editoria scolastica; osserva, in particolare, che all'articolo 27 si dovrebbe valutare la possibilità di incentivare l'acquisto dei contenuti in versione digitale, prevedendo che il materiale messo a disposizione dagli editori sia venduto ad un costo inferiore anziché «non superiore», come attualmente previsto, a quello cartaceo.
  Quanto alla necessità, sottolineata da entrambe le proposte, di misure per favorire l'utilizzo gratuito dei dati in possesso della Pubblica Amministrazione (cosiddetto «open data»), nel ritenere le finalità di tali misure sicuramente meritevoli di considerazione, osserva che la gratuità dei dati dovrebbe essere valutata, tenendo eventualmente conto sia dei costi Pag. 113necessari a predisporre, con i dovuti controlli di sicurezza e di accesso, le relative banche dati, sia del fatto che si tratta di risorse pubbliche che consentono alle imprese di offrire servizi per esse comunque remunerativi. Riguardo al tema dei costi del riuso, fa presente che si tratta di uno di quelli maggiormente dibattuti, attualmente, in sede comunitaria, nell'ambito della proposta della Commissione di revisione della direttiva 2003/98/CE in materia di riuso delle informazioni del settore pubblico, che sarà oggetto di discussione del Consiglio Telecomunicazioni dell'8 giugno prossimo, che si terrà a Lussemburgo.
  Per quanto riguarda la copertura finanziaria, rileva che entrambe le proposte lasciano irrisolti alcuni dubbi, segnalando in particolare, che la riduzione lineare sulle spese delle amministrazioni, prevista dalla proposta Palmieri potrebbe essere eccessivamente penalizzante per le stesse.

  Jonny CROSIO (LNP), nell'esprimere disappunto per il fatto che, malgrado le buone intenzioni della Commissione e del Governo, si ha la sensazione di rincorrere obiettivi, anziché porli e perseguirli, stigmatizza l'assenza di una regia, di cui il Paese sente la necessità sia ai fini della realizzazione di un piano industriale delle reti, sia per rispettare gli obiettivi dell'Agenda digitale europea. Esprime sconcerto per le affermazioni del dottor Bernabé, riportate oggi dalle pagine di un quotidiano nazionale, che, nel lanciare un appello al Governo, ha sostenuto che Telecom sia diventato un bersaglio, con ciò confermando l'arroganza di un monopolista che ha goduto per anni di aiuti da parte dello Stato, e che oggi propone soluzioni che di fatto tendono ad escludere la concorrenza, come ad esempio quella del vectoring, precludendo il dialogo sulla fibra. Ritiene pertanto che il Paese stia perdendo tempo e soprattutto si stia lasciando sfuggire un'opportunità importante, dal momento che l'investimento sulla rete sarebbe un volano di sviluppo cui conseguirebbe un ritorno certo in termini di PIL. Auspica quindi che la Commissione assuma una posizione forte e chiara al riguardo.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), nel ringraziare il Governo per le valutazioni espresse sulla proposta di legge a firma del collega Palmieri, auspicando una rapida evoluzione del dibattito, anche in relazione alle questioni poste dal collega Crosio, e allo scontro che si sta determinando sulla banda ultra larga, osserva che sarebbe opportuno concludere il ciclo di audizioni che la Commissione ha svolto sulle reti NGN con l'audizione del Ministro per lo sviluppo economico, Passera, che potrebbe essere d'ausilio per la Commissione al fine di determinare un indirizzo chiaro al riguardo.

  Antonio PALMIERI (PdL), nel ringraziare il Governo per l'attenzione prestata alla proposta di legge a propria firma e per i suggerimenti avanzati, condivide l'auspicio del collega Gentiloni volto a concludere velocemente l'esame delle proposte di legge, anche per permettere al Parlamento di esprimere un indirizzo su un tema, a suo avviso, di grande rilievo per lo sviluppo del Paese. Nell'osservare, al riguardo, che nella proposta di legge a propria firma il Parlamento è fortemente coinvolto attraverso l'istituzione di una Commissione parlamentare per l'innovazione digitale e che è prevista inoltre l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio, di una Consulta permanente per l'innovazione, istituita come organismo consultivo per favorire l'Agenda digitale nazionale, osserva che tali organi potrebbero realizzare quella regia tempestiva e costante, la cui assenza è stata lamentata dal collega Crosio.

  Carlo MONAI (IdV), nell'osservare che l'uso massivo di termini inglesi nella proposta di legge del collega Palmieri, seppur entrati nell'uso comune, potrebbe costituire un serio ostacolo per il comune cittadino, invita il collega Palmieri all'utilizzo di termini italiani.

  Antonio PALMIERI (PdL), pur concordando con il collega Monai, osserva che le Pag. 114traduzioni in italiano dei termini inglesi contenuti nella proposta di legge risultano assai ostiche e non facilitano la comprensione del testo.

  Mario VALDUCCI, presidente, propone la costituzione di un Comitato ristretto al fine di predisporre un testo unificato delle proposte di legge in esame.

  La Commissione concorda.

  Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.25.

SEDE LEGISLATIVA

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 14.25.

Modifica all'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 122, concernente la disciplina dell'attività di autoriparazione.
C. 4574 Delfino.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione.

  Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione in sede legislativa è assicurata, oltre che con resoconto stenografico, anche tramite la trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ricorda inoltre che la Commissione ha esaminato, in sede referente, la proposta di legge in titolo senza apportarvi modificazioni e che le Commissioni I (Affari costituzionali), V (Bilancio), X (Attività produttive) e la Commissione per le questioni regionali hanno espresso i prescritti pareri.
  Essendosi verificati i necessari presupposti, è stato quindi richiesto il trasferimento alla sede legislativa della proposta di legge in esame, che è stato deliberato dall'Assemblea nella seduta di ieri. Avverte che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione ha definito il contingentamento dei tempi di discussione del provvedimento.
  Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

  Antonio MEREU (UdCpTP), relatore, esprimendo una valutazione favorevole sul provvedimento in discussione, rinvia alle considerazioni già svolte durante l'esame in sede referente.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, nel fare presente che con il decreto «Salva Italia» sono stati risolti i profili di criticità emersi nel corso del dibattito, e che la normativa di cui all'articolo 80 del codice della strada, per i suoi caratteri di specialità, è da considerarsi prevalente rispetto alla normativa generale, esprime parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali. Infine, nel ricordare che, come stabilito dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il termine per la presentazione degli emendamenti sul provvedimento in oggetto è fissato a lunedì 4 giugno 2012, alle ore 16, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 14.30.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
COM(2011)650 def. 3.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 febbraio 2012.

  Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che la Commissione ha svolto un'attività conoscitiva informale sul provvedimento in esame e che, in particolare, sono state svolte le audizioni informali del professor Marco Ponti, docente economia dei trasporti Politecnico di Milano, di Bartolomeo Giachino, Presidente della Consulta generale per l'autotrasporto e per la logistica, del professor Maurizio Maresca, Ordinario di diritto dell'Unione europea presso l'Università di Udine, dell'ingegner Walter Lupi, Commissario straordinario delegato per il terzo valico dei Giovi, dell'ingegner Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato SpA e dell'ingegner Ercole Incalza, Capo della struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, nell'esprimere una valutazione favorevole sulla proposta di regolamento in esame che, come emerso nel corso dell'attività conoscitiva recentemente conclusa dalla Commissione, appare ispirata all'obiettivo di realizzare una moderna rete di trasporto, interconnessa e interoperabile, in grado di eliminare le strozzature e le carenze strutturali che ostacolano il completamento del mercato unico, giudica in particolare apprezzabile il fatto che la Commissione europea abbia proposto di articolare la rete transeuropea di trasporto su due livelli: una rete globale (comprehensive network) e una rete centrale (core network) – a più elevato valore aggiunto europeo – da realizzare, rispettivamente, entro il 2030 ed il 2050.
  Nel quadro di questa valutazione complessivamente favorevole, giudica opportuno comunque formulare nel documento finale – che si riserva di presentare la prossima settimana, anche sulla base delle indicazioni che emergeranno nel corso della seduta – due tipologie di osservazioni, alcune riferibili al contesto europeo altre al contesto nazionale.
  Riguardo al contesto europeo, mette in evidenza la necessità di:
   sostenere quanto emerso fino ad oggi nel corso dei negoziati sulla revisione degli orientamenti per la realizzazione delle reti in merito alla necessità di contemperare gli interessi e le priorità degli Stati centrali dell'Unione, che già dispongono di infrastrutture più avanzate, con quelle delle Stati più periferici, caratterizzati invece da un sistema di infrastrutture di trasporto più arretrato o che comunque si raccorda in modo meno agevole alla rete centrale;
   perseguire gli obiettivi di interoperabilità delle infrastrutture e dei sistemi nonché di intermodalità dei trasporti, concentrando gli investimenti sulle infrastrutture che risultino più produttive alla luce volumi di traffico attesi valutati sulla base della domanda effettiva e delle sue potenzialità di sviluppo; realizzare meccanismi di forte coordinamento e di governance integrata e sovranazionale, che facilitino l'armonizzazione delle condizioni di accesso, pianificazione e realizzazione delle reti;
   precisare la nozione di «nodo urbano», di cui all'articolo 47 della proposta di regolamento, in modo da integrare le aree logistiche e portuali afferenti, garantendo Pag. 116la connessione tra porti, retroporti e porti della navigazione interna, anche di minori dimensioni, armonizzandone la governance sotto il profilo giuridico e amministrativo, affinché tali aree possano assumere un'effettiva rilevanza nel quadro delle reti transeuropee di trasporto;
   ricorrere a strumenti finanziari innovativi, quali i project bond, per il finanziamento di progetti infrastrutturali, in modo da mobilitare finanziamenti supplementari da parte di investitori privati.
   Riguardo all'ambito nazionale, giudica utile mettere in evidenza la necessità di:
   valorizzare il ruolo dell'Italia come piattaforma ideale per le connessioni mediterranee e trasversali in Europa e, in questo quadro, assegnare particolare rilievo alle realtà portuali e alle isole;
   valutare i progetti e le singole opere da realizzare sulla base di un'accurata analisi comparata della loro utilità al fine di massimizzare i risultati ottenibili a parità risorse stanziate, verificando che le opere stesse rispondano a tempi di realizzazione chiaramente definiti e vincolanti ed effettuando la valutazione dei costi e dei benefici, anche in chiave prospettica, ossia considerando le potenzialità di sviluppo e di crescita dei traffici e della domanda di mobilità;
   attribuire un ruolo centrale ai nodi urbani, in considerazione della loro rilevanza per lo sviluppo economico e sociale di vasti territori, assumendo come prioritario l'obiettivo di promuovere la mobilità urbana e di favorire l'integrazione intermodale di porti e ferrovie, a vantaggio di queste ultime e delle autostrade del mare;
   privilegiare i progetti idonei ad assicurare maggiori vantaggi sia dal punto di vista della fattibilità sia da quello dell'apporto concreto alla decongestione del traffico, nonché all'abbattimento di emissioni;
   garantire il più ampio coinvolgimento degli interessi e delle rappresentanze locali nella valutazione dei progetti e per tutte le fasi di realizzazione; verificare la possibilità di una prosecuzione del corridoio Baltico-Adriatico lungo la dorsale Adriatica fino a ricomprendere il tracciato Ancona-Pescara-Bari-Taranto-Lecce, in considerazione del ruolo centrale che tale prosecuzione potrebbe svolgere per lo sviluppo dei traffici e della cooperazione territoriale nel bacino del Mediterraneo attraverso la macroregione Adriatico-Ionica, come previsto dalla mozione Vannucci ed altri n. 1-00768, approvata il 20 dicembre 2011 dall'Assemblea della Camera dei deputati;
   sviluppare assi di comunicazione trasversali, secondo una mobilità est-ovest, fino ad oggi trascurata, a vantaggio della naturale direttrice nord-sud; assicurare una costante informazione al Parlamento sullo stato di avanzamento dei lavori e sugli eventuali adattamenti e modifiche che dovessero intervenire anche in ambito europeo.

  In conclusione, nel sottolineare che gli elementi sopra evidenziati sono quelli emersi durante il confronto con i colleghi e nel corso delle audizioni tenutesi al riguardo, invita i commissari a formulare osservazioni utili ai fini della formulazione del documento finale.

  Mario LOVELLI (PD), ritenendo corretta l'impostazione seguita dal collega Garofalo nel proporre le osservazioni sopra esposte volte alla formulazione del documento finale, ritiene utile sottolineare, riguardo alle azioni da intraprendere nel contesto europeo, la realizzazione dei meccanismi di coordinamento e governance integrata e sovranazionale e il ricorso ai project bond per il finanziamento di progetti infrastrutturali. In ambito nazionale, nel giudicare rilevanti tutte le questioni poste dal relatore, osserva che sarebbe opportuno precisare le modalità con le quali arrivare a dare una valutazione di priorità ai progetti, tenendo conto del corretto bilanciamento tra costi e benefici. Giudica inoltre necessario sottolineare l'esigenza di una chiara programmazione Pag. 117anche di lungo periodo, anche al fine di un corretto utilizzo dei fondi europei, dando indirizzi di priorità ai vari progetti, tra i quali riveste una particolare attenzione il problema dei nodi urbani.

  Michele Pompeo META (PD), nel dare atto al relatore di avere accolto tutte le osservazioni emerse nel corso del dibattito, lo invita a riflettere sull'opportunità di richiamare nel documento finale anche alcune aree del territorio nazionale non citate espressamente nel suo intervento e in particolare la macroregione tirrenica le cui opere infrastrutturali, seppur progettate da molto tempo, non sono giunte a conclusione, nonché le trasversali appenniniche. Ritiene opportuno, inoltre, che venga acquisito l'avviso della provincia autonoma di Trento, che ha una posizione di dissenso in merito ad alcuni profili della proposta di regolamento in oggetto.

  Silvia VELO (PD), nel condividere quanto detto dal collega Meta, apprezzando il lavoro del relatore, di cui condivide il metodo volto alla costruzione di un documento finale procedendo ad una preventiva ricognizione delle questioni da evidenziare, pone l'attenzione su due questioni: in primo luogo ritiene necessario valutare i rilievi posti dalla provincia di Trento; in secondo luogo, riguardo alle trasversali est-ovest – nel ricordare che il sottosegretario Improta nel rispondere ad una interrogazione parlamentare a sua firma aveva escluso la possibilità del loro inserimento nel core network, a causa della indisponibilità della Commissione europea a riaprire il negoziato sui «corridoi TEN-T» rispetto a quanto concordato con gli Stati membri durante la negoziazione protrattasi per tutto il 2010 e parte del 2011 – fa presente che esiste un progetto avviato dalle regioni italiane interessate e da Croazia e Spagna, al fine di costituire un collegamento est-ovest nell'ambito comprehensive network.

  Antonio MEREU (UdCpTP), nel ringraziare il relatore per le osservazioni svolte e per il metodo utilizzato per la definizione del documento finale, invita il relatore a sottolineare l'esigenza di privilegiare gli investimenti non solo laddove ci sia immediatamente un ritorno in termini finanziari, ma anche verso quei territori, come le isole, che hanno grandi potenzialità e devono essere messi in condizioni di svilupparsi. Nell'osservare, inoltre, che l'ambito nazionale non deve costituire un contesto a sé ma deve essere considerato all'interno dell'ambito europeo, rileva che la discussione di questo atto dell'Unione europea rappresenta un'occasione importante per l'Italia, dal momento che i trasporti costituiscono una tra le più importanti questioni da risolvere per lo sviluppo del Paese in ambito europeo.

  Gian Carlo DI VIZIA (LNP), nel ritenere rilevanti gli elementi individuati dal relatore, osserva che sarebbe utile anche sottolineare l'importanza di opere come la Pontremolese, il terzo valico dei Giovi e, in generale, le opere connesse alla dorsale tirrenica, che mettono in comunicazione l'area produttiva europea con i porti del nord Italia.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, nel ribadire la necessità di una governance sovranazionale dei corridoi transeuropei di trasporto, per evitare di affermare localismi legati ai singoli territori, sottolinea l'importanza di richiamare, nel testo del documento finale, gli interporti, sui quali la Commissione ha svolto un importante e complesso lavoro. Ritiene altresì importante che le priorità individuate siano vincolanti nel tempo e quindi non risentano di cambi politici e che venga dato rilievo ai nodi urbani, rispetto ai quali evidenzia l'anomalia di quello della capitale, che contiene in sé l'importante scalo di Civitavecchia.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, nel ringraziare i colleghi e il sottosegretario per i suggerimenti e le integrazioni proposte, sottolinea l'importanza, riguardo a quanto affermato dal collega Lovelli, di individuare non singole opere ma criteri in base ai quali stabilire le priorità da dare Pag. 118ai vari progetti, dal momento che diversamente si rischierebbe di scatenare una guerra tra territori. Concorda con il collega Mereu sulla destinazione degli investimenti a territori che possano essere messi in grado di esprimere la propria potenzialità, anziché ai territori sui quali da sempre si è scelto di investire, anche ai fini delle positive ricadute in termini occupazionali di tale scelta. Quanto alle questioni evidenziate dalla provincia di Trento ai colleghi, dà la propria disponibilità, in qualità di relatore, ad occuparsene al fine di pervenire alla formulazione di un documento finale che contemperi le esigenze dei vari territori. Quanto infine alla dorsale tirrenica, osserva che le opere infrastrutturali in essa contenute contribuiscono già alla rete transeuropea dei trasporti, mentre riterrebbe opportuno richiamare l'esigenza del collegamento della dorsale stessa con la Sardegna, per dare maggiore risalto alla potenzialità delle isole. Chiede infine al sottosegretario di tenere informata la Commissione su eventuali altri orientamenti che dovessero essere assunti dal Consiglio dei trasporti del prossimo 7 giugno.

  Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 15.

DL 57/2012: Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.
Nuovo testo C. 5194 Governo.
(Parere alle Commissioni XI e XII).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giorgio SIMEONI (PdL), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sul nuovo testo del disegno di legge n. 5194 di conversione del decreto-legge n. 57 del 2012, recante disposizioni urgenti per la sicurezza nei luoghi del lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese, quale risultante dalle modifiche introdotte, nel corso dell'esame in sede referente, dalle Commissioni riunite Lavoro e Affari sociali.
  La relazione illustrativa giustifica l'intervento normativo con la necessità di differire i termini per procedere al coordinamento della disciplina specifica di tutela della sicurezza del lavoro per le attività lavorative che si svolgono a bordo delle navi e in ambito portuale, sulle navi da pesca e nel trasporto ferroviario, con quella generale di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In mancanza di tale coordinamento, infatti, troverebbe applicazione la citata disciplina generale, che risulterebbe incompatibile con gli standard tecnici di settore. In particolare, l'abrogazione di alcune delle specifiche norme tecniche del settore ferroviario comporterebbe problemi per la gestione delle linee elettriche di alimentazione dei treni. La distanza di sicurezza della linea di contatto di alimentazione dei treni passerebbe, ad esempio, da 1 metro a 3,5 metri, rendendo impossibile l'effettuazione della manutenzione elettrica sulle linee a doppio binario senza la sospensione totale della circolazione dei treni su entrambi i binari.
  In questo quadro, il nuovo testo del provvedimento in oggetto dispone l'ulteriore differimento di sette mesi – dal 15 maggio 2012 al 15 dicembre 2012 – del termine per l'adozione dei regolamenti di delegificazione, previsti dall'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del citato decreto legislativo n. 81 del 2008, finalizzati Pag. 119a consentire il coordinamento tra le disposizioni dello stesso decreto legislativo con la predetta legislazione speciale.
  Inoltre, si prevede il mantenimento in vigore della legislazione speciale vigente nei settori richiamati non più soltanto fino alla scadenza del termine per l'adozione dei regolamenti di delegificazione, bensì fino alla loro effettiva emanazione, sopprimendo contestualmente la norma che prevedeva la diretta applicazione della disciplina generale di tutela della sicurezza del lavoro di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008, nel caso di mancata adozione dei regolamenti di delegificazione entro il termine stabilito. Si prevede altresì la trasmissione alle Camere per il parere degli schemi di regolamento.
  Inoltre, l'articolo 2, comma 2, del provvedimento, modificando l'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81 del 2008, proroga il termine entro il quale i datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti possono effettuare l'autocertificazione della valutazione dei rischi nell'ambito di procedure standardizzate. Il termine previgente era stabilito al diciottesimo mese successivo all'adozione del decreto interministeriale chiamato a stabilire tali procedure standardizzate di valutazione dei rischi e comunque non oltre il 30 giugno 2012. Il nuovo termine è stabilito fino alla scadenza del terzo mese successivo all'adozione del decreto interministeriale e comunque non oltre il 31 dicembre 2012.
  Ritiene in conclusione che, per quanto di competenza della Commissione, possa quindi esprimere un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, nel fare presente che si tratta di un provvedimento che attesta un ritardo importante, essendo trascorso il termine previsto per il coordinamento della disciplina generale con quella speciale, giudica quindi indispensabile la proroga del termine per procedere al citato coordinamento. Concorda pertanto con la proposta di parere favorevole del relatore.
  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.05.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 30 maggio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 15.05.

Proposta di nomina dell'ingegner Francesco Messineo a presidente dell'Autorità portuale di Marina di Carrara.
Nomina n. 142.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 maggio 2012.

  Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che nella seduta del 23 maggio scorso, il relatore ha svolto la relazione introduttiva, proponendo di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in oggetto.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Mario VALDUCCI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  28   
   Votanti   28   
   Maggioranza   15   
    Hanno votato  25    
    Hanno votato no  3    
  (La Commissione approva).

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

Pag. 120

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bergamini, Biasotti, Boffa, Bonavitacola, Buonanno, Cardinale, Compagnon, Di Vizia, Garofalo, Gentiloni Silveri, Ginefra, Landolfi, Laratta, Lovelli, Pierdomenico Martino, Mereu, Giorgio Merlo, Meta, Monai, Nicco, Piso, Simeoni, Terranova, Testoni, Toto, Tullo, Valducci e Velo.

Proposta di nomina del capitano di vascello Antonino De Simone a presidente dell'Autorità portuale di Messina.
Nomina n. 143.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 17 maggio 2012.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA in relazione alla richiesta formulata dall'onorevole Garofalo, fa presente che il comandante De Simone, qualora nominato presidente dell'Autorità portuale di Messina, sarebbe posto in aspettativa o in quiescenza. Riguardo alla procedura seguita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riguardo alla proposta di nomina, osserva che essa è conforme alla sentenza della Corte costituzionale n. 339 del 2005.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, alla luce dei chiarimenti forniti dal Governo, formula una proposta di parere favorevole.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Mario VALDUCCI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  28   
   Votanti  28   
   Maggioranza  15   
    Hanno votato  25    
    Hanno votato no  3    
  (La Commissione approva).

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bergamini, Biasotti, Boffa, Bonavitacola, Buonanno, Cardinale, Compagnon, Di Vizia, Garofalo, Gentiloni Silveri, Ginefra, Landolfi, Laratta, Lovelli, Pierdomenico Martino, Mereu, Giorgio Merlo, Meta, Monai, Nicco, Piso, Simeoni, Terranova, Testoni, Toto, Tullo, Valducci e Velo.

  La seduta termina alle 15.25.