CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 maggio 2012
657.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (XI e XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 29 maggio 2012. — Presidenza del presidente della XI Commissione Silvano MOFFA. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL 57/2012: Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.
C. 5194 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 maggio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame (vedi allegato). Fa presente, in proposito, che i presidenti dichiarano inammissibile, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, l'emendamento Ciccioli 1.6, relativo alla determinazione della retribuzione imponibile, ai fini del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, per i soci delle cooperative, in quanto non attinente alla materia disciplinata dal decreto-legge n. 57 del 2012.

  Antonio BOCCUZZI (PD), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.1 e 1.2 dei relatori; invita, quindi, al ritiro dei restanti emendamenti presentati, dovendo altrimenti esprimere un parere contrario.
  In particolare, con riferimento all'emendamento Schirru 1.3, di cui condivide lo spirito, dichiara di comprenderne in pieno le finalità, tese ad una accelerazione delle procedure per l'adozione dei provvedimenti attuativi del decreto legislativo n. 81 del 2008: in tal senso, nell'auspicare il ritiro dell'emendamento stesso, invita sin d'ora il Governo a dare la propria disponibilità all'adozione di un ordine del giorno in Assemblea, che si muova in questa direzione. Quanto, poi, agli emendamenti Vignali 1.7 e 1.8, osserva che essi, nel tentativo di operare una semplificare burocratica, riducono eccessivamente il livello di tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro: in proposito, qualsiasi azione di salvaguardia dei lavoratori dovrebbe basarsi sulla considerazione dell'effettivo Pag. 23grado di sicurezza presente in un'azienda, a prescindere dal numero di lavoratori impiegati. Infine, riconosce che gli emendamenti Schirru 1.4 e 1.5, che ritiene di poter condividere nelle loro finalità di fondo, pongono un problema di estrema serietà, che dovrà essere risolto dal Governo in termini assolutamente tempestivi.

  Andrea SARUBBI (PD), relatore per la XII Commissione, ad integrazione del parere appena espresso, ritiene – con riferimento agli emendamenti Schirru 1.4 e 1.5, sottoscritti anche dall'onorevole Pedoto – che, pur essendo condivisibile la finalità, sia preferibile impegnare il Governo, attraverso la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea, a definire in tempi rapidi le procedure standardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi, di cui all'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81 del 2008, evitando il rischio di un improprio allargamento dell'autocertificazione e assicurando la celere chiusura della procedura di infrazione comunitaria.

  Il sottosegretario Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello dei relatori, facendo notare che sulla questione posta dall'emendamento Schirru 1.3 il Governo si è impegnato ad esercitare in tempi brevi una delega legislativa, affrontando anche la tematica dell'impianto sanzionatorio. Ritiene, pertanto, che su tale aspetto i presentatori dell'emendamento possano valutare l'opportunità di presentare un ordine del giorno in Assemblea, al fine di sollecitare l'intervento dell'Esecutivo: rispetto all'accoglimento di un tale impegno, infatti, il Governo si dichiara pienamente disponibile.
  Osserva, quindi, che il percorso delineato dal Governo con il presente provvedimento prevede anche un superamento del regime dell'autocertificazione, ricordando che le procedure standardizzate sono in corso di definizione, avendole già approvate la Commissione consultiva prevista dal decreto legislativo n. 81 ed essendo il relativo decreto interministeriale in fase di definitiva predisposizione. Ritiene che, anche in questo caso, ove i presentatori ritirassero gli emendamenti Schirru 1.4 e 1.5, si potrebbe valutare la presentazione di eventuali ordini del giorno in Assemblea tesi a sollecitare l'accelerazione dell’iter, sui quali il Governo non potrebbe che essere favorevole.

  Luciana PEDOTO (PD) fa presente che nella fase attuale il problema non si pone tanto in termini di mancata elaborazione di documenti di valutazione dei rischi, quanto, invece, di effettuazione di ispezioni e di controlli. Ritiene, dunque, che sia possibile accedere alla richiesta di ritiro degli emendamenti Schirru 1.4 e 1.5, di cui è cofirmataria, confidando sull'accoglimento da parte del Governo di un ordine del giorno avente ad oggetto l'adozione in tempi rapidi delle procedure standardizzate.

  Amalia SCHIRRU (PD) ritira i propri emendamenti 1.3, 1.4 e 1.5, pur facendo notare che tali proposte emendative tendevano a rendere più tempestiva l'adozione delle procedure standardizzate; per tali ragioni, si riserva di presentare, d'intesa con altri deputati del suo gruppo, eventuali ordini del giorno sulla materia durante la discussione del provvedimento in Assemblea.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.1 e 1.2 dei relatori.

  Silvano MOFFA, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Vignali 1.7 e 1.8: s'intende che vi abbia rinunciato.
  Avverte, peraltro, che – essendosi così concluso l'esame delle proposte emendative presentate – il provvedimento in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del prescritto parere.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

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