CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 maggio 2012
657.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (X e XI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 29 maggio 2012.

Audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali regionali (CGIL, CISL e UIL) sull'attuale situazione di crisi occupazionale e sul rilancio del sistema produttivo della Lombardia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.40 alle 11.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 29 maggio 2012. — Presidenza del presidente della XI Commissione Silvano MOFFA. — Intervengono il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone, e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 13.15.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
Testo unificato C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo e C. 4674 Gianni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 maggio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta i relatori hanno prospettato le riformulazioni di talune proposte emendative e hanno depositato nuovi emendamenti, rispetto ai quali non sono stati presentati subemendamenti.
  Rammenta, quindi, che si è conseguentemente convenuto di riprendere oggi l'esame del complesso delle proposte emendative presentate (vedi allegato), sulle Pag. 10quali gli stessi relatori hanno già espresso il parere di competenza.

  Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, conferma i pareri già espressi nella precedente seduta.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, soffermandosi sulle parti di competenza del suo dicastero, esprime parere contrario sull'emendamento Bobba 1.1 (nuova formulazione), che propone di estendere l'ambito di applicazione del provvedimento in esame e le relative misure di sostegno all'attività di impresa alle cosiddette imprese sociali, regolate dalla legge n. 118 del 2005 e dal decreto legislativo di attuazione n. 155 del 2006. Sottolinea che i caratteri distintivi delle imprese sociali sono sostanzialmente diversi da quelli dell'impresa, come definita dal codice civile, mancando lo scopo di lucro. Inoltre, il regime giuridico applicabile a queste imprese affievolisce considerevolmente il rischio di impresa accollato all'imprenditore dal codice civile, in considerazione della loro natura sociale e non lucrativa. Osserva che l'estensione alle imprese sociali delle misure agevolative previste dal provvedimento in esame comporterebbe lo snaturamento delle sue finalità, ossia la promozione dell'imprenditoria femminile e giovanile nel sistema tradizionale d'impresa; l'estensione della platea dei beneficiari avrebbe, peraltro, effetti diretti sull'intensità dell'agevolazione con il rischio di vanificare i benefici attesi dall'attuazione del testo in esame.
  Osservato che sull'emendamento Lulli 2.2 (nuova formulazione), in materia strettamente previdenziale, si esprimerà il viceministro Martone, esprime – per quanto di competenza – parere favorevole sugli emendamenti 2.50 (nuova formulazione) e 2.51 dei relatori, rinviando allo stesso viceministro Martone l'espressione del parere sull'emendamento 8.50 dei relatori, volto ad esentare alcune tipologie di imprese dall'applicazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

  Il viceministro Michel MARTONE, nel ribadire l'orientamento positivo del Governo nei confronti delle finalità generali del provvedimento e nel ringraziare i relatori per essersi fatti carico, sia pure in misura parziale, dei rilievi sollevati nelle precedenti sedute, esprime parere favorevole sugli emendamenti Damiano 2.1, Lulli 2.2 (nuova formulazione), Anna Teresa Formisano 6.1 e 7.3, Damiano 8.1 e 9.1 e si rimette alle Commissioni – per quanto di competenza del suo dicastero – sull'emendamento 2.51 dei relatori, nonché su tutti gli emendamenti a prima firma Fedriga.
  Quanto all'emendamento 8.50 dei relatori, esprime un parere contrario, pur prendendo atto che è stato compiuto un importante passo in avanti nella delicata materia della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro; in ogni caso, la contrarietà non può che essere ad oggi ribadita, atteso che l'emendamento sembra andare in controtendenza rispetto all'orientamento già espresso dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali su tale argomento.
  Avverte, quindi, che il parere – per quanto concerne il suo dicastero – è favorevole sull'emendamento 2.50 dei relatori (nuova formulazione), fatta eccezione per la parte in cui esso modifica l'articolo 12, comma 1, del testo unificato, incidendo su un ambito materiale su cui ritiene che il provvedimento di riforma del mercato del lavoro, attualmente all'esame del Senato, offra già ampie garanzie di tutela. Invita, infine, al ritiro delle restanti proposte emendative presentate.

  Teresa BELLANOVA (PD) invita il rappresentante del Governo a chiarire in modo più specifico le ragioni di contrarietà rispetto all'emendamento 8.50 dei relatori.

  Il viceministro Michel MARTONE osserva che l'emendamento 8.50 dei relatori si pone in contrasto con la posizione già espressa dal Ministro Fornero in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, rispetto alla quale ritiene che non possa esserci alcuna forma di arretramento.

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  Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara di non comprendere la motivazione del parere testé espresso dal rappresentante del Governo sull'emendamento 8.50 dei relatori, atteso che tale proposta di modifica va proprio nella direzione di incrementare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, tutelando maggiormente i lavoratori. Auspica, pertanto, che il rappresentante del Governo possa rivedere il proprio parere.

  Antonio BOCCUZZI (PD), associandosi alle considerazioni testé svolte dal deputato Fedriga, fa notare che l'emendamento 8.50 dei relatori, richiamando le attività a rischio medio e alto di cui al recente accordo tra Stato, regioni e province autonome, innalza il livello di tutela della sicurezza in quei luoghi di lavoro in cui i pericoli per la salute dei lavoratori possono essere significativi, a prescindere dal numero di dipendenti impiegati.

  Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, evidenzia una certa contraddizione nel parere oggi espresso dal rappresentante del Governo, dal momento che è stato manifestato un orientamento contrario all'emendamento 8.50 dei relatori, nonostante quest'ultimo assorba, di fatto, l'emendamento Damiano 8.1. Invita, pertanto, il rappresentante del Governo a fare chiarezza su tale aspetto.

  Il viceministro Michel MARTONE, alla luce del dibattito svolto, fatta chiarezza sulle condivisibili finalità dell'emendamento 8.50 dei relatori e ribadito che il Governo avrebbe preferito l'approvazione dell'emendamento Damiano 8.1, si dichiara comunque disponibile a rivedere il proprio parere, rimettendosi alle Commissioni sul predetto emendamento dei relatori.

  Gabriele CIMADORO (IdV) chiede chiarimenti in merito al parere contrario espresso sull'articolo aggiuntivo Paladini 3.01 e sul suo articolo aggiuntivo 3.02, in materia di asili nido.

  Luigi BOBBA (PD) si chiede per quale ragione il Governo abbia modificato il parere sul suo emendamento 1.1 (nuova formulazione), facendo presente che sul punto, in una delle sedute precedenti, era stata fornita un'indicazione favorevole da parte del Ministero dello sviluppo economico. Si domanda, poi, quale sia la ragione per cui le imprese sociali debbano essere escluse dal regime favorevole previsto dal presente provvedimento, facendo notare che si tratta in ogni caso di soggetti che operano giuridicamente al pari di qualsiasi altra azienda, fatta eccezione per taluni vincoli strutturali che costituiscono un limite alla loro attività, e non certo un'agevolazione. Ritiene opportuno, quindi, un intervento a favore di tali imprese sociali, tenuto conto che la legge che le disciplina non ne ha favorito, fino ad ora, un corretto sviluppo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, prendendo atto e scusandosi dell'andamento non sempre coerente dei pareri espressi dal Ministero dello sviluppo economico, ribadisce tuttavia le motivazioni del parere contrario espresso sull'emendamento Bobba 1.1 (nuova formulazione).

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che sull'estensione del provvedimento in titolo alle imprese sociali sembrava esservi una sostanziale intesa tra i gruppi, nel presupposto che sul punto vi sarebbero comunque stati ulteriori interventi nella successiva fase di acquisizione dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari. Ritiene, dunque, che – sebbene l'eventuale approvazione dell'emendamento Bobba 1.1 (nuova formulazione) possa apparire come una forzatura, tenuto conto della particolare caratterizzazione, priva di finalità di lucro, delle stesse imprese sociali – l'esigenza di affrontare oggi tale delicata questione non comprometta le future scelte delle Commissioni riunite.

  Luigi BOBBA (PD), auspicando che, alla luce di quanto testé emerso, le Commissioni riunite possano procedere all'approvazione Pag. 12del suo emendamento 1.1 (nuova formulazione), ritira i propri emendamenti 1.2 e 1.3.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritira il proprio emendamento 1.4.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL) ritira il proprio emendamento 1.5.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamenti Fedriga 1.6 e Bobba 1.1. (nuova formulazione).

  Andrea LULLI (PD) preannuncia l'astensione del suo gruppo nelle votazioni su tutti gli emendamenti a prima firma Fedriga.

  Cesare DAMIANO (PD) ritira il proprio emendamento 2.1.

  Teresa BELLANOVA (PD) dichiara che voterà contro tutti gli emendamenti a prima firma Fedriga, non condividendone in alcun modo la ratio.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamenti 2.51 dei relatori, Lulli 2.2 (nuova formulazione), Fedriga 2.3 e 2.4, nonché l'emendamento 2.50 dei relatori (nuova formulazione).

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) preannuncia il proprio voto favorevole sull'emendamento Cimadoro 2.5.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Cimadoro 2.5 e gli articoli aggiuntivi Paladini 3.01 e Cimadoro 3.02, approvano l'emendamento Fedriga 4.1, respingono l'emendamento Cimadoro 4.2, approvano gli emendamenti Fedriga 5.1, 5.2, 5.3 e 5.4, Anna Teresa Formisano 6.1, Fedriga 6.2, 6.3, 6.4 e 7.1, respingono l'emendamento Cimadoro 7.2, approvano gli emendamenti Anna Teresa Formisano 7.3 e Fedriga 7.4 e respingono l'emendamento Cimadoro 7.5.

  Cesare DAMIANO (PD) ritira il proprio emendamento 8.1.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 8.50 dei relatori.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che l'emendamento Damiano 9.1 deve intendersi assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento 2.50 dei relatori (nuova formulazione), che ha già disposto la soppressione dell'articolo 9.
  Atteso che si è così concluso l'esame delle proposte emendative presentate, comunica che il testo unificato in esame, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del prescritto parere.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

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