CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 maggio 2012
655.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 249

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 8.50.

5-06086 Cenni: Riconoscimento di «area di crisi» per il territorio comunale di Chianciano Terme.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Susanna CENNI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta. Sottolinea che le norme in capo al Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo presso la Presidenza del Consiglio riguardano la valorizzazione di tutto il comparto turistico e, solo limitatamente, le imprese turistiche. Sollecita pertanto il Governo ad approfondire le questioni poste dal proprio atto ispettivo poiché la crisi del settore turistico-alberghiero del territorio di Chianciano Terme ha coinvolto numerose altre realtà produttive.

5-06836 Causi: Cessione di una quota delle azioni del gruppo Acea da parte del comune di Roma Capitale.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco CAUSI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta che ha ben chiarito che non sussiste un obbligo in capo al comune di Roma Capitale di cessione delle azioni del gruppo Acea. Nella risposta si sottolinea altresì che le attuali scelte sono basate su norme introdotte dal decreto-legge n. 138 del 2011 adottato dal precedente Governo Berlusconi, rispetto al quale i deputati del gruppo del PD hanno espresso voto contrario sulla sua conversione in legge; le disposizioni in esso contenute non sono state tuttavia modificate. Paventa i possibili effetti «promonopolistici» del decreto-legge n. 138 del 2011 che consente alle amministrazioni pubbliche di evitare gare ad evidenza pubblica per l'affidamento dei servizi. Auspica pertanto una revisione della normativa in vigore.

5-05765 Marchioni: Ricapitalizzazione e continuità produttiva dei cantieri del gruppo Ferretti Yachts.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Elisa MARCHIONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta che ha puntualmente chiarito le questioni poste. Sottolinea che le azioni messe a punto negli ultimi sei mesi hanno consentito di salvaguardare un'azienda italiana di eccellenza mondiale nel settore della nautica da diporto. Auspica, infine, che la produzione rimanga sul territorio nazionale, pur in presenza di un azionista di maggioranza cinese.

5-06181 Lulli: Tutela del diritto di recesso del consumatore nei contratti per adesione con riferimento al settore della telefonia e delle comunicazioni.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea LULLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto.
  Prende atto dei risultati significativi conseguiti dalla legge n. 40 del 2007 e di quelli ottenuti in seguito agli interventi dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nel senso di una riduzione dei costi a carico dei cittadini. Sottolinea, tuttavia, che la sua interrogazione poneva Pag. 250una richiesta specifica sull'azienda TeleTu rispetto alla quale si sarebbe aspettato interventi più rigorosi da parte dell'Agcom.

5-06853 Raisi: Installazione di impianti di produzione energia elettrica e biomasse.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Enzo RAISI (FLpTP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta.
  Rileva che nel campo delle energie alternative sussiste un'enorme difficoltà di comprensione delle norme in vigore e una mancanza di trasparenza nella loro applicazione. Sottolinea altresì la necessità di varare un Piano energetico nazionale.

  Raffaello VIGNALI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Riduzione dei termini di pagamento nelle transazioni commerciali.
C. 3970 Dal Lago, C. 4078 Cambursano, C. 3531 Mastromauro, C. 4160 Gava, C. 4324 Cosenza e C. 4380 Laganà Fortugno.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 4957, C. 5041 e C. 5027).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 aprile 2012.

  Raffaello VIGNALI, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione, in sede referente, le proposte di legge C. 4957, d'iniziativa del deputato Polidori: «Disposizioni per la riduzione e l'estinzione dei ritardati pagamenti delle pubbliche amministrazioni nelle transazioni commerciali con imprese», C. 5041, d'iniziativa del deputato Garagnani: «Norme per la lotta contro i ritardi nei pagamenti riferiti a lavori, servizi e forniture da parte delle pubbliche amministrazioni» e C. 5027, d'iniziativa del deputato Lombardo: «Norme sulla compensazione certificata tra crediti e debiti nei riguardi delle pubbliche amministrazioni». Poiché le suddette proposte di legge recano materia analoga a quella delle proposte di legge C. 3970 e abbinate, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento.
  Segnala che il Governo, nella persona del sottosegretario allo sviluppo De Vincenti, ha comunicato l'impossibilità di partecipare ai lavori nella seduta odierna, chiedendo lo spostamento delle votazioni degli emendamenti alla settimana prossima.

  Andrea LULLI (PD), relatore, ritiene che la Commissione non possa che prendere atto delle difficoltà segnalate dal Governo, auspicando peraltro che la seduta non sia rinviata oltre la settimana prossima, per consentirne una rapida calendarizzazione in Assemblea.

  Raffaello VIGNALI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 14.35.

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Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 2280 dello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 477.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 22 maggio 2012.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), relatore, ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione e che nella medesima seduta ha già formulato una proposta di parere favorevole su cui la Commissione dovrebbe ora esprimersi.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie.
C. 4790 ed abb.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Raffaello VIGNALI, presidente, ricorda che la relazione sul provvedimento in esame è stata svolta nella giornata di ieri e chiede se vi siano colleghi che intendano intervenire.

  Margherita Angela MASTROMAURO (PD), in relazione al testo sul quale la Commissione deve esprimersi intende svolgere alcune considerazioni chiedendo che possano, ove condivise, essere trasformate in osservazioni al parere; anzitutto, per quanto concerne la durata massima delle cambiali finanziarie, prevista all'articolo 1, segnala l'opportunità di ampliarla dagli attuali trentasei a sessanta mesi, così che possa divenire anche uno strumento funzionale agli investimenti. Quindi, in relazione a quanto previsto dall'articolo 2, chiede che si formuli alla Commissione di merito la richiesta di eliminare l'obbligo che l'emissione delle cambiali sia assistita da uno sponsor, poiché tale previsione farebbe in qualche modo rientrare nel circuito del finanziamento il sistema bancario, mentre la ratio del provvedimento è quella di ampliare gli strumenti di finanziamento alternativi.

  Ludovico VICO (PD), relatore, ringraziando la collega Mastromauro delle sue sollecitazioni, ritiene che possa essere senz'altro accoglibile la proposta dell'osservazione relativa all'ampliamento della durata delle cambiali; sull'altra osservazione, invece, ritiene opportuno un ulteriore approfondimento.

  Raffaello VIGNALI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alle Commissioni I e II).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato nella seduta del 21 settembre 2011.

  Raffaello VIGNALI, presidente e relatore, ricorda che la X Commissione ha Pag. 252iniziato l'esame del disegno di legge in titolo nello scorso mese di settembre 2011. Osserva che il testo sul quale la Commissione deve esprimere un parere nella giornata odierna – all'esame dell'Assemblea dal prossimo lunedì 28 maggio – ha nel frattempo subito numerose modifiche, peraltro marginali rispetto alle competenze della Commissione Attività produttive.
  Sottolinea che l'articolo 1, recante disposizioni sull'autorità nazionale e sul piano nazionale anticorruzione, in attuazione di convenzioni internazionali in materia di lotta alla corruzione, individua nella Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit), l'autorità nazionale competente a coordinare l'attività di contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione. Viene così modificata l'attuale distribuzione delle competenze in materia, con la sostituzione della Civit, nel ruolo di Autorità nazionale anticorruzione, al Dipartimento della funzione pubblica.
  L'articolo 2 dispone che la trasparenza dell'attività amministrativa sia assicurata con la pubblicazione, sui siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni, delle informazioni relative a procedimenti amministrativi, anche attraverso la pubblicazione dei costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione di servizi erogati ai cittadini. Le pubbliche amministrazioni devono rendere noto, tramite il proprio sito istituzionale, almeno un indirizzo di posta elettronica certificata cui il cittadino possa rivolgersi per trasmettere istanze e dichiarazioni e ricevere informazioni circa i provvedimenti e i procedimenti amministrativi che lo riguardano.
  L'articolo 2-bis (uno dei nuovi articoli introdotti dalle Commissioni) riguarda misure di trasparenza delle attribuzioni di posizioni dirigenziali individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione.
  L'articolo 3 modifica l'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001 in tema di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di dipendenti pubblici.
  L'articolo 4 mira a tutelare il pubblico dipendente che, fuori dei casi di responsabilità per calunnia o diffamazione denuncia o riferisce condotte illecite apprese in ragione del suo rapporto di lavoro.
  L'articolo 5, che più direttamente richiama le competenze della X Commissione, è stato notevolmente modificato nel corso dell'esame alla Camera. Al comma 1, sono individuate una serie di tipologie di attività suscettibili di infiltrazione mafiosa per le quali è sempre richiesta l'informazione antimafia, indipendentemente dal valore del contratto o del subcontratto: si tratta di attività di trasporto di materiali a discarica in conto terzi; di trasporto e smaltimento di rifiuti a conto terzi; di estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti; di confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e bitume; di noli a freddo dei macchinari; di fornitura di ferro lavorato; di noli a caldo; di autotrasporti conto terzi; di guardianìa dei cantieri. Ai sensi del comma 2, l'affidamento a terzi delle attività elencate è oggetto di comunicazione alla prefettura per l'espletamento dei necessari controlli. Con disposizione di chiusura, il comma 3 prevede che l'elenco delle attività possa essere aggiornato con decreto del Ministro dell'interno.
  L'articolo 6 reca una clausola di adeguamento alle disposizioni degli articoli da 1 a 5 per le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, ivi compresi gli enti regionali e le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale, nonché per gli enti locali. È fatta salva la compatibilità con le disposizioni previste dagli statuti e dalle relative norme di attuazione in materia.
  L'articolo 7 dispone in tema di danno all'immagine della pubblica amministrazione, novellando l'articolo 1 della legge n. 20 del 1994, che disciplina il giudizio di responsabilità amministrativa.
  L'articolo 8 delega il Governo ad adottare un testo unico per disciplinare, in caso sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, l'incandidabilità a diverse cariche elettive e di governo a livello centrale, regionale e locale; il divieto di ricoprire alcune cariche elettive e di governo Pag. 253proprie degli enti locali; nonché ipotesi di decadenza o sospensione dalle cariche in caso di sentenze di condanna successive all'elezione o all'assunzione della carica.
   Le Commissioni I e II hanno inoltre introdotto una serie di articoli aggiuntivi, recanti disposizioni in materia di sospensione dalle cariche elettive provinciali comunali e circoscrizionali, ove sia applicata da parte dell'autorità giudiziaria la misura del divieto di dimora nella sede in cui si svolge il mandato elettorale (articolo 8-bis), di collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili e degli avvocati e procuratori dello Stato (articolo 8-ter, con l'introduzione del limite di cinque anni consecutivi e di dieci anni di massimo nella carriera), e modificato ampiamente l'articolo 9 (Modifiche al codice penale) prevedendo la modifica delle disposizioni concernenti il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, l'introduzione di nuove figure di reato (Induzione indebita a dare o promettere utilità; Traffico di influenze illecite). Con gli articoli aggiuntivi al 9 sono state infine approvate una serie di modifiche di coordinamento derivanti dall'introduzione delle nuove figure di reato.
  Con riferimento all'articolo 9-bis, che reca disposizioni in materia di corruzione tra privati, apportando alcune modifiche all'articolo 2635 del codice civile, esprime alcune perplessità sull'introduzione della procedibilità d'ufficio. Riterrebbe opportuno distinguere tra società quotate, per le quali appare legittimo un procedimento d'ufficio, e le altre imprese, per le quali riterrebbe preferibile riservare all'autonoma scelta dell'imprenditore se procedere o meno alla querela.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) chiede se tra queste società siano comprese anche quelle partecipate da enti pubblici.

  Raffaello VIGNALI, presidente e relatore, precisa che si parla di società cui si applicano le disposizioni del codice civile.

  Alberto TORAZZI (LNP) ritiene fondata l'osservazione del relatore Vignali.

  Gabriele CIMADORO (IdV) rileva che le disposizioni dell'articolo 9-bis rappresentano un deterrente nei confronti di atti di corruzione.

  Alberto TORAZZI (LNP) sottolinea che le modifiche introdotte nelle Commissioni di merito comportano che il magistrato si sostituisca alle scelte del privato.

  Ludovico VICO (PD) osserva che il reato di corruzione comporta una imprescindibile condivisione dell'interesse che lo ha procurato, tanto che la sua punibilità si riferisce sia al corrotto sia al corruttore. Nessuno dei due soggetti ha interesse a denunciarlo e la querela di parte appare chiaramente un'azione fittizia. Aggiunge che il reato di corruzione è sempre a danno di un terzo, sia esso un interesse generale o un individuo. La procedura d'ufficio contro il reato si traduce pertanto nella tutela dei terzi danneggiati.

  Luigi LAZZARI (PdL), sottolineato che la Commissione Attività produttive deve esprimere un parere per gli aspetti di propria competenza, osserva che le disposizioni recate dall'articolo 9-bis non devono tradursi in un ostacolo agli investimenti esteri in Italia. Nel condividere i rilievi del relatore Vignali invita i colleghi a formulare un proposta di parere che tenga conto della realtà delle imprese che potrebbero essere fortemente danneggiate dalle disposizioni in esame.

  Raffaello VIGNALI, presidente e relatore, ribadisce che sarebbe opportuno lasciare all'imprenditore la possibilità di decidere se procedere o meno alla denuncia di reato di corruzione.

  Andrea LULLI (PD), sottolineata la delicatezza della questione che deve essere risolta nel limitatissimo margine di tempo della seduta odierna, prospetta l'opportunità di non procedere alla deliberazione del parere.

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  Alberto TORAZZI (LNP) evidenzia la difficile situazione delle imprese che sono costrette ad adire i tribunali fallimentari, pur sottolineando la necessità di rimuovere il reato di corruzione.

  Ludovico VICO (PD) ribadisce che il reato di corruzione presuppone la connivenza del corrotto, altrimenti si tratta di altro tipo di reato.

  Stefano SAGLIA (PdL), sottolineata l'importanza della questione posta dal relatore Vignali, ritiene che su un tema così delicato vi debba essere la più ampia condivisione tra le diverse forze politiche. Atteso che il PdL condivide le osservazioni del relatore in merito all'articolo 9-bis del testo in esame, chiede ai colleghi quale sia l'orientamento dei gruppi presenti in Commissione per deliberare un parere ampiamente condiviso. Propone di formulare un'osservazione volta a chiedere alle Commissione di merito una valutazione dell'impatto delle disposizioni recate dall'articolo 9-bis sulle imprese.

  Giacomo Antonio PORTAS (PD) sottolinea che in Italia le aziende sane sono molto danneggiate dalla corruzione nei confronti della quale si dovrebbe procedere d'ufficio senza alcun indugio. Ritiene pertanto che la Commissione debba esprimere un parere favorevole senza alcuna osservazione.

  Raffaello VIGNALI, presidente e relatore, accogliendo il suggerimento del collega Saglia formula una proposta di parere favorevole con un'osservazione volta a sollecitare le Commissioni di merito a valutare l'impatto dell'introduzione della procedibilità d'ufficio, di cui all'articolo 2635 del codice civile, come novellato dall'articolo 9-bis del provvedimento in esame, sul sistema delle piccole e medie imprese (vedi allegato 6)

  La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.

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