CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 maggio 2012
655.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 181

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

  La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili: esame del documento conclusivo.
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e conclusione).

  Salvatore MARGIOTTA, presidente e relatore, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che non sono pervenute proposte di modifica o integrazione alla proposta di documento conclusivo da lui presentata in qualità di relatore nella precedente seduta. Comunica altresì che è stata presentata dall'onorevole Zamparutti una proposta di documento conclusivo alternativa (vedi allegato 1), la quale sarà posta in votazione solo ove fosse respinta la proposta presentata dal relatore. Pag. 182
  Illustra quindi le modifiche, apportate in qualità di relatore e a fini di chiarimento, alla proposta di documento conclusivo già presentata.

  Intervengono i deputati Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), Ermete REALACCI (PD), Sergio Michele PIFFARI (IdV) e Manuela LANZARIN (LNP).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di documento conclusivo come testè riformulata dal relatore (vedi allegato 2), risultando quindi preclusa la votazione sulla proposta di documento conclusivo alternativa presentata dall'onorevole Zamparutti.

  La seduta termina alle 14.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sui lavori della Commissione.

  Tommaso FOTI (PdL), intervenendo sui lavori della Commissione, ricorda che, in occasione della discussione di un'interrogazione a sua firma sull'Autostrade centro-padana spa, il Governo si era impegnato a convocare un tavolo tecnico fra le parti, che ad oggi non risulta ancora essersi insediato. Esprime forti preoccupazioni in ordine al perdurante stato di inutilizzazione delle risorse già stanziate per tale infrastruttura stradale. Auspica pertanto che il Governo possa tempestivamente assolvere agli impegni presi ovvero che, in alternativa al citato tavolo tecnico, la Commissione ambiente possa procedere all'audizione della società autostradale centro-padana.

  Ermete REALACCI (PD) ritiene che la questione posta dal collega Foti sia di estrema importanza e che, anche ai fini del rilancio economico del territorio, sia quanto mai urgente sbloccare la realizzazione di cantieri anche di minore importanza, anziché finalizzare tutte le risorse finanziarie disponibili alla realizzazione di infrastrutture molto più complesse.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, fa presente che sarà sua cura sottoporre all'attenzione della presidenza la questione evidenziata dall'onorevole Foti, in modo che possa essere successivamente rimessa alla valutazione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
Nuovo testo C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 29 settembre 2011.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, in sostituzione del relatore impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimersi sulle modifiche apportate dalle Commissioni riunite I e II al testo dell'AC 4434, recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
  Ad integrazione della precedente relazione, illustra alla Commissione alcune modifiche apportate al testo che interessano le competenze della Commissione VIII.
  In particolare, all'articolo 2 è stata inserita una disposizione che obbliga le amministrazioni pubbliche a pubblicare Pag. 183nei propri siti internet i costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi erogati ai cittadini. All'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture viene assegnato il compito della redazione di schemi tipo per la pubblicazione delle informazioni e, inoltre, il compito di raccogliere sul proprio sito tali informazioni permettendone una agevole comparazione dei dati.
  All'articolo 5, che individua le tipologie di attività suscettibili di infiltrazione mafiosa, per le quali è sempre richiesta l'informazione antimafia indipendentemente dal valore del contratto o del sub-contratto, è stata inserita una disposizione che prevede di comunicare al Prefetto per gli opportuni controlli, anche ai sensi del Regolamento n. 150 del 2010 (recante norme relative al rilascio delle informazioni antimafia a seguito degli accessi e accertamenti nei cantieri delle imprese interessate all'esecuzione di lavori pubblici), gli affidamenti di subcontratti nonché le modifiche dell'assetto proprietario e degli organi sociali delle imprese aggiudicatarie di tutte le attività che rientrano nelle tipologie di attività suscettibili di infiltrazione mafiosa.
  Ai fini della definizione dei tempi di comunicazione delle modifiche dell'assetto proprietario e degli organi sociali delle imprese si fa riferimento all'articolo 86, commi 3 e 4, del Codice delle leggi antimafia, di cui al decreto legislativo. n. 159 del 2011, che prevede l'obbligo per i legali rappresentanti degli organismi societari, di trasmettere al prefetto, nel termine di trenta giorni l'intervenuta modificazione dell'assetto societario o gestionale dell'impresa, relativamente ai soggetti destinatari di verifiche antimafia. L'eventuale violazione è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 20.000 euro a 60.000 euro. La sanzione è irrogata dal prefetto.
  Si prevede inoltre la possibilità di aggiornare le attività suscettibili di infiltrazione mafiosa con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988.
  Inoltre, rileva che investe l'ambito di competenza della Commissione anche l'articolo 5-bis che modifica l'articolo 135 del codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, il quale contempla i casi in cui il responsabile del procedimento propone alla stazione appaltante di procedere alla risoluzione del contratto, in relazione allo stato dei lavori e alle eventuali conseguenze nei riguardi delle finalità dell'intervento. In particolare, la fattispecie troverà applicazione, in caso di intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato, non solo nell'ipotesi dei reati di «usura, riciclaggio nonché per frodi nei riguardi della stazione appaltante, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori, nonché per violazione degli obblighi attinenti alla sicurezza sul lavoro», ma anche nell'ipotesi dei seguenti delitti: associazione per delinquere; associazione di tipo mafioso anche straniere; contraffazione, alterazione o uso di marchio segni distintivi, brevetti e disegni; introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi; riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù; tratta di persone; acquisto e alienazione di schiavi; sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione; associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope; associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri; attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti; peculato; peculato mediante profitto dell'errore altrui; malversazione a danno dello Stato; concussione; corruzione per un atto d'ufficio; corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio; corruzione in atti giudiziari e corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
  Ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere al termine del dibattito che seguirà la relazione in modo da valutare le eventuali osservazioni che dovessero emergere.Pag. 184
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

D.L. 57/2012: Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.
C. 5194 Governo.

(Parere alle Commissioni XI e XII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Roberto MORASSUT (PD), relatore, ricorda che la Commissione Ambiente è chiamata ad esprimere un parere, alle Commissioni riunite XI Lavoro e XII Affari sociali, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 57 del 2012 recante disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.
  In particolare il provvedimento dispone una serie di modifiche al decreto legislativo n.81 del 2008, recante una organica disciplina in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
  In primo luogo, per effetto del combinato disposto dell'articolo 1, comma 2, lettera b), del disegno di legge di conversione e dell'articolo 1, comma 2, lettera b), del decreto-legge, si dispone (l'ulteriore) differimento di dodici mesi (ossia dal 15 maggio 2012 al 15 maggio 2013), del termine per l'adozione dei regolamenti (di delegificazione previsti dall'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2008) finalizzati a consentire il coordinamento tra le disposizioni dello stesso decreto legislativo con la legislazione speciale relativa alle attività lavorative a bordo delle navi, in ambito portuale, e per il settore delle navi da pesca, nonché l'armonizzazione delle disposizioni tecniche di cui ai titoli dal II al XII del medesimo decreto n. 81/2008 con la disciplina in tema di trasporto ferroviario. Inoltre, si prevede il mantenimento in vigore della legislazione speciale vigente nei settori richiamati non più soltanto fino alla scadenza del termine per l'adozione dei regolamenti di delegificazione, bensì fino alla loro effettiva emanazione (con ciò sopprimendo la norma di salvaguardia che prevedeva la diretta applicazione del decreto legislativo n.81 del 2008 nel caso di mancata adozione dei regolamenti di delegificazione entro il termine stabilito).
  In secondo luogo, l'articolo 1, comma 2, del decreto-legge, modificando l'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81 del 2008, proroga (dal 30 giugno 2012) al 31 dicembre 2012 il termine entro il quale i datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti possono effettuare l'autocertificazione della valutazione dei rischi nell'ambito di procedure standardizzate.
  Al riguardo, fa presente che la relazione illustrativa segnala che tali procedure sono in corso di elaborazione da parte della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro. L'adozione di tali procedure standardizzate consentirà, a parità di obiettivi da raggiungere in materia di sicurezza, un risparmio di spesa per le microimprese. La necessità della proroga discende pertanto dal fatto che, in assenza della stessa, i datori di lavoro richiamati «sarebbero obbligati, a decorrere dal 1o luglio 2012, ad elaborare il documento di valutazione dei rischi secondo le procedure ordinarie, in assenza delle procedure standardizzate specificamente previste per le piccole imprese».
  In terzo luogo, infine, l'articolo 1, comma 2, lettera a), del disegno di legge di conversione, modifica l'articolo 3, comma 2, primo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2008, sopprimendo l'inciso «e non oltre», con riferimento al termine (di 36 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n.81 del 2008) entro il quale devono essere individuate le «particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative» di cui occorre tenere conto per l'applicazione delle disposizioni del decreto legislativo n.81 del 2008 in particolari settori.
  In particolare si tratta delle Forze armate e di Polizia, e, per quanto attiene agli Pag. 185ambiti di competenza della VIII Commissione, del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, dei servizi di protezione civile, nonché, nell'ambito delle strutture giudiziarie, penitenziarie, di quelle destinate per finalità istituzionali alle attività degli organi con compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica, delle università, degli istituti di istruzione universitaria, delle istituzioni dell'alta formazione artistica e coreutica, degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado, degli uffici all'estero di cui all'articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 18/1967, e dei mezzi di trasporto aerei e marittimi.
  In conclusione, ravvisando ad oggi l'assenza di profili problematici del provvedimento in relazione alle competenze della VIII Commissione, fa presente che, durante il prosieguo dell'esame, darà conto delle eventuali modifiche che le Commissioni di merito ritenessero opportuno introdurre, in modo da esprimere un parere sul testo come eventualmente modificato in sede referente.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 23 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante adozione dello statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali.
Atto n. 471.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Tino IANNUZZI (PD), relatore, prima di passare ad illustrare il provvedimento, ricorda che il decreto legge n. 98 del 2011, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, all'articolo 36, commi da 1 a 10, ha introdotto un'articolata disciplina volta a ridefinire l'assetto delle funzioni e delle competenze in materia di gestione della rete stradale e autostradale di interesse nazionale, per un verso, attraverso l'istituzione, a decorrere dal 1o gennaio 2012, dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, per l'altro, attraverso la rideterminazione delle funzioni di ANAS S.p.A., che opererà di fatto nella veste di organo in house del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Si tratta di un nuovo assetto che – come evidenziato nella relazione illustrativa – è motivato dalla giusta indifferibile necessità di far cessare la commistione, in capo all'ANAS, dei ruoli e delle funzioni, da un lato, di concedente della rete autostradale in concessione a terzi e, dall'altro, di concessionario ex lege della rete stradale di interesse nazionale. È questa una esigenza assolutamente prioritaria cui deve essere data integrale e coerente risposta. Tale esigenza è stata sottolineata anche dal parere del Consiglio di Stato n. 1913/12 emesso dalla Sezione Normativa nell'Adunanza del 22 marzo 2012.
  Aggiunge che l'articolo 11, comma 5, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216 (cosiddetto «Milleproroghe»), ha prorogato al 31 luglio 2012 il termine ultimo per l'adozione dello statuto dell'Agenzia ed ha disposto che, fino ad allora, le funzioni e i compiti ad essa trasferiti continuino ad essere svolti dai competenti uffici delle amministrazioni dello Stato e dall'Ispettorato di vigilanza sulle concessionarie autostradali (IVCA) e dagli altri uffici di ANAS S.p.A.
  L'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali è stata istituita dal citato articolo 36, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 300 del 1999 (relativo all'ordinamento delle agenzie). A norma di Pag. 186tale articolo 8, gli statuti delle agenzie sono adottati con regolamento emanato ai sensi del comma 2 del medesimo articolo 17, cioè con regolamento di delegificazione. Di conseguenza l'adozione dello statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali è effettuata con lo schema di regolamento in esame, del quale lo statuto costituisce parte integrante.
  L'articolo 1 dello schema di regolamento richiama l'articolo 36 del decreto-legge 98/2011, precisando che l'Agenzia ha sede in Roma, è dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, organizzativa, contabile e finanziaria; è sottoposta al potere di indirizzo, controllo e vigilanza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e, per quanto attiene i profili finanziari, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF); è sottoposta, inoltre, al controllo successivo sulla gestione da parte della Corte dei conti.
  L'articolo 2 definisce i contenuti del potere di indirizzo, vigilanza e controllo del MIT, che è esercitato secondo le disposizioni dettate dal decreto legislativo n.165 del 2001, che definiscono le funzioni di indirizzo politico-amministrativo spettanti ai Ministri. In particolare viene previsto che il MIT provveda alla: a) approvazione dei programmi di attività, dei bilanci e del budget dell'Agenzia; b) emanazione di direttive con l'indicazione degli obiettivi da raggiungere; c) acquisizione di dati e notizie sull'attività, ed effettuazione di ispezioni per accertare l'osservanza delle prescrizioni impartite; d) indicazione di eventuali specifiche attività da intraprendere. L'articolo in questione, al comma 2, precisa che gli atti di cui alle lettere a) e b) sono adottati di concerto con il MEF.
  Sul punto l'indicato parere del Consiglio di Stato sottolinea che il comma andrebbe modificato al fine di prevedere il concerto del MEF solo riguardo agli atti elencati alla lettera a), poiché le direttive con l'indicazione degli obiettivi da raggiungere, contemplate dalla lettera b), sono, per il Consiglio medesimo, «atti per definizione privi di immediati riflessi sul piano finanziario».
  L'articolo 3 dello schema elenca i fini istituzionali dell'Agenzia: svolgimento delle funzioni ad essa attribuite dalle norme di legge; supporto alle attività del MIT e collaborazione con altri enti o organi che esercitano funzioni nel settore delle infrastrutture stradali ed autostradali; supporto al MIT per lo svolgimento dei compiti in materia di rapporti con l'UE e con gli organismi internazionali.
  L'articolo 4 disciplina le attribuzioni dell'Agenzia, riproponendo in maniera pressoché identica il dettato del comma 2 dell'articolo 36 del decreto-legge 98/2011, come modificato dal decreto-legge 1/2012 (convertito dalla L. 27/2012). In estrema sintesi sono compiti affidati all'Agenzia: a) la proposta di programmazione della costruzione di nuove strade statali e di nuove autostrade; b) quale amministrazione concedente, la selezione dei concessionari autostradali e la relativa aggiudicazione (o in alternativa, alle condizioni previste, l'affidamento diretto ad ANAS delle concessioni in scadenza o revocate), nonché la vigilanza e il controllo sui concessionari medesimi; c) l'approvazione dei progetti relativi ai lavori inerenti la rete autostradale di interesse nazionale; d) la proposta di programmazione del progressivo miglioramento ed adeguamento della rete delle strade e delle autostrade statali e della relativa segnaletica; e) la proposta in ordine alla regolazione e variazioni tariffarie per le concessioni autostradali secondo i criteri e le metodologie stabiliti dalla competente Autorità di regolazione.
  Relativamente a quest'ultima funzione, nel parere del Consiglio di Stato si suggerisce di specificare che la proposta di regolazione tariffaria per le concessioni stradali è effettuata per le concessioni già ad oggi in essere secondo criteri stabiliti dalle convenzioni vigenti, e, per le nuove concessioni, secondo i criteri stabiliti dall'Autorità di regolazione. Sembrerebbe che in tal modo il Consiglio di Stato miri a rendere la funzione in questione più aderente al nuovo quadro normativo delineatosi Pag. 187con l'istituzione, da parte dell'articolo 36 del decreto-legge 1/2012, dell'Autorità di regolazione dei trasporti e con i compiti in materia tariffaria attributi alla medesima Autorità dal comma 2 dell'articolo 37 del decreto-legge 201/2011 (come riscritto dal citato articolo 36 del decreto-legge 1/2012); Autorità il cui ruolo e le cui funzioni debbono al massimo essere attuate e valorizzate.
  Figurano inoltre tra le funzioni dell'Agenzia anche: la vigilanza sull'attuazione, da parte dei concessionari, delle leggi e dei regolamenti concernenti la tutela del patrimonio delle strade e delle autostrade statali, nonché la tutela del traffico e della segnaletica; vigilanza sull'adozione, da parte dei concessionari, dei provvedimenti ritenuti necessari ai fini della sicurezza del traffico sulle strade ed autostrade medesime (lett. f)); l'effettuazione e partecipazione a studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico e circolazione (lett. g)); l'effettuazione, dietro corrispettivo, di consulenze e progettazioni per conto di altre amministrazioni od enti italiani e stranieri (lett. h)).
  L'articolo 5 individua gli organi dell'Agenzia (che sono il Direttore generale, il Comitato direttivo e il Collegio dei revisori) e ne disciplina le modalità e i requisiti per la nomina e la durata.
  Relativamente alla nomina dei quattro componenti del Comitato direttivo, nel parere del Consiglio di Stato si suggerisce di modificare il comma 3, al fine di specificare i criteri e/o i requisiti in base ai quali il MEF designa uno dei quattro componenti, dal momento che tale organo è composto «da dirigenti appartenenti ai ruoli dell'Agenzia».
  Gli articoli da 6 a 10 disciplinano i compiti e il funzionamento degli organi dell'Agenzia.
  L'articolo 6 precisa che il Direttore Generale è il rappresentante legale dell'Agenzia, la dirige e ne è responsabile e svolge una serie di compiti elencati in dettaglio, oltre a «tutti i compiti non espressamente previsti dalla legge e dallo statuto».
  Nel parere del Consiglio di Stato si suggerisce di aggiungere, ai compiti indicati, quello di sottoscrivere le convenzioni con i concessionari autostradali. Al riguardo ricorda che la sottoscrizione delle citate convenzioni spetta al soggetto concedente, vale a dire proprio all'Agenzia, che subentra in tale ruolo all'ANAS. L'articolo 36, comma 4, del decreto-legge 98/2011 prevede infatti che tale subentro avvenga entro il 31 luglio 2012 per le convenzioni in essere alla stessa data.
  Relativamente alla lettera g) del comma 1 dell'articolo 6, che affida al direttore il compito di formulare al MIT le proposte per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale generale, nel parere del Consiglio di Stato viene suggerito di aggiungere un periodo volto a prevedere che spetta al direttore disporre «della corresponsione di indennità e premi incentivanti per il personale dirigenziale», ciò conformemente, secondo quanto si legge nel parere, «a quanto stabilito che possa fare la dirigenza nei confronti del personale assegnato ai propri uffici, dall'articolo 11, comma 1, lett. f)».
  L'articolo 7 delinea le attribuzioni del Comitato Direttivo, e, in particolare, le modalità con le quali quest'ultimo coadiuva il Direttore Generale nell'esercizio delle sue funzioni.
  L'articolo 8 illustra il funzionamento del Comitato Direttivo, disciplinando i casi e le modalità per la sua convocazione ed i parametri che garantiscono la funzionalità dell'organo.
  L'articolo 9 – secondo quanto si legge nella relazione illustrativa – enumera, seguendo i parametri fissati dalla legge al riguardo, le attribuzioni del Collegio dei revisori, prevedendo anche la presenza, senza diritto di voto, dei membri del Collegio alle sedute del Comitato Direttivo.
  Il successivo articolo 10 illustra i criteri di funzionamento del medesimo Collegio.
  L'articolo 11 elenca compiti e funzioni attribuite ai dirigenti dell'Agenzia.
  L'articolo 12 prevede l'istituzione, secondo la vigente normativa e secondo le specifiche modalità previste dal regolamento Pag. 188di amministrazione, di apposite strutture preposte al controllo interno dell'Agenzia.
  L'articolo 13 prevede che l'attività dell'Agenzia si uniformi alla legislazione vigente nelle materie ad essa affidate, nonché alle norme della L. 241/1990 sul procedimento amministrativo e alla normativa nazionale e comunitaria in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
  L'articolo 14 prevede che l'Agenzia si doti, nei limiti dell'autonomia organizzativa riconosciutale, di un proprio regolamento di amministrazione volto a dettare i principi generali di organizzazione e funzionamento, inclusi, nel rispetto dei parametri fissati dalla normativa di settore e dai contratti collettivi di lavoro, i criteri per il reclutamento e la formazione del personale. Inoltre il regolamento dovrà stabilire la dotazione organica complessiva degli uffici dell'Agenzia nei limiti delle unità trasferite ai sensi dell'articolo 36, comma 5, del decreto-legge 98/2011, alla cui stregua, tra l'altro, l'Agenzia, relativamente alle attività e ai compiti ad essa affidati, esercita ogni competenza già attribuita in materia all'Ispettorato di vigilanza sulle concessionarie autostradali e ad altri uffici dell'ANAS o ad uffici di amministrazioni dello Stato, i quali sono conseguentemente soppressi; altresì il relativo personale, con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, è trasferito all'Agenzia, per formarne il relativo ruolo organico.
  Lo stesso articolo 14 prevede che il regolamento di amministrazione venga approvato di concerto da MIT, MEF e Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
  In proposito nel parere del Consiglio di Stato viene suggerito di limitare il concerto del MEF ai (soli) profili finanziari, conformemente a quanto previsto dal più volte citato articolo 36, comma 1, del decreto legge 98 del 2011.
  L'articolo 15, relativo al bilancio dell'Agenzia, prevede che le risorse finanziarie dell'Agenzia siano individuate ai sensi dell'articolo 36 della legge istitutiva, secondo cui all'Agenzia sono trasferite le risorse finanziarie previste, per il personale trasferito all'Agenzia stessa, nello stato di previsione del MIT, nonché le risorse di cui all'articolo 1, comma 1020, della L. 296/2006, già finalizzate, in via prioritaria, alla vigilanza sulle concessionarie autostradali nei limiti delle esigenze di copertura delle spese di funzionamento dell'Agenzia.
  Le somma previste dal citato comma 1020 sono pari al 42 per cento del canone annuo, che gli enti concessionari di autostrade sono tenuti a corrispondere allo Stato. Tale canone annuo è fissato al 2,4 per cento dei proventi netti dei pedaggi di competenza dei concessionari.
  L'articolo 16, relativo al personale e alle relazioni sindacali, richiama gli obblighi, le responsabilità ed i diritti relativi al rapporto contrattuale che lega i dipendenti all'Agenzia.
  In particolare viene prevista l'adozione del sistema di relazioni sindacali di cui al decreto legislativo n. 165/2001 e l'applicazione della disciplina dei contratti collettivi nazionali relativi al comparto Ministeri e all'Area I della dirigenza. Infine viene previsto che l'Agenzia si avvalga, per il patrocinio legale, dell'Avvocatura dello Stato.
  Ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere sul provvedimento in esame al termine del dibattito che seguirà la sua relazione, in modo da ponderare e valutare con attenzione anche gli eventuali rilievi e le eventuali osservazioni che dal dibattito medesimo dovessero emergere.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di nomina del capitano di vascello Vittorio Alessandro a Presidente dell'Ente Parco nazionale delle Cinque Terre.
Nomina n. 144.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviata nella seduta del 22 maggio 2012.

Pag. 189

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore aveva formulato sulla proposta di nomina in titolo una proposta di parere favorevole.
  Avverte che la votazione della proposta di parere del relatore si effettuerà a scrutinio segreto con il sistema delle palline bianche e nere. Ricorda, altresì, che per la validità della votazione, deve essere presente la maggioranza dei componenti della Commissione. A tale fine, comunica che risultano in missione nella giornata odierna i deputati Misiti e Nucara. Fa presente, infine, che la proposta di parere favorevole formulata dal relatore risulterà approvata ove consegua la maggioranza dei voti validamente espressi e, in caso contrario, risulterà respinta e si intenderà che la Commissione abbia espresso parere contrario.

  La Commissione procede quindi alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore sulla proposta di nomina in esame.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti:  27   
   Votanti:  27   
   Maggioranza:  14   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   4    

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alle votazioni i deputati: Alessandri, Bocci, Braga, Bratti, Cosenza, Dionisi, Esposito, Tommaso Foti, Ghiglia, Nicolucci in sostituzione di Gibiino, Ginoble, Nastri in sostituzione di Iannarilli, Iannuzzi, Lanzarin, Margiotta, Mariani, Mondello, Morassut, Motta, Piffari, Milanese in sostituzione di Pili, Realacci, Stradella, Tortoli, Gottardo in sostituzione di Vella, Viola e Zamparutti.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 2744 Cenni ed abb.

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