CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 maggio 2012
654.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 85

RISOLUZIONI

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 11.

Sull'ordine dei lavori.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, esprime il suo profondo dolore per i drammatici eventi occorsi a Brindisi e in Emilia nel fine settimana, manifestando il più sentito cordoglio ai familiari delle vittime. Facendo notare, inoltre, che nell'evento sismico che ha coinvolto alcuni territori emiliani hanno perso la vita 4 lavoratori – di cui uno di cittadinanza straniera – che stavano adempiendo al proprio dovere, invita la Commissione a svolgere una riflessione profonda sulle condizioni difficili a cui spesso sono sottoposti i lavoratori nel Paese.

  Maria Grazia GATTI (PD) si associa alle considerazioni svolte dal presidente, esprimendo la sua forte vicinanza ai familiari Pag. 86delle vittime dei recenti eventi che hanno colpito il Paese. Nel far notare che i lavoratori sono morti, a causa dell'evento sismico verificatosi in Emilia, mentre stavano svolgendo il proprio turno di notte, osserva che tale circostanza fa apparire questa tragedia ancora più drammatica, in quanto a rimanere coinvolte sono realtà produttive che in talune zone del Paese risultano ancora pienamente vitali, nonostante la crisi. Fatto presente, altresì, che il lavoratore immigrato deceduto rivestiva, nel momento in cui si è verificato il sisma, il ruolo di capoturno, essendo titolare di importanti compiti di comando, sottolinea come tale episodio, pur nella sua tragicità, testimoni l'elevato grado di integrazione raggiunto in Italia dai lavoratori extracomunitari. Invita, infine, la Commissione a vigilare sulla situazione produttiva generale di quei territori gravemente colpiti da tale calamità naturale, soprattutto in relazione alla corretta applicazione degli strumenti di sostegno al reddito attivati dalla regione nei confronti dei lavoratori coinvolti, valutando l'eventualità di avviare iniziative specifiche a tutela delle zone colpite.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, nel far notare di aver fatto riferimento al lavoratore immigrato rimasto vittima nell'evento sismico emiliano proprio per sottolineare quanto sia significativo il contributo offerto al Paese dai lavoratori extracomunitari, osserva che qualsiasi iniziativa della Commissione a sostegno delle popolazioni coinvolte potrà essere valutata nell'ambito di una prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

7-00657 Giammanco: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
7-00659 Fedriga: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
7-00800 Muro: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
7-00825 Mattesini: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 25 ottobre 2011.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che nella precedente seduta ha avuto luogo l'illustrazione delle risoluzioni 7-00657 Giammanco e 7-00659 Fedriga e che – anche al fine di approfondire la documentazione consegnata dal rappresentante del Governo – si è convenuto di rinviare ad altra seduta il seguito della discussione. In proposito, comunica che sono state nel frattempo presentate anche le risoluzioni n. 7-00800, a prima firma del deputato Muro, e n. 7-00825, a prima firma del deputato Mattesini, vertenti sul medesimo argomento: per tale ragione, avverte che – secondo quanto convenuto nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – si è concordato di discutere congiuntamente le citate risoluzioni.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA, nel rilevare preliminarmente che vi è la disponibilità del suo dicastero a seguire con attenzione la questione oggetto degli atti di indirizzo in discussione, fa presente anzitutto che il Governo è favorevole alla risoluzione 7-00657 Giammanco, a condizione che sia riformulata nella parte dispositiva, facendo riferimento – nel primo impegno – alle iniziative per giungere alla definitiva soluzione della questione, espungendo la parola «normative», e limitando lo stesso impegno alla parte iniziale, nonché assorbendo il secondo impegno all'interno di quello precedente.
  Quanto alla risoluzione 7-00659 Fedriga, esprime un orientamento favorevole, solo se riformulata nel senso di riferire ai soli ricorrenti l'impegno ad uniformarsi ai principi della Corte europea dei diritti dell'uomo, nonché di espungere dalla parte dispositiva le parole da «cui lo Pag. 87Stato» sino a «349 del 2011» e le parole da «secondo l'anzianità maturata» sino alla fine dell'impegno.
  Informa che il Governo è, altresì, favorevole alla risoluzione 7-00800 Muro, a condizione che sia riformulata nel senso di sostituire, nella parte dispositiva, le parole «prendere atto di quanto innanzi specificato e per l'effetto procedere» con le parole «valutare l'opportunità di assumere iniziative volte».
  Osserva, infine, che la posizione del Governo è favorevole anche rispetto alla risoluzione 7-00825 Mattesini, solo se la parte dispositiva viene riformulata, sostituendola con la seguente: «a trovare una equilibrata e rapida soluzione alla vicenda, al fine di garantire l'applicazione della legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007) e al fine di valutare l'opportunità di assumere le necessarie iniziative, anche normative».

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur comprendendo le ragioni addotte dall'Esecutivo per motivare le richieste di riformulazione della sua risoluzione, che attengono all'onerosità dell'intervento in questione, chiede che sia concesso ai gruppi un tempo congruo per approfondire le questioni poste dal Governo. Fa notare, peraltro, che una eventuale riformulazione del proprio atto d'indirizzo che, secondo le indicazioni del Governo, limiti l'impegno ai soli ricorrenti determinerebbe il venir meno della sua ragione fondante, generando altresì seri dubbi di costituzionalità sul suo contenuto, attesa la disparità di trattamento che si verrebbe a creare tra i lavoratori che hanno agito in giudizio e coloro che non lo hanno fatto. Fatto notare che non si può prevedere a livello legislativo il riconoscimento di un diritto, condizionandolo all'esperimento di un'azione giudiziaria, ritiene opportuno che i gruppi svolgano un confronto informale con il Governo per svolgere ulteriori accertamenti sulle tematiche in gioco, affinché siano concordati impegni seri e realmente efficaci.

  Gabriella GIAMMANCO (PdL), associandosi alle osservazioni testé svolte dal deputato Fedriga, chiede di poter disporre di un margine temporale al fine di approfondire le tematiche in questione, alla luce del parere espresso dal Governo. Con riferimento alla richiesta di riformulazione della risoluzione a sua prima firma, espressa dal rappresentante dell'Esecutivo, ritiene che essa sia troppo generica e richieda una ricostruzione più dettagliata della questione delle carriere del personale ATA e ITP, ricordando come i profili professionali delle due categorie siano tra loro alquanto differenti. Auspica, quindi, che il Governo possa riflettere ulteriormente sul parere testé espresso, valutando eventualmente una riformulazione più completa e razionale.

  Rosa DE PASQUALE (PD), cofirmataria della risoluzione n. 7-00825, nel giudicare opportuno un ulteriore confronto con il Governo, in vista dell'assunzione di impegni certi su iniziative condivise, ritiene che l'Esecutivo debba meglio specificare la natura delle iniziative che intende portare avanti, avendo già riconosciuto implicitamente, anche attraverso l'accoglimento di taluni ordini del giorno presentati precedentemente in Assemblea, la fondatezza giuridica delle pretese dei lavoratori coinvolti. Pur comprendendo che un eventuale intervento a sostegno dei lavoratori in questione richiederebbe il reperimento di risorse economiche non indifferenti, per la cui effettiva disponibilità potrebbe servire del tempo, giudica opportuno assumere da subito iniziative importanti, come, ad esempio, la sospensione del recupero illegittimo delle somme già corrisposte a tali lavoratori, misura giudicata fattibile anche in termini finanziari, trattandosi di risorse già stanziate ed erogate per tale finalità dallo Stato. Auspica, infine, che nell'impegno al Governo possa anche essere previsto un termine entro il quale risolvere le questioni sul tappeto.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, alla luce del dibattito svolto, invita i gruppi a confrontarsi informalmente con il Governo, in vista dell'elaborazione di un testo unificato delle risoluzioni in discussione, Pag. 88che abbia ad oggetto impegni condivisi ed ragionevoli, a tutela dei lavoratori coinvolti.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA dichiara che il Governo sarebbe grato alla Commissione se si potesse giungere alla definizione di un testo unificato delle risoluzioni in discussione, sul cui contenuto ritiene che si possa ragionare con serietà. Fa presente, peraltro, che il suo Ministero è impegnato a esaminare con attenzione la questione, interloquendo anche con gli altri dicasteri interessati e, in particolare, con il Ministero dell'economia e delle finanze.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, propone alla Commissione di avviare un confronto informale tra gruppi, finalizzato alla eventuale definizione di un testo unificato delle risoluzioni in titolo, che possa anche tenere conto – nei limiti del possibile – delle valutazioni svolte dal Governo.

  La Commissione conviene.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Intervengono il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
Nuovo testo unificato C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 25 gennaio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri delle competenti Commissioni sul nuovo testo unificato in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente: la I Commissione (Affari costituzionali) e la II Commissione (Giustizia) hanno espresso parere favorevole, la VI Commissione (Finanze) ha espresso parere favorevole con condizione, mentre la V Commissione (Bilancio) e la VII Commissione (Cultura) hanno espresso parere favorevole con condizioni e osservazioni.
  Avverte, dunque, che il relatore ha presentato taluni emendamenti, diretti a recepire i principali rilievi formulati nei pareri espressi (vedi allegato).

  Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, avverte di avere presentato, a seguito dell'espressione dei prescritti pareri, taluni emendamenti al testo in esame, al fine di apportare alcune modifiche dirette al recepimento di tali pareri. Fa notare, in particolare, che le principali proposte emendative sono volte a dare seguito alle condizioni poste nel parere della V Commissione (Bilancio), per garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. A tale riguardo, fa presente che è stata segnalata l'esigenza di assicurare la sostenibilità finanziaria e organizzativa dell'utilizzo delle graduatorie, mettendo altresì gli enti territoriali nelle condizioni di attingere alle graduatorie dei concorsi nel rispetto dei vincoli finanziari in materia di assunzioni; inoltre, sempre in quella sede, è stato suggerito di considerare attentamente le disposizioni relative al corso-concorso di cui all'articolo 28 del decreto legislativo n. 165 del 2001, invitando altresì a valutare un coordinamento con la normativa vigente in materia di contributo di ammissione ai concorsi. Osserva, altresì, che un ulteriore emendamento è volto ad accogliere l'unica Pag. 89condizione formulata dalla VI Commissione (Finanze), con la quale si chiede di specificare nel testo che restano salve le previsioni di cui all'articolo 8, commi 24 e 24-bis, del decreto-legge n. 16 del 2012, che hanno mirato a garantire un efficace contrasto all'evasione e ad assicurare la funzionalità delle strutture amministrative coinvolte, da un lato consentendo alle agenzie fiscali di espletare procedure concorsuali, dall'altro autorizzando la Guardia di finanza ad effettuare, nel triennio 2013-2015, un piano straordinario di assunzioni di ispettori. Rileva, infine, di non avere ritenuto opportuno presentare emendamenti diretti a recepire le condizioni poste nel parere della VII Commissione (Cultura), atteso che in tale parere sono state avanzate proposte di modifica su materie assolutamente non riconducibili alla competenza di quella Commissione e che rientrano, invece, nella piena discrezionalità della Commissione di merito.
  Per le ragioni esposte, raccomanda l'approvazione dei propri emendamenti.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA, anche a nome del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore.

  Donella MATTESINI (PD), prima di procedere alla votazione degli emendamenti, si chiede se il relatore, in fase di predisposizione delle proposte emendative presentate, abbia valutato con attenzione anche la questione delle graduatorie concorsuali delle agenzie fiscali, dalle quali, a suo avviso, sarebbe preferibile attingere per soddisfare le esigenze di personale, prima ancora di bandire nuovi concorsi.

  Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, ribadisce che il suo emendamento 1.50 è richiesto in maniera condizionante dalla VI Commissione, poiché tende a far salva la possibilità per le agenzie fiscali di espletare nuove procedure concorsuali e per la Guardia di finanza di effettuare, nel triennio 2013-2015, un piano straordinario di assunzioni di ispettori, rendendo il testo in esame coerente con quanto già stabilito da un recente provvedimento d'urgenza adottato dal Governo e definitivamente convertito dalle Camere. Fa presente, inoltre, che sono state le stesse amministrazioni coinvolte ad aver manifestato l'esigenza di bandire nuovi concorsi, tenuto conto che le graduatorie in essere – riferite a concorsi risalenti a molti anni fa (in ordine ai quali, peraltro, sono ancora pendenti numerosi contenziosi) – potrebbero impedire l'assunzione di nuovo personale dalla preparazione qualificata e adeguata alle attuali sfide richieste all'amministrazione finanziaria.

  Silvano MOFFA, presidente, fa notare che l'emendamento 1.50 del relatore si limita a richiamare quanto da poco approvato dalle Camere in sede di conversione in legge del decreto-legge n. 16 del 2012.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.50, 1.51, 1.52, 1.53 e 1.54 del relatore.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara di non poter votare a favore del provvedimento in esame, dal momento che esso contiene ancora numerosi elementi di criticità, sottolineati a più riprese dal suo gruppo nel corso dell’iter. Ritiene che i gruppi favorevoli al provvedimento abbiano preferito cavalcare il malcontento – spesso manifestato in forme pressanti e convincenti – dei vincitori di concorso e degli idonei, ignorando, al contrario, le legittime ragioni di quei giovani che, pur non protestando formalmente e non facendo sentire la propria voce in manifestazioni ufficiali, desiderano partecipare a nuovi concorsi in vista dell'accesso alla Pubblica Amministrazione. Fa notare, peraltro, che il testo in esame offre tutele eccessive soprattutto nei confronti degli idonei, i quali, a suo avviso, non vanterebbero alcuna fondata pretesa giuridica.
  Per tali ragioni, preannuncia il voto contrario del suo gruppo nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.

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  Cesare DAMIANO (PD) ritiene che il testo in esame, seppur non esente da alcune critiche, sia la migliore risposta che il Parlamento può fornire in questo momento di crisi ad un problema urgente, riguardante un numero elevato di soggetti vincitori di concorso ed idonei, in attesa da tempo di un'assunzione presso la Pubblica Amministrazione. Fa notare, infatti, che il provvedimento in esame è volto a fronteggiare una situazione abnorme che si è venuta a creare nel settore pubblico, a causa del blocco del turn-over, offrendo una via di uscita a coloro che sono rimasti a lungo intrappolati in graduatorie che si è preferito ignorare, nella prospettiva di bandire nuovi concorsi. Si dichiara consapevole dell'efficacia transitoria e parziale del testo unificato, evidenziando la necessità di assumere quanto prima – eventualmente anche nell'ambito dell'esame del provvedimento di riforma del mercato del lavoro – misure strutturali che, attraverso lo sblocco del turn-over, consentano un ritorno a più fisiologici meccanismi di reclutamento del personale all'interno della PA. Fatto notare che il suo gruppo, condividendo il presente intervento normativo, non intende dar seguito a sollecitazioni o pressioni dell'opinione pubblica, ma esclusivamente risolvere una problematica reale e importante, si dichiara convinto che la questione dell'accesso alla Pubblica Amministrazione delle generazioni future, da ricollocare nell'ambito di problematiche più complessive riguardanti la riforma del mercato del lavoro, non possa essere utilizzata demagogicamente per ostacolare provvedimenti di questo tipo. Manifesta poi qualche dubbio circa l'opportunità di far salve le misure di recente adottate dall'Esecutivo in materia di procedure concorsuali da espletare nell'ambito delle agenzie fiscali, peraltro imposta, di fatto, dal parere reso dalla VI Commissione, chiedendosi se ciò possa favorire la creazione di una «zona franca» di un particolare settore pubblico, in deroga a quanto previsto per gli altri comparti.
  In conclusione, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea sul provvedimento.

  Giuliano CAZZOLA (PdL) ritiene che il testo in esame sia il frutto positivo di un lungo e costruttivo lavoro svolto in Commissione tra i gruppi, che, pur in presenza di molteplici ripensamenti, ha condotto all'individuazione di efficaci soluzioni di compromesso su tematiche di assoluto rilievo, quali l'utilizzazione delle graduatorie da parte degli enti locali, la salvaguardia delle aspettative degli idonei, la durata temporale delle tutele offerte ai vincitori di concorso. Fa notare, quindi, che proprio quest'ultima è stata ridefinita in termini più ragionevoli e rispettosi delle contrapposte esigenze di tutti i soggetti coinvolti, in coerenza con i principi di sostenibilità finanziaria e con l'operato dei precedenti Governi. Rilevato che anche l'ultima modifica suggerita dal relatore, in ordine alla questione delle procedure concorsuali da espletare nell'ambito dell'amministrazione fiscale, appare rispettosa delle novità legislative intervenute in materia, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea sul provvedimento.

  Il Ministro Filippo PATRONI GRIFFI, nel far notare che il Governo è intervenuto sul provvedimento in esame in una fase in cui l’iter era già da tempo iniziato, dichiara di comprendere la ratio dell'intervento in oggetto, tenuto conto dell'esigenza di affrontare con efficacia, seppur temporanea, una situazione di emergenza determinata da fattori patologici di blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, rispetto ai quali ritiene opportuno agire in modo strutturale. A tale riguardo, preannuncia che è allo studio del Governo un più ampio provvedimento di riforma, teso ad armonizzare l'accesso al lavoro nel settore pubblico, con il quale ritiene che si possa contribuire, anche in raffronto con il settore privato, a rimuovere le cause che hanno determinato l'attuale situazione di congestione nelle assunzioni della PA. In Pag. 91tale prospettiva, nell'esprimere qualche perplessità sull'impropria equiparazione, a regime, tra vincitori e idonei, osserva che l'obiettivo del Governo è quello di ricondurre a normalità il meccanismo di reclutamento nell'ambito della «macchina pubblica», sia attraverso un impiego razionale dei contratti a termine, sia attraverso il ripristino di principi di adeguata proporzionalità tra le previsioni sulle dotazioni organiche e le conseguenti autorizzazioni all'espletamento delle relative procedure concorsuali, in una quadro di piena sostenibilità finanziaria.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), intervenendo per una precisazione a fronte dell'intenzione del Governo, testé preannunciata, di affrontare in modo organico la questione più complessiva dell'accesso alla Pubblica Amministrazione, auspica che si possa valutare l'introduzione di un sistema concorsuale pubblico basato anche sul rispetto tendenziale di criteri territoriali, che prevedano, ad esempio, una proporzionalità tra la densità demografica di una certa area e il numero dei posti a disposizione in un determinato comparto della Pubblica Amministrazione, tenendo conto anche delle mansioni che si andrebbero a svolgere. Giudica necessario, quindi, che, a tutela di tutti i soggetti coinvolti, l'indizione dei futuri concorsi avvenga sulla base di previsione realistiche, che tengano in considerazione le esigenze particolari dei diversi territori, al fine di evitare fenomeni aberranti, come quelli evidenziatisi in particolare in taluni comuni del Mezzogiorno (laddove il numero finale degli idonei di un concorso è risultato spropositato rispetto a quello dei vincitori), che potrebbero portare ad ingolfare le amministrazioni di altre zone del Paese.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che qualsiasi cittadino italiano ha il diritto di partecipare ai concorsi pubblici.

  Cesare DAMIANO (PD), intervenendo per una precisazione, auspica che il Governo, nell'ambito del più ampio provvedimento di riforma, testé preannunciato, possa affrontare la questione generale dell'accesso al lavoro, affrontando con serietà i temi del precariato nella Pubblica Amministrazione, citando in particolare l'esempio dei precari della amministrazione giudiziaria.

  Giovanni PALADINI (IdV) dichiara il voto favorevole del suo gruppo nella deliberazione sul mandato al relatore a riferire all'Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al deputato Vincenzo Antonio Fontana il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo unificato delle proposte di legge nn. 4116, 4366 e 4455, come modificato nel corso dell'esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Disposizioni per il passaggio di personale civile dell'Amministrazione della difesa dall'area professionale A all'area professionale B.
C. 102 Vico.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Maria Anna MADIA (PD), relatore, fa presente che la proposta di legge in esame, composta di un unico articolo, autorizza il Ministero della difesa, anche in deroga alle vigenti disposizioni in materia, ad assumere personale civile dell'area professionale B, posizione economica B1, a seguito di progressioni professionali verticali di personale della medesima amministrazione, appartenente all'area professionale A. Osserva che il problema che si intende risolvere con questa proposta di legge, dunque, riguarda i lavoratori di area 1a (ex posizione economica A1S), bloccati da oltre Pag. 92quindici anni nella posizione d'inquadramento, che ha reso impossibile ogni progressione di carriera e impedito la partecipazione ai corsi-concorsi e alle riqualificazioni; ciò a causa della situazione di «incapienza», che ha sempre contraddistinto la ex posizione economica B1 fino al 1o gennaio 2008, data di inquadramento dei vincitori delle procedure di riqualificazione, che hanno alleggerito la posizione ex B1 di oltre 8.000 unità, rendendola così finalmente capiente.
  Fa notare che la relazione di accompagnamento al provvedimento osserva come – per effetto del processo di riforma a cui l'Amministrazione della difesa è da tempo interessata – sia stata ridotta l'esigenza di personale di qualifica corrispondente a quella dei dipendenti attualmente appartenenti all'area A: a questo fine sono stati predisposti processi di riqualificazione interna, ai quali un numero consistente di dipendenti, valutabile intorno a circa 2.000 unità, non ha potuto partecipare. Rileva che con ciò si è determinata una situazione paradossale, in quanto in relazione allo stato giuridico di questi dipendenti non esisterebbe la possibilità di impiego in mansioni proprie né in quelle superiori, nonostante l'esperienza e le capacità professionali acquisite nel tempo e, soprattutto, nonostante il fatto che tuttora lavorino.
  Sottolinea che la proposta di legge, quindi, è volta a consentire la progressione verticale del personale in questione nell'area professionale B, immediatamente superiore, al fine di assorbire l'esubero formale che si è verificato. In proposito, peraltro, fa notare che la proposta di legge è stata depositata nell'aprile del 2008 e che nel frattempo sono intervenute una serie di disposizioni e di atti amministrativi che hanno consentito una parziale soluzione del problema, limitatamente agli aspetti economici: questo dato rende anche meno rilevante la questione della copertura finanziaria, che ovviamente fa riferimento – nel testo a suo tempo presentato – a un triennio finanziario e a un fondo che sono da considerarsi superati. Rammenta, infatti, che proprio per effetto delle modificazioni intervenute, che hanno consentito l'attribuzione del giusto trattamento economico a tale categoria di personale, l'intervento non comporterebbe oneri finanziari, in quanto ai dipendenti oggetto della norma è già stato riconosciuto il trattamento economico riferito alle funzioni svolte.
  Ritiene pertanto che resti da risolvere l'inquadramento giuridico, anche al fine di evitare che questo personale possa essere ritenuto «formalmente» in esubero, con il rischio di incorrere nelle procedure di mobilità. Giudica necessario, al contempo, tenere presente che nel corso della discussione parlamentare l'articolato potrà essere riformulato, proprio prendendo atto delle modificazioni amministrative nel frattempo intervenute.
  In conclusione, considerato lo spirito dell'intervento normativo proposto e valutata l'esigenza di svolgere puntuali verifiche per quanto concerne gli aspetti di natura giuridica, dichiara la più ampia disponibilità a riflettere sul merito del provvedimento in esame e su eventuali, ulteriori, spunti che dovessero emergere dal dibattito. Ritiene che, in tale ottica, possa risultare utile anche lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali delle organizzazioni di rappresentanza dei soggetti coinvolti.

  Silvano MOFFA, presidente, rilevata l'opportunità di approfondire il contenuto della relazione introduttiva, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

RISOLUZIONI

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

  La seduta comincia alle 14.15.

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7-00790 Moffa: Salvaguardia dei diritti lavorativi e previdenziali dei parlamentari cessati dal mandato.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviato nella seduta del 9 maggio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta, alla quale ha preso parte il rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si è convenuto di rinviare la deliberazione sulla nuova versione della risoluzione in discussione, anche al fine di acquisire elementi di valutazione da parte di altri dicasteri potenzialmente interessati dall'atto di indirizzo.

  Il Ministro Filippo PATRONI GRIFFI prende atto del contenuto della nuova versione della risoluzione in titolo, facendo presente che il Governo non può che essere favorevole ad assicurare l'osservanza delle previsioni legislative vigenti. Per quanto di competenza del suo dicastero, peraltro, si impegna sin d'ora a esaminare nel merito le singole questioni che dovessero presentarsi in concreto e, se necessario, a valutare le eventuali iniziative da assumere.

  Silvano MOFFA, presidente, apprezzando la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo e facendo seguito alle intese intercorse tra i gruppi, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/38/CE relativa all'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie.
Atto n. 465.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 17 maggio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte preliminarmente che è pervenuta alla presidenza una documentazione sul provvedimento in esame, prodotta dalle parti sociali e trasmessa anche al competente dicastero, che è a disposizione dei componenti della Commissione.

  Paola PELINO (PdL), relatore, si riserva di svolgere ulteriori approfondimenti sulla materia, di concerto con gli altri gruppi, anche alla luce degli elementi di conoscenza forniti dalle parti sociali, in vista della presentazione di una proposta di parere sul provvedimento, che possa essere concertata e condivisa.

  Elisabetta RAMPI (PD), concordando con quanto testé dichiarato dal relatore, giudica necessario approfondire la tematica in discussione, anche alla luce delle osservazioni svolte dalla parti sociali, che appaiono sin d'ora condivisibili. Ritiene importante, infatti, recepire la direttiva in esame, in quanto tesa a rendere più aperto il mercato del lavoro, in un quadro di più profonda collaborazione tra l'impresa e il lavoro. Giudica tuttavia necessario evidenziare taluni elementi di criticità presenti nel provvedimento, soprattutto in relazione all'impianto sanzionatorio configurato, facendo notare che esso appare sproporzionato in talune ipotesi, laddove si prevedono per il lavoratore conseguenze analoghe a quelle previste per il datore di Pag. 94lavoro. Dopo aver ricordato che è recente l'istituzione del primo sindacato manifatturiero europeo, che deve essere salutata con favore, si augura che la regolamentazione a livello comunitario della procedura di consultazione dei lavoratori non riguardi solo le attività preliminari di informazione dei lavoratori, ma arrivi a comprendere anche la fase finale della contrattazione, in vista della costruzione di un sistema di relazioni industriali serio ed efficace. Si riserva, in ogni caso, di svolgere ulteriori considerazioni nel prosieguo del dibattito, anche sulla base della proposta di parere che il relatore intenderà formulare.

  Silvano MOFFA, presidente, nell'auspicare che il relatore possa ricercare, anche in via informale, il consenso dei gruppi sulla predisposizione di una proposta di parere condivisa, da porre in votazione nella giornata di domani, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

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