CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 maggio 2012
654.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 65

SEDE REFERENTE

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Roberto Cecchi.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni in materia di temporanea insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente pubblico o da un'istituzione di rilevante interesse culturale o scientifico stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico.
Nuovo testo C. 4432 Senatore Malan, approvato dal Senato, e abbinate C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci.

(Seguito dell'esame e conclusione – Nomina del Comitato dei Nove).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 maggio 2012.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, avendo verificato che non sussistono le condizioni per dare seguito alla condizione prevista dal parere della Commissione affari costituzionali, chiede al rappresentante del Governo se è favorevole al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Il sottosegretario di Stato Roberto CECCHI ritiene non vi siano le condizioni per il trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ritiene allora necessario che il Governo si faccia carico, soprattutto attraverso il Ministro per i rapporti con il Parlamento, di chiedere che il provvedimento sia inserito all'esame dell'Assemblea in tempi brevi.

  Paola FRASSINETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame.

  La Commissione approva quindi la proposta di conferire al relatore il mandato a Pag. 66riferire in senso favorevole all'Assemblea sul nuovo testo n. 4432 e abbinate.

  Paola FRASSINETTI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE LEGISLATIVA

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Roberto Cecchi.

  La seduta comincia alle 14.15.

Norme sull'acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull'insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole.
C. 4117 Frassinetti e C. 2135 Coscia.

(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione.

  Paola FRASSINETTI, presidente e relatore, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del regolamento. Così rimane stabilito. Ricorda quindi che la Commissione ha già esaminato in sede referente le proposte di legge in titolo, giungendo all'elaborazione di un testo unificato, sul quale le Commissioni competenti hanno espresso i prescritti pareri. È stato quindi richiesto il trasferimento alla sede legislativa, deliberato dall'Assemblea nella seduta del 17 maggio 2012. Illustra quindi il contenuto del provvedimento, ricordando gli innumerevoli momenti in cui nel corso delle recenti celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia è stata sottolineata l'importanza dell'Inno di Mameli. Propone, quindi, di adottare come testo base per il prosieguo della discussione il testo unificato elaborato nel corso dell'esame in sede referente.

  Ricardo Franco LEVI (PD), intervenendo a titolo personale, richiama il dibattito che si è svolto in Aula in occasione della discussione sull'assegnazione in sede legislativa delle proposte di legge in esame, che contengono, a suo avviso, un riconoscimento autentico del senso di unità nazionale, simboleggiato dalla bandiera e dall'inno nazionale. Manifesta, tuttavia, il suo dispiacere per il fatto che le proposte di legge in esame, pur meritando la solennità della sede assembleare, saranno esaminate nel ristretto perimetro della Commissione riunita in sede legislativa.

  Davide CAVALLOTTO (LNP) manifesta le perplessità del gruppo al quale appartiene in merito al contenuto delle proposte di legge in esame, ponendo l'accento sull'importanza del riconoscimento delle specificità del territorio. Queste ultime, infatti, costituiscono l'espressione della consapevolezza e della valorizzazione della diversità, elemento portante dell'identità collettiva.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritiene necessario che il provvedimento in esame, che appare molto delicato per la provincia di Bolzano, preveda una disposizione che salvaguardi l'autonomia scolastica di quel territorio. Preannuncia, quindi, la presentazione di un emendamento in tal senso, che auspica possa essere condiviso anche dagli altri gruppi.

  Bruno MURGIA (PdL), preannunciando il suo voto favorevole sui provvedimenti in esame, sottolinea tuttavia l'importanza della tradizione autonomistica, particolarmente spiccata nella storia della cultura sarda.

  Maria Letizia DE TORRE (PD), condivide le osservazioni formulate dal collega Zeller, giustificate dalla complessità del Pag. 67contesto esistente in Trentino Alto Adige, integrato in una dimensione europea.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto), pur comprendendo le indicazioni dei colleghi e le legittime osservazioni in merito al tema delle specificità culturali, ritiene che si debba tenere conto di quanto prevede la Costituzione. In questo senso, considera l'inno d'Italia unificante e non divisivo.

  Maria COSCIA (PD) sottolinea l'importanza delle proposte di legge in esame, finalizzate a garantire alle giovani generazioni l'opportunità di conoscere ed approfondire la storia d'Italia, avendo piena consapevolezza dei simboli dell'identità nazionale, espressione delle ragioni, delle regole, dei valori e delle speranze condivisi del popolo italiano. Ricorda, inoltre, che la sua proposta di legge C. 2135 prevede che il 17 marzo venga dedicato al ricordo dell'Unità d'Italia e al richiamo dei valori incarnati dalla Costituzione e dalla bandiera italiana, non configurandosi come una mera giornata celebrativa, ma quale tappa finale di percorsi didattici e di processi educativi inseriti nella disciplina denominata «Cittadinanza e Costituzione».

  Manuela DI CENTA considera necessario ricordare che anche il territorio che lei rappresenta gode di autonomia speciale, ma fa comunque parte dell'Italia. Aggiunge poi che l'insegnamento dell'inno italiano in territori come il Trentino-Alto Adige non rappresenterebbe un'imposizione, ma un'apertura per i cittadini italiani che vi abitano e in particolare modo per i campioni sportivi, soprattutto degli sport invernali, che da quella regione provengono.

  Eugenio MAZZARELLA (PD), concordando con l'onorevole Levi nel senso che sarebbe stato preferibile esaminare in Assemblea i provvedimenti in discussione, ritiene imprescindibile salvaguardare il senso di unità e coesione nazionale, pur nel rispetto delle realtà territoriali e del complessivo quadro europeo di riferimento.

  Erica RIVOLTA (LNP) stigmatizza il fatto che, in un periodo particolarmente difficile per il Paese, il Parlamento sia impegnato nella discussione di un provvedimento che considera inutile, in quanto, a suo avviso, per rendere obbligatorio l'insegnamento dell'inno nazionale nelle scuole, sarebbe stata sufficiente una circolare del Ministro dell'istruzione.

  Giovanni Battista BACHELET (PD) osserva che soltanto una consapevolezza profonda dei princìpi e dei valori comuni può consentire di realizzare un'efficace azione di integrazione socio-culturale e di condivisione di ideali. In particolare, tiene a ribadire l'importanza del valore identitario insito nella bandiera italiana, simbolo della convivenza, della fedeltà alla Costituzione, della resistenza alla malavita e della speranza nel futuro. Sottolinea, infine, che il valore dell'identità nazionale non svilisce né offende il rispetto per le singole realtà territoriali.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) non concorda con il collega Zeller in merito all'esigenza di salvaguardare l'autonomia scolastica della provincia di Bolzano, mentre giustifica e comprende, pur non condividendole, le osservazioni svolte dai colleghi Cavallotto e Rivolta, i quali considerano il popolo italiano non nella sua oggettività ma come somma di tanti popoli differenti. Esprime, inoltre, alcune perplessità su quanto affermato dall'onorevole Bachelet, ringraziando, infine, le onorevoli Frassinetti e Coscia, prime firmatarie dei provvedimenti in esame, i quali contribuiscono a consolidare la speranza di rafforzare il sentimento di coesione e di appartenenza alla stessa Patria.

  Caterina PES (PD) sottolinea il profondo significato politico sotteso alle proposte di legge in esame, che valorizzano la comune appartenenza ad un popolo, pur nel rispetto delle specificità e delle diverse tradizioni territoriali. Con particolare riferimento al popolo sardo, ricorda la sua profonda formazione culturale ed identitaria, che tuttavia non ha impedito il Pag. 68consolidarsi del senso di comune appartenenza al popolo italiano.

  Rosa DE PASQUALE (PD) auspica che diventi anche legge il provvedimento pendente presso la Commissione affari costituzionali che istituisce con legge nazionale l'Inno di Mameli.

  Giuseppe GIANNI (PT) pur venendo da una terra, la Sicilia, che ha sofferto centocinquanta anni fa l'unificazione, ritiene opportuno che dopo tanto tempo sia approvata la legge in esame.

  Paola GOISIS (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene opportuno rinviare il seguito della discussione ad altra seduta, essendo imminenti votazioni in Assemblea.

  Paola FRASSINETTI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.