CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 maggio 2012
654.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 22 maggio 2012.

Modifica all'articolo 635 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 in materia di nuovi parametri fisici per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate.
C. 3160-4084-4113-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 13.50 alle 14.10.

INTERROGAZIONI

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 14.10.

5-06490 Fadda: Sull'eventuale chiusura del Reparto Investigazioni Scientifiche – RIS di Cagliari.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Paolo FADDA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della puntuale ed esaustiva risposta fornita dal rappresentante del Governo, che ha fugato ogni dubbio sulla paventata ipotesi della chiusura del reparto investigazioni scientifiche di Cagliari dell'Arma dei carabinieri.

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  Francesco Saverio GAROFANI (PD), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.

RISOLUZIONI

  Martedì 22 maggio 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 14.15.

7-00833 Bosi: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell'Istituto geografico militare.
7-00845 Rugghia: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell'Istituto geografico militare.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

  Francesco BOSI (UdCpTP) osserva che le risoluzioni in esame affrontano un tema già noto alla Commissione. Ricorda, infatti, che a inizio della legislatura una delegazione della Commissione difesa ha svolto una visita presso l'Istituto Geografico Militare (IGM) di Firenze, prendendo atto della situazione di crisi attraversata dall'ente e delle principali problematiche emerse.
  La presentazione dell'atto di indirizzo a sua firma intende ribadire l'esigenza di prestare particolare attenzione a tale situazione, ulteriormente aggravata dai drastici tagli effettuati in conseguenza delle recenti manovre economiche che hanno progressivamente ridotto il finanziamento dell'ente da circa 3 milioni di euro a poco più di 250 mila euro. Si sofferma, quindi, sugli effetti negativi indotti da tali riduzioni che, da un lato, stanno impedendo all'Istituto di continuare a erogare determinati servizi che hanno finora consentito introiti considerevolmente superiori agli stessi finanziamenti ricevuti, dall'altro, di riflesso, recano danno anche alle aziende private ed ai comuni, che per talune loro attività hanno necessità di avvalersi dei servizi offerti dall'Istituto stesso.
  In considerazione di quanto evidenziato, la risoluzione di cui è primo firmatario, tende a superare l'attuale situazione di difficoltà attraversata dall'Istituto individuando una diversa forma di gestione della struttura – modellata su tipologie aziendali o similari – che consentano all'ente di darsi una dimensione interforze o addirittura interministeriale e di utilizzare anche le risorse derivanti come corrispettivo dei servizi offerti.

  Federica MOGHERINI REBESANI (PD) osserva, innanzitutto, che sul tema oggetto di discussione – su cui peraltro aveva presentato una specifica interrogazione – esiste un problema di progressiva riduzione delle risorse disponibili. Tale criticità appare riguardare principalmente il personale civile dell'Istituto che si occupa dei servizi di cartografia, talvolta rimpiazzato mediante un ricollocamento di personale militare che, tuttavia, non possiede la medesima specializzazione. Ritiene invece che, a fronte della riduzione dei finanziamenti concessi, debbano essere maggiormente salvaguardate proprio le attività svolte dal personale specializzato civile e che debbano essere supportate in misura minore le attività di tipo militare. Diversamente da quanto sostenuto dal collega Bosi, ritiene che la strada da percorrere non sia quella di una sorta di aziendalizzazione dell'Istituto, bensì quella di valorizzarne e differenziarne le diverse competenze. Ritiene, quindi, che sia necessario procedere a una riorganizzazione dell'Istituto sulla base degli obiettivi che esso si deve prefiggere e della relativa pianta organica. Ribadisce, al riguardo, l'esigenza di salvaguardare – in tale processo di riorganizzazione – il personale civile che rappresenta il segmento in grado di offrire i servizi più specialistici e di portare avanti gli obiettivi utili alle funzioni dell'ente.Pag. 39
  In conclusione, formula un invito al collega Bosi affinché si possa giungere all'elaborazione di un testo condiviso che costituirebbe un segnale importante per il futuro dell'ente e del personale in esso impiegato.

  Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO (PD) dichiara di sottoscrivere la risoluzione 7-00845 Rugghia.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI ringrazia i proponenti delle risoluzioni in esame perché hanno posto all'attenzione della Commissione una problematica importante e da tempo seguita dal Ministero della Difesa. Al riguardo, intende subito rassicurare i due presentatori che il Ministero sta prestando la dovuta attenzione sia al problema della maggiore capacità di efficientamento dell'Istituto, sia a quello del personale civile. Questo ultimo non risulta in alcun modo ridotto in quanto la recente ristrutturazione operata ha comportato esclusivamente una decurtazione dei posti risultanti nella pianta organica, che tuttavia non risultavano effettivamente coperti.
  Rammenta, quindi, che l'Istituto Geografico Militare (IGM) è stato costituito con Regio Decreto n. 1084 del 1872 (tuttora vigente) quale Istituto Topografico Militare e rinominato, nel 1882, Istituto Geografico Militare. Esso era nato per svolgere un ruolo preminente in ambito militare, in quanto incaricato di fornire il supporto geospaziale agli enti dell'Esercito per esigenze di pianificazione, operative ed addestrative. Solo successivamente, quindi, l'Istituto ha assunto anche il ruolo di Ente Cartografico Ufficiale dello Stato, ai sensi della legge n. 68 del 1960. Tale carattere squisitamente operativo ha trovato conferma sia nelle conclusioni cui è pervenuto un Gruppo di Progetto nominato ad hoc nel 2009, con lo scopo di pervenire a una organizzazione più snella ed orientata al potenziamento dell’output operativo nel settore geocartografico, sia nella Direttiva di pianificazione per le attività del supporto geospaziale, elaborata in considerazione delle nuove esigenze operative emerse negli attuali scenari nazionali ed internazionali, nonché dalla necessità di razionalizzare le attività dell'Istituto alla luce dei nuovi fattori economico e finanziari.
  La recente riconfigurazione dell'Istituto, pertanto, risponde alla prioritaria esigenza della Forza armata di mantenere costantemente elevata l'efficienza dello strumento operativo terrestre, nell'assolvimento dei molteplici impegni in ambito nazionale e internazionale, attraverso il potenziamento di peculiari settori, quali anche i Nuclei Geo-Tac-Print (GTP), al fine di consentirne l'impiego in operazioni fuori area.
  In tale quadro, tuttavia, l'Amministrazione non ha trascurato l'importanza di assicurare le condizioni adeguate per lo svolgimento delle attività dell'Istituto anche nel campo civile. In tale prospettiva, la Forza armata, ha perseguito la salvaguardia, sotto il profilo organizzativo, delle attività dell'Istituto in ambito civile, in funzione di Ente cartografico dello Stato con l'emanazione, in data 16 settembre 2010, delle nuove Tabelle organiche, previa partecipazione alle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, che ne hanno, inoltre, potenziato l’output operativo nel settore geocartografico.
  In tale contesto, è stata conseguita una riduzione di posizioni organiche per il personale civile, prevista nel nuovo assetto dell'IGM, per rispondere alla duplice esigenza di rendere la configurazione dell'Ente più adeguata alla missione da assolvere e di ottemperare alle disposizioni di cui agli articoli 74, comma 1, lettera c) del decreto legge n. 112 del 2008 e 2, comma 8-bis), lettera b) del decreto legge n. 194 del 2009, che hanno imposto una riduzione complessiva del 20 per cento della spesa relativa alle dotazioni organiche del personale civile di livello non dirigenziale. Come già evidenziato, tale riduzione organica non ha avuto riflessi sul personale effettivo, preservando le posizioni organiche effettivamente coperte, né sulla capacità di produzione del personale cartografico tecnico, dal momento che sono state preservate le unità organizzative Pag. 40dedicate alla lavorazione per la produzione di cartografia civile, intervenendo con provvedimenti di razionalizzazione esclusivamente sulle strutture di supporto.
  Si sofferma, quindi, sulle problematiche di ordine finanziario, affrontate dalla risoluzione a prima firma dell'onorevole Bosi, evidenziando che gli stanziamenti sul capitolo 4267, (considerando sia i fondi del bilancio ordinario sia quelli recati dai provvedimenti di autorizzazione delle missioni fuori area) sono passati da 2.442.284 euro del 2006 a 962.000 del 2012 e che gli incassi (proventi) dovrebbero riaffluire al bilancio della difesa mediante la riassegnazione dei fondi versati in Tesoreria (MEF). Tuttavia, tale strumento non garantisce il pieno recupero delle risorse finanziarie a causa sia della complessità dell’iter per la riassegnazione a bilancio (ad esempio: i versamenti effettuati entro il 31 ottobre devono essere riassegnati al bilancio nello stesso esercizio finanziario ma di fatto, se avvengono nei mesi da luglio a settembre, non ci sono i tempi tecnici per la riassegnazione e rimangono nelle casse del MEF), sia delle disposizioni impartite nel tempo dal MEF tese a limitare le possibilità di riassegnazione per conseguire obiettivi di risanamento dei conti pubblici. In particolare, dal 2008 è stato istituito il «fondo per le riassegnazioni» la cui dotazione è stata inizialmente determinata nella misura del 50 per cento dei versamenti riassegnabili nel 2006, ma che viene annualmente rideterminata sulla base dei versamenti riassegnabili dei due esercizi precedenti. Il prelevamento da tale Fondo non è automatico, ma avviene in corso d'anno e solo in funzione degli effettivi versamenti effettuati dagli aventi causa (comunque fino alla concorrenza del Fondo stesso). In tale contesto, si evidenzia che, la nuova versione delle tabelle organiche dell'IGM non è stata ancora applicata, in quanto è stato attivato un nuovo Gruppo di Progetto, il cui mandato, fermi restando i recuperi organici da realizzare discendenti dall'applicazione di norme di rango primario, è quello di individuare ulteriori temperamenti organizzativi che dovranno tener conto anche del progetto di revisione dello strumento militare.
  In considerazione di quanto premesso, propone – con riferimento alla risoluzione a prima firma dell'onorevole Bosi – alcune modifiche alla premessa dell'atto di indirizzo, nonché una riformulazione dell'impegno in quanto l'adozione di un modello aziendale così come prospettato, non garantirebbe l'assolvimento del compito prioritario dell'IGM e cioè di supporto geospaziale alle attività di pianificazione, operative ed addestrative di Enti, Comandi ed Unità dell'Esercito in ambito Forza armata. Inoltre, ogni eventuale revisione strutturale ed organizzativa dell'Istituto, dovrà necessariamente tener conto del progetto di revisione dello strumento militare. In tale contesto, si conferma l'esigenza di orientare le risorse verso unità organizzative che forniscano un output operativo coerente con gli impegni dell'Esercito e della Difesa.
  Propone, pertanto, le seguenti modifiche.
  Con riguardo al primo inciso della premessa, premettere il seguente periodo «L'IGM è stato costituito con Regio Decreto n. 1084 del 27 ottobre 1872 (tuttora vigente) quale Istituto Topografico Militare e rinominato, nel 1882, Istituto Geografico Militare e»;
  Al quinto inciso, aggiungere in fine il seguente periodo «Di fatto tali database costituiscono ad oggi i nuovi dati di riferimento a copertura nazionale dai quali l'Istituto attinge, tramite processo di derivazione, per la produzione della cartografia di interesse militare afferente principalmente alle scale 1:25000, 1:50000; 1:250000 (di interesse anche civile)»;
  Propone, inoltre, di espungere l'ottavo inciso, ritenuto non condivisibile per le ragioni suesposte.
  Con riferimento al nono inciso, chiede di valutare una riformulazione del seguente tenore: «è da notare che i finanziamenti, stanziati dal Ministero della difesa per l'Istituto geografico militare per la produzione dati geotopografici (cap. 4267), sono passati da euro 2.442.284 del 2006 a Pag. 41euro 962.000 per il 2012 e che la riassegnazione al bilancio della difesa dei proventi di tale attività versati in Tesoreria non garantisce il pieno recupero delle risorse finanziarie impiegate, a causa della complessità dell'iter e delle disposizioni in materia impartite nel tempo dal Ministero dell'economia e delle finanze, tese a limitare le possibilità di riassegnazione per conseguire obiettivi di risanamento dei conti pubblici».
  Infine propone la seguente riformulazione della parte dispositiva della risoluzione: «ad assumere tempestive decisioni che, nel confermare il ruolo prioritario di Ente Militare e del relativo output operativo a favore dei Comandi/Enti/Reparti della Forza armata, ne valorizzino altresì il grande patrimonio professionale esistente, consentendo un rilancio del ruolo di servizio di ausilio per le problematiche territoriali e per le decisioni, incrementandone, inoltre, le notevoli potenzialità di introiti, per la vendita dei prodotti cartografici, da destinare all'Istituto per l'assolvimento dei propri compiti, anche esplorando l'opportunità di un modello societario del tipo Agenzia industrie difesa ovvero anche l'utilizzo della Società Difesa Servizi, ferma restando la conferma della priorità del ruolo/compiti militari dell'Istituto e quindi della permanente disponibilità degli assetti operativi in ambito Forza armata».
  Per quanto riguarda la risoluzione dell'onorevole Rugghia propone le seguenti modifiche alla premessa. Riformulare il primo inciso nel modo seguente: «l'Istituto Geografico Militare (I.G.M.) è un Ente militare dell'Esercito il cui compito principale, attribuito con Regio Decreto n. 1084 del 27 ottobre 1872 (tuttora vigente), è quello di fornire il supporto geospaziale per le esigenze e le attività di pianificazione, operative ed addestrative di Enti, Comandi ed Unità dell'Esercito. L'Istituto, ai sensi della legge 2 febbraio 1960, n. 68, svolge anche funzioni di ente cartografico dello Stato italiano». Sopprimere all'ultimo periodo del secondo inciso le parole «sia dal punto di vista degli obiettivi di produzione, sia delle piante organiche». Espungere il quarto inciso in quanto non condivisibile per le ragioni già esposte.
  Propone quindi di riformulare la parte dispositiva nel seguente modo. Il primo impegno è accoglibile ove siano espunte le parole «agli obiettivi di produzione» e, dopo le parole «pianta organica dell'ente,» siano aggiunte le seguenti: «che tenga in considerazione il processo di revisione dello strumento militare in atto in ambito Difesa, anche». Inoltre, occorre sostituire la parola «crescita» con la parola «nazionalizzazione» e la parola «rinnovamento» con «ottimizzazione».
  Ritiene che anche il secondo impegno possa essere accolto aggiungendo dopo la parole «quelle» la parola «prioritarie», per le ragioni su esposte.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-06621 Tommaso Foti: Sulla possibile chiusura della base aerea di San Damiano, in provincia di Piacenza, a seguito dell'ipotizzato trasferimento del 50o stormo caccia bombardieri.

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