CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 maggio 2012
651.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (X e XI)
COMUNICATO
Pag. 14

SEDE REFERENTE

  Martedì 15 maggio 2012. — Presidenza del presidente della XI Commissione Silvano MOFFA. — Intervengono il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone, e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 11.45.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
Testo unificato C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo e C. 4674 Gianni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 maggio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta delle Commissioni riunite si è concordato di riprendere oggi l'esame del testo unificato in titolo, al fine di acquisire le proposte di modifica che il Governo intende formulare in merito a tale provvedimento.

  Il viceministro Michel MARTONE, nel ribadire la condivisione rispetto alle finalità generali del provvedimento, giudica utile che esso prosegua il suo percorso istruttorio, dichiarando che il Governo, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento, non presenterà propri emendamenti. Sottolinea, peraltro, l'esigenza che le Commissioni riunite valutino l'esigenza di procedere ad eventuali modifiche, a fronte di talune possibili sovrapposizioni con norme già adottate dall'Esecutivo o in fase di definizione. Si riferisce, in particolare, alle disposizioni recate dall'articolo 2 del provvedimento in esame, in materia di premi di produttività per la contrattazione di secondo livello, nonché a quelle contenute all'articolo 4, che potrebbero sovrapporsi con il credito di imposta per nuove assunzioni nelle aree svantaggiate del Paese, di cui al decreto-legge n. 70 del 2011. Giudica, altresì, opportuna una valutazione attenta del contenuto dell'articolo 8, in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché dell'articolo 12, che interviene su un argomento già oggetto Pag. 15di un complessivo e organico disegno di riforma della materia degli ammortizzatori sociali, contenuto nel provvedimento attualmente all'esame del Senato, in relazione al quale i relatori hanno presentato uno specifico emendamento sul tema dei lavoratori precari.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, nel condividere le osservazioni del viceministro Martone, sottolinea l'opportunità di evitare sovrapposizioni tra le disposizioni in esame e provvedimenti già approvati dal Parlamento, prevedendo anche eventuali coordinamenti con altri atti normativi che il Governo si accinge ad adottare.
  A questo fine, con riferimento all'articolo 1, comma 5, del testo unificato, segnala che nei decreti attuativi del decreto-legge n. 201 del 2011, cosiddetto «Salva Italia», e del decreto-legge n. 1 del 2012, cosiddetto «Liberalizzazioni», agli articoli da 1 a 3, nonché nel prossimo provvedimento di riordino degli incentivi, è previsto l'inserimento di disposizioni relative a procedure burocratiche semplificate per l'avvio di nuove micro imprese giovanili e femminili, di cui al comma 1 del testo unificato in esame, nonché relative alla disciplina e ai criteri per l'identificazione e le attività del Business Angel, soggetto pubblico o privato che investe nell'avviamento e nel sostegno delle nuove microimprese giovanili e femminili, apportando da 25.000 ad 250.000 euro di capitale di rischio. Con riferimento all'articolo 4, relativo agli incentivi all'occupazione, preannuncia il possibile inserimento di specifici vantaggi e incentivi nell'intervento, attualmente ancora in fase di studio, relativo al credito di imposta in ricerca ed innovazione.
  Riguardo all'articolo 6, che disciplina accesso al credito e fondi di garanzia, evidenzia il possibile inserimento nella dotazione del Fondo di garanzia, rifinanziato con l'articolo 3 del decreto-legge cosiddetto «Salva Italia», degli interventi di sostegno del credito previsti dall'articolo 6 del testo unificato. Ricorda che il comma 4 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 2012 del 2011 prevede un incremento di 400 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014 della dotazione del Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese. Con riferimento, infine, all'articolo 9, recante disposizioni in materia di tutela dell'ambiente, ritiene possa essere valutato, nell'ambito delle norme attuative del decreto-legge n. 5 del 2012, cosiddetto «Semplificazioni», l'inserimento di specifiche deroghe in materia di tutela ambientale, considerato il poco rilevante impatto generato dalle micro e piccole imprese.

  Il viceministro Michel MARTONE, intervenendo per una precisazione, segnala che la proposta emendativa dei relatori, alla quale ha fatto riferimento nel suo intervento precedente, è quella relativa al cosiddetto «bonus precari», presentata nell'ambito dell'esame del provvedimento di riforma del mercato del lavoro, attualmente all'esame del Senato.

  Silvano MOFFA, presidente, ritiene che debba essere accolta con favore la disponibilità del Governo a non presentare emendamenti al testo unificato in esame, facendo notare che l'Esecutivo si è limitato a indicare alcuni suggerimenti, in relazione ai quali le Commissioni riunite dovranno svolgere le opportune considerazioni. Ritiene necessario, pertanto, che le stesse Commissioni valutino le modalità più adeguate per la prosecuzione dell’iter, in vista della sollecita approvazione del provvedimento.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), in relazione all'intervento del viceministro Martone, osserva che l'elenco delle regioni svantaggiate è stato individuato secondo alcuni parametri che, purtroppo, attualmente possono essere applicati soltanto ad alcune regioni italiane, con esclusione di altre. Esprime, quindi, una forte preoccupazione sul fatto che taluni benefici previsti nel provvedimento in esame non siano estesi anche ad altre regioni.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che sul tema dell'estensione delle misure del Pag. 16testo unificato a tutte le aree del Paese – e non soltanto a quelle svantaggiate – esistono già specifiche proposte emendative, a prima firma del deputato Fedriga, sulle quali i relatori hanno espresso parere favorevole.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) fa notare che i gruppi hanno già trovato un accordo per modificare il testo unificato in esame sulla materia delle zone svantaggiate, nel senso di estendere uniformemente le agevolazioni previste dal provvedimento a tutte le aree del Paese, nella prospettiva di garantire un rilancio complessivo della produttività, senza che si determino disparità di trattamento sulla base di criteri territoriali.
  Evidenzia, altresì, il carattere inusuale dell'iniziativa del Governo, che, invece di presentare emendamenti, si è limitato a formulare suggerimenti alle Commissioni, determinando incertezze circa le modalità di prosecuzione dell’iter. Si domanda, infatti, come si debba proseguire l'esame, atteso che non appare chiaro se tali indicazioni debbano essere recepite dai relatori attraverso propri emendamenti o attraverso altre proposte di modifica, eventualmente concordate con il Governo.

  Silvano MOFFA, presidente, al fine di fugare possibili dubbi interpretativi, fa notare che l'indicazione che il rappresentante del Governo ha rivolto alle aree svantaggiate si riferiva esclusivamente al testo del decreto-legge n. 70 del 2011, non apparendo ostativa rispetto a possibili estensioni delle misure contenute nel testo unificato in esame anche ad altre zone del Paese.

  Giovanni PALADINI (IdV), nel condividere l'esigenza di evitare che il riconoscimento di agevolazioni alle imprese determini differenziazioni tra diverse zone del territorio, considerate le vaste dimensioni della crisi economica del Paese, giudica apprezzabile l'intenzione del Governo di rinunciare a presentare emendamenti sul testo, che testimonia una valutazione positiva sulle finalità del provvedimento.

  Andrea LULLI (PD), con riferimento agli interventi del viceministro Martone e del sottosegretario De Vincenti, osserva che appare senza dubbio opportuno prevedere un coordinamento delle disposizioni contenute nel testo che le Commissioni riunite si apprestano ad approvare con provvedimenti già entrati in vigore e per i quali siano eventualmente in corso di emanazione i decreti attuativi. Per quanto riguarda, invece, la sovrapposizione di norme contenute nelle disposizioni del testo delle Commissioni con futuri atti normativi, ovvero provvedimenti in discussione nell'altro ramo del Parlamento, ritiene senza dubbio preferibile prevederne l'espunzione successivamente all'entrata in vigore di tali norme nell'ordinamento interno, senza eliminarle in questa fase dal testo in esame.

  Antonino FOTI (PdL) prende atto che il Governo, rinunciando a presentare propri emendamenti al testo, ha rimesso alla responsabilità dei relatori il compito di apportare eventuali miglioramenti al provvedimento, condividendone l'impostazione complessiva. Con riferimento ai suggerimenti avanzati nella seduta odierna, condividendo le considerazioni del deputato Lulli, ritiene che un'eventuale modifica del testo non possa che riguardare norme di legge già vigenti, rispetto alle quali si pongono reali esigenze di coordinamento, giudicando inopportuno, al contrario, condizionare l’iter procedurale del presente provvedimento all'esito – tuttora incerto – dell'esame presso il Senato del provvedimento di riforma del mercato del lavoro o all'adozione da parte del Governo di misure future, con il rischio di pregiudicare il lungo e approfondito lavoro svolto finora alla Camera. Ritiene necessario, pertanto, procedere speditamente e senza indugi lungo il percorso di approvazione del provvedimento, tenuto conto che il testo in esame, muovendosi anche in coerenza con le sollecitazioni provenienti dal Presidente della Repubblica, contiene disposizioni di assoluto rilievo in favore dei lavoratori autonomi, categoria totalmente ignorata dal Governo in carica nei vari provvedimenti Pag. 17economici finora adottati. Ritiene, infatti, che l'economia del Paese abbia bisogno di interventi realmente efficaci, tesi a semplificare e accelerare le pratiche burocratiche connesse all'avvio di imprese, come quelli contenuti nel provvedimento in questione.

  Silvano MOFFA, presidente, nell'auspicare che le considerazioni appena svolte possano guidare i lavori delle Commissioni riunite, ricorda anzitutto che non è la prima volta che si verificano sovrapposizioni tra diverse normative, rispetto alle quali, in ogni caso, è sempre possibile individuare una forma di mediazione istituzionale, che faccia salva la possibilità di modifiche future, qualora dovessero intervenire nel frattempo ulteriori novità legislative.
  Atteso, peraltro, che i rappresentanti del Governo hanno formulato una serie di richieste di modifica del testo unificato, in ordine alle quali si rimettono alle stesse Commissioni riunite, e considerato che occorre ora assicurare un iter più spedito e ordinato al percorso di esame parlamentare, propone di affidare ai relatori il compito di redigere, in tempi quanto mai rapidi (entro e non oltre il prossimo martedì 22 maggio), eventuali proposte emendative dirette a recepire dette richieste, da esaminare congiuntamente agli altri emendamenti già presentati.

  Le Commissioni convengono.

  Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.05.