CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 maggio 2012
647.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 3 maggio 2012. — Presidenza del presidente Donato BRUNO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 11.35.

Sui lavori della Commissione.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che è stata avanzata la richiesta di attivazione del circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Quindi, tenuto conto delle decisioni adottate dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 26 aprile scorso, avverte che – ove nulla osti da parte della Commissione – le proposte di legge C. 4826 Iannaccone, C. 4953 Razzi, C. 4954 Donadi, C. 4985 Pionati, C. 5032 Palagiano, C. 5063 Cambursano, C. 5098 Briguglio e C. 5127 Giachetti – già abbinate alle proposte di legge in materia di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione (C. 244 ed abbinate) – si intendono abbinate alla proposta di legge C. 5123, recante misure per garantire la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti e dei movimenti politici (C. 5123).

  La Commissione consente.

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Misure per garantire la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti e dei movimenti politici.
C. 5123 Angelino Alfano, Bersani, Casini ed altri, C. 5136 Moffa, C. 5142 Casini, C. 5144 Rubinato e C. 5147 Dozzo.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 4826 Iannaccone, C. 4953 Razzi, C. 4954 Donadi, C. 4985 Pionati, C. 5032 Palagiano, C. 5063 Cambursano, C. 5098 Briguglio e C. 5127 Giachetti, C. 5136 Moffa, C. 5142 Casini, C. 5144 Rubinato e C. 5147 Dozzo).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 aprile 2012.

  Donato BRUNO, presidente, comunica che sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge C. 5136 Moffa, C. 5142 Casini, C. 5144 Rubinato e C. 5147 Dozzo. Poiché le suddette proposte di legge vertono sulla stessa materia, avverte che ne è stato disposto l'abbinamento a quelle in titolo, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento. Come testé convenuto, si intendono abbinate a quelle in titolo anche le proposte di legge C. 4826 Iannaccone, C. 4953 Razzi, C. 4954 Donadi, C. 4985 Pionati, C. 5032 Palagiano, C. 5063 Cambursano, C. 5098 Briguglio e C. 5127 Giachetti.
  Avverte, infine, che i relatori hanno chiesto il rinvio dell'esame del provvedimento in titolo alle ore 14, in modo da poter disporre di ulteriore tempo per i necessari approfondimenti in vista della presentazione di una proposta di testo unificato dei progetti di legge in esame. Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, sospende la seduta fino alle ore 14.

  La seduta, sospesa alle 11.40, riprende alle 14.

  Sesa AMICI (PD), con riguardo alla comunicazione resa dal Presidente, preannuncia che a breve sarà presentata una proposta di legge del Partito Democratico in materia di finanziamento dei partiti e di tetto alle spese elettorali.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore, chiarisce che la proposta di testo unificato alla quale i relatori stanno lavorando in vista della sua presentazione alla Commissione contiene un nuovo modello di contribuzione pubblica ai partiti e ai movimenti politici, ispirato dal sistema tedesco, nel quale, accanto al rimborso delle spese elettorali, viene previsto – ed è qui la novità – un sistema di cofinanziamento dei partiti. È prevista inoltre una drastica riduzione dell'ammontare complessivo delle risorse destinate ai partiti e ai movimenti politici.
  Dichiara quindi che i relatori avrebbero bisogno di altro tempo per svolgere i necessari approfondimenti, anche ai fini dell'armonizzazione della nuova disciplina con la normativa vigente, e chiede quindi, anche a nome del relatore Calderisi, di poter presentare la proposta di testo unificato nella giornata di lunedì 7 maggio, fermo restando il rispetto dei tempi indicati dalla Conferenza dei presidenti di gruppo per l'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea.

  Donato BRUNO, presidente, considerata la richiesta dei relatori e tenuto conto del fatto che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha fissato a lunedì 14 maggio l'avvio della discussione in Assemblea delle proposte di legge C. 5123 in titolo, ritiene che il calendario dei lavori della Commissione potrebbe essere riorganizzato nel modo seguente: lunedì 7 maggio, ore 16 adozione del testo base; martedì 8 maggio, ore 11, termine per la presentazione di emendamenti; mercoledì 9 maggio, dalle ore 9 alle 13.30, esame degli emendamenti; giovedì 10 maggio, esame dei pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva e conferimento del mandato ai relatori.

  Pierguido VANALLI (LNP) rileva che, fermo restando che sarebbe più serio abbinare le proposte in esame a quelle relative all'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione e seguire il calendario di lavori previsto per queste ultime, si dichiara in ogni caso contrario a convocare la Commissione nel pomeriggio di lunedì 7 Pag. 5maggio, considerato che saranno in corso gli scrutini elettorali nei comuni chiamati al voto. A suo avviso, nella giornata di lunedì i relatori potrebbero presentare il loro testo informalmente, facendolo pervenire, attraverso gli uffici, a tutti i componenti della Commissione per posta elettronica, mentre la seduta per l'adozione formale del testo base potrebbe essere convocata martedì mattina. Quanto all'esame del testo e degli emendamenti, ritiene che, considerata la ristrettezza dei tempi disponibili, si dovrebbero prevedere sedute notturne o nella giornata di venerdì 11 maggio.

  Maria Piera PASTORE (LNP), ricorda come sia lei che tutti i colleghi siano impegnati in campagna elettorale. Lei stessa è capolista per le elezioni amministrative nel suo paese, Borgomanero. Nonostante questo, per il rispetto del ruolo istituzionale ricoperto come deputato, è presente alla seduta odierna. Essere presente però alla seduta di lunedì alle 16, significherebbe partire la mattina, a seggi ancora aperti, e non essere rispettosa dei doveri altrettanto importanti di presenza nel suo territorio.
  Ricorda come i deputati della Lega Nord siano sempre presenti, al contrario di deputati di altri gruppi. Ne è dimostrazione la votazione nominale svolta in precedenza sul parere sull'atto del Governo: il gruppo della Lega, partecipando al voto, ha consentito che fosse raggiunto il numero legale. Al contrario, erano numerose le assenze nel gruppo del Popolo della Libertà.

  Mario TASSONE (UdCpTP) dichiara che il suo gruppo non è contrario a rinviare a lunedì prossimo la presentazione del testo unificato da parte dei relatori, fermo restando che avrebbe preferito che la Commissione potesse disporre di un tempo più lungo per l'esame di un provvedimento di questa importanza. Assicura in ogni caso che il suo gruppo parteciperà attivamente ai lavori della Commissione.

  Claudio D'AMICO (LNP) ritiene che convocare la Commissione lunedì pomeriggio, quando i parlamentari saranno concentrati sui risultati delle elezioni amministrative, comporti una mortificazione del ruolo dei parlamentari stessi.

  Matteo BRAGANTINI (LNP) sottolinea che i parlamentari sono chiamati, per dovere istituzionale, oltre che a partecipare ai lavori del Parlamento, ad occuparsi del territorio nel quale sono eletti e che l'impegno che gli elettori chiedono loro nel pomeriggio di lunedì è di essere presenti nelle circoscrizioni di voto per seguire gli scrutini. Chiede pertanto che il termine per la presentazione degli emendamenti sia fissato non prima del tardo pomeriggio di martedì e che per i lavori della Commissione si sfruttino tutti i tempi disponibili nella prossima settimana, anche prevedendo sedute notturne e nella giornata di venerdì.

  Fabio MERONI (LNP), dichiara che lunedì non sarà presente alla seduta della Commissione, qualora si svolgesse. Come molti dei suoi colleghi di gruppo è infatti candidato alla amministrazioni comunali e ritiene importante la presenza sul territorio nel giorno degli scrutini elettorali per verificare il gradimento da parte dei cittadini.
  L'esame del provvedimento potrà essere svolto celermente, ma non è necessario a suo avviso convocare la Commissione per la giornata di lunedì.

  Sesa AMICI (PD), ritiene fondate le osservazioni avanzate in merito al programma dei lavori della Commissione. Ferma restando la data del 14 maggio per l'inizio dell'esame in Assemblea, chiede di valutare la possibilità di non effettuare la seduta della Commissione nella giornata di lunedì.

  Maurizio TURCO (PD), condivide quanto affermato dall'onorevole Amici.
  Riguardo a quanto esposto in sintesi dal relatore sul contenuto del testo unificato in via di predisposizione, ritiene che Pag. 6l'adozione di un sistema analogo a quello tedesco richieda un adeguato momento di riflessione.
  Sul termine per gli emendamenti e sul loro esame chiede che sia mantenuto quanto già stabilito. Si era infatti convenuto di dare ai deputati almeno ventiquattro ore dall'adozione del testo base per la presentazione degli emendamenti e di dedicare due sedute al loro esame.

  Salvatore VASSALLO (PD) ritiene che i tempi definiti siano con ogni evidenza incongrui rispetto alla complessità della materia da trattare. Ciò dipende anche dal fatto che si è deciso di ampliare l'ambito di intervento ricomprendendo anche il tema del finanziamento ai partiti ed ai movimenti politici.
  Se si tiene conto di tutte le questioni che investono la disciplina di tali materie, inclusi i profili problematici che emergono dal sistema tedesco, si comprende che non si tratta solo di individuare parametri di riferimento e tagli ai finanziamenti, ma di definire un assetto normativo più complesso. In particolare, non si dovrebbe prescindere dalla qualificazione soggettiva dei partiti quali destinatari delle misure in oggetto; prende invece atto che si è, di fatto, deciso di mettere da parte tale questione rinviandone l'esame nell'ambito dell’iter delle proposte di legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione.
  Nel ribadire quindi l'assoluta incongruità dei tempi di lavoro previsti, chiede che sia almeno assicurato un termine di ventiquattro ore tra la definizione del testo da parte dei relatori, che auspica sia reso conoscibile quanto prima, e il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Roberto GIACHETTI (PD) fa presente che la Commissione sta organizzando i propri lavori così da concludere l'esame delle proposte di legge in titolo in tempo utile affinché la relativa discussione in Assemblea abbia inizio a partire da lunedì 14 maggio, come deciso della Conferenza dei presidenti dei gruppi. Va peraltro tenuto presente che un lavoro affrettato non consente spesso di realizzare il lavoro migliore. Pertanto, come è accaduto molte altre volte e visto che l'ambito di intervento delle proposte di legge si è ampliato, includendo anche il tema dei finanziamenti ai partiti politici, si potrebbe anche valutare la possibilità di richiedere alla Presidenza della Camera ed alla Conferenza dei presidenti dei gruppi di rinviare di una settimana l'inizio della discussione in Assemblea delle proposte di legge in esame. Ciò considerato che il testo è ancora in fase di elaborazione da parte dei relatori e che, con ogni evidenza, non vi è alcuna intenzione di ritardare i lavori.

  Donato BRUNO, presidente, preso atto di quanto emerso dalla discussione e fermo restando l'impegno della Commissione a concludere i propri lavori in tempi tali da consentire l'avvio della discussione in Assemblea il 14 maggio, ritiene che i relatori potrebbero mettere a disposizione dei componenti la Commissione una proposta di testo unificato entro le ore 15 di lunedì 7 maggio, mentre la Commissione potrebbe riunirsi martedì 8 maggio, a partire dalle ore 10, per procedere alla discussione della suddetta proposta e all'adozione del testo base. Il termine per la presentazione di emendamenti potrebbe essere fissato per la medesima giornata di martedì 8 maggio, alle ore 18. L'esame delle proposte emendative potrebbe avere inizio mercoledì 9 maggio, a partire dalle ore 8.30. Alle ore 12 di mercoledì 9 maggio potrebbe essere prevista una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per valutare l'andamento dei lavori della Commissione.

  La Commissione consente.

  Donato BRUNO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 3 maggio 2012. — Presidenza del presidente Donato BRUNO. — Interviene il Pag. 7sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 13.05.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministro della salute e dell'organismo indipendente di valutazione della performance.
Atto n. 457.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 aprile 2012.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che sono pervenuti i rilievi formulati sull'atto in esame dalla Commissione bilancio.

  Doris LO MORO (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1) la quale tiene conto sia dei due rilievi deliberati dalla Commissione Affari sociali, sia di una delle due osservazioni contenute nei rilievi deliberati dalla Commissione bilancio, e in particolare di quella attinente all'aumento della retribuzione del Capo della segreteria tecnica del ministro della salute. Dichiara infatti di condividere le perplessità manifestate dalla Commissione bilancio in ordine all'opportunità di prevedere, in un momento di grave crisi economica, nel quale il Governo chiede al Paese pesanti sacrifici, un aumento di retribuzione potenzialmente assai consistente in favore di un componente degli uffici di diretta collaborazione del ministro della salute.

  Claudio D'AMICO (LNP), nel rilevare che dell'ampio dibattito svolto nella Commissione bilancio sull'atto in esame non c’è quasi traccia nella proposta di parere della relatrice, esprime l'avviso che sia inaccettabile che, mentre il Governo chiede ai cittadini enormi sacrifici e proclama di voler portare avanti la ricognizione della spesa pubblica in vista della sua razionalizzazione, il Ministero della salute possa pensare di riorganizzare i propri uffici di diretta collaborazione senza prevedere alcun taglio di spesa ed anzi mantenendo un organico di più di 100 persone a fronte di un ridimensionamento già intervenuto negli organici complessivi del Ministero, e di aumentare fin quasi al doppio la retribuzione del Capo della segreteria tecnica del ministro.
  Sottolinea, inoltre, come lo schema in esame preveda la possibilità di conferire fino a 12 incarichi a consulenti esterni all'amministrazione e come per l'Organismo di valutazione della performance sia previsto un onere molto consistente e comunque superiore a quello del precedente servizio di controllo interno, e questo nonostante il fatto che nel disegno del ministro Brunetta, che a suo tempo ne ha previsto l'istituzione, questi organismi – come da lui confermato in Commissione bilancio – non avrebbero dovuto comportare oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.
  Ritiene pertanto che lo schema di decreto in esame dovrebbe essere ritirato e che la Commissione dovrebbe rivolgere al Governo una richiesta in tal senso. Ove la maggioranza intendesse invece procedere alla votazione della proposta di parere della relatrice, preannuncia che il suo gruppo chiederà che la votazione avvenga per appello nominale, in modo che ciascuno si assuma davanti al Paese la responsabilità di un atto che, in un momento di crisi economica così grave, aumenta le retribuzioni dei dirigenti pubblici e mantiene organici smisurati per gli uffici di diretta collaborazione di un ministro.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda al deputato D'Amico che, per quanto riguarda il dibattito svolto nella Commissione bilancio, l'articolo 96-ter, comma 5, del regolamento prevede che i rilievi formulati dalla Commissione bilancio sugli schemi di atti normativi siano trasmessi al Governo unitamente al parere Pag. 8espresso dalla Commissione competente per materia.

  Giuseppe CALDERISI (PdL), premesso che il suo gruppo condivide nella sostanza la proposta di parere della relatrice, la invita a trasformare in condizioni le osservazioni di cui alle lettere b) e c).

  Mario TASSONE (UdCpTP) richiama quanto già evidenziato nel corso della precedente seduta dedicata all'esame del provvedimento in titolo.
  Preso atto del dibattito odierno, non vorrebbe tuttavia che il parere che la I Commissione è chiamata ad esprimere si riducesse ad un atto di tipo ragionieristico; a suo avviso, infatti, la frenesia di riduzione dei costi non deve minare il funzionamento delle istituzioni. Il rapporto tra costi e benefici in sede istituzionale ed in quella politica dovrebbe avere un approccio diverso.
  Con riguardo al primo dei rilievi elaborato dalla relatrice, rileva come, in effetti, i consiglieri esterni e i consulenti a volte frappongano il lavoro proprio a quello dei dirigenti delle strutture ministeriali.
  Per quanto riguarda il secondo rilievo, ritiene invece opportuno prevedere espressamente che l'organismo indipendente di valutazione della performance debba essere costituito in forma collegiale anziché monocratica, in aderenza con il principio di democraticità.
  Infine, per quanto riguarda il terzo rilievo, concorda con quanto evidenziato nella proposta di parere.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA), dichiara di apprezzare il lavoro svolto dalla relatrice di tradurre nel parere le osservazioni avanzate dalle Commissioni V e XII. Rileva, però, come spesso le osservazioni formulate ed anche le condizioni poste in sede parlamentare non siano recepite dal Governo.
  Chiede che tutte e tre le osservazioni siano trasformate in condizioni; in caso contrario dichiara il voto contrario del suo gruppo.

  Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI), premesso che gli uffici di diretta collaborazione dei ministri si sono in effetti molto dilatati negli anni e che la loro organizzazione costituisce un effettivo problema, esprime l'avviso che, prima di pronunciarsi sull'atto in esame, la Commissione dovrebbe discutere con il Governo al fine di individuare, su queste materie, linee guida chiare, valide per tutti i ministeri. Ad esempio, la scelta circa il numero dei componenti dell'Organismo di valutazione della performance dovrebbe tenere conto delle dimensioni del ministero di riferimento. Per quanto riguarda il Ministero della salute, ritiene che l'organismo in questione dovrebbe avere una struttura leggera.

  Emanuele FIANO (PD), concorda con la richiesta avanzata dall'onorevole Calderisi, specialmente con riguardo all'ipotesi di trasformare in condizione l'osservazione formulata alla lettera c) della proposta di parere della relatrice. Deve essere ben chiaro, infatti, nel parere della Commissione che è precluso qualsiasi aumento retributivo per il Capo della segreteria tecnica del Ministro della salute.

  Antonio BORGHESI (IdV), dichiara il voto contrario del gruppo dell'Italia dei Valori sulla proposta di parere della relatrice. Se, infatti, sono necessari interventi di riorganizzazione dei ministeri, è indubbio che nella situazione attuale questi debbano avere l'obiettivo del contenimento dei costi.
  A suo avviso non andrebbero previsti neanche interventi con la clausola di invarianza finanziaria, ma solo quelli tesi alla riduzione dei costi.
  Fa notare come nello schema di decreto legislativo in esame sia prevista addirittura la figura presso il Ministero della salute di un consigliere diplomatico, figura che trova migliore collocazione presso il Ministero degli esteri.
  Riguardo agli OIV, organismi indipendenti di valutazione della performance, Pag. 9ritiene che sia uno spreco prevederne uno per struttura, quando sarebbe sufficiente un organismo unico.

  Pierguido VANALLI (LNP), considerato che gli interventi svolti nella seduta odierna, anche quando non sono stati apertamente critici, hanno comunque sollevato perplessità sul testo in esame, riterrebbe opportuno ascoltare nuovamente il Governo. Chiede pertanto al presidente di verificare la possibilità di rinviare la discussione ad altra seduta a questo scopo.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere sull'atto in esame scade nella giornata di oggi.

  Mauro LIBÈ (UdCpTP) condivide la richiesta del deputato Calderisi di trasformare in condizioni le osservazioni di cui alle lettere b) e c). Fa presente che è della massima importanza prestare attenzione al modo in cui vengono utilizzate le risorse pubbliche perché a fronte degli oneri che ricadono sui cittadini in termini di tasse deve rinvenirsi una effettiva funzionalità della pubblica amministrazione.

  Gianclaudio BRESSA (PD) concorda con il deputato Calderisi che sarebbe preferibile che le osservazioni di cui alle lettere b) e c) fossero trasformate in condizioni. Per quanto riguarda invece la lettera a), ritiene che la stessa dovrebbe restare formulata come osservazione in quanto la scelta in merito all'acquisizione di professionalità esterne all'amministrazione di riferimento dovrebbe, a suo avviso, rimanere riservata al ministro competente. Preannuncia pertanto il parere favorevole del suo gruppo ove la proposta di parere fosse riformulata nel senso di trasformare in condizioni le osservazioni di cui alle lettere b) e c).

  Doris LO MORO (PD), relatore, ricorda che nella precedente seduta il ministro della salute ha fornito chiarimenti anche in merito alle questioni sollevate nella Commissione bilancio. In particolare, per quanto riguarda l'organico degli uffici di diretta collaborazione, il ministro ha fatto presente che la sua ampiezza si giustifica alla luce del fatto che il Ministero della salute svolge, più che una ordinaria funzione di amministrazione diretta, un ruolo peculiare di raccordo, a livello nazionale, dei 21 sottosistemi sanitari regionali.
  Per quanto riguarda invece le retribuzioni dei dirigenti titolari degli incarichi di diretta collaborazione, pur comprendendo il ragionamento svolto dal ministro su questo punto, ritiene che non si possa non tenere conto della grave situazione economica del Paese e dell'esigenza generale di rivedere la spesa pubblica in senso restrittivo.
  Pertanto, preso atto degli orientamenti emersi nella discussione, riformula la propria proposta di parere trasformando in condizioni le osservazioni di cui alle lettere b) e c) della sua proposta di parere. Quanto all'osservazione di cui alla lettera a), relativa al numero dei consiglieri esterni, ritiene preferibile non trasformarla in condizione per non irrigidire eccessivamente le scelte organizzative interne del ministero, anche perché, in ogni caso, il parere fornisce al Governo un indirizzo piuttosto preciso. Riformula pertanto la sua proposta di parere nel senso anzidetto (vedi allegato 2).

  Claudio D'AMICO (LNP) ribadisce l'opportunità che la Commissione proceda all'audizione dei rappresentanti del Governo, come prospettato nel corso della discussione, rinviando l'espressione del parere sul provvedimento in titolo. Nel momento in cui si dovesse invece esprimere un parere favorevole, seppure con alcune condizioni, il Parlamento diverrebbe corresponsabile con il Governo del contenuto dello stesso. Il rischio che egli intravede è inoltre quello di creare un grave precedente, per cui tutti i ministri si sentiranno autorizzati a provvedere quanto prima ad una revisione della struttura senza che, di fatto, questa comporti alcuna riduzione sostanziale del numero del personale.
  Se la Commissione deciderà di procedere alla votazione della proposta di parere, Pag. 10chiede che vengano quanto meno inserite nel testo tutti i rilievi formulati dalla Commissione bilancio. È vero, infatti, che questi vengono allegati al parere trasmesso al Governo, ma ritiene che in tale modo se ne sottolineerebbe con maggiore incisività l'importanza e la necessità.

  Donato BRUNO, presidente, ribadisce che, come già precisato, i rilievi formulati dalla Commissione bilancio vengono comunque trasmessi al Governo, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 5, del regolamento.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere della relatrice, come riformulata.

  Pierguido VANALLI (LNP) chiede, a nome del suo gruppo, che la votazione sulla proposta di parere della relatrice avvenga per appello nominale.

  Donato BRUNO, presidente, dà conto delle sostituzioni comunicate alla presidenza.

  La Commissione, con votazione nominale, approva la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 2).
  Hanno votato a favore: Amici, Bressa, Bruno, Calderisi, Ferrari, Fiano, Fontanelli, Giovanelli, Lanzillotta, Misiti (in sostituzione di Iapicca), Libè, Lo Moro, Naccarato, Pollastrini, Stracquadanio, Tassone, Maurizio Turco, Vassallo e Zaccaria.
  Hanno votato contro: Borghesi (in sostituzione di Favia), Bragantini, D'Amico (in sostituzione di Volpi), Meroni, Pastore e Vanalli.

  La seduta termina alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 3 maggio 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

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