CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 aprile 2012
641.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (X e XI)
COMUNICATO
Pag. 15

SEDE REFERENTE

Mercoledì 18 aprile 2012. - Presidenza del presidente della XI Commissione Silvano MOFFA. - Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

La seduta comincia alle 14.20.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
Testo unificato C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo e C. 4674 Gianni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'11 aprile 2012.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta delle Commissioni riunite - dopo l'espressione dei pareri da parte dei relatori e il conseguente dibattito - si è convenuto di rinviare l'esame delle proposte emendative presentate.

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, in relazione alla richiesta, formulata nella precedente seduta, di approfondimento dei pareri espressi, invita i gruppi a rivalutare la formulazione originaria del testo unificato in esame, come risultante prima ancora che si passasse alla presentazione degli emendamenti, per verificare quante loro proposte siano già state recepite da parte dei relatori. Nel ripercorrere i principali punti di novità introdotti nel predetto testo, ritiene che i gruppi possano avere preso atto di tali elementi e, pertanto, si dichiara disponibile a procedere all'esame delle proposte emendative presentate.

Il viceministro Michel MARTONE, considerata la rilevanza degli argomenti trattati dal testo unificato e viste le aspettative rappresentate dai gruppi nelle precedenti sedute, pur ricordando che talune disposizioni del predetto testo possono considerarsi già assorbite nel disegno di legge di riforma del mercato del lavoro e fermo

Pag. 16

restando che vanno approfonditi i profili di compatibilità finanziaria, si rimette alle Commissioni - per quanto concerne la competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - rispetto alle proposte emendative presentate.
Fa presente, peraltro, che - essendo stato chiesto al Ministero dello sviluppo economico di fornire le valutazioni di competenza - tale dicastero ha rappresentato il proprio orientamento, facendo presente che alcune disposizioni in materia di semplificazioni sono già state inserite nel recente decreto-legge n. 5 del 2012 e che, per le valutazioni di natura finanziaria, occorre acquisire le osservazioni del Ministero dell'economia e delle finanze. Consegna, quindi, alla presidenza una documentazione, con la quale si intende dare conto delle valutazioni fornite dagli uffici dello stesso Ministero dello sviluppo economico (vedi allegato).

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, ringrazia il rappresentante del Governo per avere consentito, con il suo intervento, di proseguire nell'esame del provvedimento da parte delle Commissioni riunite.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur giudicando importante passare all'esame degli emendamenti, si domanda quale sia il significato da attribuire alla documentazione appena consegnata dal Governo, relativa agli orientamenti del Ministero dello sviluppo economico.

Silvano MOFFA, presidente, fa notare che il viceministro ha precisato che si rimette alle Commissioni su tutte le proposte emendative presentate, essendosi limitato a consegnare un documento che espone le valutazioni del solo Ministero dello sviluppo economico.

Andrea LULLI (PD), giudicando irrituale la posizione espressa dal viceministro, sottolinea l'opportunità che il Governo si presenti di fronte alle Commissioni riunite con un parere univoco sugli emendamenti, piuttosto che con posizioni differenziate da parte dei singoli dicasteri: di fronte alla posizione del Governo, le Commissioni si assumeranno la responsabilità della scelta delle modalità relative all'ulteriore prosieguo dell'iter del provvedimento.

Silvano MOFFA, presidente, giudica non infondate le considerazioni appena svolte dal deputato Lulli, atteso anche che i relatori hanno già espresso i propri pareri in modo univoco: occorre, pertanto, che il Governo chiarisca se intenda rimettersi alle Commissioni ovvero se ritenga che vadano acquisiti gli orientamenti del Ministero dello sviluppo economico, nel qual caso vi sarebbero evidenti difformità di valutazione. Prospetta, pertanto, una possibile sospensione della seduta, al fine di svolgere le opportune verifiche.

Antonino FOTI (PdL) dichiara di non comprendere l'anomala procedura seguita dal rappresentante del Governo nell'odierna seduta, considerato che appare un precedente totalmente innovativo quello per il quale un Ministero si esprime sugli emendamenti - per le parti di competenza - con una apposita documentazione scritta. Paventa, quindi, il rischio che tale atteggiamento possa nascondere la dolosa intenzione di bloccare ancora una volta il seguito dell'iter, che invece deve procedere, essendo il provvedimento in esame fortemente atteso dai soggetti interessati.

Michele SCANDROGLIO (PdL) fa notare che il rappresentante del Governo, che è presente alla seduta odierna, ha chiaramente espresso l'intenzione di rimettersi alle Commissioni sulle proposte emendative presentate: non vi sono, quindi, ragioni valide per non proseguire nell'esame del provvedimento.

Giorgia MELONI (PdL) ricorda che il rappresentante del Governo, di fronte alle Commissioni parlamentari, non agisce a nome di un singolo Ministero, bensì dell'intero Esecutivo, per cui la documentazione consegnata oggi alle Commissioni è

Pag. 17

un atto rivolto, in realtà, al viceministro Martone: trattandosi, pertanto, di una questione interna al Governo, si può tranquillamente procedere nell'esame degli emendamenti.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) rileva che il rappresentante del Governo si è rimesso alle Commissioni e che, pertanto, sarebbe grave scindere la posizione dell'Esecutivo in due parti, dando seguito alla documentazione prodotta dal Ministero dello sviluppo economico.

Luigi BOBBA (PD), pur riconoscendo che la procedura seguita dal Governo appare inusuale, ritiene che non si possa ignorare l'orientamento del Ministero dello sviluppo economico: è, dunque, ragionevole la richiesta che l'Esecutivo si esprima con una posizione unitaria, considerato anche che non vi è ancora stato neanche un reale approfondimento delle diverse questioni aperte tra i gruppi. Propone, pertanto, di prevedere una breve pausa di riflessione per svolgere i necessari approfondimenti.

Cesare DAMIANO (PD), nel ribadire che occorre che la posizione del Governo sugli emendamenti presentati sia unitaria, ricorda anche che il confronto tra i gruppi sul provvedimento in esame è ancora fermo alla scorsa settimana: nessun progresso, infatti, è stato compiuto su quegli emendamenti del suo gruppo che intendono affrontare la questione dei controlli in materia di sicurezza del lavoro e in campo ambientale. Rilevato, pertanto, che il percorso di esame può considerarsi utile soltanto se vi è una reale condivisione, invita le Commissioni riunite a non dividersi nelle votazioni, con il rischio di compromettere un provvedimento che può presentare elementi di forte interesse per tutti i gruppi, se solo si procede agli opportuni confronti informali.

Giuliano CAZZOLA (PdL), giudicata ragionevole la proposta di una pausa di riflessione, invita le Commissioni riunite a non ripetere un errore già commesso dalla XI Commissione, quando - ignorando le discordanti posizioni di diverse componenti del Governo - si è determinata a portare avanti un provvedimento che, alla prova dei fatti, è stato poi bloccato dall'altro ramo del Parlamento.

Gabriele CIMADORO (IdV) giudica opportuno che il Governo chiarisca la propria posizione in ordine al provvedimento e agli emendamenti ad esso riferiti, sottolineando, altresì, come nel merito la nota presentata dal Ministero dello sviluppo economico contenga pareri sugli emendamenti del suo gruppo teoricamente positivi, ma di fatto ambigui nella formulazione, che non consentono di poter esprimere una posizione ragionata.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) fa notare che la documentazione consegnata dal Governo ha natura assolutamente informale, essendosi il viceministro Martone rimesso alle Commissioni sugli emendamenti presentati: se si vorrà far valere oggi questo precedente, il suo gruppo sarà in futuro costretto a chiedere, per ogni provvedimento, i tempi necessari alle valutazioni, anche quando tali provvedimenti sono di iniziativa del Governo.
Per tale ragione, giudicando totalmente inaccettabile la procedura seguita, prospetta l'opportunità di porre in votazione la proposta di procedere nella votazione degli emendamenti, anche senza un formale parere del Governo.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che il Governo - per la parte di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - si è rimesso alle Commissioni, consegnando una irrituale documentazione del Ministero dello sviluppo economico, che tuttavia fa emergere evidenti differenze valutative all'interno dell'Esecutivo. Poiché, a suo avviso, vi è il rischio che tali divergenze possano frapporre elementi di complicazione rispetto alle successive fasi dell'iter del testo unificato, invita i gruppi a riflettere sull'opportunità di una riflessione supplementare sull'argomento.

Pag. 18

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, riconosce che l'irritualità del parere espresso oggi dal rappresentante del Governo - che, tuttavia, si è formalmente rimesso alle Commissioni - potrebbe richiedere un supplemento di riflessione.

Ludovico VICO (PD) ritiene che i relatori - come avviene di norma - avrebbero dovuto confrontare i pareri sugli emendamenti con il Governo, prima dello svolgimento della seduta odierna.

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, giudica inaccettabili le considerazioni del deputato Vico, atteso che quanto accaduto oggi rientra nella piena ed esclusiva responsabilità del Governo, che non ha svolto i necessari coordinamenti interni.

Silvano MOFFA, presidente, ribadisce l'esigenza di non compromettere il lavoro sinora svolto dalle Commissioni riunite, invitando il Governo ad introdurre elementi di chiarezza rispetto alle questioni sinora emerse e i gruppi a ragionare su possibili soluzioni condivise.

Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) si domanda se una breve sospensione della seduta non possa contribuire ad inquadrare nella giusta prospettiva le diverse problematiche sinora emerse.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda di avere inizialmente prospettato una sospensione della seduta, che non è stata al momento condivisa da taluni gruppi.

Il viceministro Michel MARTONE fa presente che l'equivoco occorso nella seduta odierna deriva da un eccesso di «cortesia istituzionale» tra uffici dei dicasteri competenti, che tuttavia non compromette l'univocità della posizione del Governo sulle proposte emendative presentate. Ritiene, quindi, che una breve sospensione della seduta possa facilitare la soluzione del problema.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) si interroga sul reale significato della proposta di sospensione appena avanzata: se la seduta riprendesse a breve, sarebbe anche disponibile ad accogliere tale proposta; in caso contrario, la proposta stessa si configurerebbe come l'ennesimo rinvio della discussione.

Il viceministro Michel MARTONE si dichiara amareggiato per il tono polemico usato dal deputato Fedriga, ricordando che il rispetto di forme di «cortesia istituzionale» tra diversi dicasteri può spesso portare all'esigenza di un confronto più approfondito sulle questioni in esame.

Ludovico VICO (PD), con riferimento a quanto ora dichiarato dal viceministro, ritiene che il suo comportamento pecchi non per «cortesia istituzionale», ma per un'insufficiente attenzione data al provvedimento e all'appuntamento odierno con le Commissioni.

Silvano MOFFA, presidente, alla luce della richiesta avanzata dal rappresentante del Governo, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.50, è ripresa alle 15.10.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che - a seguito di intese intercorse tra i gruppi - si è convenuto di fissare per l'inizio della prossima settimana un confronto informale per definire le diverse questioni emerse nella giornata di oggi, in modo da procedere alla convocazione di una nuova seduta delle Commissioni riunite per il prossimo giovedì 26 aprile.

Le Commissioni prendono atto.

Silvano MOFFA, presidente, nell'auspicare che il Governo possa nel frattempo svolgere gli approfondimenti di propria competenza, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.