CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 16 aprile 2012
639.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 17 APRILE 2012

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SEDE REFERENTE

Lunedì 16 aprile 2012. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Vieri Ceriani e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Elena Ugolini.

La seduta comincia alle 14.25.

DL 16/2012: Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.
C. 5109 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 aprile scorso.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte di aver presentato alcune proposte emendative alle quali sono state presentate alcuni subemendamenti (vedi allegato 1).
In proposito, segnala che devono considerarsi irricevibili, in quanto non hanno natura di subemendamenti, ma di emendamenti, presentati dopo la scadenza del relativo termine:
il subemendamento Fluvi 0.4.200.4, il quale intende apportare una modifica al comma 7 dell'articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011, che non ha alcuna diretta connessione con l'emendamento 4.220 del relatore, cui formalmente è riferito;
il subemendamento Fugatti 0.4.200.9, il quale apporta una serie di modifiche all'articolo 4 del decreto-legge che non hanno alcuna diretta connessione con l'emendamento 4.220 del relatore, cui formalmente è riferito.
il subemendamento Fluvi 0.4.199.2, il quale intende apportare una modifica alla del comma 5-septies, lettera b), numero 1, non modificato dall'emendamento 4.220 del relatore, cui formalmente è riferito.

Avverte inoltre che il relatore ha presentato l'ulteriore emendamento 3-bis.8,

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per il quale il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 15.30.

Laura GARAVINI (PD) sottoscrive l'emendamento Di Biagio 8.44.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) sottoscrive l'emendamento Misuraca 4.189.

Fabio GARAGNANI (PdL) sottoscrive l'emendamento Di Virgilio 3.42.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) sottoscrive gli emendamenti Di Virgilio 3.35, Laffranco 3.34 e Misuraca 4.189.

Maurizio FUGATTI (LNP) ricorda che la Commissione ha avviato l'esame del provvedimento in titolo con la consapevolezza degli esigui tempi a disposizione. Il relatore, tuttavia, ha presentato emendamenti fino alle ore 11 di questa mattina, per i quali è stato dato termine per presentare subemendamenti alle ore 13 della giornata odierna. Ciò ha reso estremamente difficoltoso per i parlamentari che non abitano a Roma - e che erano pertanto in viaggio - avere cognizione del contenuto delle proposte emendative presentate ed elaborare eventuali subemendamenti.
Stigmatizza, quindi, tale modo di operare e chiede di posticipare il termine per la presentazione dei subemendamenti, anche in considerazione della corposità degli emendamenti elaborati dal relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, prende atto di quanto rappresentato dal deputato Fugatti. Ricorda, tuttavia, che nella seduta di venerdì 13 aprile era stata preannunciata la presentazione di emendamenti del relatore per i quali si era convenuto di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 12 della giornata odierna. Considerato che egli ha presentato i propri emendamenti con un lieve ritardo, ovvero alle ore 11 della giornata odierna, il termine per la presentazione di subemendamenti è stato posticipato alle ore 13 di oggi. Alla luce di ciò e considerati i ristretti tempi a disposizione della Commissione, ritiene che non sia possibile una proroga del termine per la presentazione di subemendamenti ai propri emendamenti.

Alberto FLUVI (PD) richiama il parere espresso dal relatore nella seduta di venerdì 13 aprile sull'emendamento Sereni 3.108: dal resoconto della seduta emerge che vi era un parere contrario ma, a quanto gli risulta, il parere era favorevole. Chiede quindi al relatore un chiarimento in proposito.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, conferma al collega Fluvi che il parere del relatore sull'emendamento Sereni 3.108 è favorevole, fatta salva la possibilità di un'eventuale riformulazione.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) nell'associarsi a quanto testé evidenziato dal collega Fugatti, fa presente che il suo gruppo, come richiesto, ha provveduto a segnalare una serie di emendamenti tra quelli presentati.
Chiede, tuttavia, che gli emendamenti presentati dopo la scadenza del termine siano trasmessi a tutti i deputati per posta elettronica così da consentire a ognuno di prenderne immediatamente visione e valutare la possibilità di presentare subemendamenti nei termini previsti.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 1.

Maurizio FUGATTI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.3, a sua prima firma, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo. Fa presente che l'emendamento in oggetto fa parte di una serie di emendamenti presentati dal gruppo Lega Nord in materia di rateizzazione dei debiti tributari, al fine di alleggerire la posizione dei contribuenti, limitando il campo d'azione di Equitalia. A questo proposito,

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ricorda la drammaticità del momento che il Paese sta attraversando, che ha portato alcuni imprenditori al compimento di scelte drastiche, come risulta da recenti episodi di cronaca.

Alberto FLUVI (PD), dopo aver ricordato che, in ogni caso, Equitalia agisce sulla base di norme che vengono approvate dal Parlamento, ritiene preferibile che il tema dei rapporti tra Equitalia e contribuenti venga affrontato nell'ambito del disegno di legge di delega fiscale, che il Governo si appresta ad approvare nella giornata odierna.

La Commissione respinge l'emendamento Fugatti 1.3.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Fugatti 1.1, di cui è cofirmatario, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo. Rileva come la finalità dell'emendamento in oggetto sia quella di dare ossigeno alle imprese, che si trovano a svolgere la propria attività in una situazione peggiore rispetto a qualche mese fa e destinata a peggiorare ulteriormente. Ritiene altresì come non sia pensabile di rinviare ogni intervento a provvedimenti che saranno adottati successivamente, se c'è la possibilità di adottare immediatamente misure concrete, considerato l'aiuto che il mondo delle imprese attende dal Parlamento nella fase attuale.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Fugatti 1.1 e approva gli emendamenti 1.8 del relatore e Barbato 1.7.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 2.

La Commissione respinge l'emendamento Zeller 2.10 e approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Ventucci 2.35, Bernardo 2.33 e Fluvi 2.16.

Maurizio FUGATTI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.5, a sua prima firma, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo. Segnala, in particolare, come tale emendamento sia volto ad alleggerire la burocratizzazione prevista in materia di comunicazione e adempimenti per la fruizione di benefìci di natura fiscale o l'accesso a regimi fiscali opzionali.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fugatti 2.5 e Graziano 2.17.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Laboccetta 2.34, riservandosi di proporne una riformulazione.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Forcolin 2.23, di cui è cofirmatario, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo. Osserva come tale emendamento sia volto ad introdurre elementi di semplificazione, prevedendo che gli stabilimenti che utilizzano alcool etilico ad uso alimentare ad accisa assolta non siano obbligati alla tenuta dei registri cartacei e telematici previsti dalla normativa vigente.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ribadendo il proprio parere contrario, fa notare come la rilevanza dell'emendamento in questione sia ridimensionata dal fatto che è stata prevista la riduzione delle sanzioni in questa materia.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI ribadisce il parere contrario sull'emendamento 2.23.

La Commissione respinge l'emendamento Forcolin 2.23.
La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Barbato 2.36 e Berardi 2.37.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione

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degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 3.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra l'emendamento Fugatti 3.3, di cui raccomanda l'approvazione.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Fugatti 3.3, riservandosi di proporne una riformulazione.

Maurizio FUGATTI (LNP) segnala l'emendamento 3.5, precedentemente non segnalato, vertente sulla medesima materia affrontata dall'emendamento Fugatti 3.3.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Zeller 3.6 e Montagnoli 3.7.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Comaroli 3.66, di cui è cofirmatario, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo, che interviene in materia di limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore

La Commissione respinge l'emendamento Comaroli 3.66.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, illustra proprio emendamento 3.110, che differisce dal 1o giugno 2012 - termine previsto nel testo approvato dal Senato - al 1o luglio 2012 il termine entro il quale gli stipendi e le pensioni corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e dai loro enti, di importo superiore a mille euro, debbono essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante, mediante l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici bancari o postali. Contestualmente, viene differito dal 31 maggio 2012 al 30 giugno 2012 il termine entro cui i beneficiari devono indicare un conto di pagamento su cui ricevere i pagamenti di importo superiore a mille euro.

Maurizio FUGATTI (LNP), pur riconoscendo l'impegno profuso dal relatore e dal Governo, ritiene tuttavia, sulla base dell'esperienza, che affinché venga data massima pubblicità a questa innovazione occorrono tempi più ampi di quelli previsti con l'emendamento in oggetto, per cui non è affatto escluso che, in prossimità della scadenza, il termine debba essere poi spostato al mese di settembre, così come già previsto dall'emendamento 3.10, presentato dalla Lega Nord.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che, ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge n. 201 del 2011, il termine per la stipula di una convenzione che definisca le caratteristiche di un conto corrente di base è il 28 marzo 2012, dopodiché sono previsti poteri sostitutivi del Ministro dell'economia e delle finanze.

Alberto FLUVI (PD) si associa alle considerazioni effettuate dal relatore, ritenendo che un ulteriore rinvio in materia sia improponibile, considerato che sarebbe il terzo.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI ringrazia il deputato Fluvi per la sua notazione.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 3.110 del Relatore e Bernardo 3.104; respinge quindi l'emendamento Fugatti 3.64.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, formula una proposta di riformulazione dell'emendamento Galletti 3.12.

Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) accoglie la proposta di riformulazione formulata dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Galletti 3.12 (Nuova formulazione), respinge l'emendamento Baretta 3.13 e approva l'emendamento Fluvi 3.107.

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Maurizio FUGATTI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Forcolin 3.18, di cui è cofirmatario, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo, chiedendo perché mai non sia possibile prevedere che non si proceda all'accertamento, all'iscrizione a ruolo e alla riscossione dei crediti relativi ai tributi erariali, regionali e locali, qualora l'ammontare dovuto, comprensivo di sanzioni amministrative e interessi, non superi, per ciascun credito, l'importo di euro 50, in luogo dei 30 euro previsti dal testo approvato dal Senato.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Forcolin 3.18, nonché gli identici emendamenti Albini 3.19, Osvaldo Napoli 3.20 e Montagnoli 3.109.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Fugatti 3.22, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ribadisce il parere contrario sull'emendamento Fugatti 3.22.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Fugatti 3.22 e approva gli emendamenti Sereni 3.109 e 3.111 del relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Di Biagio 3.25, riservandosi di proporre una riformulazione.

Francesco BARBATO (IdV), Aldo DI BIAGIO (FLpTP) sottoscrivono l'emendamento Sarubbi 3.33.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che l'emendamento Sarubbi 3.33 è stato sottoscritto dai deputati Fadda, Nicco, Carella, Touadi, Fugatti, Comaroli, Montagnoli, Forcolin.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Sarubbi 3.33, Laffranco 3.34 e Di Virgilio 3.35, risultando pertanto assorbito l'emendamento Zeller 3.92; approva quindi l'emendamento Barbato 3.106 e respinge gli emendamenti Forcolin 3.50 e Comaroli 3.95.

Maurizio FUGATTI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Nicola Molteni 3.58, di cui è cofirmatario, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, fa notare come la questione posta dall'emendamento in oggetto sia da considerare sostanzialmente superata dal comma 16-bis dell'articolo 3 del provvedimento, ai sensi del quale è istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze il Fondo per la valorizzazione e la promozione delle realtà socioeconomiche delle zone appartenenti alle regioni di confine.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI concorda con le considerazioni del relatore sull'emendamento 3.58.

Maurizio FUGATTI (LNP) ritiene che la risposta fornita dal relatore non sia pienamente convincente rispetto agli obiettivi che l'emendamento 3.58 è volto a perseguire.

La Commissione respinge l'emendamento Nicola Molteni 3.58.

Maurizio FUGATTI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Comaroli 3.46, di cui è cofirmatario, sul quale è stato espresso parere contrario da parte del relatore e del Governo. Tale emendamento è volto a prevedere che nei confronti dei contribuenti ubicati nei territori colpiti dalla eccezionali precipitazioni nevose dei mesi di gennaio e febbraio 2012 non si applichino le sanzioni per gli omessi o tardivi versamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi

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obbligatori, a condizione che i relativi versamenti siano eseguiti entro il 16 giugno 2012.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, fa presente che su questo tema sarà specificamente previsto dal Governo un criterio direttivo nell'ambito del disegno di legge di delega fiscale.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Comaroli 3.46 e 3.47

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra l'emendamento Comaroli 3.53.

La Commissione respinge l'emendamento Comaroli 3.53.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra l'emendamento Bragantini 3.55.

Francesco BARBATO (IdV) aggiunge la propria firma all'emendamento Bragantini 3.55.

Renzo CARELLA (PD), intervenendo sull'emendamento Bragantini 3.55, denuncia come spesso accada che, a causa del mancato rilascio del certificato di agibilità dell'immobile da parte del Comune, non sia possibile effettuare lavori di ristrutturazione sull'immobile acquistato.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, con riferimento all'emendamento Bragantini 3.55 rileva come sul medesimo si pongano dei problemi di copertura, che hanno indotto ad esprimere su di esso parere contrario.

La Commissione respinge l'emendamento Bragantini 3.55.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), cofirmatario dell'emendamento Fava 3.57, ne illustra le finalità, sottolineando come esso sia volto a fare chiarezza in tema di obblighi fiscali delle imprese, anche al fine di scongiurare la necessità di adottare un ulteriore provvedimento ad hoc.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, in merito all'emendamento Fava 3.57, ne propone l'accantonamento al fine di completare i necessari approfondimenti tecnici, in linea con quanto avvenuto con le proposte emendative segnalate e già accantonate sulla stessa materia.

Maurizio FUGATTI (LNP) interviene sull'emendamento 3.59, di cui è cofirmatario, e di cui illustra le finalità. Precisa che il tema dell'indebitamento delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione ha costituito oggetto di annunci da parte del Governo, che non sono stati seguiti da iniziative concrete. Osserva che le dichiarazioni rese ieri dal Ministro Passera danno conto di un riconoscimento della complessità della questione, al di là delle iniziali ottimistiche previsioni.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ritiene che il Governo stia operando validamente per la definizione di un percorso basato sull'apertura di un tavolo ad hoc e sulla collaborazione con l'ABI con l'istituzione di un fondo di garanzia. Prospetta, inoltre, in occasione della cosiddetta «delega fiscale» l'adozione di misure per riconsiderare il regime di sanzioni da irrogare alle imprese che si rendono inadempienti a causa di mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.

Alberto FLUVI (PD) si associa a quanto testè osservato dal Presidente Conte.

Francesco BARBATO (IdV) sottolinea la linea di continuità tra il Governo Berlusconi e il Governo Monti sul tema dell'indebitamento delle imprese, anche alla luce delle tragiche conseguenze che la protratta inattività su tale questione ha prodotto per molti imprenditori in difficoltà. Osserva, inoltre, che Equitalia SpA è rigorosa nei confronti dei piccoli debitori mentre resta inerte nei confronti delle grandi imprese in crisi e che l'inerzia in questo ambito configura una condotta colpevole, data l'urgenza di intervenire. Né si può rinviare ad un provvedimento di «delega fiscale», la cui tempistica è del tutto

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incerta. Ribadisce l'attenzione da parte del suo gruppo su tale materia, come parte qualificante del proprio ruolo di gruppo parlamentare di opposizione.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritiene che il Governo dovrebbe meglio precisare l'ammontare complessivo dell'indebitamento delle imprese, oggi stimato dal Ministro Passera in 17 miliardi di euro, ma che secondo altre fondi sembra ammontare ad oltre 80 miliardi di euro.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Torazzi 3.59.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Berardi 3.100.

Amato BERARDI (PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 3.100.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Berardi 3.100 (Nuova formulazione), nonché gli emendamenti Bernardo 3.105 e Fluvi 3.102.

Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) interviene sul suo emendamento 3.71, nonché sull'identico emendamento 3.97 Della Vedova, di cui è cofirmatario, per sottolinearne la non onerosità e la finalità di semplificazione.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona gli emendamenti 3.71 Galletti e 3.97 Della Vedova.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 3-bis.

La Commissione approva, con distinte votazioni, l'emendamento Ventucci 3-bis.7, risultando pertanto assorbiti gli emendamenti Carella 3-bis.1, Galletti 3-bis.3 e Di Biagio 3-bis.5. Approva quindi l'emendamento 3-bis.8 del relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'articolo aggiuntivo 3-bis.03. Nell'avvertire si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 3-ter, propone una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Del Tenno 3-ter.06 che, in caso di approvazione, determinerebbe l'assorbimento dell'articolo aggiuntivo 3-ter.01 Fugatti. Segnala, infine, che l'articolo aggiuntivo 3-ter.04 Sani è accantonato.

La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo 3-ter.05 Pagano e approva l'articolo aggiuntivo 3-ter.06 Del Tenno (Nuova formulazione), risultando assorbito l'articolo aggiuntivo 3-ter.01 Fugatti.

Maurizio FUGATTI (LNP) chiede chiarimenti in ordine alle modalità di lavoro della Commissione, considerato l'elevato numero di emendamenti presentati.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, fa presente che i lavori della Commissione si protrarranno per l'intera giornata e potranno proseguire anche in serata.
Avverte quindi che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 4.

La Commissione respinge gli emendamenti Zeller 4.4 e 4.5 ed approva l'emendamento Berardi 4.191.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Pugliese 4.186.

La Commissione approva quindi l'emendamento Pugliese 4.186 (Nuova formulazione) e respinge gli emendamenti 4.25 Brugger e 4.10 D'Antoni.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che l'emendamento 4.23 Zeller è accantonato per consentire al Governo di procedere agli opportuni approfondimenti.

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Modificando il parere precedentemente espresso, esprime parere contrario sull'emendamento Del Tenno 4.187.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Del Tenno 4.187, Bratti 4.7 e Brugger 4.34.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) interviene sull'emendamento 4.15 Fugatti, di cui è cofirmatario e su cui richiede chiarimenti in ragione del parere contrario espresso dal Governo e della riconsiderazione del parere favorevole, inizialmente espresso dal relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, rileva come le valutazioni del rappresentante del Governo sull'emendamento 4.15 Fugatti siano apparse fondate e tali da indurlo a riconsiderare il parere favorevole inizialmente espresso.

La Commissione respinge l'emendamento 4.15 Fugatti.

Maurizio FUGATTI (LNP) interviene sull'emendamento 4.22 Negro, di cui è cofirmatario, ritenendo che esso ponga una questione meritevole di attenzione.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 15.55, è ripresa alle 16.05.

Maurizio FUGATTI (LNP), con riferimento all'emendamento Negro 4.22, ricorda che il tema in esso affrontato è stato oggetto di molteplici ordini del giorno in Assemblea e che i vari gruppi hanno costantemente dichiarato che l'applicazione dell'IMU su unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto fabbricati che presentavano requisito di ruralità doveva essere rivista e riposizionata rispetto a quanto previsto nel decreto «salva Italia». Ritiene ciò tanto più rilevante vista la grave situazione di difficoltà in cui versa il settore agricolo.
Inoltre, rispetto alle precedenti prese di posizione in Assemblea sul tema, con l'approvazione di ordini del giorno, che non portavano ad alcuna conseguenza legislativa diretta, osserva che da parte della maggioranza vi è un modo diverso di affrontare il tema dell'IMU agricolo quando vi è la concreta possibilità di approvare emendamenti. Invita quindi i colleghi, pur rendendosi conto dei problemi di copertura, ad aprire una discussione nello stesso segno di quelle che portarono all'approvazione di ordini del giorno e a non condividere l'opinione corrente che un ordine del giorno non si nega a nessuno.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) fa presente che il previsto gettito dell'IMU agricola, calcolata dal Governo in 330 milioni di euro potrebbe invece raggiungere la cifra di oltre 1 miliardo. Invita pertanto il Governo a rivedere con attenzione le proprie stime perché, se l'importo del gettito si rivelasse ben più ampio, si introdurrebbe un elemento di grave difficoltà per il settore agricolo.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI fa presente che l'emendamento 4.22 è privo di copertura e che pertanto su di esso non può essere espresso parere favorevole. Ribadisce peraltro l'esattezza delle stime del Governo, trattandosi dei dati tratti dalle banche dati ufficiali, tra l'altro confrontate con le associazioni di categoria, mentre ritiene che la cifra indicata dal deputato Montagnoli sia inverosimile. Ribadisce altresì disponibilità del Governo, per quanto riguarda gli immobili rurali strumentali, dove non vi è parimenti un grado di certezza, a rivedere l'aliquota sugli stessi immobili qualora si manifestino risposte significativa di differenza di gettito rispetto alla stima ufficiale. Ricorda, a tale proposito, che il Governo ha stabilito che la prima rata dell'imposta fosse ridotta ad un terzo al fine di consentire di non gravare eccessivamente nel momento in cui si inizia a pagare.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, nel ricordare che la clausola di

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salvaguardia è già presente nel testo del Senato, fa presente che nel prosieguo si potrà verificare, nel caso di specie, chi avrà avuto ragione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Negro 4.22 e Montagnoli 4.19.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), intervenendo sull'emendamento Vanalli 4.16, fa presente che l'emendamento è di buon senso, poiché ritiene giusto non gravare con una ulteriore imposta il genitore che decide di dare in comodato d'uso gratuito un immobile al proprio figlio, avendo pagato già l'IMU sulla propria abitazione.

Francesco BARBATO (IdV), nel concordare con quanto esposto dal collega Montagnoli, dichiara di aggiungere la propria firma all'emendamento Vanalli 4.16 e invita il Governo e il relatore ad accantonare l'emendamento per operare una riflessione più ampia.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che il parere rimane contrario a causa dei problemi di copertura dell'emendamento.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritiene che debba essere data facoltà all'ente locale di non applicare in taluni casi l'imposta compensando il mancato gettito con tagli su altre voci del bilancio comunale, ricordando che tale facoltà era consentita dalla disciplina dell'imposta comunale sugli immobili e pertanto si tratterebbe di mantenerla. Viceversa, nel caso dell'IMU al comune non è data alcuna possibilità di scelta, ma ritiene che ciò sia contrario ai principi del federalismo che viene in tal caso del tutto negato.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI ribadisce che i comuni possono decidere nell'ambito della loro autonomia regolamentare e che l'emendamento non può avere il parere favorevole per assenza di copertura.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vanalli 4.16 e D'Amico 4.18.

Maurizio FUGATTI (LNP), nell'illustrare l'emendamento Martini 4.17, invita il relatore e il Governo ad una attenta valutazione vertendo l'emendamento sulla delicata questione di prevedere una riduzione dell'IMU per i nuclei familiari in cui è presente una o più persone non autosufficienti.

La Commissione respinge l'emendamento Martini 4.17.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), nell'illustrare il contenuto dell'emendamento Martini 4.20, ricorda che, anche su tale emendamento, che affronta il problema della riduzione dell'aliquota di base dell'imposta municipale sugli immobili abitati da famiglie con persone non autosufficienti, sono stati presentati molteplici ordini del giorno sull'argomento e, in particolare, pone la necessità di rivedere la tassazione delle abitazioni non utilizzate dal cittadino disabile ricoverato presso strutture ospedaliere.

Francesco BARBATO (IdV) dichiara di aggiungere la propria firma all'emendamento Martini 4.20, in considerazione della rilevanza del problema che riguarda i disabili, la cui condizione personale non può essere oggetto di valutazioni minimali, e pertanto invita il Governo a rivedere la sua posizione.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ritiene che probabilmente il Governo non potrà che riferirsi alla delega fiscale.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI, nel ribadire il parere contrario del Governo sull'emendamento Martini 4.20 per assenza di copertura, fa presente che nel tempo sono stati forniti autorevoli pareri sulla necessità di ridisegnare completamente l'ICI. L'imposta reale, infatti, ha caratteristiche di estrema semplicità, impostata sul valore catastale più un'aliquota

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e non dovrebbe essere mescolata con una serie di ulteriori detrazioni o abbattimenti di natura squisitamente personale, in una ripartizione logica e razionale del disegno del sistema tributario italiano, che prevede una imposta personale sul reddito. Su questa strada il Governo non potrebbe che incontrare problemi concettuali e logici con riferimento alla impostazione generale del sistema fiscale italiano.

Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) ritiene che lo strumento più indicato per un intervento a favore delle famiglie nelle quali siano presenti componenti disabili sia il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dall'articolo 5 del decreto-legge n. 201 del 2011, che ha disposto la revisione del sistema dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). A suo avviso, piuttosto che modificare il decreto-legge in esame per introdurre a favore di queste famiglie un modesto beneficio in termini di riduzione dell'IMU, si dovrebbe pensare ad impegnare il Governo, con un apposito atto di indirizzo, a tenere conto della situazione di queste famiglie in sede di revisione dell'ISEE.

Tea ALBINI (PD) concorda con il deputato Galletti, anche perché l'emendamento in esame abbatte l'imposta in presenza di persone non autosufficienti, ma senza tenere conto del reddito, con la conseguenza che l'agevolazione andrebbe a beneficio di tutti, a prescindere dalle effettive condizioni di bisogno economico. Rileva inoltre che un altro problema da affrontare è quello della persona disabile che non risiede nell'immobile o non lo possiede.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritiene che dovrebbe essere concessa ai comuni la facoltà, attualmente non prevista, di stabilire agevolazioni a favore delle famiglie nelle quali sia presente una persona disabile. Aggiunge che un intervento in tal senso deve però avere luogo in questa fase, atteso che i comuni stanno adottando in questi mesi i regolamenti attuativi della disciplina sull'IMU.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI sottolinea come il problema delle famiglie che assistono un componente disabile sia certamente grave e debba ricevere risposta da parte delle istituzioni e della politica. Ritiene tuttavia che un intervento sulla disciplina in materia di IMU non rappresenterebbe una buona soluzione e che sia preferibile invece seguire la via indicata dal deputato Galletti, vale a dire quella di ragionare sulle situazioni di bisogno e sugli interventi di sostegno in sede di revisione dell'ISEE.
Fa presente che, nell'ambito del gruppo di lavoro sull'elusione fiscale, costituito presso il Ministero e da lui diretto, sta emergendo come l'ordinamento preveda in molti casi una pluralità non coordinata di misure varie di sostegno a favore di categorie svantaggiate, con effetti netti non sempre chiari, e come interventi frammentari, del tipo di quello proposto dall'emendamento in esame, rischino di mancare l'obiettivo e di non essere di aiuto per chi ha ne davvero bisogno. Quel che in questo momento occorre è una ricostruzione ragionata del sistema di aiuti che si ponga il problema di individuare le esigenze da soddisfare prioritariamente, evitando sprechi di risorse e inefficienze, senza risolvere il problema delle iniquità.
Aggiunge che, in ogni caso, il parere del Governo sull'emendamento in esame non può che essere contrario, anche in considerazione della mancanza di copertura finanziaria dello stesso.

La Commissione respinge l'emendamento Fugatti 4.20.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI con riferimento all'emendamento Lanzarin 4.21, rileva come esso riapra un capitolo che era stato già definito al Senato, dove è stato approvato un emendamento, condiviso anche dall'ANCI, che esenta gli immobili di proprietà dei comuni dall'imposta in questione per la quota del 50 per cento destinata allo Stato. Per chiarire il

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senso di questa modifica, ricorda che il decreto-legge n. 201 del 2011, oltre ad anticipare il termine di decorrenza dell'IMU, che era già stata istituita dai cosiddetti «decreti Calderoli», ha fatto una scelta precisa per l'introduzione di un'imposta patrimoniale reale, la quale è stata articolata in due parti: una gravante sugli immobili e una sugli strumenti finanziari. Per quanto riguarda la parte di prelievo gravante sugli immobili, si sarebbero potute costruire due imposte distinte, una con gettito allo Stato e l'altra con gettito ai comuni. Si è però optato per una sola imposta al fine per semplificare gli adempimenti da parte dei contribuenti, che, quindi, sono chiamati con un medesimo atto al versamento dell'IMU sia per la parte dovuta allo Stato, sia per quella dovuta ai comuni. Si dovrà tuttavia valutare se prevedere in futuro due imposte distinte, separando l'IMU erariale da quella comunale, ovvero se prevedere il versamento dell'intero gettito ai comuni, salvo una quota da riservare alla perequazione orizzontale. In ogni caso, si tratta di una riflessione che andrà svolta in un altro momento e non in sede di conversione di un decreto-legge che reca interventi urgenti per consentire ai comuni di chiudere i propri bilanci.
Osserva, tra l'altro, che, mentre il testo attuale prevede in sostanza che lo stato rinunci alla sua quota di gettito lasciando liberi i comuni di decidere riguardo alla propria, l'emendamento in esame stabilisce che gli immobili di edilizia residenziale pubblica siano senz'altro esentati dall'IMU, il che appare eccessivo. A suo avviso, è preferibile mantenere l'attuale formulazione, così da permettere ai comuni di decidere liberamente e, per quanto riguarda gli immobili di proprietà di enti regionali, di trovare accordi autonomi con le regioni.

Marco MARSILIO (PdL) ritiene che il problema dell'IMU sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica sia stato solo parzialmente risolto al Senato, con l'eliminazione della quota di gettito destinata allo Stato. Rileva che l'emendamento in esame pone una diversa questione, che, a suo avviso, è meritevole di attenzione, in quanto si trascina da decenni. In base alla normativa vigente, infatti, gli enti locali, le regioni e lo Stato sono già esentati dal pagamento dell'IMU, come in precedenza dell'ICI, sugli immobili di loro proprietà. Il problema è rappresentato dagli immobili pubblici che formalmente non appartengono alle regioni, ma agli ATER. La legge prevede che ai comuni spetti l'imposta su questi immobili e che essi debbano quindi iscriverla a bilancio, ma gli ATER non sono in grado di pagarla, in quanto dispongono di risorse esigue e devono destinarle al mantenimento delle strutture che amministrano, che per loro natura e destinazione non sono fonte di reddito. Ne deriva che i comuni devono iscrivere a bilancio somme che in effetti non introitano. A suo avviso, quindi, l'emendamento in esame propone un intervento utile e condivisibile.

Tea ALBINI (PD) ritiene che la soluzione individuata al Senato sia soddisfacente e che abbattere ulteriormente le risorse destinate ai comuni sia sbagliato, atteso che si tratta delle risorse sulle quali i comuni fanno affidamento per finanziare le proprie politiche, anche di sostegno alle categorie svantaggiate. Quanto alla tesi del deputato Marsilio secondo cui l'imposta gravante sugli immobili pubblici non sarebbe pagata dalla regioni, ritiene che andrebbe verificata caso per caso e regione per regione. Rileva inoltre che andrebbe valutata la situazione di quei comuni che gestiscono i propri immobili non direttamente ma attraverso società in house appositamente costituite, le quali, allo stato, sono tenute al pagamento dell'IMU per intero, compresa quindi la quota statale.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI replicando al deputato Marsilio, chiarisce come gli immobili di proprietà dei comuni non siano esenti dall'IMU come non lo erano dall'ICI. A parte questo, ritiene che l'esenzione completa degli immobili di edilizia residenziale pubblica, oltre ad essere

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un'innovazione a suo parere eccessiva rispetto al quadro normativo fino ad oggi vigente, determinerebbe un problema di copertura finanziaria. Per questa ragione afferma che il parere del Governo non può che essere contrario e che, se la Commissione dovesse approvare l'emendamento, il Governo non potrà tenerne conto ai fini del testo sul quale porrà la questione di fiducia.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che gli emendamenti approvati saranno valutati sotto il profilo della copertura finanziaria dal Governo, che predisporrà una relazione tecnica su di essi, e dalla Commissione bilancio, che esprimerà il parere sul testo risultante dall'esame in sede referente.

Maurizio FUGATTI (LNP), nel chiedere l'accantonamento dell'emendamento Lanzarin 4.21, di cui è cofirmatario, invita il Governo ad evitare toni di contrapposizione, fermo restando che, se la Commissione dovesse approvare l'emendamento in questione, il Governo sarà libero in Aula di fare le scelte che riterrà opportune.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Lanzarin 4.21.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Savino 4.193 e respinge l'emendamento Brugger 4.35

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Marchignoli 4.9.

La Commissione approva l'emendamento Marchignoli 4.9 (Nuova formulazione).

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Misuraca 4.189.

La Commissione approva l'emendamento Misuraca 4.189 (Nuova formulazione).

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Froner 4.11, vertente sul tema dell'imposta comunale sulla pubblicità.
Illustra quindi il suo emendamento 4.197, esprimendo parere contrario su tutti i subemendamenti ad esso riferiti.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), precisa che il gruppo della Lega Nord voterà a favore dell'emendamento Fluvi 4.12, soppressivo del comma 3 dell'articolo 5, a meno che non si accantoni l'emendamento 4.197 del relatore per valutare una diversa formulazione dello stesso.

Francesco BARBATO (IdV) illustra il proprio subemendamento 0.4.197.4, volto a ridurre il contributo IFEL dallo 0,9 per mille, come previsto nell'emendamento 4.197 del relatore, allo 0,5 per mille, e ne raccomanda l'approvazione. Sottolinea quindi l'importanza di intervenire con decisione per ridurre i costi della politica e per incentivare la produttività delle imprese.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritiene che l'attuale formulazione dell'emendamento 4.197 del relatore sia condivisibile.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI conferma il parere contrario del Governo sull'emendamento Fluvi 4.12 e ritiene che possa essere condivisa la proposta di accantonamento dell'emendamento 4.197 del relatore, rilevando, in tale contesto, come il Governo reputi soddisfacente l'equilibrio raggiunto in materia di contributo all'IFEL con la norma di cui al comma 3 dell'articolo 4, la quale riduce il contributo all'IFEL al fine di tener conto del passaggio dall'ICI all'IMU. L'emendamento 4.12 rischia invece di mantenere in piedi la disciplina attuale in materia, senza consentire di ricalibrare il contributo all'IFEL.

Alberto FLUVI (PD) dichiara la propria disponibilità a ritirare l'emendamento 4.12, ove il relatore riformuli l'emendamento 4.197, prevedendo una riduzione

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del contributo IFEL, rispetto allo 0,9 per mille ivi previsto, che si riferisca al solo anno 2012. Precisa come in tal modo, con successivi interventi normativi, sia possibile determinare una graduale riduzione della misura del contributo in relazione all'andamento della finanza pubblica.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, riformula l'emendamento 4.197 sostituendo le parole «A decorrere dal 1o gennaio 2012» con le parole «Per il 2012» e stabilendo che il contributo sia rideterminato nella misura dello 0,8 per mille.
Avverte quindi che sono stati ritirati gli emendamenti Fluvi 4.12 e Montagnoli 4.39, nonché i subemendamenti Fugatti 0.4.197.1, 0.4.197.2, 0.4.197.3 e Barbato 0.4.197.4.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 4.197 (Nuova formulazione) del relatore e respinge gli emendamenti Galletti 4.52 e 4.88
La Commissione respinge quindi gli emendamenti Borghesi 4.53, Messina 4.127, Di Pietro 4.102 e Messina 4.126.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti al suo emendamento 4.200.

La Commissione respinge i subemendamenti Paglia 0.4.200.1, Rotondi 0.4.200.3 e Melchiorre 0.4.200.3.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra il proprio subemendamento 0.4.200.5, volto a sostituire l'IMU sulla prima casa con un contributo di solidarietà applicato ai redditi superiori ai novantamila euro.

La Commissione respinge il subemendamento Fugatti 0.4.200.5.

Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) illustra il proprio subemendamento 0.4.200.7, volto a rendere opzionale la rateizzazione del pagamento dell'IMU.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona il subemendamento Galletti 0.4.200.7 per effettuare approfondimenti.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Galletti 0.4.200.6 e Albini 0.4.200.8, approva l'emendamento 4.200 del relatore, risultando assorbito l'emendamento Savino 4.190 nonché l'emendamento Soglia 4.192.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Messina 4.58.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Callegari 4.98.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra l'emendamento Bragantini 4.119 e ne raccomanda l'approvazione.

Francesco BARBATO (IdV) sottoscrive l'emendamento Bragantini 4.119.

La Commissione respinge l'emendamento Bragantini 4.119

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra il proprio emendamento 4.62 e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Osvaldo Napoli 4.61 e Montagnoli 4.62.

Alberto FLUVI (PD) illustra il proprio emendamento 4.64, relativo all'applicazione dell'IMU alle dimore storiche utilizzate per attività di tipo commerciale.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Fluvi 4.64.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Galletti 4.93 e 4.87.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) illustra il proprio emendamento 4.66 e ne raccomanda l'approvazione.

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Il Sottosegretario Vieri CERIANI conferma il parere contrario del Governo sull'emendamento Oliverio 4.66.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Oliverio 4.66, Fiorio 4.68, Galletti 4.92, Callegari 4.84, Comaroli 4.117 e De Poli 4.112.

Alberto FLUVI (PD) illustra l'emendamento Froner 4.73 e ne raccomanda l'approvazione.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI conferma il parere contrario del Governo sull'emendamento Froner 4.73, ritenendo che lo stesso, sebbene comprensibile nella sua ratio, comporti oneri non coperti.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Froner 4.73, al fine di verificarne l'impatto sotto il profilo finanziario.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passa all'esame di talune proposte emendative che riguardano il pagamento dell'IMU, altre che tramite il modello F24, anche con il bollettino postale. Si riferisce agli emendamenti Giorgetti 4.109 e 4.103 e all'emendamento Soglia 4.188.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI sottolinea come il bollettino postale, a differenza del modello F24, non consenta di ricostruire in modo chiaro e tempestivo il gettito dell'imposta.

Maurizio BERNARDO (PdL), non condividendo l'intervento del rappresentante del Governo, dichiara di essere favorevole a che l'IMU possa essere pagata con bollettino postale, evidenzia, inoltre, come, qualora non si intendesse prevedere tale ulteriore modalità di versamento dell'imposta a decorrere dalla prima rata, si potrebbe, quantomeno, farla decorrere dalla seconda rata di settembre 2012, invitando pertanto il Governo ad una riflessione su tale proposta. Rileva, altresì, come, con l'utilizzo, da parte dei contribuenti, del bollettino per il versamento IMU, l'Agenzia delle entrate conseguirebbe dei risparmi di spesa, a seguito della minore commissione corrisposta dall'Agenzia stessa per il bollettino postale rispetto all'utilizzo del modello F24.

Maurizio LEO osserva come molti contribuenti non abbiano dimestichezza con il modello F124, ritenendo preferibile che l'IMU possa essere pagata anche con bollettino postale.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ritiene che la questione potrebbe essere risolta riformulando l'emendamento Soglia 4.188 in modo tale da prevedere la possibilità di pagare con il bollettino postale non immediatamente ma a decorrere dal 1o dicembre 2012. Si avrà così il tempo di effettuare le opportune verifiche al fine di rendere, se necessario, il pagamento tramite bollettino postale del tutto equiparabile a quello tramite modello F24.

La Commissione approva l'emendamento Soglia 4.188 (Nuova formulazione), risultando pertanto assorbiti gli emendamenti Alberto Giorgetti 4.109 e 4.103; respinge quindi l'emendamento Zeller 4.111, gli identici emendamenti Osvaldo Napoli 4.75 e Albini 4.78, nonché gli emendamenti Zeller 4.79 e Fluvi 4.76.

Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) illustra il proprio emendamento 4.99 e ne raccomanda l'approvazione.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI osserva che l'emendamento Galletti 4.99 e gli identici emendamenti sono senz'altro meritevoli di attenzione nel merito, ma presentano problemi di copertura finanziaria. Conferma, pertanto, il proprio parere contrario.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Galletti 4.99, Pagano 4.83, Braga 4.80, Stradella 4.81, Versace 4.82 e Marchignoli 4.85, gli identici emendamenti Santori 4.128, Beccalossi 4.129 e Brugger 4.130, l'emendamento Zeller 4.134.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, esprime parere contrario sul subemendamento Zeller 0.4.199.1.

La Commissione respinge il subemendamento Zeller 0.4.199.1.

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Alberto FLUVI (PD) chiede di accantonare l'emendamento 4.199 del relatore, relativo al regime IMU applicabile agli immobili di interesse storico o artistico.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento 4.199.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zeller 4.135 e 4.141.

Marina SERENI (PD) fa presente che l'emendamento 4.201 del relatore prevede un'esenzione fiscale per i fabbricati ubicati nelle zone colpite dal sisma che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009, osservando come sarebbe opportuno estendere tale esenzione anche ai territori dell'Umbria interessati dal sisma del 15 dicembre 2009. Segnala, infatti, che i danni prodotti agli immobili da tale ultimo evento sono rilevanti, ancorché interessino un numero relativamente limitato di edifici.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI ritiene che non vi siano le condizioni per estendere la portata delle disposizioni di cui all'emendamento 4.201 nel senso indicato dall'onorevole Sereni.

Marina SERENI (PD) segnala il rischio che si crei una disparità di trattamento per situazioni analoghe, che potrebbe determinare l'incostituzionalità della disposizione in esame.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, riformula il proprio emendamento 4.201, nel senso di comprendervi anche una modifica al comma 1-bis dell'articolo 4.

La Commissione approva l'emendamento 4.201 del relatore (Nuova formulazione), restando pertanto assorbito l'emendamento Lolli 4.146. La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi l'emendamento Nannicini 4.142, respinge l'emendamento Lenzi 4.138, gli identici emendamenti Barbato 4.143 e Fugatti 4.144, gli emendamenti Albini 4.145, Forcolin 4.158, Albini 4.183 e 4.166

La Commissione approva quindi l'emendamento 4.198 del relatore, nonché l'emendamento Bernardo 4.194, e respinge l'emendamento Albini 4.167.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 4.016, di cui è primo firmatario, evidenziando come nell'ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale sia stata soppressa l'addizionale comunale sull'energia elettrica e sia pertanto opportuno prevedere una riduzione dell'accisa sull'energia elettrica utilizzata per l'illuminazione pubblica, al fine di garantire l'equilibrio della finanza degli enti locali e il finanziamento di tale servizio.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Montagnoli 4.016 e 4.09.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra il subemendamento Fugatti 0.4-bis.021.1, segnalando come sia inopportuno l'ampliamento del ricorso alla nomina di dirigenti a contratto da parte degli enti locali. Osserva, peraltro, come la complessità dei temi coinvolti dalla modifica della disciplina del patto di stabilità interno avrebbe richiesto tempi di esame più ampi.

Francesco BARBATO (IdV) raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.4-bis.021.2, evidenziando come la spesa pubblica sia sostanzialmente fuori controllo anche a causa delle procedure non meritocratiche di selezione della dirigenza pubblica. Sottolinea, infatti, l'esigenza di assicurare a tutti i livelli, centrali e territoriali, la separazione fra politica e amministrazione, in quanto in molti casi l'intreccio tra la burocrazia e i decisori politici ha portato a conseguenze assai negative per la buona gestione delle amministrazioni pubbliche.

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Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) osserva che l'articolo aggiuntivo del relatore 4-bis.021 è senz'altro meritevole di apprezzamento. Segnala, tuttavia, che la fissazione al 30 giugno del termine perentorio per l'indicazione dell'entità degli spazi finanziari da cedere da parte dei comuni sembra non tenere conto della circostanza che a tale data i comuni non sono in grado di valutare se dispongano effettivamente di un differenziale positivo rispetto all'obiettivo fissato dal patto di stabilità interno, anche in considerazione del fatto che nell'anno in corso il termine per la presentazione dei bilanci scade il medesimo 30 giugno.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, prendendo atto di quanto rappresentato dagli onorevoli Montagnoli e Barbato, si dichiara disponibile a valutare un'eventuale soppressione del comma 13 del suo articolo aggiuntivo 4-bis.021, accogliendo gli identici subemendamenti Fugatti 0.4-bis.021.1 e Barbato 0.4-bis.021.2.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI fa presente che le disposizioni del comma 13 dell'articolo aggiuntivo 4-bis.021 intendono recepire una richiesta di maggiore flessibilità della normativa in merito al conferimento di incarichi dirigenziali a contratto da parte degli enti locali: esprime quindi parere contrario sugli identici subemendamenti Fugatti 0.4-bis.021.1 e Barbato 0.4-bis.021.2.
Segnala, inoltre, che l'articolo aggiuntivo, al comma 15, perfeziona la disciplina sanzionatoria per il mancato rispetto del patto di stabilità interno, intervenendo su una normativa essenziale al fine di garantire il rispetto del patto di stabilità interno e, quindi, degli equilibri di bilancio. Rileva, infatti, che con le modifiche introdotte presso l'altro ramo del Parlamento viene ripristinata la proporzionalità delle sanzioni rispetto all'entità della violazione dei limiti imposti dal patto di stabilità interno, osservando che l'attuale disciplina, che prevede un tetto alle sanzioni pari al 3 per cento delle entrate correnti registrate nell'ultimo consuntivo, presenta profili di irragionevolezza, in quanto può determinare l'applicazione una medesima penalizzazione a fronte di violazioni assai diversificate nell'entità. Segnala, inoltre, il rilievo delle disposizioni del comma 12 del medesimo articolo aggiuntivo che estendono al 2013 la disciplina derogatoria in materia di assunzioni necessarie all'esercizio delle funzioni di polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale, rilevando, su un piano generale, come il contenuto della proposta emendativa in esame sia il frutto di un positivo confronto con l'ANCI.

Tea ALBINI (PD) rileva che la previsione di un patto di stabilità interno orizzontale nazionale rischia di vanificare sostanzialmente le disposizioni vigenti in materia di regionalizzazione degli obiettivi. Su un piano più generale, ricorda inoltre la propria contrarietà all'emendamento del relatore 4.200, segnalando come la previsione di un'ulteriore rateazione del versamento dell'IMU rischia di penalizzare i comuni nel cui territorio si trova un ridotto numero di seconde case.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) chiede di precisare se le disposizioni dell'articolo aggiuntivo 4-bis.021 del relatore determinino il venir meno della regionalizzazione del patto di stabilità interno, che, a suo avviso, ha prodotto benefici risultati.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, precisa che la normativa sulla regionalizzazione del patto di stabilità interno non è abrogata dal suo articolo aggiuntivo.

Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) chiede di voler valutare l'opportunità di riconsiderare il termine del 30 giugno previsto dai commi 1 e 2 dell'articolo aggiuntivo 4-bis.021 del relatore.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI, nel rimarcare come il contenuto dell'articolo aggiuntivo 4-bis.021 del relatore sia stato elaborato in stretto raccordo con l'ANCI, osserva che è plausibile che i comuni, nel

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momento in cui provvedono all'elaborazione del proprio bilancio, procedano contestualmente alle comunicazioni previste dai commi 1 e 2 dell'articolo aggiuntivo.

Alberto FLUVI (PD) osserva che con l'articolo aggiuntivo 4-bis.021 del relatore la normativa relativa alla regionalizzazione del patto di stabilità interno viene significativamente depotenziata, in considerazione della previsione, al comma 3, di un contributo finanziario statale commisurato agli spazi finanziari ceduti dai comuni. Rileva, pertanto, come la proposta privilegi la compensazione nazionale, a danno dei vincoli di solidarietà esistenti a livello regionale.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI evidenzia la positiva innovazione contenuta nell'articolo aggiuntivo 4-bis.21 del relatore, consistente nella possibilità di utilizzare in compensazione i differenziali a livello nazionale, possibilità che opportunamente si aggiunge a quella già prevista a livello regionale.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda come egli abbia proceduto a presentare l'articolo aggiuntivo 4-bis.021, pur non condividendone alcune parti, poiché il contenuto costituiva il frutto di una formulazione concordata con il Governo e con l'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI). Evidenzia, quindi, l'innovazione virtuosa consistente nella possibilità di effettuare compensazioni anche a livello nazionale.

Tea ALBINI (PD) sottolinea, al riguardo, come procedendo in tal modo perderebbe forza la compensazione operante a livello regionale.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI, rispondendo al deputato Albini, ricorda che l'esperienza evidenzia come oltre alle compensazioni che si generano a livello regionale, vi sono comunque delle ulteriori possibilità di compensazione che si hanno, di fatto, a livello nazionale.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, si rimette quindi alla Commissione in ordine agli identici subemendamenti Fugatti 0.4-bis.021.1 e Barbato 0.4-bis.021.2, ricordando come invece il parere del rappresentante del Governo su tali subemendamenti sia contrario.
Riformula quindi il suo articolo aggiuntivo 4-bis.021.

La Commissione respinge gli identici subemendamenti Fugatti 0.4-bis.021.1 e Barbato 0.4-bis.021.2, mentre approva l'articolo aggiuntivo 4-bis.021 del relatore (Nuova formulazione).

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, sospende quindi brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 18.45, è ripresa alle 19.10.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 5.

La Commissione approva gli identici emendamenti Galletti 5.1 e Forcolin 5.5.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, illustra il proprio emendamento 5.13, che riguarda taluni aspetti della normativa relativa al bollo ed alle attività scudate, su cui vi è il parere favorevole del Governo ed al quale non sono stati presentati subemendamenti.

La Commissione approva l'emendamento 5.13 del relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che sull'emendamento Berardi 5.9 il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole, differentemente dal relatore; tuttavia, alla luce della posizione del Governo, rivedendo il suo parere, valuta favorevolmente la proposta emendativa.

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La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Berardi 5.9 e Savino 5.12.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Marchignoli 5.3, Soglia 5.6 e Berardi 5.10. Approva, quindi, l'emendamento Pagano 5.8.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 6. Propone quindi una riformulazione dell'emendamento Barbato 6.4.

Francesco BARBATO (IdV) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 6.4.

La Commissione approva l'emendamento Barbato 6.4 (Nuova formulazione).

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) si sofferma sul proprio emendamento 6.3, volto a prevedere che le compravendite immobiliari concluse a valori di mercato uguali o superiori a quelli indicati dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del territorio sono, in ogni caso, escluse da successivi accertamenti da parte dell'Agenzia delle entrate. Ritiene, infatti, corretto che i controlli vengano concentrati sugli atti di compravendita immobiliare con valore inferiore a quelli di mercato. Invita pertanto il relatore ed il Governo a svolgere ulteriori riflessioni al riguardo.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI ribadisce la contrarietà del Governo, per mancanza di copertura, rispetto all'emendamento Montagnoli 6.3.

La Commissione respinge l'emendamento Montagnoli 6.3, mentre approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Graziano 6.8 e Misuraca 6.7.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Pagano 6.6.

Alessandro PAGANO (PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 6.6.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Pagano 6.6 (Nuova formulazione) e Barbato 6.5.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 8.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Donadi 8.10, Barbato 8.2 e 8.3 e Fugatti 8.5.

Alberto FLUVI (PD), considerato che il proprio emendamento 8.8 verte sulla questione che attiene al rapporta tra l'Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza, già affrontata nel corso della discussione generale sul provvedimento, lo ritira, unitamente all'emendamento 8.7.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Ventucci 8.50 e respinge gli emendamenti Fluvi 8.12 e Del Tenno 8.47. Approva, quindi, l'emendamento Fluvi 8.15.

Maurizio FUGATTI (LNP), intervenendo sull'emendamento Forcolin 8.16, ricorda che questo riguarda la disposizione finalizzata all'acquisto da parte della regione Campania del termovalorizzatore di Acerra. Si tratta di una questione sulla quale il suo gruppo ha già manifestato l'intenzione di intervenire per sopprimere l'attuale comma 11 dell'articolo 8.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Forcolin 8.16 ed approva l'emendamento Graziano 8.52.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, intervenendo sull'emendamento Di Biagio 8.44 ricorda che, in qualità di relatore, ne condivide il contenuto, ma ad avviso del Governo vi sono problematiche insuperabili sotto il profilo della copertura finanziaria.

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Il Sottosegretario Vieri CERIANI ribadisce la contrarietà del Governo, per mancanza di copertura, rispetto all'emendamento Di Biagio 8.44.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) chiede di accantonare il proprio emendamento 8.44 per svolgere ulteriori approfondimenti e riflessioni.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Di Biagio 8.44.

La Commissione approva quindi l'emendamento 8.53 del relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Savino 8.45.

Elvira SAVINO (PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 8.45.

Alberto FLUVI (PD) chiede di accantonare l'emendamento Savino 8.45 per svolgere ulteriori approfondimenti e riflessioni sulla nuova formulazione presentata.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Savino 8.45.

Alberto FLUVI (PD), pur apprezzando lo sforzo del Governo che cerca di sanare una situazione esistente all'interno delle agenzie fiscali, la cui attività potrebbe essere messa altrimenti a rischio fino all'espletamento dei nuovi concorsi, osserva che l'emendamento Schirru 8.32 tenta di limitare la eccessiva discrezionalità presente nel testo fissando alcuni criteri per l'individuazione delle figure apicali. Preannuncia, in ogni caso, la predisposizione di un ordine del giorno per chiedere al Governo una particolare attenzione sull'argomento.

Francesco BARBATO (IdV), ricorda che recentemente il Tribunale amministrativo regionale ha bocciato circa 770 nomine sulle 1.200 che erano state effettuate presso le agenzie fiscali con le modalità qui riproposte. Ritiene invece che i vertici delle stesse non possano che essere ricoperte per meriti, capacità e competenze, attraverso concorsi successivi e non attraverso la formula priva di senso giuridico «degli incarichi già affidati». Anzi, ritiene che sia arrivato il momento di interrompere l'uso di siffatte modalità che ritiene sia, inoltre, esattamente il contrario di quello che chiedono oggi gli italiani, stufi di vedere privilegiati amici o parenti. In caso contrario, ritiene che la pubblica amministrazione non potrà uscire dal ristretto ciclo di incapacità e parassitismo che impedisce lo sviluppo del Paese.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), ritiene che, invece di essere costretti a compensare gli effetti di fabbisogno recati dal comma 24 dell'articolo 8 e quindi essere costretti a spendere denaro pubblico per attribuire incarichi dirigenziali a funzionari delle agenzie fiscali - seppure per il tempo necessario all'espletamento di necessarie procedure concorsuali - si potrebbe sanare l'urgente e inderogabile esigenza di assicurare la funzionalità delle agenzie fiscali attraverso il temporaneo trasferimento di personale dirigenziale dai Ministeri.

La Commissione respinge l'emendamento Schirru 8.32.

Maurizio FUGATTI (LNP), illustra il contenuto dell'emendamento Comaroli 8.35, di cui è cofirmatario, facendo presente che, essendo i premi di produttività e tutte le altre voci variabili della retribuzione dei militari della Guardia di Finanza e del personale dall'Agenzia delle entrate parametrati alle somme contestate attraverso gli atti di riscossione, vi potrebbe essere in alcuni casi il tentativo di contestare somme più elevate, al fine di elevare la propria retribuzione. Ritiene invece che occorra curare in modo particolare non solo il mantenimento di un corretto rapporto tra i cittadini e il fisco, ma anche tra il fisco e i cittadini, attraverso

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l'adozione di appositi strumenti di verifica.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), ritiene che l'emendamento 8.35 presenti profili che investono la parità di trattamento delle altre pubbliche amministrazioni, dove si tiene conto di ciò che viene incassato e non di ciò che viene accertato. In caso contrario, occorrerebbe dare la stessa possibilità anche alle altre pubbliche amministrazioni, per una questione di serietà.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che l'argomento è già stato oggetto di una discussione nel corso della precedente seduta.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI fa presente che la norma, qualora fosse modificata dall'emendamento Comaroli 8.35, riferendosi alle somme riscosse e non a quelle accertate, diverrebbe inapplicabile. Infatti, se si dovesse attendere la fine del contenzioso, il dipendente destinatario del premio di produttività o di una voce variabile della retribuzione potrebbe non essere più in servizio, o altro.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Comaroli 8.35.

Sergio Antonio D'ANTONI (PD), concorda con l'accantonamento dell'emendamento 8.35.

Maurizio LEO (PDL), ricorda, in base alla sua personale esperienza, che i compensi incentivanti erano legati alla riscossione definitiva e non all'entità delle somme contestate attraverso gli atti di riscossione. Chiede pertanto che si accerti l'effettiva procedura che viene seguita.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ventucci 8.51 e 8.49.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che, relativamente all'articolo aggiuntivo Leo 8.03, è stato formulato un invito al ritiro.

Maurizio LEO (PDL), fa presente di aver riformulato il suo articolo aggiuntivo 8.03 (vedi allegato 2) che tiene conto di alcune osservazioni evidenziate negli ultimi giorni dalla stampa specializzata. Si tratta di esigenze avvertite dalle imprese e dal mondo di professionisti relativamente alla questione dell'abuso del diritto tributario.
Peraltro, conoscendo l'impegno del Governo con riferimento alla riforma fiscale, accoglie l'invito a ritirare l'emendamento, preannunciando la presentazione di un ordine del giorno relativamente a tale argomento nel quale verranno trasfusi i contenuti dell'articolo aggiuntivo.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Donadi 8.06 e 8.07 e Messina 8.011.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 9.
Ricorda gli identici emendamenti Della Vedova 9.3, Causi 9.2, Nannicini 9.4, Graziano 9.5, Marinello 9.6 e Bernardo 9.7 sono ammissibili limitatamente ai commi 2-bis e 2-ter.

La Commissione approva gli identici emendamenti Della Vedova 9.3, Causi 9.2, Nannicini 9.4, Graziano 9.5, Marinello 9.6 e Bernardo 9.7 limitatamente ai commi 2-bis e 2-ter.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Barbato 9.9.

Francesco BARBATO (IdV) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 9.9.

La Commissione inoltre, con distinte votazioni, approva quindi gli emendamenti Barbato 9.9 (Nuova formulazione), Ventucci 9.10, 9.11, 9.12, e 9.13, e 9.14 del

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relatore. La Commissione approva altresì l'emendamento Savino 9.8, che è stato rinumerato come 10.47.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 10.
Con riferimento all'emendamento Garavini 10.1, ricorda che il Governo si è impegnato, nel disegno di legge delega in materia fiscale, ad affrontare la materia oggetto della proposta emendativa e pertanto invita i presentatori a ritirare l'emendamento.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, invita i presentatori a ritirare anche l'emendamento Garavini 10.5, poiché la questione recata dallo stesso è già stata affrontata nell'altro ramo del Parlamento.

Laura GARAVINI (PD) osserva che in realtà il suo emendamento 10.5 intendeva solo ripristinare l'originaria volontà del Governo, in quanto le modifiche apportate dal Senato al comma 2 dell'articolo 10 sembrano favorire un concessionario dei giochi pubblici.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che il Governo ha rinunciato alla posizione, la quale sembrava eccessiva, secondo cui la documentazione antimafia nel settore dei giochi pubblici doveva riguardare oltre che il coniuge del socio della società concessionaria, anche i parenti entro il terzo grado.

Laura GARAVINI (PD), osserva che, in realtà, quella modifica sembra apposta per favorire un concessionario in particolare, mentre ritiene che la questione richieda invece una particolare attenzione.

Alberto FLUVI (PD), ritiene che la collega Garavini abbia posto la questione in termini corretti poiché si tratta di una vicenda su cui il Governo dovrebbe essere perfettamente consapevole. In particolare, la norma su cui incide l'emendamento riguarda la società concessionaria Bplus, ex Atlantis, investendo anche la vicenda giudiziaria che coinvolge il signor Corallo. In tale ambito l'emendamento cerca di ripristinare la formulazione iniziale del decreto-legge in materia.

La Commissione respinge gli emendamenti o Garavini 10.1 e Garavini 10.5.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, fa presente che la questione sarà sottoposta all'attenzione del Governo.
Per quanto riguarda poi l'emendamento Garavini 10.3, relativo al riciclaggio di denaro, fa presente che è stata annunciata una sua riformulazione e pertanto propone di accantonarlo per un approfondimento.

Sergio Antonio D'ANTONI (PD), ritiene che occorrerebbe accantonare l'intero articolo 10.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Garavini 10.3.

Alberto FLUVI (PD), propone di accantonare anche l'emendamento Garavini 10.4 che riguarda i versamenti allo Stato tramite F24 del prelievo erariale unico, al fine di procedere ad un approfondimento.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Garavini 10.4.

Laura GARAVINI (PD), ritiene che l'emendamento Abrignani 10.38 debba essere posto all'attenzione del Governo e del relatore, poiché esso prevede un ulteriore ridimensionamento nelle cause di esclusione delle concessionarie, prevedendo la formulazione iniziale l'esclusione per chi fosse indagato. Ritiene che se passasse l'emendamento Abrignani 10.38 sarebbe escluso solo chi è condannato con sentenza di primo grado.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI esprime parere contrario sull'emendamento Abrignani 10.38

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Gianfranco CONTE, presidente e relatore, osserva che in realtà si tratta di una norma comprensibile che si applica in un momento in cui vi sono concessionari che si confrontano. Si prevede infatti il caso di chi è condannato o imputato, escludendo colui che è oggetto dell'apertura di un mero fascicolo di indagine.

La Commissione approva l'emendamento Abrignani 10.38, risultando pertanto assorbito l'emendamento Raisi 10.6.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Comaroli 10.7.
Con riferimento all'emendamento Fugatti 10.13, fa presente che vi sono molti emendamenti che intervengono sulle questioni relative all'ippica e che il relatore e il Governo hanno invitato i presentatori a ritirare gli emendamenti presentati sull'argomento, altrimenti il parere è contrario, in attesa di un accordo tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell'economia e delle finanze.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) ricorda l'impegno assunto dal Governo a trattare la materia delle scommesse sportive in materia ippica.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, osserva come la materia potrebbe essere trattata nell'ambito della delega legislativa in materia fiscale. Invita quindi al ritiro dell'emendamento Fugatti 10.13.

La Commissione respinge l'emendamento Fugatti 10.13.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, invita al ritiro dell'emendamento Pugliese 10.40.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pugliese 10.40, 10.46, Savino 10.41, Soglia 10.45, approva l'emendamento Soglia 10.43 e respinge l'emendamento Comaroli 10.19.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra l'emendamento Bragantini 10.20 e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bragantini 10.20, Barbato 10.25, 10.26, 10.27, 10.29, 10.30, 10.31, 10.32, 10.33, 10.34, 10.35 e 10.36, approva l'emendamento Soglia 10.39.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Savino 10.42.

Elvira SAVINO (PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 10.42.

La Commissione approva l'emendamento Savino 10.42 (Nuova formulazione), risultando pertanto assorbito l'emendamento Pugliese 10.44. Approva quindi gli emendamenti Barbato 10.37, respingendo invece l'emendamento Barbato 10.28.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione dell'emendamento Savino 8.45 (Nuova formulazione), che era stato in precedenza accantonato.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Savino 8.45 (Nuova formulazione)

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 11.

La Commissione approva l'emendamento Berardi 11.9.

Cosimo VENTUCCI (PdL) chiede che sia accantonato l'emendamento Fugatti 11.3 per approfondimenti.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, accantona l'emendamento Fugatti 11.3.

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La Commissione approva l'emendamento Ventucci 11.10.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti segnalati riferiti all'articolo 12.

Alberto FLUVI (PD) fa proprio l'emendamento Marchignoli 12.1 e lo ritira.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra il proprio emendamento 12.7 e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Fugatti 12.7 e Barbato 12.6.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Del Tenno 12.19.

Maurizio DEL TENNO (PdL) accoglie la proposta di riformulazione dell'emendamento 12.19.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Del Tenno 12.19 (Nuova formulazione) e respinge l'articolo aggiuntivo Zeller 12.04.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, riformula il proprio emendamento 12.21.

La Commissione approva l'emendamento 12.21 (Nuova formulazione) del relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, avverte che il Governo ha preannunciato la presentazione a breve di un articolo aggiuntivo recante misure urgenti in materia di assegnazione di frequenze in banda televisiva, nonché in materia di contributi per l'utilizzo delle frequenze televisive, che dovrà essere valutato sotto il profilo dell'ammissibilità.
Sospende quindi la seduta fino alle 20.30.

La seduta, sospesa alle 20.15, è ripresa alle 20.30.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, comunica che il Governo ha presentato l'articolo aggiuntivo 3-ter.07 (vedi allegato 3), rispetto al quale dovrà fornire la relazione tecnica sulla copertura finanziaria. Avverte che la presidenza si riserva di valutare l'ammissibilità dell'emendamento, acquisendo, a tal fine, anche la valutazione del Presidente della Camera. Ove l'emendamento sia dichiarato ammissibile, verrà stabilito un congruo termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani, alle ore 10.30.

La seduta termina alle 20.35.