CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 aprile 2012
636.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (X e XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 11 aprile 2012. - Presidenza del presidente della XI Commissione Silvano MOFFA. - Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

La seduta comincia alle 12.05.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
Testo unificato C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo e C. 4674 Gianni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 18 gennaio 2012.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta delle Commissioni riunite si è convenuto di rinviare l'esame delle proposte emendative presentate (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 569, di martedì 29 novembre 2011, allegati 1 e 2, pag. 9 e seguenti), anche a seguito della richiesta del rappresentante del Governo di svolgere ulteriori approfondimenti: l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle stesse Commissioni riunite ha quindi concordato, nella riunione svoltasi la scorsa settimana, di riprendere oggi l'esame degli emendamenti.

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Fedriga 1.6, Lulli 2.2, a condizione che sia riformulato come emendamento aggiuntivo, e non sostitutivo, limitatamente all'ultimo periodo dello stesso, Fedriga 2.3 e 2.4; raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento 2.50 dei relatori, esprimendo altresì parere favorevole sugli emendamenti Fedriga 4.1, 5.1, 5.2, 5.3 e 5.4, Anna Teresa Formisano 6.1, Fedriga 6.2, 6.3, 6.4 e 7.1, Anna Teresa Formisano 7.3 e Fedriga 7.4.
Invita, conseguentemente, al ritiro delle restanti proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario, fatto salvo l'emendamento Cimadoro 4.2, del quale prospetta l'accantonamento, al

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fine di effettuare ulteriori approfondimenti circa la sua possibile onerosità. Precisa, peraltro, che taluni degli emendamenti di iniziativa del gruppo dell'Italia dei Valori - pur presentando profili di interesse - non possono essere accolti a causa della carenza delle relative risorse economiche.

Il viceministro Michel MARTONE comunica che - per quanto di competenza - il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha chiesto di rappresentare alle Commissioni riunite l'opportunità di riflettere sulle finalità del provvedimento in esame, tenuto conto che gli aspetti relativi all'occupazione femminile e giovanile trovano risposte nella riforma del mercato del lavoro e quelli per il sostegno dell'imprenditoria andranno confrontati con il nuovo quadro degli incentivi alle imprese, che sono allo studio del Ministero dello sviluppo economico; informa, peraltro, che l'ufficio legislativo del suo dicastero ha richiesto formalmente - per questi aspetti - il parere di competenza al predetto Ministero.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) prende atto con rammarico che il Governo si ostina nel suo atteggiamento poco rispettoso del ruolo del Parlamento, dal momento che, ogni volta che si trova dinanzi a provvedimenti di iniziativa parlamentare, frappone sempre ostacoli al corretto svolgimento dell'iter, invitando a svolgere ulteriori riflessioni di merito, nel presupposto che sulle materie in discussione il Governo abbia già assunto proprie iniziative o sia in procinto di adottare specifiche misure. Fa notare che il Governo dimostrerebbe maggiore coerenza se dichiarasse apertamente di non avere alcuna intenzione di considerare il lavoro delle Commissioni parlamentari, ritenendosi l'unico organo titolato ad assumere l'iniziativa legislativa.

Gabriele CIMADORO (IdV) constata con rammarico il parere contrario espresso dai relatori sugli emendamenti che il suo gruppo ha presentato sul provvedimento in esame. Sottolinea che si tratta, a suo giudizio, di emendamenti di mero buon senso e condivisibili e giudica non sufficiente la motivazione esposta, che è quella usuale, ovvero la mancanza delle risorse economiche.

Antonino FOTI (PdL), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la presenza alla seduta odierna, giudica poco opportuna l'ipotesi di rinvio dell'esame del provvedimento, atteso che le Commissioni riunite hanno già svolto una lunga e approfondita discussione, che ha condotto ad un testo condiviso da tutti gli schieramenti politici, in ordine al quale sono state concordate - tra i gruppi appartenenti alla nuova e alla precedente maggioranza - solo talune limitate modifiche, che si sostanziano nel parere favorevole sugli emendamenti richiamati dal relatore per la XI Commissione. Ritiene, pertanto, necessario che il Parlamento faccia il proprio dovere e proceda speditamente nell'esame del testo unificato, affinché, in tempi di crisi economica, si favorisca la realizzazione di interventi realmente utili, a sostegno dell'occupazione giovanile e femminile.

Alberto TORAZZI (LNP) ritiene opportuno svolgere una breve riflessione: la crisi in atto, in Italia come in Europa, è grave ed è prevalentemente una crisi di sviluppo; al contrario, la cura che il Governo sta attuando non è mirata allo sviluppo, anzi rischia di «uccidere il malato» invece di curarlo. Il testo che le Commissioni hanno predisposto, a suo parere, è incardinato sulla necessità di creare sviluppo e occupazione, le risorse richieste sono minime e si tratta sostanzialmente di un testo condiviso anche dall'opposizione: il Governo non può, dunque, limitarsi a chiedere l'ennesima pausa di riflessione, ma deve prendere una posizione nel merito.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene necessario scindere in due parti le valutazioni circa l'andamento della seduta odierna: sotto un profilo di natura generale, infatti, occorre manifestare un fermo disappunto

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per l'atteggiamento di scarsa collaborazione - se non di preclusione - del Governo di fronte alle iniziative di carattere parlamentare; per quanto concerne, tuttavia, il provvedimento in esame, ritiene che non si possa non convenire sull'esigenza di svolgere un'ulteriore riflessione, soprattutto alla luce dei pareri oggi esposti dal relatore per la XI Commissione sugli emendamenti presentati, dai quali emergerebbe - pur a fronte di presunte «intese» evocate dal deputato Antonino Foti - un orientamento sostanzialmente ostile rispetto alle proposte di modifica prospettate dal gruppo del Partito Democratico. Giudica, pertanto, opportuno - a prescindere dalla posizione del Governo - invitare i relatori a rivedere la propria posizione al riguardo, rinviando l'esame degli emendamenti ad una fase in cui si possa registrare un maggior grado di convergenza tra i gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, alla luce del dibattito svolto, ritiene anzitutto doveroso ribadire che il lungo e approfondito lavoro svolto dalle Commissioni riunite sarà salvaguardato, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento. Essendo, tuttavia, state anche formulate richieste di approfondimento, invita i relatori a svolgere una ulteriore riflessione sulle proposte emendative presentate, in vista dell'elaborazione di un testo sul quale far convergere il consenso dei gruppi. Per tali ragioni, ritiene che il seguito dell'esame - senza stravolgere l'andamento dell'iter - possa essere rinviato al prossimo mercoledì 18 aprile, in modo da consentire a tutti gli interessati l'elaborazione delle più opportune valutazioni.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) chiede al relatore di chiarire le ragioni del parere contrario espresso su taluni emendamenti, evidenziando la sensazione che le proposte emendative del gruppo del Partito Democratico possano presentare profili di onerosità.

Silvano MOFFA, presidente, fa notare al deputato Fedriga che non tutti gli emendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico appaiono onerosi: ciò farebbe ritenere che all'origine del parere espresso dal relatore vi possano essere anche altre motivazioni di merito.

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore per la XI Commissione, pur dichiarandosi disponibile a svolgere un'ulteriore riflessione sul contenuto delle proposte emendative presentate dai diversi gruppi, fa notare che quelle su cui i relatori hanno espresso un orientamento contrario sembrerebbero estendere eccessivamente il raggio di azione dell'intervento in esame, ampliando in modo significativo la platea dei possibili destinatari e appesantendo i vincoli burocratici a carico delle imprese. Precisa, quindi, che alla base del parere sugli emendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico non vi sono soltanto ragioni connesse a profili di dubbia sostenibilità finanziaria, ma anche altre motivazioni di merito, ricollegabili all'esigenza di salvaguardare lo spirito originario della proposta normativa, diretto a favorire la semplificazione delle procedure. Fa presente, tuttavia, che sarà sua cura verificare se sia possibile raggiungere un'intesa più soddisfacente tra i gruppi, in vista dell'elaborazione di un testo che sia il più condiviso possibile.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle questioni sinora emerse e della disponibilità manifestata dal relatore per la XI Commissione, propone di rinviare al prossimo 18 aprile il seguito dell'esame delle proposte emendative riferite al testo unificato in titolo.

Le Commissioni convengono.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.30.