CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 aprile 2012
634.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 4 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, architetto Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 14.

5-05584 Goisis: Sulla riduzione degli organici di fatto nelle scuole del Friuli Venezia Giulia.

Il sottosegretario Roberto CECCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Paola GOISIS (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Precisa che l'interrogazione era stata presentata all'inizio dell'anno scolastico in corso. Prende atto quindi delle informazioni contenute nella risposta, auspicando che le richieste pervenute dalle famiglie in ordine al modello di organizzazione oraria siano state formulate spontaneamente e non siano state, in realtà, obbligate o indotte.

5-05609 Zazzera: Provvedimenti urgenti per preservare l'attività del Teatro Petruzzelli di Bari.

Il sottosegretario Roberto CECCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Pierfelice ZAZZERA (IdV), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che considera peraltro non perfettamente inerente al quesito formulato. Ricorda, a tale proposito, la profonda crisi finanziaria in cui versa la Fondazione lirica Teatro Petruzzelli, commissariata dal ministro Ornaghi dopo aver accumulato debiti per milioni di euro. Ritiene che il Governo non abbia fornito alcuna risposta in merito alla richiesta di un ulteriore finanziamento alla fondazione, che ritiene continui ad essere priva delle risorse finanziarie necessarie. Sottolinea, quindi, che anche l'anticipo della prima tranche del Fondo di finanziamento ordinario, pari a 4,5 milioni di euro, non risolva il problema, ma ne rinvii soltanto la soluzione. Osserva, quindi, come nella risposta il Governo non fornisca alcun chiarimento in merito ai contenziosi con la proprietà privata del teatro ed alla vicenda sindacale relativa a lavoratori a rischio di licenziamento. Nel denunciare, infine, le gravi responsabilità della gestione dell'ente, auspica che in futuro la gestione dello stesso sia sottratta al potere politico ed affidata a soggetti competenti, affinché si possa contribuire al rilancio in generale della cultura, e in particolare di quello dell'ente lirico, nel Paese.

5-05824 Pes: Sull'erogazione del contributo a favore delle sezioni primavera, con particolare riferimento all'Istituto comprensivo di Carloforte (CI).

Il sottosegretario Roberto CECCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Caterina PES (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta tardiva del rappresentante del Governo, della quale dichiara in specie di non comprendere pienamente il senso. Prende atto

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dell'erogazione, a favore dell'istituto comprensivo di Carloforte, di una somma di circa 20.000 euro complessivi. Se da un lato, peraltro, il Ministero ha comunicato di aver provveduto a portare a compimento una serie di interventi in compartecipazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, quest'ultimo, d'altro canto, ha rappresentato l'impossibilità di concorrere, per il corrente esercizio, al finanziamento delle sezioni primavera, compromettendone la stessa esistenza. Sottolinea, quindi, la necessità di una programmazione degli interventi in tale direzione, esprimendo preoccupazione per il futuro e ribadendo l'importanza dell'educazione didattica e pedagogica, imprescindibile per i bambini di età fino a sei anni.

5-06131 Ghizzoni: Sull'utilizzazione delle risorse finanziarie del fondo introdotto dalla legge 240 del 2010.

Il sottosegretario Roberto CECCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che in realtà si limita a richiamare testualmente la nota predisposta dall'Università di Roma «la Sapienza» e citata nella risposta medesima. A tale proposito, rileva negativamente che la rappresentazione delle ragioni da parte dell'Ateneo non sia accompagnata dalle richieste e dalle necessarie valutazioni del Ministero interrogato, in quanto organo vigilante sul sistema universitario. Considera le argomentazioni fornite dal suddetto Ateneo non pienamente convincenti e, soprattutto, non rispondenti a tutti i quesiti sollevati nell'interrogazione, quale, ad esempio, la rilevante difformità del bando ivi citato con la delibera autorizzativa e di indirizzo del Senato Accademico dell'Ateneo. Ritiene, altresì, non del tutto convincente ridurre la riserva prevista dalla legge per la chiamata diretta di ricercatori a tempo indeterminato in possesso di idoneità alla mera ripartizione su base proporzionale al loro numero. Considera, inoltre, una procedura discutibile la mancata ratifica, da parte degli organi di governo dell'Ateneo, prima dell'emanazione del bando. Considera, altresì, non evaso il quesito in merito alla mancata indicazione nel bando dei settori concorsuali, così come non condivide la scelta di non accantonare una quota delle risorse per l'emanazione di un successivo bando per il 2012, preferendo invece una discutibile procedura di riapertura dei termini del bando e di riassegnazione dei punti organici residui. Preso atto dell'esistenza di una nota indirizzata esclusivamente al presidente della CRUI riguardo al delicato problema dell'ammissibilità alle chiamate dirette a posti di professore associato dei ricercatori a tempo indeterminato in servizio presso l'Ateneo, sottolinea che l'equiparazione tra idoneità e abilitazioni, prevista dall'articolo 29, comma 4, della legge n. 240 del 2010 e limitata alle procedure concorsuali ex articolo 18, appare in contraddizione con quanto stabilito all'articolo 29, comma 4, della legge n. 240, che dispone che la medesima idoneità sia titolo valido per la chiamata diretta. A fronte del mancato coordinamento delle norme indicate, esprime perplessità sulla mancata espressione di un chiaro parere di indirizzo del Ministero, preannunciando la presentazione di un ulteriore atto di sindacato ispettivo su un tema quanto mai delicato ed urgente per i giovani docenti.

5-06385 Siragusa: Sui criteri adottati nel piano di dimensionamento della rete scolastica siciliana.

Il sottosegretario Roberto CECCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara profondamente insoddisfatta dell'incomprensibile risposta del rappresentante del Governo. Stigmatizza, innanzitutto, l'assenza del rappresentante del Governo competente in materia, fatto che impedisce un'interlocuzione nel merito della risposta fornita. Ricorda, quindi,

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il caso specifico oggetto della sua interrogazione, che coinvolge più in generale il dimensionamento della rete scolastica nella Regione siciliana. In relazione ad essa, il Governo evidenzia che non gli è consentito un intervento su quanto stabilito in ambito regionale, essendo rimessa ogni implicazione relativa al territorio di riferimento alla competenza della regione Sicilia. Osserva, al riguardo, come vi sia un'evidente responsabilità del Ministero, per mancata applicazione della normativa vigente. Prende atto, in conclusione, della totale acquiescenza del Ministero alle soluzioni adottate dalla Regione siciliana, in ossequio a una malintesa concezione dell'autonomia, esprimendo quindi serie perplessità sulle future modalità di funzionamento del sistema scolastico nel territorio.

Paola FRASSINETTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 4 aprile 2012. - Presidenza del vice presidente Paola FRASSINETTI.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale.
Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 1255 Giancarlo Giorgetti, C. 1881 Lolli, C. 2251 Frassinetti, C. 2394 Ciocchetti e C. 4655 Giorgio Conte.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 marzo 2012.

Claudio BARBARO (FLpTP), relatore, chiede un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento, preannunciando la presentazione di taluni emendamenti di recepimento dei pareri delle Commissioni competenti, in accordo con i diversi gruppi parlamentari.

Emerenzio BARBIERI (PdL) si associa alla richiesta di rinvio dell'esame avanzata dal relatore, ritenendo però necessario che nella prossima seduta si concluda l'esame del provvedimento e se ne richieda il trasferimento in sede legislativa.

Paola FRASSINETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme su acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole.
Testo unificato C. 4117 Frassinetti e C. 2135 Coscia.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 marzo 2012.

Paola FRASSINETTI, presidente e relatore, avverte che la Commissione I (Affari costituzionali) ha espresso sul provvedimento un parere favorevole con osservazioni.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 4 della legge 2 agosto 1999, n. 264, per l'introduzione di una riserva di posti nell'accesso ai corsi universitari in favore dei cittadini italiani residenti all'estero.
C. 121 Angeli.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 marzo 2012.

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Emerenzio BARBIERI (PdL) segnala di aver acquisito per le vie brevi dal relatore, impegnato in una missione all'estero, l'intenzione di proseguire l'esame del provvedimento in Comitato ristretto. Riterrebbe opportuno quindi procedere in tal senso.

Manuela GHIZZONI (PD) concorda con la proposta del collega Barbieri.

Paola FRASSINETTI, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, propone quindi la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame del provvedimento in oggetto.

La Commissione delibera, quindi, di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Paola FRASSINETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 4 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Marco Rossi Doria.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 448.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, osserva che lo schema di decreto ministeriale in esame, concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, è stato adottato sulla base dell'articolo 32, commi 2 e 3, della legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002). Ricorda che tale norma ha dettato disposizioni volte al contenimento e alla razionalizzazione degli stanziamenti dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. In particolare, il comma 2, rinviando ad un'apposita tabella (Tabella 1) l'individuazione degli enti e organismi destinatari di contributi statali, ha disposto che gli importi sono iscritti in un'unica unità previsionale di base (UPB) dello stato di previsione di ciascun Ministero interessato e che il riparto è effettuato annualmente, entro il 31 gennaio, dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Il comma 3 ha stabilito che la dotazione delle UPB è quantificata annualmente ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge n. 468 del 1978. In relazione a tale previsione normativa, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali un nuovo capitolo, ora 3670. Ricorda che, fino all'esercizio finanziario 2007, nel capitolo citato sono confluiti, tra gli altri, i contributi ordinari e straordinari assegnati ad istituzioni culturali ai sensi, rispettivamente, degli articoli 1, 7 e 8 della legge n. 534 del 1996. Tale legge, infatti, ha razionalizzato le diverse ipotesi di erogazione di contributi statali ad enti culturali prevedendo, all'articolo 1, la concessione di un contributo ordinario annuale alle istituzioni, in possesso di specifici requisiti, inserite in apposita tabella, emanata con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali, previo parere parlamentare, e della quale è previsto l'aggiornamento ogni tre anni, con la medesima procedura; all'articolo 7,

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la concessione di contributi straordinari (per singole iniziative di particolare interesse artistico e culturale o per l'esecuzione di programmi straordinari di ricerca) ad istituzioni culturali già destinatarie di contributo ai sensi dell'articolo 1; all'articolo 8, l'erogazione di contributi annuali ad istituzioni culturali non inserite nella tabella di cui all'articolo 1, ma in possesso di alcuni requisiti minimi. Successivamente, l'articolo 2, comma 396, della legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008) ha previsto per i finanziamenti a tali istituzioni la costituzione di un apposito capitolo di bilancio. È stato, pertanto, istituito il nuovo capitolo 3671.
Osserva, quindi, che lo schema di decreto interministeriale in esame reca il riparto dei contributi, allocati sul capitolo 3670, da erogare ad enti culturali relativamente all'anno finanziario 2012. Ricorda, al riguardo, che la tabella C della legge n. 183 del 2011 (legge di stabilità per il 2012) ha determinato lo stanziamento complessivo per i capitoli 3670 e 3671 in 18,5 milioni di euro per il 2012. Il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1o dicembre 2011, recante ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione per l'anno 2012 e per il triennio 2012-2014, ha assegnato al capitolo 3670 euro 12.586.136 e al capitolo 3671 euro 5.950.000. Rispetto allo stanziamento disposto per il 2011, pari ad euro 12.070.628, si registra un aumento del 4,27 per cento. La relazione per le Commissioni parlamentari e la premessa allo schema di decreto in esame chiariscono che si è ritenuto di procedere alla ripartizione delle somme complessivamente disponibili per il 2012 applicando il medesimo aumento del 4,27 per cento ai contributi assegnati per il 2011 a ciascun organismo finanziato. Al riguardo, evidenzia che lo schema in esame reca i singoli importi assegnati ad Associazione Reggio Parma Festival, Fondazione Festival Pucciniano e Associazione Centro Europeo di Toscolano, nonché a Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, Associazione Ferrara Musica e Fondazione Ravenna Manifestazioni, non presenti negli schemi relativi al 2010 e al 2011, nei quali i singoli importi erano specificati solo nella relazione per le Commissioni parlamentari. La relazione per le Commissioni fa presente che per alcune voci della ripartizione non sono indicati i beneficiari in quanto essi vengono individuati «a seguito di procedure concorsuali che sono appena iniziate». Allo schema sono, peraltro, allegati i piani di spesa da cui si evincono i beneficiari, nel 2011, delle quattro voci relative a convegni e pubblicazioni, biblioteche non statali, premi e sovvenzioni per scrittori e per traduzioni, archivi.
Evidenzia che, relativamente ai contributi per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, nonché con riferimento ai contributi per il funzionamento di biblioteche non statali, gli importi assegnati - quali riportati nella documentazione allegata - risultano complessivamente inferiori a quelli destinati alle medesime voci dal decreto interministeriale 24 gennaio 2012. Segnala, al riguardo, che gli uffici ministeriali hanno trasmesso una integrazione, per vie brevi, della documentazione allegata allo schema, che è ora a disposizione presso la Commissione. Con riferimento alla mancata specifica dei contributi assegnati ad associazioni ed enti, rammenta che, nel corso dell'esame in Commissione alla Camera dello schema di riparto per il 2011 (Atto n. 416), era stato ricordato che ciò derivava dal permanere delle criticità - già evidenziate nel corso dell'esame dell'analogo provvedimento per il 2010 - relative alle diverse procedure seguite per l'assegnazione delle risorse. Ricorda che sull'atto, la Commissione aveva espresso, con l'astensione di un gruppo, parere favorevole. La 7a Commissione del Senato, esprimendo sullo schema il proprio parere favorevole con condizioni e osservazioni, aveva, tra l'altro, sollecitato il Governo a ripensare l'intero meccanismo al fine di indirizzare la contribuzione verso gli istituti culturali più meritevoli. Osserva, infine, che nello schema di riparto, analogamente a quanto avvenuto a partire dal 2004, è direttamente individuata, all'articolo 2, la sottoripartizione, tra gli enti

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interessati, della voce generale relativa ai «Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi». Si riserva, quindi di presentare una proposta di parere nel corso dell'esame.

Manuela GHIZZONI (PD) sollecita l'invio da parte del Governo della Tabella triennale relativa al riparto di risorse per enti e associazioni culturali, riferita al capitolo n. 3671 dello stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali, in modo da avere un quadro completo degli stanziamenti destinati al settore, anche in ordine all'atto in esame.

Paola FRASSINETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 4 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Marco Rossi Doria.

La seduta comincia alle 14.45.

Legge comunitaria 2012.
C. 4925 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
Doc. LXXXVII, n. 5.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, osserva che il disegno di legge comunitaria 2012 in esame reca nell'Allegato B, contenente l'elenco delle direttive da recepire mediante decreti legislativi, per quanto di competenza della Commissione cultura, la direttiva 2011/77/UE, che modifica la direttiva 2006/116/CE concernente la durata di protezione del diritto d'autore e di alcuni diritti connessi.
Rileva, nel dettaglio, che la direttiva 2011/77/UE estende da 50 a 70 anni la durata della protezione delle composizioni musicali con testo, a partire dalla morte dell'ultima persona sopravvissuta fra l'autore del testo ovvero il compositore. Conseguentemente è estesa a 70 anni la tutela dei diritti connessi all'esecuzione del fonogramma, vale a dire i diritti degli artisti, interpreti ed esecutori dello stessa, a partire dalla data della prima pubblicazione o, se anteriore, da quella della prima comunicazione al pubblico. La direttiva introduce inoltre altre norme di dettaglio in materia. Ciò nel presupposto, come si evince dal quarto e dal quinto considerando, dell'importanza, riconosciuta a livello sociale, del contributo creativo degli artisti, interpreti o esecutori, i quali iniziano in genere la loro carriera in giovane età, correndo quindi il rischio di una insufficiente tutela temporale dei loro diritti e di dover fronteggiare un calo di reddito negli ultimi anni di vita. Pertanto, la direttiva, oltre a prevedere esplicitamente che la durata della protezione di una composizione musicale con testo scade 70 anni dopo la morte dell'ultima persona sopravvissuta fra l'autore del testo ovvero il compositore, purché entrambi i contributi siano specificamente creati per tale composizione, estende alla medesima durata i termini di scadenza dei diritti connessi alle predette composizioni, vale a dire quelli di artisti, interpreti o esecutori, nonché dei produttori musicali, calcolati a partire dalla prima pubblicazione lecita dell'esecuzione del fonogramma ovvero di quella comunicata al pubblico. La direttiva prevede ulteriori disposizioni di protezione dei diritti connessi al diritto di protezione della composizione musicale con testo, tra cui la facoltà, da parte dell'artista, interprete o esecutore di risolvere il contratto con cui egli ha trasferito o ceduto i suoi diritti di fissazione dell'esecuzione ad un

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produttore di fonogrammi qualora quest'ultimo, decorsi cinquanta anni dalla pubblicazione lecita ovvero dalla comunicazione al pubblico, non metta in vendita un numero sufficiente di copie del medesimo fonogramma ovvero non lo metta a disposizione del pubblico (cosiddetta clausola «use it or lose it»). Il diritto di risolvere il contratto di trasferimento o cessione dei diritti dell'artista, interprete o esecutore può essere esercitato trascorso un anno dalla notifica al produttore di fonogrammi e se quest'ultimo, di fatto, non pone in essere alcuna forma di utilizzazione dell'esecuzione dell'opera musicale. Se un fonogramma contiene la fissazione di esecuzioni di una pluralità di artisti, interpreti o esecutori, essi possono risolvere i loro contratti di trasferimento o cessione conformemente alle proprie disposizioni nazionali. Rammenta, poi, che la direttiva prevede inoltre nuove norme riguardanti il diritto irrinunciabile di ottenere una remunerazione annua supplementare dal produttore, qualora il predetto contratto di trasferimento o cessione preveda una remunerazione non ricorrente, da corrispondere all'artista, interprete o esecutore per ogni anno completo immediatamente successivo al cinquantesimo anno dalla pubblicazione lecita del fonogramma o dalla sua comunicazione al pubblico. Gli Stati membri dovranno recepire le nuove disposizioni nel diritto nazionale entro il 1o novembre 2013.
Quanto alla Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2011, osserva che, con riguardo alla politica per la ricerca, tale Relazione riferisce che, in attuazione della strategia «Europa 2020», il Governo italiano ha rinnovato gli strumenti di indirizzo della politica nazionale della ricerca attualmente esistenti. Osserva che tra questi, assume rilievo particolare il Programma Nazionale della Ricerca 2011/2013, indirizzato verso una logica di internazionalizzazione della ricerca, così come il riparto 2011 del fondo ordinario per gli enti di ricerca. Nel 2011 il Governo ha, quindi, dato un contributo significativo a tutte le iniziative per il sostegno delle attività di ricerca e sviluppo promosse in ambito europeo, fra le quali rilevano la partecipazione ai Consigli Competitività dell'Unione europea, il supporto e monitoraggio della partecipazione italiana al 7o Programma Quadro della Ricerca, l'implementazione della Joint Technology Initiatives e dei progetti effettuati ai sensi dell'articolo 185 del Trattato, la partecipazione diretta ad alcuni progetti ERANET, l'avvio delle nuove iniziative europee per la Programmazione Congiunta della ricerca e attività di indirizzo verso il programma quadro «Horizon 2020 - The Framework Programme for Research and Innovation (2014-2020)», la partecipazione allo Steering Group on Human Resources and Mobility, la partecipazione all'iniziativa EUREKA, la partecipazione al programma internazionale di ricerca europea COST, la partecipazione alle attività del Comitato per lo Spazio Europeo della Ricerca (ERAC), la partecipazione al Forum Strategico Europeo sulle Infrastrutture di Ricerca (ESFRI). Nel settore, rammenta che il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha poi offerto il proprio contributo alla preparazione dei Consigli dell'Unione europea ed in particolar modo del Consiglio Competitività, concentrandosi l'attività nella definizione delle iniziative connesse alla realizzazione dello Spazio Europeo della Ricerca, con una particolare attenzione allo sviluppo del sistema di governance e di politiche congiunte per la ricerca e innovazione. Il Governo ha quindi contribuito alla definizione e attuazione di ulteriori nuove iniziative europee. Tra queste, assume importanza fondamentale il coordinamento nazionale della partecipazione al 7o Programma Quadro della Ricerca, nell'ambito del quale il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è responsabile della rete nazionale dei punti di contatto (NCP) dei programmi europei, gestita con il necessario supporto dell'Agenzia per la Programmazione della Ricerca Europea (APRE), come uno sportello di consulenza continua a disposizione del partenariato italiano rivolto alle università, alle istituzioni di ricerca e alle piccole e medie

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imprese. Con riguardo alla partecipazione italiana al 7o Programma Quadro, a fronte di un budget già speso di circa 25 miliardi di euro per l'attuazione del Programma, il rientro italiano su questo budget già finanziato ammonta a 2,2 miliardi di euro, pari al 8,43 per cento del budget stesso.
Con riguardo, poi, alle politiche per lo sport, osserva che la Relazione riferisce che nel 2011 l'Italia ha partecipato alle varie attività istituzionali poste in essere a livello europee sullo sport, segnatamente nell'ambito delle competenze affidate al Consiglio «Istruzione, Gioventù, Cultura e Sport». Le attività svolte hanno riguardato lo sviluppo della dimensione europea dello sport, su cui la Commissione ha emanato un'apposita Comunicazione in data 18 gennaio 2011; il piano di lavoro dell'Unione sullo sport per il periodo 2010-2014, su cui il Consiglio ha adottato una Risoluzione in data 20 maggio 2011, che ha riconosciuto il peculiare contributo dello sport ai fini dell'attuazione della strategia Europea 2020, stabilendo quali ambiti prioritari la tutela dell'integrità dello sport, specie attraverso la promozione della buona governante e la lotta al doping e alle partite truccate, la valorizzazione della funzione sociale dello sport, con particolare riferimento della saluta, all'inclusione, all'istruzione e al volontariato, nonché il finanziamento sostenibile dello sport. In ordine, infine, alle politiche per l'istruzione e la cultura, ricorda che la Relazione riferisce innanzitutto che il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nell'ambito dei processi di convergenza delle politiche educative e della formazione dell'Unione, ha assicurato la partecipazione nelle principali sedi negoziali dell'Unione europea. Tra i principali documenti approvati dal Consiglio in materia, vi sono le Conclusioni del Consiglio sul ruolo dell'istruzione e della formazione nell'attuazione della «Strategia Europa 2020», la Raccomandazione del Consiglio sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico, le Politiche di prevenzione per contrastare l'abbandono scolastico di bambini provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati, compresi i Rom, la Raccomandazione del Consiglio Youth on the move - Promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento, la Conclusione del Consiglio sull'educazione e la cura della prima infanzia: consentire a tutti i bambini di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori, le Conclusioni del Consiglio su Competenze linguistiche ai fini di una maggiore mobilità, le Conclusioni del Consiglio su Modernizzazione dell'istruzione superiore, la Risoluzione del Consiglio su un'Agenda europea rinnovata per l'apprendimento degli adulti, le Conclusioni del Consiglio sul criterio di riferimento nel settore della mobilità per l'apprendimento. Con riguardo all'attuazione della strategia «U.E. 2020», ricorda che nel 2011 sono state realizzate le attività previste a livello territoriale dai Piani Regionali presentati dagli Uffici Scolastici Regionali per il sostegno della dimensione europea dell'educazione sui rispettivi territori. I Piani interregionali, nella crisi economica, hanno permesso di ottimizzare le risorse disponibili, evidenziando le positività della collaborazione territoriale e della confluenza delle sinergie su obbiettivi comuni.
Con riguardo specifico alla politica per la cultura, nell'ambito della politica di coesione ricorda che le attività realizzate nel corso dell'anno sono state indirizzate prevalentemente all'attuazione dei programmi operativi afferenti al Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, già avviati negli anni precedenti (POIn Attrattori culturali, naturali e turismo POIn «Energia; Progetto Operativo di Assistenza Tecnica - MiBAC» Rete per la governance delle politiche culturali»; Gemellaggi nell'ambito del Progetto Operativo AGIRE POR 2007-2013). Sulla nuova politica di coesione 2014-2020, osserva che nel 2011 le attività ministeriali hanno riguardato prevalentemente la partecipazione alle riunioni del «Comitato di partenariato allargato sul futuro della politica di coesione europea», sede nazionale di confronto tra gli attori istituzionali e il partenariato economico e sociale finalizzata all'informazione e approfondimento circa i progressi del negoziato, all'esito delle quali è

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stata avviata una riflessione interna circa il contributo delle politiche culturali nazionali alla politica di coesione e alla futura programmazione. Rammenta, quindi, che l'agenda europea per la cultura ha visto proseguire le iniziative promosse dagli Stati membri in attuazione della «Priorità B: industrie culturali e creative (ICC)» del Piano di lavoro per la cultura 2011-2014, essendo stato costituito un gruppo di lavoro formato da esperti designati in rappresentanza delle istituzioni e delle amministrazioni degli Stati membri competenti per il settore culturale e creativo, che nel 2011 ha analizzato la Tematica n. 1 «Utilizzo strategico dei programmi di sostegno dell'Unione, compresi i fondi strutturali, per stimolare il potenziale della cultura ai fini dello sviluppo locale e regionale e gli effetti di ricaduta sull'economia in senso lato», con l'obiettivo di curare la predisposizione di un Manuale sulle politiche, destinato ai governi nazionali, alle autorità regionali e locali, alle industrie culturali e creative, alla Commissione europea e al Parlamento Europeo, e di effettuare una riflessione su iniziativa di sensibilizzazione su scala europea, da organizzare congiuntamente tra la Commissione e gli Stati membri, al fine di promuovere l'integrazione della cultura nelle politiche di sviluppo regionale e locale e di sostenere strategie di specializzazione intelligente. Nell'ambito del Piano Nazionale della Ricerca, segnala infine che uno dei settori prioritari è costituito dal settore culturale, con un impegno articolato sia nei confronti del patrimonio culturale tangibile sia verso quello immateriale, con riferimento alle funzioni della conoscenza, della tutela e della valorizzazione; in particolare, il Governo si è impegnato nella realizzazione di programmi europei finalizzati alla digitalizzazione e fruizione del vasto patrimonio culturale e archivistico.

Paola FRASSINETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55, alle 15 e dalle 15.10, alle 15.50.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 4 aprile 2012.

Norme per l'inserimento dello studio della tecnica e della tecnologia atte al superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati nei programmi didattici delle scuole secondarie di secondo grado e nell'ambito degli insegnamenti impartiti presso le università, nonché introduzione di sanzioni penali per il mancato adeguamento di edifici e spazi pubblici alla vigente normativa in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.
C. 2367 Argentin.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.50, alle 16.10.