CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 marzo 2012
627.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 22 marzo 2012. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Intervengono il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone, e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Maria Cecilia Guerra.

La seduta comincia alle 9.55.

Disciplina delle modalità di sottoscrizione della lettera di dimissioni volontarie e della lettera di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
C. 3409 Gatti, C. 4958 Muro, C. 4967 Poli, C. 4988 Di Giuseppe e petizione n. 1263.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 15 marzo 2012.

Silvano MOFFA, presidente, esprime anzitutto le proprie scuse ai componenti della Commissione per il ritardo con cui ha avuto inizio la seduta odierna, determinato dal sovrapporsi di una riunione informale che si è protratta oltre i termini previsti.
Ricorda inoltre che, secondo quanto convenuto nella precedente seduta, la Commissione intende oggi acquisire l'orientamento del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sui provvedimenti in titolo, prima di concluderne l'esame di carattere preliminare: ringrazia, pertanto, il Ministro Fornero per la sua partecipazione alla seduta odierna, che fornisce una precisa risposta alla richiesta di chiarimenti che la presidenza della XI Commissione, con un intervento nella seduta dell'Assemblea dello scorso 6 marzo, aveva rivolto al Governo, segnalando l'esigenza di un confronto con il Parlamento su tali argomenti.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) chiede alla presidenza che - al termine dell'esame dei provvedimenti in titolo, per i quali è da tempo atteso un confronto con il Governo - la seduta della Commissione sia sospesa, per consentire ai deputati di

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prendere parte alla seduta dell'Assemblea, ai fini dell'illustrazione degli ordini del giorno riferiti al decreto-legge n. 1 del 2012: la seduta della Commissione potrebbe, pertanto, riprendere attorno alle ore 12.30, al termine di tale fase procedurale in Assemblea, con lo svolgimento dei restanti argomenti in calendario, per alcuni dei quali sono previste votazioni.

Silvano MOFFA, presidente, atteso che in Assemblea non sono previste votazioni sino alle ore 14 e vista la presenza in Commissione di numerosi deputati, ritiene che si possa proseguire con lo svolgimento delle sedute già convocate per la giornata odierna, senza procedere ad alcuna sospensione dei lavori.

Il Ministro Elsa FORNERO, soffermandosi sulla materia oggetto dei progetti di legge all'esame della Commissione, dichiara di avere seguito con particolare attenzione - sin dal momento dell'assunzione del suo incarico - la questione delle dimissioni in bianco, fenomeno che stigmatizza con forza e che si augura sia marginale e poco diffuso tra i datori di lavoro: ricorda, infatti, di avere sempre risposto alle numerose richieste di intervento su tale materia - a lei rivolte a più riprese e in diverse sedi, istituzionali e non - con un'ampia disponibilità ad inserire una specifica disposizione sull'argomento all'interno della riforma del mercato del lavoro, circostanza che rappresenta - a suo avviso - un'interessante possibilità per dare una tempestiva soluzione al problema.
Consapevole del lavoro già svolto dalla Commissione su tale argomento, che dichiara di apprezzare, fa presente, pertanto, che il Governo - proprio alla luce delle trasversale sensibilità espressa, non soltanto in sede parlamentare, ma anche in altri ambiti - ha già predisposto una apposita disposizione, che - come appena detto - potrebbe essere inclusa all'interno della più complessiva riforma del mercato del lavoro, la cui finalità è quella di contrastare un fenomeno odioso e preoccupante, come quello della firma delle dimissioni in bianco, assicurando la massima efficacia alla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, senza tuttavia appesantire le imprese con eccessivi oneri burocratici.
Procede, quindi, all'illustrazione di tale disposizione, evidenziando come essa si proponga di individuare strumenti di tutela, in particolare, delle donne lavatrici (ritenute le più colpite da tale pratica), delineando una procedura snella con la quale, estendendo i meccanismi di tutela già previsti dalla legislazione vigente, si condiziona sospensivamente l'efficacia delle dimissioni alla convalida da parte del lavoratore, secondo criteri che saranno definiti con un apposito decreto ministeriale. Ritiene che il percorso amministrativo così delineato, che vede protagonisti il datore di lavoro, i centri per l'impiego e lo stesso lavoratore - al quale è rimessa, in ultima istanza, la scelta di confermare le dimissioni stesse, intendendosi, in assenza di tale conferma, risolto il rapporto di lavoro - possa offrire adeguate garanzie di efficacia nel contrasto al fenomeno, anche sotto il profilo della certezza della data delle dimissioni stesse, evitando, al contempo, che si determini un inutile aggravio procedurale e amministrativo a scapito delle aziende.

Teresa BELLANOVA (PD), relatore, chiede preliminarmente al Ministro di garantire per la giornata odierna la massima disponibilità di ascolto, mostrando quella stessa pazienza avuta dai gruppi nell'attesa dell'inizio della seduta, previsto originariamente per le ore 9.30. Entrando, quindi, nel merito delle questioni, fa notare che la soluzione normativa appena prospettata dal Ministro sembrerebbe determinare - a differenza delle proposte di legge in esame, che ritiene propongano procedure semplici e chiare - un appesantimento degli oneri amministrativi a carico delle imprese, rivelandosi, peraltro, inefficace a contrastare l'odioso fenomeno delle dimissioni in bianco: in realtà, le proposte di legge di iniziativa parlamentare si muovono secondo criteri di massima semplificazione e non sembrano assolutamente presentare problemi di costo, a differenza

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dei numerosi passaggi burocratici che risulterebbero necessari alla luce della proposta appena illustrata dal Governo.
Si chiede, pertanto, se vi sia davvero, da parte del Ministro, la volontà di intervenire in tale ambito, tenuto conto che la misura testé descritta appare più che altro un'operazione mediatica, che ha imboccato la strada più rapida sotto il profilo propagandistico e che non risolve la problematica in oggetto, rischiando addirittura di rendere vano il lavoro svolto dalla Commissione. Osserva che la proposta di legge presentata dal suo gruppo, in particolare, è stato il frutto di un lungo e meditato lavoro di indagine e di confronto con gli stessi soggetti coinvolti, che ha condotto all'elaborazione di un intervento teso a contrastare adeguatamente le forme di sfruttamento a cui sono sottoposte soprattutto le donne, spesso assoggettate ad un regime di «doppia busta paga», nell'ambito del quale la retribuzione dichiarata non corrisponde mai a quella effettivamente percepita, che risulta di gran lunga inferiore. Fatto notare, quindi, che il Governo ha il dovere di intervenire a tutela dei soggetti più vulnerabili del rapporto di lavoro, invita il Ministro ad approfondire le proposte di legge in esame, individuando eventuali soluzioni alternative, che affrontino con efficacia la questione; ove non vi fosse una comune volontà di risolvere i problemi, sarebbe preferibile che il Parlamento evitasse di perdere tempo con uno sterile quanto inutile rimpallo di responsabilità, scongiurando il rischio di creare illusioni nei confronti dei soggetti più direttamente interessati.

Barbara SALTAMARTINI (PdL), relatore, nel ringraziare il Ministro per la presenza, confessa un certo stupore dinanzi all'iniziativa assunta dal Governo, tenuto conto che su tale materia il Parlamento ha da tempo manifestato grande sensibilità, attraverso l'approfondito esame di diverse proposte normative vertenti sull'argomento, sulle quali sarebbe stata opportuna una maggiore attenzione. Osserva, peraltro, che la norma oggi descritta dal Ministro appare complessa e articolata, richiedendo adeguati approfondimenti di merito, affinché si possa valutarne l'efficacia, sia sotto il profilo della massima tutela delle lavoratrici, sia sotto il profilo del minor costo burocratico per le imprese. Giudicando fondamentale il raggiungimento del risultato finale della tutela delle donne, a prescindere dalla sede nella quale verrà perseguito tale obiettivo, e manifestando, pertanto, la propria disponibilità a contribuire al miglioramento di una disposizione che dovesse eventualmente essere inserita nella riforma del mercato del lavoro, ritiene in ogni caso necessario - in qualità di correlatore ed evitando di difendere con eccessiva passione talune proposte di legge abbinate a scapito di altre - fare chiarezza circa le modalità di prosecuzione dell'esame parlamentare dei provvedimenti all'ordine del giorno, anche tenuto conto che il suo gruppo è ormai in procinto di presentare, già dalla prossima settimana, una propria proposta di legge sull'argomento.

Silvano MOFFA, presidente, alla luce delle considerazioni svolte dal Ministro e dai relatori, ritiene importante che il Governo manifesti il proprio orientamento circa le modalità di prosecuzione dell'esame dei provvedimenti in titolo, tenuto conto che la Commissione è da tempo impegnata su tale delicato argomento e che lo stesso Governo ha appena annunciato che si appresta a definire importanti misure in materia nell'ambito della riforma del mercato del lavoro, sulle quali, in ogni caso, lo stesso Parlamento sarà chiamato a pronunciarsi.

Il Ministro Elsa FORNERO fa presente che l'Esecutivo, essendo interessato esclusivamente a risolvere con urgenza la problematica in questione, si è sentito in dovere di individuare nella disposizione precedentemente richiamata uno strumento adeguato a contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco, osservando che con essa si è inteso rispondere alle forti sollecitazioni giunte al Governo - e provenienti anche dal Parlamento - proprio in vista di una migliore tutela delle lavoratrici.

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Fa notare, peraltro, di aver ritenuto opportuno proporre l'inserimento di tale disposizione nell'ambito della più organica riforma del mercato del lavoro - che si augura possa essere adottata quanto prima - vista anche la necessità di intervenire tempestivamente sul problema e considerato che la predetta riforma prevede, al suo interno, una parte specifica dedicata al sostegno dell'occupazione femminile. Fa notare, peraltro, che la soluzione normativa individuata, formulata dopo avere ascoltato i soggetti interessati, appare una sintesi efficace delle proposte di legge all'attenzione della Commissione, proponendo l'introduzione di un articolato meccanismo di convalida delle dimissioni in bianco che, pur prendendo in considerazione la complessità del fenomeno, non appare troppo macchinoso e non sembra in grado di appesantire l'attività delle imprese. Nel far presente che la misura in esame potrà essere, in ogni caso, sottoposta al vaglio del Parlamento, insieme alle altre disposizioni facenti parte della riforma del mercato del lavoro, si dichiara disponibile ad accettare eventuali soluzioni alternative predisposte dalla Commissione, qualora queste si rivelassero migliori, sia dal punto di vista della loro concreta efficacia sia sotto il profilo della tempestività dell'intervento.

Ivano MIGLIOLI (PD) chiede al Ministro se la misura appena illustrata sia stata oggetto di un confronto con le parti sociali, al pari delle altre tematiche affrontate nella prospettiva di una riforma del mercato del lavoro.

Il Ministro Elsa FORNERO fa presente che l'argomento è stato discusso con le parti sociali nell'ambito delle consultazioni sulla riforma del mercato del lavoro.

Silvano MOFFA, presidente, alla luce del dibattito svolto, ritiene opportuno sospendere brevemente l'esame dei provvedimenti in titolo, in attesa di conoscere l'orientamento del Governo sulla materia. Fa notare, infatti, che, qualora la Commissione - senza aspettare gli esiti del confronto sulla riforma del mercato del lavoro - proseguisse nei suoi lavori (che potrebbero prevedere, peraltro, anche lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali) e l'Esecutivo, nel frattempo, manifestasse l'intenzione di portare avanti una propria, autonoma, iniziativa sul punto, l'istruttoria svolta in sede parlamentare si rivelerebbe inutile e, per certi versi, addirittura dannosa. Invita, pertanto, il Governo a valutare le questioni emerse e svolgere, senza condizionamenti, le proprie considerazioni in proposito, rappresentando alla Commissione, se possibile entro la prossima settimana, le determinazioni che saranno adottate nell'ambito della riforma del mercato del lavoro: sarà poi compito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, assumere le decisioni conseguenti in ordine alle modalità di prosecuzione dell'iter.

Alessia Maria MOSCA (PD) ritiene necessario che il Governo chiarisca il proprio orientamento anche su un'altra importante questione all'attenzione della Commissione, riguardante l'esame del testo unificato delle proposte di legge in materia di congedo obbligatorio di paternità, tenuto conto che sull'argomento della pari responsabilità genitoriale il Governo ha annunciato imminenti novità legislative, anch'esse da inserire nell'ambito della riforma del mercato del lavoro. Fa notare, al riguardo, che l'iter delle predette proposte di legge appare in fase più avanzata rispetto a quello riguardante i provvedimenti in titolo, atteso che in quel caso il testo unificato, come risultante dall'esame degli emendamenti, è già stato trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere. Osserva, inoltre, che il provvedimento elaborato dalla Commissione su quella materia sembrerebbe prevedere un intervento di più ampio spettro rispetto a quello annunciato - al momento solo attraverso i media - dall'Esecutivo.

Giuseppe BERRETTA (PD), dopo aver osservato che la necessità di intervenire sulla materia è stata imposta dall'abrogazione

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della precedente legge sul contrasto delle dimissioni in bianco, che ha determinato un pesante vuoto normativo da colmare, ritiene che la soluzione prospettata dal Governo sia particolarmente complessa e non sufficientemente chiara, soprattutto per quanto concerne le conseguenze per il lavoratore in caso di inefficacia delle dimissioni. Ritiene, in particolare, necessario precisare se al termine della procedura illustrata, in presenza di dimissioni non convalidate, il lavoratore abbia diritto al reintegro nel posto di lavoro o soltanto a un equo indennizzo.

Maria Grazia GATTI (PD), pur condividendo la proposta del presidente, che prospetta l'opportunità di attendere le determinazioni del Governo in materia prima di valutare l'eventuale prosecuzione dell'iter, si augura che ciò non conduca ad un eccessivo allungamento dei tempi di discussione. Nel riservarsi di approfondire l'articolato intervento normativo prospettato dal Ministro, fa notare che esso, ad una prima impressione, sembrerebbe far leva sulla volontà della donna di far emergere forme di sfruttamento ai suoi danni, ignorando, tuttavia, che spesso le lavoratrici non hanno il coraggio - per oggettive situazioni di difficoltà - di denunciare tale aberrante fenomeno, considerata la loro posizione di debolezza e quella di assoluto predominio da parte del datore di lavoro. In proposito, osserva che la proposta di legge presentata dal suo gruppo, mossa proprio da tale considerazione, mira a introdurre un meccanismo oggettivo, in grado di garantire il lavoratore da eventuali forme di abuso nei suoi confronti, prescindendo da una autonoma iniziativa di denuncia.

Il Ministro Elsa FORNERO ribadisce che il Governo, nel tentativo di contrastare con efficacia e tempestività il fenomeno delle dimissioni in bianco, ha ritenuto doveroso intraprendere un'iniziativa in materia, in coerenza con le istanze provenienti da più parti e con l'urgenza connessa alla soluzione della questione: per queste ragioni, si è giudicato più logico proporre l'inserimento di una apposita disposizione nell'ambito della riforma del mercato del lavoro, che sarà sottoposta a breve all'attenzione del Parlamento. Si dichiara, in ogni caso, pronta a ritirare la propria proposta e ad accettare qualsiasi altra soluzione, più efficace e tempestiva, che il Parlamento ritenesse opportuno introdurre, osservando tuttavia che, a quel punto, il Governo non potrebbe essere ritenuto responsabile, in caso di mancata o ritardata soluzione della problematica.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che - in considerazione del dibattito svoltosi oggi - le modalità per lo svolgimento dell'ulteriore istruttoria dei provvedimenti saranno definite nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che è appena pervenuta dalla presidenza della Camera l'indicazione di sospendere i lavori delle Commissioni, essendo in corso la seduta dell'Assemblea ed essendone stata fatta, in quella sede, esplicita richiesta da parte di taluni deputati. Attesa, peraltro, l'impossibilità di assicurare la presenza dei rappresentanti del Governo all'eventuale ripresa dei lavori della Commissione e considerata l'opportunità di rinviare la trattazione di taluni degli argomenti in calendario, comunica che avrà ora luogo soltanto la prevista riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, mentre non saranno svolti i restanti punti all'ordine del giorno.

La Commissione conviene.

La seduta termina alle 10.35.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 22 marzo 2012.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.35 alle 10.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro agricolo.C. 4859 Poli.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124-859-937-3010-A.

SEDE CONSULTIVA

Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica.
Testo unificato C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236 Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586 Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone, C. 2405 Minardo, C. 2665 Mannucci, C. 2659 Nizzi e C. 4717 Savino.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
Testo unificato C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.