CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 16 marzo 2012
623.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Venerdì 16 marzo 2012. - Presidenza del presidente della VI Commissione, Gianfranco CONTE. - Intervengono il sottosegretario di Stato per i Rapporti con il Parlamento, Antonio Malaschini, e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

La seduta comincia alle 10.

DL 1/2012: Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
C. 5025 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 marzo scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Ricorda che sono state ritirate, per essere ripresentate in Aula, le proposte emendative del gruppo della Lega Nord Padania; nella seduta odierna devono quindi essere ancora votate le proposte emendative presentate dal gruppo di Italia dei Valori nonché quelle dei deputati del Partito Democratico di area radicale che non hanno ritirato le loro proposte emendative; ricorda altresì che su tutte le proposte emendative vi è il parere contrario dei relatori e del Governo. Chiede quindi al deputato Barbato come abbia intenzione di procedere.

Francesco BARBATO (IdV) manifesta la forte insoddisfazione del proprio gruppo rispetto al contenuto del provvedimento sulle liberalizzazioni, soprattutto dopo l'audizione di ieri, durante la quale il Presidente del Consiglio ha affermato che dal provvedimento non è stato tolto neanche un grammo: in realtà, non sarebbe stato possibile togliere un grammo poiché sul piatto della bilancia non vi era alcun peso!
Ritiene, infatti, che le disposizioni sulle liberalizzazioni non riusciranno ad introdurre nuovi elementi di concorrenza e di competizione nel mercato italiano e non comporteranno vantaggi per i cittadini in termini di riduzione di tariffe e di prezzi. Questo è ciò che Italia dei Valori ha potuto desumere per la sua conoscenza diretta dei territori in cui si registrano le maggiori distorsioni del mercato.

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Osserva poi che, paradossalmente, il Governo e i relatori, pur manifestando spesso considerazioni positive nei confronti degli emendamenti del suo gruppo, hanno però espresso parere contrario per la asserita impossibilità di darvi seguito. Ritiene invece che tali emendamenti avrebbero dovuto essere approvati poiché erano stati predisposti nell'interesse dei cittadini, dal momento che il gruppo dell'Italia dei Valori si pone sempre in modo costruttivo e propositivo nei confronti dei provvedimenti che giungono all'attenzione del Parlamento.
Sottolinea, inoltre, che il gruppo dell'Italia dei Valori, presentando una relazione di minoranza, ha deciso di farsi portavoce dei cittadini, che chiedono una riduzione di costi e di prezzi, di rimettere realmente in moto l'economia e la crescita per il bene delle famiglie, delle piccole e medie imprese, e dei lavoratori pubblici e privati. In particolare, il lavoro privato, che è molto poco tutelato nel Paese, è stato fortemente penalizzato. Ciò è l'esatto contrario di ciò che è accaduto a talune categorie di lavoratori, come quelli di Palazzo Chigi, come ha avuto già modo di significare nella giornata di ieri, nel corso dell'audizione del Presidente del Consiglio, quando ha voluto porre in risalto il bisogno di alleggerire la macchina pubblica per liberarla dalle vecchie concezioni del passato riguardo al reclutamento del personale. Ricorda infatti il caso di chi, pensionato d'oro con liquidazione d'oro, uscendo da Palazzo Chigi vi è tornato come consulente esterno, nonostante ci sia una norma che vieta lo svolgimento del lavoro per il quale si percepisce già una pensione.
Per quanto riguarda poi le misure di liberalizzazione che hanno riguardato le banche e le assicurazioni, ritiene che il provvedimento non riuscirà a diminuire i costi ed ampliare la concorrenza e la competizione e quindi non abbasserà il prezzo di quei servizi, anzi il provvedimento favorirà la creazione di posizioni monopolistiche. Cita ad esempio quello che avverrà nel Mezzogiorno d'Italia, quando l'assicuratore dovrà consegnare al cliente anche i preventivi di altre due assicurazioni. Infatti, nonostante il possibile vantaggio prospettato in uno di essi, il cliente molto probabilmente non riuscirà a mettersi in contatto con la relativa assicurazione per stipulare il contratto, non essendo presente nella sua zona. Molte compagnie assicuratrici, infatti, non risultano presenti in ampie zone del territorio nazionale, nonostante gli obblighi derivanti dallo svolgimento di un servizio di interesse pubblico. Il provvedimento contiene invece alcune misure - che giudica positive - per contrastare le frodi nel settore assicurativo, già approvate dalla Commissione Finanze nel luglio scorso in un'apposita proposta di legge, successivamente arenatasi in Assemblea.
Con particolare riferimento, infine, alle norme relative alla cosiddetta «scatola nera», ritiene che essa faciliterà la strutturazione di un oligopolio di compagnie assicuratrici che beneficeranno di quelle norme, con ciò contraddicendo gli scopi del provvedimento sulle liberalizzazioni.
Evita da ultimo di soffermarsi sulla vexata quaestio bancaria, relativa alla misura della gratuità o meno dei conti correnti obbligatori per i percettori di redditi da pensione, sulla quale il Governo si è espresso in modo contraddittorio. Ritiene viceversa che dovrebbe essere introdotta semmai una misura per consentire a tutti i cittadini di poter stipulare mutui bancari ad un interesse dell'1,57 per cento, sulla falsariga di quanto le banche concedono a condizioni privilegiate, visto che le banche possono acquistare valuta all'1 per cento dalla Banca centrale europea e ricaricarvi un interesse pari allo 0,57 per cento.
In conclusione, ritiene che il decreto sulle liberalizzazioni, così come è impostato, non serva a nulla, non dando ristoro alle piccole e medie imprese, alle famiglie e ai cittadini, mentre sarebbero necessarie politiche per rilanciare le attività manifatturiere e la capacità delle imprese industriali di produrre ed esportare.
Ribadisce il rammarico per il parere contrario del Governo alle proposte Italia dei Valori.

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Gianfranco CONTE, presidente, chiede al deputato Barbato se intenda ritirare i suoi emendamenti.

Francesco BARBATO (IdV), accogliendo al proposta del presidente, ritira a nome del proprio gruppo, tutte le proposte emendative al disegno di legge, riservandosi di riproporle in Assemblea. Manifesta però rammarico perché tali proposte, tese a migliorare lealmente il provvedimento del Governo, non sono state prese nella dovuta considerazione.

Gianfranco CONTE, presidente, passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 35.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 35.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) ritira l'articolo aggiuntivo Beltrandi 35.01.

Gianfranco CONTE, presidente, passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 65.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 65.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) insiste per la votazione dei propri emendamenti 65.5, 65.6 e 65.17, volti a correggere le modifiche introdotte dal Senato all'articolo 65. L'articolo prevede attualmente la possibilità di installare impianti fotovoltaici su terreni del demanio militare; si tratta di terreni da tutelare, sopprimendo del tutto tale possibilità o quantomeno limitando la potenza degli impianti medesimi. Gli emendamenti 65.6 e 65.17 si pongono in particolare l'obiettivo di porre limiti alla potenza delle serre fotovoltaiche cui sono concessi incentivi; ciò al fine di evitare che attraverso tali serre vi sia una eccessiva occupazione di aree agricole.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Zamparutti 65.5, Zamparutti 65.6 e Zamparutti 65.17.

Gianfranco CONTE, presidente, passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 91-bis.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 91-bis.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Maurizio TURCO (PD) ritira i propri emendamenti 91-bis.1 e 91-bis.6, riservandosi di riproporli in Assemblea. Intende tuttavia chiedere al Governo le motivazioni della propria posizione contraria, visto che l'emendamento 91-bis.1 è volto a rispondere ad una procedura di esame in materia di aiuti di Stato aperta dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia, e che l'emendamento 91-bis.6, del quale ugualmente è primo firmatario, ricalca esattamente gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio nel corso dell'esame del provvedimento presso il Senato. Si chiede pertanto cosa motivi oggi l'orientamento del Governo.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ribadisce il parere contrario del Governo sugli emendamenti Maurizio Turco 91-bis.1 e 91-bis, valutando equilibrata la formulazione dell'attuale articolo 91-bis.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni chiamate ad esprimersi in sede consultiva,

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fatta eccezione per il parere della V Commissione Bilancio, che si esprimerà direttamente per l'Assemblea.
Pone quindi in votazione il conferimento ai relatori del mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea, rilevando che la Presidente Dal Lago ha manifestato la volontà di non ricoprire tale ruolo ai fini dell'esame in Aula.

Andrea LULLI (PD) rivolge un ringraziamento alla presidente Dal Lago, per il compito di relatore assolto in condizioni politiche difficili.

Le Commissioni deliberano quindi di conferire ai deputati Ventucci, per la VI Commissione, e Scarpetti, per la X Commissione, il mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul provvedimento in esame, chiedendo di autorizzarli a riferire oralmente.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che il gruppo Italia dei Valori ha designato come relatori di minoranza i deputati Barbato e Cimadoro; fa presente infine che le Presidenze delle Commissioni si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 10.40.