CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 marzo 2012
622.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 15 marzo 2012. - Presidenza del presidente della X Commissione, Manuela DAL LAGO, indi del presidente della VI Commissione, Gianfranco CONTE. - Intervengono il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti, e il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Antonio Malaschini.

La seduta comincia alle 14.40.

DL 1/2012: Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
C. 5025 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 marzo scorso.

Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri, a motivo di altri impegni istituzionali, anticiperà alle ore 17 l'audizione già prevista per le ore 17.30 della giornata odierna. Considerato il tempo ristretto a disposizione, avverte che potranno intervenire nel corso dell'audizione soltanto due rappresentanti per ogni gruppo per la durata di cinque minuti ciascuno. Invita, quindi, ciascun capogruppo a segnalare i deputati iscritti a parlare.

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Ricorda, quindi, che i relatori e il Governo hanno espresso parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 9 in esame.

Maurizio FUGATTI (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, riferisce che, secondo notizie riportate da un'agenzia di stampa, il sottosegretario all'economia e alle finanze, Gianfranco Polillo, avrebbe appena dichiarato che la norma del decreto-legge in esame che prevede l'apertura e la gestione gratuita dei conti correnti per i pensionati con reddito fino a 1500 euro al mese sarà modificata con un provvedimento del Governo. Chiede quindi al rappresentante del Governo se se sarà effettivamente adottato un provvedimento per modificare il decreto-legge in esame. Al riguardo, osserva che comunque la Commissione viene così espropriata del proprio ruolo, in quanto le parole pronunciate dal sottosegretario Polillo fuori dalla Commissione valgono di più del lavoro parlamentare che si svolge nelle apposite sedi istituzionali.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, replicando, chiede all'onorevole Fugatti perché mai si debba distrarre il lavoro della Commissione, richiamando lanci di agenzia che non si sa se corrispondano al vero. Osserva, quindi, che ciò che deve rilevare è quanto il Governo ha convenuto nelle sedi istituzionali.

Manuela DAL LAGO (LNP), presidente e relatore per la X Commissione, osserva, al riguardo, che spesso si sono verificate le situazioni richiamate dall'onorevole Fugatti, nelle quali gli intendimenti del Governo venivano espressi fuori dalle sedi istituzionali appropriate.

Giovanni FAVA (LNP) ricorda come una dichiarazione del sottosegretario Polillo sia da prendere comunque in considerazione, in quanto il sottosegretario è il rappresentante del Governo chiamato a rendere, di norma, il parere sui provvedimenti finanziari del Governo nei lavori della Commissione Bilancio. Ricorda, fra l'altro, come questo sottosegretario abbia dato parere sull'emendamento Ghizzoni 50.10 in materia di precari della scuola presentato nel corso dell'esame in sede referente al cosiddetto «decreto semplificazioni».

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ribadisce, quindi, che vale ciò che il Parlamento ha deciso in materia.

Francesco BARBATO (IdV) manifesta stupore per lo scambio di battute fra il rappresentante del Governo e i deputati del gruppo Lega Nord, osservando che così funziona la politica, essendo importante tenere conto dell'opinione dei rappresentanti del Governo espresse anche fuori dalle sedi istituzionali. Considera che sarebbe opportuno per il Governo venire piuttosto in Parlamento a prendere lezioni di politica, attesa l'anomalia della creazione di un mostro istituzionale che alla fine prende lezioni dai partiti, quando invece si dovrebbe andare in giro per l'Italia ad ascoltare i cittadini. Invita, quindi, il Governo a non avere un atteggiamento irriguardoso nei confronti del Parlamento.

Alberto TORAZZI (LNP) osserva come, nell'attuale secolo della comunicazione, occorre dar peso in politica anche alle opinioni manifestate fuori dalle sedi istituzionali e riportate dalle agenzie. Chiede, quindi, al rappresentante del Governo se ci sarà una smentita ufficiale da parte del sottosegretario Polillo.

Andrea LULLI (PD) invita a procedere nell'esame del provvedimento, avvertendo che il gruppo del PD non è disponibile a modificare la norma sui conti correnti di cui si dibatte.

Manuela DAL LAGO, presidente, constata l'assenza del deputato Lanzillotta: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 9.13.

Alberto TORAZZI (LNP) illustra l'emendamento Montagnoli 9.23, di cui è

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cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

Gabriele CIMADORO (IdV) sottoscrive l'emendamento Montagnoli 9.23.

Le Commissioni respingono l'emendamento Montagnoli 9.23.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra le finalità dell'emendamento Fugatti 9.24, di cui è cofirmatario.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fugatti 9.24.

Maurizio FUGATTI (LNP) ritira gli emendamenti 9.26, 9.25 e 9.28, di cui è primo firmatario.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 9.31.

Le Commissioni passano all'esame dell'emendamento riferito all'articolo 9-bis.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Gidoni 9-bis.7.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Gianluca FORCOLIN (LNP) (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 9-bis.7, volto a stabilire che il reddito delle società tra professionisti viene determinato secondo il principio di cassa.

Francesco BARBATO (IdV) e Gabriele CIMADORO (IdV) dichiarano di aver sottoscritto l'emendamento Gidoni 9-bis.7.

Le Commissioni respingono l'emendamento Gidoni 9-bis.7.

Le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 11.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate all'articolo 11.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) illustra le finalità dell'emendamento 11.32, di cui è prima firmataria, evidenziando l'importanza di introdurre efficaci misure di liberalizzazione per quanto riguarda la vendita dei medicinali, nonché l'accesso alla titolarità delle farmacie.

Le Commissioni respingono l'emendamento Zamparutti 11.32.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Lanzillotta: s'intende che abbia rinunciato al suo emendamento 11.26.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) illustra le finalità dell'emendamento 11.37, di cui è prima firmataria.

Le Commissioni respingono l'emendamento Zamparutti 11.37.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Iannaccone: s'intende che abbia rinunciato al suo emendamento 11.49.

Gabriele CIMADORO (IdV) ritira l'emendamento Palagiano 11.27, di cui è cofirmatario.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) ritira l'emendamento 11.36, di cui è prima firmataria.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Iannaccone: s'intende che abbia rinunciato rinunciato ai suoi emendamenti 11.50 e 11.52 e 11.48.

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Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Zamparutti 11.35 e 11.34.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Iannaccone 11.51: s'intende che abbia rinunciato al suo emendamento 11.51.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) illustra l'emendamento 11.33, di cui è prima firmataria, evidenziando come sia ingiustificata la previsione di un limite di età, fissato a 40 anni, con riferimento ai candidati che concorrono per la gestione associata delle farmacie.

Le Commissioni respingono l'emendamento Zamparutti 11.33.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Razzi: s'intende che abbia rinunciato al suo emendamento 11.5.

Francesco BARBATO (IdV) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Palagiano 11.28, di cui è cofirmatario, rilevando la necessità di prevedere delle maggiorazioni dei punteggi per le farmacie rurali, che svolgono la propria attività in condizioni oggettivamente svantaggiate.

Giovanni FAVA (LNP) sottoscrive l'emendamento Palagiano 11.28, a nome dell'intero gruppo Lega Nord Padania.

Le Commissioni respingono l'emendamento Palagiano 11.28.

Francesco BARBATO (IdV) ritira gli emendamenti Palagiano 11.29 e 11.30, di cui è cofirmatario.

Alberto TORAZZI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Laura Molteni 11.38, teso a sopprimere il comma 16 dell'articolo 11 del decreto-legge, rilevando che non si può parlare di liberalizzazione del settore farmaceutico se, al tempo stesso, si impone alle farmacie di dotarsi di un numero minimo di personale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Laura Molteni 11.38.

Francesco BARBATO (IdV) illustra l'emendamento Palagiano 11.31, di cui è cofirmatario, finalizzato a prevedere che, in caso di rinvio a giudizio per determinati fatti, l'autorizzazione all'esercizio della farmacia non possa essere trasferita per atto tra vivi fino alla conclusione del procedimento penale, a seguito di sentenza definitiva. Evidenzia coma la ratio di quest'emendamento sia, evidentemente, quella di evitare truffe ai danni del Servizio sanitario nazionale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Palagiano 11.31.

Le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 12.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate all'articolo 12.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Fugatti 12.4, di cui è cofirmataria, rilevando l'esigenza di aumentare il numero dei notai, in modo da creare una maggiore concorrenza nel settore, ciò che recherebbe indubbiamente un vantaggio ai cittadini, dal momento che si assisterebbe ad una diminuzione delle parcelle.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fugatti 12.4.

Maurizio FUGATTI (LNP) ritira l'emendamento 12.6, di cui è primo firmatario.

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Gianluca FORCOLIN (LNP) illustra l'emendamento Fugatti 12.5, di cui è cofirmatario, evidenziando l'opportunità di anticipare di un anno la data a partire dalla quale deve essere bandito annualmente un concorso notarile.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fugatti 12.5.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Brugger 12.2 e 12.1 e dell'articolo aggiuntivo Fallica 12.03: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni passano all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 13.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate all'articolo 13.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Lo Monte: s'intende abbiano rinunciato ai suoi emendamenti 13.2 e 13.3.

Giovanni FAVA (LNP) illustra le finalità del suo emendamento 15.7 soppressivo dell'articolo 15, in materia di separazione proprietaria tra ENI e Snam Spa. Ricorda che nel passato il gruppo della Lega Nord aveva manifestato una serie di perplessità sulla separazione proprietaria di Snam Rete Gas, basata anche sulla constatazione che altri Paesi europei avevano assunto posizioni diverse su analoghe questioni. Osservato che la rete di distribuzione del gas è un asset strategico del Paese, contesta le modalità con cui il Governo intende procedere alla separazione della rete. Si delinea, infatti, un quadro che attribuisce al Governo una delega orientata in una direzione assolutamente non condivisibile. Se la rete deve essere tutelata come infrastruttura strategica, certamente il passaggio di proprietà da Snam a Cassa depositi e prestiti non risolve il problema della liberalizzazione perché sono entrambe proprietà dello Stato. Per un reale processo di liberalizzazione si deve uscire dalla sfera del pubblico ed entrare in quella del privato.
La modalità proposta dal Governo costringe, tra l'altro, Cassa depositi e prestiti a investimenti che potrebbero avere effetti negativi sul territorio. Sottolinea che queste osservazioni hanno un carattere costruttivo e non ostruzionistico, come è dimostrato anche dal fatto che la Lega ha presentato un solo emendamento soppressivo all'articolo 15, senza presentare proposte modificative del testo. Paventa altresì che questa operazione potrebbe trasformare la Cassa depositi e prestiti in una nuova IRI. Sottolinea infine che la questione di estremo rilievo posta dall'articolo 15 dovrebbe essere affrontata in un altro provvedimento che possa meglio approfondire un processo che non rientra sicuramente nelle liberalizzazioni.

Stefano SAGLIA (PdL), osservato che la tematica sollevata dall'articolo 15 riveste un rilievo estremamente importante, sottolinea che il PdL condivide la scelta di aver stabilito con una norma di legge la necessità di una separazione proprietaria tra società di produzione e di distribuzione del gas. Già nel 2004, con il ministro Marzano, si adottò un DPCM allora discusso nella Commissione Attività produttive, in cui si poneva la questione della separazione proprietaria della rete del gas. Successivamente, i diversi Governi che si sono succeduti non hanno ritenuto di introdurre il modello della separazione per motivi geopolitici contingenti. Oggi lo scenario è profondamente cambiato perché Snam Spa può essere scorporata, a patto che sia innanzitutto mantenuta l'unitarietà del gruppo - e quindi anche il settore stoccaggi e rigassificazione -, in quanto corpo unito di attività regolate con un impatto industriale molto significativo.

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Sottolinea che la separazione deve riguardare l'attività di ENI che rimane una società che cerca petrolio e gas nel mondo e concentra il proprio business su attività non regolate, abbattendo il debito pregresso per aumentare le risorse.
Sottolineato che una preoccupazione meramente finanziaria non libera gli investimenti, chiede quale sia il ruolo che CDP deve svolgere nell'economia reale. Osserva che l'operazione non registra la contrarietà del PdL e che la separazione è una risposta alla direttiva europea. Ricordato che, durante l'ultimo Governo Berlusconi si era individuata la soluzione della separazione gestionale, sollecita il Governo, qualora adotti nel prossimo futuro un DPCM basato sul modello della separazione verticale, a tenere conto delle osservazioni testé svolte sull'unitarietà del gruppo e sulla necessità di investimenti industriali strategici e non meramente finanziari.

Alberto TORAZZI (LNP), nell'associarsi alle considerazioni del collega Fava, lamenta che si continua a parlare di rispetto della direttiva europea quando altri Stati membri non seguono affatto le regole delle separazione proprietaria. Osserva che la società Saipem partner di ENI garantisce all'Italia importanti rapporti commerciali con la Federazione russa che hanno dato risultati molto positivi e potrebbero per il futuro procurare notevoli vantaggi al nostro Paese. Questi rapporti sono stati fortemente ostacolati dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna; la separazione proprietaria, peraltro, con la modifica della golden share per le società energetiche comporterà l'esclusione della Federazione russa dalle offerte, mentre le major americane potranno trovare un'utile sponda sulle società britanniche per investire sul mercato energetico europeo. Ritiene che con le disposizioni recate dall'articolo 15 l'Esecutivo stia pagando una cambiale a chi ha favorito il recente cambio di Governo nel nostro Paese, causando tuttavia un enorme danno strategico per l'economia italiana. Ritiene infine che sarebbe stato più opportuno affrontare una questione di eccezionale rilievo per le infrastrutture e l'economia del Paese in un separato disegno di legge.

Matteo COLANINNO (PD) osserva che, sul versante dell'ENI, l'operazione della separazione proprietaria produce un potenziale estremamente interessante perché il gruppo è in grado di ricevere risorse ingenti per investirle nel lungo periodo. La Snam, d'altra parte, avrà bisogno nel medio termine di reperire risorse importanti per operazioni di fusione e acquisizione sia rispetto al gruppo ENI sia rispetto alle società delle reti che si verrebbe a creare. Sottolinea infine che attualmente la Cassa depositi e prestiti è l'azionista di maggioranza del gruppo ENI.

Andrea LULLI (PD) osserva che le misure recate dall'articolo 15 rappresentano un aspetto qualificante del decreto-legge in esame. Si tratta di una delle poche norme di politica industriale e di incentivo allo sviluppo. Osservato che è molto importante stabilire con chiarezza la separazione di Snam Spa da ENI, ricorda che le società della rete possono essere un elemento di sviluppo importante anche sul piano europeo. Rilevato altresì che la separazione può concorrere ad una riduzione dei costi del gas, con riferimento all'intervento del deputato Torazzi, esprime perplessità sul fatto che l'accordo con Gazprom possa veramente avere effetti positivi sulle bollette delle famiglie e delle imprese italiane. Sottolinea infine che la Commissione Attività produttive nel prossimo futuro avrà tutto il tempo necessario per sollecitare il Governo a rispettare le scadenze stabilite nel decreto-legge in esame.

Gabriele CIMADORO (IdV), nel ribadire il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame, osserva tuttavia che le misure recate dall'articolo 15 sono assolutamente condivisibili.
Ritiene che la separazione proprietaria introdurrà maggiore concorrenzialità nel mercato dell'energia e consentirà benefici agli utenti finali siano essi imprese o famiglie.

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Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime soddisfazione per la proficua discussione che si è sviluppata sull'articolo 15 del decreto-legge. Fa presente che al Governo sono ben presenti le problematiche sollevate dall'onorevole Fava, tuttavia si è optato per un sistema di chiara separazione proprietaria tra ENI e Snam nella convinzione che tale sistema offrirà vantaggi strategici per il Paese. Le valutazioni che hanno spinto in questa direzione sono di tipo concorrenziale: la terzietà della rete e le condizioni di parità tra gli operatori nel settore della produzione del gas.
Rileva altresì che vi sono state altrettanto se non più importanti considerazioni di politica industriale strategica che configurano Snam come una società di rete comprensiva anche del settore stoccaggio e rigassificazione, in modo da giocare un ruolo fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale del Paese e fare dell'Italia un hub europeo.
Ricorda che se Snam fosse stata separata da ENI, i gasdotti TAG e Transitgas sarebbero stati acquisibili direttamente da Snam, trattandosi di canali fondamentali di approvvigionamento di gas del nostro Paese. Anche per questo motivo si è pensato che, dopo il primo passaggio, già operato dal Governo precedente, all'assetto cosiddetto ITO per Snam Trasporto (escludendo quindi i settori stoccaggio e rigassificazioni), è opportuno andare oltre con la terzietà garantita dalla separazione proprietaria della rete comprensiva di stoccaggio e rigassificatori che consente a Snam di muoversi in maniera più dinamica, come grande società di rete, in termini di crescita del Paese. Osserva infine che questa operazione è volta a consentire ad ENI di giocare a sua volta un ruolo strategico all'interno delle attività non regolate che richiedono forte dinamismo sullo scenario internazionale, consentendole quindi una grande capacità di movimento sui mercati internazionali.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fava 15.7.

Gabriele CIMADORO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento Borghesi 15.6, di cui è cofirmatario, volto a stabilire che la separazione proprietaria tra ENI e SNAM avvenga secondo specifiche linee di indirizzo dettate dalla competente authority di garanzia e nel pieno rispetto della normativa comunitaria.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 15.6.

Gabriele CIMADORO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento Borghesi 15.3, di cui è cofirmatario, volto ad anticipare al 2012 il termine previsto entro cui si deve procedere alla separazione proprietaria tra ENI e SNAM.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 15.3.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli emendamenti Cimadoro 15.4 e 15.5 e Fugatti 15.8.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, avverte che si passa quindi all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 16.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 16.

Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Francesco BARBATO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento Cimadoro 16.1, di cui è cofirmatario, volto a prevedere il pieno coinvolgimento della Conferenza unificata e del Ministero competente nell'iter attuativo delle attività produttive contemplate dall'articolo 16. Fa notare che gli impianti di trivellazione che la norma consente rischiano di penalizzare pesantemente la valenza turistica del territorio

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del Salento, ed in particolare della costa di Otranto ed Ostuni. Chiede quindi al Governo di prestare una maggiore attenzione alla tutela degli ecosistemi ambientali. Trasmette quindi la richiesta scritta dell'onorevole Zazzera che intende apporre la sua firma al predetto emendamento.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cimadoro 16.1.

Gabriele CIMADORO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento Borghesi 16.2 di cui è cofirmatario, teso ad affermare una più incisiva tutela ambientale attraverso il rispetto delle convenzioni internazionali in materia di salvaguardia dell'ambiente marino.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 16.2.

Gabriele CIMADORO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento 16.4 a sua firma.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) richiama le finalità dell'emendamento Guido Dussin 16.7, volto a valorizzare il principio della tutela del territorio attraverso un maggiore riconoscimento del ruolo svolto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Cimadoro 16.4 e Guido Dussin 16.7, nonché l'emendamento Cimadoro 16.3.

Giovanni FAVA (LNP) illustra le finalità dell'emendamento Torazzi 16.6, di cui è cofirmatario. Ravvisa la necessità che il decreto ministeriale che stabilisce l'entità delle risorse derivanti da investimenti in ricerca di idrocarburi sia adottato previa intesa con la regione interessata. Paventa il rischio che l'articolo 16 si traduca in una aperta violazione delle norme del Titolo V della Costituzione e comprima le prerogative costituzionali riconosciute alle autonomie territoriali, alimentando il contenzioso tra i diversi livelli di governo del territorio. Aggiunge che la norma si profila quale precedente negativo che, di fatto, rischia di ledere anche la discrezionalità delle regioni in merito ai risarcimenti dovuti agli enti locali nei casi di danno ambientale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Torazzi 16.6.

Gianluca FORCOLIN (LNP) richiama le finalità dell'emendamento Guido Dussin 16.8. Stigmatizza il mancato intervento in discussione dei parlamentari dell'area dell'alto Adriatico, che non intendono opporsi, come da lui auspicato, ad una disposizione, l'articolo 16, che rischia di produrre incisivi danni all'assetto idrogeologico del territorio menzionato. Si riserva di presentare in Aula un apposito ordine del giorno che richiami l'attenzione sulla questione.

Francesco BARBATO (IdV), a nome del suo gruppo, dichiara di sottoscrivere l'emendamento Dussin 16.8.

Le Commissioni respingono l'emendamento Dussin 16.8.

Francesco BARBATO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento Borghesi 16.5 di cui è cofirmatario. Anche a nome del suo gruppo, evidenzia il particolare rilievo che caratterizza la proposta emendativa in oggetto, tesa a prevedere modalità di consultazione delle comunità territoriali interessate all'insediamento di impianti produttivi. Ravvisa l'esigenza che non si reiteri l'errore sostenuto da diversi Governi nei confronti della vicenda della TAV, rispetto alla quale la nomina di commissari straordinari ha consentito di derogare alla normativa posta a tutela dell'assetto idrogeologico dei territori interessati, ingenerando elevati rischi di danno ambientale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 16.5.

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Giovanni FAVA (LNP) intervenendo sull'emendamento Torazzi 16.9, segnala che un'analoga norma è stata approvata dalla Camera ed è in corso di esame al Senato in materia di mercato del metano di autotrazione e contempla il principio secondo cui nei territori sottoposti a insediamenti produttivi di forte impatto ambientale vengono previsti specifici incentivi ed adeguate compensazioni a beneficio diretto della popolazione dei territori interessati. Rileva che si tratta di un criterio innovatore che può ingenerare effetti positivi nelle relazioni tra lo Stato e gli enti locali, soprattutto in materia di infrastrutture strategiche.

Le Commissioni respingono l'emendamento Torazzi 16.9.

La seduta, sospesa alle 16.25, è ripresa alle 16.50.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti riferiti all'articolo 17.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTIesprime parere conforme a quello del relatore.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Lo Monte: si intende che abbia rinunciato ai suoi emendamenti 17.17 e 17.16.

Gabriele CIMADORO (IdV), nel ritirare l'emendamento Borghesi 17.15, illustra il suo emendamento 17.10 e ne sollecita l'approvazione trattandosi di un emendamento di buon senso.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cimadoro 17.10.

Gabriele CIMADORO (IdV), intervenendo per illustrare l'emendamento Borghesi 17.11, ricorda in particolare che l'emendamento è teso ad assicurare condizioni eque e non discriminatorie per gli operatori della distribuzione dei carburanti, in un'ottica di neutralità, trasparenza e concorrenza.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 17.11.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, avverte l'emendamento Cimadoro 17.12 è stato ritirato. Constata inoltre l'assenza dei deputati Buonfiglio e Mario Pepe (Misto-R-A): si intende che abbiano ritirato i loro rispettivi emendamenti 17.3 e 17.8.

Gabriele CIMADORO (IdV) ritira il suo emendamento 17.13.

Giovanni FAVA (LNP) ritira il suo emendamento 17.18.

Laura FRONER (PD) ritiene, prima di passare ad esaminare le proposte emendative riferite al comma 7 dell'articolo 17 del provvedimento in esame, di fare alcune valutazioni positive sulle modifiche introdotte dal Senato dal comma 6 al comma 14 del medesimo articolo - che recepiscono le proposte di legge recentemente approvate alla Camera in materia di impianti di distribuzione di metano per uso autotrazione - semplificando le procedure di autorizzazione per la realizzazione di nuovi impianti, l'adeguamento di quelli esistenti e la promozione dell'uso del metano come carburante per autotrazione anche nelle aree geografiche ove tali impianti sono presenti in misura limitata, con la possibilità di allacciamento in tempi rapidi dei nuovi impianti alla rete di trasporto e distribuzione del gas, e altre misure. Pertanto, auspica una rapida approvazione delle disposizioni dell'articolo 17 essendo norme attese e in linea con le esigenze di contenere le emissioni derivanti dall'uso di altri carburanti attraverso la loro sostituzione con carburanti più ecologici.

Gabriele CIMADORO (IdV), nell'illustrare il suo emendamento 17.14, ricorda che esso è finalizzato a prevedere che la liberalizzazione in materia di distribuzione del metano sia realizzata nel pieno

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rispetto della normativa ambientale e urbanistica prevista nei singoli territori.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cimadoro 17.14.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 18.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Gabriele CIMADORO (IdV), nell'illustrare il suo emendamento 18.2, fa presente che esso è rivolto ad ampliare la possibilità di installazione degli impianti completamente automatizzati, nel rispetto delle normative nazionali e locali vigenti.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cimadoro 18.2.

Gabriele CIMADORO (IdV), nell'illustrare il suo emendamento 18.3, ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cimadoro 18.3.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, ricorda che tutte le proposte emendative riferite all'articolo 20 sono state dichiarate inammissibili.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 21.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Lo Monte: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 21.3.

Giovanni FAVA (LNP), nell'illustrare l'emendamento Torazzi 21.2, fa presente che esso è diretto ad applicare un correttivo perequativo alle tariffe incentivanti sulla produzione di energia elettrica prodotta da impianti solari fotovoltaici, riferito alle diverse zone climatiche in modo da correlare il valore dell'incentivo alla maggiore o minore quantità di radiazione solare che investe le diverse parti del Paese, perequandone in tal modo il valore su tutto il territorio nazionale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Torazzi 21.2.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 23.

Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore per la X Commissione, constata l'assenza del deputato Zamparutti: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 23.2.

Giovanni FAVA (LNP) richiama le finalità dell'emendamento Guido Dussin 23.3.

Le Commissioni respingono l'emendamento Guido Dussin 23.3.

Gabriele CIMADORO (IdV) illustra le finalità dell'emendamento Borghesi 23.1.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 23.1.

Manuela DAL LAGO, presidente, essendo arrivato il Presidente del Consiglio per lo svolgimento dell'audizione sul decreto-legge in esame, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 17.05.

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AUDIZIONI

Giovedì 15 marzo 2012. - Presidenza del presidente della X Commissione, Manuela DAL LAGO, indi del presidente della VI Commissione, Gianfranco CONTE. - Intervengono il Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro dell'economia e delle finanze, Mario Monti, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti, e il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Antonio Malaschini.

La seduta comincia alle 17.

Audizione del Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro dell'economia e delle finanze, Mario Monti, sul disegno di legge C. 5025, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 1 del 2012, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento e conclusione).

Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Mario MONTI, Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro dell'economia e delle finanze, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni Francesco BARBATO (IdV), Alberto FLUVI (PD), Enzo RAISI (FLpTP), Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA), Maurizio FUGATTI (LNP), Gabriele CIMADORO (IdV), Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), Stefano SAGLIA (PdL), Andrea LULLI (PD), Gian Luca GALLETTI (UdCpTP), e Giovanni FAVA (LNP).

(Dopo l'intervento del deputato Fava, i deputati del gruppo della Lega Nord Padania si allontanano dall'aula).

Interviene quindi il deputato Guido CROSETTO (PdL).

Mario MONTI, Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro dell'economia e delle finanze, risponde alle domande poste.

Gianfranco CONTE, presidente, ringrazia il Presidente Monti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 19.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19 alle 19.15

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 621 del 14 marzo 2012, a pagina 20, prima colonna, terza riga, sostituire le parole «Alessandro MONTAGNOLI» con le seguenti «Silvana COMAROLI».