CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 marzo 2012
617.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Mercoledì 7 marzo 2012. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 9.35.

7-00706 Zamparutti e 7-00722 Margiotta: Sul funzionamento dell'impianto del termovalorizzatore «Fenice» di Melfi.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00167).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 29 febbraio 2012.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) fa presente che, insieme al collega Margiotta, anche sulla base dell'auspicio formulato nella precedente seduta dal rappresentante del Governo, è stato predisposta una proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo (vedi allegato 1), che tiene conto delle risultanze delle audizioni svolte e che sottolinea, in modo particolare, l'importanza di un'indagine epidemiologica da svolgere nell'area interessata dai fenomeni di inquinamento in questione.

Salvatore MARGIOTTA (PD), nell'associarsi a quanto detto dalla collega Zamparutti, esprime compiacimento per i contenuti e l'esito delle audizioni che sono state svolte. Formula altresì l'auspicio che il Governo si faccia parte attiva affinché sia svolta al più presto quell'indagine epidemiologica di cui ha parlato la collega Zamparutti che consentirebbe di fare definitivamente chiarezza sulla portata dei fenomeni di inquinamento verificatesi nell'area.

Il sottosegretario Tullio FANELLI ringrazia anzitutto i deputati Zamparutti e Margiotta per aver voluto accogliere l'invito

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a verificare la possibilità di predisporre un testo unificato delle risoluzioni in discussione. Esprime, inoltre, parere favorevole sulla proposta di testo unificata presentata nella seduta odierna.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione Nessun approva la proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo predisposta dai presentatori, che assume il numero 8-00167.

La seduta termina alle 9.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12 alle 12.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 7 marzo 2012. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 15.05.

Decreto-legge 2/2012: Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale.
C. 4999 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 marzo 2012.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che erano stati presentati ulteriori emendamenti del relatore (vedi allegato 2), in relazione ai quali il termine per la formulazione di subemendamenti era fissato alle 15. Comunica quindi che non è stato presentato alcun subemendamento.
Ricorda poi che nella seduta di ieri era stata avanzata la richiesta di riesame, ai fini del giudizio di ammissibilità, degli emendamenti Iannuzzi 1.13 e Bonavitacola 1.20. Al riguardo fa presente che la Presidenza, valutati nuovamente gli emendamenti richiamati, alla luce dei criteri di ammissibilità esposti nella seduta di ieri, ritiene di dover confermare il giudizio di inammissibilità sugli emendamenti Iannuzzi 1.13 e Bonavitacola 1.20, in quanto - incidendo, rispettivamente, sulle competenze dei comuni della regione Campania in materia di gestione del ciclo dei rifiuti e sulle funzioni di accertamento e riscossione della TARSU e della TIA nella fase transitoria in tale regione - si riferiscono ad un ambito materiale, quale quello delle competenze degli enti territoriali campani in materia di rifiuti, che non è oggetto degli specifici interventi normativi sui rifiuti in Campania recati dal decreto né è strettamente connesso o consequenziale a tali interventi.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, con riferimento agli emendamenti presentati (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 6 marzo 2012) relativi all'articolo 1, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti, fatta eccezione per gli emendamenti Bonavitacola 1.4, Lanzarin 1.2, Zamparutti 1.15 e 1.16 per i quali invita i presentatori al ritiro, nonché per il proprio emendamento 1.200 di cui raccomanda l'approvazione.

Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere conforma a quello del relatore.

Renato Walter TOGNI (LNP) annuncia il ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1 presentati dai deputati della Lega Nord.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara di voler sottoscrivere gli emendamenti Barbato 1.2 e 1.3.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Barbato 1.2 e 1.3.

Fulvio BONAVITACOLA (PD), con riferimento alla questione evidenziata dall'emendamento

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Bonavitacola 1.4, giudica particolarmente deludente l'atteggiamento del Governo e della presidenza della Commissione. A suo giudizio, infatti, il combinato disposto della pronuncia sull'inammissibilità degli emendamenti e dei pareri resi sugli emendamenti dichiarati ammissibili si è risolto, di fatto, in una totale indisponibilità a trovare soluzioni per superare le gestioni subcommissariali, per incrementare i livelli della raccolta differenziata e per restituire ai comuni campani tutte le competenze in materia di gestione dei rifiuti. Proprio su questo ultimo tema, ricorda che il Governo, oltre ad avere disatteso tutti gli impegni assunti in Parlamento e in sede comunitaria, non ha ancora risposto ad una precisa richiesta di chiarimenti avanzata dall'ANCI in ragione della fortissima preoccupazione degli amministratori locali campani che oggi sono nella più grande incertezza su quali siano le loro competenze in materia di rifiuti e sulla stessa sussistenza delle condizioni giuridiche per la regolare approvazione dei bilanci comunali.

Il sottosegretario Tullio FANELLI ribadisce l'impegno del Governo ad operare affinché siano restituite in tempi brevi ai comuni campani le competenze in materia di gestione dei rifiuti che spettano ai comuni di tutte le altre regioni. Al tempo stesso, ribadisce la propria valutazione circa l'opportunità di individuare una sede diversa da quella del decreto-legge in esame per approntare le necessarie norme di legge, come potrebbe essere, ad esempio, quella della discussione al Senato del disegno di legge in materia di ambiente recentemente licenziato dalla Camera dei deputati.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, richiama l'attenzione della Commissione sulla delicatezza dell'equilibrio politico raggiunto nelle ore precedenti in ordine alle modifiche da apportare al decreto in esame, ivi comprese le soppressioni di quelle parti ancora presenti nel testo che, se pure approvate dal Senato della Repubblica, occorre espungere alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012. Auspica, per questo, che il collega Bonavitacola voglia ritirare il suo emendamento 1.4 in discussione, anche per scongiurare il rischio che, fatta eccezione per la soppressione di diverse parti del decreto necessaria per garantire il rispetto della pronuncia della Consulta, un intervento incisivo sul restante testo licenziato dal Senato finisca per apparire come un giudizio negativo sull'operato dell'altro ramo del Parlamento.

Raffaella MARIANI (PD) da atto al relatore dello sforzo compiuto in questi giorni e nelle ultime ore per contribuire ad individuare un punto di equilibrio che consenta, come ha già avuto modo di dire nella seduta di ieri, di addivenire alla formulazione di un testo che sia espressione di un corretto esercizio della funzione legislativa e, insieme, della capacità di dare risposta concreta alle esigenze dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali. Ritiene, tuttavia, che sulla questione sollevata dall'emendamento Bonavitacola 1.4 sia necessario che il Governo assuma in questa sede un impegno più chiaro di quanto testé fatto dal sottosegretario Fanelli, tale da rassicurare le forze politiche, e soprattutto i cittadini, sulla reale volontà di addivenire in tempi rapidi al superamento delle attuali gestioni subcommissariali e alla restituzione ai comuni delle competenze loro spettanti in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. Osserva, infatti, che il riferimento alla possibilità di discutere di tale questione nel corso dell'esame al Senato del recente provvedimento in materia ambientale approvato dalla Camera non può essere considerato totalmente rassicurante, atteso che, senza nulla togliere alla piena e totale autonomia e libertà dell'altro ramo del Parlamento, proprio al Senato, in occasione dell'esame dell'ultimo decreto-legge «milleproroghe» è stata adottata una decisione che va nella direzione opposta a quella auspicata dai presentatori dell'emendamento 1.4 per quanto riguarda le competenze relative alla riscossione dei tributi per la raccolta dei rifiuti urbani.

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Sergio Michele PIFFARI (IdV), pur esprimendo rammarico per il voto contrario sui propri emendamenti che vertevano sulle questioni che adesso sono in discussione, ritiene condivisibili le osservazioni svolte dalla collega Mariani, annunciando il voto favorevole del gruppo di Italia dei Valori sull'emendamento Bonavitacola 1.4 che dichiara di voler sottoscrivere.

Agostino GHIGLIA (PdL), alla luce del dibattito fin qui svolto, ritiene indispensabile chiarire che lo sforzo fatto nel corso della mattinata di portare a sintesi le diverse sensibilità sui temi oggetto del decreto non può essere rimesso in discussione, se non correndo il rischio di rendere estremamente difficile l'esito positivo del procedimento di conversione del decreto legge. Richiama, per questo, tutti i deputati e lo stesso Governo alla necessità di esercitare con il massimo equilibrio e senso di responsabilità i propri compiti e le proprie legittime prerogative.

Ermete REALACCI (PD), preso atto del dibattito svolto, propone di accantonare l'emendamento Bonavitacola 1.4.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, giudica non praticabile la proposta del collega Realacci, anche perché essa apre la strada a nuove richieste di accantonamento su altri aspetti del decreto oggetto di diverse sensibilità.

Ermete REALACCI (PD), nel precisare che la sua proposta non ha alcun intento dilatorio, fa presente che l'accantonamento non può che essere considerato come un strumento dell'attività parlamentare volto, al contrario, a superare proprio quelle momentanee difficoltà che possono presentarsi in sede di discussione e di deliberazione sulle proposte emendative.

Alessio BONCIANI (UdCpTP), con riferimento alla discussione in corso sull'emendamento Bonavitacola 1.4, ritiene che, se la questione è quella di un impegno del Governo ad operare per una revisione della legislazione vigente in tema di competenze dei comuni campani in materia di gestione del ciclo dei rifiuti, ivi comprese le competenze sulla riscossione dei tributi per la raccolta dei rifiuti medesimi, allora tale impegno deve ritenersi chiaramente espresso dal sottosegretario Fanelli nel corso del suo intervento. Se, invece, la questione supera tale tema, allora non può che esprimere condivisione per quanto detto a più riprese dal relatore circa la necessità di tenere nella dovuta considerazione la delicatezza dell'equilibrio politico raggiunto nelle ore precedenti in ordine alle modifiche da apportare al testo del provvedimento in esame, ferma restando la necessità della soppressione di quelle parti del decreto estranee alla luce dei criteri indicati nella sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012.

Renato Walter TOGNI (LNP) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Bonavitacola 1.4.

Roberto TORTOLI (PdL) ritiene che quanto affermato dal sottosegretario Fanelli possa senz'altro essere valutato come un impegno chiaro del Governo.

Angelo ALESSANDRI, presidente, alla luce di quanto emerso nel dibattito testè svolto sull'emendamento Bonavitacola 1.4, propone di accantonare tale emendamento, e conseguentemente i restanti emendamenti riferiti all'articolo 1, nonché gli emendamenti riferiti all'articolo 1-quater che incide sempre sulla tematica dei rifiuti in Campania.

La Commissione concorda

Tommaso FOTI (PdL), relatore, dopo avere dichiarato di ritirare i suoi emendamenti 2.1, 2.2 e 2.37 e aver raccomandato l'approvazione dei suoi emendamenti 2.200, 2.201 e 2.202, invita i presentatori al ritiro di tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 2.

Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

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Renato Walter TOGNI (LNP) dichiara di ritirare tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2 presentati dai deputati della Lega Nord.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Mario Pepe 2.3: s'intende che vi abbia rinunciato.

Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento 2.5 di cui è cofirmatario.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritira l'emendamento a sua firma 2.6.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paolo Russo 2.8 , 2.10 e 2.11, nonché Di Caterina 2.12: s'intende che vi abbiano rinunciato.

Carmen MOTTA (PD) ritira l'emendamento 2.13 di cui è primo firmatario.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.14.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Scilipoti 2.15: s'intende che vi abbia rinunciato.

Agostino GHIGLIA (PdL) ritira l'emendamento a sua firma 2.17.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), con riferimento all'emendamento 2.18, fa presente che esso cerca di porre rimedio ad una norma, come è quella recata dall'articolo 2, i cui effetti negativi rischiano di espellere dal mercato numerosissime aziende - con gravi conseguenze economiche e sociali - e di definire per via normativa un monopolio produttivo ugualmente inaccettabile. Conclude, quindi, auspicando che il relatore e il Governo vogliano ancora riflettere sulle implicazioni negative derivanti dall'approvazione dell'articolo 2 del decreto-legge in esame, al tempo stesso raccomandando l'approvazione del proprio emendamento 2.18.

Tommaso FOTI (PdL) dichiara di apprezzare il valore delle argomentazioni e delle preoccupazioni che sono alla base dell'intervento dell'onorevole Piffari. Rileva, tuttavia, che, trovandosi la Commissione nella necessità politica di non dovere stravolgere, soprattutto in tale parte del decreto che non appare risentire delle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012, quanto deliberato dall'altro ramo del Parlamento, è stato convenuto di apportare solo piccole modifiche capaci tuttavia di offrire un ragionevole orizzonte agli operatori del mercato che oggi si trovano in grande difficoltà. Aggiunge, inoltre, che anche a suo avviso tale soluzione - la quale si è tradotta nella presentazione di alcuni specifici emendamenti del relatore - non appare la migliore possibile e che, proprio per questo, la Commissione dovrà interrogarsi nel corso delle prossime settimane sull'opportunità, ad esempio, di avviare una specifica indagine conoscitiva diretta a verificare ulteriormente l'efficacia e gli effetti della normativa in questione.

Carmen MOTTA (PD) esprime apprezzamento per le considerazioni svolte dal relatore che, a suo avviso, forniscono un'esatta rappresentazione della situazione attuale, ferma restando la possibilità e l'opportunità, che anche lei condivide, di tornare sul tema nelle prossime settimane per verificare la bontà delle scelte normative oggi in discussione e la loro eventuale modifica. Conclude, quindi, esortando il collega Piffari a ritirare il suo emendamento 2.18.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) insiste per la votazione del proprio emendamento 2.18.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 2.18.

Roberto TORTOLI (PdL) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.19.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento

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Di Caterina 2.20: s'intende che vi abbia rinunciato.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritira l'emendamento Di Biagio 2.21.

Agostino GHIGLIA (PdL) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.22.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Scilipoti 2.23 e Paolo Russo 2.25: s'intende che vi abbiano rinunciato.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 2.26.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Paolo Russo 2.27: s'intende che vi abbia rinunciato.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), con riferimento all'emendamento Piffari 2.28, ritiene che la modifica proposta con l'emendamento in esame non sia da considerare irrilevante, anche perché interviene sulla questione della corretta indicazione dei compiti degli organi parlamentari. Insiste, quindi, per la votazione del proprio emendamento 2.28.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 2.28; approva quindi gli emendamenti 2.200 e 2.201 del relatore. Respinge poi l'emendamento Piffari 2.30.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Scilipoti 2.32 e Di Caterina 2.33: s'intende che vi abbiano rinunciato.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritira l'emendamento a sua firma 2.35.

Agostino GHIGLIA (PdL) ritira l'emendamento a sua firma 2.36.

Paolo RUSSO (PdL) ritira l'emendamento a sua firma 2.38.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 2.39 che porta un elemento di chiarezza testuale circa la cadenza con la quale il Governo è tenuto a presentare al Parlamento la relazione prevista nella disposizione cui l'emendamento in esame si riferisce.

Tommaso FOTI (PdL) comprende le ragioni che sono alla base della proposta emendativa in esame. Per questo, nel ribadire la richiesta di invito al ritiro, fa presente che il ritiro potrebbe essere strumentale alla presentazione di un ordine del giorno in Assemblea che invita il Governo a assumere l'impegno a presentare annualmente la prescritta relazione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) insiste per la votazione del proprio emendamento 2.39.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 2.39.

Paolo RUSSO (PdL) ritira l'emendamento a sua firma 2.40.

Ermete REALACCI (PD) ritiene essenziale, prima di procedere alla votazione dell'emendamento 2.202 del relatore, fare chiarezza su un punto politico importante. In tal senso, ricorda che la legge da cui traggono origine le disposizioni contenute nell'articolo 2 del decreto-legge in esame risalgono al dicembre 2006 e che anche in questo caso, come avviene da decenni in Italia, di fronte a leggi dirette ad aumentare il livello di tutela dell'ambiente, gli interessi coinvolti agiscono puntualmente per chiedere il rinvio dell'entrata in vigore delle norme di legge, la proroga e il mantenimento dello status quo ante. Sotto questo profilo, mentre considera accettabile la proroga del termine di emanazione del decreto ministeriale ed apprezzabili le norme aggiuntive dirette a favorire la riconversione degli stabilimenti esistenti, giudica, invece, inaccettabile la proroga del termine di entrata in vigore delle sanzioni che rischia di essere inteso come una

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conferma della possibilità di continuare a fare come si è sempre fatto, svilendo, non solo l'efficacia, ma anche il significato dei provvedimenti legislativi.

Tommaso FOTI (PdL), nell'evidenziare che gli emendamenti presentati dal relatore sono frutto di accordo raggiunto tra i diversi gruppi, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 2.202.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 2.202 del relatore: respinge quindi l'emendamento Piffari 2.43.

Renato Walter TOGNI (LNP), nel fare presente che sono ripresi i lavori dell'Assemblea, chiede di sospendere la seduta in modo da consentire, a chi lo desideri, di partecipare ai lavori dell'Assemblea.

Il sottosegretario Tullio FANELLI, prendendo spunto da quanto appena detto dall'onorevole Togni, chiede una breve sospensione della seduta al fine di individuare un accordo sulle parti del decreto ancora oggetto di controversia.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, nel dichiararsi disponibile ad una breve sospensione per dirimere le controversie ancora pendenti, precisa al collega Togni che i lavori della Commissione potranno continuare a svolgersi pur in pendenza dei lavori dell'Aula, essendo prevista in quella sede discussioni senza votazioni.

Angelo ALESSANDRI, presidente, alla luce delle richieste testè avanzate, propone di sospendere la seduta fino alle ore 16.50.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 16.20, è ripresa alle 16.50.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, dopo aver raccomandato l'approvazione dei suoi emendamenti 3.300, 3.100, 3.101 e 3.102, invita i presentatori al ritiro di tutti i restanti emendamenti riferiti all'articolo 3.

Alessandro BRATTI (PD) ritira i propri emendamenti 3.1 e 3.2. Aggiunge, con riferimento al complesso delle problematiche dell'articolo 3, che occorre distinguere fra il giusto obiettivo della semplificazione e dello snellimento delle procedure amministrative e la necessità di mantenere alto il livello dei controlli ambientali, allo scopo di salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini e di scongiurare ogni rischio di pratiche imprenditoriali scorrette o, peggio, di aumento delle attività criminali legate al traffico illecito di rifiuti. Riconosce che l'emendamento 3.300 del relatore sembra escludere i citati rischi oltre a scongiurare il pericolo dell'impatto della nuova disciplina sulle matrici materiali di riporto su inchieste giudiziarie in corso.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, nel condividere quanto detto dal collega Bratti, precisa che nella predisposizione del suo emendamento 3.300 egli ha inteso proprio trasfondere la unanime volontà dei gruppi di accogliere le numerose richieste provenienti dal territorio di rendere possibile, in attesa dell'ormai prossima emanazione dell'indispensabile provvedimento regolamentare da parte del Governo, il riavvio di numerosi cantieri oggi «fermi», senza abbassare il livello di tutela dell'ambiente o la capacità di contrastare pratiche industriali scorrette o vere e proprie attività criminali.

Ermete REALACCI (PD), nell'esprimere condivisione per quanto detto dal collega Bratti e dal relatore, annuncia la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea per rafforzare il senso e le ragioni che hanno portato alla definizione della proposta emendativa che sta per essere votata dalla Commissione. Conclude, quindi, esprimendo apprezzamento per la disponibilità mostrata nella circostanza dal relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 3.3; approva, quindi, l'emendamento 3.300 del relatore.

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Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara precluso, dalla votazione testé svolta, l'emendamento Piffari 3.4.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 3.100 del relatore.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara preclusi, dalla votazione testé svolta, gli emendamenti Bratti 3.7 e Di Biagio 3.8.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 3.101 del relatore.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara preclusi, dalla votazione testé svolta, gli emendamenti Osvaldo Napoli 3.11, 3.12 e 3.13.

Alessandro BRATTI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.14.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 3.102 del relatore.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che erano stati accantonati l'emendamento Bonavitacola 1.4 e i restanti emendamenti riferiti all'articolo 1, nonché quelli riferiti all'articolo 1-quater.

Fulvio BONAVITACOLA (PD) esprime il proprio compiacimento per il fatto che la sospensione della seduta sia stata proficuamente utilizzata per giungere ad un più avanzato punto di equilibrio, che tiene conto di tutte le esigenze in campo. In tal senso, nell'annunciare il ritiro dell'emendamento a sua prima firma 1.4, salva la sua eventuale ripresentazione in Assemblea, chiede che il Governo si impegni formalmente in questa sede a presentare in sede di esame in Assemblea una proposta emendativa di natura interpretativa che faccia chiarezza sulla spettanza ai comuni campani delle competenze in materia di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento a quelle relative alla riscossione dei tributi per la raccolta dei rifiuti.

Renato Walter TOGNI (LNP) fa proprio l'emendamento Bonavitacola 1.4, da lui già sottoscritto, e insiste per la sua votazione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), si associa alla richiesta del collega Togni di procedere alla votazione dell'emendamento 1.4.

Tommaso FOTI (PdL) giudica inaccettabile l'intenzione testé manifestata dal collega Bonavitacola di ritirare il proprio emendamento per poi ripresentarlo in Assemblea. In ogni caso, ricorda, fin d'ora, che, nel caso dell'eventuale ripresentazione dell'emendamento in Assemblea, esso sarà comunque sottoposto al vaglio del relatore e del Comitato dei nove.

Fulvio BONAVITACOLA (PD), nel precisare che, al di là del caso di specie, il ritiro di un emendamento non può mai comportare il venir meno della sua ripresentazione in Assemblea, sottolinea l'importanza che il Governo si pronunci in questa sede sulla sua richiesta.

Il sottosegretario Tullio FANELLI fa presente che il Governo si impegna a presentare in Assemblea una proposta emendativa diretta a restituire ai comuni campani le competenze spettanti a tutti gli altri comuni italiani in materia di gestione dei rifiuti.

Tommaso FOTI (PdL) richiama tutti ad un indispensabile atteggiamento di serietà e di responsabilità, se davvero si vuole operare per un esito positivo dell'iter del provvedimento.

Ermete REALACCI (PD) invita il relatore a ricondurre nei giusti termini la questione in discussione, evidenziando come sia più importante l'impegno assunto dal Governo che la effettiva possibilità di tradurre in atti tale impegno, anche in considerazione della oggettiva difficoltà di superare, nelle attuali condizioni, il necessario vaglio di ammissibilità degli emendamenti.

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Agostino GHIGLIA (PdL), nel ritenere che bene abbia fatto il relatore a richiamare tutti ad un doveroso atteggiamento di serietà, annuncia che l'atteggiamento e il comportamento dei deputati del suo gruppo, anche nel corso della discussione in Assemblea, dipenderà in misura non irrilevante dal senso di responsabilità che tutti gli altri gruppi sapranno dimostrare.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Togni 1.4.

Alessandro BRATTI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.6.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 1.11; approva, quindi, l'emendamento 1.200 del relatore.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) ritira i propri emendamenti 1.15 e 1.16, preannunciando la loro trasformazione in ordini del giorno in Assemblea.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Lanzarin 1-quater.1 e 1-quater.2, nonché sull'emendamento Piffari 1-quater.3. Invita, quindi, il presentatore al ritiro dell'articolo aggiuntivo 1-quater.07.

Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere conforme a quello del relatore.
Nessuno chiedendo di intervenire, la commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Lanzarin 1-quater.1 e 1-quater.2, nonché l'emendamento Piffari 1-quater.3.

Simeone DI CAGNO ABBRESCIA (PdL) ritira l'articolo aggiuntivo a sua firma 1-quater.07.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che il testo, come risultante dalle proposte emendative testé approvate, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini dei prescritti pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 17.40.