CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 febbraio 2012
611.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 23 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

La seduta comincia alle 13.55.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
Testo unificato C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 febbraio 2012.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta la presidenza ha dato conto di tutti i pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari sul testo unificato in titolo, fatta eccezione per il parere della V Commissione (Bilancio), che ha formulato al Governo la richiesta di relazione tecnica. Al riguardo, fa presente che la V Commissione - non avendo ancora ricevuto la predetta relazione tecnica - non ha espresso il parere di competenza; tuttavia, essendo il provvedimento iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal prossimo lunedì 27 febbraio, la Commissione è oggi chiamata a concluderne l'esame in sede referente, fermo restando che la V Commissione potrà esprimere il proprio parere direttamente per l'Assemblea.
Avverte, quindi, che il relatore ha predisposto taluni emendamenti (vedi allegato 1), finalizzati a recepire numerosi rilievi contenuti nei pareri sinora espressi.

Alessia Maria MOSCA (PD), relatore, raccomanda l'approvazione dei propri emendamenti, rivolti ad assicurare il recepimento dei pareri espressi.

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Il viceministro Michel MARTONE si rimette alla Commissione sugli emendamenti del relatore.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.50, 3.50, 3.51 e 3.52 del relatore.

Il viceministro Michel MARTONE, in relazione all'emendamento 3.52 del relatore, appena approvato, chiede che, nel seguito dell'esame del provvedimento, sia inserito anche il concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali per l'emanazione del decreto ivi previsto.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che la questione prospettata dal rappresentante del Governo possa essere risolta con la presentazione di appositi emendamenti ai fini della discussione del provvedimento in Assemblea.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 3.53, 4.50, 5.50, 5.51 e 6.50 del relatore.

Il viceministro Michel MARTONE avverte che l'accoglimento dell'emendamento 7.50 del relatore deve intendersi subordinato alla specificazione che il Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'emendamento medesimo, sia integrato dell'importo corrispondente.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) osserva come tale specificazione renderebbe, di fatto, scoperto l'emendamento 7.50 del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che la Commissione non possa che votare l'emendamento 7.50 del relatore nella sua attuale formulazione, ferma restando l'eventualità di ulteriori approfondimenti in occasione della discussione del provvedimento in Assemblea.

La Commissione approva l'emendamento 7.50 del relatore.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur non manifestando alcuna contrarietà di principio rispetto alla finalità rieducativa delle pena sancita dalla Costituzione, giudica in termini fortemente negativi il provvedimento in esame, che ritiene contenga misure demagogiche e ideologiche, a suo avviso non condivisibili, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, a fronte del quale si dovrebbe preferire la salvaguardia di più importanti valori costituzionali.
Considerate le difficili condizioni economiche del Paese, che hanno indotto il Governo in carica ad assumere - al fine di conseguire risparmi di spesa - misure fortemente lesive dei diritti previdenziali dei lavoratori, appare irragionevole, a suo avviso, destinare parte importante delle risorse pubbliche per scopi di reinserimento lavorativo di detenuti, ignorando, al contrario, esigenze più importanti ed urgenti connesse alla tutela dei cittadini onesti. Ritiene, dunque, che i sostenitori di tale provvedimento debbano assumersi integralmente la responsabilità delle gravi scelte politiche oggi adottate, tra le quali cita, ad esempio, quelle relative al contenuto dell'articolo 5 in tema di agevolazioni a favore delle cooperative sociali, che appaiono, peraltro, suscettibili di contrastare con le normative comunitarie. Nel dichiararsi sorpreso che il testo in esame sia sostenuto da esponenti di gruppi politici che al tema sulla sicurezza hanno sempre annesso grande importanza, invita i membri della Commissione a riflettere attentamente sull'incongruità del testo in esame, auspicando una maggiore concentrazione sui reali problemi della collettività inerenti ai fondamentali diritti al lavoro.
Preannuncia, per tali ragioni, il voto contrario del suo gruppo nella votazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire all'assemblea.

Alessia Maria MOSCA (PD), relatore, intervenendo per una precisazione, intende far notare che il provvedimento in esame, anche a seguito delle proposte emendative presentate nella giornata odierna (che hanno riguardato, ad esempio, la soppressione delle agevolazioni

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sull'IVA ridotta), appare idoneo a conseguire rilevanti scopi di natura sociale, senza determinare contrasti con l'ordinamento comunitario. Osserva, inoltre, che, secondo quanto previsto dallo stesso articolo richiamato con toni critici dal deputato Fedriga, è in ogni caso rimessa all'autonomia delle parti la libertà di stipulare o meno convenzioni per il conseguimento delle relative finalità. Fatto presente, pertanto, che non sussistono forme d'intervento d'autorità da parte del legislatore al riguardo, osserva che l'adozione di misure tese a favorire il reinserimento lavorativo dei detenuti rappresenta, a suo avviso, il più rilevante investimento nella sicurezza che si possa compiere, a tutela della stessa convivenza civile.

Giuliano CAZZOLA (PdL), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo nella votazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea, ritiene non corretto, sotto il profilo giuridico e del buon senso, procedere ad una sorta di classificazione gerarchica dei valori tutelati dalla Carta costituzionale, attribuendo più o meno rilievo ad interessi che, al contrario, rivestono pari dignità e andrebbero valutati organicamente, a fronte della complessità dell'intero impianto costituzionale. Rileva, pertanto, che le finalità rieducative della pena perseguite dal testo in esame sono meritevoli della giusta considerazione - al pari della salvaguardia di valori costituzionali altrettanto importanti (come quelli connessi all'eguaglianza sostanziale o al lavoro) - soprattutto in un periodo storico come quello attuale, in cui la vivibilità delle carceri appare seriamente messa in discussione da condizioni di sovraffollamento sempre più drammatiche. Ritiene, pertanto, che il sostegno al testo unificato elaborato dalla Commissione, anche in un periodo di scarsità di risorse pubbliche, rappresenti un atto di civiltà, dal momento che, in coerenza con altri provvedimenti assunti in materia di decongestione della tensione detentiva, si interviene a migliorare la situazione degli istituti penitenziari, prevenendo quei fenomeni degenerativi che negli ultimi periodi hanno anche portato, con sempre maggiore frequenza, a casi di suicidio dei detenuti e degli stessi operatori addetti alla custodia.

Luigi BOBBA (PD) giudica legittimo dare attuazione al principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, che, a suo avviso, al pari di altri valori costituzionalmente rilevanti, merita la massima attenzione, incidendo su diritti fondamentali dell'individuo e recando con sé importanti conseguenze sul piano sociale a vantaggio dell'intera collettività. Ricordato, inoltre, che il testo unificato in esame si pone su una linea di continuità con altre iniziative assunte dal Governo, in materia di contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri, a cui il Parlamento ha dato il suo sostegno, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo nella votazione per il conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Giovanni PALADINI (IdV), ritenuto doveroso portare avanti una battaglia politica a sostegno del reinserimento sociale dei detenuti, in attuazione di rilevanti norme costituzionali, valuta in termini positivi il testo in questione, preannunciando il voto favorevole del suo gruppo nella votazione per il conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al deputato Mosca il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo unificato dei progetti di legge nn. 124, 859, 937 e C. 3010, come modificato nel corso dell'esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

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Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
Testo unificato C. 3391 Nicola Molteni, C. 3392 Volontè, C. 3616 Narducci.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 febbraio 2012.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta la presidenza ha comunicato la mancata espressione del parere di competenza da parte della V Commissione sul testo unificato dei progetti di legge in esame, a causa della ricezione dal Governo di una relazione tecnica negativamente verificata: la stessa Commissione, pertanto, piuttosto che procedere all'espressione di un parere contrario, ha ravvisato l'opportunità che siano ulteriormente approfonditi i profili di carattere finanziario.
Al riguardo, fa presente che il relatore ha conseguentemente predisposto un proprio emendamento (vedi allegato 2), che propone di porre in votazione sin dalla seduta odierna, diretto a individuare una possibile soluzione alle questioni poste nella predetta relazione tecnica: considerato che il provvedimento risulta iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal prossimo lunedì 27 febbraio e che, pertanto, la Commissione è oggi chiamata a concluderne l'esame in sede referente, resta inteso che la V Commissione - anche ove tale proposta emendativa fosse approvata - potrà comunque esprimere il proprio parere direttamente per l'Assemblea.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.50.

Il viceministro Michel MARTONE fa presente che la materia oggetto del provvedimento in esame è delicata e complessa, presentando profili di delicata sostenibilità finanziaria che andrebbero approfonditi ulteriormente, soprattutto alla luce dell'avvenuta scadenza, nel maggio del 2009, dell'accordo bilaterale di retrocessione tra Italia e Svizzera, in base al quale è stato finora disciplinato il meccanismo di riconoscimento delle indennità di disoccupazione ai lavoratori in questione. Auspica, pertanto, che la copertura finanziaria del provvedimento possa basarsi su dati certi e adeguati.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, in relazione alle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, ricorda che presso l'INPS è istituita un'apposita gestione con contabilità separata, per l'erogazione dei trattamenti speciali di disoccupazione a favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera: la corresponsione di tali trattamenti - pur essendosi interrotte le rimesse da parte svizzera - è comunque consentita, proprio in base alla legge, sino all'esaurimento delle disponibilità della suddetta gestione, nella quale attualmente, secondo i dati dell'INPS, riportati anche nella relazione tecnica trasmessa dal Governo alla V Commissione, risultano circa 300 milioni di euro.
Osservato, pertanto, che allo stato vi sono ampie disponibilità finanziarie per far fronte agli oneri derivanti dall'applicazione del provvedimento, rileva che il Governo e la Ragioneria generale dello Stato dovrebbero assumersi la responsabilità politica di un eventuale contrarietà al testo unificato definito dalla Commissione, dichiarando espressamente l'intenzione di destinare ad altre finalità - non consentite dalla legge - le risorse esistenti. Reputa inaccettabile che il Governo, ponendo in essere comportamenti ostruzionistici rispetto allo stanziamento delle risorse necessarie, impedisca il normale iter di un provvedimento di iniziativa parlamentare, come quello in esame, osservando che tale modello di comportamento si protrae ormai da tempo anche per altri provvedimenti, avendo riguardato persino le responsabilità del precedente Esecutivo.
Rinviando, quindi, alla discussione in Assemblea lo svolgimento di ulteriori approfondimenti

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di merito, giudica opportuno che si prosegua nell'esame del provvedimento, deliberando sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea sulla base di un testo unificato che - alla luce della proposta emendativa presentata nella giornata odierna, di cui torna a raccomandare l'approvazione - appare sostenibile anche dal punto di vista finanziario.

Franco NARDUCCI (PD), premesso che il suo gruppo voterà a favore dell'emendamento del relatore, osserva che il provvedimento in esame - in coerenza con talune proposte avviate in sede europea - si pone l'obiettivo urgente di rimediare al diverso trattamento riservato ai frontalieri italiani, che non possono accedere ai medesimi benefici riconosciuti ai lavoratori oltre confine: non si tratta, quindi, di ridare soltanto dignità ai lavoratori frontalieri italiani, ma anche di far conseguire un vantaggio economico ai territori di confine, in attesa di portare a soluzione il problema più complessivo della retrocessione fiscale, anche mediante appositi negoziati.
Fa notare, inoltre, che, nonostante l'accordo tra Svizzera e Italia in materia non sia più operativo, risulta ancora attiva una gestione separata presso l'INPS, funzionale proprio alla corresponsione di trattamenti di disoccupazione, alla cui erogazione, secondo la ratio del testo unificato in esame, tale gestione separata dovrebbe essere destinata in modo esclusivo. Rilevato, peraltro, che l'erogazione di queste prestazioni è limitata all'esaurimento delle disponibilità della suddetta gestione, prospetta la necessità di intervenire con le misure necessarie ad una integrazione delle relative risorse, a garanzia della prosecuzione del sostegno al reddito per tale categoria di lavoratori.
Ritiene, pertanto, che il Governo, sostenendo il provvedimento in esame, possa contribuire alla realizzazione di un atto di giustizia nei confronti di questi lavoratori, ponendo fine ad una situazione di disparità di trattamento tra frontalieri e residenti in Svizzera, anche a salvaguardia di una ripresa economica dei territori interessati.

Silvano MOFFA, presidente, rilevata l'esigenza di far fronte ad una problematica complessa che riguarda la tutela di un'ampia categoria di lavoratori in difficoltà, attraverso misure che assicurino la destinazione esclusiva della gestione separata presso l'INPS all'erogazione dei trattamenti di disoccupazione, ritiene opportuno concludere nella seduta odierna l'esame in sede referente del provvedimento, rinviando alla successiva fase di discussione in Assemblea le ulteriori valutazioni finanziarie e di merito.

Il viceministro Michel MARTONE, alla luce del dibattito svolto, si rimette alla Commissione sull'emendamento 1.50 del relatore.

La Commissione approva l'emendamento 1.50 del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, nel ritenere comunque opportuno che ogni profilo di possibile problematicità sia chiarito con la collaborazione del Governo, ribadisce che - anche alla luce dell'approvazione dell'emendamento 1.50 del relatore - ulteriori approfondimenti in relazione alla copertura finanziaria del provvedimento potranno essere svolti non appena la V Commissione avrà espresso il proprio parere all'Assemblea sul testo unificato in esame.

La Commissione delibera, quindi, di conferire al deputato Fedriga il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo unificato delle proposte di legge nn. 3391, 3392 e 3616, come modificato nel corso dell'esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 14.25.