CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 febbraio 2012
608.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 156

SEDE REFERENTE

Giovedì 16 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 12.35.

Princìpi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 febbraio 2012.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta precedente è iniziata la discussione sugli emendamenti riferiti all'articolo 7 del testo unificato, sui quali il relatore ha espresso il parere.

Laura MOLTENI (LNP) esprime la sua contrarietà alla previsione, contenuta nell'articolo 7, per cui il limite massimo di età per il collocamento a riposo dei dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale è stabilito, a domanda dell'interessato, al compimento del settantesimo anno di età. Ritiene, infatti, che tale disposizione non favorisca l'inserimento e la stabilizzazione dei nuovi medici i quali presumibilmente riusciranno ad accedere al mondo del lavoro in età sempre più avanzata.

Sabina FABI (LNP) condivide le osservazioni fatte dall'onorevole Molteni, ritenendo anch'essa che sia assolutamente

Pag. 157

inopportuno prevedere la possibilità di prolungare il limite di età, in quanto una siffatta previsione andrebbe a scapito dei giovani, che non riusciranno mai ad inserirsi.

Paola BINETTI (UdCpTP) evidenzia come, anche in assenza dell'articolo 7 del testo unificato, comunque, sulla base della normativa generale, il collocamento a riposo scatterebbe al compimento del sessantasettesimo anno di età, con la possibilità per l'interessato di continuare a svolgere la propria attività fino al settantesimo anno di età.

Anna Margherita MIOTTO (PD) richiama la normativa attualmente vigente in materia di collocamento a riposo dei dirigenti medici e sanitari, facendo notare che, sulla base della base delle modifiche intervenute negli ultimi anni, sarebbe venuta meno la discrezionalità del direttore generale in ordine alla richiesta dell'interessato di restare in servizio fino al compimento del settantesimo anno di età. Pertanto, non essendoci più la discrezionalità del direttore generale, già allo stato attuale il dirigente medico o sanitario va in pensione a sessantasette anni, ma può decidere di restare fino settanta anni.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa notare che, nella situazione attuale, di fatto la decisione in ordine alla proroga della permanenza in servizio dei dirigenti medici, oltre l'età per cui è previsto il collocamento a riposo, spetta al direttore generale. Lo scopo della disposizione è, dunque, quello di spostare il centro decisionale dal direttore generale al soggetto interessato, con il parere del Collegio di direzione.

Donata LENZI (PD) richiama il suo emendamento 7.1, soppressivo dell'articolo 7 del testo unificato, specificandone la ratio, che è quella di fare riferimento, per quanto riguarda i limiti di età, alla normativa generale, recentemente approvata, che non prevede deroghe.

Carla CASTELLANI (PdL) evidenzia come l'emendamento 7.50 del relatore faccia esplicito riferimento al comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.

Carmine Santo PATARINO (FLpTP), richiamando gli interventi che si sono succeduti sul punto, rileva che si tratta di risolvere un problema interpretativo, in ordine al fatto che vi sia o meno, a legislazione vigente, un potere discrezionale in capo al direttore generale: se si ritiene che tale potere permanga, l'articolo 7 ha una sua utilità; in caso contrario, si tratterebbe di una disposizione superfluo.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, chiarisce ai colleghi che fino ad oggi la normativa di riferimento per quanto riguarda il collocamento a riposo dei dirigenti medici e sanitari è data dall'articolo 22 della legge n. 183 del 2010 (cosiddetto «collegato lavoro») e che vi è la discrezionalità del direttore generale circa le richieste di rimanere in servizio oltre l'età pensionabile. Ritiene, pertanto, che l'articolo 7 abbia un'indubbia utilità e raccomanda, in particolare, l'approvazione del suo emendamento 7.50.
Inoltre, fa proprio l'emendamento Barani 7.2 e lo riformula nel senso di sostituire la parola: «medici»: con le seguenti: «ricercatori universitari di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517» e di sostituire le parole: «e su valutazione del Collegio di direzione» con le seguenti: «sentito il Collegio di direzione».

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE esprime parere favorevole sull'emendamento Barani 7.2, fatto proprio dal relatore e riformulato.

La Commissione respinge l'emendamento Lenzi 7.1.
La Commissione approva l'emendamento 7.50 del relatore (vedi allegato 1).

Pag. 158

La Commissione approva l'emendamento Barani 7.2 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

Antonio PALAGIANO (IdV) chiede al relatore ed al sottosegretario un ripensamento circa il parere espresso sul suo emendamento 7.3, teso a specificare che il prolungamento dell'età pensionabile, su domanda dell'interessato e con il parere del Collegio di direzione, sia ottenibile solo previa verifica del possesso dei requisiti attitudinali e psicofisici, valutati da un'apposita commissione di medici del lavoro.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, ribadisce la richiesta di invito al ritiro dell'emendamento Palagiano 7.3.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE esprime parere conforme al relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Palagiano 7.3.

Antonio PALAGIANO (IdV) chiede al relatore ed al sottosegretario un ripensamento circa il parere espresso sul suo emendamento 7.4, volto a fissare un limite, pari a due anni, alla possibilità per i professori universitari di continuare a svolgere l'attività di ricerca prevista in progetti di ricerca clinica dopo la cessazione dalle ordinarie attività assistenziali.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, ribadisce la richiesta di invito al ritiro dell'emendamento Palagiano 7.4.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE si rimette alla Commissione.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) dichiara di essere contrario all'emendamento Palagiano 7.4, in quanto ritiene che non sia opportuno fissare un limite di età alla ricerca.

Francesca MARTINI (LNP) dichiara il voto favorevole del gruppo della Lega Nord all'emendamento Palagiano 7.4.

Eugenia ROCCELLA (PdL), dichiara la propria contrarietà all'emendamento Palagiano 7.4., in quanto ritiene che non è impedendo ai medici anziani di continuare a svolgere attività di ricerca che si favorisce l'inserimento dei giovani.

Alessandra MUSSOLINI (PdL) si domanda come mai per la generalità della popolazione l'innalzamento dell'età per il collocamento a riposo costituisce un problema, mentre i dirigenti medici e i professori universitari insistono tanto per ottenere proroghe del termine massimo. A suo avviso, ciò corrisponde al desiderio di continuare ad esercitare il potere all'interno delle aziende sanitarie o delle università.

Paola BINETTI (UdCpTP) fa presente che, a suo avviso, la genialità, l'attitudine alla ricerca, non siano commisurabili con il parametro dell'età.

Laura MOLTENI (LNP) ritiene che sia inopportuno che vi possano essere eventuali ricercatori che, raggiunto il momento della pensione, vogliono mantenere il ruolo a tutti i costi, mentre i giovani dotati di genialità sono costretti a recarsi all'estero per poter svolgere attività di ricerca, non trovando il giusto inserimento, riscontro e stabilizzazione nel nostro sistema-Paese.

Carlo CICCIOLI (PdL) fa presente che, al di là delle diverse opinioni, che sono state espresse nel corso del dibattito, nella realtà accade spesso che i dirigenti medici e sanitari vanno in pensione, per poi continuare a coordinare le stesse strutture dall'esterno.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che l'emendamento in esame si riferisce propriamente alla prosecuzione dell'attività di ricerca dei professori universitari.

La Commissione respinge l'emendamento Palagiano 7.4.

Pag. 159

Antonio PALAGIANO (IdV), in riferimento al suo emendamento 7.5, chiede al relatore ed al sottosegretario un ripensamento circa il parere espresso, in quanto tale proposta emendativa è volta ad estendere la disciplina relativa ai professori di ruolo anche al personale universitario medico e sanitario delle analoghe professionalità della dirigenza del Servizio sanitario nazionale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, modificando il parere espresso nella seduta precedente, esprime parere favorevole sull'emendamento Palagiano 7.5.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE esprime parere conforme al relatore.

La Commissione approva l'emendamento Palagiano 7.5 (vedi allegato 1).

Antonio PALAGIANO (IdV) ritira il suo emendamento 7.6, ritenendo che sia stato assorbito dall'approvazione dell'emendamento Barani 7.2, nella sua nuova formulazione.

La Commissione passa all'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 8.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti 8.1 e 8.2, nonché sull'articolo aggiuntivo Miotto 8.02, a condizione che sia riformulato nel senso di eliminare il riferimento all'articolo 3-ter del decreto legislativo n. 502 del 1992. Esprime altresì parere contrario sugli articoli aggiuntivi 8.07 e 8.03. Avverte, inoltre, di aver riformulato il suo articolo aggiuntivo 8.04 (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE esprime parere conforme al relatore. Esprime altresì parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 8.04, come riformulato dal relatore, purché al comma 1, lettera b), le parola: «effettivo» venga sostituita dalla seguente: «definitivo», in modo tale da prevedere che le compagnie di assicurazione possano disdettare la polizza o aumentare il premio solo a seguito dell'accertamento definitivo della responsabilità professionale, ponendo così un freno al drammatico problema dell'aumento sconsiderato dei premi assicurativi.

La Commissione approva l'emendamento Pedoto 8.1 (vedi allegato 1).
La Commissione approva l'emendamento Palagiano 8.2 (vedi allegato 1).

Anna Margherita MIOTTO (PD) dichiara di accogliere la proposta di riformulazione del suo articolo aggiuntivo 8.02.

Carla CASTELLANI (PdL) dichiara il proprio voto favorevole all'articolo aggiuntivo 8.02, ritenendo che esso possa introdurre un importante elemento di trasparenza nel sistema.

La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Miotto 8.02, come riformulato dalla presentatrice (vedi allegato 1).

Domenico DI VIRGILIO (PdL) raccomanda l'approvazione del suo articolo aggiuntivo 8.04, come riformulato, che si propone essenzialmente di risolvere l'esplosione dei costi delle assicurazioni mediche, che si riflette sui costi a carico dell'utenza dei servizi professionali e sui costi generali del sistema sanitario. In particolare, l'articolo aggiuntivo proposto prevede che il Ministro della salute proponga modelli nazionali di polizza assicurativa del personale medico e del personale sanitario, tenendo conto di determinati criteri.

Donata LENZI (PD) pur concordando con il fatto che esiste un problema connesso ai costi delle assicurazioni mediche, ritiene che la soluzione non sia contenuta nell'articolo aggiuntivo predisposto dal relatore. In particolare, si domanda cosa si intenda con l'espressione: «modelli nazionali di polizza assicurativa del personale medico». Rileva, inoltre, che, tra coloro

Pag. 160

che il Ministro della salute è tenuto a sentire, dovrebbe figurare anche l'Isvap. Teme, infine, che l'introduzione nel provvedimento di una disposizione siffatta possa entrare in contrasto con la normativa sulle liberalizzazioni, in corso di approvazione presso il Senato.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) dichiara di essere d'accordo con le considerazioni fatte dall'onorevole Lenzi. A suo avviso, il tema dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità del professionista andrebbe più opportunamente trattato nell'ambito di un progetto di legge sul rischio clinico.

Francesca MARTINI (LNP) esprime perplessità sull'articolo aggiuntivo 8.04, come riformulato dal relatore. Ritiene che sicuramente esiste il problema della cosiddetta «medicina difensiva», ovvero degli atti che vengono posti in essere al fine di evitare la possibilità di un contenzioso medico legale, che rappresentano un fenomeno da arginare nell'interesse del medico, del paziente e anche delle casse dello Stato. In particolare, fa riferimento alle spese che i pazienti sono costretti a sostenere al fine di provare l'esistenza di un nesso di causalità tra il comportamento del medico e il danno subito. Tuttavia, pur riconoscendo ampliamente l'esistenza del problema, non concorda con la soluzione individuata con l'articolo aggiuntivo 8.04, rilevando come, innanzitutto, essa non tenga conto dei modelli che alcune regioni hanno già adottato, per cui non si può dire alle regioni come devono comportarsi. Teme, inoltre, che un eventuale contratto nazionale possa tradursi in un pregiudizio per le regioni che hanno ben gestito la sanità, in quanto vi è il rischio che esso vada a tamponare le situazioni di disavanzo presenti in altre regioni. Per questa ragione, ritiene che sarebbe opportuno prevedere delle audizioni di rappresentanti regionali sulla materia.

Antonio PALAGIANO (IdV) ritiene che quello dell'assicurazione obbligatoria del professionista sia un tema così rilevante da non potersi esaurire in poche battute. Richiama alcuni dei numerosi profili problematici ad esso connessi, dal lievitamento dei costi alle compagnie assicurative che non vogliono assicurare i medici al malcostume per cui alcuni avvocati si accordano con i propri clienti nelle cause contro i medici, nel senso di assisterli gratuitamente, per poi pretendere una parte del risarcimento in caso di vittoria della causa.

Laura MOLTENI (LNP) formalizza la richiesta, già avanzata dall'onorevole Martini, di svolgere audizioni di rappresentanti degli assessori regionali sui costi delle assicurazioni per la responsabilità professionale.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, alla luce dei profili problematici emersi dagli interventi succedutisi nel corso del dibattito, propone di accantonare il suo articolo aggiuntivo 8.04, come riformulato nella seduta odierna.

La Commissione delibera di accantonare l'articolo aggiuntivo 8.04 del relatore, come riformulato.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.45.

INTERROGAZIONI

Giovedì 16 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 13.45.

5-05741 Mancuso: Iniziative per promuovere la donazione del sangue cordonale.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo

Pag. 161

nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Gianni MANCUSO (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta.

5-05796 Mancuso: Iniziative contro le pratiche della vivisezione e della sperimentazione su primati, cani e gatti.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Gianni MANCUSO (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, evidenziando la necessità di scegliere, ove possibile, metodi alternativi alla vivisezione ed alla sperimentazione su animali. Ricorda, a tal proposito, che ogni anno ha luogo una strage di esseri senzienti, che spesso si rivela inutile, soprattutto quando si tratta di animali sui quali è stato scritto tutto nella letteratura scientifica.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.05.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per consentire l'impianto degli embrioni abbandonati giacenti presso i centri italiani di procreazione medicalmente assistita.
C. 2058 Palagiano, C. 4308 Farina Coscioni, C. 4800 Bocciardo e C. 4831 Laura Molteni.

Riconoscimento e disciplina della chiropratica come professione sanitaria primaria e istituzione dell'albo professionale dei chiropratici.
C. 1287 Di Centa.