CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 febbraio 2012
607.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 15 febbraio 2012. - Presidenza del presidente della II Commissione Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro, C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi, C. 4516 Garavini e C. 4906 Ferranti.

(Seguito dell'esame e rinvio)

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato il 2 febbraio 2012.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nell'ultima seduta era in corso l'esame dell'articolo aggiuntivo Giachetti 8.011 e che vi erano ancora degli iscritti a parlare. Fa inoltre presente che i gruppi del PdL e del PD hanno chiesto di concludere la seduta alle 14.30 al fine di consentire ai commissari di partecipare alle rispettive riunioni di gruppo.

Raffaele VOLPI (LNP), intervenendo sui lavori delle Commissioni, chiede alla presidenza di assicurare la presenza del Governo alla seduta in modo che si possa procedere nella votazione degli emendamenti.

Giulia BONGIORNO, presidente, preso atto della richiesta dell'onorevole Volpi, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.15, è ripresa alle 14.20.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che il Ministro della giustizia ha appena comunicato di poter partecipare alla seduta delle Commissioni riunite non prima delle ore 14.30, in quanto si sono protratti i lavori in Commissione al Senato, ai quali ha preso parte. Ricordando, peraltro, come vi sia una richiesta da parte di due gruppi di concludere la seduta odierna proprio alle 14.30, evidenzia come non vi sia la possibilità di proseguire la seduta.

Raffaele VOLPI (LNP) ricorda che i lavori delle Commissioni sono di fatto fermi alla seduta del 13 dicembre scorso,

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quando il nuovo Governo chiese una settimana di tempo per aver modo di valutare gli emendamenti. Considerato che sono trascorsi da allora due mesi, chiede che il Governo dica finalmente quali sono i suoi orientamenti sul provvedimento e sugli emendamenti o comunque metta le Commissioni in condizione di proseguire e concludere l'esame, anche per evitare che ancora una volta i mezzi di informazione accusino il Parlamento di non lavorare. Chiede pertanto alla presidenza della Commissione di rappresentare il problema, se necessario, alla presidenza della Camera affinché sia assicurata la presenza del Governo alle sedute delle Commissioni.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che si stia verificando una situazione incresciosa, non comprendendo quali possano essere le ragioni del ritardo del Governo in carica nel prendere posizione sul provvedimento in esame di fronte al Parlamento. Sottolinea quindi come, in considerazione dell'esigenza di approvare rapidamente serie norme di contrasto del fenomeno della corruzione, vi sia l'urgenza di conoscere la posizione del Governo in proposito.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per la II Commissione, dichiara di non potere che prendere atto delle richieste dei colleghi della Lega Nord e dell'IdV e di farle proprie. Ritiene inoltre che non si debba fare chiarezza solo sul comportamento del Governo ma anche su quello di quei gruppi parlamentari che hanno ritenuto, a suo giudizio in modo inopportuno, di organizzare delle riunioni mentre sono in corso importanti lavori parlamentari.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP) si associa alle doglianze già espresse dai deputati intervenuti prima di lui, sottolineando come quello in esame sia un provvedimento atteso e importante, oltre che lungamente istruito e discusso dal Parlamento. Nel far presente, tra l'altro, che quest'anno ricorre il ventesimo anniversario dell'avvio dell'inchiesta «Mani pulite», esprime l'avviso che sarebbe un segnale importante se fosse approvata una legge di prevenzione e contrasto della corruzione. Per queste ragioni si associa alla richiesta dei deputati intervenuti prima di lui perché il Governo si esprima finalmente in modo chiaro su questo provvedimento.

Giulia BONGIORNO, presidente, dopo aver ricordato che il Ministro della Giustizia avrebbe comunque potuto partecipare alla seduta odierna a partire dalle ore 14.30, ma che era stata già presentata dai gruppi del PdL e del PD la richiesta di non procedere nella seduta oltre proprio quell'orario, rinvia il seguito dell'esame alla seduta che sarà convocata per le ore 14 di domani.

La seduta termina alle 14.30.