CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1° febbraio 2012
600.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del vicepresidente Gero GRASSI.

La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

Gero GRASSI, presidente, comunica che i deputati Maria Rosaria Carfagna e Giovanni Fava cessano di far parte della Commissione ed entrano a farne parte i deputati Denis Verdini e Sabina Fabi.

Modifiche al decreto legislativo n. 152/2006, in materia di sfalci e potature, di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati, nonché di misure per incrementare la raccolta differenziata.
Nuovo testo C. 4240 Lanzarin.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla VIII Commissione sul nuovo testo della proposta di legge C. 4240, recante modifiche al decreto legislativo n. 152 del 2006 (cd. Codice ambientale).
Le modifiche proposte riguardano, in particolare: la disciplina dello smaltimento

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degli sfalci e potature di cui all'articolo 185 del codice ambientale (articolo 1 del testo); la normativa in materia di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati, di cui all'articolo 187 del codice medesimo (articolo 2 del testo); e la previsione di misure per incrementare la raccolta differenziata (articolo 3 del testo).
Per quanto concerne più specificamente la parte che reca norme che investono materie di competenza della XII Commissione, ovvero l'articolo 3, precisa che l'intervento normativo ivi previsto è volto ad introdurre una modifica all'articolo 205 del codice ambientale - che disciplina le misure per incrementare la raccolta differenziata -, al quale verrebbe aggiunto un comma 3-bis, in base al quale le associazioni di volontariato senza fine di lucro possono effettuare raccolte di oggetti o indumenti ceduti da privati, per destinarli al riutilizzo previa convenzione con i comuni, fatto salvo l'obbligo del conferimento ad operatori autorizzati, ai fini del successivo recupero o smaltimento, dei materiali residui. Tali materiali residui rientrano nelle percentuali della raccolta differenziata previste al comma 1 del medesimo articolo 205, ai sensi del quale entro il 31 dicembre del 2012 in ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari ad almeno il sessantacinque per cento dei rifiuti prodotti.
Poiché la finalità della disposizione testé illustrata - che tocca solo marginalmente l'ambito di competenza della Commissione - è senza dubbio ampiamente condivisibile, propone di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del vicepresidente Gero GRASSI. - Intervengono il ministro della salute Renato Balduzzi e il sottosegretario di Stato per la salute Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 14.20.

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 gennaio 2012.

Gero GRASSI, presidente, invita il relatore ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati all'articolo 4 del nuovo testo unificato.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 4.2, sugli identici emendamenti 4.3, 4.7 e 4.8, nonché sugli emendamenti 4.11 e 4.24 e sui seguenti emendamenti: Palagiano 4.25, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere le parole: «, di cui all'articolo 15-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502»; Miotto 4.6, a condizione che sia riformulato come segue: «La nomina dei responsabili di unità operativa complessa a direzione universitaria è effettuata dal Direttore generale su indicazione del Rettore, sulla base della proposta formulata dal competente Consiglio di Facoltà o dalla analoga struttura di coordinamento interdipartimentale, sulla base del curriculum scientifico e professionale del responsabile da nominare.»; Barani 4.13, a condizione che sia riformulato come segue: «b) la commissione riceve dall'azienda il profilo professionale del dirigente da incaricare e, sulla base dell'analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, dell'aderenza al profilo ricercato e degli esiti di un colloquio, seleziona una terna di candidati. Il direttore generale individua il candidato da nominare sulla base della terna predisposta

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dalla Commissione. Qualora il dirigente a cui è stato conferito l'incarico dovesse lasciarlo o decadere entro 3 anni dalla nomina, si procederà alla sostituzione scegliendo fra gli altri due professionisti facenti parte della terna iniziale».
Esprime parere contrario sugli emendamenti 4.30, 4.1, 4.10, 4.9, 4.5, 4.12, 4.15, 4.17, 4.18, 4.19, 4.22, 4.21, 4.16, 4.23, 4.26, 4.29, 4.28, 4.27, nonché sull'articolo aggiuntivo 4.01. Invita, quindi, i presentatori a ritirare gli emendamenti 4.4, 4.14 e 4.20. Annuncia, infine, di aver ritirato il proprio emendamento 4.50.

Il ministro Renato BALDUZZI esprime parere conforme al relatore su tutti gli emendamenti ad eccezione degli emendamenti 4.18, 4.20 e 4.19, su cui si rimette alla Commissione.

Anna Margherita MIOTTO (PD), intervenendo sul complesso degli emendamenti, sottolinea l'importanza della disposizione in esame, ricordandone la ratio, da più parti annunciata, di voler sottrarre la nomina dei dirigenti alle logiche politiche e partitiche. Al fine di raggiungere tale obiettivo e di privilegiare effettivamente il merito occorrerebbe, suo avviso, compiere una scelta coraggiosa e sancire, quindi, il criterio della graduatoria. Obietta, dunque, che la proposta di riformulazione dell'emendamento 4.13 avanzata dal relatore non sia propriamente in linea con il richiamato obiettivo, in quanto, prevedendo una terna nell'ambito della quale il direttore generale deve effettuare una scelta, lascia a quest'ultimo una discrezionalità che contraddice il principio del merito.
Fa presente, infine, che tutti gli emendamenti da lei sottoscritti vanno nella direzione di migliorare il sistema sanitario, in modo tale da restituire fiducia ai cittadini.

Paola BINETTI (UdCpTP) ritiene che la disposizione di cui all'articolo 4 del testo unificato sia equilibrata in quanto coniuga l'approvazione di una graduatoria, da parte della commissione, sulla base di determinati e oggettivi parametri con un elemento di soggettività, dato dal potere di scelta del candidato attribuito al direttore generale, da effettuarsi comunque nell'ambito dei primi tre della graduatoria approvata dalla commissione stessa. A suo avviso, dunque, il fatto che il direttore generale, sulla base di criteri standardizzati, possa optare per una certa persona non costituisce di per sé un elemento negativo, in grado di inficiare l'oggettività del meccanismo di selezione individuato dalla norma in esame.

Carmine Santo PATARINO (FLpTP) esprime una valutazione critica sull'affidamento al direttore generale del potere di scelta del dirigente, rilevando come l'unico criterio obiettivo che si può adottare in tutti i settori e, in particolar modo, in quello della sanità, sia quello del merito.
In tal senso, ritiene che la selezione dei dirigenti nel settore sanitario debba essere affidata ad una commissione anziché essere rimessa alla discrezionalità del direttore generale.

Gian Carlo ABELLI (PdL) ritiene che la responsabilità finale non può non essere politica, nel senso che, se in una certa regione la sanità va male, la relativa responsabilità deve essere attribuita al presidente della regione stessa. Ne consegue, pertanto, che il direttore generale, essendo sottoposto al giudizio di chi l'ha nominato, effettuerà delle scelte corrette nella individuazione dei dirigenti da incaricare.
A suo avviso, se si riconosce che il direttore generale ha delle responsabilità, occorre che questi disponga di una certa discrezionalità nell'agire.
Partendo da queste premesse, esprime apprezzamento per il testo della disposizione in esame e, in particolare, per l'emendamento 4.13, nella proposta di riformulazione presentata dal relatore.

Luciana PEDOTO (PD) esprime rammarico per il parere contrario espresso dal relatore e confermato dal Governo in riferimento a molti emendamenti che, a suo avviso, sono da considerarsi migliorativi

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del testo in quanto volti ad assicurare - attraverso la previsione di meccanismi di selezione e di controllo delle nomine, fino ad ora effettuate con troppa discrezionalità - che a capo delle strutture sanitarie vengano nominati effettivamente i dirigenti migliori.

Antonio PALAGIANO (IdV) rileva come l'intento, apparentemente condiviso, di recidere i legami tra politica e sanità, non trovi poi piena corrispondenza nella formulazione del testo in esame.
Ricorda le responsabilità politiche connesse ai frequenti episodi di malasanità, in relazione ai quali sono state anche istituite due Commissioni d'inchiesta.
Al fine di superare l'attuale assetto del sistema, sono stati presentati diversi emendamenti che, sebbene di diverso contenuto, sono tuttavia ugualmente riconducibili all'obiettiva necessità di privilegiare il criterio meritocratico. In tale senso cita, ad esempio, le proposte emendative concernenti la composizione della commissione, la formazione delle graduatorie, l'uniformità dei criteri per la selezione dei titoli, evitando di rimetterli all'autonomia regionale. Trattasi, a suo avviso, di proposte emendative costruttive, che entrano nel merito del provvedimento.

Il ministro Renato BALDUZZI precisa che l'adesione del Governo alla valutazione degli emendamenti effettuata dal relatore scaturisce dal fatto che la disposizione in esame rappresenta, a suo avviso, un punto di equilibrio. Invita, pertanto, coloro che, nel corso del dibattito, hanno argomentato in senso contrario, a rivedere le proprie posizioni.
In particolare, con riferimento al meccanismo di nomina dei dirigenti, evidenzia come l'articolo 4 del testo unificato preveda non una «rosa» di candidati ma una vera e propria graduatoria approvata dalla commissione, nell'ambito della quale il direttore generale deve effettuare la scelta. La disposizione in esame, dunque, appare equilibrata in quanto salvaguarda l'autonomia gestionale che l'ordinamento vigente pone in capo al direttore generale.

Carla CASTELLANI (PdL) dichiara di essere completamente d'accordo con le considerazioni fatte dal ministro: a suo avviso, infatti, non si può predisporre una normativa contrastante con l'assetto istituzionale riguardante la gestione della sanità. È favorevole, dunque, alla previsione, contenuta nel testo, di una certa discrezionalità del direttore generale, che dovrà comunque motivare le proprie scelte ed assumersene la responsabilità, sottolineando come nella scelta dovrà evidentemente tenere conto non solo della professionalità del candidato ma anche delle attitudini manageriali.

Francesco STAGNO d'ALCONTRES (Misto-G.Sud-PPA), richiamando l'intervento del ministro, rileva come la disposizione in esame non preveda una vera e propria graduatoria bensì una terna nell'ambito della quale il direttore generale eserciterà la propria discrezionalità. Ritiene che sia necessario predisporre un sistema di «pesi e contrappesi»: se, da un lato, si riconosce la discrezionalità del direttore generale, dall'altro andrebbero introdotti adeguati meccanismi di controllo e di valutazione.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, replica ai deputati che sono intervenuti per rilevare la scarsa incisività della disposizione in esame rispetto all'esigenza di superare l'eccessiva ingerenza della politica nel campo della sanità, facendo notare come, in realtà, essa rechi previsioni assolutamente innovative. Al fine di migliorarne ulteriormente il testo, ricorda di aver proposto la riformulazione dell'emendamento 4.13 e di aver accolto l'emendamento secondo cui i componenti della commissione vengono sorteggiati e non nominati. Infine, auspica che si proceda con maggiore celerità nel prosieguo dei lavori, anche attraverso la previsione di sedute della Commissione dedicate esclusivamente al provvedimento in materia di governo delle attività cliniche.

Gero GRASSI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica.
Testo unificato C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236 Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586 Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone, C. 2405 Minardo, C. 2665 Mannucci, C. 2659 Nizzi e C. 4717 Savino.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo nella seduta del 3 novembre 2011.

Gero GRASSI, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione, in sede referente, la proposta di legge C. 2659, d'iniziativa del deputato Nizzi «Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza del randagismo nel territorio nazionale», in data 3 novembre 2011, e la proposta di legge C. 4717 d'iniziativa del deputato Savino «Disciplina dei cimiteri per animali di affezione», in data 12 novembre 2011.
Poiché le suddette proposte di legge vertono su materia identica a quella dei progetti di legge in esame, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento.
Invita, quindi, il relatore, ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati all'articolo 15 del testo unificato.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti 15.4, 15.6, 15.3, 15.10, 15.17, 15.19, 15.23, sugli identici emendamenti 15.39, 15.30 e 15.31, nonché sull'emendamento 15.32. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 15.1, 15.5, 15.2, 15.7, 15.8, 15.9, 15.11, 15.12, 15.14, 15.13, 15.15, 15.16, 15.18, gli identici emendamenti 15.20 e 15.21, gli emendamenti 15.22, 15.24, 15.25, gli identici emendamenti 15.27 e 15.38, nonché gli emendamenti 15.28 e 15.29. Avverte altresì di aver ritirato gli emendamenti 15.34, 15.35, 15.37 e 15.36. Raccomanda, infine, l'approvazione del suo emendamento 15.33, riformulato nel senso di sostituire la parola: «concedono» con le seguenti: «possono concedere» e dei suoi nuovi emendamenti 15.40, 15.41, 15.42 (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE esprime parere conforme al relatore su tutti gli emendamenti ad eccezione degli emendamenti 15.4, su cui invita il presentatore al ritiro e 15.10, su cui esprime parere contrario. Esprime infime parere favorevole sugli emendamenti presentati dal relatore.

Marco RONDINI (LNP) fa proprio l'emendamento Vanalli 15.1 e lo ritira. Ritira altresì l'emendamento 15.5.

La Commissione approva l'emendamento Molteni 15.4 (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palagiano 15.2: s'intende vi abbiano rinunciato.

La Commissione approva l'emendamento Viola 15.6 (vedi allegato 1).

Rodolfo VIOLA (PD) ritira il suo emendamento 15.7.

La Commissione approva l'emendamento Viola 15.3 (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palagiano 15.8: s'intende vi abbiano rinunciato.

La Commissione approva l'emendamento 15.42 del relatore (vedi allegato 1).

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, modificando il precedente avviso, esprime parere contrario sull'emendamento 15.10.

Marco RONDINI (LNP) ritira l'emendamento 15.10 nonché l'emendamento 15.9.

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La Commissione approva l'emendamento 15.33 del relatore, come riformulato (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Palagiano 15.11 e Raisi 15.12: s'intende vi abbiano rinunciato.

Marco RONDINI (LNP) ritira gli emendamenti 15.14 e 15.13.

Rodolfo VIOLA (PD) ritira l'emendamento 15.15.

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Raisi 15.16: s'intende vi abbia rinunciato.

Francesca MARTINI (LNP) fa proprio l'emendamento Repetti 15.17.

La Commissione approva l'emendamento Repetti 15.17, fatto proprio dall'onorevole Martini (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Ceccacci Rubino 15.18: s'intende vi abbia rinunciato.

La Commissione approva l'emendamento Molteni 15.19 (vedi allegato 1).

Marco RONDINI (LNP) ritira gli identici emendamenti 15.20 e 15.21.

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Raisi 15.22: s'intende vi abbia rinunciato.

La Commissione approva l'emendamento Molteni 15.40 del relatore e l'emendamento Mura 15.23 fatto proprio dall'onorevole Sarubbi (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Raisi 15.24: s'intende vi abbia rinunciato.

Marco RONDINI (LNP) ritira gli emendamenti Vanalli 15.25 e gli identici Molteni 15.27 e 15.38.

La Commissione approva l'emendamento 15.41 del relatore (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Palagiano 15.28: s'intende vi abbia rinunciato.

Marco RONDINI (LNP) ritira il suo emendamento 15.29.

La Commissione approva gli identici emendamenti 15.39 del relatore, Raisi 15.30 e Molteni 15.31 (vedi allegato 1).

Rodolfo VIOLA (PD) fa proprio l'emendamento 15.32.

La Commissione approva l'emendamento Ceccacci Rubino 15.32, fatto proprio dall'onorevole Viola (vedi allegato 1).

Gero GRASSI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.55.