CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1° febbraio 2012
600.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il Ministro per i beni e le attività culturali, professore Lorenzo Ornaghi.

La seduta comincia alle 9.10.

Seguito dell'audizione del Ministro per i beni e le attività culturali, professore Lorenzo Ornaghi, sulle linee programmatiche del suo dicastero.

(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, i temi oggetto dell'audizione.

Il ministro Lorenzo ORNAGHI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione, fornendo risposte ai quesiti posti.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia il ministro per le indicazioni fornite e dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 10.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, architetto Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 10.20.

Proposta di nomina dell'ambasciatore Ludovico Ortona a Presidente della Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo (ARCUS Spa).
Nomina n. 133.


(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

Sui lavori della Commissione.

Manuela GHIZZONI (PD) chiede un rinvio dell'esame della proposta di nomina onde poter prendere visione dei documenti relativi alla gestione della società Arcus, trasmessi alla Commissione.

Valentina APREA, presidente, rileva, al riguardo, come la Commissione cultura non abbia mai subordinato l'esame delle proposte di nomina, alla valutazione di documenti sulla gestione degli enti cui si riferiscono. Ricorda, fra l'altro, come vi sia l'urgenza di procedere alla nomina in esame, evidenziata anche dal ministro nel corso della sua audizione testé conclusa, proprio per consentire alla società Arcus di riprendere la sua attività.

Manuela GHIZZONI (PD) ribadisce l'utilità di esaminare preliminarmente i documenti pervenuti all'attenzione della Commissione cultura.

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Emilia Grazia DE BIASI (PD) ricorda, al riguardo, come per la prima volta da tre anni la Commissione cultura ha la possibilità di esaminare i documenti relativi alla gestione della società Arcus.

Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) ricorda invece come già dall'anno scorso siano stati depositati presso la Commissione, documenti inerenti alla gestione della società Arcus.

Valentina APREA, presidente, raccogliendo le sollecitazioni dei colleghi, invita a valutare la possibilità che, dopo l'insediamento del presidente, si possa procedere alla sua audizione proprio in ordine ai profili rilevanti della gestione della società Arcus. Si tratta d'altra parte della stessa procedura seguita per l'audizione di rappresentanti della SIAE, prevista per domani.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, aderendo alla richiesta dell'onorevole Ghizzoni, propone quindi, di rinviare l'esame della proposta di nomina a domani, pur rilevando come il relativo esame debba tenersi distinto dalla valutazione complessiva sulla gestione della società Arcus.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP) condivide la proposta avanzata dall'onorevole Barbieri, onde consentire di valutare i documenti pervenuti all'attenzione della Commissione.

Paola GOISIS (LNP) condivide anch'essa la proposta dell'onorevole Barbieri.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) concorda con i colleghi di rinviare a domani il seguito dell'esame della proposta di nomina in discussione.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi l'esame della proposta di nomina in oggetto ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, professore Marco Rossi Doria.

La seduta comincia alle 14.15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni riguardanti situazioni anomale nell'insegnamento scolastico.

Valentina APREA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
Propone quindi di passare dapprima allo svolgimento dell'interrogazione presentata dal collega Barbieri.

La Commissione concorda.

5-06055 Barbieri e Garagnani: su presunte situazioni di parzialità e di faziosità nell'insegnamento nella scuola bolognese.

Fabio GARAGNANI (PDL) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA osserva che gli onorevoli interroganti pongono quesiti sulla situazione complessiva della scuola bolognese all'interno della quale avrebbero «constatato un livello elevato di politicizzazione». Al riguardo, segnale che il responsabile dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia Romagna, ha premesso di condividere l'esigenza di evitare interferenze politiche nelle scuole, facendo salva la libertà di espressione e della libera manifestazione del pensiero tutelate dall'ordinamento. Aggiunge, poi, con riguardo alle manifestazioni studentesche e alle occupazioni di alcuni licei bolognesi

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nel mese di dicembre 2011, che il medesimo dirigente ha precisato che sia gli organi dell'amministrazione sia i dirigenti delle scuole coinvolte hanno mostrato il massimo livello di vigilanza e di attenzione sulla situazione. Ricorda, altresì, che in un incontro svoltosi in Prefettura il 17 gennaio scorso, il Prefetto ha raccolto tutte le informazioni dai dirigenti delle scuole interessate, che hanno esposto le loro preoccupazioni in merito alle occupazioni studentesche, in particolare, su possibili infiltrazioni esterne.
Per quanto concerne la vicenda dell'insegnante di religione sospesa, segnala che è stata disposta una verifica istruttoria ed è in corso, inoltre, un accertamento ispettivo finalizzato sia alla ricostruzione puntuale degli avvenimenti, sia a ripristinare un clima di collaborazione fra le diverse componenti scolastiche. In ordine, invece, alle segnalazioni di situazioni anomale alle adozioni di libri di storia nei principali licei cittadini - Minghetti, Galgani, Sabin e Copernico -, ricorda che la scelta dei libri di testo è affidata al collegio dei docenti sentiti i consigli di classe, e che il regolamento sull'autonomia scolastica recato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999 stabilisce che la scelta e l'utilizzazione degli strumenti didattici sono effettuate dalle istituzioni scolastiche nell'ambito dell'autonomia didattica in coerenza con il piano dell'offerta formativa da essi adottato. Precisa, quindi, che l'ufficio territoriale di Bologna, ha verificato che negli istituti oggetto dell'interrogazione, i testi sono stati adottati secondo le procedure previste dalla normativa vigente. La direzione scolastica regionale, d'altra parte, ha assicurato la costanza dell'azione di vigilanza sulle istituzioni scolastiche, al fine di assicurare il buon andamento e l'imparzialità del loro operato.

Fabio GARAGNANI (PdL), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario e ribadisce, altresì, la necessità che i docenti antepongano il compito di educatori alle proprie convinzioni politiche, garantendo il rispetto della legalità scolastica, principio primario al quale dovrebbero ispirarsi.

5-06056 Zazzera e Di Giuseppe: sulla regolarizzazione dei contratti dei precari del settore scolastico.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA ricorda che sugli specifici casi segnalati dall'onorevole Zazzera il direttore dell'Ufficio scolastico regionale per la Puglia ha chiesto all'Avvocatura erariale di interporre appello, mentre i ricorrenti reclamano un'immediata esecuzione della pronuncia del giudice di prime cure. Si tratta in ogni caso di pronunce che si collocano nell'ambito di un più ampio contenzioso promosso da numerosi docenti e da personale ATA i quali ricoprono da tempo incarichi di supplenza. Dopo aver ricordato che sull'argomento non si è ancora registrata una giurisprudenza univoca, precisa che il divieto di conversione del contratto a tempo determinato, sancito in via generale per il pubblico impiego dalla normativa vigente, opera anche nel settore della scuola. Aggiunge, d'altra parte, che obiettivo prioritario dell'amministrazione è quello di stabilizzare nel più breve tempo possibile i precari attraverso un piano di assunzioni che consenta la copertura di tutti i posti disponibili e vacanti. Ricorda, peraltro, in conclusione, che nell'anno scolastico 2011/2012 sono stati ammessi in ruolo 30.300 docenti e 37.000 soggetti appartenenti al personale ATA, nel rispetto delle procedure previste dalla legge.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario, ricordando che domani, presso il TAR del Lazio, si svolgerà l'udienza pubblica della class action contro il Ministero dell'istruzione, alla quale hanno aderito 38.000 precari della scuola. Sottolinea, in particolare, che il Ministero, in quella sede, dovrà rispondere dell'abuso di reiterazione di contratti a tempo

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determinato ai danni dei ricorrenti, al fine del riconoscimento del diritto all'immissione definitiva in ruolo, attraverso la conversione dei contratti di lavoro a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, con conseguente ricostruzione della carriera ai fini previdenziali, pensionistici, di anzianità e retributivi. Rilevando che, per parlare di futuro della scuola, non si può prescindere dalla cessazione di ogni forma di precarietà, esprime l'auspicio che si ponga fine all'assurda disparità di trattamento subita da parte dei dipendenti della scuola statale rispetto a tutti gli altri lavoratori dipendenti, sia del settore privato, sia di quello pubblico. In proposito, ricorda che il superamento di tale situazione è, peraltro, sancito dall'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, siglato nel 1999 - al quale ha dato attuazione la Direttiva comunitaria 1999/70/CE - che ha stabilito che gli Stati membri dell'Unione europea sono tenuti ad introdurre nelle rispettive legislazioni nazionali norme idonee a prevenire e a sanzionare l'abuso nella successione di contratti di lavoro a tempo determinato.
Tiene a precisare, infine, che il problema, oltre ad avere natura giuridica, assume altresì connotazioni politiche, dipendendo le sorti dei precari della scuola dalla volontà e dalla capacità del Governo di ridare loro energie, speranze ed aspettative, eventualmente tramite la predisposizione di un piano di stabilizzazione triennale degli stessi.

5-06057 Carlucci e Capitanio Santolini: sulle modalità di inserimento degli insegnanti nelle graduatorie.

Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA ricorda che la situazione fatta presente dalle Onorevoli interroganti è contemplata dall'articolo 1 del decreto ministeriale 12 maggio 2011 n. 44 riguardante l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il personale docente ed educativo; ai sensi di tale articolo, in caso di trasferimento da una provincia all'altra, l'inserimento nella corrispondente fascia di appartenenza va effettuato con il punteggio spettante eventualmente aggiornato a seguito di contestuale richiesta. Aggiunge che l'istanza di trasferimento da una provincia ad un'altra comporta automaticamente il trasferimento da tutte le graduatorie in cui l'aspirante è iscritto e, conseguentemente, la cancellazione da tutte le graduatorie della provincia di provenienza.
Al riguardo fa presente che la possibilità di trasferimento da una graduatoria ad esaurimento da una provincia a un'altra è stata enunciata dai giudici amministrativi e dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 41 del 2011, secondo la quale non sono ipotizzabili preclusione alla mobilità territoriale del personale, in quanto l'articolo 1, comma 605, lettera c), della legge n. 296 del 2006, che ha trasformato le graduatorie permanenti in graduatorie a esaurimento, non ha statuito nulla al riguardo. Precisa quindi che la Direzione scolastica regionale per il Lazio ha comunicato in data 31 gennaio 2012 che gli uffici di ambito territoriale appartenenti alla medesima hanno applicato, per l'aggiornamento delle graduatorie di cui trattasi, la normativa sopra citata. Comunica quindi che, anche per dare attuazione ai nuovi sistemi di formazione e reclutamento, obiettivo prioritario è quello di coprire tutti i costi disponibili e vacanti attraverso un piano di assunzioni. Aggiunge, in conclusione, che per l'anno scolastico 2011/2012 sono stati messi in ruolo 30.300 docenti e 37.000 unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliari.

Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario, ribadendo l'esistenza di forti disparità di trattamento tra i docenti inseriti nelle graduatorie permanenti e i docenti provenienti da altre province. Si riserva, tuttavia, di poter leggere con maggiore attenzione il documento scritto predisposto dal sottosegretario sull'argomento.

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5-06058 Ghizzoni e Siragusa: sulle modalità di conferimento degli incarichi nelle isole di Lampedusa e Linosa.

Alessandra SIRAGUSA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA osserva che le onorevoli interroganti richiedono che le disposizioni in materia scolastica previste per le scuole delle isole di Lampedusa e linosa, contenute nell'articolo 5, comma 2, dell'ordinanza di protezione civile n. 3954 del 22 luglio 2011, vengano estese alle altre isole della Sicilia e dell'Italia, al fine di garantire anche agli alunni residenti in queste ultime la continuità didattica. Al riguardo, fa presente che le disposizioni del citato articolo 5 sono strettamente connesse con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3933 del 13 aprile 2011, recante «Ulteriori disposizioni urgenti dirette a fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord-Africa», nonché nella precedente analoga ordinanza n. 3924 del 18 febbraio 2011. Rileva che tali disposizioni hanno lo scopo precipuo di dare un migliore assetto al sistema scolastico delle scuole di Lampedusa e Linosa, garantendo la continuità didattica per la copertura dei posti vacanti e disponibili di personale docente ed ATA. Osserva che, come noto, le ordinanze di protezione civile, vengono adottate in situazioni di particolare necessità, e ciò si è verificato per le isole di Lampedusa e Linosa in considerazione della situazione di emergenza dovuta all'eccezionale afflusso migratorio di cittadini appartenenti ai paesi del Nord-Africa. Segnala, quindi, che la descritta situazione di emergenza non sussiste nelle altre isole minori della Sicilia e dell'Italia, per le quali vengono applicate le specifiche disposizioni prevista dalla normativa vigente. Indica, a titolo esemplificativo, il ridotto numero di alunni sia per la formazione delle classi, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009, sia per il mantenimento dell'autonomia delle scuole e dei plessi scolastici.

Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario, ribadendo che le disposizioni contenute nell'ordinanza di Protezione civile del 22 luglio 2011 hanno prodotto un ingiustificato privilegio nei confronti del personale scolastico nativo o residente da almeno dieci anni nelle due isole di Lampedusa e di Linosa. Auspica, pertanto, che tale disposizione possa essere estesa anche alle altre isole minori della Sicilia, che condividono con Lampedusa e Linosa l'esigenza di garantire a tutti gli alunni che vivono in zone disagiate la qualità e l'efficacia del sistema scolastico, a partire dalla continuità didattica.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, professor Marco Rossi Doria, ed il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, architetto Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 14.35.

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti.
C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e C. 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento delle proposte di legge C. 806 Angela Napoli e C. 4202 Carlucci).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 gennaio 2012.

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Valentina APREA, presidente e relatore, comunica che sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge C. 806 Angela Napoli e C. 4202 Carlucci. Vertendo su analoga materia alla proposta di legge in esame C. 953 Aprea ed abbinate, recante «Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie», nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti ne propongo l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

La Commissione delibera quindi l'abbinamento delle proposte di legge C. 806 Angela Napoli e C. 4202 Carlucci alla proposta di legge C. 953 Aprea ed abbinate.

Maria COSCIA (PD) con riferimento al metodo e al percorso da seguire per l'ulteriore esame dei provvedimenti in discussione, ricorda come sul tema della governance delle istituzioni scolastiche siano registrate minori distanze fra i gruppi nel corso dei lavori, avendo invece il Governo preannunciato l'adozione di provvedimenti in materia di formazione e di reclutamento dei docenti. Ritiene quindi che sarebbe opportuno riprendere i lavori in sede di Comitato ristretto, circoscrivendo i temi da trattare. Auspica, in conclusione, che l'esame si possa concludere in tempi brevi, riconoscendo alla presidente Aprea, il merito dell'iniziativa legislativa e l'apporto di tutti i gruppi, manifestando piena disponibilità al prosieguo dei lavori.

Paola GOISIS (LNP) manifesta disponibilità a proseguire proficuamente l'esame dei provvedimenti, individuando quali siano i punti d'incontro e smussando, invece, le eventuali spigolosità.

Antonio PALMIERI (PdL) auspica di procedere celermente nell'esame dei provvedimenti, lavorando insieme per trovare le opportune intese, anche in sede di Comitato ristretto.

Valentina APREA, presidente, apprezzando la disponibilità dei colleghi intervenuti a svolgere un percorso comune di confronto in ordine al prosieguo dell'esame del provvedimento, riterrebbe comunque opportuno acquisire anche le valutazioni al riguardo dei colleghi appartenenti ai gruppi dell'Italia dei valori e dell'UdC.

Emerenzio BARBIERI (PdL) riterrebbe opportuno acquisire altresì la disponibilità dei colleghi appartenenti agli altri gruppi.

Valentina APREA, presidente, condivide naturalmente quanto rilevato dall'onorevole Barbieri. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico.
Nuovo testo C. 4432 Senatore Malan, approvato dal Senato, C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 gennaio 2012.

Valentina APREA, presidente, comunica che, sul nuovo testo della proposta di legge in esame, si è in attesa che la III Commissione (Affari esteri) esprima il parere di competenza.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, riterrebbe opportuno procedere ad un incontro informale tra i rappresentanti dei gruppi in Commissione e i colleghi dell'omologa Commissione del Senato, nonché con il rappresentante del Governo, per poter adottare le opportune determinazioni in ordine al prosieguo dell'esame del provvedimento.

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Valentina APREA, presidente, prendendo atto delle determinazioni del relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, architetto Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva.
Nuovo testo C. 4207, approvato in un testo unificato dalla 1a Commissione permanente del Senato e abbinate.

(Parere alla XII Commissione).

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del nuovo testo in esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 novembre 2011.

Manuela DI CENTA (PdL), relatore, invitando i colleghi ad intervenire nella discussione sull'esame del provvedimento, rammenta come la proposta di legge intervenga su una materia molto delicata, riguardando la sfera della salute delle persone disabili. Ricorda, al riguardo, come la proposta di legge intenda ribadire il riconoscimento della lingua dei segni, già pienamente utilizzata, e in relazione alla quale parrebbe opportuno tenere conto degli sviluppi delle nuove tecnologie, al fine di utilizzare in modo efficace tutti gli strumenti che la scienza offre per aiutare i non udenti. Rileva, quindi, come l'obiettivo comune da perseguire nella materia in esame, pur in presenza di diversi punti di vista, debba essere costituito dall'esigenza di produrre la massima inclusione della società delle persone prive di udito. A questo riguardo, ritiene che ci si debba chiedere se il riconoscimento della lingua dei segni porti più ad includere i non udenti nella società o, piuttosto ad escluderli, relegandoli in una specie di ghetto ove sia precluso il rapporto con il resto della società.

Caterina PES (PD) condivide pienamente le osservazioni dell'onorevole Di Centa, rilevando come la tematica delle minoranze linguistiche sia assolutamente diversa dal problema dei non udenti, non dovendosi confondere i bacini di cultura specifica con i deficit audiovisivi. È necessario inoltre evitare il rischio di ghettizzazione che potrebbe comportare l'uso prevalente o esclusivo dello strumento della lingua dei segni.

Maria Letizia DE TORRE (PD), condividendo le riflessioni dell'onorevole Di Centa e rammentando le pressioni a favore del riconoscimento della lingua dei segni da parte di talune associazioni di settore, segnala la necessità di evitare il rischio di far diventare un fine ciò che, invece, è un semplice strumento di comunicazione già previsto e utilizzato. In particolare, ritiene che non si debbano favorire situazioni che non portano all'integrazione dei non udenti, rappresentando invece un costo per l'erario.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP), condividendo l'inquadramento delle questioni fatte dai colleghi e ricordando le diverse posizioni delle associazioni di settore, ritiene che la Commissione cultura debba pronunciarsi in modo pieno su questi temi. Rileva inoltre che il provvedimento sarebbe dovuto essere assegnato alla Commissione cultura in sede referente congiuntamente con la Commissione affari sociali. Chiede, in ogni caso, che sia dato il tempo necessario per approfondire la proposta di parere del relatore, una volta presentata.

Paola GOISIS (LNP) osserva, anche sulla scorta della sua esperienza personale

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di insegnamento a ragazzi non udenti, che sia opportuno utilizzare le nuove tecnologie piuttosto che relegare questi ragazzi in una sorta di ghetto, riconoscendo come strumento di comunicazione la lingua dei segni.

Emerenzio BARBIERI (PdL), auspicando una rapida conclusione dell'esame del provvedimento in discussione, condivide le riflessioni dell'onorevole Di Centa.

Valentina APREA, presidente, invita, quindi, la relatrice a formulare una proposta di parere da sottoporre ai colleghi, con congruo anticipo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il Ministro per gli affari regionali, turismo e sport, dottor Piero Gnudi.

La seduta comincia alle 15.20.

Disposizioni per la valorizzazione e la promozione turistica delle valli e dei comuni montani sede dei siti dei Giochi olimpici invernali «Torino 2006».
C. 4805 Esposito.

(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione.

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite la trasmissione attraverso impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del regolamento.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Ricorda che, in data 24 gennaio 2012, è stata assegnata in sede legislativa la proposta di legge in esame; l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha quindi definito l'organizzazione della sua discussione, stabilendo altresì il tempo disponibile, ripartito ai sensi dell'articolo 25, comma 3, del Regolamento.
Dichiara quindi aperta la discussione sulle linee generali.

Davide CAVALLOTTO (LNP), relatore, osserva che la proposta di legge in esame prevede che le significative economie di risorse finanziarie prodotte dalle scelte gestionali effettuate sia durante la fase di realizzazione delle opere, sia successivamente allo svolgimento dei Giochi olimpici invernali «Torino 2006» - economie che ammontano a oltre 40 milioni di euro di fondi residui già contabilizzati e certificati - possano utilmente essere investite per interventi di manutenzione degli impianti, per la promozione turistica di quelle aree e per favorire la realizzazione, in accordo con il CONI, del progetto denominato «Coverciano della neve», ovvero la possibilità di utilizzo degli impianti in favore delle diverse squadre nazionali italiane degli sport invernali.
Ricorda, al riguardo, che i Giochi olimpici invernali «Torino 2006» hanno comportato un investimento di oltre un miliardo di euro da parte dello Stato per la realizzazione degli impianti e di tutte le necessarie infrastrutture dedicate alle Olimpiadi. Per la gestione di questi fondi fu creata l'Agenzia Torino 2006 e, con l'articolo 2, comma 5-octies, del decreto-legge n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011, la sua operatività è stata prorogata fino al 2014, in ragione di alcuni contenziosi ancora aperti con le imprese che hanno realizzato gli impianti. Nella gestione e nella realizzazione degli impianti olimpici, l'Agenzia Torino 2006 ha conseguito un risparmio cospicuo di risorse. Dopo il termine dei Giochi, le amministrazioni interessate insieme al CONI hanno costituito la Fondazione «20 marzo 2006», a

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cui sono stati affidati tutti gli impianti da parte degli enti locali proprietari, e la cui gestione ha prodotto significative economie di risorse finanziarie.
Nel dettaglio, osserva che l'articolo 1 della proposta di legge in esame prevede, al comma 1, che le risorse finanziarie residue già consuntivate e quelle assegnate all'Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici «Torino 2006» ai sensi dell'articolo 10, commi 1, ultimo periodo, e 2, della legge 9 ottobre 2000, n. 285 siano destinate, sino al termine di cui all'articolo 3, comma 25, della legge 24 dicembre 2007, n.244, come prorogato dall'articolo 2, comma 5-octies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, all'esecuzione, anche con finalità di promozione turistica e infrastrutturazione sportiva, di interventi di manutenzione e riqualificazione degli impianti tra cui, prioritariamente, quelli siti nei territori montani interessati dai Giochi olimpici invernali «Torino 2006». Il comma 2 dell'articolo 1 della proposta di legge in esame affida quindi alla Fondazione 20 marzo 2006 il compito di individuare, sentiti il commissario liquidatore dell'Agenzia Torino 2006 e i rappresentanti dei comuni dei territori montani ove sono localizzati gli impianti di cui all'allegato 1 della legge 9 ottobre 2000, n. 285, la tipologia e la priorità degli interventi, la cui esecuzione è demandata, quale stazione appaltante, alla società di committenza Regione Piemonte Spa, di cui alla legge della regione Piemonte 6 agosto 2007, n. 19, in ordine alle risorse finanziarie da mettere a disposizione per ciascun intervento, previa intesa con lo stesso commissario liquidatore dell'Agenzia Torino 2006.
Ricorda, al riguardo, che la questione dell'utilizzo delle economie di gestione in discorso è stata dapprima posta nel 2010 con un ordine del giorno, a firma di esponenti di tutti i gruppi, accolto dal Governo, e successivamente ripresa con la mozione n. 1-00638, approvata il 28 luglio di quest'anno, con 445 voti favorevoli e solo un voto contrario, su 446 votanti, volta a impegnare il Governo ad «assumere, in tempi brevi, iniziative normative finalizzate a liberare le risorse disponibili presso l'Agenzia olimpica Torino 2006 a favore della regione Piemonte, affinché vengano destinate ai comuni montani, sede dei siti olimpici, anche in funzione di una rinnovata promozione turistica delle valli olimpiche». Rileva che poiché, tuttavia, ad oggi tali misure non sono state adottate, ciò ha indotto ad avanzare la presente proposta di legge, al fine di consentire l'utilizzo delle risorse residue per finalizzarlo a interventi di manutenzione degli impianti sportivi di proprietà dei comuni montani e per favorire iniziative di promozione turistica di quei territori.

Giovanni LOLLI (PD) osserva come la gestione dei giochi olimpici di Torino 2006 sia stata molto efficiente e, pertanto, condivide la proposta di legge in esame, tendente ad utilizzare i residui finanziari della gestione, per gli impianti esistenti sullo stesso territorio.

Claudio BARBARO (FLpTP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, auspicando altresì che sia affrontato al più presto anche il tema della candidatura della città di Roma ad organizzare le Olimpiadi per il 2020. Con riguardo alla proposta di legge in esame, invita ad individuare al più presto i criteri per la distribuzione delle somme residue, considerando inoltre fino a che punto si possa spingere il previsto contributo pubblico, tenendo conto che la gestione degli impianti non è remunerativa.

Manuela DI CENTA (PdL) preannuncia il suo voto favorevole sulla proposta in esame al fine di garantire la continuità degli impianti sportivi, anche se non remunerativi. Chiede, tuttavia, che venga specificato che le risorse finanziarie in questione saranno destinate solo all'impiantistica sportiva e non ad altre finalità.

Il ministro Piero GNUDI, in sede di replica, esprime parere favorevole sul provvedimento in esame. Rileva, al riguardo,

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l'opportunità di selezionare gli impianti sportivi più importanti che presentano una sostenibilità economica nel corso del tempo; scelte che devono essere fatte dalle autorità locali.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
In considerazione dell'urgenza di concludere in tempi brevi la discussione del provvedimento in esame, propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti, alle ore 15.45 della giornata odierna. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Sospende, quindi, brevemente la seduta per consentire il decorso del termine.

La seduta, sospesa alle 15.35, è ripresa alle 15.45.

Valentina APREA (PdL) avverte che non sono stati presentati emendamenti al testo in esame.
Avverte quindi che il testo della proposta di legge sarà trasmesso alle Commissioni di competenza per l'espressione del parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 1o febbraio 2012.

Estinzione dell'Istituto SS. Trinità e Paradiso di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense.
C. 3772 Piccolo e C. 3788 Gioacchino Alfano.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 16 alle 16.05.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per l'organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell'emigrazione italiana.
C. 4698 Narducci, C. 521 Osvaldo Napoli e C. 660 D'Antona.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per l'insegnamento delle specificità culturali.
C. 1428 Goisis.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per l'insegnamento dell'inno nazionale nelle scuole del primo ciclo dell'istruzione.
C. 4117 Frassinetti e C. 2135 Coscia.