CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2012
596.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO – Interviene il ministro della salute Renato Balduzzi.

  La seduta comincia alle 10.45.

Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi.
Testo unificato C. 4003 Palumbo, C. 4477 Binetti e C. 4489 Miotto.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 gennaio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che è stato presentato un solo emendamento sul testo unificato adottato dalla Commissione come testo base (vedi allegato Pag. 2121). Invita, quindi, il relatore, on. De Nichilo Rizzoli, e il Governo ad esprimere il parere sull'emendamento 1.1.

  Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, chiede che l'emendamento 1.1 sia ritirato. Ritiene, infatti, che si tratti di un emendamento superfluo in quanto già contenuto nella legge n. 458 del 1967, sul trapianto del rene tra persone viventi, le cui disposizioni, in quanto compatibili, si applicano anche al trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del testo unificato.

  Il ministro Renato BALDUZZI concorda con il parere del relatore.

  Marco RONDINI (LNP) ritira l'emendamento Laura Molteni 1.1.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che il testo unificato delle proposte di legge nn. 4003 Palumbo, 4477 Binetti e 4489 Miotto, adottato dalla Commissione come testo base e non modificato nel prosieguo dell'esame in Commissione, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Princìpi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 gennaio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri sono stati nuovamente accantonati gli emendamenti 2.5 e 2.8 e l'articolo aggiuntivo 2.01. Ricorda altresì di aver invitato i presentatori ed il relatore a riflettere ulteriormente sugli aspetti problematici emersi nel corso del dibattito.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, fa presente di aver concordato con il collega Palagiano, presentatore dell'emendamento 2.5, una nuova riformulazione dell'emendamento stesso, dal seguente tenore: Al comma 2, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «Nel caso in cui il direttore generale esprima un parere contrario al parere del Collegio di direzione, questo deve essere motivato».

  Gian Carlo ABELLI (PdL) rileva che sarebbe più opportuno sostituire le parole: «esprima un parere» con le seguenti: «adotti un provvedimento», in modo da rendere l'emendamento coerente con le competenze del direttore generale.

  Antonio PALAGIANO (IdV) accoglie la proposta di modifica formulata dall'onorevole Abelli.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Palagiano 2.5 (ulteriore nuova formulazione).

  Il Ministro Renato BALDUZZI esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Palagiano 2.5, come riformulato (vedi allegato 2).

  Anna Margherita MIOTTO (PD), a seguito dell'approvazione dell'emendamento 2.5, ritira il proprio emendamento 2.8.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, illustra la seguente proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 2.01, concordata con il deputato Palagiano: Dopo l'articolo 2 aggiungere il seguente: «Art. 2-bis. Ciascuna regione si dota di un organismo o di un Comitato tecnico-scientifico che, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, tenuto conto di eventuali dati forniti dall'Agenzia nazionale Pag. 213per i servizi sanitari regionali, definisce precisi indicatori di attività e qualità assistenziali, validati da rilievi internazionali e confermati dalle principali società scientifiche nazionali ed internazionali. Tali indicatori, inseriti in un sistema database clinico, costituiscono punti di riferimento per i cittadini e per gli operatori sanitari anche attraverso rapporti periodici sulla qualità delle prestazioni delle singole unità operative sia pubbliche che private».

  Giuseppe PALUMBO, presidente, esprime perplessità circa la seconda parte dell'articolo aggiuntivo 2.01, come riformulato.

  Lucio BARANI (PdL) dichiara la propria contrarietà all'articolo aggiuntivo in esame, evidenziando come esso preveda l'istituzione di nuove strutture per lo svolgimento di compiti che vengono già svolti dall'AGENAS.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), condividendo la valutazione espressa dal presidente Palumbo, si dichiara favorevole al solo primo periodo dell'articolo aggiuntivo, ritenendo che il secondo periodo sia, invece, del tutto superfluo.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) invita il collega Barani a riconsiderare lo spirito dell'articolo aggiuntivo che, a suo avviso, è assolutamente condivisibile, pur non essendo ella stessa d'accordo con la formulazione adottata. Ritiene, infatti, che una siffatta proposta emendativa susciterebbe obiezioni da parte delle regioni. Occorrerebbe, dunque, cercare di salvare il principio – che è alla base dell'articolo aggiuntivo – di assicurare la massima trasparenza di tutti i dati, in modo tale che sia possibile confrontare le prestazioni sanitarie erogate da ciascuna struttura con gli indicatori di riferimento, elaborando una diversa formulazione del medesimo, che sia in grado di eliminare gli aspetti che potrebbero risultare «critici» di fronte alle regioni.

  Paola BINETTI (UdCpTP) rileva che, poiché l'articolo aggiuntivo 2.01 attiene al tema che è oggetto dell'articolo 5 del testo unificato, sarebbe più opportuno accantonarlo al fine di considerarlo nel momento in cui si passerà all'esame di quella disposizione. Ad ogni modo, preannuncia la propria astensione.

  Il ministro Renato BALDUZZI fa presente che, nella seduta precedente, aveva auspicato che l'articolo aggiuntivo 2.01 fosse riformulato in modo tale da conciliare lo spirito che lo anima con la situazione attuale. In particolare, si tratta, a suo avviso, di coinvolgere maggiormente le regioni e di tenere conto delle competenze che spettano già all'AGENAS. Propone, dunque, di riformulare l'articolo aggiuntivo nei seguenti termini: Dopo l'articolo 2 aggiungere il seguente «Art. 2-bis. 1. Mediante accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono adottate le opportune disposizioni per raccordare i flussi informativi di ciascuna regione e provincia autonoma relativamente ai volumi e alle qualità delle attività di assistenza sanitaria con le attività svolte, ai sensi della normativa vigente, dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali».

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime perplessità rispetto alla proposta di riformulazione del ministro – sulla quale si rimette alla Commissione – ritenendo che essa non evidenzi sufficientemente l'obiettivo principale della proposta emendativa originaria, di assicurare che i cittadini siano messi nelle condizioni di poter effettivamente scegliere il luogo dove ottenere maggiori risultati in ordine alle prestazioni sanitarie cui sono interessati.

  Antonio PALAGIANO (IdV) rileva come, nel corso della seduta precedente, avesse colto un atteggiamento di maggiore apertura da parte del ministro nei confronti del suo articolo aggiuntivo 2.01. Preso atto delle obiezioni che sono state sollevate durante il dibattito, dichiara la Pag. 214propria disponibilità a riformularlo ulteriormente, limitando gli obblighi per le regioni e rispettando maggiormente le competenze dell'AGENAS.
  Illustra, quindi, una nuova proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 2.01 (vedi allegato 2).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, sintetizza le posizioni emerse nel corso del dibattito, chiarendo che sono state prospettate sostanzialmente tre soluzioni: l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 2.01 fino all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5; la proposta di riformulazione nei termini illustrati dal ministro; la riformulazione presentata dall'onorevole Palagiano.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) esprime dubbi sulla proposta illustrata dall'onorevole Palagiano, dichiarando di preferire la riformulazione proposta dal ministro.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, dichiara di essere favorevole all'ultima proposta di riformulazione presentata dall'onorevole Palagiano.

  Antonio PALAGIANO (IdV) chiede che venga subito posto in votazione l'articolo aggiuntivo 2.01, come da lui testé riformulato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Palagiano 2.01, come da ultimo riformulato.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, invita il relatore ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati all'articolo 3.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 3.1 e 3.7; esprime parere favorevole sull'emendamento 3.2, purché sia riformulato nel senso di aggiungere dopo le parole: «misure di pubblicità» le seguenti: «dei bandi,»; esprime altresì parere favorevole sull'emendamenti 3.4 e 3.6; invita infine i presentatori a riformulare gli emendamenti 3.5 e 3.3. limitatamente alla parola: «magistrale», con la soppressione della parte restante dell'emendamento; 3.3, 3.6.

  Il ministro Renato BALDUZZI esprime parere conforme a quello del relatore.
  Ritiene, tuttavia, che sarebbe opportuno apportare una modifica all'articolo 3 del testo unificato, relativamente ai requisiti richiesti ai direttori generale, prevedendo una differenziazione dell'esperienza dirigenziale richiesta: più breve nel caso in cui essi provengano dal settore sanitario, più ampia nel caso di provenienza da altri settori.

  Antonio PALAGIANO (IdV), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 3.1.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) chiede al relatore di riconsiderare la richiesta di invito al ritiro del suo emendamento 3.7.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, ribadisce la propria richiesta di invito al ritiro.

  Il ministro Renato BALDUZZI concorda con il relatore, specificando di condividere lo spirito dell'emendamento ma non la sua formulazione, dato che si introdurrebbe una normativa che provocherebbe, da un lato, la contrarietà delle regioni «virtuose», che potrebbero pertanto farne a meno, e, dall'altro, un'aspettativa di aiuto esterno per la selezione dei direttori generali da parte di altre regioni, come la Sicilia e la Puglia, che già nel sistema attuale vi hanno fatto ricorso.

  Lucio BARANI (PdL), pur condividendo pienamente la ratio dell'emendamento, di sganciare le nomine dei direttori generali dal potere politico, non è d'accordo con la sua formulazione, anche perché trattasi di emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 3 del testo unificato.

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  Carmine Santo PATARINO (FLpTP) è d'accordo con le osservazioni fatte dal collega Barani. Pur ritenendo che l'emendamento 3.7 presenti diverse parti apprezzabili, dichiara che si asterrà se non verrà riformulato.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) concorda con la richiesta avanzata dal relatore, di invito al ritiro dell'emendamento 3.7, per due sostanziali ragioni. In primo luogo, rileva che esso reca una disciplina troppo dettagliata, che presumibilmente sarebbe osteggiata dalle regioni, in quanto ritenuta lesiva della loro autonomia. In secondo luogo, entrando nel merito dell'emendamento, esso prefigura, a suo avviso, un meccanismo alquanto farraginoso: in particolare, se si considera il numero di direttori generali che si avvicendano in ogni regione, la commissione prevista dall'emendamento dovrebbe operare in maniera continuativa.

  Daniela SBROLLINI (PD) chiede di aggiungere la propria firma all'emendamento 3.7.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), dopo aver ringraziato i colleghi intervenuti ed il rappresentante del Governo per essersi soffermati su un tema che considera così delicato, chiede che il suo emendamento possa essere accantonato in modo da poterlo riformulare, tenuto conto dei profili problematici emersi nel corso del dibattito.

  Donata LENZI (PD) fa notare come l'articolo 3 del testo unificato preveda una disciplina relativa ai requisiti e ai criteri di valutazione dei direttori generali che già di per sé dovrebbe essere sufficiente al fine di superare la situazione attuale, di eccessivo condizionamento politico nelle nomine.
  Il problema, dunque, non sta nel meccanismo di selezione che si è previsto nel testo unificato quanto, piuttosto, nella sua applicazione concreta. A questo proposito, fa riferimento alla situazione molto variegata esistente nel territorio nazionale.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, è d'accordo con le osservazioni fatte dall'onorevole Lenzi, ricordando altresì che il testo unificato adottato dalla Commissione come testo base ha ottenuto il consenso da parte della Conferenza Stato-regioni, per cui, se vi è l'effettiva volontà di portare a conclusione l’iter parlamentare del provvedimento sul governo clinico, sarebbe opportuno non stravolgerlo.
  Inoltre, sottolinea come uno dei presupposti alla base del provvedimento in esame sia proprio quello di diminuire l'incidenza della politica nel campo sanitario.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente all'onorevole Burtone che sia il relatore che il rappresentante del Governo hanno ribadito l'invito al ritiro del suo emendamento.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) insiste affinché il suo emendamento 3.7 sia posto in votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Burtone 3.7.
  La Commissione approva, quindi, gli emendamenti Palagiano 3.2, come riformulato dal relatore, e Miotto 3.4 (vedi allegato 2).

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, propone di riformulare l'emendamento Pedoto 3.5 nel senso di aggiungere dopo le parole «diploma di laurea» la seguente «magistrale».

  Luciana PEDOTO (PD) accoglie l'invito del relatore e riformula il suo emendamento 3.5.

  Il ministro Renato BALDUZZI esprime parere favorevole sull'emendamento Pedoto 3.5 (nuova formulazione).

  La Commissione approva l'emendamento Pedoto 3.5 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

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  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, annuncia che, recependo la proposta avanzata dal ministro, intende presentare un nuovo emendamento all'articolo 3 del testo unificato con il quale, dopo le parole: «almeno quinquennale» sarebbero aggiunte le seguenti: «nel campo delle strutture sanitarie e decennale negli altri settori».

  Gian Carlo ABELLI (PdL) fa notare come dall'emendamento preannunciato dal relatore emerga la volontà di cambiare decisamente direzione rispetto a quanto è accaduto negli ultimo dieci anni, nel corso dei quali si è registrato un elevato numero di casi riguardanti manager provenienti da altri settori, che approdano al settore delle aziende ospedaliere.

  Lucio BARANI (PdL) dichiara di essere favorevole al fatto che la managerialità rimanga in mano agli esperti in campo sanitario. Ritiene, pertanto, che sarebbe meglio limitarsi a prevedere come requisito l'esperienza quinquennale per i direttori generali provenienti dal settore sanitario, eliminando, dunque, la seconda parte dell'emendamento proposto dal relatore.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP) non è d'accordo con l'onorevole Barani, ritenendo che non sia affatto detto che coloro i quali non provengono dal settore sanitario non siano in grado di esercitare validamente poteri di gestione. A suo giudizio, si potrebbe considerare, invece, l'ipotesi di limitare le competenze dei direttori generali.

  Gero GRASSI (PD), ritiene che sia eccessivo richiedere un'esperienza decennale. Inoltre, con riferimento all'emendamento 3.3, rileva che sarebbe più opportuno prevedere un tetto massimo di 60 anni di età, considerato che il mandato dura spesso cinque anni e che si pone oggettivamente il problema di contemperare l'esigenza di assicurare la qualità del servizio sanitario con quella di rinnovare l'attuale panorama dei manager.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, chiarisce che l'emendamento 3.3 prevede il requisito dell'età anagrafica non superiore a 65 anni, per cui, in caso di approvazione, potrà accadere che un direttore generale resti nell'esercizio delle sue funzioni al massimo fino a 70 anni.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, accoglie la proposta di riformulazione avanzata dall'onorevole Grassi, nel senso di sostituire all'esperienza «decennale» quella «settennale» per i direttori generali provenienti da altri settori.
  Illustra, dunque, il nuovo emendamento 3.50 (vedi allegato 2).

  Il ministro Renato BALDUZZI esprime parere favorevole sull'emendamento 3.50 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 3.50 del relatore.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, propone di riformulare l'emendamento 3.3 nel senso di aggiungere le parole «al momento della nomina».

  Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del deputato Palagiano.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, fa proprio l'emendamento Palagiano 3.3 (nuova formulazione), nonché l'emendamento Palagiano 3.6.

  Il ministro Renato BALDUZZI esprime parere favorevole sull'emendamento 3.3, come riformulato.

  La Commissione approva gli emendamenti Palagiano 3.3 (nuova formulazione) e Palagiano 3.6 (vedi allegato 2).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.45.

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AUDIZIONI

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 12.45.

Audizione del Sottosegretario di Stato, Adelfio Elio Cardinale, sulle iniziative del Dicastero in merito al trattamento dei disturbi dello spettro autistico, anche con riferimento ai bambini e agli adolescenti.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Paola BINETTI (UdCpTP), Luisa BOSSA (PD), Luciana PEDOTO (PD), Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), Eugenia ROCCELLA (PdL), Lucio BARANI (PdL), Donato Renato MOSELLA (Misto-ApI), Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), Anna Margherita MIOTTO (PD) e Vittoria D'INCECCO (PD).

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE fornisce ulteriori precisazioni.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, ringrazia il sottosegretario per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 13.55.

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa.
Nuovo testo C. 4864 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 gennaio 2012.

  Andrea SARUBBI (PD) rileva come il decreto-legge in esame riguardi pochi aspetti di competenza della XII Commissione, che tuttavia, risultano essere rilevanti. In particolare, fa notare che il decreto-legge mostra scarsa attenzione alla cooperazione laddove l'Italia non ha un preciso impegno militare. A questo scopo, pur ritenendo che la Commissione debba esprimere un parere favorevole, propone di formulare una prima osservazione, al fine di prevedere un aumento della quota delle risorse da destinare agli interventi di cooperazione internazionale ed un esplicito riferimento alle iniziative da assumere per l'assistenza sanitaria, per la lotta all'AIDS, alla tubercolosi e alla malaria.
  Propone, inoltre, di inserire nel parere una seconda osservazione, finalizzata a specificare che, qualora si renda necessario un intervento della Croce rossa nelle missioni fuori area in cui l'Italia è impegnata, tale intervento sia finanziato senza togliere fondi alla Croce rossa italiana.

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  Domenico DI VIRGILIO (PdL) condivide la proposta dell'onorevole Sarubbi.

  Lucio BARANI (PdL) annuncia, a nome del gruppo del Popolo della Libertà, voto favorevole ad un parere favorevole che contenga osservazioni formulate sulla base delle considerazioni fatte dall'onorevole Sarubbi.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, sulla base degli interventi succedutisi nel corso del dibattito, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 3).

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore.

  La seduta termina alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.

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