CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2012
596.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 191

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del vicepresidente Luigi BOBBA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Luigi BOBBA, presidente, comunica che il deputato Angelo Santori è entrato a far parte della Commissione.

5-05090 Contento: Inclusione dell'attività dei «magazzinieri cellisti» nell'ambito dei lavori usuranti.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Manlio CONTENTO (PdL), pur riconoscendo le motivazioni giuridiche addotte dal rappresentate del Governo per giustificare l'esclusione delle attività dei lavoratori in questione dal novero di quelle ritenute usuranti, dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, attesa la mancata indicazione di eventuali soluzioni normative.

5-04379 Schirru: Trattamenti di cassa integrazione per i lavoratori che ricoprono cariche elettive.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Amalia SCHIRRU (PD) si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, dal momento che, sebbene esso abbia fornito argomentazioni giuridiche valide per giustificare il mancato riconoscimento del trattamento di integrazione salariale in deroga ai lavoratori in questione, non sono state comunque prospettate possibili soluzioni né è emersa l'intenzione dell'Esecutivo di intervenire sull'argomento con proprie iniziative. Ritenendo esagerato e iniquo escludere dal trattamento di sostegno al reddito, per meri dati formali, i cittadini che, ricoprendo cariche elettive pubbliche, svolgono un meritorio servizio alla collettività, invita il Governo ad approfondire la tematica, affinché siano predisposte misure tese a salvaguardare il diritto di tali lavoratori alla percezione della Cassa integrazione guadagni in deroga.

  Luigi BOBBA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del vicepresidente Luigi BOBBA indi del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.20.

DL 215/2011 Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa.
C. 4864 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Luigi BOBBA, presidente, avverte che le Commissioni riunite III e IV hanno trasmesso il testo del provvedimento in esame, come risultante dall'approvazione degli emendamenti. Comunica che il relatore ha conseguentemente presentato una proposta di parere favorevole su tale testo (vedi allegato 3).

  Michele SCANDROGLIO (PdL), relatore, illustra la propria proposta di parere favorevole, raccomandandone l'approvazione da parte della Commissione.

  Il viceministro Michel MARTONE prende atto della proposta di parere del relatore.

  Elisabetta RAMPI (PD) esprime apprezzamento per un provvedimento che si propone di fornire sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, valutando positivamente l'arco temporale al quale si riferisce il decreto-legge in esame, che garantisce una migliore programmazione degli interventi e il rafforzamento della posizione dell'Italia nel consesso internazionale decisionale. Dopo aver giudicato con favore, altresì, la ripartizione delle risorse stanziate dal provvedimento, che consente un maggior coinvolgimento di altri dicasteri in vista del perseguimento di obiettivi condivisi, prende atto che le norme in tema di disciplina del personale risultano in sostanziale continuità con i precedenti provvedimenti in materia. Proprio soffermandosi su tali norme di competenza della Commissione, esprime un giudizio favorevole sulla parte dell'articolato che prevede la possibilità di assumere personale con determinati profili tecnici o adeguate specializzazioni, garantendo una certa flessibilità di impiego in settori delicati dell'amministrazione della difesa.
  Passando ad altri delicati profili di merito del provvedimento, auspicato che l'AID (Agenzie industrie difesa) concluda positivamente e in tempi certi i propri lavori, esprime soddisfazione per l'approvazione presso le Commissioni di merito di un emendamento teso a prevedere il parere vincolante delle Commissioni parlamentari sugli investimenti previsti in relazione ai programmi di armamento. Con riferimento a tale ultimo aspetto, sottolinea come tale previsione consenta un controllo del Parlamento sulla sostenibilità finanziaria di taluni progetti di spesa militare – cita, a tale proposito, il caso del programma d'investimenti sul cacciabombardiere ritenuto in contrasto con talune iniziative intraprese a livello europeo e discutibile sotto il profilo delle ricadute occupazionali e finanziarie – soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, in cui sarebbe necessario dosare le risorse disponibili per destinarle a finalità di maggiore importanza civile ed etica.
  In conclusione, ritenuto quanto mai opportuno garantire la continuità dell'impegno italiano nelle missioni di cooperazione allo sviluppo, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), sottolineato che in passato il suo gruppo, per puro senso di responsabilità, ha dato il proprio sostegno alle missioni internazionali a cui partecipa l'Italia, pur non astenendosi dal segnalare gli elementi di criticità presenti in tali provvedimenti di proroga, ritiene che la grave crisi economica in atto imponga una seria riflessione circa l'opportunità di continuare a prevedere forti impegni di spesa militari, come quelli stabiliti dal provvedimento in esame. Giudica ormai insostenibile dal punto di vista finanziario la partecipazione dell'Italia a tali missioni, valutando in termini negativi anche l'arco temporale del provvedimento, che impegna impropriamente per un anno risorse pubbliche che potrebbero, a suo avviso, essere destinate ad altre finalità di maggiore utilità per il Paese. Fa notare, in proposito, che i risparmi di spesa che si potrebbero conseguire attraverso un disimpegno dell'Italia sul fronte delle partecipazioni militari internazionali potrebbero essere utilizzati, Pag. 193ad esempio, per realizzare interventi sul fronte previdenziale (risolvendo, tra gli altri, il problema delle ricongiunzioni onerose o affrontando le problematiche dell'istruzione e della formazione) o sul versante sociale, tutelando quelle fasce deboli o produttive della società che, al contrario, vengono colpite dal Governo in carica. Si dichiara sorpreso dalle posizioni di aperto sostegno alle missioni internazionali assunte dal gruppo del Partito Democratico, facendo notare che storicamente le forze di sinistra si sono sempre collocate su altri versanti, prendendo atto che solo il gruppo della Lega Nord Padania mantiene un atteggiamento di critica nei confronti tale tipo di operazioni internazionali.
  In conclusione, auspicando un progressivo ridimensionamento degli stanziamenti previsti per le missioni internazionali, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Giuliano CAZZOLA (PdL), preannunciato il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, sottolinea il ruolo scomodo che spesso i Governi sono costretti ad assumere per far fronte ad impegni internazionali di carattere militare, ricordando, in proposito, un episodio storico che ha visto protagoniste grandi figure di statisti internazionali.

  Giovanni PALADINI (IdV) fa notare che il suo gruppo ha sempre espresso forti riserve sui provvedimenti di proroga delle missioni internazionali, sottolineando i gravi rischi ai quali va incontro il personale civile e militare impegnato in aree a forte rischio di conflitto. Auspicando, pertanto, una progressiva riduzione della partecipazione dell'Italia a tali missioni, rileva nel provvedimento in esame ulteriori elementi di criticità, soprattutto laddove si prevede la concessione a titolo gratuito di mezzi per scopi militari a Paesi terzi, che potrebbe rivelare una mal celata forma di armamento nonché anomale «triangolazioni» tra Paesi nella fornitura di mezzi materiali.
  Preannuncia, per tali motivazioni, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica dell'Accordo sui trasporti aerei tra gli Stati Uniti d'America, l'Unione Europea e i suoi Stati membri, firmato il 25 e 30 aprile 2007, con Allegati, fatto a Lussemburgo il 24 giugno 2010.
C. 4878 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non sembrano registrarsi particolari profili problematici sul provvedimento in esame e attesa l'opportunità di passare rapidamente al successivo punto all'ordine del giorno, per il quale è prevista la presenza del Ministro Fornero, prospetta l'esigenza di procedere con celerità alla votazione della proposta di parere del relatore.

  La Commissione conviene.

  Elisabetta RAMPI (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla III Commissione sulla ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica dell'Accordo sui trasporti aerei tra gli Stati Uniti d'America, l'Unione Europea e i suoi Stati membri, firmato il 25 e 30 aprile 2007, con Allegati, fatto a Lussemburgo il 24 giugno 2010. Nell'osservare che il precedente Accordo, ratificato nel 2007, non è ancora entrato in vigore, non essendo state espletate le procedure relative alla ratifica da parte di tutti gli Stati parte, ed è applicato dal 30 marzo 2008 per i soli aspetti tecnico-operativi, precisa che il Protocollo di modifica Pag. 194in esame è stato elaborato proprio in ottemperanza ad uno specifico obbligo previsto dal richiamato Accordo del 2007, che impone di avviare una seconda fase negoziale, al fine di progredire nella realizzazione in un mercato transatlantico del trasporto aereo sempre più aperto e integrato. Segnala che l'obiettivo di tale intervento è quello di promuovere l'allineamento delle relazioni euro-americane su alcuni elementi di base della legislazione comunitaria, come la sicurezza dei voli, la tutela della concorrenza, la gestione del traffico aereo, la tutela dei consumatori e dell'ambiente. Rileva che, con il presente Protocollo, entrambe le parti si impegnano ad eliminare tutte le barriere ancora esistenti al libero accesso al mercato, in modo da garantire nuove opportunità di investimento mediante la liberalizzazione degli investimenti e l'accesso dei vettori: tale liberalizzazione dovrebbe portare ad un sensibile rafforzamento del sistema transatlantico del trasporto aereo tra le due sponde dell'Atlantico; viene inoltre previsto l'accesso delle compagnie aeree dell'Unione europea al trasporto aereo merci e passeggeri finanziato dal Governo degli Stati Uniti, prima riservato alle sole compagnie aeree americane. Giudica, poi, di particolare importanza l'attenzione riservata alla tematica ambientale e alla necessità di adottare interventi volti a limitare l'impatto ambientale del traffico aereo internazionale, come anche il riferimento alla cooperazione tra i due Paesi in materia di ricerca, promozione e sviluppo delle tecnologie aeronautiche rispettose dell'ambiente e dei combustibili sostenibili alternativi per l'aviazione.
  Per quanto attiene alle norme di più diretto interesse della XI Commissione, segnala che tutte le disposizioni del Protocollo sono adottate nel rispetto della dimensione sociale delle relazioni Unione Europea-Stati Uniti in materia di traffico aereo, riconoscendo e garantendo la tutela dei diritti dei dipendenti delle compagnie aeree. Evidenzia, al riguardo, l'articolo 4, in base al quale si aggiunge un nuovo articolo all'Accordo del 2007 (articolo 17-bis) che riconosce la dimensione sociale dell'Accordo e le opportunità da esso create, nonché la tutela dei diritti preesistenti dei dipendenti delle compagnie aeree. A tale proposito, precisa che il citato articolo 17-bis prevede che le parti riconoscano l'importanza della dimensione sociale dell'Accordo e i benefici che sorgono quando i mercati sono accompagnati da elevate norme in materia di lavoro, stabilendo altresì che le opportunità create dall'Accordo non siano intese come lesive delle norme in materia di lavoro o dei diritti ad essi correlati né dei principi contenuti nelle rispettive leggi delle parti. Segnala, quindi, gli articoli 5 e 6, che, incidendo sugli articoli 18 e 21 del predetto Accordo del 2007, intervengono a rafforzare il ruolo del Comitato misto Unione europea-Stati Uniti – organismo incaricato, tra l'altro, di vigilare sull'attuazione dell'Accordo e di valutarne l'impatto sociale – e a prevedere un ulteriore ampliamento delle opportunità, impegnando le parti a condividere l'obiettivo di continuare a rimuovere le barriere che impediscono l'accesso ai mercati, al fine di massimizzare i vantaggi per i consumatori, le compagnie aeree e i lavoratori.
  Preso atto del contenuto del provvedimento e dei limitati profili di competenza della XI Commissione, riguardanti, in particolare, la salvaguardia dei diritti lavoratori del settore, propone, pertanto, di esprimere un parere favorevole.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Intervengono il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, e il viceministro Pag. 195del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.45.

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
Testo unificato C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 gennaio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, comunica che sono stati presentati taluni subemendamenti all'emendamento 4.10 del relatore, depositato nella precedente seduta (vedi allegato 4). Chiede, di conseguenza, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali se intenda esporre una preliminare posizione del Governo sul complesso del provvedimento in esame, unitamente alle proposte emendative ad esso riferite.

  Il ministro Elsa FORNERO fa presente che già stamani, di fronte alla Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, ha riconosciuto l'importanza del tema delle casse previdenziali, ritenendo che un loro riordino non possa che essere finalizzato a garantire una maggiore tutela degli associati e a favorire il conseguimento dell'importante obiettivo della stabilità finanziaria e dell'equilibrio dei conti. Osserva, pertanto, che l'azione del Governo in materia – già avviata con un primo intervento dettato all'interno del decreto-legge cosiddetto «Salva Italia» – non potrà non essere ispirata a determinate linee-guida, mirate a garantire, in un'ottica di lungo termine, la stabilità finanziaria delle casse privatizzate, l'adeguatezza delle prestazioni previdenziali e l'efficienza delle rispettive gestioni amministrative, nel segno di una buona gestione delle risorse che preveda una diversificazione del rischio d'investimento, pur nel rispetto dell'autonomia di tali enti. Ritiene, peraltro, che proprio l'esigenza di diversificare il rischio richieda che le casse sappiano anche «mettersi insieme», avviando processi di aggregazione che ne evitino l'isolamento, nell'interesse degli iscritti (attuali e futuri) e della collettività.
  Ritenuto che l'importante lavoro svolto finora dalla Commissione su tale argomento, con l'elaborazione del testo unificato in esame, possa essere in gran parte salvaguardato e recuperato, soprattutto nelle parti in cui esso si pone sulla stessa linea di indirizzo testé indicata, auspica che l'ulteriore istruttoria possa proseguire nell'ambito del Comitato ristretto, al cui interno si impegna ad assicurare la stretta collaborazione del Governo, al fine di far convergere i diversi interessi in gioco in un testo efficace e condiviso. Giudica di primaria importanza, in tale ottica, valorizzare il lavoro già svolto dalla Commissione e prevedere, al contempo, forme di intervento che sappiano scongiurare il rischio che poco oculate gestioni di risorse da parte delle casse medesime si ripercuotano sulla collettività, richiedendo – in ultima istanza – un improvvido intervento protettivo da parte dello Stato.

  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore, nel ringraziare il ministro per le considerazioni svolte, accoglie con favore l'ipotesi di tornare a deferire al Comitato ristretto il testo unificato in esame, unitamente alle proposte emendative presentate, auspicando che in quella sede possa avere luogo un confronto serio ed articolato con il Governo, che tuttavia dovrà avvenire in tempi certi: sul provvedimento, infatti, si è già svolto un lungo e articolato lavoro istruttorio, che è necessario preservare e non disperdere.

  Il ministro Elsa FORNERO dichiara di essere molto attenta e sensibile alle tematiche in discussione, sottolineando che è interesse dello stesso Governo procedere celermente lungo l’iter di esame del provvedimento.

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  Giuliano CAZZOLA (PdL) ricorda che il testo in esame è il risultato dell'unificazione di due proposte di legge abbinate, una delle quali, in particolare, prevedeva l'istituzione di un unico ente previdenziale, all'interno del quale far confluire le casse esistenti, al fine di perseguire l'obiettivo di definire un sistema previdenziale unitario e omogeneo dei liberi professionisti. Nel rilevare che tale proposta di legge non è stata presa in considerazione in fase di elaborazione del presente testo unificato, auspica che possa ora esserne recuperato, sia pure in parte, lo spirito, se non altro prevedendo l'avvio di processi di aggregazione, così come stabilito da taluni emendamenti a sua firma presentati nel corso dell’iter, pur nel rispetto dell'autonomia delle casse.

  Cesare DAMIANO (PD), preso atto delle considerazioni svolte dal ministro, fa notare che il lavoro della Commissione, sulla scia di talune innovazioni legislative introdotte in materia, è stato proprio rivolto a garantire la stabilità finanziaria della gestione delle casse privatizzate, nonché l'adeguatezza delle prestazioni previdenziali a vantaggio dei professionisti, in un quadro di equilibrio dei conti pubblici e di rispetto dell'autonomia degli enti interessati. In particolare, ricorda che il provvedimento è anche frutto di un contatto e di un dialogo costante che la Commissione ha mantenuto con i rappresentanti delle casse, che non deve in alcun modo essere disperso. Ritenuti, altresì, possibili interventi tesi a favorire processi di unificazione – purché essi non siano imposti obbligatoriamente, ma siano piuttosto rimessi alla libera decisione degli enti interessati – auspica su tale materia un confronto serio con il Governo, anche nella sede del Comitato ristretto, che sappia recuperare e valorizzare, in tempi certi, la lunga e valida istruttoria svolta dalla Commissione.

  Giulio SANTAGATA (PD), nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Damiano, fa presente che il futuro lavoro della Commissione sul provvedimento in esame dovrà chiarire, in primo luogo, se il sistema delle casse privatizzate debba porsi al di fuori del perimetro della pubblica amministrazione, con il rischio di determinare importanti conseguenze sul piano della gestione dei conti pubblici, sulle quali giudica necessario svolgere un'attenta riflessione. Ritiene, altresì, opportuno verificare con scrupolo le attribuzioni degli ordini in relazione alla determinazione della platea contributiva, osservando che la complessità del panorama delle professioni in tale ambito impone di approfondire non soltanto la rispondenza tra ordini e rispettive casse (alcune delle quali restano autonome, pur a fronte della sostanziale fusione dei relativi ordini), ma anche la posizione specifica dei professionisti non regolamentati o di quelli che incontrano difficoltà a fare riconoscere i rispettivi ordini professionali. Raccomanda, poi, alla Commissione di cogliere l'occasione dell'esame del presente provvedimento per approfondire taluni altri aspetti più generali riguardanti gli oneri contributivi dei professionisti – tematica già affrontata, ma non completamente risolta, con l'approvazione di un recente progetto di legge di iniziativa parlamentare – e di effettuare, quindi, una riflessione specifica sulla relazione tra l'entità del contributo integrativo, posto dal professionista a carico della clientela, e la misura del contributo soggettivo, al fine di conseguire un giusto equilibrio tra le due forme di onere, che salvaguardi anche gli interessi dell'utenza.
  Auspica, in conclusione, che la discussione su tali importanti tematiche favorisca l'avvio di un processo di riflessione complessiva, che passi anche e soprattutto da un preliminare chiarimento sul destino della riforma delle professioni.

  Antonino FOTI (PdL) ritiene che le linee di azione del Governo sulla materia siano praticabili, dal momento che si propongono di garantire l'adeguatezza delle prestazioni previdenziali, in un quadro di equilibrio finanziario e di rispetto dell'autonomia delle casse. Giudica importante, infatti, avviare un riordino di tali enti Pag. 197privatizzati, che ne garantisca una gestione oculata e fondata sulla contribuzione degli associati, affinché eventuali squilibri finanziari non ricadano sulla collettività. Auspica, in conclusione, che il confronto con il Governo possa svolgersi con serietà e celerità, valorizzando il lungo ed articolato lavoro già svolto dalla Commissione.

  Silvano MOFFA, presidente, considerata l'opportunità – anche alla luce delle valutazioni svolte dal Ministro e dai rappresentanti dei gruppi intervenuti – di procedere alla ridefinizione del testo unificato dei progetti di legge in esame, propone di tornare a deferire il provvedimento, unitamente alle proposte emendative presentate, al Comitato ristretto.

  La Commissione conviene.

  Silvano MOFFA, presidente, nel preannunciare che il Comitato ristretto sarà convocato sin dalla prossima settimana, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
Testo unificato C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2140 Capitanio Santolini, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 18 gennaio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta – su esplicita richiesta del relatore – si è convenuto di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento in titolo, in attesa di approfondimenti sulla possibile presentazione di ulteriori proposte emendative dirette a individuare idonee soluzioni alla rideterminazione della Tabella F, allegata alla legge n. 335 del 1995. Fa presente, pertanto, che il relatore ha nel frattempo predisposto un ulteriore emendamento riferito al predetto testo unificato (vedi allegato 5).
  Propone, quindi, di prevedere un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti a tale emendamento 3.50 del relatore, che potrebbe essere fissato per le ore 12 di venerdì 3 febbraio 2012.

  La Commissione concorda.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, nel ringraziare il ministro per la presenza ai lavori della Commissione in occasione dell'esame di un provvedimento da lungo tempo all'attenzione del Parlamento, fa presente che il suo emendamento 3.50 si propone di rivedere in termini più complessivi la tabella F, allegata alla legge n. 335 del 1995, al fine di rivalutare il sistema di decurtazione del trattamento, prevedendo limiti di cumulo con i redditi del beneficiario più equi, nonché di superare il rischio che vengano ingiustamente penalizzati soprattutto i cespiti derivanti dalla pensione di reversibilità.
  Per queste ragioni, auspica che il Governo possa assicurare – anche con il contributo dei competenti organismi ministeriali di valutazione della compatibilità finanziaria – una verifica dei profili di onerosità dell'emendamento.

  Il ministro Elsa FORNERO assicura che il suo dicastero approfondirà il contenuto dell'emendamento del relatore, nei termini appena prospettati.

  Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
Nuovo testo unificato C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

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  Silvano MOFFA, presidente, comunica che sono stati presentati taluni emendamenti al nuovo testo unificato delle proposte di legge in titolo, adottato come testo base nella seduta di ieri (vedi allegato 6), avvertendo preliminarmente che il viceministro del lavoro e delle politiche sociali – che ha dovuto allontanarsi dalla Commissione per recarsi presso l'altro ramo del Parlamento – ha fatto presente per le vie brevi che, su richiesta del ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna per altri impegni istituzionali, il suo dicastero ha acquisito l'indicazione di rimettersi alla Commissione sul complesso degli emendamenti presentati.

  Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario. Ritiene, infatti, che il lungo lavoro svolto nell'ambito del Comitato ristretto sia sufficiente a garantire la completezza del testo unificato in esame, senza apportarvi ulteriori modifiche. Con specifico riferimento, inoltre, alle proposte emendative che intervengono sull'unicità dei concorsi, giudica già ampiamente idonea la formulazione proposta nel provvedimento in esame, manifestando forti perplessità sull'ipotesi di regionalizzare le procedure concorsuali uniche.

  Il ministro Elsa FORNERO, secondo quanto anticipato dalla presidenza, conferma che il Governo si rimette alla Commissione sugli emendamenti presentati.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra il proprio emendamento 1.1, sottolineando l'opportunità di tenere separato lo status dei vincitori di concorso da quello degli idonei.

  La Commissione respinge l'emendamento Fedriga 1.1.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritira il proprio emendamento 1.2. Illustra, quindi, il proprio emendamento 1.3, teso a salvaguardare la possibilità per gli enti territoriali di stipulare apposite convenzioni: paventa, infatti, il rischio che la trasversalità orizzontale delle graduatorie – se estesa anche a regioni ed enti locali – possa aprire le porte a un obbligo, per le amministrazioni locali più virtuose, di procedere al reclutamento forzoso di personale meno qualificato.

  La Commissione respinge l'emendamento Fedriga 1.3.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra il proprio emendamento 1.4, richiamando l'esigenza di favorire la pari opportunità per i giovani nell'accesso alla pubblica amministrazione.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fedriga 1.4 e Borghesi 1.5.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra il proprio emendamento 1.6, segnalando l'esigenza di circoscrivere l'arco temporale entro cui consentire alle pubbliche amministrazioni di attingere alle graduatorie degli idonei.

  Cesare DAMIANO (PD) osserva che la tematica in questione è stata oggetto di un approfondito lavoro istruttorio in Commissione, che ha condotto a un testo largamente condiviso. Ricorda, in particolare, che sono state affrontate importanti tematiche, che hanno portato all'individuazione di soluzioni riguardanti, per un verso, la decorrenza delle graduatorie prorogate, rispetto alle quali si è addivenuti ad una progressiva anticipazione dei termini (dal dicembre 2005 al settembre 2003) con l'approvazione di un apposito emendamento al decreto-legge recante la proroga di termini legislativi, e, per altro verso, il periodo di applicazione delle nuove disposizioni in materia di reclutamento di idonei e vincitori di concorso, che è stato ridotto di ben due anni rispetto all'impostazione originaria.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fedriga 1.6 e 1.7.

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  Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra il proprio emendamento 1.8, raccomandandone l'approvazione.

  Giovanni PALADINI (IdV) avverte che – come avvenuto per i precedenti emendamenti a prima firma del deputato Fedriga – il suo gruppo si asterrà anche sull'emendamento Fedriga 1.8.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fedriga 1.8 e Paladini 1.9.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra il proprio emendamento 1.10, ribadendo l'esigenza di garantire una organizzazione dei concorsi unici su base regionale.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fedriga 1.10 e 1.11, Borghesi 1.12, Aniello Formisano 1.13, Paladini 1.14 e Aniello Formisano 1.15.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che il deputato Baldelli ha ritirato il suo emendamento 1.16, riservandosi di ripresentarlo nel seguito dell'esame in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Paladini 1.17.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra il proprio emendamento 1.18, giudicando iniquo prevedere nel testo il requisito della laurea specialistica al fine di accedere al corso-concorso selettivo di formazione, che ritiene suscettibile di determinare discriminazioni tra lavoratori privati e dipendenti pubblici.

  Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, fa presente che il requisito dei cinque anni è già previsto per la dirigenza pubblica.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) insiste sull'opportunità di rendere uniforme il requisito di accesso tra soggetti pubblici e soggetti privati.

  Silvano MOFFA, presidente, richiama l'esigenza di non alterare, con l'adozione di scelte affrettate, i principi generali in materia di pubblico impiego.

  Giuliano CAZZOLA (PdL), richiamata la legittimità delle considerazioni svolte dal relatore, precisa comunque che per laurea specialistica si intende un corso di laurea quinquennale.

  Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, modificando il parere precedentemente espresso, esprime parere favorevole sull'emendamento Fedriga 1.18.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Fedriga 1.18 e respinge l'emendamento Borghesi 1.19.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che il nuovo testo unificato in titolo – come risultante dall'esame degli emendamenti, appena conclusosi – sarà trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione dei prescritti pareri.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 gennaio 2012.

  L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

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