CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2012
596.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 gennaio 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.45 alle 11.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 gennaio 2012. – Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO, indi del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 11.55.

DL 216/2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 4865-A Governo.

(Esame e conclusione).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, ricorda che l'Assemblea, nella seduta di ieri, 24 gennaio, ha deliberato il rinvio del provvedimento alle Commissioni riunite I e V. Ricorda, altresì, che, in base a quanto convenuto, tutti gli emendamenti presentati in Assemblea si intendono ripresentati in Commissione (vedi allegato 1).
  Avverte che non sono ammissibili le seguenti proposte emendative, già dichiarate inammissibili nel corso del primo esame in sede referente: Di Pietro 1.39 e 22.01; De Camillis 1.44; Borghesi 1.33, 1.34, 3.1 e 13.08; Damiano 1.307, di contenuto Pag. 9identico al comma 6-quater dell'emendamento Paladini 1.40, già dichiarato inammissibile; Boccia 1.306, analogo all'emendamento 1.42 già dichiarato inammissibile nel corso del primo esame in sede referente; Bitonci 6.28, 29.136 e 29.137; Paladini 6.33; Di Biagio 8.1, 13.04 e 21.01; Stradella 11.5, limitatamente ai primi due periodi, 29.01 e 11.4, nonché l'analogo Aracri 11.300; Moffa 11.301, analogo all'emendamento 11.25, già dichiarato inammissibile nel corso del primo esame in sede referente; Braga 11.11, limitatamente al comma 6.1.1; Oliverio 13.07, limitatamente al comma 2; Aniello Formisano 14.22 e 14.23; Siragusa 14.300, analogo all'emendamento 14.9, già dichiarato inammissibile nel corso del primo esame in sede referente; Siragusa 14.301, analogo all'emendamento 14.8, già dichiarato inammissibile nel corso del primo esame in sede referente; gli identici Costa 16.01 e Nicola Molteni 16.06; Zazzera 21.021, 21.022, 21.024, 21.025, 21.019, 21.023, 21.018 e 21.020; Montagnoli 22.021, 22.020, 22.022 e 29.101; Zazzera 28.11, limitatamente alla lettera b), del comma 1-bis, gli articoli aggiuntivi Paglia 28.01, Scandroglio 28.8, 28.09, 28.010; l'articolo aggiuntivo Meta 28-ter.0100, analogo all'emendamento Barbaro 28.020, già dichiarato inammissibile nel corso del primo esame in sede referente; gli identici Brandolini 29.142 e Ciccanti 29.251, nonché l'analogo Marinello 29.184, limitatamente all'ultimo periodo; Strizzolo 29.260, analogo all'emendamento 29.39, già dichiarato inammissibile nel corso del primo esame in sede referente; Laura Molteni 29.143, limitatamente all'ultimo periodo; Pagano 29.90; Moroni 29.02. Avverte, inoltre, che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento e sulla base dei criteri già illustrati nella seduta delle Commissioni riunite del 17 gennaio 2012, non risultano ammissibili, le seguenti proposte emendative: Iannaccone 1.309 volto a prorogare i termini per l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento per i docenti che hanno partecipato al corso-concorso riservato indetto con decreto ministeriale del 3 ottobre 2006; Rosso 11.0300 che reca una proroga in materia di manutenzione e innevamento programmato nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo; Lusetti 14.0300 che proroga gli incarichi dei direttori degli istituti di cultura all'estero; Messina 29.294 e 2.295, volti a prevedere la sospensione per un anno delle azioni di recupero per mancati versamenti di contributi o di imposte da parte di aziende agricole; Messina 29.296, volto a prevedere la sospensione delle procedure esecutive per espropriazione immobiliare nei confronti di aziende agricole; Rubinato 1.303, 1.304. 1.305, che intervengono sulla disciplina relativa ai divieti di assunzione di personale da parte degli enti locali; il comma 6-quinquies di tali proposte emendative, peraltro, reca una disposizione già dichiarata inammissibile nel corso del primo esame in sede referente e contenuta nell'emendamento Braga 11.11; Borghesi 6.308, che abroga le disposizioni relative al mancato assoggettamento all'assicurazione obbligatoria per la disoccupazione involontaria del personale artistico, teatrale e cinematografico e alla definizione di personale artistico; Rubinato 6.309, volto a semplificare e accelerare le procedure amministrative per la dismissione degli immobili di proprietà dell'INPDAP; Patarino 10.300 recante una autorizzazione di spesa per il finanziamento di progetti di ricerca sulle malattie ematiche; Genovese 11.305 volto ad abrogare la legge 17 dicembre 1971, n. 1158, recante norme in materia di collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente; Saglia 13.0300 che abroga la disposizione che istituisce il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi e che interviene in materia di Consorzio nazionale per i grandi laghi prealpini; Granata 17.0300 che istituisce l'albo speciale delle imprese per la demolizione di opere edilizie abusive; Toto 17.0301 recante modifiche al codice dei contratti di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; Di Caterina 29.280 volto a prevedere che il decreto di ripartizione degli enti locali in classi ai fini del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica contenga un coefficiente di correzione connesso alla dinamica del miglioramento Pag. 10conseguito dalle singole amministrazioni; Antonino Foti 29.302, che reca la soppressione della previsione del potere sostitutivo dello Stato, in caso di mancato trasferimento ai Comuni delle funzioni delle Province; Marinello 29.273 che individua il termine di applicazione delle disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, volte a garantire il rispetto dei principi comunitari sulla concorrenza in materia di concessioni pubbliche statali generatrici di entrate erariali; Vanalli 29.270, volto ad introdurre per l'anno 2012 un differente termine rispetto a quello ordinario per il versamento dell'imposta municipale propria; Marinello 29.0101 recante disposizioni per la riduzione del costo dei carburanti nella regione Sicilia; Marinello 29.0102 e 29.0103 recanti, rispettivamente, la sospensione delle procedure di riscossione e recupero nella regione Sicilia e degli adempimenti fiscali e contributivi nella medesima regione.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, preannuncia la presentazione di un emendamento dei relatori volto a modificare, in particolare, la copertura per le disposizioni in materia di accesso al trattamento pensionistico introdotte nel corso del primo esame in sede referente, esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Vico 29.297, volto ad includere tra i beneficiari delle disposizioni di cui all'articolo 29, comma 15, anche le popolazioni alluvionate di Ginosa e Metaponto sfuggite per un mero errore, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere le parole: «dei comuni» dopo la parola: «territorio» e preannuncia talune correzioni di forma. Precisa che, in questa fase, anche in considerazione della limitatezza del tempo a disposizione, si potrà intervenire solo su tali questioni, oltre a quella posta dal Governo.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP), nel prendere atto della dichiarazione dei relatori, ricorda che i gruppi avevano concordato sull'opportunità di affrontare in questa sede anche altre questioni, non richiamate dai relatori.

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che, sulle altre questioni, i relatori si faranno carico di presentare un ordine del giorno, al fine di impegnare il Governo ad affrontarle nel corso dell'esame presso il Senato, poiché su tali argomenti, pur condivisi dalle forze politiche, non è stato possibile, allo stato, individuare le idonee coperture finanziarie.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) sottolinea come le dichiarazioni del presidente integrino quanto affermato dai relatori e dichiara che il suo gruppo si riserva di valutare sia lo strumento da adottare sia il relativo contenuto.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore per la I Commissione, conferma quanto dichiarato dal presidente Bruno e sottolinea come, nel rinviare l'esame delle questioni diverse dalla copertura delle norme in materia di accesso alle prestazioni pensionistiche, si sia fatta la sola eccezione delle popolazioni alluvionate di Ginosa e Metaponto che per mero errore erano sfuggite nel primo esame in sede referente nel corso del quale si era inteso includere le popolazioni colpite da fenomeni alluvionali più recenti.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) chiede al presidente di confermare quali questioni saranno oggetto del preannunciato ordine del giorno.

  Paola DE MICHELI (PD) sottolinea come il suo articolo aggiuntivo 6-bis.013 condiviso anche da colleghi di altri gruppi, non rechi problemi di copertura e chiede che si chiariscano i motivi per i quali non è stata possibile una valutazione favorevole già in questa sede.

  David FAVIA (IdV) chiede perché ci si sia concentrati solo sulle popolazioni alluvionate, tralasciando altre situazioni anche rilevanti. Sottolinea quindi l'opportunità Pag. 11comunque di chiarire meglio l'ambito di applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 13-bis, come proposto con l'emendamento a sua prima firma 13-bis.303.

  Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) sottolinea come sarebbe singolare un impegno del Governo ad introdurre al Senato disposizioni non coperte e rileva che, se tali questioni, possono essere risolte, lo si dovrebbe fare subito, senza attendere la trasmissione all'altro ramo del Parlamento, ovvero chiarire che ciò non è possibile.

  Donato BRUNO, presidente, sospende la seduta fino alle ore 12.30, per consentire ai relatori ulteriori approfondimenti.

  La seduta, sospesa alle 12.10, riprende alle 12.45.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che i relatori hanno presentato l'emendamento 6.500, mentre il Governo ha presentato l'emendamento 28-bis.5 (vedi allegato 2), identico agli emendamenti Lanzillotta 28-bis.1, Amici 28-bis.2 e Mura 28-bis.3.

  Gioacchino ALFANO, relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 6.500 dei relatori ed esprime parere favorevole sull'emendamento Vico 29.297 (Nuova formulazione).
  Quanto all'emendamento 28-bis.5 del Governo, identico agli emendamenti Lanzillotta 28-bis.1, Amici 28-bis.2 e Mura 28-bis.3, i relatori si rimettono alle Commissioni. Riguardo a tale emendamento, rileva, a titolo personale, che certamente il decoro delle città va salvaguardato, reprimendo le affissioni abusive di manifesti, ma occorre anche tenere presente che spesso i comuni procedono in modo arbitrario nell'accertamento delle violazioni alla disciplina in materia, anche perché hanno già iscritto a bilancio le somme che prevedono di introitare attraverso le sanzioni. Sottolinea, inoltre, che si tratta di sanzioni sproporzionate quando l'affissione avviene al di fuori degli spazi assegnati alle singole liste o candidati, ma pur sempre all'interno degli spazi complessivamente destinati dal comune alla propaganda elettorale, di modo che non c’è offesa al decoro cittadino.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore per la I Commissione, premesso che sulle altre questioni segnalate nel corso del dibattito non è stato possibile fino a questo momento trovare una soluzione, chiarisce che le stesse saranno rimesse all'attenzione del Governo, anche in vista della discussione del provvedimento al Senato, mediante un apposito ordine del giorno che sarà presentato in Assemblea.
  In particolare, chiarisce che saranno oggetto di tale ordine del giorno i temi posti dagli emendamenti dei relatori precedentemente ritirati, in relazione alle questioni del Brennero, della scuola e della Puglia; dagli articoli aggiuntivi Marsilio 25.02, Marsilio 25.0300, Ciccanti 25.0301, relativi alla questione Libia; degli emendamenti Marinello 29.184, Brandolini 29.142, Ciccanti 29.251, Laura Molteni 29.143, relativi alla questione UNIRE; dagli articoli aggiuntivi Miotto e Duilio 29.0200 e Miotto 29.030, relativi alla questione IPAB; dagli articoli aggiuntivi De Micheli 6-bis.013, Ciccanti 6-bis.04 e Saltamartini 6-bis.03, relativi alla questione indennizzi per le aziende in crisi; dall'emendamento Marinello 6.307, relativo alla questione dei lavoratori delle aziende a totale partecipazione pubblica; l'articolo aggiuntivo Barbaro 2.02, relativo alla questione della mutualità generale negli sport professionistici; dall'emendamento Rosato 15.9, relativo alla questione dei servizi antincendio; e dall'emendamento Catone 29.304, relativo al differimento della messa a regime della disciplina sui pagamenti telematici della pubblica amministrazione.
  Formula, altresì, alcune proposte di coordinamento (vedi allegato 3) volte ad introdurre correzioni di forma e a precisare la portata normativa di talune disposizioni.

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  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere conforme a quello dei relatori sull'emendamento Vico 23.297 (Nuova formulazione), parere favorevole sull'emendamento 6.500 dei relatori e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 28-bis.5 del Governo.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP), prende atto senza entusiasmo della nuova copertura finanziaria proposta dai relatori per l'intervento di cui all'articolo 6 in favore dei lavoratori «esodati», ma ritiene che chi ha insistito per questa modifica del testo non abbia favorito i lavoratori autonomi, i quali, con la norma di copertura precedente, sarebbero stati gravati di un onere contributivo minimo, a fronte del quale avrebbero avuto un vantaggio in termini di trattamenti previdenziali.
  Quanto all'emendamento 28-bis.5 del Governo, rileva che la finalità di salvaguardare il decoro cittadino contro il fenomeno delle affissioni abusive di manifesti è certamente lodevole e condivisibile, ma si dovrebbe distinguere, anche in vista delle sanzioni, tra il comportamento di chi affigge un manifesto negli spazi riservati ad altra lista o candidato, ma in ogni caso all'interno degli spazi complessivamente riservati dai comuni alla propaganda elettorale, e quello di chi affigge manifesti al di fuori anche di questi ultimi spazi e quindi deturpa la città. Attualmente la sanzione è identica per entrambe i comportamenti, che meriterebbero invece un trattamento differenziato e sanzioni diversamente proporzionate. Nel preannunciare, in ogni caso, il voto favorevole del suo gruppo, esprime l'auspicio che il Governo svolga una ulteriore riflessione sul punto e riveda, anche in altra sede, l'attuale disciplina in materia di affissioni.
  Rileva infine che le questioni residuali elencate dai relatori sono certamente urgenti e importanti, anche se si riserva di esprimersi sull'ordine del giorno cui hanno fatto cenno i relatori nel momento in cui sarà formalizzato.

  Rolando NANNICINI (PD) concorda con il deputato Ciccanti che la precedente copertura finanziaria dell'intervento in favore dei lavoratori «esodati» era preferibile.
  Quanto all'emendamento 28-bis.5 del Governo, ricorda che l'attuale disciplina prevede, in caso di violazioni ripetute e continuate della disciplina in materia di affissioni di manifesti elettorali, un pagamento forfetario di mille euro l'anno per provincia, non per comune. A suo avviso, è necessario rivedere la disciplina facendo riferimento, anziché alle province, ai comuni, e semplificando il procedimento, che allo stato è troppo macchinoso. Auspica una riflessione da parte del Governo su questo tema.
  Quanto infine all'ordine del giorno cui hanno fatto cenno i relatori, osserva che un ordine del giorno volto a orientare la condotta del Governo al Senato è, a suo avviso, un fatto anomalo.

  Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI), rilevato che la nuova copertura finanziaria dell'intervento in favore dei lavoratori di cui all'articolo 6 non fa venire meno la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 6-bis, chiede al Governo un chiarimento in merito a quanta parte della copertura sia posta a carico dell'aumento delle aliquote contributive versate dai datori di lavoro e quanta a carico dell'aumento delle accise sul tabacco, il cui gettito potrebbe non essere sufficiente.
  Esprime quindi soddisfazione per la presentazione, da parte del Governo, dell'emendamento 28-bis.5, il cui contenuto è identico a quello del suo emendamento 28-bis.1. Quanto infine all'ordine del giorno cui hanno fatto cenno i relatori, rileva che le questioni elencate dai relatori sono numerose e tali da richiedere risorse ingenti, che non sembrano disponibili, atteso che il Governo è costretto a ricorrere all'aumento delle accise sui tabacchi per coprire finanziariamente l'intervento in favore dei lavoratori «esodati». Raccomanda pertanto al Governo di mantenere la serietà e il rigore necessari per portare avanti il suo programma.

  Giancarlo GIORGETTI (LNP), presidente, avverte che la presidenza ha segnalato Pag. 13l'esigenza di acquisire una nota tecnica del Governo per chiarire la portata della nuova copertura finanziaria dell'articolo 6.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), nel far presente che preferisce non esprimere in questa sede la propria valutazione sull'emendamento del Governo 28-bis.5, chiede ai relatori di voler chiarire chi ha indicato la nuova copertura finanziaria prevista nell'ambito dell'emendamento 6.500 da loro presentato, osservando come manchi una precisa valutazione del gettito derivante dal previsto incremento dell'accisa sui tabacchi, anche in considerazione della circostanza che l'articolo 2, comma 3, del decreto-legge n. 138 del 2011, che prevede un incremento di entrate in misura non inferiore a 1.500 milioni di euro annui. Ritiene, pertanto, che possano esprimersi fondati dubbi sul fatto che possa determinarsi un effettivo incremento di gettito attraverso un ulteriore aumento delle accise sui tabacchi, osservando come l'incremento dei prezzi dei tabacchi può alimentare illeciti in materia. Osserva, inoltre, come l'emendamento 6.500 dei relatori non riprenda il contenuto del subemendamento Marinello 0.6.55 (Nuova formulazione).5, determinando quindi un ingiustificato restringimento della platea dei beneficiari della misura, escludendo dall'applicazione della deroga numerosi lavoratori, tra i quali quelli che abbiano risolto il proprio rapporto di lavoro con società a integrale partecipazione statale, come Poste Italiane Spa. Rileva come i relatori non abbiano motivato la modifica introdotta, segnalando che, qualora si facesse riferimento alla difficile applicabilità della disposizione, ciò testimonierebbe la scarsa attenzione con la quale è stata affrontata una materia tanto delicata. Per quanto attiene all'ordine del giorno che dovrebbe raccogliere le questioni per le quali non è stata individuata una soluzione, fa presente che si riserva di valutarne, osservando come sia difficile immaginare che tale atto di indirizzo abbia un valore diverso rispetto ai comuni ordini del giorno. Ritiene, pertanto, necessario che il Governo fornisca precise assicurazioni sull'intendimento di recepire i contenuti dell'ordine del giorno, rilevando come si stia ipotizzando un percorso procedurale che non trova riscontro nella prassi parlamentare e nel Regolamento.

  Donata LENZI (PD), pur apprezzando lo sforzo compiuto dai relatori, che hanno lavorato in una situazione assai complessa, cercando di individuare soluzioni condivise ed efficaci, ritiene che la formulazione dell'emendamento 6.500 dei relatori non sia soddisfacente, in quanto in molti casi gli accordi di risoluzione dei rapporti di lavoro, ancorché stipulati prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, fanno riferimento alla cessazione del rapporto di lavoro al 31 dicembre 2011 e, pertanto, l'emendamento esclude dai benefici numerosi lavoratori, non solo dipendenti da società come Poste Italiane Spa e Telecom Spa, ma anche da imprese di minori dimensioni. Ritiene, pertanto, che ci sia il rischio che la nuova copertura finanziaria individuata sia inutile, in quanto la platea dei destinatari della misura agevolativa sarebbe assai più ristretta di quella stimata. Esprime, inoltre, perplessità anche con riferimento al contenuto del comma 2-quater dell'articolo 6, osservando come sia ingiustificato escludere dall'anzianità contributiva i periodi di astensione facoltativa per maternità, specialmente quando molte forze politiche che appoggiano il Governo affermano di sostenere politiche a favore delle famiglie e della maternità. Per quanto attiene, infine, alla stima degli effetti finanziari, osserva che non sono disponibili dati necessari ai fini di una precisa quantificazione degli oneri, quali il numero dei lavoratori interessati dalle procedure di esodo e il numero dei lavoratori «precoci» interessati dalle disposizioni di cui all'articolo 6, comma 2-quater.

  Renato CAMBURSANO (Misto) dichiara di condividere integralmente le considerazioni dell'onorevole Lanzillotta sulla necessità di quantificare esattamente Pag. 14gli effetti finanziari dei commi 2-ter e 2-quater dell'articolo 6, anche ai fini di valutare l'adeguatezza della copertura finanziaria di cui all'articolo 2-quinquies e della clausola di salvaguardia di cui all'articolo 6-bis. Per quanto attiene alla sanatoria delle sanzioni in materia di affissione di manifesti elettorali, esprime il proprio apprezzamento per l'emendamento 28-bis.5 del Governo, osservando come sia opportuno adoperare il pugno di ferro per combattere questi fenomeni.

  Roberto SIMONETTI (LNP) osserva che solo chi non ha mai affisso un manifesto elettorale può parlare di «pugno di ferro» o di legalità con riferimento alla materia delle affissioni. Ritiene, pertanto, che il Governo con l'emendamento 28-bis.5 stia semplicemente cercando popolarità, con una misura che rasenta il populismo, per ovviare al suo scarso consenso sociale. A suo avviso, quindi, la soppressione dell'articolo 28-bis mira solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, osservando che è necessario valutare la possibilità di prevedere, quantomeno, una sanatoria per alcune tipologie di violazioni di minore gravità, riferite non all'affissione di manifesti al di fuori degli spazi previsti allo scopo, ma all'utilizzo di spazi destinati ad altre liste o altri candidati. A tale riguardo, segnala peraltro che in molti casi tali violazioni sono dovute alla circostanza che i manifesti vengono affissi in ore serali da simpatizzanti dei partiti politici, in orari nei quali i comuni non sono in grado di fornire i chiarimenti necessari a fugare le incertezze relative alla destinazione dei singoli spazi. Rileva, altresì, che in passato si sono verificati casi di affissioni dolosamente attribuite a soggetti diversi dai reali committenti, al fine di determinare l'irrogazione di sanzioni a forze politiche concorrenti. Con riferimento all'emendamento 6.500 dei relatori, pur manifestando la propria adesione alle finalità della proposta emendativa, condivide le perplessità espresse dagli onorevoli Lenzi e Lanzillotta in ordine alla quantificazione degli effetti delle modifiche proposte e ritiene, pertanto, che vi sia l'esigenza di acquisire una relazione tecnica, positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato. Osserva, inoltre, che al comma 2-quinquies, si prevede una mera facoltà di incrementare l'aliquota sui tabacchi e, pertanto, la copertura prevista abbia carattere aleatorio, rilevando come si sarebbero potute prendere in considerazioni coperture finanziarie alternative, riferite, ad esempio, all'incremento della tassazione sul gas nelle regioni nelle quali esso ha un costo minore ovvero un aumento dei pedaggi autostradali.

  Bruno TABACCI (Misto-ApI) si associa alle preoccupazioni già espresse dalla collega Lanzillotta in merito alle coperture finanziarie che sono state previste.
  Riguardo al tema delle affissioni abusive di manifesti, condivide la presentazione da parte del Governo di un emendamento soppressivo dell'articolo 28-bis. Resta il fatto che se il Parlamento intende rivedere la materia nel suo complesso, occupandosi del decoro urbano, è il momento di procedere; segnala, inoltre, la presenza di un «mondo opaco» intorno a tale tematica.

  Antonio MISIANI (PD) comprende le ragioni che hanno portato il Governo a presentare un emendamento soppressivo dell'articolo 28-bis, riguardante le affissioni abusive di manifesti, e segnala la particolare delicatezza della materia, che investe le modalità di espressione delle forze politiche.
  Evidenzia, quindi, l'urgenza di individuare una soluzione strutturale rispetto ad una materia che presenta fenomeni diffusi di illegalità ma che reca anche sanzioni sproporzionate in taluni casi, cui oltretutto sovente i destinatari non sono neanche in grado di fare fronte.
  Ritiene pertanto necessario rivedere la disciplina in questione, distinguendo l'ipotesi in cui le affissioni di manifesti avvengano negli spazi comunque assegnati alle comunicazioni elettorali dalle fattispecie in cui siano invece posti in luoghi diversi, danneggiando oltretutto il decoro delle città, tenendo altresì conto della struttura demografica dei comuni.Pag. 15
  Auspica, quindi, che il Governo accolga l'impegno ad affrontare in modo strutturale la questione, evidenziano come, altrimenti, resteranno invariati i problemi e le criticità.

  Pier Paolo BARETTA (PD), pur comprendendo le ragioni che hanno portato ad una scelta diversa, ricorda che era stato preso l'impegno ad affrontare, nell'ambito del Comitato dei diciotto, alcune delle questioni rimaste in sospeso nel corso dell'esame in sede referente del provvedimento. Le Commissioni sono ora convocate dopo il rinvio deciso in Assemblea ma è evidente che molte questioni restano insolute visto che i relatori ed il Governo sono stati impegnati, in questi giorni, sui profili relativi alla copertura finanziaria delle questioni che attengono all'articolo 6. Segnala quindi che nel Comitato dei diciotto non si è in grado di fare fronte all'impegno assunto in precedenza.
  Evidenzia l'opportunità di avere sempre delle «bussole» nel corso dei lavori parlamentari poiché, altrimenti, si corre anche il rischio di compiere errori. Richiama, ad esempio, il contenuto dell'emendamento Ghizzoni 6.306, che i relatori ed il Governo hanno invitato i presentatori a ritirare. Tale emendamento, tuttavia, chiede un rinvio di soli otto mesi per l'applicazione della nuova riforma previdenziale per la categoria degli insegnanti. È noto, infatti, che tale categoria ha, da sempre, modalità per il pensionamento differenti dagli altri lavoratori, dovendo sempre rapportare il momento possibile per il pensionamento al ciclo scolastico, così da non nuocere all'insegnamento degli alunni.
  Quando è iniziato l'anno scolastico 2011/2012, quindi, vi era ancora il Governo precedente ed il quadro legislativo di riferimento per i pensionamenti era molto differente: non si può pertanto non tenere conto di ciò. Rileva, al contempo, che il combinato disposto dell'allungamento dell'età pensionabile per gli insegnanti e del blocco delle assunzioni porta l'Italia a diventare uno dei paesi con il corpo insegnante «più vecchio» in Europa.
  Si sofferma, quindi, sull'emendamento 6.500 e si associa ai colleghi che hanno evidenziato come la copertura finanziaria votata in un primo momento dalle Commissioni avrebbe avuto un onere esiguo, se rapportata in termini individuali, ed avrebbe messo in moto un aumento, seppur contenuto, dell'entità delle pensioni ricevute da ciascuno. Segnala come prima o dopo si dovrà giungere ad una armonizzazione del sistema contributivo. Prende quindi atto della nuova copertura individuata ma evidenzia come – di fronte ad una copertura «flessibile» riferita a ben voluttuari – si sarebbe potuto ricomprendere tutte le questioni su cui vi era stata condivisione nelle Commissioni.
  Rileva con rammarico che i relatori, nella formulazione dell'emendamento, hanno ritenuto di non confermare il contenuto del subemendamento relativo all'ambito di applicazione della disciplina contenuta nell'articolo 6.
  Si sofferma, infine, sull'emendamento 29.282 Fluvi in materia di «liti pendenti». Si chiede, vista la posizione zelante del Governo rispetto all'articolo 28-bis in materia di affissioni abusive, se concordi con la proroga delle liti pendenti. In merito all'articolo 28-bis, chiede dunque al Governo – e lo invita a rispondere quanto prima in termini precisi – se abbia valutato, ai fini sanzionatori, la differenza che vi è tra l'ipotesi in cui le affissioni di manifesti avvengano negli spazi comunque assegnati alle comunicazioni elettorali, e quindi senza alcun danno per i cittadini, dalle fattispecie in cui siano invece posti in luoghi diversi. Concorda, in proposito, sull'opportunità di una revisione strutturale della materia.

  Marco MARSILIO (PdL) fa presente di non potere accogliere l'invito al ritiro riferito alle proprie proposte emendative relative ai rimborsi per i lavoratori italiani espatriati dalla Libia. In particolare, chiede la votazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 25.0300, sottoscritto Pag. 16anche da altri colleghi. Sottolinea che un Governo sensibile alle esigenze di popolazioni colpite in epoche molto recenti da fenomeni alluvionali, non dovrebbe restare indifferente alle legittime richieste di cittadini che aspettano da oltre quarant'anni. Fa presente che la copertura prevista è idonea a fare fronte agli oneri derivanti dall'intervento, ponendo peraltro a carico di aziende operanti in Libia, grazie anche ad una protezione del Governo italiano, la copertura. Auspica quindi che le Commissioni vogliano accogliere tale articolo aggiuntivo.

  Sabrina DE CAMILLIS (PdL) segnala, anche ai fini della predisposizione dell'ordine del giorno preannunciato dai relatori, le questioni sollevate nell'emendamento a sua prima firma 1.44, volto a consentire la stabilizzazione di lavoratori precari a carico della regione Molise, già impegnati in attività di protezione civile. Con riferimento al richiamato emendamento, chiede le ragioni per le quali la presidenza lo ha ritenuto inammissibile, atteso che esso non era stato valutato in tal modo nella seduta del 17 gennaio 2012. Chiede inoltre di considerare, tra le materie da richiamare nel preannunciato ordine del giorno, anche la proroga al 16 luglio 2012 dei versamenti relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali, nei confronti degli enti e dei dipendenti pubblici residenti o aventi domicilio nei territori maggiormente colpiti dagli eventi sismici del 31 ottobre 2002 e individuati con i decreti del Ministro dell'economia e delle finanze del 14 e 15 novembre 2002 e del 9 gennaio 2003, proposta con l'emendamento a sua prima firma 29.166.

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che l'emendamento De Camillis 1.44 è stato dichiarato inammissibile nella seduta delle Commissioni riunite del 18 gennaio 2012.

  Antonio BORGHESI (IdV) rileva come la formulazione attuale dell'emendamento 6.500 dei relatori lasci esclusi numerosi lavoratori dalla proroga dei previgenti requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico, preannunciando che ciò non potrà non influenzare l'atteggiamento del suo gruppo sul provvedimento. Con riferimento alla proposta del Governo di sopprimere l'articolo 28-bis, rileva come il suo gruppo sia stato l'unico a votare contro l'inserimento della richiamata disposizione nel corso del primo esame in sede referente, insieme ai deputati radicali, prendendo atto favorevolmente di tale ravvedimento. Chiede quindi di aggiungere la propria firma all'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300 e all'emendamento Fluvi 29.282.

  Matteo BRAGANTINI (LNP), ricordando che il suo partito è dalla parte della legalità e dei controlli contro gli abusi, sottolinea come, con riferimento alla questione delle violazioni nelle affissioni di manifesti elettorali, vi siano anche omissioni da parte dei comuni, che non svolgono in maniera efficace un controllo preventivo al momento delle affissioni, denunciando chi materialmente affigge i manifesti, per rivalersi contro i soggetti committenti, che non possono condividere una responsabilità che dovrebbe essere personale. Con riferimento all'emendamento 6.500, esprime perplessità in ordine alla copertura individuata ed ai margini di flessibilità della medesima, sottolineando come un'imposizione eccessivamente alta sui tabacchi comporterà una flessione dei consumi e favorirà il contrabbando. Propone piuttosto di individuare forme alternative di copertura, come l'imposizione di pedaggi sull'autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria o sulle autostrade siciliane, ovvero provvedendo all'armonizzazione delle aliquote sul consumo del metano, oppure tassando le prestazioni dei cartomanti e chiromanti. Stigmatizza, quindi, l'atteggiamento di noncuranza del Governo nei confronti delle popolazioni alluvionate del Veneto, per le quali non è stato previsto nulla dal decreto in esame.

  Antonino LO PRESTI (FLpTP), nell'annunciare il voto favorevole sull'emendamento del Governo 28-bis.5 e sugli identici Pag. 17emendamenti Lanzillotta 28-bis. 1, Amici 28-bis. 2. e Mura 28-bis. 3, sottolinea come sia opportuno porre fine ad un'abitudine non condivisibile, specialmente allorché i manifesti politici rechino un contenuto offensivo, come nell'ultima campagna elettorale a Milano. Annuncia inoltre il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300.

  Maurizio TURCO (PD), chiede preliminarmente di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300 e quindi ringrazia il Governo per avere presentato l'emendamento 28-bis.5, sottolineando Sottolinea come sia sempre mancato il coraggio di rivedere la legislazione elettorale di contorno. Ringrazia il presidente Bruno per avere iniziato a promuovere una revisione dell'articolo 49 della Costituzione ed auspica una revisione generale della materia.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore per la I Commissione, con riferimento alle osservazioni dell'onorevole Lanzillotta, precisa che la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 6-bis, non è incisa dall'emendamento 6.500 dei relatori, ricordando come la formulazione della medesima sia stata anche condivisa con il Ministero dell'economia e delle finanze, attraverso un'apposita relazione tecnica. Con riferimento alle osservazioni dell'onorevole Baretta, fa presente che la presentazione di un ordine del giorno sottoscritto dai relatori è giustificato dalla specialità della procedura che, di fatto, ha visto saltare il passaggio del comitato dei nove, sottolineando come sia evidente che, con un ordine del giorno, non si produrranno immediatamente effetti di spesa.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che il Governo è tenuto a verificare l'idoneità delle coperture anche attraverso la Ragioneria generale dello Stato e precisa che le Commissioni voteranno sull'emendamento 6.500 dei relatori, sull'emendamento Vico 29.297 (nuova formulazione), sulle proposte di correzioni di forma preannunciate dal relatore e, se le Commissioni concordano, sull'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300, mentre tutte le altre proposte emendative si intenderanno respinte.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, intervenendo per rendere i richiesti chiarimenti sulla nuova copertura finanziaria proposta con l'emendamento 6.500 dei relatori per l'intervento di cui all'articolo 6, spiega che la stessa è stata modulata sulla base della relazione tecnica del Ragioniere generale dello Stato e assicura che tutti gli aspetti evidenziati nella discussione sono già stati valutati dal Governo. In particolare, osserva che la domanda dei prodotti del tabacco è molto elastica e può essere alterata anche da piccole variazioni dell'accisa; non è tuttavia possibile fare previsioni attendibili al riguardo in quanto molto dipende dal comportamento delle aziende produttrici, che possono decidere di compensare le maggiori accise scaricandole sul prezzo in misura totale o parziale, ma possono anche decidere di mantenere invariato il prezzo per non incidere sulla domanda. Ribadisce che, in ogni caso, la copertura finanziaria è esatta. Evidenzia quindi che la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 6-bis opererà soltanto nel caso in cui le stime iniziali in ordine alla platea dei destinatari dell'intervento – circa 65 mila lavoratori – dovessero risultare sbagliate per difetto. Quanto alle altre questioni segnalate dai deputati intervenuti, avverte che su di esse il Governo si riserva eventualmente di intervenire nel corso della discussione del provvedimento al Senato o in altra occasione. Quanto infine all'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300, teso al riconoscimento di un ulteriore indennizzo ai soggetti titolari di beni, diritti e interessi sottoposti in Libia a misure limitative, conferma che il parere del Governo è contrario, sia perché la copertura finanziaria individuata dai proponenti è insufficiente, sia perché non è giusto gravare a tal fine su una sola azienda. A suo avviso, sarebbe meglio che la questione fosse rinviata al Senato, in modo che il Governo abbia il tempo di cercare una copertura finanziaria adatta, magari limitata a un solo anno; insistere Pag. 18invece per la votazione di una proposta emendativa non coperta finanziariamente rischia solo di complicare le cose.

  Pierguido VANALLI (LNP) comunica il ritiro degli emendamenti presentati dal suo gruppo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vico 29.297 (Nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Pier Paolo BARETTA (PD), intervenendo sugli identici emendamenti Lanzillotta 28-bis.1, Amici 28-bis.2, Mura 28-bis.3 e Governo 28-bis.5, chiede se il Governo intenda porre mano ad una revisione della disciplina in materia di affissione di manifesti elettorali distinguendo le fattispecie per sanzionare in modo diverso chi imbratta le città e chi invece invade soltanto gli spazi elettorali riservati ad altre liste o candidati.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO risponde che il Governo valuterà la questione ai fini della discussione del provvedimento in Senato e che personalmente è favorevole a questa soluzione.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Lanzillotta 28-bis.1, Amici 28-bis.2, Mura 28-bis.3 e Governo 28-bis.5.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma il parere contrario del Governo sull'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore per la I Commissione, dichiara che sull'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300 i relatori si rimettono alle Commissioni.

  Antonio BORGHESI (IdV) preannuncia il suo voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300.

  Massimo VANNUCCI (PD) preannuncia il proprio voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300, in coerenza con la linea tenuta dal suo gruppo in occasione dell'esame in sede consultiva in Commissione bilancio del disegno di legge di ratifica del trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra l'Italia e la Libia e alla luce delle recenti dichiarazioni dell'amministratore delegato di ENI, Paolo Scaroni, il quale ha affermato che in Libia si è tornati ai livelli di produzione precedenti la crisi.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Marsilio 25.0300.

  Gianclaudio BRESSA (PD), relatore per la I Commissione, illustra una nuova formulazione dell'emendamento 6.500 dei relatori del seguente tenore:
  «All'articolo 6, sostituire i commi 2-ter, 2-quater, e 2-quinquies con i seguenti:
  2-ter. Il termine per l'emanazione del decreto ministeriale di cui all'articolo 24, comma 15, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è prorogato al 30 giugno 2012 e, nei limiti delle risorse e con le procedure di cui al medesimo comma 15, sono inclusi tra i soggetti interessati alla concessione del beneficio di cui al comma 14 del medesimo articolo 24, come modificato dal presente articolo, oltre ai lavoratori di cui allo stesso comma 14, anche i lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto in data antecedente al 31 dicembre 2011, in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale, a condizione che ricorrano i seguenti elementi: la data di cessazione del rapporto di lavoro risulti da elementi certi e oggettivi, quali le comunicazioni obbligatorie agli ispettorati del lavoro o ad altri soggetti equipollenti, indicati nel medesimo decreto ministeriale; il lavoratore risulti in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato la decorrenza del trattamento medesimo entro un periodo Pag. 19non superiore a ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011.
  2-quater. All'articolo 24, comma 14, lettera c), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n, 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, le parole: «di almeno 59 anni di età» sono sostituite dalle seguenti: «di almeno 60 anni di età». Le disposizioni del medesimo articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del citato decreto-legge n. 201 del 2011, in materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovano applicazione, limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, qualora la predetta anzianità contributiva ivi prevista derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l'assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria.
  2-quinquies. Fermo quanto previsto dall'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, il Direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato propone al Ministro dell'economia e delle finanze di disporre con propri decreti, annualmente, tenuto anche conto dei provvedimenti di variazione delle tariffe dei prezzi di vendita al pubblico dei tabacchi lavorati eventualmente intervenuti, l'aumento dell'aliquota di base dell'accisa sui tabacchi lavorati prevista dall'allegato 1 al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, nella misura necessaria alla copertura degli oneri derivanti dall'applicazione del comma 2-quater. L'attuazione delle disposizioni del presente comma assicura maggiori entrate in misura non inferiore a 15 milioni di euro per l'anno 2013 e nel limite massimo di 140 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2014».

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, l'emendamento 6.500 (Nuova formulazione) dei relatori e le proposte di coordinamento formulate dai relatori.

  Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI), anche alla luce delle considerazioni espresse nel dibattito svoltosi nella seduta odierna con riferimento alla definizione della platea degli interessati dalle misure di cui all'articolo 6, comma 2-ter, chiede se la nuova formulazione dell'emendamento 6.500 dei relatori non determini una diversa quantificazione degli oneri derivanti dal medesimo comma 2-ter.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente che la formulazione contenuta nella nuova formulazione dell'emendamento 6.500 prevede una modifica del termine per la risoluzione del rapporto di lavoro, che comunque appare finanziariamente sostenibile.

  Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) ritiene che, in base alle considerazioni espresse dall'onorevole Lenzi nella seduta odierna, sembrerebbe che le modifiche introdotte determini un ampliamento della platea degli interessati dalla concessione del beneficio di cui all'articolo 24, comma 14, del decreto-legge n. 201 del 2011.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, prendendo atto di quanto rappresentato dall'onorevole Lanzillotta, osserva come sia opportuno che, ai fini dell'esame in Assemblea, il Governo trasmetta una precisa elaborazione in ordine agli effetti finanziari dell'emendamento 6.500 (Nuova formulazione) dei relatori. Nessun altro chiedendo di intervenire e ricordando come tutte le proposte emendative non poste in votazione devono considerarsi respinte, pone in votazione la proposta di conferire mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo elaborato dalle Commissioni riunite.

  Le Commissioni deliberano di conferire ai deputati Bressa, per la I Commissione, Pag. 20e Gioacchino Alfano, per la V Commissione, il mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul nuovo testo del disegno di legge n. 4865-A, come modificato dagli emendamenti approvati dalle Commissioni, chiedendo di autorizzarli a riferire oralmente.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che le Presidenze delle Commissioni si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.05.

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