CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 gennaio 2012
591.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 18 gennaio 2012.

Incontro informale con il Presidente della Commissione affari esteri della Camera dei rappresentanti dell'Australia, Michael Danby.

L'incontro informale è stato svolto dalle 10.10 alle 11.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 18 gennaio 2012. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Staffan de Mistura.

La seduta comincia alle 12.35.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di riconoscimento degli studi, titoli e diplomi di istruzione media, diversificata e professionale per il proseguimento degli studi di istruzione superiore, tra i Governi della Repubblica italiana e della Repubblica Bolivariana del Venezuela, sottoscritto a Caracas il 27 luglio 2007.
C. 4792 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, iniziato nella seduta dell'11 gennaio scorso.

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Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Cultura, segnalando tuttavia che la V Commissione ha apposto una condizione ai fini del rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

Gennaro MALGIERI (PdL), relatore, presenta l'emendamento a sua firma 3.100 (vedi allegato 1) che recepisce la condizione posta dalla Commissione Bilancio, precisando che si tratta della correzione di un mero errore materiale relativo all'indicazione pluriennale della copertura finanziaria.

La Commissione approva l'emendamento del relatore 3.100.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che il provvedimento sarà all'ordine del giorno della seduta pomeridiana dell'Assemblea.

Gennaro MALGIERI (PdL), relatore, lamenta il fatto che la calendarizzazione dei disegni di legge di ratifica presso l'Assemblea rischia talora di comprimere i tempi dell'esame in sede referente.

Stefano STEFANI, presidente, concorda con l'osservazione del collega Malgieri, che ritiene meritevole di considerazione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore, onorevole Malgieri, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di nominare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazione dei rappresentanti dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica dell'Accordo sui trasporti aerei tra gli Stati Uniti d'America, l'Unione Europea e i suoi Stati membri, firmato il 25 e 30 aprile 2007, con Allegati, fatto a Lussemburgo il 24 giugno 2010.
C. 4878 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, illustra il provvedimento in titolo, osservando che il Protocollo in esame reca una serie di modifiche rispetto al precedente Accordo ratificato nel 2007 in vista di una maggiore apertura del mercato nel settore dei trasporti aerei. L'Accordo del 2007 non è ancora entrato in vigore, non essendo state espletate le procedure relative alla ratifica da parte di tutti gli stati parte (manca, tra l'altro, la ratifica degli Stati Uniti), come previsto dall'articolo 26 dello stesso. L'Accordo, tuttavia, in base all'articolo 25, trova applicazione provvisoria a partire dal 30 marzo 2008 per i soli aspetti tecnico-operativi, come di frequente accade nel caso degli Accordi misti le cui procedure di ratifica richiedono tempi solitamente piuttosto lunghi.
Precisa che il Protocollo di modifica in esame è stato negoziato al fine di progredire nella realizzazione di un mercato transatlantico del trasporto aereo sempre più aperto e integrato. Come ha già ricordato in occasione dell'esame parlamentare del disegno di legge di ratifica dell'Accordo del 2007, il mercato unico transatlantico del trasporto aereo è pari al 60 per cento del traffico mondiale. Risulta pertanto necessario promuovere l'allineamento delle relazioni euro-americane su alcuni elementi di base della legislazione comunitaria, come la sicurezza dei voli, la tutela della concorrenza, la gestione del traffico aereo, la tutela dei consumatori e dell'ambiente.
Rileva come, tra le nuove misure introdotte, assumano particolare rilievo quelle atte a riconoscere reciprocamente l'accertamento regolamentare dell'idoneità

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e della nazionalità delle compagnie aeree: a tal proposito è previsto che l'accertamento dei requisiti, effettuato dalle autorità aeronautiche dell'altro Paese siano riconosciute come se fossero state effettuate dalle proprie. Particolare attenzione è riservata alla tematica ambientale e alla necessità di adottare interventi volti a limitare o ridurre l'impatto ambientale del traffico aereo internazionale, nonché alla dimensione sociale relativa alla tutela dei diritti dei dipendenti delle compagnie aeree.
Segnala che il Protocollo rafforza poi significativamente il ruolo del Comitato misto Unione europea-Stati Uniti, addetto alla vigilanza sull'attuazione dell'Accordo ed al coordinamento dei programmi di lavoro di cooperazione normativa attraverso la promozione di nuove iniziative in materia di gestione del traffico aereo e della cooperazione con altri Paesi. Tali iniziative saranno indirizzate ad incoraggiare una più stretta cooperazione tra le autorità nazionali preposte alla sicurezza dell'aviazione mediante misure volte ad agevolare il traffico delle merci e dei passeggeri senza comprometterne la sicurezza. Entrambe le Parti si impegnano inoltre ad eliminare tutte le barriere ancora esistenti al libero accesso al mercato in modo da garantire nuove opportunità di investimento mediante la liberalizzazione degli investimenti e l'accesso dei vettori dell'Unione europea e negli Stati Uniti. Tale liberalizzazione dovrebbe portare ad un sensibile rafforzamento del sistema transatlantico del trasporto aereo tra le due sponde dell'Atlantico. Infine è previsto l'accesso delle compagnie aeree dell'Unione europea al trasporto aereo merci e passeggeri finanziato dal Governo degli Stati Uniti, prima riservato alle sole compagnie aeree americane.
Conclude sottolineando che il Protocollo non evidenzia ulteriori oneri finanziari a carico degli Stati membri.

Il sottosegretario Staffan de MISTURA si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

Gianpaolo DOZZO (LNP), nel riferirsi all'articolo 15 del Protocollo che prevede un approccio equilibrato ai fini della tutela ambientale, esprime perplessità sul limite ivi previsto dei 50mila movimenti aerei all'anno, soprattutto nel caso che le strutture aeroportuali abbiano sede in zone di particolare pregio. Nella consapevolezza di non poter modificare in questa sede il testo dell'accordo, auspica la formulazione in Assemblea di un ordine del giorno che il Governo possa accogliere per proteggere anche tali zone ed armonizzare in tal senso la legislazione nazionale.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Come di consueto, se non vi sono specifiche segnalazioni da parte dei gruppi, si intende che si sia rinunziato al termine per la presentazione degli emendamenti. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 18 gennaio 2012. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Staffan de Mistura.

La seduta comincia alle 12.50.

DL 216/2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 4865 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Mario BARBI (PD), relatore, illustra il decreto-legge in titolo, segnalando le disposizioni

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di competenza della Commissione che sono contenute nell'articolo 7. Tale articolo, recante la rubrica «Proroghe in materia di politica estera» in termini non particolarmente persuasivi, proroga al 31 dicembre 2012 la scadenza già prevista al 31 dicembre 2011 della disposizione di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 28 aprile 2010, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2010, n. 98. La disposizione era motivata dall'esigenza di prevenire le conseguenze del contenzioso presso la Corte internazionale di giustizia riguardante tra gli internati italiani nella seconda guerra mondiale e la Germania. In tale ottica, è stata sospesa di diritto l'efficacia dei titoli esecutivi nei confronti di uno Stato estero qualora lo stesso abbia presentato un ricorso dinanzi alla Corte internazionale di giustizia, diretto all'accertamento della propria immunità dalla giurisdizione italiana, in relazione a controversie oggettivamente connesse a detti titoli esecutivi.
Ricorda che la norma in questione fu oggetto di attento ed approfondito esame da parte di questa Commissione, assegnataria in sede referente del predetto provvedimento, rilevando criticamente la scelta legislativa di introdurre un'eccezione di natura ordina mentale. La III Commissione volle quindi inserire una scadenza temporale, sulla scorta del parere reso dalla Commissione Giustizia, al fine di evitare l'immissione nel nostro ordinamento di un automatismo che avrebbe potuto applicarsi ad ogni caso futuro riconducibile alla fattispecie disciplinata.
Segnala che, per quanto concerne il contenzioso italo-tedesco, all'origine dell'intervento legislativo, la CIG ha concluso nello scorso settembre le udienze e sta per emettere la sentenza. L'arco temporale previsto nel 2010 non è quindi risultato sufficiente alla conclusione del giudizio.
Rileva, peraltro, che la relazione che accompagna il provvedimento menziona invece situazioni di imbarazzo per le relazioni bilaterali che esporrebbero l'Italia a richieste di maggiore rispetto dell'obbligo internazionalmente sancito di garantire l'immunità della giurisdizione, accennando a contenziosi pendenti non meglio specificati con Arabia Saudita, Iraq, Libia, Congo, Sri Lanka.
A suo avviso, la sollecitudine del Governo dovrebbe condurre, allora, ad aderire alla Convenzione delle Nazioni Unite del 2 dicembre 2004 sull'immunità giurisdizionale degli Stati e dei loro beni, come segnalava del resto nel suo intervento in Assemblea il 24 maggio 2010 e come richiedeva un suo ordine del giorno accolto dal Governo stesso, piuttosto che a prorogare la vigenza di una norma eccezionale ed a scadenza. La via maestra resta infatti quella multilaterale.
Osserva, peraltro, che la magistratura italiana ha inteso derogare alla consuetudine soltanto in presenza di comportamenti dello Stato straniero lesivi dei valori universali di rispetto della dignità umana, che travalichino perciò l'esercizio tollerabile della sovranità.
Ritiene, quindi, che la previsione della proroga di cui al presente decreto-legge risulti alquanto problematica perché si corre il rischio di consolidare quell'automatismo giuridico paventato dalla Commissione Giustizia, aggravato poi dalla rilevazione d'ufficio. Resta da valutare se mantenere la proroga di un anno, affermando però che sia l'ultima, oppure se limitarla a sei mesi, in attesa della sentenza CIG. Per completezza, rammenta che un'alternativa era stata a suo tempo prospettata in un emendamento, che ha riscosso apprezzamento in dottrina, per cui «qualora la Corte internazionale di giustizia abbia adottato misure conservative ai sensi dell'articolo 41 del proprio Statuto nell'ambito di ricorsi presentati da uno Stato estero diretti ad accertare la propria immunità dalla giurisdizione italiana, è sospesa di diritto l'efficacia dei titoli esecutivi nei confronti dello Stato medesimo, formati in esito a procedimenti giurisdizionali oggettivamente connessi al ricorso presso la Corte».
Preannuncia la proposta di un parere favorevole che si riserva di formulare, anche alla luce del dibattito ed in particolare dei chiarimenti del Governo.

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Il sottosegretario Staffan de MISTURA, nel ringraziare il relatore per la chiarezza dell'esposizione, conferma che la Germania continua a prestare particolare attenzione al contenzioso presso la Corte internazionale di giustizia, tanto che l'argomento è stato prioritariamente sollevato nel corso del primo incontro del ministro Terzi di Sant'Agata con il suo omologo tedesco. Nel rendere noto che gli uffici sono al lavoro per preparare l'adesione alla Convenzione ONU, considera indispensabile la proroga, rimettendosi alla valutazione del Parlamento per la sua durata.

Gianpaolo DOZZO (LNP) chiede chiarimenti al relatore circa la procedura giudiziaria che aveva colpito la proprietà immobiliare tedesca di Villa Vigoni.

Mario BARBI (PD), relatore, ricostruisce la vicenda giudiziaria interna, fondata sulla sentenza n. 5044 dell'11 marzo 2004 della Corte di Cassazione e sulle successive sentenze che hanno dato ragione al diritto al risarcimento degli internati italiani, ricordando altresì l'intervento della Grecia che infatti è associata anche al giudizio presso la CIG.

Gianpaolo DOZZO (LNP), nel richiamare le ragioni delle iniziative sia legislative sia ispettive promosse dal suo gruppo a tutela degli internati italiani, manifesta rispetto per la posizione della Germania, ma esprime amarezza per il fatto che la logica degli interessi nazionali finisca per prevalere.

Enrico PIANETTA (PdL) ritiene doveroso ridurre al minimo la possibilità di contenziosi internazionali. Preferirebbe una proroga temporalmente inferiore, ma prende atto della difficoltà di prevedere quando la CIG si pronuncerà definitivamente sul caso.

Il sottosegretario Staffan de MISTURA, nel condividere lo spirito della relazione svolta, invita a mantenere la durata di un anno della proroga, prendendo atto della volontà della Commissione che non sia reiterata.

Mario BARBI (PD), relatore, alla luce di quanto esposto e del dibattito svoltosi, propone l'espressione di un parere favorevole con una condizione, di cui dà lettura (vedi allegato 2).

La Commissione approva la proposta di parere favorevole con una condizione, così come formulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo gennaio-marzo 2012.