CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 gennaio 2012
588.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 11 gennaio 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.25 alle 11.35.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 11 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 11.35.

5-05256 Fedriga: Procedure dell'INPS per il recupero di somme a carico dei pensionati.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Massimiliano FEDRIGA (LNP) prende atto della riposta del rappresentante del Governo, che giudica precisa dal punto di vista tecnico e formale, ma elusiva rispetto ai quesiti sostanziali posti nell'interrogazione. Fa notare, in particolare, che con il presente atto di sindacato ispettivo intendeva porre all'attenzione del Governo il problema del recupero da parte dell'INPS di somme percepite sotto forma di quattordicesima dai pensionati (per lo più persone anziane sopra i 65 anni, titolari di trattamenti al minimo), a seguito del rilievo di meri errori formali nella compilazione delle domande. Rileva, pertanto, che la questione non riguarda tanto soggetti esclusi dall'accesso a tale beneficio per superamento dei limiti reddituali – così come indicato dal rappresentante del Governo – quanto persone alle soglie della povertà, a favore delle quali ritiene che l'Esecutivo abbia il dovere di intervenire per evidenti ragioni di equità. Osserva, infatti, che si tratta di salvaguardare individui spesso inabilitati a compiere le normali attività della vita quotidiana, la cui unica responsabilità, nel caso di specie, è stata quella di mostrare poca dimestichezza nella compilazione dei moduli. Auspica, pertanto, che il Governo possa assumere le misure più opportune, eventualmente anche adottando atti d'indirizzo nei confronti degli istituti competenti, affinché venga salvaguardato un sacrosanto diritto dei pensionati a godere di un trattamento pensionistico adeguato.

5-05315 Bellanova: Riparto delle risorse per la CIG in deroga in favore della Regione Puglia.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Teresa BELLANOVA (PD) si dichiara insoddisfatta della riposta del rappresentante del Governo, invitando i competenti uffici del Ministero che hanno istruito l'interrogazione a dimostrare una maggiore attenzione rispetto alle questioni in essa poste. Fa notare, infatti, che nessuna soluzione è stata prospettata circa la problematica del dimezzamento – rispetto a quanto richiesto – delle risorse trasferite dallo Stato alla Regione Puglia in prospettiva del finanziamento della cassa integrazione in deroga, dimezzamento che appare del tutto inspiegabile se si considera che negli ultimi tre anni si è registrato un significativo aumento del ricorso a tale forma di sostegno al reddito da parte delle imprese della Regione (in termini di ore di CIG in deroga autorizzate), a causa della grave crisi economica in atto. Invita, pertanto, il Governo ad avere un maggiore riguardo rispetto a tale questione, atteso che non si tratta di intaccare benefici di persone privilegiate, ma di salvaguardare un fondamentale diritto dei lavoratori, che – soprattutto in alcune zone del territorio italiano, tra cui è compresa la Puglia – è stato posto a rischio dalla crisi in corso.

5-05402 Gatti: Salvaguardia dei posti di lavoro per il personale del gruppo Baglietto di Pisa.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maria Grazia GATTI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta, fa notare che essa fa riferimento ad elementi di conoscenza per lo più già noti, non menzionando tuttavia taluni altri gravi eventi accaduti di recente (tra cui cita i momenti di tensione registrati di fronte al tentativo di portare via dallo stabilimento l'unico naviglio in costruzione presso i Cantieri di Pisa), che getterebbero alcune ombre circa il buon esito della trattativa in corso. Ritiene necessario che il Governo vigili attentamente su tale vicenda, al fine di garantire l'obiettivo del rilancio dei Cantieri di Pisa e della salvaguardia dei posti di lavoro dei suoi dipendenti, evitando l'impoverimento produttivo di quello specifico territorio. Fa altresì presente che, in base ad informazioni in suo possesso, non sussisterebbero ostacoli alle concessioni comunali per l'occupazione e l'uso di terreni demaniali, uno dei Pag. 98nodi indicati dal rappresentante del Governo come critici rispetto alla possibilità di giungere ad una positiva soluzione della vicenda. Nel prendere atto con favore dell'annunciata disponibilità del Ministero dello sviluppo economico ad aprire un tavolo di confronto in presenza di una espressa richiesta delle parti, si riserva di intraprendere ulteriori iniziative parlamentari, nel caso in cui dovessero registrarsi sviluppi negativi della vicenda, soprattutto con riferimento alla scadenza del trattamento di cassa integrazione in deroga, autorizzato, allo stato, per un numero piuttosto esiguo di mesi.

  Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 11.55.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 11.55.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/104/CE relativa al lavoro tramite agenzia interinale.
Atto n. 428.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 20 dicembre 2011.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda preliminarmente che la Commissione – secondo quanto indicato anche dal Presidente della Camera all'atto dell'assegnazione – è tenuta ad attendere il prescritto parere della Conferenza unificata e la consultazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro, prima di pronunciarsi definitivamente sull'atto del Governo in titolo. Al riguardo, fa presente che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con una nota in data 5 gennaio 2012, ha comunicato che la Conferenza unificata non ha potuto esprimere il parere di competenza nella seduta del 21 dicembre scorso e che la prossima seduta utile è fissata per giovedì 19 gennaio 2012; il Governo, pertanto, si è impegnato a non procedere comunque all'approvazione in via definitiva dello schema di decreto in esame, fino a quando non saranno stati resi i pareri delle Commissioni parlamentari.
  Rilevato, peraltro, che non sono ancora pervenuti i rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario da parte della V Commissione (Bilancio) e che l'Esecutivo dovrà anche trasmettere formalmente la documentazione relativa alla consultazione con le parti sociali, chiede al rappresentante del Governo di confermare l'impegno a non adottare definitivamente il testo, in attesa del parere della Commissione, anche qualora tale parere non venga espresso entro i termini previsti dalla legge di delegazione.

  Il viceministro Michel MARTONE conferma, a nome del Governo, l'impegno a non procedere all'approvazione in via definitiva dello schema di decreto in titolo, fino a quando non saranno stati resi i pareri delle competenti Commissioni parlamentari. Preannuncia, peraltro, che – in vista della verifica di possibili punti di convergenza su talune ipotesi di modifica al testo – è previsto per il prossimo venerdì 13 gennaio un nuovo incontro tra il suo dicastero e le parti sociali, dei cui esiti si riserva di informare la Commissione.

  Giuliano CAZZOLA (PdL) si domanda se non sia utile procedere anche in sede di Commissione – come già avvenuto in altre occasioni simili – allo svolgimento di audizioni informali con i rappresentanti delle parti sociali.

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  Silvano MOFFA, presidente, atteso che le parti sociali incontreranno i rappresentanti del Governo in settimana, ritiene che possa risultare non appropriato lo svolgimento in parallelo di audizioni informali, restando inteso che lo stesso Governo si è impegnato ad informare la Commissione circa gli esiti del confronto.

  Maria Grazia GATTI (PD), relatore, dichiarando che non vi sono difficoltà a prevedere eventuali audizioni informali in Commissione, ove richiesto espressamente dai soggetti interessati, si rimette comunque alle valutazioni della presidenza circa il seguito dell’iter.

  Silvano MOFFA, presidente, alla luce degli elementi emersi, prospetta l'opportunità di attendere gli esiti del confronto tra Governo e parti sociali già previsto per venerdì 13 gennaio, per poi verificare, all'inizio della prossima settimana, l'eventuale esistenza di una convergenza su possibili modifiche al testo, che consentirebbe alla Commissione di procedere più speditamente nell’iter, ovvero l'esigenza di svolgere ulteriori approfondimenti, anche di natura informale, con i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali interessate, sulla base di loro specifiche richieste.

  La Commissione conviene.

  Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 11 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 12.

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
Testo unificato C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 dicembre 2011.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta sono stati presentati taluni emendamenti al testo unificato delle proposte di legge in titolo, adottato dalla Commissione come testo base per il seguito dell'esame in sede referente (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari di mercoledì 14 dicembre 2011, n. 580). Fa presente, peraltro, che il relatore ha nel frattempo predisposto un ulteriore emendamento riferito al predetto testo unificato (vedi allegato 4), in relazione al quale potrebbe essere fissato un termine per la presentazione di subemendamenti per lunedì 16 gennaio.

  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore, giudica importante concedere un margine temporale congruo a gruppi e Governo per approfondire il contenuto del proprio emendamento 4.10, che interviene su una materia di particolare rilievo per le casse e gli enti privatizzati.

  Silvano MOFFA, presidente, propone, quindi, di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento 4.10 del relatore per le ore 12 di lunedì 23 gennaio 2012.

  La Commissione concorda.

  Il viceministro Michel MARTONE, atteso che lo stesso Ministro del lavoro e delle politiche sociali valuta della massima importanza il tema oggetto del provvedimento, fa notare che il Governo chiede un certo margine di tempo per svolgere i necessari approfondimenti di merito, anche in relazione al nuovo emendamento del relatore.

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  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore, ritiene ragionevole la richiesta del rappresentante del Governo.

  Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni in proposito, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
Testo unificato C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2011.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che, nella precedente seduta, sono state presentate talune proposte emendative riferite al testo unificato delle proposte di legge in titolo, adottato come testo base per il seguito dell'esame in sede referente (vedi allegato 5).

  Alessia Maria MOSCA (PD), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, ad eccezione degli identici emendamenti Bobba 6.1 e Versace 6.2, per i quali il parere è favorevole, sia pure subordinatamente alla disponibilità del Governo in ordine alle modalità di copertura. Al contempo, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Schirru 3.01, a condizione che esso sia riformulato nel senso di limitarne il contenuto al solo comma 2.
  Fa presente, in particolare, che gli emendamenti riferiti agli articoli 3 e 5 sembrano trarre origine dall'esigenza di rimediare ad un effetto di «spiazzamento» delle risorse attualmente esistenti, che potrebbe crearsi a seguito dell'approvazione del testo unificato; poiché incrementando la copertura complessiva del provvedimento tale effetto sarebbe scongiurato, ne prospetta il ritiro, auspicando che il Governo sia comunque disponibile a garantire la copertura dei maggiori oneri.

  Il viceministro Michel MARTONE, nel formulare un parere conforme a quello del relatore, sottolinea che il Governo ha avviato un lavoro istruttorio su questo tema, che giudica di assoluta importanza, anche mediante la verifica del possibile coinvolgimento del Ministero della giustizia. In questo senso, ritiene che l'eventuale conferma dello stanziamento fissato dal testo unificato possa anche essere assicurata – in via sperimentale – tramite la norma di copertura al momento prevista, mentre un suo incremento sino alla cifra indicata dagli identici emendamenti Bobba 6.1 e Versace 6.2 andrebbe coperto attraverso possibili fondi indicati dal predetto dicastero della giustizia.

  Alessia Maria MOSCA (PD), relatore, alla luce delle considerazioni appena svolte dal rappresentante del Governo, propone di procedere sin d'ora alla votazione delle proposte emendative, fatta eccezione per gli identici emendamenti Bobba 6.1 e Versace 6.2, sui quali potrebbe essere utile un ulteriore approfondimento istruttorio.

  Luigi BOBBA (PD) ritira i propri emendamenti 3.2, 3.3, 3.5 e 5.1.

  Silvano MOFFA, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Versace 3.1, 3.4, 3.6 e 5.2; si intende che abbia rinunciato.

  Amalia SCHIRRU (PD) dichiara di accettare la proposta di riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 3.01.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Schirru 3.01, nella sua nuova formulazione (vedi allegato 5).

  Silvano MOFFA, presidente, secondo quanto prospettato in precedenza dal relatore, propone di accantonare gli identici emendamenti Bobba 6.1 e Versace 6.2, per consentire i necessari approfondimenti da parte del Governo.

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  Il viceministro Michel MARTONE si impegna a svolgere le opportune riflessioni sugli elementi di copertura finanziaria degli identici emendamenti Bobba 6.1 e Versace 6.2.

  La Commissione delibera di accantonare gli identici emendamenti Bobba 6.1 e Versace 6.2.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara il proprio disappunto per le modalità di esame delle proposte emendative presentate, prendendo atto che i gruppi di maggioranza hanno ritenuto di procedere alla votazione di tutti gli emendamenti, pur in assenza di elementi di chiarezza circa la copertura finanziaria del testo.

  Silvano MOFFA, presidente, nel ricordare che gli emendamenti legati ai profili di copertura finanziaria degli oneri recati dal provvedimento sono stati appena accantonati dalla Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
Testo unificato C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2140 Capitanio Santolini, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 6 ottobre 2011.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella riunione del 21 dicembre scorso si sono conclusi i lavori del Comitato ristretto, al quale era stato deferito l'esame delle proposte emendative riferite al testo unificato delle proposte di legge in titolo, adottato come testo base. Al riguardo, fa presente che in tale riunione si è convenuto di porre in votazione le predette proposte emendative, senza procedere ad ulteriori modifiche del testo nell'ambito del Comitato ristretto.
  Comunica, peraltro, che il relatore ha nel frattempo predisposto un ulteriore emendamento riferito al predetto testo unificato (vedi allegato 6). Propone, quindi, di prevedere un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti a tale emendamento 4.10 del relatore, che potrebbe essere fissato per le ore 12 di lunedì 16 gennaio 2012.

  La Commissione concorda.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, nell'illustrare il proprio emendamento 4.10, auspica che esso possa registrare la convergenza di tutte le forze politiche sul problema delle penalizzazioni introdotte dalla recente riforma del sistema pensionistico. Osserva altresì che l'esame del presente provvedimento può anche costituire una buona occasione per rivedere in termini più complessivi il sistema delle pensioni di reversibilità, eventualmente prendendo in considerazione anche forme di intervento suscettibili di incidere sulla tabella F, allegata alla legge n. 335 del 1995. In tale ottica, ritiene importante avviare un riflessione circa l'opportunità di rivalutare il sistema di decurtazione del trattamento, prevedendo limiti di cumulo con i redditi del beneficiario più equi, al fine di superare il rischio – attualmente presente, con la normativa vigente – che vengano ingiustamente penalizzate le persone in difficoltà economica e premiate, al contrario, quelle più abbienti. Giudica, inoltre, importante individuare vere e proprie soglie di detrazione, al fine di rapportare l'entità di tale decurtazione esclusivamente alle somme eccedenti questi limiti, evitando in tal modo di penalizzare la misura del trattamento nel suo complesso.

  Cesare DAMIANO (PD), nel riservarsi di verificare la praticabilità dell'emendamento testé presentato dal relatore, intende comunque riproporre con forza la questione delle penalizzazioni dei trattamenti pensionistici, introdotte dal Governo Pag. 102con la recente manovra economica: in proposito, fa presente che il suo gruppo ritiene urgente intervenire su questo versante, anche in considerazione del fatto che sul tema – al pari della questione dei casi di ingiustizia sociale che si determinano per coloro che resteranno senza pensione, senza stipendio e senza ammortizzatori sociali – sono stati assunti dal Governo importanti impegni, a fronte dell'accoglimento di precisi ordini del giorno in Parlamento. Ricorda, altresì, che sull'argomento è ritornato lo stesso Presidente Monti, nella conferenza stampa di fine anno, dichiarando la propria intenzione di intervenire per risolvere gli elementi di maggiore criticità derivanti da una applicazione troppo rigida della recente riforma previdenziale, soprattutto laddove sia in ballo la tutela di categorie di lavoratori particolarmente disagiate (come, ad esempio, quella dei lavoratori posti in mobilità).
  Auspica, pertanto, che il Governo passi dalla parole ai fatti, prevedendo interventi incisivi sul punto già a partire dal primo atto utile, che risulta essere il decreto-legge recante la proroga di termini legislativi in scadenza, all'esame del Parlamento.

  Silvano MOFFA, presidente, in linea con quanto dichiarato dal deputato Damiano, evidenzia la necessità che il Governo affronti la problematica testé evidenziata ed individui quanto prima idonee soluzioni, in coerenza con gli impegni assunti a livello parlamentare. Pur comprendendo che il percorso di modifica del decreto-legge recante le proroghe di termini legislativi possa risultare difficoltoso, invita comunque il Governo a intervenire quanto prima sulla materia, attese anche le sue declamate competenze tecniche, che non dovrebbero rendere impossibile l'individuazione di una soluzione in quel contesto. Fa presente, infatti, che – ove l'Esecutivo non provvedesse con tempestività – sarebbe l'intera Commissione ad assumere le iniziative di propria competenza.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, intervenendo per una precisazione, fa notare che un eventuale intervento sul tema delle penalizzazioni dei trattamenti pensionistici – in conformità con quanto indicato nella relazione tecnica (presentata dal Governo nel corso dell'esame presso le Commissioni riunite V e VI della recente manovra economica), che ha ritenuto non quantificabili i possibili risparmi di spesa – non sembrerebbe suscettibile di produrre oneri di natura finanziaria.

  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), associandosi alle considerazioni svolte, osserva che le conseguenze negative dell'attuazione della recente riforma previdenziale nei confronti di talune categorie di persone sono ben note a tutti e richiedono, pertanto, l'adozione di urgenti misure improntate ad una maggiore equità sociale.

  Giuliano CAZZOLA (PdL), ritenuto assolutamente condivisibile l'intento del Presidente Monti – espresso nella conferenza stampa di fine anno – di salvaguardare la posizione di determinate categorie di soggetti in difficoltà, affinché nessuno, a seguito dell'applicazione della recente riforma pensionistica, rimanga senza pensione, stipendio o altra forma di sostegno al reddito, intende esprimere – a titolo personale – la propria convinzione (difforme rispetto a quella manifestata dai deputati finora intervenuti) circa l'utilità del sistema di penalizzazione dei trattamenti pensionistici (di recente introdotto dal Governo con la manovra economica), da lui giudicato pienamente coerente con l'instaurazione del sistema contributivo.

  Il viceministro Michel MARTONE, dopo avere dichiarato che sarà sua cura rappresentare al Ministro le importanti osservazioni svolte nel corso del dibattito, intende assicurare che il Governo è pienamente consapevole dell'esistenza di taluni elementi di criticità derivanti dall'applicazione della riforma previdenziale, soprattutto nella parte in cui essa disciplina alcune fattispecie (come il comma 14 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011), la cui delicatezza e specificità richiede la massima attenzione e disponibilità Pag. 103dell'Esecutivo. Ritiene necessario, in ogni caso, che la portata di tali problematiche sia valutata caso per caso, al fine di realizzare interventi di maggiore equità sociale laddove essi siano concretamente esistenti, sapendo distinguere tra le diverse posizioni previdenziali acquisite.
  Atteso che il Governo sta lavorando secondo i predetti criteri di equità alla soluzione dei problemi esistenti, fa presente, quindi, di essere favorevole ad un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento, anche al fine di svolgere i necessari approfondimenti.

  Silvano MOFFA, presidente, nel sottolineare che la ristrettezza dei margini temporali impone con urgenza l'adozione di misure forti ed incisive, auspica che l'imminente esame del decreto-legge di proroga dei termini possa rappresentare la sede idonea ad individuare soluzioni specifiche a tale problematica, affinché sia salvaguardata l'equità degli interventi previdenziali realizzati dall'Esecutivo, fermo restando che la Commissione potrà continuare a svolgere con serietà ed autonomia il proprio lavoro sul tema correlato delle pensioni di reversibilità, oggetto del presente provvedimento.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.25.

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