CAMERA DEI DEPUTATI
Domenica 11 dicembre 2011
577.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 2

SEDE REFERENTE

  Domenica 11 dicembre 2011. — Presidenza del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE, indi del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per i rapporti con il Parlamento Antonio Malaschini e Giampaolo D'Andrea, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 20.45.

DL 201/2011: Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici.
C. 4829 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 dicembre scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento all'emendamento Marsilio 12.020 che dispone l'acquisto da parte del Tesoro di quote del capitale sociale della Banca d'Italia al valore nominale (stabilito nel 1893), segnala che la proposta emendativa deve ritenersi inammissibile per carenza di compensazione finanziaria in quanto la proposta è suscettibile di determinare una perdita di gettito tributario priva di adeguata copertura finanziaria.

  Massimo POLLEDRI (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, richiama la richiesta già formulata nel corso delle precedenti sedute dal collega Fugatti chiedendo alla presidenza di sapere se sia possibile sollecitare la presenza del Ministro dell'economia e delle finanze alla seduta delle Commissioni riunite, sottolineando come un tale intervento sia assai importante nell'economia del lavori delle Commissioni. Evidenzia, infatti, come in questi giorni siano avvenuti e stiano avvenendo eventi assai rilevanti, a partire dall'odierno incontro del presidente Monti con i sindacati, e dal recente vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea, che potrebbero fornire importanti indicazioni sulla manovra in esame. Nel segnalare come si renda necessaria una risposta alla richiesta formulata dall'onorevole Pag. 3Fugatti, osserva come i tempi di esame consentirebbero un intervento del Presidente del Consiglio e Ministro dell'economia e delle finanze, invitando pertanto le presidenze a richiedere formalmente l'intervento da lui sollecitato.

  Gianfranco CONTE, presidente, segnala che la riunione del Presidente Monti con i rappresentanti sindacali è ancora in corso ed è quindi difficile ipotizzare un intervento del Ministro dell'economia e delle finanze in questa sede, osservando tuttavia che la richiesta dell'onorevole Fugatti è stata comunicata al Ministro per i rapporti con il Parlamento e assicurando che, a seguito della nuova richiesta formulata dall'onorevole Polledri, si provvederà a trasmettere una lettera formale a riguardo.

  Massimo POLLEDRI (LNP) ritiene necessario che, per motivi di cortesia istituzionale, la risposta del Ministro dell'economia e delle finanze intervenga già nella giornata di oggi.

  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Polledri 1.14, propone di accantonare l'emendamento Bitonci 1.12, esprime parere contrario sugli emendamenti Bitonci 1.11, Fedriga 2.12, Lo Presti 2.4, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Reguzzoni 2.08, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Fallica 2.011 e sull'emendamento Fallica 3.8, propone di accantonare gli emendamenti Toccafondi 5.1 e Miotto 5.6, esprime parere contrario sull'emendamento D'Amico 5.4, propone di accantonare gli emendamenti Fedriga 6.10 e Vannucci 6.11 e l'articolo aggiuntivo Fugatti 6.012, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Reguzzoni 6.025 e Fallica 7.03, nonché sugli emendamenti Fugatti 8.4, Fugatti 8.7 e Reguzzoni 8.11. Propone di accantonare gli emendamenti Comaroli 8.17, Fugatti 8.19 e 8.29, nonché l'articolo aggiuntivo Proietti Cosimi 8.07. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fugatti 10.6, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire, all'alinea del comma 3, le parole: «potrà essere previsto» con le seguenti: «è previsto». Esprime parere contrario sugli emendamenti Comaroli 10.10, D'Amico 11.12 e Donadi 11.6, propone di accantonare l'emendamento Rubinato 11.9, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Montagnoli 11.2, Rubinato 11.10, nonché sugli articoli aggiuntivi Borghesi 11.04 e 11.06. Propone di accantonare l'emendamento Pagano 12.39, esprime parere favorevole sull'emendamento Di Biagio 12.33, limitatamente alla seconda parte, propone di accantonare l'emendamento Donadi 12.12, esprime parere contrario sull'emendamento Montagnoli 12.5, propone di accantonare l'emendamento Fluvi 12.21, esprime parere contrario sugli emendamenti Forcolin 12.10 e Bitonci 12.8. Propone di accantonare gli emendamenti Comaroli 12.19 e 12.20, nonché Gioacchino Alfano 12.32. Esprime parere favorevole sull'emendamento Simonetti 12.28 e parere contrario sull'emendamento Fugatti 12.18, propone di accantonare l'emendamento Duilio 12.23, mentre esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Fugatti 12.014. Propone di accantonare tutte le proposte emendative segnalate riferite all'articolo 13. Esprime parere contrario sull'emendamento Bitonci 14.6, nonché sugli emendamenti Forcolin 15.3, Zamparutti 15.12, Marsilio 15.13, Forcolin 16.9, D'Amico 16.5 e Vanalli 16.11. Propone di accantonare l'emendamento Verini 16.18, esprime parere favorevole sull'emendamento Proietti Cosimi 16.25, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bragantini 17.1 e Bitonci 17.2, nonché sull'emendamento Caparini 17.7. Propone di accantonare l'emendamento Caparini 17.6, esprime parere contrario sugli emendamenti Cambursano 19.33, Comaroli 19.28, Rubinato 19.38, sugli identici Duilio 19.36 e Lo Presti 19.50, sugli emendamenti Lo Presti 19.51, Zeller 19.11, Fugatti 19.30, sugli identici Gianni 19.6 e Borghesi 19.34, sugli identici Zeller 19.12 e Ventura 19.16, Montagnoli 19.27, Polledri 19.43, Montagnoli 19.19, D'Amico 19.18, Paladini 19.07, Nicola Molteni 19.08 e Borghesi 19.09. Propone Pag. 4di accantonare l'articolo aggiuntivo Ventura 19.014, mentre esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Montagnoli 20.06 e Borghesi 20.08. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Borghesi 20.03. Propone di accantonare l'emendamento Fugatti 21.9, esprime parere contrario sull'emendamento Fedriga 21.11, propone di accantonare l'emendamento Saglia 21.33, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Beltrandi 21.02, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Genovese 21.03, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Messina 21.012 e Borghesi 21.010. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Messina 21.011 e gli identici emendamenti Baccini 22.34 e Mazzuca 22.71, esprime parere contrario sugli emendamenti Stefani 22.61, Bitonci 22.17, 22.18, 22.19 e 22.20, Montagnoli 22.64 e 22.40 e Lanzarin 22.47. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Borghesi 22.07 e l'emendamento Toto 23.7, esprime parere contrario sull'emendamento Vanalli 23.16, propone di accantonare l'emendamento Vanalli 23.15, esprime parere contrario sugli emendamenti Callegari 23.23 e Pini 23.36, propone di accantonare gli emendamenti Vannucci 23.33, Proietti Cosimi 23.42, Giammanco 23.48 e Marsilio 23.40. Esprime parere contrario sull'emendamento Fedriga 23.13 mentre propone di accantonare gli emendamenti Bressa 23.29, Comaroli 23.35, Lo Presti 23.6, Laboccetta 23.8, Marsilio 23.41, Bressa 23.30 e 23.24. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Lo Presti 23.03, mentre propone di accantonare la parte ammissibile dell'articolo aggiuntivo Cambursano 23.017, nonché l'articolo aggiuntivo Messina 23.021. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Borghesi 23.022, Caparini 23.023 e Borghesi 23.020 mentre propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Beltrandi 23.04. Propone di accantonare altresì tutte le proposte emendative segnalate riferite all'articolo 24. Esprime parere favorevole sull'emendamento Borghesi 25.1, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Palagiano 26.02, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Beltrandi 26.01, mentre esprime parere contrario sulle proposte emendative Pini 27.10, Morassut 27.16, Baccini 27.1, Dal Lago 27.08, Causi 27.06 e Peluffo 28.13. Propone di accantonare gli identici emendamenti Fallica 28.18 e Germanà 28.16, gli identici emendamenti Corsaro 28.12, Germanà 28.15 e Fallica 28.19. Esprime parere contrario sull'emendamento Comaroli 29.34, sugli identici De Biasi 29.13 e Comaroli 29.17, sugli identici Zazzera 29.3, Boccia 29.9, Fallica 29.30 e Patarino 29.25, nonché sulle proposte emendative Di Biagio 29.32, Bitonci 30.27, Polledri 30.30, Vannucci 30.50, Polledri 30.21, Vanalli 30.25 e Borghesi 30.07. Propone di accantonare gli emendamenti De Micheli 31.7 e 31.8, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Zeller 31.1. Propone di accantonare tutte le proposte emendative riferite agli articoli 32, 33 e 34 e l'articolo aggiuntivo Borghesi 36.03, mentre esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Borghesi 36.04. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Borghesi 36.05, suggerendo di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno. Esprime parere contrario sugli emendamenti Borghesi 37.1 e Velo 37.3, mentre invita al ritiro degli identici emendamenti Rubinato 39.5 e Fogliardi 39.10, nonché dell'emendamento Marinello 39.12, suggerendo di trasfonderne il contenuto in ordini del giorno. Esprime parere contrario sulle proposte emendative Fugatti 39.18, Beltrandi 39.09 e Germanà 39.011, esprime parere favorevole sull'emendamento Zeller 40.2, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Bitonci 40.10, Vanalli 40.6, D'Amico 40.11, Gioacchino Alfano 40.45, Zeller 40.40, Rubinato 40.31 e Comaroli 40.30. Esprime parere favorevole sull'emendamento Comaroli 40.28, mentre esprime parere contrario sulle proposte emendative Zeller 40.4, Togni 40.08, Toto 40.010 e 41.05, Bitonci 43.18 e Toto 43.09. Propone di accantonare gli emendamenti Guido Dussin 43.6, Bressa 43.16, Romele 43.34, Lanzarin 43.23, Bressa 43.17 e Romele 43.35. Esprime invece parere contrario sulle proposte emendative Polledri 43.2, Montagnoli Pag. 543.27, Pugliese 44.01, Morassut 45.1 e 45.15 nonché sugli identici Fugatti 48.6 e Bressa 48.3. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento Zeller 48.2.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme a quello del relatore, con le sole eccezioni dei pareri concernenti l'emendamento 25.1 Borghesi, che propone di accantonare, e l'emendamento 31.8 De Micheli, sul quale esprime parere favorevole.

  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, alla luce delle considerazioni del sottosegretario, ritiene opportuno accantonare sia l'emendamento 25.1, sia l'emendamento 31.8.

  Marco BELTRANDI (PD) preannuncia il ritiro delle proposte emendative dei radicali sulle quali è stato espresso parere contrario.

  Antonio BORGHESI (IdV) chiede al rappresentante del Governo di prestare particolare attenzione all'emendamento 25.1, poiché la destinazione al Fondo per l'ammortamento del titoli di Stato delle somme non impegnate per la realizzazione degli interventi necessari per la messa in sicurezza e l'adeguamento antisismico delle scuole è un atto dovuto, essendo stata prevista da una risoluzione approvata dalla Commissione bilancio della Camera dei deputati il 25 novembre 2010.

  Marco MARSILIO (PdL) dichiara di non condividere la motivazione del giudizio di inammissibilità relativo al proprio articolo aggiuntivo 12.020. Invita inoltre i relatori ed il Governo ad approfondire l'esame del proprio emendamento 15.13, auspicando che sullo stesso possa essere espresso un parere favorevole.

  Mario BACCINI (PdL) dichiara di condividere l'emendamento Marinello 39.12, esprimendo l'auspicio che su tale proposta emendativa possa essere espresso un parere favorevole.

  Bruno TABACCI (Misto-ApI) prende atto della dichiarazione di inammissibilità del proprio emendamento 19.26, volto a rendere più efficace la tassazione delle attività emerse in relazione alla normativa della scudo fiscale, introducendo la distinzione tra capitali «scudati» ed immobili «scudati». Auspica tuttavia che la soluzione proposta con tale emendamento sia tenuta adeguatamente in considerazione nella definizione della normativa in questione.

  Massimo BITONCI (LNP) rileva con rammarico come sia stato espresso un parere contrario su tutte le proposte emendative del proprio gruppo relative alla tematica del patto di stabilità.

  Pier Paolo BARETTA (PD), relatore per la V Commissione, precisa come le disposizioni del provvedimento riferite al patto di stabilità siano ancora oggetto di approfondimento. Ritiene quindi che le proposte emendative riferite a tale materia debbano essere accantonate.

  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, condivide la proposta di accantonamento formulata dall'onorevole Baretta.

  Massimo BITONCI (LNP) osserva come sarebbe indispensabile che la vigenza della disciplina relativa alla detrazione IRPEF per le ristrutturazioni edilizie sia modificata al fine di renderla applicabile agli interventi di ricostruzione e ripristino degli immobili danneggiati a seguito degli eventi calamitosi verificatisi in Veneto nel 2010.

  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, assicura il deputato Bitonci che è intenzione dei relatori anticipare la vigenza della norma in modo da ricomprendervi gli interventi di ristrutturazione edilizia da lui indicati.

  Massimo VANNUCCI (PD) esprime perplessità sul tenore dell'articolo 30, comma 5, del decreto-legge, che dispone, Pag. 6a favore del fondo per la protezione civile, un incrementi di 57 milioni di euro, finanziato attraverso una riduzione di pari ammontare dell'autorizzazione di spesa relativamente alla destinazione dell'otto per mille ivi prevista. Fa notare quindi come la materia dell'otto per mille sia oggetto di tre proposte di legge all'esame della Camera, ritenendo pertanto inopportuno modificare in peius tale normativa attraverso provvedimento in esame. Segnala quindi l'emendamento a sua firma 30.50, di cui raccomanda l'approvazione.

  Ivano STRIZZOLO (PD) contesta il giudizio di inammissibilità sul suo emendamento 29.31, che dispone una mera rettifica tecnica della norma cui si riferisce.

  Gianfranco CONTE, presidente, assicura che si procederà ad una verifica circa l'ammissibilità dell'emendamento Strizzolo 29.31.

  Marco CAUSI (PD) chiede al relatore ed al Governo di rivalutare il parere espresso sugli emendamenti, 48.6 e 48.3.

  Simonetta RUBINATO (PD) chiede chiarimenti ai relatori in merito al parere contrario espresso sull'emendamento 40.31 a sua firma; precisa che la predetta proposta emendativa intende superare talune criticità relative alla proroga dell'entrata in vigore del SISTRI.

  Maurizio FUGATTI (LNP) avanza al relatore la richiesta di riconsiderare il parere contrario espresso sull'emendamento a sua firma 48.6, inerente agli effetti finanziari del provvedimento per le regioni a statuto speciale.

  Maurizio LEO (PdL), alle luce delle considerazioni espresse dal deputato Fugatti, rivedendo il parere precedentemente espresso, esprime parere favorevole anche sugli identici emendamenti 48.6 Fugatti e 48.3 Bressa.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21.50, è ripresa alle 22.20.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che la seduta riprenderà alle ore 23, al fine di consentire la presentazione, da parte dei relatori, di loro emendamenti nella seduta odierna, nel corso della quale verrà fissato il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti. Informa che, in ogni caso, alla ripresa dei lavori saranno comunque avviate le votazioni sulle proposte emendative. Comunica che l'emendamento Marinello 39.12 è sottoscritto dal deputato De Micheli; gli emendamenti Boccia 29.9, 29.7, 29.6, 30.36 e 30.37 sono sottoscritti dal deputato Losacco; gli emendamenti Bressa 23.29, 23.30 e 23.24 sono sottoscritti dal deputato Coscia; gli emendamenti De Biasi 29.13, 29.10, 29.12 e 29.11 sono sottoscritti dal deputato Losacco; l'emendamento Lanzarin 43.23 è sottoscritto dal deputato Bitonci; l'emendamento 27.17 è sottoscritto dal deputato Bitonci; l'emendamento Moles 12.26 è sottoscritto dai deputati Fallica, Antonio Martino e Petrenga; gli emendamenti Damiano 24.53 (Testo corretto), 24.65 (Testo corretto), 24.57 (Testo corretto), 24.58, 24.55, 24.64 e 24.56 sono sottoscritti dai deputati Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata e Schirru; l'emendamento Beccalossi 13.67 è sottoscritto dal deputato De Girolamo; l'emendamento Pagano 12.39 è sottoscritto dal deputato Marmo; le proposte emendative Gianni 2.27, 2.28, 6.08, 6.07, 6.06, 6.04, 19.2, 19.6, 19.4, 22.72, 23.2, 24.03, 24.02, 24.01, 27.01, 29.1, 30.5, 30.6, 30.9, 30.01 e 30.02 sono sottoscritte dai deputati Marmo, Pisacane, Romano e Ruvolo; l'articolo aggiuntivo Gianni 2.02 è sottoscritto dai deputati Pisacane e Romano; gli emendamenti Ruvolo 1.8, 13.7, 19.7, 19.5 e 32.1 sono sottoscritti dai deputati Gianni, Pisacane e Romano; l'emendamento Giammanco 13.57 è sottoscritto dai deputati Marsilio e Pag. 7Rampelli; l'emendamento Scandroglio 13.4 è sottoscritto dal deputato Cassinelli, gli emendamenti Damiano 24.53, 24.55, 24.57, 24.58, 24.64, 24.65 e l'emendamento Lenzi 24.63 sono sottoscritti dal deputato Codurelli.

  Antonio BORGHESI (IdV) non ritiene opportuno avviare le votazioni prima che siano state effettivamente presentate le proposte emendative a firma dei relatori.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ribadisce che, alla ripresa dei lavori, le Commissioni passeranno alla fase di votazione delle proposte emendative fatta salva la possibilità, per i singoli deputati, di intervenire per procrastinare i voti; non ritiene infatti corretto che, in attesa della presentazione degli emendamenti dei relatori si debba bloccare l'esame del provvedimento.
  Sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 22.25, è ripresa alle 23.15.

  Gianfranco CONTE, presidente, informa che ora le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che non è ancora pervenuto l'emendamento preannunciato dai relatori. Tuttavia, poiché i relatori stessi hanno fatto presente che tale emendamento non incide sull'articolo 1, le Commissioni potranno procedere all'esame degli emendamenti riferiti a tale articolo. Comunica inoltre che, a seguito di un'istruttoria più approfondita, appare opportuno riammettere l'emendamento Strizzolo 29.31, identico all'emendamento Contento 29.33, già dichiarato ammissibile, dal momento che le somme delle quali è previsto l'utilizzo, diversamente da quanto era stato in un primo momento rilevato con riferimento al primo di tali emendamenti, non sono iscritte in bilancio come regolazione debitoria, pur appartenendo ad un programma denominato «Regolazioni contabili ed altri trasferimenti alle regioni a statuto speciale» e possono, quindi, essere impiegate per le finalità previste dall'emendamento stesso. Appare inoltre opportuno riammettere gli identici emendamenti Cesario 30.1 e Piccolo 30.3, già dichiarati inammissibili, in quanto sono volti a modificare le finalità per la ripartizione del Fondo di cui all'articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009, reinserendo peraltro un intervento già previsto dalla legge di stabilità 2011 a valere sul medesimo Fondo. La dotazione finanziaria del richiamato Fondo è modificata dal comma 4 dell'articolo 30 cui le predette proposte emendative si riferiscono e, pertanto, i rilievi sulla estraneità di materia possono essere superati.
  Avverte infine che, rispetto alle segnalazioni fatte in precedenza, devono intendersi altresì segnalati gli emendamenti Maurizio Turco 13.08, 13.09, 13.06 e 13.07; Baccini 21.32, 23.5, 23.61 e 24.49; Damiano 24.53 (Testo corretto), 24.65 (Testo corretto) e 24.57 (Testo corretto); Fallica 24.52; Baccini 32.28; De Micheli 34.5; Causi 42.3, il quale peraltro, risulta inammissibile per carenza di compensazione. Su tali emendamenti i relatori ed il rappresentante del Governo esprimeranno il parere nella prossima seduta.

  Antonio BORGHESI (IdV) rileva come, essendo stato proposto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ventura 19.014, dovrebbe essere accantonato anche il suo articolo aggiuntivo 20.08, avente contenuto analogo, su cui i relatori hanno espresso, invece, parere contrario.

  Gianfranco CONTE, presidente, ritiene corretto il rilievo del collega Borghesi. Precisa, inoltre, che qualora l'emendamento preannunciato dai relatori fosse presentato nella prima mattinata di domani, sarà allora fissato il termine per la presentazione di subemendamenti.

  Massimo VANNUCCI (PD) ritiene che, affinché le Commissioni possano procedere nel senso prospettato dal presidente Giorgetti, sarebbe opportuno che i relatori Pag. 8dichiarassero in seduta che l'emendamento cui stanno lavorando non modifica l'articolo 1.

  Claudio D'AMICO (LNP) esprime stupore e disappunto per la perdurante assenza del Ministro dell'economia e delle finanze, rilevando come questo atteggiamento denoti scarsa considerazione per il ruolo del Parlamento.

  Massimo POLLEDRI (LNP) illustra il proprio emendamento 1.14, che riprende i contenuti di una risoluzione approvata dalla V Commissione, nonché di altri atti di indirizzo esaminati in Assemblea e in Commissione, ed è volto a dare attuazione dell'articolo 7 del decreto-legge n. 34 del 2011, in materia di individuazione dei settori economici strategici e di istituzione di un fondo di garanzia presso la Cassa depositi e prestiti. Si tratta di un tema estremamente rilevante e attuale, come dimostrano la vicenda della scalata alla società Edison da parte di EDF e il caso più recente della società a2a, rispetto alla quale rischia di essere consentito a un monopolista straniero quanto è stato impedito a Enel.

  Bruno TABACCI (Misto-ApI) pur comprendendo la rilevanza della questione sollevata con l'emendamento Polledri 1.14, rileva come esso sia stato riferito ad un provvedimento che non appare avere alcun collegamento con la proposta emendativa. Osserva come sarebbe opportuno aprire una discussione sull'articolo 7 del decreto-legge n. 34 del 2011, il quale reca un elenco di settori strategici eccessivamente ampio. Sottolinea come si siano persi dieci mesi, mentre evidenzia come occorra rimanere nell'area dell'euro, accettando le regole del libero mercato, senza voler riproporre soluzioni ormai superate. Per tali ragioni annuncia il proprio voto contrario sulla proposta emendativa in esame.

  Renato CAMBURSANO (IdV) preliminarmente sottolinea di non essere pentito di aver sottoscritto la risoluzione in Commissione richiamata dal deputato Polledri, ricordando tuttavia come il suo sostegno a quel testo è stato dovuto anche al fatto che, rispetto all'originaria proposta del deputato Polledri, sia stato sensibilmente asciugato e si sia deciso di demandare al Governo la determinazione degli interventi a tutela dei settori effettivamente strategici per l'economia nazionale. Esprime peraltro dubbi, pur prendendo atto della decisione dei presidenti delle Commissioni, circa l'ammissibilità stessa dell'emendamento, mentre, ricordando che il suo gruppo non ha presentato proposte emendative all'articolo 1, sottolinea come tale disposizione sia ritenuta condivisibile dall'Italia dei Valori. Annuncia quindi il voto contrario del proprio gruppo sull'emendamento Polledri 1.14.

  Antonio BORGHESI (IdV) osserva preliminarmente come il protezionismo non abbia storicamente mai risolto i problemi economici di un Paese, ma abbia solo prodotto più povertà, corruzione e mercato nero. Ricorda che la legge francese del 2004 che individuava i settori strategici per l'economia di quel Paese, peraltro più limitati rispetto a quelli individuati dalla normativa italiana, sia stata giudicata dall'Unione europea compatibile con l'ordinamento europeo solo con riferimento ai rapporti con i Paesi extracomunitari, mentre è stata censurata la sua applicazione nell'area del mercato interno. Conferma pertanto il voto contrario del suo gruppo già annunciato dall'onorevole Cambursano.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Polledri 1.14.

  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, rivedendo la valutazione precedente, esprime parere contrario sull'emendamento Bitonci 1.12.

  Massimo BITONCI (LNP) nell'esprimere rammarico per il parere contrario espresso dai relatori, illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.12, ricorda che esso mira a sostenere le imprese che Pag. 9hanno subito una pesante stretta creditizia negli ultimi anni e che incontrano notevoli difficoltà anche in conseguenza dei limiti imposti dal Patto di stabilità interno alla capacità interna degli enti locali.

  Pier Paolo BARETTA (PD), relatore per la V Commissione, ritiene che sarebbe forse preferibile mantenere l'accantonamento dell'emendamento Bitonci 1.12, salvo che non sussistano problemi procedurali avverso tale soluzione o che il presentatore non insista per la votazione della proposta emendativa.

  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, concorda con la proposta del relatore per la V Commissione, proponendo di esaminare l'emendamento 1.12 contestualmente alle proposte emendative riferite all'articolo 8.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che l'emendamento Bitonci 1.12 sarà esaminato contestualmente alle proposte emendative riferite all'articolo 8.

  Massimo BITONCI (LNP), nell'illustrare l'emendamento a sua prima firma 1.11, sottolinea come esso sia volto a recuperare gettito IVA, in riferimento ai soggetti titolari di partita IVA extracomunitari. Sottolinea come tale proposta emendativa non rechi oneri ed anzi sia virtuosa per la finanza pubblica, auspicando che i relatori, ed in particolare il relatore per la VI Commissione Leo, possano rivedere il parere contrario già espresso. Ricorda come la Lega abbia presentato anche altre proposte emendative volte al recupero di base imponibile, attraverso l'applicazione del principio del contrasto di interessi, sulla scorta delle migliori esperienze straniere.

  Massimo VANNUCCI (PD) si dichiara sorpreso del fatto che le presidenze abbiano considerato ammissibile l'emendamento Bitonci 1.11, osservando come la richiesta di garanzia fideiussoria per l'apertura di una partita IVA da parte di un soggetto extra comunitario è evidentemente suscettibile di determinare una riduzione del numero delle partite IVA e, conseguentemente, un decremento delle entrate fiscali. Segnala, peraltro, come l'eventuale approvazione dell'emendamento Bitonci 1.11 avrebbe la conseguenza di disincentivare la regolarizzazione di attività economiche sommerse.

  Claudio D'AMICO (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva come non sia corretto che il Governo non dedichi attenzione al dibattito che si sta svolgendo, intrattenendosi in conversazioni informali con i componenti delle Commissioni, osservando come tale comportamento appaia tanto più censurabile, in quanto il Ministro dell'economia e delle finanze non ha mai ritenuto di intervenire nelle sedute delle Commissioni, preferendo incontri in sede informali con le associazioni sindacali e con il Segretario di Stato al tesoro statunitense. Rileva, del resto, come il parere negativo espresso sulla proposta emendativa in discussione testimoni come il Governo abbia effettuato una valutazione sommaria, che non tiene conto del merito della proposta stessa.

  Renato CAMBURSANO (IdV) si dichiara sconcertato dalle critiche rivolte al Governo dal deputato D'Amico, evidenziando come il Ministro Tremonti non onorasse mai la Commissione della sua presenza in occasione dell'esame delle manovre finanziarie. Quanto al merito dell'emendamento Bitonci 1.11, rileva come l'applicazione di misure punitive nei confronti dei cittadini extracomunitari non colpirebbe solo i cinesi, che la Lega Nord teme, ma anche numerosi altri soggetti, dai nordafricani, alle persone provenienti del Corno d'Africa, ai cittadini di Stati Uniti, Canada e Brasile. Nel sottolineare come la misura proposta rappresenterebbe quindi un freno agli investimenti, osserva come il deputato D'Amico avrebbe dovuto preoccuparsi più seriamente del contrasto all'evasione fiscale quando faceva parte della precedente maggioranza di Governo.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) sottolinea come il fenomeno dell'apertura e Pag. 10chiusura delle partite IVA da parte di soggetti extracomunitari determini una grave distorsione della concorrenza che danneggia i piccoli imprenditori, che devono fronteggiare la rivalità di operatori che operano in frode alla normativa fiscale. Nell'evidenziare come negli Stati Uniti sia richiesta a tutti la prestazione di una fideiussione all'atto dell'apertura di una nuova società, sottolinea come un maggior controllo garantirebbe anche un rafforzamento della sicurezza sul lavoro, messa in pericolo tanto dalle imprese manifatturiere cinesi quanto, ad esempio, dagli operatori extracomunitari nel settore dell'auto trasporto. Rileva inoltre, come la stragrande maggioranza del tessuto imprenditoriale italiano sia costituito da piccole e medie imprese, osservando come costituisca semplicemente un esercizio di buon senso tutelare l'imprenditoria italiana dalla concorrenza sleale di soggetti che non rispettano la normativa fiscale. Nel ricordare come anche in passato il suo gruppo avesse presentato analoghe proposte, indicando anche importi superiori per la garanzia fideiussoria, ribadisce come la misura proposta rappresenti una garanzia dell'adempimento dei futuri versamenti tributari e contributivi e potrebbe essere estesa anche ai cittadini comunitari.

  Claudio D'AMICO (LNP), replicando alle considerazioni del deputato Cambursano, osserva come in passato molte volte l'Italia dei Valori e lo stesso deputato avessero richiesto la presenza del ministro Tremonti nell'Assemblea della Camera, per illustrare i provvedimenti in materia finanziaria. Quanto all'emendamento Bitonci 1.1, osserva come una proposta di analogo tenore fosse stata presentata anche in occasione dell'esame della legge finanziaria per il 2009, unitamente ad una proposta relativa al pagamento del permesso di soggiorno. Ricorda come in quell'occasione il Presidente della Camera intervenne a gamba tesa impedendo di fatto l'approvazione della proposta emendativa in esame. Nel segnalare come sia opportuno in questa fase un intervento deciso volto a contrastare l'evasione fiscale, sottolinea come l'introduzione di una fideiussione, contrariamente a quanto sostenuto dal deputato Vannucci, non determinerebbe minori entrate, ma rappresenterebbe una fondamentale garanzia per i versamenti imposte e contributi attualmente evasi. Nel segnalare come il contrasto di questi fenomeni limiterebbe altresì la concorrenza sleale di operatori economici che possono offrire prezzi molto bassi grazie all'elusione della normativa fiscale e previdenziale, osserva come l'eventuale reiezione dell'emendamento Bitonci 1.11 dimostrerebbe come tutti siano d'accordo nel realizzare una manovra assai dolorosa per i cittadini italiani, ma vogliano salvaguardare gli stranieri che evadono le tasse.

  Roberto SIMONETTI (LNP) sottolinea come il rinvio della discussione in merito alle questioni più rilevanti e delicate della manovra denoti una palese inadeguatezza della maggioranza a valutare e migliorare i contenuti del decreto-legge. In relazione all'emendamento Bitonci 1.11, sostiene come l'apertura di partite IVA da parte di soggetti extracomunitari causi l'importazione di un'ingente quantità di prodotti stranieri che alimentano concorrenza sleale sul made in Italy. Ritiene necessario che il Governo vari idonee normative che possano frenare gli effetti della globalizzazione incontrollata, soprattutto in relazione ai prodotti derivanti dalla Cina. Fa notare come la fideiussione bancaria, per un importo non inferiore a 3.000 euro, depositata all'atto dell'apertura della partita IVA da parte di una società o di cittadini stranieri, consentirebbe entrate certe all'erario dello Stato, nonché maggiori controlli e verifiche sulla regolarità delle attività imprenditoriali svolte dagli stranieri. Invita quindi il relatore a valutare attentamente l'emendamento Bitonci 1.11, tra i cui benefici effetti si pone anche il contrasto all'evasione fiscale.

  Ivano STRIZZOLO (PD) rammenta ai presentatori dell'emendamento Bitonci 1.11 che oltre il dieci per cento del PIL è Pag. 11prodotto da imprese appartenenti a soggetti immigrati. Fa notare come i controlli e le verifiche sull'evasione fiscale non siano stati adeguatamente promossi dal precedente Governo sostenuto dalla Lega. Valuta quindi negativamente i contenuti dell'emendamento Bitonci 1.11.

  Rolando NANNICINI (PD) ricorda che un'analoga proposta della Lega presentata quando sosteneva il precedente Governo prevedeva una fideiussione per l'apertura di partite IVA da parte di stranieri il cui importo era pari a 10 mila euro.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bitonci 1.11.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta da convocare alle ore 8.30 del 12 dicembre.

  La seduta termina alle 0.15.

UFFICI DI PRESIDENZA INTEGRATI DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Gli uffici di presidenza si sono riuniti dalle 21.55 alle 22.20.

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