CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 9 dicembre 2011
575.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 7

SEDE REFERENTE

  Venerdì 9 dicembre 2011. — Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda.

  La seduta comincia alle 17.10.

DL 201/2011: Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici.
C. 4829 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 dicembre scorso.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, dà la parola al deputato Ventucci il quale, per un disguido, non ha potuto effettuare il proprio intervento nella seduta di ieri.

  Cosimo VENTUCCI (PdL) rileva come la rendicontazione delle sedute della Commissione in sede referente sia effettuata in forma sommaria, considerando pertanto eccessiva, dopo le esaustive relazioni svolte dai relatori, l'ampiezza degli interventi di molti colleghi, i quali, sebbene esprimano considerazioni anche condivisibili, hanno in qualche maniera limitato la possibilità, per gli altri componenti delle Commissioni di intervenire. Rilevando, inoltre, come le considerazioni espresse in questa sede siano destinate agli organi di informazione esterni, richiama una considerazione, peraltro non del tutto condivisibile, dell'economista Sylos Labini, il quale affermò che nel nostro Paese ci sono «intelligenze raffinatissime che devono convivere con dei mass-media pacchiani». Ritiene che tale condizione produca numerosi effetti negativi, tra i quali si può richiamare anche la frettolosità con cui è stato redatto il comma 7 dell'articolo 23, relativo al taglio delle retribuzioni pubbliche, il quale è stato evidentemente formulato sull'onda di una campagna di stampa non certamente orientata da principi di equità e Pag. 8complessivamente disinformata sugli effettivi costi che i parlamentari devono sopportare nella gestione dei rapporti con i rispettivi collegi elettorali, sebbene essi siano ormai considerati, alla luce della vigente normativa elettorale come dei meri «nominati».
  Passando quindi ad una considerazione complessiva sulla manovra adottata dal Governo, sottolinea come essa risulti rigorosa, certamente dolorosa, e contenga norme assai complesse sulle quali è necessario compiere, sia pure in tempi brevissimi, una riflessione più ampia che consenta di correggerne gli elementi di criticità.
  In particolare desidera segnalare il problema relativo alla gestione dei confini dell'Unione europea, in particolare alla luce delle decisioni assunte con l'Accordo cosiddetto «Basilea 3» e considerato che la gestione funzionale del comparto delle dogane, con una decisione che appare sotto molti aspetti strana, è stata sostanzialmente sottratta al controllo dei singoli Stati ed è stata attribuita alle competenze della Commissione europea. Sottolinea quindi come tali scelte, che incidono fortemente sulle procedure doganali, non stiano solo creando difficoltà per gli operatori del settore, ma determinino una riduzione del gettito statale, anche a causa della mancanza di una politica fiscale comune dell'Unione, nonché per la superficialità con cui alcuni Stati operano a protezione dei propri interessi nazionali.
  A testimonianza di tali problematiche richiama la circostanza che il porto sloveno di Capo d'Istria, evidenzia un'operatività eccessiva rispetto alle esigenze di traffico di quel Paese, testimoniata dal fatto che in un solo anno in quel porto sono stati sdoganati circa 440.000 container, molti dei quali diretti in Italia, nonché dalla circostanza che una grande impresa italiana operante nel settore del caffè, avente sede a Trieste, fa scaricare le proprie merci proprio in tale porto.
  Sempre in tale contesto, considera assurdo che le merci destinate al mercato italiano siano scaricate nei porti del Baltico, richiamando il fatto che l'Olanda, la cui popolazione ammonta a circa 16 milioni di abitanti, emetta annualmente circa 70 milioni di bolle doganali, laddove l'Italia, la cui popolazione supera i 57 milioni, e la cui economia risulta assai più grande di quella olandese, emette solo 12 milioni di bolle doganali annue. Poiché le merci sdoganate all'estero destinate al nostro Paese dovranno essere reindirizzate in Italia, appare ancora più improprio che l'Olanda incameri i dazi doganali relativi a tali merci, senza che siano svolti i controlli sanitari e fitopatologici previsti dall'Unione europea, i quali spetta al Paese di destinazione delle merci stesse. Infatti, lo sdoganamento all'estero delle predette merci, le quali vengono conseguentemente immesse in libera pratica nel territorio dell'UE, rende molto difficile ogni controllo nei Paesi destinatari finali delle stesse. A tale proposito richiama il contenuto della risoluzione a sua prima firma, recentemente approvata all'unanimità dalla Commissione Finanze, la quale ha consentito al Governo di emanare una norma di rango legislativo che è intervenuta sulla regolamentazione dei depositi IVA.
  In questa prospettiva chiede al Governo di farsi portavoce, nelle opportune sedi europee, di definire regole uniformi che debbano essere rispettate da tutti i Paesi europei, al fine di evitare distorsioni dei traffici perniciose per gli interessi erariali italiani e per la stessa occupazione nel comparto doganale. Ritiene, del resto, che tale obiettivo risulti pienamente in linea con le disposizioni contenute nel decreto-legge che le Commissioni stanno esaminando.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, desidera esprimere la solidarietà delle Commissioni al dirigente di Equitalia rimasto ferito nell'attentato di oggi pomeriggio.

  Il Ministro Dino Piero GIARDA esprime, a nome del Governo, la ferma condanna per il grave attentato di cui è stato vittima un dirigente di Equitalia, al quale desidera rivolgere gli auguri di pronto ristabilimento.

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  Maurizio LEO (PdL), relatore per la VI Commissione, nell'associarsi alla solidarietà espressa dal presidente Giorgetti nei confronti del dirigente di Equitalia, desidera ringraziare i colleghi intervenuti e i soggetti ascoltati nell'ambito delle audizioni, per l'importante contributo al dibattito. Sottopone quindi all'attenzione del Governo le principali questioni emerse nella discussione. In particolare, ricorda che il deputato Crosetto ha evidenziato l'opportunità di estendere l'ambito soggettivo di applicazione dell'ACE alle imprese a contabilità semplificata e alle imprese agricole. Ricorda, altresì, che il deputato Damiano ha sottolineato l'opportunità di estendere a quanti hanno perso il posto di lavoro l'esenzione delle imprese dall'IRAP, introdotta per le nuove assunzioni di giovani e donne.
  In più interventi è stata evidenziata, inoltre, l'opportunità di rimodulare la detrazione fiscale di 200 euro dall'IMU sulla prima casa, tenendo conto della composizione del nucleo familiare, dell'ubicazione dell'immobile sul territorio nazionale e della consistenza patrimoniale dei contribuenti, in modo analogo a quanto l'articolo 5 stabilisce in materia di ISEE. Sempre con riferimento all'IMU, rileva come per gli enti locali si ponga un problema di incertezza delle relative entrate, a fronte di una decurtazione del Fondo di riequilibrio. In proposito, osserva come andrebbe fissato un limite massimo all'entità della decurtazione e, più in generale, come la problematica andrebbe affrontata in modo organico nell'ambito della revisione della disciplina in materia di federalismo municipale, che si rende ormai necessaria.
  Rileva, altresì, come l'intervento sulla nautica da diporto di cui all'articolo 16 rischi di penalizzare un settore produttivo importante, specie per alcune aree del Paese, invitando al riguardo, il Governo a valutare l'opportunità di tenere conto della vetustà dei beni sottoposti a tassazione.
  In materia di lotta all'evasione fiscale, sottolinea l'esigenza di approntare adeguate garanzie nei confronti di possibili abusi degli strumenti di indagine e accertamento di cui dispone l'Agenzia delle entrate. Raccomanda, quindi, al Governo di verificare, anche in sede attuativa, la funzionalità del meccanismo di prelievo a carico dei cosiddetti capitali «scudati».
  Invita, infine, il Governo a verificare attentamente la possibilità di pervenire a un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali depositati presso le banche operanti nel territorio di quello Stato, pur nella consapevolezza delle difficoltà tecniche e dei problemi di compatibilità con la disciplina comunitaria.

  Pier Paolo BARETTA (PD), relatore per la V Commissione, si associa alla condanna dell'attentato in cui è rimasto coinvolto un dirigente di Equitalia. Dopo aver ringraziato i colleghi di tutti i gruppi per l'importante contributo alla discussione, osserva come il Parlamento abbia il dovere di contribuire al miglioramento della manovra in esame, nel rispetto della struttura e dei saldi della stessa. Evidenzia, quindi, come tutti i gruppi abbiano sottolineato l'opportunità di rivedere la norma relativa all'IMU sull'abitazione principale, con particolare riferimento alla possibilità di elevare la detrazione relativa e di rimodularla, tenendo conto di fattori quali, ad esempio, il reddito complessivo o il valore catastale dell'immobile.
  Particolari problemi solleva, poi, la mancata indicizzazione delle pensioni superiori al doppio della pensione minima. È emersa con chiarezza, inoltre, l'opportunità di individuare una fase transitoria della riforma della disciplina pensionistica. In proposito, sottolinea, in particolare, il rischio che il ricongiungimento dei periodi contributivi pregressi, reso necessario dall'introduzione del metodo di calcolo contributivo pro rata per tutti i lavoratori, determini oneri finanziari eccessivamente gravosi. In tale contesto riconosce che alcune delle questioni sollevate, quali la revisione dell'IMU e della deindicizzazione delle pensioni, pongono un serio problema di individuazione di coperture alternative. In proposito, osserva come il ricorso ai cosiddetti capitali «scudati», pur presentando le criticità tecniche accennate dal collega Leo, sia certamente Pag. 10compatibile con il disposto dell'articolo 81 della Costituzione. Naturalmente, si possono ipotizzare mezzi di copertura alternativi, rispetto ai quali spetta anche al Governo formulare le relative proposte. Richiama, quindi, alcuni profili di razionalizzazione del testo, con particolare riferimento ai profili di costituzionalità degli interventi in ambito istituzionale, specialmente sulle province, e all'esigenza di evitare commissioni eccessive sui pagamenti imposti dalle norme per favorire la tracciabilità. Auspica, infine, che il testo licenziato dalle Commissioni possa costituire un punto fermo nel corso della discussione in Assemblea.

  Il Ministro Dino Piero GIARDA ringrazia i presidenti Conte e Giorgetti, tutti i membri delle Commissioni e i deputati intervenuti nel corso dell'esame sul provvedimento.
  Rivolge un ringraziamento, in particolare, ai relatori, onorevoli Baretta e Leo, per la precisione, il rigore e la concretezza dei loro interventi. Estende i ringraziamenti anche alle Commissioni che hanno espresso i loro pareri sui diversi aspetti del decreto-legge.
  Sul merito delle questioni sollevate, osserva come molti temi siano stati trattati autonomamente dai diversi schieramenti, sviluppando diversi punti di vista su questioni oggettivamente complesse.
  Desidera, quindi, riproporre un'analisi sintetica dei temi trattati.
  In materia di IMU, è stata discussa l'adeguatezza della soglia esente di 200 euro sulla tassazione della prima casa, in relazione sia ai redditi medio-bassi, sia alla numerosità della famiglia. Numerosi interventi hanno inoltre evidenziato l'esigenza di riqualificare la soglia con criteri selettivi che siano focalizzati sulla famiglia e la sua composizione.
  Il Governo conviene con l'osservazione che è necessaria una rivisitazione ex novo dei criteri di riparto dei trasferimenti statali.
  In materia di riforma del sistema pensionistico, che incide in particolare sull'anticipazione dell'applicazione del metodo contributivo pro rata rispetto alla data originaria prevista dalla legge n. 335 del 1995, il dibattito si è focalizzato su diversi aspetti: sull'età dei pensionamenti di vecchiaia; sulle condizioni di accesso alle pensioni di anzianità; sul trattamento delle indicizzazioni negli anni 2012 e 2013, nei quali la riforma non produce ancora effetti finanziari; sui problemi posti dall'immediata applicazione di alcune norme, in particolare per i loro effetti sui lavoratori che si trovano oggi al margine del sistema produttivo, in via di uscita dal mercato del lavoro; sulla ricongiunzione delle carriere retributive; sulle modalità di pagamento per le pensioni superiori a 500 euro; sulla penalizzazione del 2 per cento nel caso di pensionamento anticipato.
  Un altro tema ampiamente discusso riguarda l'intervento che il decreto propone sulle amministrazioni provinciali. Al riguardo, una segnalazione particolare meritano i pareri della Commissione Affari costituzionali e del Comitato per la legislazione, che hanno sottolineato profili di merito di cui il Governo vorrà tenere conto. Segnala quindi le ripercussioni del decreto sulle leggi elettorali e sul destino delle pubbliche amministrazioni che saranno rinnovate il prossimo anno. In generale, sono state rilevate incongruenze relativamente all'assenza di disposizioni provvisorie che regolino la transizione dallo status attuale a quello futuro a regime, per quanto riguarda le province, nonché per altre disposizioni del decreto.
  In materia di lotta all'evasione, sono stati segnalati sia l'insufficienza degli strumenti adottati, sia alcuni rischi connessi sull'attività di accertamento tributario.
  Sono anche da segnalare le richieste di ridurre le commissioni bancarie, la necessità di una razionalizzazione delle regole del patto di stabilità interno, l'esigenza di maggiori spazi di autonomia agli enti locali.
  Rileva inoltre come nel dibattito siano stati avanzati dubbi su alcuni aspetti problematici dell'imposta sui cosiddetti capitali «scudati».
  Evidenzia quindi come l'ampiezza dei temi trattati dalle Commissioni lasci intravedere aspettative di ampi margini di Pag. 11intervento sul testo del decreto-legge, anche nelle dimensioni finanziarie delle sue diverse componenti, a fronte delle quali modifiche sono state anche indicate varie ipotesi di copertura finanziaria. In tale contesto il Governo esprime apprezzamento per la consapevolezza espressa da tutti sulle necessità di mantenere anche in fase correttiva l'effetto netto sui saldi di finanza pubblica per il 2012 e 2013, sottolineando tuttavia, in primis, la necessità di non modificare la struttura complessiva del provvedimento d'urgenza. Fa presente, inoltre, come gli effettivi spazi finanziari di intervento sulle voci di maggiori entrate e di risparmio di spesa siano assai limitati, rilevando come in sede di definizione del testo del decreto-legge il Governo abbia adottato criteri di equità e di bilanciamento delle diverse esigenze e obiettivi, che devono essere mantenuti.
  Manifesta, quindi, disponibilità a valutare con attenzione le proposte di emendamenti migliorativi del testo.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.50 alle 18.15.

SEDE REFERENTE

  Venerdì 9 dicembre 2011. — Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda.

  La seduta comincia alle 22.05.

DL 201/2011: Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici.
C. 4829 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta pomeridiana.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che risultano presentati 1.300 emendamenti e articoli aggiuntivi riferiti al testo del decreto-legge n. 201 del 2011 (pubblicati in fascicolo a parte). Ricorda che il provvedimento è stato dichiarato collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2012-2014 e, pertanto, la valutazione dell'ammissibilità delle proposte emendative è stata effettuata ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento, ai sensi del quale devono ritenersi inammissibili le proposte emendative riferite ai disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica che concernono materia estranea al loro oggetto, ovvero contrastano con i criteri per l'introduzione di nuove o maggiori spese o minori entrate come definiti dalla legislazione contabile. Segnala, inoltre, che, trattandosi di un decreto-legge, trovano altresì applicazione, per quanto attiene all'ammissibilità per materia, le disposizioni del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Avverte, infine, che, come convenuto in seno agli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, nella presente seduta si darà conto dei giudizi di ammissibilità delle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 23 del decreto-legge.
  Alla luce dei criteri sopra indicati, fa presente che risultano inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative:
   Bitonci 1.6, che reca disposizioni sul commercio ambulante;Pag. 12
   Bitonci 1.13, che reca disposizioni sull'estensione delle disposizioni a favore di aziende soggette a procedure di fallimento;
   Turco 1.01, che prevede un divieto di esenzioni o riduzioni fiscali in favore di attività commerciali svolte anche da enti senza fini di lucro;
   Turco 1.06, recante divieto di utilizzo delle quote dell'8 per mille destinate allo Stato per interventi a favore di soggetti che già percepiscono quote dell'8 per mille;
   Gianni 2.02, in quanto reca la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili della scuola;
   Montagnoli 2.10, in quanto reca modifiche alla disciplina del codice della strada;
   Mura 2.04, limitatamente all'articolo 2-bis, il quale si limita a prevedere misure di carattere sociale, come la realizzazione di nuovi asili nido che, pur essendo volte a favorire l'occupazione femminile, non sono assimilabili per materia alle misure di carattere fiscale, con analoga finalità, oggetto del decreto legge;
   Reguzzoni 2.07, recante incentivi alla stipula di contratti di lavoro per assistenza domiciliare e collaborazione domestica;
   Reguzzoni 2.09, recante un contributo di perequazione sui rapporti di lavoro con cittadini extracomunitari;
   Reguzzoni 2.010, recante un contributo di solidarietà sui contratti atipici;
   Fallica 3.8, che individua le opere infrastrutturali da realizzare prioritariamente nell'ambito del Piano per il Sud;
   Borghesi 4.9, limitatamente alla lettera c) della parte consequenziale, volta ad abrogare l'istituto del vitalizio per i parlamentari nazionali, disciplinato dalle Camere nell'esercizio della relativa autonomia costituzionale;
   Fava 4.01, volto ad introdurre a carico dei proprietari di impianti idroelettrici un onere commisurato alla quantità di energia ritirata dal gestore della rete nazionale di trasmissione elettrica;
   Torazzi 4.02, volto ad applicare un correttivo perequativo per le tariffe incentivanti sulla produzione di energia derivante dalle fonti rinnovabili;
   Alessandri 4.03 recante incentivi per gli impianti ad idrogeno;
   Grimoldi 5.3 recante disposizioni per la concessione di una riduzione delle tasse universitarie per i soggetti vittime di eventi che comportino una diminuzione del reddito familiare;
   Polledri 5.04 recante un piano straordinario per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi;
   Tullo 5.05 recante la sospensione dei termini di pagamento dei tributi per i cittadini della regione Liguria colpiti dai recenti interventi alluvionali;
   Zunino 5.06 volto a differire per la regione Liguria l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 29, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 118 del 2011, recante l'armonizzazione dei sistemi contabili regionali, in materia di principi di valutazione specifici al settore sanitario;
   Tullo 5.07, volto a concedere un contributo all'Istituto pediatrico Gaslini di Genova;
   Goisis 5.01, volto ad introdurre il contributo «dote alunno» per gli studenti delle scuole paritarie;
   Caparini 5.02, volto a modificare la legge n. 390 del 1991 in materia di intervento delle province e dei comuni per il sostegno al diritto agli studi universitari;
   Borghesi 5.03, volto ad aumentare la detrazione per carichi familiari e gli assegni familiari, perseguendo una finalità di carattere sociale estranea alla materia oggetto del decreto-legge, all'uopo indicando a copertura l'introduzione di un'imposta sui grandi patrimoni, la diminuzione della dotazione massima delle vetture di servizio per la pubblica amministrazione, l'abrogazione Pag. 13dei vitalizi dei parlamentari e la revisione dell'indennità parlamentare;
   Di Biagio 5.09, volto a sospendere fino al 31 dicembre 2012 l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione per gli immobili ad uso abitativo;
   Fallica 5.010, recante disposizioni tecniche in materia di depositi fiscali che immettono prodotti energetici soggetti al pagamento dell'accisa sul volume convenzionale;
   Caparini 6.011, recante disposizioni a favore dei risparmiatori titolari delle obbligazioni argentine;
   Gianni 6.04 e 6.05, recanti disposizioni a favore dei lavoratori esposti all'amianto;
   Simonetti 6.013, volto a prevedere l'istituzione di un tavolo con le autorità francesi sul fenomeno della doppia imposizione;
   Bitonci 8.9, che prevede la possibilità per i privati di compensare un credito vantato verso la pubblica amministrazione con importi dovuti alla stessa pubblica amministrazione;
   Polledri 8.12, che interviene in materia di reddito imponibile e di utili netti annuali delle cooperative e dei consorzi, anche esercenti attività bancaria;
   Fallica 8.01, che interviene in materia di rappresentatività sindacale;
   Scilipoti 8.02, che interviene in materia di anatocismo bancario;
   Scilipoti 8.03, 8.04 e 8.05, che intervengono in materia di criteri di calcolo del tasso di interesse a fini di usura;
   Scilipoti 8.06, che interviene in materia di sospensione delle procedure di espropriazione immobiliare e delle procedure fallimentari;
   Aracu 9.01, che modifica il regolamento recante norme sui servizi di bancoposta, prevedendo in particolare che Poste Spa possa stabilire succursali in Stati esteri;
   Fallica 9.02, volto a consentire alle imprese sociali, alle ONLUS e alle piccole e medie imprese che abbiano un costo del personale superiore al 60 per cento dei propri costi complessivi di adempiere al pagamento degli oneri contributivi e assicurativi mediante la cessione dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione;
   Forcolin 10.2, volto a escludere l'applicabilità degli studi di settore ai contribuenti minimi e marginali;
   Marchignoli 10.01, che modifica il regolamento recante norme per l'assistenza fiscale resa dai Centri di assistenza fiscale, prevedendo tra l'altro che i titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati che presentino risultati in debito effettuino il versamento con modalità telematica;
   Fallica 11.01, volto a stabilizzare il personale della protezione civile;
   Fallica 11.02, volto ad istituire l'Albo dei ricercatori dalla comprovata esperienza, dal quale attingere per l'assunzione di ricercatori universitari a tempo indeterminato;
   Fallica 11.03, recante disposizioni riguardanti le graduatorie ad esaurimento del personale docente;
   Beltrandi 11.08, che prevede una dichiarazione di emersione di lavoro irregolare;
   Beccalossi 12.37, volto ad istituire l'Osservatorio nazionale per il controllo delle spese e delle commissioni bancarie;
   Dal Lago 12.15, volto all'istituzione di un fondo di rotazione per la cessione dei crediti delle imprese;
   Aracu 12.1, volto a modificare l'articolo 2, comma 35-octies, del decreto legge n. 138 del 2011, in tema di imposta di bollo sui trasferimenti di denaro all'estero;
   12.14 Bragantini, volto ad introdurre sanzioni nel caso di ritardi nei pagamenti delle transazioni commerciali;Pag. 14
   Gianni 12.01, recante una procedura semplificata per definizione di ruoli e in caso di omessi versamenti tributari;
   Marmo 12.02 e 12.05, in materia di definizione di liti pendenti per infrazioni al codice della strada;
   Marmo 12.03, in materia di definizione di liti pendenti davanti alle Commissioni tributarie;
   Simonetti 12.013, volto ad introdurre una cedolare secca sui canoni di locazione a finalità turistica;
   Forcolin 12.017, limitatamente alla parte consequenziale volta ad introdurre due commi all'articolo 30 relativi all'introduzione di una detrazione per il pagamento delle rette per gli asili nido dei figli;
   Comaroli 12.018, limitatamente alla parte consequenziale volta ad introdurre tre commi all'articolo 30 relativi detrazioni per le famiglie numerose;
   Simonetti 12.019, limitatamente alla parte consequenziale volta ad introdurre due commi all'articolo 30 relativi volti all'incremento del fondo ordinario di finanziamento delle università;
   Stucchi 13.13, il quale interviene sulla disciplina relativa all'accatastamento degli immobili nelle categorie E/1 E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 e E/9, con riferimento ai padiglioni e alle aree fieristiche;
   Bragantini 13.17, il quale reca una norma interpretativa relativa alla decorrenza del termine per godere delle agevolazioni in materia di imposte di registro e IVA sui trasferimenti di immobili in costruzione;
   Bitonci 13.99, il quale vincola il 50 per cento del gettito dell'imposta di soggiorno ad interventi in materia di turismo e beni culturali ed ambientali;
   Zazzera 13.25, il quale incrementa il Fondo di intervento interattivo per la concessione di prestiti d'onore e delle borse di studio da ripartire tra le regioni;
   Codurelli 14.2 e 14.3, in quanto recanti norme specifiche relative al Comune di Campione d'Italia;
   Montagnoli 15.11, il quale reca modifiche all'aliquota del prelievo erariale unico, estendendo a tale tributo la disciplina sulla compartecipazione dei comuni alle maggiori somme derivanti dall'attività di accertamento;
   Moroni 15.14, il quale modifica l'aliquota di accisa sul tabacco trinciato a taglio fino;
   Zamparutti 15.03, il quale reca una serie di abrogazioni di norme del testo unico in materia di accise, relative, tra l'altro, all'imposizione sull'energia elettrica, l'alcol e le bevande alcoliche, i prodotti energetici utilizzati per la riduzione chimica, gli oli lubrificanti, nonché in materia di esenzioni dalla predetta imposta per impieghi in taluni settori;
   Fallica 15.01, il quale reca norma di carattere ordinamentale relative alle modalità di scioglimento di comuni e province;
   Marchignoli 16.15, limitatamente al capoverso comma 10-bis, relativo al regime doganale delle navi, nonché agli adempimenti richiesti nel caso di utilizzo a fini commerciali di unità da diporto;
   gli identici De Micheli 16.3 e Marsilio 16.27, limitatamente al comma 15-bis, il quale interviene sul Testo unico delle dogane, relativamente al regime doganale delle navi, con particolare riferimento al momento della loro destinazione al consumo nonché sul Codice della nautica da diporto relativamente agli adempimenti richiesti nel caso di utilizzo a fini commerciali di unità da diporto;
   Bitonci 16.01, il quale disciplina l'attuazione, attraverso un decreto ministeriale, della norma di cui all'articolo 3, comma 14, del decreto legislativo n. 7 del 2010, che prevede la possibilità di applicare una maggiorazione ai pedaggi per tratti autostradali che soffrano di acuta congestione;Pag. 15
   Marmo 16.05, il quale amplia anche alle liti fiscali di importo sino a 500.000 euro la possibilità di chiusura delle predette controversie prevista dall'articolo 39, comma 12 del decreto-legge n. 98 del 2011;
   Marmo 16.06, il quale introduce la possibilità di definire i procedimenti sanzionatori per la violazione di una serie di previsioni del Codice della strada;
   Bragantini 18.2, in quanto recante disposizioni ordinamentali di carattere particolare, in materia di imposta sul valore aggiunto, intervenendo sulla procedura del rilascio del visto di conformità, laddove il testo del decreto legge si limita ad incidere sul quantum dell'aliquota;
   Fallica 19.52, che istituisce un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro per la realizzazione di un grande evento nel meridione d'Italia;
   Forcolin 19.23, volto a compensare le riduzioni dei trasferimenti agli enti locali per l'anno 2012;
   Ruvolo 19.7, volto a concedere un contributo sul pagamento degli interessi su finanziamenti di soccorso da riconoscere alle imprese agricole che non sono in condizione di rientrare da esposizioni debitorie contratte con istituti di credito;
   Ruvolo 19.5, che introduce una delega legislativa in materia di sostegno alle imprese agricole;
   Cavallotto 19.56, volto a introdurre una procedura di definizione dei ruoli e degli omessi versamenti per i debiti tributari e previdenziali;
   Gava 19.55, che prevede agevolazioni fiscali e previdenziali per i territori colpiti dall'alluvione a Genova del 4 novembre;
   Polledri 19.42, volto a incrementare il prelievo erariale sui giochi e l'aliquota dell'accisa sui tabacchi lavorati destinando le maggiori entrate al contrasto dei fenomeni di ludopatia e alla riduzione del saldo per i comuni sottoposti al patto di stabilità interno;
   D'Amico 19.17, che pone a carico degli istituti di credito le spese notarili correlati alla stipula del contratto di mutuo per l'acquisto della prima casa;
   Pini 19.02, in quanto introduce una agevolazione fiscale in ordine ai redditi dei soggetti residenti nel territorio dello Stato derivanti da lavoro dipendente prestato all'estero in zone di frontiera;
   Barbato 19.011, in quanto reca disposizioni tese a ridurre il contenzioso derivante da sanzioni per giochi pubblici disponendo tra l'altro la rateizzazione dei versamenti dovuti;
   Montagnoli 21.23, che interviene in materia di determinazione del metodo tariffario per il servizio idrico, senza determinare effetti finanziari diretti;
   Donadi 21.05, che prevede la smilitarizzazione del corpo della Guardia di finanza;
   Iannaccone 21.09, il quale determina l'erogazione di somme già impegnate in favore delle società di gestione ferroviarie;
   Simonetti 22.23, che reca norme volte a sostituire parte del personale diplomatico e amministrativo dipendente del Ministero degli affari esteri operante all'estero con personale a contratto assunto in loco;
   Bitonci 22.14, che modifica il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali per introdurre un limite al rinnovo degli incarichi conferiti ai componenti degli organi di revisione contabile;
   Bitonci 22.50 e 22.51, che, rispettivamente, abrogano una norma del decreto-legge n. 138 del 2011 in materia di conferimento dell'incarico di revisore dei conti degli enti locali ovvero ne differiscono il termine di applicazione;
   Pugliese 22.9, che prevede che le risorse finanziarie per spese obbligatorie degli enti parco e degli enti per la protezione di aree naturali siano destinati anche alle spese di rappresentanza legale;Pag. 16
   Fallica 22.10, che reca norme per il trasferimento, a richiesta, nei ruoli della Presidenza del Consiglio dei ministri del personale non dirigente di altre amministrazioni dello Stato che a data certa fosse in posizione di comando o fuori ruolo presso la medesima Presidenza del Consiglio;
   Fallica 22.11, che amplia la platea dei docenti iscrivibili, a domanda, nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente da aggiornarsi ai sensi dell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 137 del 2008;
   Fallica 22.12, che reca norme in materia di termini di validità dell'abilitazione conseguita dai docenti ammessi con riserva ai corsi speciali per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento nelle scuole;
   Fallica 22.73, che stabilisce un limite alla rieleggibilità dei consiglieri e presidenti di ordini professionali;
   Fugatti 22.13, che prevede che i premi di produttività del personale impiegato nella lotta all'evasione fiscale siano parametrati alle somme effettivamente recuperate all'erario;
   Bitonci 22.15, che prevede che le funzioni di segretario comunale e provinciale possano essere svolte anche da avvocati e dottori commercialisti;
   Bitonci 22.16, in quanto reca delega legislativa in materia di durata del rapporto di lavoro dei dirigenti della pubblica amministrazione;
   Forcolin 22.21, che prevede un finanziamento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici;
   Goisis 22.24, che prevede che docenti universitari e ricercatori possano svolgere attività didattica e di ricerca presso altri atenei;
   Forcolin 22.25, che esclude dal divieto di assunzioni di personale a qualsiasi titolo di cui all'articolo 76, comma 7, del decreto-legge n. 112 del 2008, le scuole per l'infanzia dei comuni che abbiano rispettato il patto di stabilità interno;
   Fedriga 22.26, che reca norme per assegnare a determinate categorie di personale del settore doganale quota parte dei posti non coperti nel Ministero dell'economia e delle finanze;
   Bitonci 22.27, che vieta ai dipendenti pubblici eletti consiglieri comunali o provinciali di assentarsi dal servizio presso l'amministrazione di dipendenza fuori degli orari in cui si svolgono le sedute dei consigli e delle commissioni;
   Montagnoli 22.28, che esenta gli enti non sottoposti al patto di stabilità interno aventi determinate caratteristiche dal limite di spesa per il personale di cui alla legge n. 296 del 2006, articolo 1, comma 562 e riduce per gli enti locali finanziariamente virtuosi la quota massima di nuove assunzioni di personale fissata dall'articolo 76, comma 7, del decreto-legge n. 112 del 2008;
   gli identici Baccini 22.31 e Romele 22.68, gli identici Baccini 22.32 e Romele 22.69, nonché gli identici Baccini 22.33 e Mazzuca 22.70, che, rispettivamente, modificano la disciplina di cui all'articolo 19, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 267 del 2001 in materia di conferimento di incarichi dirigenziali a personale non di ruolo; recano norme in materia di inquadramento e trattamento economico del personale reclutato dalle pubbliche amministrazioni con le procedure di mobilità di cui all'articolo 30, comma 2-bis, del medesimo testo unico; elevano da 12 a 36 mesi (e a cinque anni in caso di eccedenza di personale) la durata dell'aspettativa senza assegni e dei dipendenti pubblici;
   Simonetti 22.36, che abroga la norma del decreto-legge n. 98 del 2011 che dispone l'aggregazione di scuole dell'infanzia, primarie e secondarie in istituti comprensivi;
   Montagnoli 22.37, che modifica la disciplina di cui al decreto-legge n. 98 del Pag. 172011 in materia di rimborso delle spese sostenute dagli agenti di riscossione nelle procedure esecutive;
   Polledri 22.46, che abroga la disposizione del decreto-legge n. 138 del 2011 che prevede deroghe al blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale per le regioni sottoposte ai piani di rientro;
   Montagnoli 22.52, che eleva il tetto massimo delle spese consentite alle amministrazioni pubbliche per spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza;
   Fugatti 22.53, che – modificando una norma di rango secondario – raddoppia l'ammontare dell'importo al di sotto del quale i servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria possono essere affidati mediante cottimo fiduciario a determinate condizioni;
   Montagnoli 22.55, che reca norme in materia di locazioni e rilascio degli immobili ad uso abitativo;
   Bitonci 22.57, che rende meno selettivi i requisiti per l'iscrizione negli elenchi delle associazioni tra cittadini non armati di cui i sindaci possono avvalersi per il controllo di sicurezza dei territori;
   Pini 22.65, che consente ai comuni che soddisfano determinati requisiti di virtuosità di trasferire alla Cassa depositi e prestiti quota dei pagamenti bloccati dai vincoli del Patto di stabilità senza oneri aggiuntivi;
   Marinello 22.66, che conferma per il 2012 la disciplina di cui al decreto-legge n. 185 del 2008 in materia di determinazione della quota di entrate derivanti dai giochi pubblici con vincita in denaro destinata al CONI e all'ASSI (ex UNIRE);
   Gozi 22.01, che proroga l'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici e detta disposizioni per la loro utilizzazione e per il reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni;
   Forcolin 22.03, che anticipa alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge l'abolizione del contributo versato da comuni e province all'Agenzia per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali;
   identici Pelino 23.52 e D'Antoni 23.32, che incrementano il numero dei componenti della COVIP, organo sulla vigilanza delle forme pensionistiche complementari, senza prevedere alcuna copertura;
   Caparini 23.11, volto a modificare la disciplina delle sanzioni irrogabili dall'autorità per la garanzie nelle comunicazioni agli esercenti della radiodiffusione sonora e televisiva i ambito locale;
   Bragantini 23.18, che interviene sul testo unico in materia di pubblico impiego per tutelare il dipendente pubblico che segnala condotte illecite;
   Lo Presti 23.45, che modifica la composizione del CNEL senza che la ripartizione tra le diverse categorie corrisponda al totale indicato;
   Marsilio 23.02, che riduce la dotazione delle Camere in violazione della relativa autonomia costituzionale;
   Borghesi 23.016 volto a sopprimere l'erogazione dell'assegno vitalizio ai parlamentari nazionali anche cessati dal mandato, in quanto lesivo dell'autonomia costituzionale delle Camere;
   Cambursano 23.017, ad eccezione dei primi due periodi del comma 1, in quanto disciplina i trattamenti economici dei parlamentari diversi dall'indennità parlamentare allo stato disciplinati nell'esercizio dell'autonomia costituzionale delle Camere.

  Avverte, inoltre, che risultano inammissibili per motivi attinenti alla copertura finanziaria le seguenti proposte emendative: Ruvolo 1.8; Bitonci 1.10; Cesare Marini 2.3; De Micheli 2.5; Rivolta 2.6; Simonetti 2.7; Mura 2.8; Crosio 2.9; Forcolin 2.11; Reguzzoni 2.13; Reguzzoni 2.14; Pag. 18Marchignoli 2.15; Delfino 2.16; Comaroli 2.18; Iannaccone 2.20; Di Biagio 2.22; Gianni 2.27; Gianni 2.28; Dima 2.29; Fava 2.01; Gianni 2.02; Gianni 2.03; Mura 2.04; Crosio 2.05; Reguzzoni 2.07; Alessandri 2.013; Fallica 3.8; Stagno D'Alcontres 4.2; De Micheli 4.3; Forcolin 4.4; Callegari 4.5; Togni 4.7; Borghesi 4.9; Borghesi 4.10; De Micheli 4.11; De Micheli 4.12; Realacci 4.15; Abrignani 4.17; Comaroli 4.18; Rubinato 4.22; Grimoldi 5.3; Toccafondi 5.10; Goisis 5.01. Caparini 5.02; Borghesi 5.03; Polledri 5.04; Tullo 5.07; Gianni 6.04; Caparini 6.011; Caparini 6.014; Caparini 6.015; Reguzzoni 6.021; Reguzzoni 6.022; Reguzzoni 6.023; Reguzzoni 6.024; Forcolin 6.026; Bitonci 8.9; Polledri 8.12; D'Amico 8.24; D'Amico 8.27; Martini 8.28; Fallica 9.02; Forcolin 10.2; Fugatti 10.3; Fugatti 10.4; Fallica 11.01; Fogliato 11.05; Beltrandi 11.08; Bragantini 12.14; Beccalossi 12.37; Toccafondi 13.1; Moffa 13.2; Moffa Silvano 13.3; Scandroglio 13.4; Pelino 13.5; Ruvolo 13.7; Cesare Marini 13.8; Morassut 13.12; Dal Lago 13.14; Fogliato 13.16; Dal Lago 13.22; Fugatti 13.23; Zazzera 13.25; Messina 13.28; Messina 13.29; Messina 13.30; Messina 13.31; Borghesi 13.33; Forcolin 13.34; Palagiano 13.37; Paladini 13.41; Fogliato 13.43; Callegari 13.45; Fugatti 13.47; Dima 13.49; Beccalossi 13.53; Bianconi 13.54; Armosino 13.55; Toccafondi 13.58; Moles 13.62; Moles 13.63; Moles 13.64; Beccalossi 13.68; Froner 13.73; Graziano 13.74; Causi 13.75; Marchignoli 13.81; Braga 13.83; Braga 13.84; Beccalossi 13.86; Martini 13.89; Fugatti 13.91; Bitonci 13.92; D'Amico 13.94; Bitonci 13.95; Pini 13.100; Fugatti 13.101; Pagano 13.103; Stradella 13.106; Vannucci 13.107; Lanzarin 13.108; Fugatti 13.110; Callegari 14.1; Codurelli 14.2, Codurelli 14.3; D'Amico 14.4; Simonetti 14.7; Fogliardi 15.1; Fogliato 15.6; Fogliato 15.7; Montagnoli 15.10; Montagnoli 15.11; Barbato 15.02; De Micheli 16.3; Caparini 16.4; Simonetti 16.7; Corsaro 16.14; Marchignoli 16.15; Ceroni 16.19; Comaroli 16.20; Marsilio 16.27; Borghesi 16.02; Barbato 16.03; Borghesi 16.04; Bragantini 18.2; Moffa 19.1; Barbato 19.20; Borghesi 19.25; Tabacci 19.26; Fugatti 19.46; Gava 19.55, Cavallotto 19.56, Borghesi 19.05; Paladini 19.06; Barbato 19.012; Zazzera 19.013; Callegari 20.04; Comaroli 20.09; Formisano 21.19; Simonetti 21.24; Caparini 21.06; Iannaccone 21.09; Polidori 22.3; Polidori 22.4; Fallica 22.10; Fedriga 22.26; Montagnoli 22.29; Baccini 22.30; Bitonci 22.41; Bitonci 22.42; Bitonci 22.43; Bitonci 22.44; Bitonci 22.45; Simonetti 22.56; Simonetti 22.58; Romele 22.67; Cambursano 22.06; Ceroni 23.34; Pugliese 23.64; Paladini 23.06; Paladini 23.07; Paladini 23.08; D'Amico 23.024.
  Informa quindi che il termine per la presentazione delle richieste di riesame dei giudizi di inammissibilità testé pronunciati e per la segnalazione delle proposte emendative da porre in votazione, tra quelle riferite agli articoli da 1 a 23, è fissato alle ore 9,30 di domani.

  Maurizio FUGATTI (LNP) rinnova la richiesta, già avanzata dal suo gruppo, che il Ministro dell'economia e delle finanze intervenga presso le Commissioni riunite per riferire in merito alle decisioni assunte in questi giorni in occasione del vertice europeo di Bruxelles, e sulle ripercussioni che esse potranno avere sulle prospettive economiche del Paese, nonché sui contenuti del provvedimento in esame.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva come la richiesta del deputato Fugatti potrà essere rappresentata dai presidenti al Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro dell'economia e delle finanze qualora su di esso si registrasse un ampio consenso da parte dei gruppi.

  Giuseppe FALLICA (Misto) dichiara fin d'ora di voler richiedere il riesame del giudizio di ammissibilità sul suo emendamento 3.8.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta da convocare alle ore 11 di domani.

  La seduta termina alle 22.15.