CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 ottobre 2011
553.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. - Presidenza del presidente della I Commissione, Donato BRUNO. - Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Francesco Belsito e il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 15.35.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
Testo base C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro, C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi e C. 4516 Garavini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 ottobre 2011.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'esame riprende dall'emendamento Giovanelli 8.27.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Giovanelli 8.27 e approvano l'articolo aggiuntivo 8.0100 delle relatrici.

Mario TASSONE (UdCpTP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 8.01 della relatrice per la II Commissione, on. Angela Napoli, sul quale la relatrice per la I Commissione, on. Santelli, ed il Governo hanno espresso parere contrario, sottolinea l'anomalia del fatto che le relatrici esprimano valutazioni difformi in relazione ad una proposta di modifica del testo.

Donato BRUNO, presidente, ricorda di aver già fatto presente in una precedente seduta che nulla osta sotto il profilo regolamentare e delle prassi applicative a che due relatori sul medesimo provvedimento siano in disaccordo.

Federico PALOMBA (IdV), rimarcata la grande rilevanza dell'articolo aggiuntivo 8.01 della relatrice per la II Commissione, on. Angela Napoli, prega quest'ultima di illustrarne la finalità.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per la II Commissione, spiega che l'articolo aggiuntivo

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prevede l'attribuzione allo Stato dei profitti illegittimamente conseguiti dai politici. Non è infatti possibile che, mentre è previsto il sequestro o la confisca dei beni illecitamente acquisiti dagli esponenti della criminalità organizzata, non sia previsto anche, con le necessarie garanzie, il sequestro dei profitti conseguiti in modo illecito dai politici.

Oriano GIOVANELLI (PD), nel preannunciare il proprio voto favorevole sull'articolo aggiuntivo in esame, rileva che, se davvero si vuole addivenire a un provvedimento serio e credibile di lotta alla corruzione, è necessario prevedere anche misure che colpiscano gli interessi finanziari e patrimoniali dei corrotti. Ricorda inoltre che l'ordinamento prevede già una norma in questo senso, introdottavi sotto uno dei governi di centrosinistra, ma che tale norma è rimasta poi applicata, nonostante i richiami degli organismi internazionali.

Mario TASSONE (UdCpTP) dichiara che, se fosse possibile sottoscrivere emendamenti del relatore, avrebbe sottoscritto l'articolo aggiuntivo 8.01 della relatrice per la II Commissione, on. Angela Napoli, e invita il Governo e la relatrice per la I Commissione a motivare il loro parere contrario.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, chiarisce che la disposizione proposta dalla relatrice per la II Commissione è, a suo avviso, innanzitutto incostituzionale. È vero infatti che la legge prevede il sequestro o la confisca dei beni illecitamente acquisiti dagli esponenti della criminalità organizzata, ma è anche vero che la Corte costituzionale ha «salvato» tali norme unicamente in considerazione della peculiare gravità del fenomeno mafioso e della connessa esigenza di ricorrere a misure eccezionali per combatterlo.
Rileva inoltre che, mentre il provvedimento in esame ha la finalità primaria di contrastare il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione, la proposta emendativa in esame va in una direzione diversa, assecondando il filone demagogico dell'antipolitica.
Desidera inoltre informare le Commissioni che le relatrici e il Governo stanno approfondendo, in vista della discussione in Assemblea, il problema rappresentato dal fatto che in alcune parti del Paese lo Stato non si costituisce parte civile nei procedimenti per reati contro la pubblica amministrazione: ciò in quanto l'Avvocatura generale dello Stato non disporrebbe di personale sufficiente per assicurare la propria presenza in tutti i processi. Le relatrici hanno pertanto chiesto al Governo di fornire loro dati a questo riguardo e di valutare la possibilità che la costituzione dello Stato come parte civile possa avvenire mediante il pubblico ministero.

Donatella FERRANTI (PD) dichiara che, se fosse possibile sottoscrivere emendamenti del relatore, tutti i deputati del suo gruppo avrebbero sottoscritto l'articolo aggiuntivo 8.01 della relatrice per la II Commissione. Dichiara inoltre di non condividere i dubbi espressi dall'onorevole Santelli sulla costituzionalità della disposizione, ricordando come un simile giudizio spetterebbe comunque alla Corte costituzionale.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO rileva come l'onorevole Santelli, anche in quanto membro della Commissione Affari costituzionali, abbia opportunamente espresso le proprie perplessità in ordine ai profili di costituzionalità delle disposizioni contenute nell'articolo aggiuntivo 8.01.
Sottolinea quindi come siano già presenti nell'ordinamento delle disposizioni volte a contrastare l'acquisizione di profitti politici illegittimi, attraverso meccanismi riconducibili al principio di trasparenza. Cita in particolare le norme che impongono a tutti i membri del Governo di comunicare e rendere pubblici i propri dati patrimoniali e le relative variazioni con cadenza trimestrale.
Ritiene che la disciplina prevista dall'articolo aggiuntivo 8.01 sia formulata in

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modo molto generico e tale da rendere particolarmente difficile la qualificazione dei profitti politici illegittimi.

Pierguido VANALLI (LNP) esprime la propria contrarietà all'articolo aggiuntivo 8.01 del relatore per la II Commissione, on. Angela Napoli, ritenendo che la disciplina ivi prevista si presti ad applicazioni aberranti, che potrebbero condurre a considerare profitti politici illegittimi perfino gli incrementi patrimoniali derivanti da meri atti di liberalità compiuti da un familiare.

Donatella FERRANTI (PD) osserva come la disciplina citata dal sottosegretario Caliendo appaia idonea ad attuare il principio di trasparenza solamente sotto il profilo formale, essendo invece necessario che tale principio, tramite l'introduzione di disposizioni come quelle contenute nella proposta emendativa in esame, sia attuato anche sotto il profilo sostanziale.

David FAVIA (IdV) in considerazione dell'articolato dibattito sviluppatosi, ritiene che l'articolo aggiuntivo 8.01 dovrebbe essere accantonato.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che la disciplina prevista dall'articolo aggiuntivo 8.01 sia conforme a costituzione e volta ad introdurre strumenti di indubbia efficacia nella lotta contro la corruzione.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per la II Commissione, ritiene che le preoccupazioni espresse dell'onorevole Vanalli in merito a possibili interpretazioni strumentali della norma siano del tutto infondate.

Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo 8.01 del Relatore per la II Commissione.

Donato BRUNO, presidente, in considerazione dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.