CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 ottobre 2011
550.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 20 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 9.05.

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009.
C. 4624 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 ottobre scorso.

Franco NARDUCCI (PD), relatore, ricorda che l'istituzione dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (International Renewable Energy Agency, IRENA) è avvenuta il 29 gennaio 2009 con la Conferenza istitutiva di Bonn in occasione della quale è stato adottato lo Statuto in esame, firmato in quella circostanza da 75 Paesi, tra i quali l'Italia.
La funzione dell'Agenzia in questione è quella di promuovere l'adozione accresciuta e generalizzata e di tutte le forme di energia rinnovabile nella prospettiva dell'implementazione della sostenibilità dell'approvvigionamento, in un contesto di accresciute misure volte ad assicurare l'efficienza energetica, come si evince dall'Articolo II dello Statuto. Tali misure, sono considerate prioritarie nel sostegno alle politiche degli Stati aderenti per il contributo che l'energia rinnovabile può dare alla tutela dell'ambiente.
L'Agenzia IRENA, in quanto centro di eccellenza per la tecnologia correlata all'energia rinnovabile, agisce sia sul piano della ricerca, della formazione, dello sviluppo e dell'implementazione tecnologica favorendone la diffusione tra gli Stati membri anche tramite forme di assistenza strategica, sia assicurando una interazione tra i vari organismi interessati alle questioni inerenti tali forme di energia, dopo aver accuratamente analizzato e monitorato quanto avviene sullo scenario globale.
Sottolinea che l'elemento caratterizzante di IRENA consiste nella sua vocazione universale, che la rende potenzialmente aperta all'adesione di tutti i Paesi della comunità internazionale su base paritaria,

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anche se occorre sottolineare, in proposito, che ad oggi Brasile, Russia e Cina, non hanno firmato lo Statuto, che l'India, quarto paese BRIC, ha invece sottoscritto e ratificato.
Lo Statuto, finalizzato a regolare l'organizzazione e le attività di IRENA, alla data del 18 settembre 2011 risulta firmato da 155 membri e ratificato da 85 Stati, tra cui Stati l'Unione europea. Attualmente lo statuto dell'IRENA deve ancora essere ratificato da otto Stati dell'Unione europea, tra cui figurano, oltre all'Italia, l'Austria, il Belgio, l'Estonia, l'Irlanda, la Grecia, il Regno Unito e l'Ungheria.
Illustrando sinteticamente i contenuti, ricorda che lo Statuto dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili si compone di 20 articoli.
A suo avviso particolare rilievo assume l'articolo III che reca le definizioni di energia rinnovabile - bioenergia, energia geotermica, idraulica, dei mari, solare ed eolica - e l'articolo IV che individua le attività dell'Agenzia, consistenti, tra l'altro, nell'analisi e monitoraggio delle migliori pratiche correnti in relazione all'energia rinnovabile; nella fornitura, a richiesta, di consulenza e assistenza ai Paesi membri, anche riguardo il tema dei finanziamenti; nella promozione e sviluppo di capacità e competenze relativi a tale ambito; nella messa a disposizione di interventi di rafforzamento delle capacità; nella promozione della ricerca e nella diffusione di informazioni sullo sviluppo e l'implementazione di standard tecnici nazionali e internazionali in relazione all'energia rinnovabile.
Con l'articolo VIII sono costituiti come organi principali dell'Agenzia l'Assemblea, il Consiglio e il Segretariato, con sede ad Abu Dhabi. All'Assemblea e al Consiglio è riconosciuta la facoltà di costituire, con l'approvazione dell'Assemblea, gli organi sussidiari che ritengano necessari per l'esercizio delle proprie funzioni, in conformità con le norme dello Statuto.
L'articolo IX riguarda l'Assemblea di IRENA, che ne è l'organo supremo e dove sono presenti tutti i Paesi membri con un loro rappresentante dotato di diritto a un voto. L'Assemblea elegge i membri del Consiglio, approva il bilancio e il programma di lavoro dell'Agenzia come trasmessi dal Consiglio e dispone dell'autorità per modificare entrambi; approva eventuali emendamenti allo Statuto; delibera su ogni questione statutaria e sui progetti aggiuntivi dei Paesi membri che non comportino oneri di bilancio; decide questioni procedurali (adozione delle regole di procedura proprie e del Consiglio, elezione dei membri, eventuale istituzione di organi sussidiari); sceglie la sede dell'Agenzia e nomina il Direttore generale. I suoi lavori sono organizzati in sessioni annuali che, salvo diversa decisione, avranno luogo presso la sede di Abu Dhabi.
Ritiene opportuno ricordare che nel corso della prima sessione dell'Assemblea di IRENA, svoltasi il 4 e 5 aprile scorso nella capitale degli Emirati Arabi, il cittadino keniano Adnan Z. Amin, già direttore presso il Programma dell'ONU per l'ambiente, è stato nominato direttore generale.
Con l'articolo X vengono delineati composizione, compiti e funzioni del Consiglio: composto di un numero variabile di membri, da undici a ventuno eletti dall'Assemblea a rotazione e a scadenza biennale, si riunisce con frequenza semestrale presso la sede dell'Agenzia. Il Consiglio è responsabile nei confronti dell'Assemblea e ad essa risponde. Ne prepara il lavoro curando l'ordine del giorno, nonché i progetti di bilancio e di programma di lavoro; indirizza e controlla l'attività del Segretariato, in particolare esaminandone il rapporto consuntivo annuale delle attività svolte da sottoporre poi all'Assemblea e, con l'accordo di quest'ultima, conclude accordi con singoli Paesi, organizzazioni e agenzie internazionali.
Il bilancio dell'IRENA (articolo XII) è finanziato da contributi obbligatori dei suoi membri, basati sulla tabella delle quote delle Nazioni Unite, da contributi volontari e da altre fonti.
Passando al disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, esso si compone di quattro articoli, con le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica e di esecuzione dello Statuto dell'Agenzia internazionale

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per le energie rinnovabili IRENA. L'articolo 3, che reca la clausola di copertura finanziaria, stabilisce che all'onere derivante dall'attuazione della legge, valutato in 570.240 euro all'anno a decorrere dal 2011 si provvede tramite riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2011-2013, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2011, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
Conclusivamente raccomanda una celere conclusione dell'iter di approvazione del provvedimento di autorizzazione alla ratifica dello Statuto dell'IRENA: l'Agenzia sorge infatti a seguito di una forte azione politica svolta dalla Germania su scala internazionale, fortemente sostenuta anche dal nostro Paese, intesa ad ampliare e favorire la diffusione delle energie rinnovabili a livello internazionale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in chiave di reazione alle questioni di sicurezza dell'approvvigionamento energetico, di contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) responsabili del cambiamento climatico e, più in generale, di valorizzazione dei modelli di sviluppo economico sostenibile.
Richiama, inoltre, l'attenzione sul fatto che l'esame della ratifica dello Statuto dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili arriva a pochi giorni dal primo Consiglio europeo dell'Ambiente sotto la presidenza di turno polacca dell'Unione europea, in cui gli Stati membri si sono detti favorevoli «ad un secondo periodo di impegno nell'ambito del Protocollo di Kyoto come parte della transizione verso un accordo quadro più vasto e legalmente vincolante». Ritiene che la funzione dell'Agenzia in questione vada incontro alle prospettive strategiche indicate dall'Unione europea. Un altro elemento che rende tale Agenzia strumento prezioso e rapido da promuovere è la tensione in Medio Oriente tra due Paesi grandi produttori di petrolio, Iran e Arabia Saudita, in seguito alla notizia del complotto iraniano ordito per uccidere l'ambasciatore saudita a Washington. Si tratta di un fatto che potrebbe comportare inevitabili quanto intuibili ripercussioni sull'economia del petrolio su scala mondiale, per cui lo sviluppo delle energie rinnovabili, a maggior ragione, rappresenta un imperativo etico non solo per la protezione dell'ambiente ma anche per la sostenibilità economica dell'approvvigionamento energetico, oltre ogni forme di interdipendenza soggetta a fluttuazioni non facilmente prevedibili. Le fonti di energia rinnovabile sono una scommessa per il futuro del pianeta e l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili potrebbe essere un utile quanto indispensabile strumento di governance delle politiche ad esse sottese.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI auspica una rapida approvazione del provvedimento in esame,sottolineando che l'Italia ha sostenuto fortemente la nascita dell'Agenzia e che si sono già svolti numerosi incontri al più alto livello politico del Dicastero con esponenti di tale Agenzia.

Enrico PIANETTA (PdL) evidenzia l'importanza di un'azione energica per lo sviluppo delle energie rinnovabili per prevenire la deforestazione, contrastare i cambiamenti climatici e, più in generale, innescare processi di sviluppo che rendano possibile una riduzione della povertà a livello globale. Esprime, infine, l'auspicio che l'Agenzia possa essere efficace e svolgere adeguatamente la sua funzione.

Stefano STEFANI, presidente, ritiene che siano necessari controlli più stringenti sui contributi che sono erogati in Italia per il fotovoltaico alla luce delle numerose irregolarità che si sono verificate.

Franco NARDUCCI (PD) concorda con quanto evidenziato dal presidente, auspicando che il problema possa essere rapidamente superato.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire,

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è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Come di consueto, se non vi sono specifiche segnalazioni da parte dei Gruppi, si intende che si sia rinunziato al termine per la presentazione degli emendamenti.

La seduta termina alle 9.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.20 alle 9.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare cinese, firmato a Pechino il 4 dicembre 2004, con Nota di interpretazione dell'articolo 10 fatta il 19 marzo 2008 ed il 10 aprile 2008.
C. 4250 Governo, approvato dal Senato.