CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 ottobre 2011
541.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 4 ottobre 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 12.30.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Giuliano CAZZOLA, presidente, comunica che, a seguito della riunione di mercoledì 28 settembre 2011 dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO OTTOBRE-DICEMBRE 2011

OTTOBRE 2011

Sede referente
Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi e C. 4260 Cazzola.

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Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga, C. 3582 Paladini, C. 4030 Poli.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
Testo unificato C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2140 Capitanio Santolini, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
C. 3391 Nicola Molteni, C. 3392 Volontè, C. 3616 Narducci.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.

Disposizioni per la tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica.
C. 3361 Di Virgilio.

Agevolazioni per la conversione dei rapporti di collaborazione in contratti di lavoro a tempo indeterminato.
C. 3542 Damiano.

Disciplina dell'assunzione di lavoratori con contratto di dirigente temporaneo.
C. 3642 Mosca e C. 3978 Cazzola.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo (Commissioni riunite X e XI).

Risoluzioni
7-00597 Schirru: Sull'emergenza relativa agli oneri contributivi nella Regione Sardegna.

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.

7-00604 Moffa, 7-00648 Schirru, 7-00661 Poli, 7-00687 Paladini: Progetti sperimentali di inserimento lavorativo dei disabili.

Indagine conoscitiva
Sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo: svolgimento delle audizioni previste nel programma.

NOVEMBRE 2011

Sede referente
Disposizioni concernenti le graduatorie ad esaurimento per l'assunzione dei docenti e per la giurisdizione sulle relative controversie.
C. 4442 Antonino Russo.

Disposizioni per l'adeguamento delle pensioni al costo della vita e per l'unificazione degli istituti di previdenza.
C. 4268 Di Pietro.

Disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio.
C. 2360 Pelino e C. 3991 Bobba (se non trasferito alla sede legislativa).

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Disposizioni per la tutela delle vittime di vessazioni o maltrattamenti psicologici nell'ambito dell'attività lavorativa (mobbing).
C. 764 Carlucci, C. 1976 Codurelli, C. 3048 Maurizio Turco, C. 3050 Di Stanislao, C. 3469 Miglioli, C. 4411 Margiotta.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
Testo unificato C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2140 Capitanio Santolini, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi e C. 4260 Cazzola.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga, C. 3582 Paladini, C. 4030 Poli.

Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1137 Samperi, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso, C. 2961 Vitali.

Interpretazione autentica dell'articolo 73, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748, relativo al parametro di riferimento per la liquidazione delle pensioni ordinarie e degli assegni sostitutivi per i funzionari delle qualifiche ad esaurimento.
C. 3999 Paladini.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

Modifiche alla normativa in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici.
C. 389 Volontè, C. 1160 Pittelli, C. 4221 Fedriga.

Disposizioni per la tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica.
C. 3361 Di Virgilio.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo.

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.

Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.

Agevolazioni per la conversione dei rapporti di collaborazione in contratti di lavoro a tempo indeterminato.
C. 3542 Damiano.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo (Commissioni riunite X e XI).

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DICEMBRE 2011

Sede referente
Disposizioni per l'istituzione di un contratto unico di inserimento formativo e per il superamento del dualismo nel mercato del lavoro.
C. 2630 Madia.

Disciplina delle attività subacquee e iperbariche.
Testo unificato C. 344 Bellotti, C. 2369 Lo Presti, C. 2509 Carlucci.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi e C. 4260 Cazzola.

Modifica all'articolo 18 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di quote di riserva per le assunzioni obbligatorie.
C. 4089 Schirru.

Disposizioni per la tutela delle vittime di vessazioni o maltrattamenti psicologici nell'ambito dell'attività lavorativa (mobbing).
C. 764 Carlucci, C. 1976 Codurelli, C. 3048 Maurizio Turco, C. 3050 Di Stanislao, C. 3469 Miglioli, C. 4411 Margiotta.

Disciplina della professione di collaboratore parlamentare.
C. 2438 Codurelli.

Disposizioni in materia di agevolazioni per la ricollocazione di lavoratori licenziati da privati datori di lavoro non imprenditori.
C. 4306 Galletti.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, c. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo.

Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1137 Samperi, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso, C. 2961 Vitali.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga, C. 3582 Paladini, C. 4030 Poli.

Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero.
C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi.

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.

Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, concernenti l'istituzione della figura professionale del progettista della sicurezza.
C. 3341 Antonino Foti.

Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.

Disposizioni per l'adeguamento delle pensioni al costo della vita e per l'unificazione degli istituti di previdenza.
C. 4268 Di Pietro.

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Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, concernenti i requisiti per l'accesso dei lavoratori e delle lavoratrici al trattamento di pensione e la disciplina della ricongiunzione dei periodi assicurativi dei lavoratori ai fini previdenziali.
C. 3692 Gnecchi e C. 3693 Gnecchi.

Disposizioni per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra.
C. 637 Polledri, C. 638 Polledri, C. 959 Tenaglia, C. 987 Schirru, C. 1347 Rigoni, C. 1457 Paglia, C. 1719 Rosato, C. 1793 Pelino, C. 1953 Iannarilli.

Estensione del diritto all'assegno supplementare in favore delle vedove dei grandi invalidi per servizio.
Testo unificato C. 1421 Paglia, C. 1827 Pelino, C. 2571 Volontè.

Modifica all'articolo 9 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di richieste di avviamento dei disabili al lavoro.
C. 473 Anna Teresa Formisano.

Disposizioni per la tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica.
C. 3361 Di Virgilio.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo (Commissioni riunite X e XI).

Segnala, quindi, che le modalità di attuazione del programma (e, in particolare, l'inserimento all'ordine del giorno della Commissione dei provvedimenti già iscritti nel programma) saranno stabilite mediante i calendari dei lavori della Commissione, predisposti - con cadenza settimanale - dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi; il programma potrà, inoltre, essere integrato e aggiornato con l'esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza e conformemente alle determinazioni che l'ufficio di presidenza assumerà nel corso dei mesi di riferimento del programma medesimo.
Comunica, infine, che saranno iscritti all'ordine del giorno: i disegni di legge di conversione di decreti-legge; gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere; lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate; lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata; gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 12.35.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 4 ottobre 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA, indi del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 12.35.

Indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
Audizione di rappresentanti di Rete Imprese Italia.
(Svolgimento e conclusione).

Giuliano CAZZOLA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione, avvertendo che i rappresentanti di Rete Imprese Italia hanno messo a disposizione della Commissione una documentazione, di cui

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autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

Stefano DI NIOLA, rappresentante di RETE Imprese Italia, responsabile del dipartimento relazioni sindacali CNA, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Maria Grazia GATTI (PD), Luigi BOBBA (PD), Cesare DAMIANO (PD), Giuliano CAZZOLA (PdL) e Amalia SCHIRRU (PD).

Stefano DI NIOLA, rappresentante di RETE Imprese Italia, responsabile del dipartimento relazioni sindacali CNA, rende precisazioni rispetto ai quesiti posti.

Dopo un ulteriore intervento del presidente Silvano MOFFA, svolgono, quindi, considerazioni integrative Ilaria DI CROCE, rappresentante di RETE Imprese Italia, addetta al settore lavoro e relazioni sindacali Confcommercio, e Stefano DI NIOLA, rappresentante di RETE Imprese Italia, responsabile del dipartimento relazioni sindacali CNA.

Silvano MOFFA, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo fornito e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 13.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Martedì 4 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Luca Bellotti.

La seduta comincia alle 13.40.

Sull'ordine dei lavori.

Silvano MOFFA, presidente, propone di procedere a un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di svolgere immediatamente la prevista seduta in sede referente, per poi procedere con la seduta in sede consultiva e, infine, con la programmata riunione del Comitato ristretto.

La Commissione concorda.

Agevolazioni per la conversione dei rapporti di collaborazione in contratti di lavoro a tempo indeterminato e ulteriori disposizioni in materia di lavoro.
C. 3542 Damiano.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 giugno 2011.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che lo scorso 15 giugno la Commissione ha richiesto al Governo la predisposizione di una relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, per la quantificazione degli oneri recati dal provvedimento in esame. Avverte, quindi, che il Governo ha trasmesso alla Commissione la predetta relazione tecnica: essa risulta negativamente verificata dal Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, sia sotto il profilo delle quantificazioni sia sotto quello delle coperture finanziarie. Fa presente, in particolare, che il medesimo Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato afferma che la relazione tecnica fornisce indicazioni che rischiano di essere sottostimate rispetto agli oneri effettivi che potrebbero essere prodotti, con ciò rendendo addirittura più incerti gli stessi dati finanziari, già abbastanza impegnativi, posti alla base del calcolo dei costi dell'intervento normativo in esame. Per tali ragioni, giudica opportuno che la Commissione - alla luce

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degli elementi forniti dal Governo - approfondisca ulteriormente l'argomento, anche al fine di verificare i margini per poter pervenire ad una esauriente quantificazione degli oneri e individuare, al contempo, una adeguata modalità di copertura finanziaria del provvedimento.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, considerata l'esigenza di ridurre gli oneri recati dal provvedimento in esame e giudicata, in ogni caso, molto utile la relazione tecnica predisposta dal Governo, anche al fine di disporre di una stima credibile dei costi da sostenere, prospetta l'opportunità di nominare, per l'ulteriore svolgimento dell'istruttoria legislativa, un Comitato ristretto, nel cui ambito verificare possibili interventi modificativi del testo.

Cesare DAMIANO (PD), attesa l'importanza delle misure recate dal provvedimento a sua prima firma, dichiara di condividere la possibile nomina di un Comitato ristretto, nel quale affrontare il problema degli oneri finanziari, come rappresentato dalla relazione tecnica trasmessa dal Governo. Osservato, peraltro, che la questione del costo del lavoro negli appalti al massimo ribasso potrebbe essere stata superata dall'approvazione di una apposita disposizione inserita, prima dell'estate scorsa, nel cosiddetto «decreto sviluppo», preannuncia l'intenzione di presentare una propria interrogazione diretta a scongiurare presunti interventi interpretativi che - secondo notizie acquisite in via informale - potrebbero addirittura mirare a depotenziare le disposizioni legislative recentemente introdotte nell'ordinamento.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto degli orientamenti emersi, propone di procedere alla nomina di un Comitato ristretto per l'ulteriore seguito dell'istruttoria legislativa sul provvedimento in esame.

La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
C. 3391 Nicola Molteni, C. 3392 Volontè, C. 3616 Narducci.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, osserva che le proposte di legge in esame recano disposizioni volte alla tutela dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati. Rileva che tutte le proposte di legge si compongono di 4 articoli e novellano la legge 5 giugno 1997, n. 147, che disciplina i trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro. Al riguardo, ricorda brevemente, in via preliminare, che con l'Accordo sottoscritto a Berna il 12 dicembre 1978 tra Italia e Svizzera e reso esecutivo in Italia con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1980, n. 90, è stata disciplinata la retrocessione finanziaria in materia di indennità di disoccupazione per i lavoratori frontalieri. Fa presente che, in base all'Accordo, ciascun Paese si è impegnato a versare annualmente all'altro una parte (costituita da un montante forfettario) delle somme raccolte mediante contribuzione, in modo da permettere all'Italia la copertura del rischio di disoccupazione totale dei propri lavoratori in Svizzera e viceversa (il rischio della disoccupazione parziale resta invece a carico direttamente del Paese in cui il frontaliero lavora). Fa notare che il predetto montante viene stabilito ogni anno in rapporto ai salari medi annui percepiti dai frontalieri, ai contributi versati da lavoratori

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e datori di lavoro per l'assicurazione contro la disoccupazione, alla proporzione tra disoccupazione totale e parziale (tenendo conto in tale proporzione della quota relativa ai frontalieri licenziati per motivi economici). Segnala che, con la legge 12 giugno 1984, n. 228, è stata data attuazione all'Accordo e, successivamente, la legge 5 giugno 1997, n. 147, è intervenuta a disciplinare organicamente la materia, superando di fatto la legge n. 228 del 1984 (la quale non è stata espressamente abrogata e continua pertanto a trovare applicazione unicamente per specifici aspetti, quali, ad esempio, i frontalieri italiani occupati in Svizzera con contratto di lavoro stagionale).
Mette in evidenza che, ai sensi delle disposizioni contenute nella legge n. 147 del 1997, i lavoratori frontalieri italiani licenziati in Svizzera a seguito della cessazione del rapporto di lavoro a loro non imputabile, mantengono il diritto (già istituito dalla richiamata legge n. 228 del 1984), alla corresponsione di un trattamento speciale di disoccupazione, erogato dall'INPS, nel caso in cui abbiano svolto in Svizzera un'attività soggetta a contribuzione, secondo il regime ivi vigente di assicurazione contro la disoccupazione, per almeno un anno nei due anni precedenti l'inizio dello stato di disoccupazione; sono altresì ammessi ai richiamati trattamenti speciali i lavoratori frontalieri ai quali il contratto di lavoro non sia stato rinnovato per motivi economici e comunque non imputabili ai lavoratori stessi, attestati da dichiarazione del datore di lavoro. Sottolinea che, a tal fine, presso l'INPS è istituita, per l'intero periodo di validità dell'accordo richiamato, un'apposita gestione con contabilità separata, per l'erogazione dei trattamenti speciali di disoccupazione a favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera, finanziata dalla retrocessione da parte elvetica delle quote di contribuzione versate dai lavoratori. Fa notare che la corresponsione dei trattamenti speciali di disoccupazione è comunque limitata all'esaurimento delle disponibilità della suddetta gestione (nella quale attualmente, secondo i dati dell'ultimo bilancio preventivo dell'INPS, risultano circa 300 milioni di euro). Rileva, inoltre, che il trattamento speciale di disoccupazione ha una durata massima di 360 giorni e l'importo giornaliero viene stabilito per ciascun anno dal Consiglio d'amministrazione dell'INPS (articolo 3, comma 1).
Passando ai provvedimenti all'esame della Commissione, segnala che le proposte di legge C. 3391 e C. 3392 hanno un identico contenuto, mentre la proposta di legge C. 3616 è di contenuto assai simile ad esse. Evidenzia, in particolare, che l'articolo 1 di tutte le proposte di legge stabilisce che la gestione separata istituita presso l'INPS per l'erogazione dei trattamenti speciali di disoccupazione a favore dei lavoratori frontalieri in Svizzera possa essere utilizzata esclusivamente al fine del pagamento dei trattamenti in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera.
Fa presente, poi, che l'articolo 2 delle proposte di legge C. 3391 e C. 3392 dispone che si considerano periodi neutri (e quindi computabili) ai sensi della legge n. 223 del 1991 (sulla mobilità dei lavoratori), ai fini del raggiungimento del diritto a percepire l'indennità di disoccupazione speciale per i frontalieri italiani in Svizzera, i periodi di malattia o di infortunio eventualmente presenti nei due anni precedenti lo stato di disoccupazione; viene inoltre precisato che tali periodi, pur non potendo essere presi in considerazione ai fini del raggiungimento del requisito contributivo di almeno un anno di attività soggetta a contribuzione secondo il regime vigente di assicurazione contro la disoccupazione nei due anni precedenti, possano comunque determinare la retrodatazione del biennio nel quale verificare la presenza di un anno di contribuzione versata per l'assicurazione svizzera contro la disoccupazione. Segnala, al contempo, l'articolo 2 della proposta di legge C. 3616, che prevede anch'esso che qualora nei due anni precedenti lo stato di disoccupazione siano presenti periodi di malattia o di infortunio, essi concorrano a determinare il biennio nel quale verificare la sussistenza del requisito di un anno di attività soggetta a contribuzione, prescritto dal

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regime di assicurazione contro la disoccupazione vigente in Svizzera, ai fini del conseguimento del diritto ai trattamenti.
Osserva, quindi, che l'articolo 3 di tutte le proposte di legge eleva la durata massima dell'erogazione del trattamento (attualmente stabilita in 360 giorni) a 18 mesi per i lavoratori di età compresa tra 50 e 55 anni e a 24 mesi per i lavoratori di età pari o superiore a 56 anni. Fa presente, infine, che l'articolo 4 di tutte le proposte di legge dispone l'inserimento d'ufficio dei lavoratori nelle liste di mobilità previste dalla legge n. 223 del 1991 (in luogo dell'inserimento a seguito di apposita domanda da parte del lavoratore, come attualmente previsto); inoltre, introduce a carico della sede INPS territorialmente competente al ricevimento e valutazione della domanda di trattamento, l'obbligo di comunicazione dell'accoglimento della domanda all'interessato e al centro per l'impiego territorialmente, il quale dovrà provvedere a sua volta all'inserimento del nominativo del lavoratore nelle liste di mobilità.
In conclusione, propone di procedere con sollecitudine nell'iter, anche prevedendo l'adozione di uno dei progetti di legge - preferibilmente quello presentato per primo - come testo base per il seguito dell'esame in sede referente; ritiene, infatti, che l'eventuale nomina di un Comitato ristretto per l'unificazione dei testi possa rischiare di allungare inutilmente i tempi, atteso anche che i diversi provvedimenti hanno un contenuto pressoché identico.

Il sottosegretario Luca BELLOTTI dichiara di condividere l'ipotesi prospettata dal relatore, chiedendo tuttavia di concedere al Governo due settimane di tempo per definire una propria, eventuale, proposta modificativa del testo, anche alla luce della discussione che, proprio in queste settimane, sta avendo luogo sul tema in sede di Unione europea.

Franco NARDUCCI (PD) dichiara preliminarmente di non comprendere la ragione per la quale il relatore prospetti l'adozione di uno solo dei progetti di legge come testo base, auspicando che si possa invece definire un testo unificato dei diversi provvedimenti in titolo. Evidenziate, poi, le motivazioni che sono alla base dei predetti interventi normativi, da ricercare nel diverso trattamento riservato ai frontalieri italiani, che non possono accedere ai medesimi benefici riconosciuti ai lavoratori oltre confine, pone in risalto l'urgenza di approvare le norme in discussione, facendo notare come da anni sia in corso un dibattito a livello europeo su analoghe proposte (tuttavia finalizzate a omogeneizzare i trattamenti di tutte le realtà simili, esistenti nel continente) e come ci sia stato in tempi recenti - a suo avviso, anche su iniziativa del gruppo al quale appartiene il relatore - il tentativo di sottrarre ai lavoratori frontalieri parte delle risorse previste dalla legislazione vigente.
Raccomanda, pertanto, alla Commissione di procedere speditamente nell'iter, non soltanto per ridare dignità ai lavoratori frontalieri italiani, che stanno vivendo una dura fase di aggressione politica a sfondo xenofobo promossa dal partito autonomista ticinese, ma anche per favorire la soluzione del problema della retrocessione fiscale, se necessario anche mediante appositi negoziati. Auspica, in conclusione, che l'approvazione del provvedimento in esame, che rappresenterebbe un primo passo per la normalizzazione della situazione esistente, possa avvenire anche ricorrendo all'attivazione della sede legislativa, rispetto alla quale il suo gruppo si dichiara sin d'ora disponibile.

Nicola MOLTENI (LNP), nel ritenere praticabile l'ipotesi del ricorso alla sede legislativa per l'approvazione dei provvedimenti in esame, intende anzitutto precisare di non avere alcuna intenzione di rivendicare possibili «primogeniture» sull'intervento proposto, dichiarando la più ampia disponibilità a un confronto con tutti gli schieramenti politici, diretto alla definizione di un testo condiviso; in proposito, fa presente, peraltro, che il suo gruppo, anche con la proposta di legge a sua prima firma, vuole destinare esclusivamente ai lavoratori frontalieri la totalità

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dei fondi previsti dalla legislazione vigente e, pertanto, non ha mai adottato iniziative politiche come quelle richiamate dal deputato Narducci.
Per le ragioni esposte, si augura che si possano rapidamente individuare - con l'adozione di un apposito intervento normativo - le più opportune soluzioni rispetto alle questioni illustrate dal relatore, che vanno tenute svincolate da altre vicende di diversa natura.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, preso atto degli orientamenti emersi, ritiene - anche al fine di coniugare le esigenze di rapidità dell'iter con le legittime aspirazioni dei gruppi nell'avere pari dignità di iniziativa legislativa - di poter assumere l'incarico, in qualità di relatore, di definire, con la collaborazione del Governo, un testo unificato delle proposte di legge abbinate, da presentare in tempi rapidi alla Commissione, senza tuttavia procedere alla nomina di un Comitato ristretto.

Silvano MOFFA, presidente, considerato che non vi sono obiezioni in proposito, ritiene che si possa procedere secondo le modalità appena indicate dal relatore, fermo restando che il rappresentante del Governo ha, in precedenza, richiesto due settimane di tempo per poter approfondire gli aspetti problematici della questione.
Nell'invitare, pertanto, lo stesso relatore a predisporre l'eventuale proposta di testo unificato dei provvedimenti in titolo in un termine coerente con la predetta richiesta, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 4 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA, indi del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Luca Bellotti.

La seduta comincia alle 14.05.

Regolamentazione del mercato dei materiali gemmologici.
Testo unificato C. 225 Mazzocchi e C. 2274 Mattesini.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Donella MATTESINI (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla X Commissione sul testo unificato delle proposte di legge n. 225 e abbinate, come risultante dall'esame degli emendamenti, conclusosi nella seduta del 21 settembre 2011. Fa presente che il provvedimento è frutto di un lavoro approfondito svolto presso la Commissione di merito, che ha consentito di definire un testo che sembra raccogliere il consenso sostanzialmente unanime dei gruppi; la finalità del provvedimento è, infatti, quella di introdurre nell'ordinamento norme in grado di stabilire una sorta di tracciabilità della filiera delle gemme, a garanzia sia degli operatori che dei consumatori. Rileva, pertanto, che il testo in esame reca disposizioni riguardanti le definizioni e le denominazioni commerciali, la responsabilità degli operatori, i laboratori di analisi e il regime sanzionatorio.
Per quanto concerne i profili di interesse della XI Commissione, segnala, innanzitutto, il comma 3 dell'articolo 8-bis, secondo il quale le regioni possono promuovere corsi di qualificazione per i soggetti che operano nel mercato gemmologico, volti alla conoscenza dei materiali di cui alla presente proposta di legge, alla loro lavorazione e alla loro commercializzazione; secondo tale disposizione, inoltre, la partecipazione ai corsi di qualificazione è volontaria e si conclude con il rilascio di un'attestazione di qualifica dell'operatore. Evidenzia altresì il comma 2 dell'articolo 12, in base al quale i laboratori abilitati al rilascio di certificazioni dei materiali gemmologici in commercio, iscritti in appositi elenchi tenuti dalle camere di commercio,

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devono offrire garanzie di indipendenza e di qualificazione tecnico-professionale, volte in particolare al settore della gemmologia per la determinazione della categoria di appartenenza dei materiali gemmologici in commercio ed essere in possesso di determinati requisiti.
In conclusione, preso atto del contenuto del provvedimento e delle norme di diretto interesse della Commissione, ritiene che sussistano le condizioni per un orientamento positivo; propone, pertanto, di esprimere un parere favorevole sul testo unificato in esame.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 29 settembre 2011.

Giulio SANTAGATA (PD), pur apprezzando l'onestà intellettuale del relatore, ampiamente dimostrata nel proprio intervento introduttivo, giudica riduttivo ricollegare la revisione al ribasso della crescita del PIL del Paese, come indicata nel documento in esame, all'andamento del commercio mondiale e ad un rallentamento delle capacità di esportazione delle aziende italiane. Fa notare, piuttosto, che i dati contenuti nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011 dimostrano inequivocabilmente che il punto debole del sistema economico italiano risiede nelle dinamiche della domanda interna ed è causato dal carattere recessivo e depressivo delle manovre poste in essere dall'Esecutivo. A tale riguardo, evidenzia che il Governo in carica, lungi dall'introdurre riforme di carattere strutturale in grado di rilanciare lo sviluppo, ha preferito mettere in campo operazioni finanziarie prive di prospettive a lungo termine, tese a reperire risorse disponibili nell'immediato, prevalentemente attraverso l'incremento delle entrate fiscali (se è vero che i tagli di spesa rappresentano meno di un terzo del complesso delle manovre ad oggi approvate), al solo scopo di affrontare in termini quantitativi la questione del debito pubblico. Ritiene emblematica, in questo senso, l'azione intrapresa sul fronte previdenziale, laddove - al fine di ridimensionare il peso della spesa pensionistica nel rapporto con i saldi di bilancio più complessivi, corrispondenti al totale della spesa sociale, in nome di una presunta sostenibilità finanziaria (peraltro già raggiunta da tempo in questo settore) - si è ritenuto di «fare cassa» sulla pelle dei pensionati, rischiando di pregiudicare l'adeguatezza delle prestazioni.
Ritiene, in conclusione, che il Governo, con le ultime manovre adottate, abbia perso l'ennesima occasione per invertire le tendenze della propria politica economica, rinunciando a realizzare quelle riforme organiche e strutturali che avrebbero potuto ridare fiducia ai lavoratori e alle imprese.

Maria Grazia GATTI (PD) fa notare che, prima dell'entrata in vigore degli ultimi provvedimenti di natura economica adottati dal Governo, l'uscita anticipata dal lavoro delle donne rispetto a quella degli uomini poteva essere interpretata come una sorta di risarcimento dovuto alle lavoratrici, per i danni da esse subiti in virtù delle note difficoltà nell'accesso alle professioni, della discontinuità delle loro carriere e della difficoltà nel conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro. Evidenzia, quindi, ironicamente che, con le recenti innovazioni legislative in materia previdenziale, richiamate dal documento in esame, si è pensato bene di eliminare ogni forma di risarcimento e di lasciare inalterato soltanto il danno, atteso che le donne si ritrovano ora a lavorare gli stessi anni degli uomini (peraltro, maturando prestazioni pensionistiche di gran lunga

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inferiori), sia nel settore pubblico che in quello privato, senza che tale inasprimento delle condizioni previdenziali sia stato accompagnato da adeguate politiche attive per il lavoro e la conciliazione. Nel ritenere che un investimento a favore delle donne avrebbe, al contrario, potuto rappresentare la «chiave di volta» per un deciso rilancio dell'economia, stigmatizza l'azione del Governo, che giudica gravemente penalizzante per le lavoratrici, oltre che per le sorti dello sviluppo dell'intero Paese.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur prendendo atto della particolare congiuntura internazionale che condiziona lo sviluppo economico del Paese e che ha, di conseguenza, imposto una rigorosa nota di aggiornamento del DEF, dichiara di condividere le osservazioni appena svolte circa l'esigenza di restituire alle donne parte delle risorse risparmiate con la previsione dell'innalzamento dell'età pensionabile. Ritiene, infatti, che sia giunto il momento di dare risposte concrete, in particolare, alle lavoratrici madri, in termini di riconoscimento di maggiori tutele e diritti nel mercato del lavoro, al fine di rendere possibile la conciliazione tra lo stesso lavoro e la vita familiare, anche mediante adeguati incentivi a taluni istituti esistenti, tra i quali cita il part-time. Auspica, dunque, che il relatore possa prendere spunto da tali riflessioni per inserire alcune considerazioni in materia nella propria proposta di parere.

Lucia CODURELLI (PD) stigmatizza l'operato del Governo, che ritiene si sia preoccupato soltanto di realizzare risparmi di bilancio a danno della collettività, riducendo la spesa sociale degli enti locali e incidendo negativamente sui servizi erogati in favore dei soggetti più deboli della società. Giudica punitiva nei confronti delle donne, in particolare, l'azione intrapresa dall'Esecutivo in campo previdenziale e assistenziale, atteso che misure quali l'innalzamento dell'età pensionabile anche nel settore privato e la limitazione del part-time nella Pubblica Amministrazione appaiono in contrasto con le legittime esigenze di conciliazione e non in linea con i diversi atti di indirizzo votati, all'unanimità, dalla XI Commissione in materia di pari opportunità. Fatto notare che gli ultimi interventi in materia economica del Governo appaiono di stampo depressivo e risultano privi di prospettive di crescita, invita la maggioranza a riflettere maggiormente su tali aspetti, al fine di garantire una inversione di rotta delle politiche pubbliche in favore delle donne e del Paese.
Esprime, per le ragioni esposte, un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene che sia in atto un «attacco frontale» al sistema del welfare, portato avanti dal Governo in carica (legittimato nella sua azione da importanti organismi di carattere internazionale), in nome di uno spirito neoliberista che mina alle basi i fondamentali diritti dei lavoratori. Ritiene particolarmente grave che l'azione del Governo miri a «fare cassa» in una materia delicata come quelle previdenziale, mediante forme di riduzione lineare della spesa che non tengono minimamente conto della diversità di prestazioni e di contribuzioni presenti nel sistema pensionistico. Al riguardo, fa notare che, mentre per i lavoratori autonomi si registrano saldi di spesa previdenziale di stampo negativo (segnale di una evidente incapacità di tenere in ordine i conti), a fronte di prestazioni erogate piuttosto elevate, per i lavoratori dipendenti e precari si rilevano tendenze opposte, dal momento che le pensioni risultano basse (se non inesistenti, come nel caso, frequente, dei lavoratori flessibili), pur in presenza di una contribuzione adeguata a tenere i bilanci in attivo. Fa notare, d'altra parte, che i recenti provvedimenti assunti in materia pensionistica rappresentano solo gli ultimi di una lunga serie di interventi, che - ad esempio, con l'allungamento delle «finestre di uscita» e l'innalzamento dell'età pensionabile - hanno intaccato interessi essenziali dei lavoratori, danneggiando, in particolare, le

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donne, alle quali nulla è stato restituito in termini di politiche di conciliazione. Fatto presente che sarebbe stato opportuno, piuttosto, prevedere forme di flessibilità in uscita dal lavoro, garantendo uno scivolamento verso la pensione più graduale e indolore, esprime una valutazione fortemente negativa sul provvedimento in esame, che giudica sbagliato e socialmente iniquo.

Giuliano CAZZOLA, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, fa presente che nella giornata di domani, dopo lo svolgimento degli ultimi, brevi, interventi che sono già stati preannunciati alla presidenza, sarà in grado di replicare alle diverse questioni emerse nel dibattito e di presentare la propria proposta di parere sul provvedimento in titolo.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 4 ottobre 2011.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.35 alle 15.20.