CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 settembre 2011
539.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 28 settembre 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.40.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05362 Fluvi: Misure per evitare turbolenze nei mercati finanziari sui titoli Finmeccanica, alla luce delle inchieste sul comportamento di taluni dirigenti.

Alberto FLUVI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione la propria interrogazione.

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Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Alberto FLUVI (PD), nel rilevare il carattere burocratico della risposta, nella quale il Sottosegretario si è limitato a dare conto delle numerose iniziative adottate dalla CONSOB nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e dei revisori legali dei conti di Finmeccanica, osserva come la finalità dell'atto di sindacato ispettivo non fosse quella di ottenere dal Governo circostanziati elementi di informazione riguardo a tali iniziative - essendo noto agli interroganti che le informazioni assunte dall'Autorità di vigilanza sono coperte dal segreto d'ufficio, ai sensi dell'articolo 4, comma 10, del TUF -, ma quello di segnalare una specifica questione alla quale la Commissione dovrà quanto prima dedicare la propria attenzione.
In particolare, l'interrogazione intende sollevare il problema della governance delle aziende partecipate dallo Stato, che la Commissione Finanze, competente per materia, dovrà affrontare a breve, procedendo, eventualmente, a una revisione della disciplina concernente le anzidette società.
Richiama, a tale proposito, le inchieste della magistratura che hanno coinvolto, negli ultimi giorni, proprio Finmeccanica, il primo gruppo industriale italiano nel settore dell'alta tecnologia, leader europeo nei sistemi di difesa, il quale vanta una presenza importante nel settore spaziale, dove detiene il controllo dei servizi satellitari, e dispone di una consolidata posizione di mercato a livello mondiale anche nei settori dei trasporti e dell'energia.
Più specificamente, ricorda come le suddette inchieste abbiano fatto emergere comportamenti del management tali da minare la reputazione del gruppo, con ripercussioni sul corso del titolo azionario, che si è ridotto di quattro volte rispetto ai massimi del 2007.
In tale contesto, ritiene che la Commissione debba attivarsi per introdurre nella disciplina riguardante la governance delle società partecipate dallo Stato meccanismi atti a rendere più trasparente il processo decisionale e, soprattutto, disposizioni che rendano più stringenti i controlli, a cominciare da quelli interni.

5-05405 Cera e Occhiuto: Iniziative per il salvataggio della Banca di Credito Cooperativo di Cosenza.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), pur ringraziando il sottosegretario, giudica la risposta insufficiente e burocratica, in quanto limitata alla mera esposizione della vicenda storica già narrata nella premessa dell'atto di sindacato ispettivo.
Osserva, quindi, come gli interroganti, lungi dall'invocare l'adozione di iniziative attinenti ai provvedimenti adottati dalla Banca d'Italia nell'esercizio delle proprie prerogative, in seguito al disposto scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e di controllo della Banca di credito cooperativo di Cosenza, intendessero chiedere al Governo una valutazione circa il comportamento del Fondo di garanzia istituzionale del credito cooperativo, il quale ha negato il proprio sostegno alla predetta Banca, concedendolo, invece, alla Banca Sviluppo, che ha già proceduto, in Calabria, all'acquisizione della BCC di San Vincenzo La Costa e che, a giudizio degli interroganti, non si troverebbe in una condizione più florida rispetto a quella della banca commissariata.
In proposito, osserva come sia viva la preoccupazione degli operatori economici calabresi, i quali temono che il predetto diniego celi, in realtà, il disegno della Federazione pugliese delle BCC - il cui responsabile dirige anche il predetto Fondo di garanzia che ha negato il sostegno alla banca di credito cooperativo cosentina

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- di procedere a una sorta di colonizzazione del sistema delle banche di credito cooperativo calabresi.
Auspica, quindi, che il Governo adotti, nell'ambito delle proprie competenze, ogni iniziativa volta a garantire la stabilità della Banca di credito cooperativo di Cosenza, tra l'altro verificando che la Banca Sviluppo e il Fondo di garanzia abbiano tenuto in tale vicenda un comportamento conforme alle regole di correttezza.

5-05406 Bernardo e Golfo: Emanazione della disciplina di attuazione della legge n. 120 del 2011 in materia di parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate in mercati regolamentati.

Lella GOLFO (PdL) rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmataria.

Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Lella GOLFO (PdL), nel ringraziare il sottosegretario per la puntuale e precisa risposta, rileva come, mentre la CONSOB abbia avviato la procedura per l'adozione del regolamento di cui all'articolo 1, comma 1, della legge n. 120 del 2011, concernente la violazione, l'applicazione e il rispetto delle disposizioni in materia di quota di genere, si registri un certo ritardo nell'iter di adozione del regolamento governativo previsto dall'articolo 3, comma 2, della predetta legge, mediante il quale devono essere stabiliti termini e modalità di applicazione delle disposizioni in materia di quota di genere alle società, costituite in Italia, controllate da pubbliche amministrazioni, non quotate in mercati regolamentati.

5-05407 Barbato: Proroga del termine di presentazione della domanda di variazione catastale degli immobili rurali.

Francesco BARBATO (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Francesco BARBATO (IdV) evidenzia come il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze con il quale sono state dettate le disposizioni attuative ai fini della presentazione della domanda per il riconoscimento della ruralità degli immobili accatastati in categorie diverse da quelle A6 e D10 sia stato emanato solo il 14 settembre scorso, e sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale addirittura il 21 settembre scorso, vale a dire pochissimi giorni prima della scadenza del termine del 30 settembre 2011, entro il quale migliaia di proprietari interessati a tale procedura sono chiamati a presentare la relativa domanda. È del tutto evidente, pertanto, come, a causa dei ritardi intervenuti nella predisposizione della disciplina attuativa, i cittadini interessati siano stati posti in una condizione di estrema difficoltà, anche in considerazione della necessità di raccogliere in tempi molto ristretti la documentazione da allegare alla predetta domanda.
La decisione del Governo di non disporre una proroga del termine citato rappresenta l'ennesima testimonianza dunque dell'assoluta indifferenza dell'Esecutivo dei confronti delle reali esigenze di numerosi imprenditori agricoli, i quali hanno visto trasformarsi una previsione legislativa che avrebbe potuto finalmente risolvere alcuni problemi in merito al riconoscimento del carattere di ruralità degli immobili in un'ulteriore fonte di disagio.
Considera quindi paradossale che la maggioranza, ed in particolare la Lega Nord, continuino a proclamare di voler difendere gli imprenditori agricoli, laddove le concrete scelte di governo dimostrano giornalmente il contrario.
Ribadisce infine l'assoluta necessità di prorogare il termine di presentazione della domanda, al fine di venire incontro alle esigenze di un settore, quello agricolo, già

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gravemente colpito dalla crisi economica in atto e dalla sempre più forte concorrenza internazionale.

5-05408 Forcolin: Problematiche relative al regime tributario dei contribuenti minimi.

Gianluca FORCOLIN (LNP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Gianluca FORCOLIN (LNP) rileva come la risposta abbia chiarito uno dei dubbi espressi dagli interroganti, segnatamente laddove precisa che, a partire dal 1o gennaio 2012, nei confronti dei contribuenti i quali precedentemente rientravano nel regime tributario dei contribuenti minimi e che ne sono stati esclusi in forza del dettato dell'articolo 27, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011, troveranno applicazione, ai fini del calcolo dell'IRPEF, le consuete regole di determinazione del reddito d'impresa e di lavoro autonomo, nonché le aliquote ordinarie. In tale contesto manifesta peraltro preoccupazione per le difficoltà che i contribuenti stessi incontreranno a causa del loro assoggettamento agli studi di settore, dai quali essi erano opportunamente esclusi fino all'entrata in vigore del predetto decreto-legge n. 98.
Nell'attuale situazione, invece, per effetto delle disposizioni recate dal citato articolo 27 del decreto-legge n. 98, molti di tali contribuenti, pur continuando a godere dell'esonero dalla liquidazione e dai versamenti periodici dell'imposta sul valore aggiunto, dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili, nonché dall'IRAP, potrebbero incorrere in segnalazioni di incongruità, a causa del divario tra i redditi dichiarati e i valori che lo studio di settore loro applicabile considera coerenti con il tipo di attività svolta.
A tale proposito, ricorda come il gruppo della Lega Nord Padania abbia presentato, in occasione dell'esame del decreto-legge n. 70 del 2011 - proprio in considerazione del fatto che il regime dei contribuenti minimi presenta indubbi vantaggi, in termini di carico fiscale, per molti soggetti che intraprendono un'attività di impresa, un'arte o una professione - alcuni emendamenti volti ad ampliare la platea dei beneficiari del regime dei contribuenti minimi, introducendo aliquote dell'imposta sostitutiva differenziate, crescenti con il crescere dei ricavi o dei compensi, nonché un ordine del giorno in tal senso, che è stato accolto dal Governo.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 28 settembre 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 14.15.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010.
C. 4621 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011.
C. 4622 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2011.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

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La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 27 settembre scorso.

Alberto FLUVI (PD), nell'esprimere fin d'ora la valutazione complessivamente negativa del suo gruppo sul disegno di legge in esame, evidenzia in primo luogo come il Rendiconto per l'esercizio finanziario 2010 testimoni ulteriormente del fallimento della politica economica del Governo, laddove evidenzia una netta riduzione delle spese in conto capitale. Infatti, la compressione degli investimenti pubblici rappresenta l'ennesimo, grave errore dell'Esecutivo, il quale, nell'attuale fase di recessione economica avrebbe dovuto, al contrario, incrementare gli investimenti, al fine di riavviare il ciclo economico.
Tale scelta erronea si inquadra, del resto, nell'ambito di una lunga serie di insuccessi dell'attuale Governo, richiamando, a titolo di esempio, la forte contestazione espressa nei confronti del Ministro delle infrastrutture Matteoli da parte degli imprenditori edili partecipanti nell'odierna riunione dell'ANCE, i quali hanno stigmatizzato come le misure adottate con la recente manovra finanziaria abbiano definitivamente messo in ginocchio un settore, quello edilizio, già afflitto da una gravissima crisi.
Passando quindi ai temi relativi al disegno di legge recante l'Assestamento del bilancio per il 2011, evidenzia come il provvedimento non sconti gli effetti finanziari determinati dalla già citata manovra correttiva, e non fornisca pertanto un quadro esaustivo dell'attuale situazione del bilancio pubblico. In particolare, il disegno di legge non dà conto degli effetti sulle entrate tributarie determinati da alcune misure fiscali, quali l'introduzione del regime opzionale della cosiddetta «cedolare secca» sui redditi da locazione. Tale elemento di criticità è stato del resto evidenziato dalla Corte dei conti, la quale ha lamentato, in generale, come il documento non fornisca una fotografia sufficientemente chiara della gestione di bilancio e delle modificazioni intervenute rispetto alle previsioni contabili di inizio anno, ad esempio per quanto riguarda l'andamento dei residui, la stima degli accertamenti nel settore delle entrate extratributarie, nonché in merito a talune incongruenze tra accertamenti di entrata e versamenti.
Alla luce di tali considerazioni, sottolinea la necessità, prima di procedere ulteriormente nell'esame dei provvedimenti, che il Governo fornisca alcuni elementi di chiarimento, chiedendo pertanto di non concludere l'esame nella seduta odierna.

Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alle considerazioni del deputato Fluvi circa il fatto che il disegno di legge di Assestamento non sconta gli effetti della manovra finanziaria aggiuntiva adottata dal Governo nello scorso agosto, ricorda che il provvedimento è stato approvato in prima lettura dal Senato nello stesso giorno in cui la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 138 del 2011, recante appunto la predetta manovra finanziaria.
Ritiene quindi che la Camera potrà ulteriormente modificare il testo del disegno di legge in esame, al fine di tener conto del contenuto del decreto-legge n. 138.

Alberto FLUVI (PD) sottolinea come, nel caso in cui la Commissione Bilancio ritenesse di integrare il contenuto del disegno di legge in esame per tener conto delle novità introdotte nel decreto-legge n. 138, il provvedimento dovrebbe essere nuovamente sottoposto all'esame delle Commissioni competenti in sede consultiva, in particolare alla Commissione Finanze, in considerazione della rilevanza, sotto il profilo tributario, delle misure recate dal predetto decreto-legge n. 138.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, osserva come, mentre gli elementi recati dal Rendiconto 2010 devono considerarsi definitivi, i dati contenuti nel disegno di legge recante l'Assestamento del bilancio per il 2011 siano necessariamente parziali, in quanto compiutamente aggiornati solo fino

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al mese di giugno, nel quale il disegno di legge steso è stato presentato al Senato, e debbano pertanto essere aggiornati. Ciò vale, ad esempio, per quanto riguarda il gettito della cosiddetta «cedolare secca» sugli affitti, il quale risulterà certamente più alto, a fine anno, di quanto finora indicato.
Rileva peraltro, come, al di là di eventuali esigenze puntuali di integrazione, il Governo disponga certamente delle informazioni più precise ed affidabili relativamente alla gestione del bilancio dello Stato.

Marco CAUSI (PD), nel riservarsi di intervenire successivamente sul merito del provvedimento, chiede al sottosegretario di chiarire preliminarmente due questioni di fondo attinenti al contenuto dei provvedimenti in esame.
In primo luogo, ritiene necessario approfondire i motivi per i quali si registra una differenza sempre più marcata tra l'ammontare delle previsioni di entrate e di spesa in termini di competenza e quello delle previsioni in termini di cassa, sottolineando come tale crescente divaricazione rischi di pregiudicare l'efficacia analitica dei documenti di bilancio. Inoltre, considera opportuno che l'Esecutivo esprima il suo giudizio rispetto all'andamento non positivo delle entrate derivanti dalle lotterie, evidenziato sia dal Rendiconto sia dall'Assestamento, sottolineando come tale dinamica rischi di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi di gettito fissati in questo settore dal Governo.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta da convocare nella giornata di domani.

La seduta termina alle 14.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato svolto:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI