CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 settembre 2011
538.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.40.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010.
C. 4621 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011.
C. 4622 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in oggetto.

Mario PESCANTE, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata, ai fini del parere da rendere alla V Commissione

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Bilancio, per l'esame congiunto dei disegni di legge n. 4621 e n. 4622 riguardanti il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 e le disposizioni per l'assestamento del Bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di competenza.
Al termine dell'esame preliminare, l'iter proseguirà distintamente. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione su ciascuno dei predetti provvedimenti, cui saranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, sottolinea che l'esame parlamentare dei disegni di legge di rendiconto e di assestamento troppo spesso è stato vissuto come un adempimento formale. Si tratta però di un errore, in quanto un'analisi attenta dei dati contenuti nei provvedimenti consente al Parlamento di compiere un'attenta valutazione dell'andamento della spesa pubblica, quella spending review di cui tanto si parla. Per la Commissione XIV, inoltre, assume particolare rilievo, all'interno del rendiconto, l'allegato sui flussi finanziari con l'Unione europea. Insieme, l'esame dei disegni di legge di rendiconto e di assestamento rappresenta anche l'occasione per una valutazione del Conto consuntivo della Presidenza del Consiglio, approvato autonomamente con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nello scorso mese di maggio, il quale reca al suo interno i dati relativi al Dipartimento delle Politiche comunitarie.
Preannuncia che si soffermerà, nel prosieguo della relazione, sui contenuti dei singoli provvedimenti. Osserva però preliminarmente che sicuramente il disegno di legge di assestamento sconta una riduzione degli stanziamenti relativi alle politiche europee, che era logico attendersi, dato il contesto generale della finanza pubblica. Al tempo stesso, però, il conto consuntivo del Dipartimento delle politiche comunitarie dimostra una capacità di quella amministrazione di realizzare dei risparmi (di oltre 800.000 euro) potenziando insieme alcuni servizi importanti come l'informazione sulle attività dell'Unione europea e la formazione dei funzionari pubblici. Di notevole interesse appare anche l'allegato relativo ai flussi finanziari tra Italia e Unione europea, dal quale si ricava come i contributi dell'Unione accreditati all'Italia siano aumentati nel 2010. Questo mentre il rendiconto evidenzia una diminuzione rispetto al bilancio di previsione delle somme versate all'Unione europea a titolo di risorsa IVA e risorsa RNL, sia pure di importo pari, 300 milioni, all'incremento che invece si è registrato di somme versate all'Unione a titolo di risorse proprie tradizionali. I dati confermano quindi la centralità, soprattutto in questa fase di difficoltà della finanza pubblica, di un uso efficiente delle consistenti risorse provenienti dall'Unione europea.
Con riferimento al disegno di legge di Rendiconto generale per l'anno 2010, segnala che i dati riguardanti le politiche comunitarie sono esposti nel Conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze, e più precisamente nella Missione 3 - L'Italia nell'Europa e nel mondo, che comprende sia il Programma 3.1 - Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (che fa capo al Centro di responsabilità 4 - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, Conto del Ministero dell'economia e delle finanze), sia il Programma 3.2 - Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (che fa capo al Centro di responsabilità 3 - Dipartimento del tesoro, Conto del Ministero dell'Economia e delle finanze).
Le previsioni iniziali 2010 relative alla Missione 3 risultavano essere, nella legge di bilancio 2010, pari a 22.974,1 milioni di euro; con la legge di assestamento 2010 e le ulteriori variazioni per atto amministrativo intervenute nel corso dell'anno, le dotazioni iniziali di competenza hanno registrato un aumento di 173,8 milioni di euro.
Nel corso dell'esercizio 2010 alla Missione 3 sono stati pertanto attribuiti complessivamente 23.147,9 milioni di euro.

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Gli importi effettivamente pagati sono stati pari a 21.235,4 milioni e quelli rimasti da pagare circa 130,9 milioni: si registra pertanto un'economia di spesa pari a 1.781,6 milioni di euro.
Per il Programma 3.1 (Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE) le previsioni definitive sono pari a 22.505,5 milioni di euro, mentre quelle iniziali erano di 22.512 milioni.
Le somme effettivamente pagate ammontano a 20.730,7 milioni e quelle rimaste da pagare 0,837 milioni, con un'economia di spesa pari a 1.773 milioni.
In particolare i capitoli direttamente interessati alla partecipazione italiana alle politiche di bilancio UE registrano le seguenti variazioni: Capitolo 2751 - somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'UE a titolo di risorsa RNL e di risorsa IVA: 14.800 milioni di euro, con una diminuzione di 300 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali 2010 (15.100 milioni di euro); Capitolo 2752 - somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'UE a titolo di risorse proprie tradizionali: 2.400 milioni di euro, con un incremento di 300 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali 2010 (2.100 milioni); Capitolo 7493 - somme da versare al conto corrente infruttifero presso la Tesoreria centrale dello Stato denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti nazionali»: 5.294,450 milioni di euro (l'importo è rimasto invariato rispetto alle previsioni iniziali 2010).
Nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010 viene evidenziata l'esposizione contabile dei flussi finanziari intercorsi tra l'Italia e l'UE. In particolare, si evidenzia che nel corso dell'esercizio 2010 sono stati accreditati all'Italia contributi per 8.375,4 milioni di euro, con un aumento del 6,84 per cento rispetto all'anno 2009.
La parte più importante (4.828,6 milioni di euro) attiene alle azioni cofinanziate dal FEAGA (interventi per la politica agricola comune) con un incremento della contribuzione del 3,02 per cento rispetto al 2008.
Gli accrediti effettuati dall'UE all'Italia sono affluiti sul conto corrente di tesoreria n., 23211 (Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti UE) per 3.546,8 milioni di euro, e sul c/c di tesoreria n. 23205 (Ministero dell'economia -FEAGA) per 4.828,6 milioni di euro.
Dal confronto con gli accrediti relativi al 2009 risulta un sensibile decremento degli introiti relativi al Fondo Pesca (-297,07 per cento), al FEOGA (-142,77 per cento) ed al FSE (-71,56 per cento). La parte più rilevante degli accrediti ha riguardato il FEAGA, con oltre il 57 per cento delle entrate totale ed un aumento di circa il 3 per cento rispetto agli accrediti 2009; inoltre, rispetto all'anno precedente è stato rifinanziato completamente il FEP.
Nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia per l'anno finanziario 2010 un capitolo è dedicato alle erogazioni effettuate dal Fondo di rotazione per le politiche comunitarie, istituito dall'articolo 5 della legge n. 183 del 1987. Al Fondo di rotazione, nel corso del 2010, sono confluite somme per circa 10.625,4 milioni di euro, di cui 3.546,8 milioni di euro provenienti dal bilancio comunitario e 7.078,6 milioni dal bilancio nazionale. A fronte di queste risorse, integrate dalle giacenze risultanti all'inizio dell'esercizio, il Fondo ha effettuato nel 2010 trasferimenti per finanziare interventi relativi alle finalità individuate in sede comunitaria per 3.548,7 milioni di euro dal c/c 23211, e per 3.917,5 milioni di euro dal c/c 23209.
Con riferimento agli aspetti del disegno di legge di assestamento di interesse della Commissione XIV, segnala che, se nel bilancio di previsione 2011 alla Missione 3 (Italia in Europa e nel Mondo), erano stati complessivamente attribuiti 24.165,5 milioni di euro, nel corso dell'esercizio a tale Missione sono stati attribuiti ulteriori 101,6 milioni di euro, mentre con il disegno

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di legge di assestamento viene proposta una riduzione dello stanziamento di circa 573,6 milioni di euro.
In proposito, ricorda che, alla riduzione già prevista dal disegno di legge originario, si è aggiunta, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.1000 del Governo al Senato, la trasformazione riduzioni di spesa degli accantonamenti operati ai sensi dell'articolo 1, comma 13, della legge di stabilità per il 2011 (legge n. 220 del 2010).
Le previsioni assestate della missione riportano pertanto uno stanziamento pari a 23.693,4 milioni di euro.
La riduzione riguarda, in particolare, il Programma 3.1 - Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE che subisce un decremento complessivo pari a 599,6 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece il Programma 3.2 - Politica economica e finanziaria in ambito internazionale, segnala che lo stanziamento iscritto nelle previsioni iniziali ammontava a 455,9 milioni; a seguito delle variazioni avvenute nel corso dell'esercizio le poste iscritte sono aumentate di 101 milioni e con il disegno di legge di assestamento viene proposto un ulteriore incremento di 26 milioni: le previsioni assestate risultano essere pertanto pari a 455,9 milioni di euro.
Altro elemento di interesse collegato ai rapporti con l'Unione europea e contenuto nel disegno di legge di assestamento 2011 è costituito dal dato relativo all'ammontare dei finanziamenti al bilancio dell'UE, che nelle previsioni iniziali ammontavano a 15.500 milioni di euro. Nel disegno di legge di assestamento 2011 viene proposta una riduzione di 600 milioni di euro dello stanziamento del capitolo 2751, riguardante le somme da versare a titolo di risorse complementari (risorse RNL e IVA).
Nel disegno di legge di assestamento 2011 è altresì riportato lo stanziamento previsto per il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (cap. 7493): rispetto alle previsioni iniziali il capitolo non registra alcuna variazione; pertanto lo stanziamento iscritto resta confermato di 5,295,45 milioni di euro.
Quanto ai dati di spesa del Dipartimento per le politiche comunitarie nel 2010, evidenzia che il Conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2010 è stato approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 maggio 2011. Le previsioni iniziali di spesa per il 2010 del Dipartimento per le politiche comunitarie ammontavano a 2,846 milioni di euro; nel corso dell'anno finanziario si è registrato un incremento di 0,032 milioni di euro e pertanto le previsioni finali 2010 risultano essere pari a 2,878 milioni di euro, di cui 2,877 milioni riguardano le spese correnti.
I pagamenti effettuati nel corso del medesimo anno sono stati pari a 1,417 milioni di euro e sono state impegnate somme, rimaste da pagare, per altri 0,623 milioni di euro, per un totale di somme impegnate per il 2010 di 2,040 milioni di euro. Pertanto la capacità di spesa si è attestata intorno al 70 per cento circa. Risultano quindi in economia, rispetto alle previsioni di spesa, 0,838 milioni di euro.
Nella Relazione illustrativa al conto finanziario 2010 della Presidenza del Consiglio si segnalano, tra le iniziative più significative poste in essere dal Dipartimento nel periodo considerato, quelle relative: all'adeguamento dell'ordinamento nazionale al Trattato di Lisbona; al miglioramento dell'attività di coordinamento delle Amministrazioni statali per un maggiore coinvolgimento nella definizione strategica delle politiche europee sia nella cosiddetta fase ascendente, sia negli obblighi collegati alla Strategia «Europa 2020»; alla riduzione del numero di procedure di infrazione; all'intensificazione della campagna di informazione e comunicazione rivolta al grande pubblico.
Tra i capitoli che hanno registrato le più significative variazioni segnala il capitolo 328 - Spese per l'informazione comunitaria, con un incremento di 220,2 milioni di euro e il Capitolo 333 - Spese per la formazione comunitaria di operatori pubblici e privati, con un incremento di 0,164 milioni di euro.

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Mario PESCANTE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare congiunto dei provvedimenti.
Propone quindi - poiché l'esame del provvedimento è previsto in Assemblea già a partire dal prossimo lunedì 3 ottobre - di fissare il termine per la presentazione di emendamenti alle ore 10 di domani mattina, affinché la Commissione possa concludere l'esame nella seduta già convocata per domani.

La Commissione concorda.

Mario PESCANTE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alle Commissioni I e II).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 settembre 2011.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, preso atto del dibattito svoltosi nella seduta dello scorso 21 settembre, formula una proposta di parere favorevole.

Enrico FARINONE (PD) ribadisce le osservazioni critiche già espresse a nome del suo gruppo e preannuncia quindi il voto contrario sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.

Isidoro GOTTARDO (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.

Gaetano PORCINO (IdV) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.50.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.50.

Schema di decreto legislativo recante disciplina dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e della sicurezza, in attuazione della direttiva 2009/81/CE.
Atto n. 389.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 20 settembre 2011.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato), che illustra nel dettaglio.

Sandro GOZI (PD) esprime una valutazione negativa, che non è rivolta allo schema di decreto in esame, ma piuttosto alla direttiva 2009/81/CE oggetto di recepimento, che rappresenta a suo avviso una occasione mancata di intervenire nel settore degli appalti in materia di difesa nazionale. Si tratta infatti di un settore che - come rilevato dallo stesso relatore nella sua illustrazione - è stato a lungo escluso dalla disciplina del mercato unico europeo. Sarebbe stato invece interesse degli Stati membri lavorare per un'attuazione

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rapida di un mercato europeo dell'industria della difesa, anche ai fini più generali dello sviluppo di una politica di difesa comune. Avrebbe dunque auspicato maggiore coraggio e lungimiranza da parte della Commissione europea.
Tali considerazioni - più che profili problematici in ordine alla compatibilità dello schema di decreto con la normativa dell'Unione europea - motivano l'astensione del gruppo del PD sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.

Isidoro GOTTARDO (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.

Gaetano PORCINO (IdV) preannuncia l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.55.

Libro verde sul futuro dell'IVA: Verso un sistema dell'IVA più semplice, solido ed efficiente.
COM(2010)695 def.

(Parere alla VI Commissione).
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 giugno 2011.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, si riserva di formulare, in una prossima seduta, una proposta di parere, anche alla luce del dibattito in corso di svolgimento pressi la VI Commissione Finanze.

Mario PESCANTE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

COMITATO PERMANENTE PER L'ESAME DEI PROGETTI DI ATTI DELL'UE

Martedì 27 settembre 2011. - Presidenza del presidente Sandro GOZI.

La seduta comincia alle 15.

Comunicazioni del Presidente.

Sandro GOZI, presidente, avverte che, dopo l'ultima seduta del Comitato, svoltasi il 29 giugno 2011, sono stati assegnati alla Commissione politiche dell'Unione europea, ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, venti nuovi progetti legislativi dell'Unione europea per i quali è pendente il termine di otto settimane previsto dal Protocollo n. 2 allegato al Trattato.
Tenuto conto delle decisioni dell'Ufficio di Presidenza della XIV Commissione, il Comitato per l'esame dei progetti di atti UE è chiamato a selezionare i progetti di atti che potrebbero costituire oggetto di esame effettivo da parte della Commissione stessa.
Sulla base di una prima valutazione, nessuno dei progetti trasmessi presenta aspetti rilevanti ai fini della valutazione di sussidiarietà.

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La XIV Commissione potrebbe invece avviare, ex articolo 127 del Regolamento, l'esame dei seguenti progetti di atti e documenti dell'Unione europea.
Meriterebbe di essere esaminata innanzitutto la proposta di regolamento che istituisce un'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale (COM(2011)445 definitivo). La proposta prospetta l'istituzione di una nuova e autonoma procedura europea per il sequestro conservativo su conti bancari che consentirebbe al creditore di evitare il trasferimento o il ritiro dei beni del debitore in un qualunque conto bancario ubicato nell'Unione europea. La procedura europea sarebbe accessibile a cittadini e imprese, in alternativa alle procedure vigenti ai sensi della legislazione nazionale. Il regolamento proposto disciplinerebbe, in particolare, la procedura di emissione di un'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari e la sua attuazione a carico della banca presso cui si trovano le somme. L'ordinanza europea avrebbe natura prettamente cautelare, in quanto si limiterebbe a bloccare i depositi del debitore senza consentire il versamento di somme al creditore e avrebbe un effetto in rem, avendo ad oggetto specifici depositi bancari e non la persona del debitore. In coerenza con l'orientamento tenuto dal Comitato in merito a precedenti proposte relative alla cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, ritiene opportuno esaminare la proposta nel merito al fine di verificarne l'impatto sul nostro ordinamento sostanziale e processuale.
Un ulteriore atto di particolare interesse è la Comunicazione della Commissione «L'applicazione dei criteri di distribuzione delle risorse fra Stati membri nell'ambito del Fondo per le frontiere esterne, del Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi e del Fondo europeo per i rimpatri» (COM(2011)448 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali). La comunicazione ha grande rilevanza, anche in vista del negoziato sul quadro finanziario pluriennale 2007-2013, in quanto illustra, per gli esercizi finanziari 2007-2011, la ripartizione effettiva della dotazione del Fondo che dovrebbe operare strumento di solidarietà finanziaria su una gestione integrata delle frontiere nell'Unione europea.
Richiama quindi la proposta di regolamento relativo alla politica comune della pesca (COM(2011)425 definitivo), assegnata alla XIII Commissione (Agricoltura), che appare di estrema importanza in quanto prospetta una radicale riforma della politica della pesca che dovrebbe entrare in vigore nel 2013. Trattandosi di un settore rilevante per il nostro Paese sul piano economico, occupazione ed ambientale, appare necessario svolgere una valutazione approfondita delle misure prospettare dalla Commissione europea.
Segnala quindi la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili all'interno dell'Unione (COM(2011)402 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti). La proposta prospetta una rifusione della disciplina vigente introducendo alcune importanti innovazioni. In considerazione della crescente rilevanza dei servizi di roaming e dei problemi riscontrati nel funzionamento del mercato, appare opportuno svolgere un esame accurato della proposta.
Richiama inoltre l'attenzione dei colleghi sul Libro verde sulla distribuzione online di opere audiovisive nell'Unione europea - Verso un mercato unico del digitale: opportunità e sfide (COM(2011)427 definitivo), che è assegnato in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti). Il documento analizza l'effetto degli sviluppi tecnologici sulla distribuzione e sull'accesso alle opere audiovisive e cinematografiche, avviando un dibattito sull'esigenza di eventuali interventi normativi europei. Il Libro verde affronta questioni di estrema delicatezza quale la gestione dei diritti per la distribuzione online dei servizi di media audiovisivi e la remunerazioni dei titolari per l'utilizzo online delle proprie opere.

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Segnala infine la proposta di regolamento sulla definizione, la designazione, la presentazione, l'etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati (COM(2011)530 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura). La proposta introduce modifiche alla normativa vigente intese ad adeguare le definizioni utilizzate all'evoluzione tecnica, ad allineare la normativa vigente in materia di indicazioni geografiche all'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (Accordo TRIPS), ad introdurre una politica per la qualità per i prodotti vitivinicoli aromatizzati sulla base delle definizioni vigenti dei prodotti medesimi, ad aggiornare talune denominazioni di vendita, alla luce della possibilità di aumentare il livello di vino anziché ricorrere all'aggiunta diretta di alcole, assicurando così una corretta informazione del consumatore; a delegare alla Commissione la competenza per la modifica delle definizioni e delle designazioni dei prodotti, nonché a definire criteri guida per il riconoscimento di nuove indicazioni geografiche.

Isidoro GOTTARDO (PdL) ritiene opportuno, anche in considerazione dei contenuti dell'atto, rimettere alla valutazione della Commissione di merito l'opportunità di avviarne l'esame.

Sandro GOZI, presidente, propone quindi di sottoporre all'Ufficio di Presidenza della XIV Commissione la proposta di avviare l'esame dei primi cinque atti dell'Unione europea richiamati.

Il Comitato concorda.

La seduta termina alle 15.05.