CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 settembre 2011
535.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 20 settembre 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti e Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alla ripartizione delle risorse previste dall'ultima voce dell'elenco 1 di cui all'articolo 1, comma 40, della legge 13 dicembre 2010, n. 220.
Atto n. 401.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Giancarlo GIORGETTI, presidente e relatore, ricorda che il comma 40 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2011 reca il rifinanziamento per l'anno 2011 del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili del Ministero dell'economia e finanze, di cui all'articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009, nell'importo complessivo di 924 milioni di euro per l'anno 2011, disciplinando altresì le modalità e le procedure contabili ai fini del riparto delle suddette disponibilità. A tal fine, la norma prevede che una quota delle predette risorse, pari a 874 milioni di euro, sia destinata al finanziamento di specifiche finalità, indicate nell'elenco 1 allegato alla legge di

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stabilità 2011, negli importi ivi previsti, con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Fa presente che le ulteriori risorse, inizialmente pari a 50 milioni di euro e successivamente incrementate dal decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, sono invece destinate ad assicurare il finanziamento di interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori, alle attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali. Alla ripartizione di tale quota e all'individuazione dei beneficiari si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, in coerenza con apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari. Per quanto riguarda, invece, le risorse di cui all'elenco 1, ricorda che esso da un lato prevede specifici rifinanziamenti per una serie di finalità, individuando puntualmente le autorizzazioni di spesa da rifinanziare e gli importi da destinare agli interventi indicati, mentre, dall'altro, all'ultima voce prevede la destinazione di 250 milioni per il finanziamento di una serie di interventi titolati sotto la voce «interventi di carattere sociale» relativi: alla partecipazione italiana a banche e fondi internazionali; alla gratuità parziale dei libri di testo scolastici; alla stipula di convenzione con i comuni finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili nella scuola, nei comuni di Napoli e di Palermo e nelle Regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Osserva che le risorse delle prime voci dell'elenco 1 sono state già assegnate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 maggio 2011, mentre per l'assegnazione delle risorse di cui all'ultima voce, il comma 40 dispone che alla ripartizione dell'importo complessivo tra le finalità indicate si provveda con un unico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, previo parere conforme delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, da rendere entro 30 giorni dalla data di trasmissione della richiesta. Fa presente che lo schema in esame provvede appunto al riparto delle disponibilità relative all'ultima voce dell'elenco 1 allegato alla legge di stabilità, tra le finalità indicate in elenco. Per quanto concerne le risorse da ripartire, evidenzia in primo luogo che rispetto alla somma di 250 milioni di euro indicata nell'elenco 1, lo schema di decreto in esame provvede a ripartire un importo inferiore, pari a 237,5 milioni di euro. Rileva che, come evidenziato nella premessa dello schema di decreto, la riduzione dell'importo iniziale di 12,5 milioni di euro è stata disposta ai sensi dell'articolo 21, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che ha previsto una riduzione di pari importo della dotazione del Fondo. Per quanto concerne le finalità cui sono destinate le suddette risorse, ricorda in primo luogo che l'articolo 21, comma 10, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, ha integrato l'ultima voce dell'elenco 1 della legge di stabilità 2011, inserendo tra le finalità che beneficiano del riparto delle somme gli «eventi celebrativi di carattere internazionale». Per quanto concerne la ripartizione proposta, fa presente che 103 milioni di euro sono destinati ad assicurare la gratuità parziale dei libri di testo scolastici, mentre 130 milioni di euro sono finalizzati alla stipula di convenzione con i comuni finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili. Evidenzia che, di tali ultimi fondi, 110 milioni di euro sono destinati ai lavoratori di Napoli e Palermo, 19 milioni di euro ai lavoratori della scuola e un milione di euro a quelli dei comuni con meno di 50.000 abitanti. Fa presente che agli eventi celebrativi di carattere internazionale sono invece destinati 4,5 milioni di euro. In mancanza di specifiche indicazioni normative potrebbe essere utile che il Governo indichi in modo

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puntuale gli eventi ai quali si intende destinare il finanziamento. Segnala, infine, che lo schema in esame non assegna risorse alla finalità relativa alla partecipazione italiana a banche e fondi internazionali, nonostante tale finalità sia indicata espressamente nell'elenco 1. Al riguardo, osserva tuttavia che, come evidenziato nella relazione illustrativa allegata allo schema in esame, l'articolo 21, comma 6, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, ha autorizzato, per la suddetta finalità, la spesa di 200 milioni di euro per l'anno 2011. Ricordo in proposito che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo 2010 aveva destinato alla partecipazione italiana a banche e fondi internazionali nel 2010 130 milioni di euro.

Il sottosegretario Bruno CESARIO, nel sottolineare l'urgenza del provvedimento, che risponde ad esigenze sociali importanti, esprime la disponibilità del Governo a specificare gli interventi che si intende adottare con riferimento alla voce «eventi celebrativi di carattere internazionale», anche presentando un'apposita relazione in tal senso. In ragione dell'attesa dell'emanazione del provvedimento in tutto il territorio nazionale, chiede tuttavia alla Commissione di procedere celermente.

Maino MARCHI (PD), pur dichiarando di condividere l'urgenza dell'adozione definitiva del provvedimento in esame, che reca importanti interventi sul piano sociale, ritiene che la Commissione, anche alla luce del particolare rilievo procedurale del parere che essa è chiamata ad esprimere, dovrebbe preliminarmente acquisire precisi elementi di valutazione in ordine alle motivazioni sottese alla ripartizione proposta dal Governo. In proposito, rileva che la relazione illustrativa fornisce indicazioni in ordine al mancato finanziamento della finalità relativa alla partecipazione italiana a banche e fondi internazionali e che alla gratuità parziale dei libri di testo scolastici sono destinati 103 milioni di euro, importo pari a quello attribuito nel 2010. Chiede, quindi, al Governo di precisare in primo luogo il motivo della scelta di destinare 4,5 milioni di euro ad eventi celebrativi di carattere internazionale, indicando anche quali siano gli eventi che si intende finanziare, nonché di chiarire perché alla stabilizzazione dei lavoratori impiegati siano destinate somme notevolmente inferiori rispetto a quelle attribuite alla medesima finalità nel 2010.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) sottolinea la necessità che vengano forniti alla Commissione ulteriori elementi di valutazione. Con particolare riferimento alla voce «eventi celebrativi di carattere internazionale», evidenzia l'opportunità di disporre del quadro esatto degli interventi che si intende realizzare per potere valutare la congruità della somma prevista. Chiede quindi di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento per svolgere i necessari approfondimenti, pur garantendo la disponibilità del suo gruppo ad una rapida conclusione dell'esame in ragione delle esigenze richiamate dal rappresentante del Governo.

Massimo VANNUCCI (PD), nel rilevare che lo schema in esame completa sostanzialmente le procedure di ripartizione delle risorse di cui all'elenco 1 richiamato dall'articolo 1, comma 40, della legge di stabilità per il 2011, sottolinea l'opportunità di procedere ad assegnare in tempi brevi anche le risorse di cui al quinto periodo del medesimo comma 40. Si associa, inoltre, alle richieste di chiarimento del collega Marchi in ordine al finanziamento delle convenzioni relative all'utilizzo dei lavoratori socialmente utili.

Massimo BITONCI (LNP), pur concordando con le ragioni di celerità richiamate dal rappresentante del Governo, ritiene necessario un ulteriore approfondimento per meglio comprendere la portata degli interventi previsti e chiede quindi di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento.

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Renato CAMBURSANO (IdV) condivide l'opportunità di un rinvio del seguito dell'esame dello schema, sottolineando l'esigenza che il Governo fornisca i chiarimenti richiesti nel corso del dibattito.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che il sottosegretario Cesario ha assunto a nome del Governo l'impegno di fornire alla Commissione i chiarimenti richiesti e rinvia pertanto il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 20 settembre 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.55.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
C. 3465 e abb.-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere favorevole - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, osserva preliminarmente che il provvedimento, recante norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 26 luglio 2011. Ricorda che in quell'occasione, la Commissione bilancio ha espresso un parere favorevole formulando due condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione e che la Commissione ambiente, nella seduta del 27 luglio 2011, ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente, recependo le condizioni formulate dalla Commissione bilancio, nonché quelle contenute nei pareri espressi dalle Commissioni affari costituzionali e giustizia e l'osservazione formulata dalla Commissione agricoltura. Sottolinea che tali modifiche non incidono, peraltro, sul contenuto finanziario del provvedimento e che il testo all'esame dell'Assemblea non sembra, quindi, presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Al riguardo ritiene, comunque, opportuna una conferma da parte del Governo. Con riferimento alle proposte emendative trasmesse dall'Assemblea, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo sull'emendamento Zamparutti 1.51, che modifica l'articolo 1, rendendo obbligatoria e non più facoltativa la realizzazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università e negli istituti di istruzione superiore, di iniziative per la conoscenza dell'ecosistema boschivo e per il rispetto delle specie arboree. Al riguardo, considerato che l'articolo 1 già prevede una clausola di neutralità finanziaria, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se la stessa possa risultare idonea anche alla luce della modifica disposta dalla proposta emendativa in esame. Chiede inoltre al Governo di esprimere il proprio avviso sull'emendamento Zamparutti 3.50, che attribuisce al Comitato di cui all'articolo 3 anche il compito di verificare le azioni poste in essere dagli enti locali a garanzia della sicurezza delle alberate stradali e dei singoli alberi posti a dimora nonché di promuovere le suddette attività per migliorare la tutela dei cittadini. Al riguardo, considerato che l'articolo 3 già prevede una clausola di neutralità finanziaria, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se la stessa possa risultare idonea anche alla luce delle modifiche disposte dalla proposta emendativa in esame. Sulle proposte emendative Morassut 3.01 e Morassut 3.050, che prevedono, tra le altre cose, che le maggiori entrate derivanti dai contributi per il rilascio del permesso di costruire e dalle sanzioni previste dal testo unico in materia di edilizia di cui al decreto del Presidente

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della Repubblica n. 380 del 2001, siano destinate, entro il limite massimo del 25 per cento annuo, alla realizzazione di opere pubbliche di urbanizzazione, di recupero urbanistico e di manutenzione del patrimonio comunale e che le regioni e i comuni possano prevedere incentivi alla gestione diretta delle aree e degli immobili riservati alle attività collettive e sociali anche mediante la riduzione del prelievo fiscale, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli effetti finanziari a carico della finanza pubblica derivanti dalle medesime proposte emendative. Sull'articolo aggiuntivo Piffari 4.050, che prevede il rifinanziamento del Fondo per la forestazione e per le aree verdi urbane nella misura di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, e che al relativo onere si provveda mediante utilizzo del Fondo per interventi strutturali di politica economica, segnala l'opportunità di acquisire l'avviso del Governo in ordine alla sussistenza delle risorse delle quali è previsto l'utilizzo sul Fondo per interventi strutturali di politica economica. Sugli emendamenti Morassut 5.50 e Zamparutti 5.52, che modificano l'articolo 5, rendendo obbligatoria e non più facoltativa l'adozione di iniziative per incrementare gli spazi verdi urbani, considerato che l'articolo 5 già prevede che le suddette iniziative si svolgano nei limiti delle risorse disponibili, giudica opportuno che il Governo chiarisca se la modifica prevista dalle proposte emendative sia compatibile con la salvaguardia degli equilibri finanziari; sull'emendamento Piffari 5.1, che prevede un contributo statale ai comuni di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 per l'adozione di misure volte a favorire la riorganizzazione di insediamenti residenziali e produttivi esistenti, nonché a ripristinare il paesaggio rurale e forestale, disponendo che al relativo onere si provveda mediante utilizzo del Fondo per interventi strutturali di politica economica, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla sussistenza delle risorse delle quali è previsto l'utilizzo sul Fondo per interventi strutturali di politica economica. Sull'emendamento Bocci 5.3, che prevede una detrazione fiscale relativa alle spese documentate per la progettazione, realizzazione e manutenzione di coperture a verde, giardini pensili e orti urbani, a tal fine istituendo un Fondo presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con una dotazione di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2012 e disponendo che al relativo onere si provveda mediante l'incremento del 5 per cento della tassazione dei superalcolici, al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione dell'onere e della copertura finanziaria prevista. Sull'emendamento Bratti 7.51, che prevede lo svolgimento di interventi per la sicurezza stradale da parte delle regioni, ponendo i relativi oneri a carico del bilancio dello Stato ai sensi del comma 5, considerato che le risorse del comma 5 sono già destinate al censimento degli alberi monumentali, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla possibilità di utilizzare le medesime risorse a copertura degli interventi previsti dalla proposta emendativa in questione.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere contrario sulle proposte emendative richiamate dal relatore ad esclusione dell'emendamento Zamparutti 3.50, sul quale esprime nulla osta.

Maino MARCHI (PD) ritiene necessario un approfondimento in ordine alla valutazione contraria espressa dal Governo sull'articolo aggiuntivo Piffari 4.050 e sull'emendamento Piffari 5.1, ricordando come, anche in un contesto nel quale si procede a drastiche riduzioni delle spese, il Governo abbia sempre garantito il rifinanziamento, anche in misura consistente, del Fondo per interventi strutturali di politica economica. A tale riguardo, rileva l'esigenza che il Governo chiarisca finalmente quali siano le modalità di utilizzo di tale Fondo e gli interventi da finanziare,

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osservando che, altrimenti, le risorse dovranno considerarsi utilizzabili per la copertura finanziaria di proposte emendative di iniziativa parlamentare.

Renato CAMBURSANO (IdV) si dichiara stupito della valutazione contraria del rappresentante del Governo sull'articolo aggiuntivo Piffari 4.050, sottolineando come non ci si possa nascondere dietro inesistenti problemi di copertura finanziaria per impedire l'incremento del patrimonio arboreo e la realizzazione di aree verdi in zone urbane, che consentirebbero di migliorare la qualità dell'aria. Nel sottolineare come il Governo non abbia fornito soddisfacenti motivazioni per giustificare l'espressione di un parere contrario sull'emendamento Piffari 5.1, ritiene che sarebbe particolarmente importante prevedere adeguati stanziamenti da destinare al recupero degli insediamenti industriali e residenziali e al ripristino del paesaggio non urbanizzato, nel quadro di un provvedimento che troppe volte si limita ad enunciare delle pie intenzioni.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, avverte che è stato trasmesso dall'Assemblea l'articolo aggiuntivo 3.0100 della Commissione che non presenta profili problematici di carattere finanziario. Chiede comunque al riguardo una conferma al rappresentante Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma che l'articolo aggiuntivo 3.0100 della Commissione non presenta profili problematici dal punto di vista finanziario.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminata la proposta di legge C. 3465 e abb.-A, recante norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, gli emendamenti ad essa riferiti contenuti nel fascicolo n. 1 e l'articolo aggiuntivo 3.0100;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo,
esprime
sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.51, 5.1, 5.3, 5.50, 5.52 e 7.51 e sugli articoli aggiuntivi 3.01, 3.050 e 4.050, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti».

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria.
C. 4274-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, ricorda che il provvedimento, recante una delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 15 settembre 2011. Nel segnalare che in quell'occasione la Commissione bilancio ha espresso un parere favorevole formulando alcune condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione ed

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una osservazione, fa presente che la Commissione affari sociali, nella medesima giornata del 15 settembre 2011, ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente, recependo le condizioni formulate dalle Commissioni bilancio nonché quelle contenute nei pareri espressi dalla Commissione giustizia e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali. Osserva che tali modifiche non incidono, peraltro, sul contenuto finanziario del provvedimento. Con riferimento al testo all'esame dell'Assemblea, segnala, quindi, che lo stesso non sembra presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Al riguardo, ritiene comunque opportuna una conferma da parte del Governo. In ordine alle proposte emendative trasmesse dall'Assemblea, segnala che appare carente o inidonea la quantificazione o copertura dei seguenti emendamenti: Binetti 5.30, che modifica il comma 1, sopprimendo la previsione per cui le risorse da utilizzare per il finanziamento dell'istituto Spallanzani di Roma siano quelle già assegnate alla regione Lazio, determinando in tal modo oneri privi di copertura; Farina Coscioni 9.31, che dispone che ogni Azienda sanitaria o ospedaliera debba dotarsi di un'unità di gestione del rischio clinico, senza recare alcuna previsione di copertura delle maggiori spese derivanti dalla stessa proposta; Palagiano 15.1, volto a introdurre un progetto pilota per l'assistenza sanitaria on line, sostituendo l'articolo 15 e senza prevedere alcuna clausola di invarianza finanziaria. Ritiene inoltre opportuno acquisire l'avviso del Governo sulle seguenti proposte emendative: Palagiano 1.7 e Pedoto 1.11, volte a destinare le risorse derivanti dalle sanzioni pecuniarie rispettivamente a progetti di ricerca e alla formazione medica del personale sanitario. In particolare, osserva che l'emendamento Palagiano 1.7 non prevede che le risorse siano destinate all'entrata del bilancio dello Stato per poi essere riassegnate allo stato di previsione del Ministero della salute. Segnala che l'attuale formulazione della norma, che prevede la destinazione delle risorse allo stato di previsione dell'entrata del bilancio dello Stato e la loro riassegnazione ai pertinenti capitoli del Ministero della salute, è stata richiesta dalla Commissione bilancio con apposita condizione ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Al riguardo, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se la modalità individuata per la destinazione delle risorse derivanti dalle sanzioni pecuniarie alle finalità indicate dalle proposte emendative sia compatibile con la vigente normativa contabile. Riguardo all'articolo aggiuntivo 1.0100 del Governo, che reca disposizioni in merito alle modalità per l'installazione, l'utilizzo e la gestione delle apparecchiature a risonanza magnetica da parte delle strutture sanitarie, segnala l'opportunità di acquisire una conferma da parte del Governo in ordine all'idoneità della clausola di neutralità finanziaria a garantire che dall'attuazione delle suddette disposizioni non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In proposito, osserva peraltro che le disposizioni contenute nell'articolo aggiuntivo non sembrano introdurre nuovi adempimenti rispetto alle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica n. 542 del 1994 delle quali si prevede l'abrogazione. In merito all'articolo aggiuntivo Patarino 14.030, volto a prevedere l'istituzione, da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, di un portale on line accessibile e disponibile presso le aziende del Servizio sanitario nazionale su terminali dedicati, recante informazioni per gli assistiti, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se tale attività possa essere svolta attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio delle regioni e delle province autonome. Riguardo all'emendamento Palagiano 16.31, volto a prevedere l'obbligo a carico delle regioni e delle province autonome, anziché la facoltà, di istituire, con propria legge, registri di patologia, di mortalità e di impianti protesici di rilevanza regionale e provinciale diversi da quelli previsti al comma 2 dell'articolo 16, considerato che

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ai sensi del comma 6 del presente articolo, le attività relative all'istituzione di sistemi di sorveglianza e registri di mortalità, di patologia e di impianti protesici, rientrano tra quelle istituzionalmente demandate agli enti del Servizio sanitario nazionale, i quali le svolgono con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo se la configurazione dell'obbligo per le regioni e le province autonome di istituire i predetti registri nel loro ambito territoriale possa comportare per gli stessi enti maggiori oneri. Da ultimo, ritiene che gli emendamenti Miotto 12.33 e 12.34 siano suscettibili di determinare oneri privi di copertura.

Maino MARCHI (PD) chiede al relatore di fornire ulteriori chiarimenti sulle perplessità espresse in ordine agli emendamenti Miotto 12.33 e 12.34.

Rolando NANNICINI (PD) chiede al relatore di fornire ulteriori chiarimenti sulle perplessità espresse in ordine all'emendamento Palagiano 16.31.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere contrario sugli emendamenti Palagiano 1.7 e Pedoto 1.11, volti a destinare le risorse derivanti dalle sanzioni pecuniarie rispettivamente a progetti di ricerca ed alla formazione medica del personale sanitario, in quanto potrebbero determinare effetti negativi sulla finanza pubblica, salvo che non sia dimostrato che le sanzioni si configurano come nuove o maggiori entrate. Esprime, inoltre, parere contrario sull'emendamento Farina Coscioni 3.30, in quanto la proposta di modifica del capoverso comma 3-bis è incoerente con il capoverso comma 3-ter nella parte in cui fa riferimento a modalità di esercizio di attività non più contemplate nel comma 3-bis e sull'emendamento Binetti 5.30, che determina maggiori oneri privi di copertura, in quanto prevede che il finanziamento per interventi di edilizia sanitaria a favore dell'Istituto Lazzaro Spallanzani sia aggiuntivo rispetto alla programmazione vigente e non ricompreso, come nell'attuale testo, all'interno delle risorse destinate alla regione Lazio. Per quanto concerne l'emendamento Farina Coscioni 6.33, fa rinvio, preliminarmente, alle valutazioni delle Amministrazioni competenti in materia, al fine di valutare la compatibilità dell'articolo 6 del presente provvedimento con i princìpi di liberalizzazione enunciati dall'articolo 3 del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito dalla legge 148 del 2011, tenuto altresì conto che, in relazione all'Atto Senato 1142 e abbinate, recante istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetricia, riabilitativa, tecno sanitarie e della prevenzione, nel corso della discussione in Assemblea sono state sollevate perplessità sulla necessità di intervenire legislativamente sulle professioni, in quanto tale intervento non sarebbe in linea con lo spirito di liberalizzazione della legge n. 138 del 2011 e si è deciso di sospendere la discussione e rinviare il provvedimento ad una nuova calendarizzazione. In ogni caso, esprime parere contrario sull'emendamento, in quanto la previsione di aggiungere al riordino anche le professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione oltre che essere antitetica rispetto al contenuto dell'Atto Senato 1142, si pone in contrasto con l'attuale indirizzo legislativo, che prevede, invece, una razionalizzazione ed una diminuzione degli enti e organismi pubblici. In ogni caso, osserva che l'istituzione di nuovi ordini professionali specifici, albi o registri, come previsto dalla proposta emendativa, può comportare un'eccessiva proliferazione degli enti, in controtendenza con l'attuale indirizzo legislativo, che prevede, viceversa, una razionalizzazione ed una diminuzione degli enti ed organismi pubblici. Esprime, quindi, un parere contrario sulle seguenti proposte emendative: Farina Coscioni 9.31, in quanto la previsione che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, ogni azienda sanitaria e

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ospedaliera debba dotarsi di un'unità di gestione del rischio clinico, comporta maggiori oneri non quantificati e privi di copertura; Miotto 12.34, in quanto la proposta emendativa, che è diretta a prevedere che gli orari e i turni di apertura e di chiusura delle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale costituiscano il livello minimo di servizio che deve essere assicurato da ciascuna farmacia, è suscettibile di determinare, in sede di rinnovo delle convenzioni, maggiori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale a seguito di eventuali richieste da parte dei farmacisti di incrementi della remunerazione; Patarino 14.030, in quanto l'articolo aggiuntivo, diretto a prevedere che le regioni curino l'istituzione di portali on line presso le aziende del Servizio sanitario nazionale, le università e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico con le informazioni sull'attività svolta, è suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale; Palagiano 15.1, diretto a disporre l'avvio di un progetto pilota per la realizzazione dell'assistenza sanitaria on line prioritariamente nelle aree più isolate del territorio nazionale, che comporta maggiori oneri, non quantificati e privi di copertura; Palagiano 16.30, diretto a prevedere l'istituzione del registro dei tumori, in quanto ritiene necessario che il Ministero della salute confermi che l'istituzione di tale registro possa avvenire nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente; Palagiano 16.31, diretto a prevedere l'obbligo a carico delle regioni e non la facoltà, come nell'attuale testo, dell'istituzione con legge regionale di registri di patologia, mortalità ed impianti protesici, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale; Farina Coscioni 16.030, diretto a prevedere che entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento il Governo emani un decreto per il rinnovo dei livelli essenziali di assistenza e del nomenclatore, in quanto la proposta, in assenza di esplicita definizione della cornice finanziaria di riferimento, tenuto anche conto delle manovre programmate nel settore sanitario, è suscettibile di determinare maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Circa il comma 2, diretto a prevedere la decadenza dei Ministri della salute e dell'economia in caso di mancato rispetto del predetto termine di trenta giorni, rinvia all'apprezzamento politico.

Massimo VANNUCCI (PD) chiede come mai vi siano differenze significative nell'espressione del parere sulle proposte emendative tra le richieste del relatore e le risposte del rappresentante del Governo. Con riferimento all'articolo aggiuntivo 1.0100 del Governo, sottolinea come l'esclusione dell'obbligo di autorizzazione del Ministero della salute per l'acquisto delle macchine radiologiche fino a 4 Tesla potrà comportare un aumento degli oneri a carico della finanza pubblica. Sul punto ritiene necessaria una specifica risposta da parte del rappresentante del Governo. Parimenti ritiene necessario un approfondimento sull'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione che riguarda un tema importante su cui sarebbe opportuno sentire le regioni e in merito al quale non si può effettuare un colpo di mano all'ultimo momento utile.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente che sull'articolo aggiuntivo del Governo 1.0100 è stata trasmessa una relazione tecnica, positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato, la quale conferma che la proposta non determina un incremento degli oneri amministrativi di competenza delle Regioni. Per quanto attiene all'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione, ritiene necessario un rinvio dell'espressione del parere, al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione, eventualmente attraverso la predisposizione di una relazione tecnica che ne dimostri la neutralità finanziaria.

Maino MARCHI (PD) ribadisce la richiesta di chiarire le ragioni della contrarietà

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espressa dal relatore in ordine all'emendamento Miotto 12.33, su cui peraltro il rappresentante del Governo non ha mosso alcun rilievo e che riguarda il tema della vendita di alcuni farmaci presso le parafarmacie, e dell'emendamento Miotto 12.34 che riguarda gli orari di apertura delle farmacie. Sottolinea come sarebbe paradossale esprimere un parere contrario su proposte emendative in materia di liberalizzazioni, peraltro smentendo l'orientamento già espresso in precedenza dalla Commissione su analoghe proposte emendative.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) rileva che, con riferimento all'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione, sarebbe opportuno, ancorché non obbligatorio ai sensi della legge n. 196 del 2009, acquisire una relazione tecnica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel rilevare come il provvedimento abbia un particolare rilievo, ritiene che sarebbe opportuno rinviare il seguito del suo esame, al fine di definire in modo soddisfacente i profili attinenti alla sua copertura finanziaria.

Renato CAMBURSANO (IdV), pur condividendo le finalità dell'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione, rileva la necessità di acquisire una relazione tecnica per chiarirne l'impatto finanziario.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) precisa che la predisposizione di una relazione tecnica sull'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione risponde anche all'esigenza del Governo di verificare l'effettiva copertura finanziaria della proposta emendativa.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 20 settembre 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il ministro della salute Ferruccio Fazio e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 17.50.

Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria.
C. 4274-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e rinvio - Parere favorevole - Parere sugli emendamenti riferiti agli articoli da 1 a 10 contenuti nel fascicolo n. 1 e sugli emendamenti 3.100 e 6.100).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite rinviato nella seduta pomeridiana.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che la Commissione è stata convocata per rendere il parere sul provvedimento in esame al fine di consentire all'Assemblea di avviarne l'esame ove ne ricorressero le condizioni. Pertanto rileva che la Commissione potrà esprimersi anche su parte delle proposte emendative, rinviando l'esame di quelle che necessitano di un ulteriore approfondimento.

Il ministro Ferruccio FAZIO si rimette alle valutazioni della Commissione in merito alla procedura da seguire per l'esame delle proposte emendative, sottolineando come il Governo non intenda interporre ostacoli all'ulteriore corso del provvedimento.

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Il sottosegretario Alberto GIORGETTI ribadisce la necessità di svolgere un approfondimento tecnico in ordine all'impatto finanziario dell'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione, mentre ritiene che la Commissione possa procedere ad esprime il parere sul testo e su tutte le restanti proposte emendative.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) osserva che la Commissione di merito ha presentato una proposta emendativa volta a sopprimere l'articolo 12.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, nel valutare positivamente la proposta emendativa della Commissione di merito volta alla soppressione dell'articolo 12, ribadisce tuttavia il parere contrario sugli emendamenti Miotto 12.33 e 12.34 e rileva che l'articolo aggiuntivo 1.0100 del Governo, recando essenzialmente una semplificazione di oneri amministrativi, non presenta profili problematici per la finanza pubblica. Ritiene quindi che si possa procedere ad esprimere il parere su tutte le proposte emendative ad esclusione dell'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione.

Maino MARCHI (PD) ritiene che l'espressione di un parere contrario sugli emendamenti Miotto 12.33 e 12.34 sia fondato su ragioni ideologiche, non trovi riscontro nella documentazione tecnica predisposta dagli uffici, e non risulti pienamente confermata nemmeno dalla posizione espressa dal rappresentante del Governo. Nel caso in cui il relatore non volesse riconsiderare tale posizione, annuncia che i deputati del suo gruppo non parteciperanno alla votazione del parere abbandonando l'aula.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente che l'emendamento Miotto 12.34 è suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale, in quanto l'estensione degli orari di apertura delle farmacie potrebbe determinare un incremento delle remunerazioni da riconoscere ai titolari delle farmacie in sede di rinnovo delle convenzioni.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), chiede che siano esplicitate le ragioni per le quali la Commissione affari sociali ha proposto la soppressione dell'articolo 12.

Il ministro Ferruccio FAZIO rileva che l'articolo 12 si proponeva di armonizzare le disposizioni in materia di servizi erogati dalle farmacie di cui al decreto legislativo n. 153 del 2009, ma, essendo divenuto il veicolo per istanze di diverso tipo, la Commissione ha opportunamente ritenuto di proporne la soppressione in considerazione del fatto che un provvedimento di natura più organica in materia è attualmente all'esame del Senato.

Maino MARCHI (PD) propone che la Commissione esprima il proprio parere solo sulle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 10 del disegno di legge in esame, ricordando come sia stata rappresentata la necessità di acquisire ulteriori elementi di valutazione in ordine all'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, pur ribadendo la possibilità di esprimere il parere su tutte le proposte emendative, in relazione alle osservazioni dell'onorevole Marchi, propone di esprime il parere sul testo e sulle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 10 contenuti nel fascicolo n. 1, nonché sugli emendamenti 3.100 e 6.100 della Commissione. Esprime quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 4274-A, recante delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria, gli emendamenti riferiti agli articoli da 1 a 10 del disegno di legge contenuti nel fascicolo n. 1 e le proposte emendative 3.100 e 6.100;

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preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo,
esprime
sul testo del provvedimento elaborato dalla commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.7, 1.11, 5.30 e 9.31 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti».

La Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 18.10.