CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2011
518.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica che il deputato Sandro Oliveri è entrato a far parte della Commissione.

Disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti e del patentino nautico a punti e delega al Governo in materia di sanzioni per le violazioni commesse dai conducenti di imbarcazioni.
Nuovo testo unificato C. 841 Fallica e abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 luglio 2011.

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Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, anche alla luce delle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti nella scorsa seduta, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

Andrea SARUBBI (PD) osserva che l'effettuazione di controlli, specie se preventivi, su chiunque noleggi o conduca, a qualsiasi titolo, piccole imbarcazioni, secondo quanto prevede la proposta di parere del relatore, appare una misura poco realistica e, forse, eccessiva.

Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, ricorda che, come diversi colleghi hanno sottolineato, proprio le imbarcazioni per le quali non è previsto l'obbligo della patente nautica sono responsabili della maggior parte degli incidenti in mare. Precisa, inoltre, che i controlli cui si fa riferimento nella sua proposta di parere non avranno, di norma, natura preventiva. Rileva, infine, che l'inasprimento delle sanzioni nei confronti dei conducenti di questo tipo di imbarcazioni appare pienamente giustificato dalla loro già evidenziata pericolosità.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni per consentire l'impianto degli embrioni abbandonati giacenti presso i centri italiani di procreazione medicalmente assistita.
C. 2058 Palagiano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Giuseppe PALUMBO, presidente, non essendo ancora giunti in Commissione i relatori degli altri provvedimenti all'ordine del giorno, propone di procedere all'inversione dello stesso, al fine di passare immediatamente all'esame, in sede referente, del provvedimento in titolo e, quindi, della proposta di legge sul trapianto parziale di polmone tra persone viventi, per procedere, successivamente, all'esame, in sede consultiva, della proposta di legge recante disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche e, infine, all'esame, in sede referente, del progetto di legge in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica.

La Commissione concorda. Prosegue, quindi, l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 5 luglio 2011.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara, innanzitutto, di condividere, in linea di massima, le finalità della proposta di legge in esame, poiché ritiene che i problemi di ordine etico sollevati dall'eventuale utilizzo degli embrioni abbandonati per fini di ricerca non debbano impedire una riflessione seria sulla possibilità di impiantare questi embrioni, quando una coppia ne faccia richiesta. Segnala, peraltro, che l'utilizzo del termine «adozione» non deve far perdere di vista la specificità della pratica clinica in discussione e, in particolare, la necessità di consentire alla coppia di acquisire elementi di conoscenza sulle condizioni di salute dei genitori biologici e, entro certi limiti, del nascituro, anche al fine di evitare che la cosiddetta «adozione» si concluda con l'interruzione volontaria di gravidanza in seguito alla scoperta di malformazioni gravi del feto.

Carla CASTELLANI (PdL), premesso di condividere le linee di fondo della proposta di legge in esame, sottolinea la necessità di conciliare la giusta esigenza evidenziata dal presidente Palumbo con i principi della legge n. 40 del 2004.

Giuseppe PALUMBO, presidente, intervenendo per una breve precisazione, chiarisce di aver volutamente evitato di fare

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riferimento alla diagnosi preimpianto, che, peraltro, è attualmente consentita a seguito di una nota sentenza della Corte costituzionale. Ciò, tuttavia, non fa venire meno l'esigenza di fornire alla coppia interessata informazioni, almeno di carattere anamnestico, sui genitori biologici, pur nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per consentire il trapianto parziale di polmone tra persone viventi.
C. 4003 Palumbo e C. 4477 Binetti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 giugno 2011.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, in data 21 luglio 2011, è stata assegnata alla Commissione, in sede referente, la proposta di legge n. 4477 Binetti, recante norme per consentire il trapianto di polmone da persona vivente a bambino. Poiché la suddetta proposta verte su materia identica a quella della proposta di legge n. 4003 Palumbo, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, illustra brevemente la proposta di legge n. 4477 Binetti, osservando come le disposizioni in essa contenute fossero già comprese, in larga parte, nella proposta di legge n. 4003, precedentemente illustrata. Peraltro, la proposta di legge n. 4477 reca, all'articolo 2, disposizioni interessanti in materia di promozione dell'informazione sulla donazione di organi da persone viventi a bambini, che potrebbero essere recepite nel prosieguo dell'esame. Esprime, invece, perplessità sulla novella dell'articolo 5 del codice civile, di cui all'articolo 1 della proposta di legge, poiché la norma di deroga ivi introdotta mal si coordina con le altre disposizioni vigenti in materia di donazione del rene.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), premesso di condividere le finalità delle proposte di legge in esame, che prendono atto delle pratiche rese possibili dai progressi della tecnologia medica, sottolinea l'esigenza di assicurare che tali trapianti siano effettuati solo presso centri di eccellenza.

Luciana PEDOTO (PD) dichiara di concordare con quanto rilevato dal collega Di Virgilio, ricordando, peraltro, come la normativa in materia di trapianti preveda già che questi siano effettuati presso i centri di riferimento regionali. Sottolinea, quindi, la necessità di rivedere, per renderlo più favorevole, l'insieme delle disposizioni a favore sia dei donatori di organi sia dei soggetti trapiantati.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 14.10.

Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
Testo unificato C. 3107 Milanato e abb.
(Parere alla X Commissione).
(Deliberazione di un conflitto di competenza).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Francesco STAGNO d'ALCONTRES (PdL), relatore, ricorda che la Commissione

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è chiamata a esprimere alla X Commissione il prescritto parere sul testo unificato delle proposte di legge n. 3107 Milanato e abbinate, recante disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche, come risultante dagli emendamenti approvati. Illustra, quindi, brevemente il contenuto del progetto di legge, di cui dichiara di condividere pienamente le finalità. Ritiene, infatti, che sia necessario stabilire i requisiti di qualificazione professionale al cui possesso deve essere subordinata la possibilità di svolgere l'attività di estetista, come definita dall'articolo 2 della proposta in esame. Osserva, tuttavia, che la materia di tale proposta di legge rientra ampiamente nell'ambito di competenza della Commissione, come dimostra il comma 5 del medesimo articolo 2, che esclude dall'attività di estetista gli atti di diagnosi clinica o terapeutica, di anamnesi patologica, di profilassi e di prescrizione di farmaci, nonché ogni prestazione diretta a finalità di carattere propriamente terapeutico. La difficoltà di definire il carattere propriamente terapeutico di una prestazione, però, rischia di rendere questa norma inadeguata rispetto alla finalità di evitare i frequenti sconfinamenti degli estetisti nel campo delle pratiche mediche. Evidenzia, altresì, i delicati profili di ordine sanitario connessi ad attività quali l'applicazione dei cosiddetti «filler» e le tecniche di abbronzatura artificiale, le quali richiederebbero, a suo avviso, un'adeguata supervisione medica. Invita, in conclusione, la Commissione a valutare l'opportunità di sollevare un conflitto di competenza, al fine di richiedere che il provvedimento in titolo sia assegnato alle Commissioni riunite X e XII, in considerazione dei rilevanti profili di competenza di quest'ultima Commissione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, premesso di condividere l'esigenza di una disciplina più stringente e rigorosa dell'attività di estetista, evidenziata dal relatore, invita i colleghi a pronunciarsi sull'opportunità di elevare un conflitto di competenza, atteso che, in effetti, il provvedimento in esame presenta significativi profili di interesse della Commissione, al cui parere sono, comunque, riconosciuti gli effetti rinforzati di cui all'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) dichiara di condividere le perplessità espresse dal relatore e sottolinea l'esigenza di tutelare i cittadini dai rischi connessi ad alcune attività estetiche e ai messaggi promozionali, talvolta ingannevoli, che le pubblicizzano.

Luciana PEDOTO (PD) richiama l'attenzione dei colleghi e del Governo sulla necessità di approfondire alcuni aspetti, in parte già sottolineati dai colleghi che l'hanno preceduta, del progetto di legge in esame, le cui finalità dichiara, peraltro, di apprezzare. Ricorda, quindi, come il suo gruppo abbia presentato una proposta di legge volta a rendere più rigorosa la disciplina dei trattamenti abbronzanti, anche al fine di prevenire l'insorgenza di melanomi. Sottolinea, altresì, la necessità di contrastare la tendenza di alcuni estetisti ad applicare dispositivi chirurgici, quali i cosiddetti «filler», auspicando che il Governo risponda in tempi rapidi alla sua interrogazione sui requisiti professionali degli operatori estetici e, in particolare, sulla possibilità di riservare ai medici questa tipologia di interventi.

Antonio PALAGIANO (IdV), dopo avere ricordato come in alcuni Paesi dell'Unione europea i trattamenti abbronzanti siano vietati ai minori, ricorda che studi autorevoli hanno evidenziato il nesso tra l'esposizione a questo genere di trattamenti e l'insorgenza del melanoma. In proposito, sottolinea, altresì, la necessità di sottoporre a controlli adeguati i centri in cui vengono effettuati tali trattamenti. Rileva, inoltre, come il problema dell'applicazione dei cosiddetti «filler», già sollevato da alcuni colleghi, riproponga l'esigenza di stabilire con chiarezza i limiti entro cui deve contenersi l'attività di estetista. Sottolinea, in conclusione, la necessità di approfondire adeguatamente il

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provvedimento in titolo e, in particolare, i profili problematici emersi.

Lucio BARANI (PdL) ritiene che la Commissione debba assolutamente elevare conflitto di competenza, al fine di ottenere che la proposta di legge in esame sia assegnata alle Commissioni riunite X e XII, in considerazione dei rilevanti profili sanitari evidenziati dai relatori e dai colleghi intervenuti.

Laura MOLTENI (LNP) dichiara di condividere la proposta di elevare un conflitto di competenza, essendo evidenti i profili sanitari del progetto di legge in esame. Sottolinea, quindi, la necessità di disciplinare in modo stringente l'attività dei centri estetici, anche in considerazione del fatto che in alcuni di questi centri vengono utilizzati o venduti prodotti di dubbia provenienza o contraffatti.

Il sottosegretario Francesca MARTINI rileva che, essendo chiaramente quella di estetista una professione non sanitaria, la competenza del suo dicastero trae origine dalla necessità di evitare gli sconfinamenti e l'esercizio improprio di pratiche mediche. Negli ultimi anni, inoltre, si è verificato un fenomeno di esercizio abusivo della stessa professione di estetista, che comporta, a sua volta, il rischio di una grave carenza dei requisiti igienico-sanitari. In proposito, ricorda che il Governo è intervenuto, sin dal 2008, per vietare, con apposita ordinanza, l'effettuazione di massaggi sulle spiagge, al fine di prevenire l'abusivismo e di garantire le condizioni igieniche e la salute dei cittadini. Di recente, il Ministero della salute ha, altresì, emanato il decreto 12 maggio 2011, n. 110, sull'utilizzo dei macchinari con finalità estetiche, che risponde ad alcune preoccupazioni espresse dai deputati intervenuti in ordine, per esempio, ai trattamenti abbronzanti. Ritiene, più in generale, che, nell'ambito dell'esame di un provvedimento volto a disciplinare in modo più rigoroso l'esercizio della professione di estetista, la Commissione debba svolgere un ruolo incisivo, in considerazione dei rilevanti profili sanitari emersi. Osserva, infine, come, in tale contesto, andrebbe valutata l'opportunità di inasprire le sanzioni per i casi di esercizio abusivo della professione medica, anche in riferimento all'applicazione dei cosiddetti «filler» da parte di personale non medico.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di elevare conflitto di competenza, ai sensi dell'articolo 72, comma 4, del regolamento, nel senso di richiedere che le proposte di legge in esame siano assegnate alle Commissioni riunite X e XII.

La seduta termina alle 14.45

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 luglio 2011. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 14.45.

Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica.
Testo unificato C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236 Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586 Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone e C. 2405 Minardo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 giugno 2011.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentanti emendamenti al testo unificato delle proposte di legge n. 1172 e abbinate, adottato come testo base nella seduta del 29 giugno 2011 (vedi allegato 2).

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Gianni MANCUSO (PdL), relatore, rileva che, nonostante l'ampio e costruttivo lavoro svolto in sede di Comitato ristretto, sono stati presentati numerosi emendamenti, alcuni dei quali contengono certamente spunti interessanti per il miglioramento del testo. Ritiene, pertanto, che sarebbe opportuno rinviare l'esame degli emendamenti alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, per consentire ai colleghi, al Governo e allo stesso relatore di approfondirne il contenuto.

Il sottosegretario Francesca MARTINI dichiara di concordare con la proposta di rinvio formulata dal relatore, dal momento che anche il Governo, in uno spirito di piena collaborazione con la Commissione, ha bisogno di tempo per valutare attentamente gli emendamenti presentati.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di concordare con la proposta di rinvio avanzata dal relatore, dal momento che, evidentemente, il testo ampio ed equilibrato che, a suo giudizio, il Comitato ristretto ha saputo elaborare non ha impedito la presentazione di numerose proposte emendative.

Andrea SARUBBI (PD) ritiene che le numerose proposte emendative riferite al testo elaborato, attraverso lunghe e approfondite discussioni, dal Comitato ristretto nascano dalla volontà di sovraccaricare il testo di contenuti ultronei. Ritiene, pertanto, che, al fine di consentire una proficua prosecuzione dell'iter, sarebbe necessario accogliere esclusivamente gli emendamenti pertinenti all'oggetto proprio del provvedimento.

Laura MOLTENI (LNP), premesso di concordare con la proposta di rinvio avanzata dal relatore, ritiene che sarebbe opportuno sottoporre il testo adottato come testo base alla valutazione delle regioni e degli enti locali, in considerazione delle significative ricadute che esso è destinato ad avere sul sistema delle autonomie.

Lucio BARANI (PdL) preannuncia che, anche in considerazione dell'ampiezza e della complessità del provvedimento in esame e delle numerose proposte emendative presentate, il suo gruppo, al fine di accelerarne l'iter, ne proporrà, al termine dell'esame in sede referente, il trasferimento alla sede legislativa.

Giuseppe PALUMBO, presidente, precisa, rivolto all'onorevole Laura Molteni, che i profili di compatibilità con le competenze delle regioni e degli enti locali potranno essere valutati, al termine dell'esame degli emendamenti, dalla I Commissione e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali, in sede consultiva.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.