CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 luglio 2011
511.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 14 luglio 2011. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Audizione di rappresentanti dell'ENEA.
(Svolgimento e conclusione).

Salvatore MARGIOTTA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Introduce quindi l'audizione.

Giovanni LELLI, Commissario dell'Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, quindi, per formulare quesiti ed osservazioni, Ermete REALACCI (PD), Raffaella MARIANI (PD) e Roberto TORTOLI (PdL).

Giovanni LELLI, Commissario dell'Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo, fornisce

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alcune precisazioni in ordine ai quesiti e alle osservazioni formulate dai deputati.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, ringrazia per il contributo fornito. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INTERROGAZIONI

Giovedì 14 luglio 2011. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 14.50.

5-04925 Margiotta: sul completamento dello schema idrico Basentano-Bradano attrezzamento settore G.

Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Salvatore MARGIOTTA, nel prendere atto della completezza della risposta fornita dal rappresentante del Governo, sotto il profilo della ricostruzione della vicenda, rileva tuttavia che essa non fornisce alcuna risposta concreta sulle ragioni per le quali il Ministero dell'economia non ha dato riscontro alle richieste della regione Basilicata del novembre 2010 e del marzo 2011. La stessa affermazione finale contenuta nella risposta del Governo, secondo la quale il Ministero dell'economia si attiverà quando sarà il Ministero delle infrastrutture ad avanzare le medesime richieste, denota un atteggiamento burocratico che rischia di allungare inutilmente i tempi di inizio dei lavori di realizzazione dell'opera in questione. Conclude, quindi, formulando l'auspicio che le amministrazioni statali coinvolte vogliano adoperarsi per procedere speditamente ad emanare gli atti di loro competenza, al fine di un sollecito avvio dei lavori.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

Giovedì 14 luglio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI, indi del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

La seduta comincia alle 16.30.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
Nuovo testo unificato C. 3465 Cosenza e C. 4290 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del nuovo testo unificato delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 12 luglio scorso.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, comunica che è pervenuta, in data odierna, la lettera del presidente della V Commissione, onorevole Giancarlo Giorgetti, che informa della deliberazione, assunta dalla V Commissione, di richiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, la predisposizione della versione aggiornata della relazione tecnica relativa al testo del disegno di legge C. 4290, approvato dal Senato, al fine di poter concludere l'esame in sede consultiva del testo unificato della proposta di legge C. 3465 e del disegno di legge C. 4290 recante norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
Pertanto ritiene che non vi siano le condizioni per concludere nella seduta corrente l'esame in sede referente del testo unificato come risultante dall'approvazione degli emendamenti ed articoli aggiuntivi,

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e quindi per riferire all'Assemblea lunedì 18 luglio, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei Presidenti di gruppo.
Propone quindi di sottoporre all'attenzione del Presidente della Camera l'opportunità di un rinvio dell'inizio, già programmato, della discussione in Assemblea del testo unificato.

La Commissione consente.

Angelo ALESSANDRI , presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di tracciabilità e di conferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie.
C. 4240 Lanzarin.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 luglio 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, in sostituzione del relatore impossibilitato a prendere parte ai lavori odierni della Commissione, fa presente che è stata segnalata da più parti l'opportunità di procedere, nell'ambito dell'istruttoria sul provvedimento in titolo, a specifiche audizioni, al fine di acquisire elementi di conoscenza e di valutazione sul tema oggetto della proposta.
Avverte quindi che l'opportunità di procedere a tali audizioni sarà sottoposto all'attenzione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La Commissione prende atto.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
C. 2 Iniziativa popolare e C. 1951 Messina.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 3865 Bersani).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 7 luglio 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, comunica che, in data 27 aprile 2011, è stata assegnata alla VIII Commissione la proposta di legge n. 3865, di iniziativa del deputato Bersani ed altri, recante «Disposizioni per il governo delle risorse idriche e la gestione del servizio idrico integrato», la quale, vertendo su materia identica a quella delle proposte in titolo, deve intendersi abbinata, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
Avverte infine che, anche in considerazione della preannunciata presentazione da parte di altri gruppi di proposte di legge sul medesimo tema, sottoporrà all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, una proposta di articolazione del prosieguo dell'istruttoria, che dovrà necessariamente tenere conto anche degli esiti del recente referendum sul servizio idrico.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che non è ancora pervenuto alla Camera, e quindi non è stato ancora assegnato alle Commissioni competenti in sede consultiva, il decreto legge n. 98 del 2011 recante «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria», approvato dal Senato qualche ora fa.

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Agostino GHIGLIA (PdL), tenuto conto di quanto testè annunciato dal presidente, e considerazione della ristrettezza dei tempi che comunque sarebbero a disposizione delle Commissioni per esaminare il contenuto del decreto legge come modificato dal Senato, ritiene che occorra prendere atto dell'assenza delle condizioni necessarie per una consapevole pronuncia da parte della Commissione. Precisa che tale situazione trova una giustificazione nella delicatezza del momento che ha portato ad una assunzione di responsabilità politico istituzionale in ordine alla necessità di approvare in termini rapidissimi la manovra finanziaria.

Raffaella MARIANI (PD) desidera cogliere l'occasione per ribadire la scelta di responsabilità che ha portato il suo gruppo a decidere di consentire un iter rapidissimo della manovra finanziaria. Al riguardo, osserva anzitutto che dopo l'introduzione al Senato, anche su iniziativa del gruppo del Partito democratico, delle disposizioni dirette a consentire alla Commissione VIA - da tempo scaduta e nell'impossibilità di operare - di continuare a svolgere i propri compiti in regime di proroga, il Governo deve al più presto procedere alla nomina dei nuovi componenti, al fine di garantire l'istruttoria di autorizzazioni, senza le quali non è possibile dare avvio alla realizzazione di infrastrutture di rilevanza nazionale. Dopo avere stigmatizzato, quindi, le norme sulla deducibilità degli accantonamenti, che rischiano di tradursi nell'ennesima penalizzazione delle imprese del settore delle costruzioni, colpite dalla crisi e altrettanto duramente dalla miopia del Governo, critica duramente le disposizioni sulla revoca dei finanziamenti CIPE delle opere strategiche per la loro scarsa trasparenza e, soprattutto, per la compressione che ne deriva del ruolo e delle prerogative degli organi parlamentari, di fatto posti nell'impossibilità di decidere con piena consapevolezza sugli effetti e sull'incidenza reale di tali disposizioni. Si sofferma, infine, sulle norme in materia di riordino dell'Anas, denunciando il disegno neoaccentratore che ne è alla base e che appare in assoluta controtendenza rispetto al contenuto delle proposte di legge in corso di esame presso la Commissione, tutte dirette a consentire una più incisiva e diretta partecipazione dei territori nella gestione delle attività di costruzione, gestione e manutenzione della rete stradale e autostradale del Paese.

Ermete REALACCI (PD) nell'associarsi a quanto appena detto dalla collega Mariani, sottolinea che, di fronte alla delicatezza del momento che il Paese sta attraversando, la manovra avrebbe dovuto quantomeno offrire un'indicazione chiara su come il Governo ritiene che debbano essere proficuamente utilizzate le poche risorse finanziarie disponibili. Sotto questo profilo, tuttavia, la manovra appare del tutto inadeguata, piena com'è di norme microsettoriali e particolari - come quelle relative alla distanza fra strade ed edifici nelle aree destinate all'Expo 2015, ovvero quelle relative alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle - che disorientano sulla reale capacità del Governo di valutare appieno la gravità del momento e che non aiutano a mantenere fermo l'obiettivo del superamento della crisi. In tal senso, rivolge un forte richiamo alla maggioranza e al Governo, da un lato, a valorizzare quegli strumenti - come le agevolazioni fiscali per l'efficientamento energetico degli edifici (il cosiddetto 55 per cento) - che in questi anni si sono rivelati estremamente efficaci sia sotto il profilo economico che della qualità delle politiche pubbliche, dall'altro, a non abdicare - in nome dei pur necessari tagli di bilancio - a compiti fondamentali dello Stato, come quelli diretti a fronteggiare le calamità naturali.

Armando DIONISI (UdCpTP) fa notare come il testo del decreto legge, come modificato dal Senato, non rechi in sé lo sforzo necessario per accelerare lo sviluppo infrastrutturale del Paese, se si considera che le risorse del previsto Fondo infrastrutture ferroviarie e stradali sono destinate solo alle opere dei corridoi europei

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TEN-T. Ritiene poi criticabile la disposizione che prevede il definanziamento di opere infrastrutturali senza indicarle espressamente.
Aggiunge che le norme recate dal decreto legge sulle valorizzazioni del patrimonio immobiliare rischiano di tradursi solo nella nascita di un'ennesima struttura burocratica senza raggiungere lo scopo che, a suo avviso, avrebbe ben potuto essere perseguito, per esempio, dando efficaci strumenti per realizzare le dismissioni immobiliari degli ex IACP.
Infine, con riferimento alle norme sul riordino dell'Anas, ricorda come la Commissione abbia già avviato l'esame di talune proposte di legge che riconoscono più spazio alle regioni nell'assetto della società e che su tali proposte il rappresentante del Governo aveva espresso un orientamento nettamente contrario. Rileva, tuttavia, che le norme introdotte dal Governo nella manovra sono del tutto opinabili, a partire da quelle sull'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali, che invece di costituire lo strumento per risolvere la questione della doppia funzione dell'ANAS, società concessionaria da una parte e società concedente dall'altra, rischiano di restringere ogni spazio di concorrenza fra le imprese in tema di affidamento dei lavori.

Francesco NUCARA (Misto-R-A) preliminarmente si dichiara in disaccordo con le osservazioni svolte dal collega Dionisi sulle norme di riordino dell'Anas, poiché esse, che pure sarebbero ragionevoli in astratto, lo diventano meno se riferite alla situazione concreta nella quale da decenni l'Anas opera e ai metodi concreti con i quali gestisce le attività relative alla realizzazione delle infrastrutture stradali, a partire dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Sottolinea quindi la gravità delle disposizioni sostanzialmente relative ai due specifici impianti industriali dell'Enel, quelli di Porto Tolle e di Rossano Calabro, che introducono una inaccettabile normativa derogatoria della legislazione nazionale e regionale in materia di localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica, che rischia di privare le comunità e le istituzioni territoriali di ogni strumento di programmazione, di controllo e di vigilanza sulle attività industriali. Al riguardo, segnala espressamente il caso di Reggio Calabria nelle cui vicinanze si vorrebbe insediare una centrale a carbone da parte di un'azienda svizzera che, potendo contare sulla citata normativa derogatoria della legislazione nazionale e regionale, non avrebbe difficoltà a persuadere gli amministratori di un piccolo comune limitrofo ad autorizzare l'insediamento della centrale nel proprio territorio.

Mauro LIBÈ (UdCpTP), dopo aver dichiarato di condividere le considerazioni svolte dal collega Dionisi, fa notare come la manovra recata dal decreto legge sia una manovra adottata in situazione di emergenza per rispondere all'esigenza di conti in ordine. Si tratta di una manovra che però non reca alcun intervento di rilancio: essa non presenta infatti norme significative né sulle liberalizzazioni né sulle infrastrutture. Ritiene che la questione dell'ANAS ne sia una chiara dimostrazione, se si considera che con la disposizione relativa al riordino di tale società si è determinata la trasformazione dell'ANAS in società in house a dispetto di ogni esigenza di maggiore competizione nel Paese. Richiama poi la necessità di regole e riforme serie: a tale proposito fa presente come l'istituto del general contractor impone alle aziende regole vessatorie che finiscono anche per mettere a repentaglio la sicurezza sui luoghi di lavoro. A tale proposito fa presente come avrebbero dovuto essere riconosciuti all'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici maggiori poteri di controllo sulle aziende coinvolte nei lavori pubblici.
Conclude facendo notare come il testo del decreto legge, come modificato dal Senato, finisca per proporre, sotto il profilo energetico, scelte a favore del carbone nelle quali non si scorge alcuna volontà di aprire il mercato ad altre imprese che non siano quelle già operanti nello stesso.

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Agostino GHIGLIA (PdL) ricorda che sulla questione del riordino societario dell'Anas il PdL aveva presentato una sua proposta di legge più ampia rispetto alle disposizioni contenute nella manovra e riconosce che, forse, il Governo avrebbe potuto più proficuamente avanzare le sue proposte nell'ambito della discussione parlamentare in corso presso la Commissione. Detto questo, ritiene tuttavia che la creazione di società in house non debba essere oggetto di critiche pregiudiziali, ove questo consentisse, ad esempio, di utilizzare in modo più efficiente e più celermente le poche risorse disponibili per la realizzazione delle infrastrutture stradali di cui il Paese ha bisogno. Allo steso modo, ritiene che le norme derogatorie che rendono possibile la riconversione a carbone di impianti di produzione di energia elettrica non debbano essere giudicate così severamente se è vero che pongono come condizione del processo di riconversione l'abbattimento di almeno il 50 per cento delle emissioni di sostanze inquinanti nell'atmosfera. Conclude, quindi, riconoscendo che si è di fronte ad una manovra finanziaria «pesante», anche se indispensabile, formulando l'auspicio che a breve, anche grazie ad essa, sia di nuovo possibile predisporre manovre per lo sviluppo e la crescita del Paese.

Angelo ALESSANDRI, presidente, prende atto dell'assenza di obiezioni ai rilievi avanzati inizialmente dal collega Ghiglia circa la mancanza di condizioni per un consapevole parere da parte della Commissione sul testo del decreto legge come modificato dal Senato. Propone quindi di non procedere all'espressione del parere sul provvedimento, ancora in corso di trasmissione.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 17.45.