CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 luglio 2011
510.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

Mercoledì 13 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega per l'editoria, Paolo Bonaiuti.

La seduta comincia alle 10.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

Valentina APREA, presidente, comunica che il deputato Mario Pepe ha cessato di far parte della Commissione.

Audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega per l'editoria, Paolo Bonaiuti, sulle riforme dell'editoria e dell'ordine dei giornalisti e sull'equità retributiva nel lavoro giornalistico.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati

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e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi i temi dell'audizione.

Il sottosegretario Paolo BONAIUTI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Dopo un breve intervento di Valentina APREA, presidente, intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Giuseppe GIULIETTI (Misto) e Ricardo Franco LEVI (PD).

Dopo alcune precisazioni del sottosegretario Paolo BONAIUTI, intervengono Pierfelice ZAZZERA (IdV), a più riprese, al quale replica il sottosegretario Paolo BONAIUTI, Ricardo Franco LEVI (PD), per una precisazione, e Giancarlo MAZZUCA (PdL).

Dopo un ulteriore intervento del sottosegretario Paolo BONAIUTI, intervengono, per formulare domande e osservazioni, i deputati Pino PISICCHIO (Misto-ApI), Enzo CARRA (UdCpTP), Renato FARINA (PdL) ed Emilia Grazia DE BIASI (PD).

Dopo una breve replica del sottosegretario Paolo BONAIUTI (PdL), intervengono i deputati Emilia Grazia DE BIASI (PD) e Bruno MURGIA (PdL).

Interviene, quindi, Valentina APREA, presidente, per una precisazione.

Il sottosegretario Paolo BONAIUTI risponde quindi alle domande, fornendo ulteriori elementi di valutazione e osservazione.

Dopo una precisazione del deputato Ricardo Franco LEVI (PD), Valentina APREA, presidente, ringrazia il sottosegretario per la relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 12.10.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 13 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, università e ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 12.10.

Sull'ordine dei lavori.

Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede a nome del proprio gruppo che si proceda all'esame dell'atto del Governo n. 372 e quindi ai successivi punti all'ordine del giorno.

Valentina APREA, presidente, non essendovi obiezioni, propone di passare all'inversione dell'ordine del giorno proposto dal collega Barbieri.

La Commissione concorda.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per il conferimento dell'abilitazione scientifica nazionale per l'accesso al ruolo dei professori universitari.
Atto n. 372.

(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 luglio 2011.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, illustra una nuova formulazione della proposta di parere da lei presentata (vedi allegato 1), che recepisce alcune osservazioni e considerazioni formulate dai colleghi nel corso dell'esame del provvedimento. Si tratta di una proposta che accoglie in particolare le istanze rappresentate dai colleghi appartenenti ai gruppi di minoranza. Sottolinea, in particolare,

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che sono state recepite alcune osservazioni dell'onorevole Mazzarella in merito alla specificità delle aree, di modo che i parametri anche quantitativi non inficino la natura eminentemente qualitativa della valutazione.

Walter TOCCI (PD) osserva che la proposta del ministro è l'ennesimo prodotto di una burocrazia inefficiente; il decreto, infatti, definisce solo gli aspetti formali della procedura, ma non è immediatamente attuativo. Ritiene che ci sarà bisogno di altri decreti che definiscano la sostanza del processo, con riguardo in particolare ai criteri di valutazione e all'accorpamento dei settori concorsuali. Rileva che tali questioni andranno risolte entro novanta giorni, secondo quando è scritto solennemente nel testo che però arriva in Parlamento senza aver rispettato la medesima scadenza.
Aggiunge che i criteri e i settori sono rinviati con l'unico scopo di sottrarre tali decisioni al controllo del Parlamento; si rinvia, infatti, a provvedimenti di ordinaria amministrazione che non hanno bisogno di pareri parlamentari a differenza del regolamento in esame; si procura quindi un ulteriore ritardo nell'applicazione della legge n. 240 del 2010, non già per rendere più efficienti le procedure, ma anzi per renderle meno trasparenti e verificabili nelle sedi istituzionali. Un decreto chiama l'altro, con l'unico scopo di fare melina e tenere bloccati più a lungo possibile i concorsi - sono passati ormai tre anni e il blocco potrebbe durare per l'intero mandato del ministro - per consentire al sistema di assorbire i tagli del ministro Tremonti. Rileva che a conferma del sospetto c'è la questione dei concorsi a professore associato che fu presentata dalla propaganda governativa come generosa concessione ai ricercatori. Sono passati sette mesi e il Ministero non è stato capace di assegnare i fondi ai singoli atenei; tutto è fermo nei cassetti ministeriali. Aggiunge che mentre si scrivono nuovi decreti rimangono inattuati quelli già approvati e che in qualche caso potrebbero essere utili. Ad esempio, nel 2008 è stata decisa l'anagrafe della ricerca e successivamente sono state implementate le relative procedure informatiche. Sottolinea che tutto sarebbe pronto, ma il Ministero, stranamente, non autorizza l'attivazione del sistema. Eppure, oggi, il funzionamento dell'anagrafe risolverebbe tutti i problemi sollevati dal Consiglio di Stato nel severo parere che ha costretto il ministro a riscrivere diverse volte il testo. Evidenzia al riguardo che non vi sarebbe bisogno di far girare milioni di carte o di file per i titoli dei candidati, perché queste documentazioni si ritroverebbero già nell'anagrafe che dovrebbe aver risolto sia i problemi di privacy sia di diritto d'autore.
Per queste ragioni, sottolinea che il gruppo del partito democratico dichiara il voto contrario sullo schema in esame e invita il Governo a presentare all'esame delle Commissioni parlamentari un nuovo schema di regolamento comprensivo dei criteri di valutazione e dei settori concorsuali e pertanto immediatamente attuativo, senza rinvii a ulteriori provvedimenti. Rileva che tale schema dovrà essere accompagnato da un ulteriore decreto ministeriale per autorizzare la piena funzionalità dell'anagrafe dei professori e dei ricercatori e dal decreto interministeriale per il riparto tra gli atenei dei fondi relativi ai concorsi per il ruolo di professore associato.

Valentina APREA, presidente, avverte che è stata presentata dai deputati Ghizzoni e altri una proposta di parere alternativo che è in distribuzione (vedi allegato 2).

Pierfelice ZAZZERA (IdV) sottoscrive la proposta di parere alternativo presentata dal gruppo del partito democratico e preannuncia il voto contrario sulla proposta di parere presentata dalla relatrice, pur riconoscendo gli sforzi fatti dalla collega Frassinetti, alla quale rivolge un dovuto apprezzamento, avendo cercato di formulare una proposta di parere che raccogliesse le diverse proposte formulate dai colleghi e dai soggetti auditi in Commissione. Al riguardo, ricorda le preoccupazioni

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più volte espresse per la situazione economica in cui versa l'università italiana a causa dei tagli voluti dalla legge n. 240 del 2010. Rappresenta altresì la preoccupazione per i tempi di applicazione del provvedimento in esame che non è stato scevro di critiche e osservazioni da parte dello stesso Consiglio di Stato. Evidenzia che la difficoltà della stessa maggioranza, di accogliere l'atto in esame si evince dalla stesura di una proposta di parere complesso e articolato, a conferma che, in realtà, si vorrebbe un atto diverso, emendato. Segnala, però - come insegna la storia dei pareri con condizioni approvati dalla Commissione su atti del Governo - che a tali indirizzi non è mai seguito una reale modifica dell'atto da parte dell'Esecutivo. Ribadisce, quindi, fermo l'apprezzamento della proposta di parere della relatrice, che non può che preannunciare un voto contrario in quanto, come al solito, il Governo farà carta straccia delle condizioni in esso contenute, ancora una volta, non dando alcuna importanza alle decisioni assunte dalla Commissione in piena autonomia. Aggiunge che in sede di esame del disegno di legge di riforma del settore universitario, poi divenuta legge n. 240 del 2010, il gruppo da lui rappresentato aveva scelto un atteggiamento costruttivo, proponendo, tra l'altro, la realizzazione di un concorso su base nazionale, con commissari scelti con sorteggio puro e la previsione di un'incompatibilità per i parenti fino al terzo grado. Nel provvedimento in esame non vi è invece nulla di tutto questo. Ricorda quindi come l'attivazione necessaria dell'anagrafe della ricerca, prevista nel 2008 e mai attuata, fa permanere il problema della pubblicità del materiale scientifico presentato, con possibili problematiche di violazione sia del copyright che della privacy degli scritti presentati. Segnala, quindi, che sull'atto n. 372 rimangono aperte molte questioni che risultano tuttora irrisolte, paventando che il testo rimarrà immodificabile e non verrà integrato dai suggerimenti contenuti nelle osservazioni e nelle condizioni incluse nella proposta di parere della relatrice Frassinetti. Ribadisce, in conclusione, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore, raccomandando l'approvazione della proposta di parere alternativo da lui sottoscritto.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) sottoscrive la proposta di parere alternativo presentato dai colleghi Ghizzoni e altri.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA, intervenendo sulla nuova formulazione della proposta di parere proposto dalla relatrice che comunque ringrazia per il pregevole lavoro svolto, segnala che la condizione di cui al punto 2, pur condivisibile nello spirito, non è pertinente al regolamento in esame, bensì al decreto che dovrà fissare i predetti criteri e parametri. Rileva, pertanto, che ne sarebbe opportuna la soppressione in questa sede. Esprime quindi parere contrario sulla condizione di cui al punto 10, la cui formulazione non è chiara. La previsione sembra infatti voler consentire ai professori straordinari, incaricati sulla base di convenzioni con vari soggetti pubblici e privati per la realizzazione di specifici programmi di ricerca, ai sensi dell'articolo 1, comma 12, della legge n. 230 del 2005, di far parte delle commissioni di abilitazione. Osserva d'altra parte che ciò è escluso dalla legge n. 240 del 2010, cui il regolamento in esame dà attuazione, la quale prevede che delle commissioni di abilitazione facciano parte esclusivamente professori ordinari. Evidenzia, inoltre, che la previsione proposta non è in linea neanche con lo spirito della legge, che ha improntato la disciplina della formazione delle commissioni a maggiore rigore, prevedendo altresì che il curriculum degli aspiranti commissari sia coerente con i criteri e parametri richiesti per la valutazione dei candidati. Stante la correttezza di questa interpretazione della citata condizione n. 10, sarebbe pertanto necessario prevederne la soppressione. Si rende conto che si tratta di questioni che meritano un maggiore approfondimento, chiedendo quindi di sospendere o, meglio ancora, rinviare il seguito dell'esame del provvedimento, allo scopo di acquisire ulteriori valutazioni al riguardo.

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Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, ricorda che le condizioni citate dal sottosegretario Pizza sono state inserite anche su richiesta dei colleghi della minoranza. Si dichiara in ogni caso favorevole ad una riflessione ulteriore, allo scopo di acquisire i necessari chiarimenti chiesti dal Governo.

Manuela GHIZZONI (PD) interviene per evidenziare espressamente che in Commissione nella seduta odierna i gruppi di maggioranza non sono in grado di approvare la proposta di parere della relatrice, alla quale va comunque un apprezzamento per il lavoro svolto, esistendo una spaccatura a metà tra deputati di maggioranza e opposizione, nel numero di ventidue a ventidue. Stigmatizza quindi il fatto che il Governo non abbia interloquito prima con la relatrice, esponendo le perplessità sui punti su cui ora chiede la sospensione dei lavori per un ulteriore approfondimento. Rammenta che il nuovo segretario del PdL, Angelino Alfano, nel suo discorso di investitura ha fatto dell'interlocuzione tra Governo e Parlamento un nuovo pilastro del Partito del popolo della libertà, come tra l'altro ha ricordato anche il collega Barbieri nel suo intervento di ieri, confronto che peraltro oggi viene disatteso. Sottolinea quindi che la richiesta del Governo può avere un senso solo se viene proposto uno schema di decreto completamente diverso che preveda anche, come stabilisce la proposta di parere alternativo da lei presentato, le disposizioni sui criteri di valutazione e le classi concorsuali, unitamente al decreto interministeriale relativo al piano straordinario di reclutamento dei professori associati. Conclude, infine, ricordando che il 15 luglio è fissato il termine ultimo per l'espressione del parere da parte della Commissione e che la stessa legge n. 240 del 2010 prevedeva un termine di novanta giorni per l'emanazione del provvedimento in esame, termine ormai scaduto a fronte del quale ora, nonostante i ritardi, si chiedono ulteriori rinvii.

Valentina APREA, presidente, sottolinea che la richiesta del Governo è del tutto legittima e perfettamente in linea con la prassi e con la procedura parlamentare, ai sensi delle quali il Governo può intervenire nel corso delle sedute quando lo ritenga opportuno. Aggiunge che essendo stata presentata una proposta di parere alternativo il confronto tra tutte le forze politiche appare pienamente rispettato. Come ha già ricordato la collega Ghizzoni, inoltre, il termine per l'espressione del parere è fissato per il 15 luglio, per cui la Commissione è perfettamente in grado di svolgere il suo ruolo in piena autonomia, come sempre. Invita quindi i rappresentanti dei gruppi ad esprimersi al riguardo.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP) ricorda che si sta votando un parere obbligatorio e urgente sul provvedimento in discussione e non comprende le reali motivazioni che portano il Governo a chiedere una sospensione del relativo esame. Prende atto che la nuova formulazione della proposta di parere presentata dalla relatrice ha accolto alcune delle osservazioni rappresentate dalle opposizioni, pur ricordando che ciò non significa che il parere, ove approvato, sarà accolto dal Governo. Per ciò che riguarda il gruppo da lei rappresentato ritiene che si debba, oggi stesso, procedere con la votazione della proposta di parere.

Emerenzio BARBIERI (PdL), accogliendo la richiesta del rappresentante del Governo e della relatrice, si dichiara favorevole ad un rinvio breve dell'esame del provvedimento, per acquisire i chiarimenti necessari.

Paola GOISIS (LNP) concorda con la proposta di rinviare ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento, come richiesto dalla relatrice e dal rappresentate del Governo, in quanto ella stessa intende approfondire alcune delle modifiche inserite nella nuova formulazione della proposta di parere presentata dalla collega Frassinetti, a seguito delle richieste espresse dai gruppi della minoranza.

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Benedetto Fabio GRANATA (FLpTP) sottolinea come vi sia un'urgenza e una responsabilità da parte della Commissione di votare la proposta di parere al Governo sul provvedimento in esame. Considera quindi la richiesta di rinvio dell'esame inusuale e non condivisibile. A nome del proprio gruppo, si dichiara pertanto contrario al rinvio del seguito dell'esame.

Valentina APREA, presidente, constata la richiesta della relatrice, del rappresentante del Governo e dei gruppi di maggioranza ad un breve rinvio del seguito dell'esame. Pur tenendo conto delle differenti posizioni emerse al riguardo, riterrebbe opportuno rinviare il seguito esame ad altra seduta per acquisire gli ulteriori elementi richiesti dal Governo.

Manuela GHIZZONI (PD) ribadisce la propria contrarietà alla richiesta del Governo, chiedendo che si metta ai voti la proposta di rinvio dell'esame del provvedimento in titolo.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ribadisce a sua volta l'esigenza di tenere conto delle esigenze rappresentate dalla relatrice, dal rappresentante del Governo e dai gruppi di maggioranza, rinviando alla seduta di domani il seguito dell'esame del provvedimento. Si tratta di una scelta di buon senso che rispetta le diverse istanze emerse nel corso dell'esame.

Valentina APREA, presidente, apprezzate le circostanze, ritiene doveroso rinviare il seguito dell'esame del provvedimento a domani, allo scopo di conciliare, come si è sempre fatto, le diverse esigenze rappresentate dalle forze politiche e dal Governo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 13 luglio 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 12.40.

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell'Opera verdiana e sulla dichiarazione d'interesse nazionale della Villa Verdi in Sant'Agata di Villanova sull'Arda e della casa natale del musicista in Roncole Verdi.
Testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 giugno 2011.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a dare attuazione al parere espresso dalla Commissione bilancio, ai fini della copertura finanziaria. Chiede quindi al sottosegretario Giro, di esprimere i propri intendimenti in merito alla copertura finanziaria approvata dalla Commissione bilancio, eventualmente anche rinviando a domani il seguito dell'esame del provvedimento.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO ricorda, come già evidenziato per le vie brevi al relatore e ad altri colleghi, che non si può non tenere conto di quanto indicato dal ministro Galan sul provvedimento in esame, nel corso della sua audizione svolta presso la Commissione nella seduta del 29 giugno 2011. Sottolinea che le disposizioni per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi si concretano in un provvedimento importante, in quanto nel 2013 tale ricorrenza dovrà essere celebrata in maniera solenne.

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È da considerare invece con più attenzione la norma relativa al Festival Verdi. Accoglie peraltro la proposta del relatore di rinviare a domani il seguito dell'esame del provvedimento, anche se non può non ribadire la contrarietà espressa chiaramente dal ministro Galan su un provvedimento legislativo ad hoc in merito alle celebrazioni verdiane. A tal riguardo, sottolinea che tale contrarietà persiste anche se vi è stata la valutazione positiva da parte della Commissione bilancio, poiché si tratta di una copertura finanziaria che interviene sulle disponibilità già ridotte del Fondo unico per lo spettacolo. A tal proposito, rappresenta comunque la propria disponibilità a svolgere un'analisi specifica sulla copertura finanziaria del provvedimento in esame, anche al fine di reperire una copertura finanziaria sostenibile, condivisa dal Governo.

Valentina APREA, presidente, deve evidenziare che la Commissione ha da tempo atteso che il Governo esprimesse una posizione alternativa al riguardo, che fino ad oggi non è stata ancora fornita dall'Esecutivo. Ricorda che la Commissione bilancio ha ritenuto compatibile la copertura finanziaria indicata che la Commissione cultura reputa utile ai fini delle celebrazioni previste. Al riguardo, si domanda come mai, se vi erano possibili soluzioni differenti, non sono state evidenziate già nel corso dell'esame del provvedimento in Commissione bilancio.

Manuela GHIZZONI (PD), intervenendo sui lavori della Commissione, intende stigmatizzare quanto accaduto nel corso della seduta relativa all'esame degli atti del Governo, nella quale la presidente Aprea ha rinviato il seguito dell'esame del provvedimento senza tenere conto della posizione espressa al riguardo dai gruppi di minoranza. Ritiene che si tratti di un atto di protervia grave, già accaduto in Commissione. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del suo gruppo, che non parteciperà al seguito delle sedute già previste per la giornata odierna.

Valentina APREA (PdL), presidente, ribadisce di aver assunto responsabilmente la decisione di rinviare a domani il seguito dell'esame dell'atto n. 372, tenendo conto della posizione della relatrice, del rappresentante del Governo e delle forze di maggioranza e di minoranza. Sempre nella riunione di domani, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, potrà quindi definire l'eventuale seguito dell'esame del provvedimento.

Massimo POLLEDRI (LNP), in qualità di firmatario di una delle proposte di legge in esame, nonché di componente della Commissione bilancio, sottolinea che la questione della copertura finanziaria sul provvedimento ha avuto un esame approfondito. In una prima stesura era stato indicato infatti un fondo incerto di copertura, sul quale occorreva comunque sentire il Ministero dell'economia e delle finanze. Al fine di reperire le risorse necessarie, per poter celebrare degnamente il bicentenario verdiano, è stata individuata quindi la copertura finanziaria indicata dalla Commissione bilancio, con il parere favorevole del rappresentante del Governo intervenuto in seduta. Ritiene, dunque, che vada trovata una soluzione definitiva al problema, in quanto gli enti locali interessati all'approvazione del provvedimento attendono da molto tempo risposte certe, soprattutto per l'importanza che l'evento celebrativo riveste.

Carmen MOTTA (PD) sottolinea che per dare una soluzione positiva a tale vicenda occorre che il Governo assuma in pieno le proprie responsabilità. Ricorda come in una prima fase dell'esame del provvedimento si era individuata una copertura finanziaria giudicata poi non ricevibile dalla Commissione bilancio. Al riguardo, segnala che, successivamente, con un lungo e paziente lavoro da parte della Commissione bilancio si è trovata una copertura finanziaria adeguata, da far valere sul Fondo unico dello spettacolo (FUS), spostando l'anno di copertura dal 2011 al 2012. Al riguardo chiede se il Governo sia d'accordo nel merito, non

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avendo mai espresso contrarietà al provvedimento in esame. Ritiene d'altra parte che sia l'Esecutivo a dover notificare, se lo giudica opportuno, un altro tipo di copertura finanziaria. Ribadisce, per ulteriore chiarezza, che non si sta parlando di una leggina per il Festival Verdi ma di celebrazioni nazionali importanti per il bicentenario verdiano. Aggiunge che se tali celebrazioni avranno luogo sarà merito dell'iniziativa parlamentare e non certo del Governo. Ritiene d'altra parte assolutamente improcrastinabile la scadenza della giornata di domani per una risposta definitiva e certa sulla questione da parte del Governo. Deve peraltro sottolineare, al riguardo, che il ministro Galan in audizione ha fatto riferimento a fondi inesistenti, quale quello per i comitati nazionali, proponendo addirittura di avocare al Ministero l'intera questione. Osserva però, in conclusione, che se ciò avverrà il bicentenario non potrà essere onorato adeguatamente. Ribadisce quindi l'esigenza che entro domani l'Esecutivo fornisca alla Commissione una risposta definitiva.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, nel riprendere quanto testé espresso dai colleghi Poliedri e Motta, ricorda che sul provvedimento in esame entrambi i gruppi della maggioranza, PdL e Lega, hanno sottoscritto le proposte di legge in esame. Ricorda che dopo il primo parere negativo della Commissione bilancio, la Commissione si è spesa per trovare risorse effettive. Al riguardo, sottolinea che anche per lui la giornata di domani rappresenta un termine ultimo per le risposte da dare alle province di Piacenza, Parma e Reggio-Emilia e conclude stigmatizzando il fatto che se tali questioni avessero riguardato Ostia, Fiumicino o altre aree limitrofe alla capitale la questione sarebbe stata già risolta.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta. Avverte che i restanti i punti all'ordine del giorno della Commissione non avranno luogo, anche tenendo conto della decisione dei gruppi di minoranza di non partecipare al seguito delle sedute già convocate per la giornata odierna.

La seduta termina alle 13.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del regno Hascemita di Giordania sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale, fatto a Roma il 5 novembre 2007.
C. 4373 Governo.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo ACP e la Comunità europea e i suoi Stati membri, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
C. 4374 Governo.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
Testo unificato C. 3465 Cosenza e C. 4290 Governo, approvato dal Senato.

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico.
C. 4432 Senatore Malan, approvata dal Senato, C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI