CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 luglio 2011
509.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 12 luglio 2011.

Audizione di rappresentanti del Comune di Napoli, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4480 Governo di conversione del decreto-legge n. 94 del 2011 recante misure urgenti in tema di rifiuti solidi urbani prodotti nella regione Campania.

L'audizione informale è stata svolta dalle 10.05 alle 11.

SEDE REFERENTE

Martedì 12 luglio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il Ministro per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo.

La seduta comincia alle 13.45.

DL 94/2011: Misure urgenti in tema di rifiuti solidi urbani prodotti nella regione Campania.
C. 4480 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 luglio 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi (vedi allegato 1).
Dopo avere ricordato che, ai sensi dell'articolo 96 bis, comma 7, del Regolamento, sono da considerare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che non siano strettamente attinenti alla materia del decreto-legge, dichiara inammissibile l'articolo aggiuntivo Barani 1.08, in quanto reca una norma di carattere generale che riconosce nel Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e

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del mare l'Autorità di sorveglianza sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, sottolinea i ristretti tempi che il Regolamento riconosce alla Commissione per riferire sui provvedimenti di urgenza all'Assemblea, nonché il carattere puntuale delle disposizioni del decreto legge, che si compone di un solo articolo. Aggiunge inoltre che molti degli emendamenti presentati, proprio in ragione del richiamato carattere puntuale del testo del provvedimento in esame, di fatto, si traducono in proposte radicalmente alternative al testo presentato. Dopo avere richiamato la programmazione dei lavori concordata in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, secondo cui nella seduta di oggi la Commissione dovrebbe concludere l'esame degli emendamenti, fa notare come tale programmazione induca necessariamente ad invitare al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, diversamente esprime parere contrario. Ritiene però di potersi impegnare sin d'ora a valutare attentamente, ai fini dell'esame in Assemblea, pochi specifici emendamenti che i rappresentanti dei gruppi di opposizione ritenessero di prioritaria importanza.

Raffaella MARIANI (PD) sottolinea anzitutto il fatto che, fuori da ogni logica ostruzionistica, i deputati del gruppo del Partito democratico hanno presentato solo otto emendamenti. Dichiara altresì, a nome del suo gruppo, la disponibilità a limitare tale numero a soli tre o quattro emendamenti, richiamando, tuttavia, la necessità che gli stessi siano approfonditamente discussi nella seduta odierna.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, nel ribadire il proprio invito a ritirare tutti gli emendamenti presentati, manifesta la più ampia volontà di approfondire, ai fini dell'esame in Assemblea, i più importanti emendamenti che gli saranno segnalati dai gruppi di opposizione.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP), nel prendere atto della disponibilità manifestata dal relatore, osserva che i deputati del suo gruppo hanno presentato soltanto due emendamenti relativi a questioni particolarmente sentite sul territorio. Nel dichiarare quindi che si adeguerà ad un'eventuale decisione condivisa di procedere al ritiro degli emendamenti presentati, chiede, tuttavia, che i citati due emendamenti siano valutati con la più grande attenzione dal relatore.

Tommaso FOTI (PdL) ritiene che la proposta formulata dal relatore sia una proposta ragionevole che rappresenta un punto di equilibrio positivo fra le ragioni della maggioranza e quelle dell'opposizione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), pur comprendendo le ragioni che hanno spinto il relatore a formulare la proposta di ritiro degli emendamenti, ritiene che, ai fini di un adeguato approfondimento istruttorio in Commissione delle proposte emendative presentate, sarebbe preferibile differire di qualche ora l'esame degli emendamenti.

Ermete REALACCI (PD), nel sottolineare il valore irrinunciabile dell'esame istruttorio in Commissione, ai fini dell'elaborazione di un buon testo da presentare in Assemblea, chiede al relatore di chiarire se la sua proposta deve intendersi come un semplice rinvio della discussione degli emendamenti al momento dell'esame in Assemblea del provvedimento, ovvero se sia possibile programmare, dopo un breve rinvio dei lavori, una nuova seduta della Commissione nella quale esaminare approfonditamente alcuni pochi emendamenti presentati dai deputati di opposizione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, precisa che il relatore ha invitato i presentatori al ritiro di tutti gli emendamenti, impegnandosi altresì a prendere in attenta considerazione, ai fini dell'esame in Assemblea, quegli emendamenti che i gruppi di opposizione ritenessero di particolare rilievo.

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Mauro LIBÈ (UdCpTP) ritiene di dover richiamare l'attenzione del relatore già in questa fase sui cinque emendamenti presentati dai deputati del suo gruppo.

Tino IANNUZZI (PD) esprime rammarico per quanto dichiarato dal relatore, anche in considerazione del fatto che gli emendamenti presentati dal Partito democratico sono solo otto su cinquantaquattro e che la collega Mariani ha già manifestato, a nome del proprio gruppo, la disponibilità a limitare la discussione a soli tre o quattro di essi.

Guido DUSSIN (LNP) manifesta la disponibilità a prendere positivamente in considerazione la proposta formulata dal relatore.

Tino IANNUZZI (PD), nel richiamare le ragioni esposte dai deputati dell'opposizione che sono intervenuti nel dibattito, dichiara, a nome del gruppo del Partito democratico, di non poter accedere alla proposta formulata dal relatore, esprimendo rammarico per la constatata indisponibilità del relatore medesimo ad esaminare attentamente già in tale fase solo alcuni degli emendamenti presentati dal proprio gruppo.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, preso atto delle posizioni espresse dai rappresentanti dei gruppi sulla sua proposta di ritiro, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO esprime parere conferme a quello dichiarato dal relatore.

Alessandro BRATTI (PD) illustra il contenuto dell'emendamento Bonavitacola 1.1 con cui si chiede che venga dichiarato lo stato di emergenza nella gestione dei rifiuti in Campania fino al 31 dicembre 2011, allo scopo di dare più forza all'esigenza di definire, in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato e le regioni, un impegno solidale di tutte le regioni italiane per lo smaltimento dei rifiuti campani ordinato secondo le capacità impiantistiche di ciascuna regione.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO, intervenendo per una precisazione, ribadisce la contrarietà del Governo a procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza, anzitutto in ragione della netta contrarietà a tale provvedimento più volte ribadita dai rappresentanti degli organi dell'Unione europea. Aggiunge altresì che il Governo, dopo avere restituito, con i precedenti provvedimenti, alle istituzioni territoriali della Campania tutti i poteri relativi alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti, non è in alcun modo disposto ad adottare nuovi provvedimenti emergenziali, ritenendo che le istituzioni regionali e locali siano in grado, e, per meglio dire, devono dimostrarsi in grado di superare l'attuale situazione di criticità, ferma restando la assoluta volontà del Governo nazionale di supportarle con tutti i mezzi necessari per il superamento definitivo della lunga stagione emergenziale.
Sottolinea, inoltre, che, ove si fosse accolta la prospettiva sostenuta dal deputato Bratti di un rafforzamento del ruolo della Conferenza Stato-regioni ai fini della definizione degli accordi interregionali per il trasferimento dei rifiuti campani, si sarebbe commesso un grave errore che avrebbe portato ad un pericoloso allungamento dei tempi necessari per sgomberare le strade di Napoli dai rifiuti e scongiurare, in tal modo, ogni rischio sanitario per la popolazione. Del resto, la migliore testimonianza della bontà della scelta operata dal Governo con l'emanazione di un decreto-legge conciso nel contenuto, ma efficace nel raggiungimento dello scopo che il Governo si era prefisso, sta a suo avviso nel fatto che in pochissimi giorni sono già stati siglati importanti accordi con le regioni Toscana, Emilia e Liguria, che consentono di guardare con fiducia a quanto avverrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Conclude quindi ribadendo che per il Governo è fondamentale che tutta la responsabilità del ciclo dei rifiuti resti in capo alle istituzioni campane

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e che, sotto questo punto di vista, la stessa posizione critica espressa in seno alla maggioranza dalla Lega Nord non deve considerarsi affatto in contrapposizione a quella del PdL o del Governo.

Mauro LIBÈ (UdCpTP) prende atto con rammarico della posizione espressa, peraltro in termini estremamente chiari, dal ministro Prestigiacomo, da cui si evince che le misure adottate dal Governo hanno un orizzonte temporale molto limitato e che sostanzialmente il Governo ha eluso la questione fondamentale della realizzazione in Campania di un sistema impiantistico di trattamento e di smaltimento dei rifiuti, a cominciare dai nuovi termovalorizzatori, da cui dipende in modo diretto l'effettiva possibilità di rendere autosufficiente la gestione del ciclo dei rifiuti in quella regione ed il definitivo superamento della criticità della situazione dei rifiuti.

La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Bonavitacola 1.1 e Bratti 1.2.

Tommaso FOTI (PdL), dopo aver sottoscritto gli emendamenti Paolo Russo 1.3, 1.7 e 1.12, Landolfi 1.4, 1.8 e 1.15, Barani 1.6, 1.10 e 1.16, dichiara di ritirarli.

Pasquale VESSA (PdL) ritira i suoi emendamenti 1.5, 1.9, 1.14 e 1.25.

La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.11, 1.13 e 1.17.

Fulvio BONAVITACOLA (PD) illustra i contenuti del proprio emendamento 1.18, richiamandone l'importanza. In tal senso, sottolinea l'urgenza di procedere alla individuazione delle nuove discariche che, tenuto conto della saturazione di tutte le discariche campane esistenti, nei prossimi sei mesi dovranno accogliere centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti. Sotto questo profilo, denuncia il fatto gravissimo che, ad oggi, il Presidente della regione Campania non abbia ancora provveduto alla nomina di quattro dei cinque commissari straordinari provinciali deputati alla scelta dei siti delle nuove discariche. Giudica, inoltre, del tutto inadeguate le misure adottate dall'unico commissario straordinario nominato, quello per la provincia di Napoli, il quale sembra aver orientato le proprie scelte verso la individuazione di una miriade di micrositi, insufficienti a risolvere la grave situazione in atto ed oggetto di sicure e diffuse contestazioni sul territorio.
Conclude quindi ribadendo l'importanza dell'emendamento 1.18, di cui raccomanda l'approvazione, sfidando il Governo ad indicare una diversa soluzione alla questione fondamentale della rapida individuazione dei siti per la realizzazione delle nuove discariche.
La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Bonavitacola 1.18 e Libè 1.19.

Guido DUSSIN (LNP) ritira i suoi emendamenti 1.20, 1.21 e 1.37.

La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.22, 1.23 e 1.24.

Pasquale VESSA (PdL) ritira il suo emendamento 1.25.

Tommaso FOTI (PdL) dopo aver sottoscritto gli emendamenti Paolo Russo 1.26, Landolfi 1.27 e Barani 1.28, dichiara di ritirarli.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bonavitacola 1.29, Piffari 1.30, gli identici emendamenti Piffari 1.31, Margiotta 1.32 e Libè 1.33.

Alessandro BRATTI (PD) illustra l'emendamento Bonavitacola 1.34 che, a suo avviso, è fra i più importanti tra quelli presentati dai deputati del Partito democratico. Denuncia, quindi, l'irrazionale

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scelta del Governo di limitare il trasferimento dei rifiuti campani alle regioni limitrofe, alcune delle quali si trovano in situazioni gravi se non emergenziali e nessuna delle quali è dotata di un sistema di impianti adeguato alla necessità di provvedere allo smaltimento dei rifiuti provenienti dalla regione Campania. Ribadisce quindi che la soluzione migliore sarebbe quella di coinvolgere tutte le regioni italiane, a partire dal Veneto e dalla Lombardia, i cui impianti potrebbero accogliere, senza nulla togliere alla loro funzionalità, decine e decine di migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla regione Campania.

Domenico SCILIPOTI (PT) segnala al ministro Prestigiacomo la gravità di quanto riportato recentemente dagli organi di informazione circa la presenza di amianto nella discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, invitando il Governo a verificarne la veridicità e ad intervenire, in caso affermativo, con tutti i mezzi a disposizione a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ritenendo che la questione sollevata dal deputato Scilipoti possa essere meglio affrontate in sede di svolgimento di atti di sindacato ispettivo, invita il deputato alla presentazione in tal senso di una interrogazione parlamentare.

La Commissione respinge l' emendamento Bonavitacola 1.34.

Salvatore MARGIOTTA (PD), nel richiamare le considerazioni svolte dal collega Bratti, ribadisce che i trasferimento fuori regione dei rifiuti campani devono essere diretti prioritariamente verso le regioni che hanno maggiori potenzialità impiantistiche.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Margiotta 1.35, Piffari 1.36, 1.38 e 1.39.

Tommaso FOTI (PdL) ritira il proprio emendamento 1.40. Dopo avere inoltre sottoscritto gli emendamenti Paolo Russo 1.41, 1.42 e 1.43, dichiara di ritirarli.

Tino IANNUZZI (PD) illustra il contenuto del proprio articolo aggiuntivo 1.01, di cui segnala la particolare importanza. Ritiene infatti inaccettabile che il Governo mantenga in vita le disposizioni che hanno imposto, per mere ragioni politiche, la provincializzazione del ciclo dei rifiuti in Campania, dopo che lo stesso Governo ha dovuto per ben due volte derogare a tali disposizioni consentendo ai comuni, con proroghe semestrali, di continuare ad esercitare le competenze in materia. Sotto questo profilo, richiama la maggioranza ed il Governo ad un atto di dignità e di responsabilità, ponendo fine ad una assoluta ed ingiustificabile anomalia normativa e restituendo in via definitiva ai comuni campani le competenze e le funzioni attribuite a tutti i comuni italiani in materia di gestione integrata del ciclo dei rifiuti.

La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Iannuzzi 1.01 e Piffari 1.06.

Roberto TORTOLI (PdL) ritira il proprio articolo aggiuntivo 1.011.

La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Libè 1.02, 1.03 e 1.04.

Tommaso FOTI (PdL), dopo avere sottoscritto gli articoli aggiuntivi Cirielli 1.05 e Paolo Russo 1.07, dichiara di ritirarli.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritira gli articoli aggiuntivi Muro 1.09 e 1.010, di cui è cofirmatario.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che il testo del decreto legge in esame sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini dei prescritti pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
C. 3465 Cosenza e C. 4290 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 luglio scorso.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, comunica che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi (vedi allegato 2).
Invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Morassut 3.01, degli emendamenti Piffari 4.1, 4.2, 5.1 e 5.2, Bocci 5.3, degli identici emendamenti Motta 7.2 e Piffari 7.3, nonché dell'emendamento Piffari 7.7, diversamente esprime parere contrario su tali proposte emendative. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.1, esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Pizzolante 7.1, 7.6 e 7.8, nonché sull'articolo aggiuntivo Zeller 7.01.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO esprime parere conforme a quella dichiarato dal relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.

Roberto MORASSUT (PD), insistendo per la votazione del suo articolo aggiuntivo 3.01, sottolinea che, a fronte di un testo che solo formalmente è diretto a promuovere lo sviluppo e la tutela degli spazi verdi urbani, ma che in realtà si occupa unicamente di piantumazioni e di coperture a verde degli edifici, il proprio articolo aggiuntivo 3.01 contiene misure che, se approvate, consentirebbero di fare un salto di qualità alle politiche urbane dirette a promuovere e rafforzare i meccanismi e gli strumenti per una efficace gestione e implementazione degli spazi verdi urbani.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'articolo aggiuntivo Morassut 3.01 e l'emendamento Piffari 4.1.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), pur comprendendo le ragioni che sono alla base dell'invito al ritiro del suo emendamento 4.2 formulato dal relatore, insiste per la votazione del medesimo.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Piffari 4.2, 5.1, 5.2 e Bocci 5.3; approva quindi l'emendamento Pizzolante 7.1.

Carmen MOTTA (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 7.2, non comprende infatti le ragioni del parere espresso dal relatore. Osserva infatti che, se è vero che il testo in discussione attribuisce ai comuni il compito di provvedere al censimento degli alberi monumentali presenti sul territorio, sarebbe irrazionale non coinvolgere la loro rappresentanza nazionale nella definizione dei principi e dei criteri direttivi che devono presiedere alle operazioni di censimento degli alberi monumentali e di redazione dei relativi elenchi regionali.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Motta 7.2 e Piffari 7.3; approva, quindi, l'emendamento Pizzolante 7.6; respinge poi l'emendamento Piffari 7.7; approva infine l'emendamento Pizzolante 7.8.

Tommaso FOTI (PdL) dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zeller 7.01.

La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Zeller 7.01.

Giulia COSENZA (PdL) ringrazia il ministro Prestigiacomo per la sensibilità dimostrata nel sostenere il provvedimento in esame, e la Commissione per la convinta volontà di giungere in tempi brevi alla conclusione dei propri lavori e alla approvazione del testo in discussione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che il testo, come risultante dalle proposte emendative testè approvate, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini dei prescritti pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.