CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2011
503.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 29 giugno 2011.

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo luglio-settembre 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 29 giugno 2011.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi e C. 4260 Cazzola.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.30 alle 14.50.

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COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 29 giugno 2011.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
Testo unificato C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.50 alle 15.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.05.

Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
(COM(2010)623 def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota.
(11447/11).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
Doc. LXXXVII-bis, n. 1.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

Elisabetta RAMPI (PD), dopo aver stigmatizzato il ritardo con cui Governo ha trasmesso al Parlamento la Relazione programmatica per il 2011, pregiudicando in tal modo la possibilità di svolgere un effettivo controllo sull'attività svolta in sede europea dall'Esecutivo, si sofferma sul tema della crisi economica in atto, ritenendo utile, anche al fine di scongiurare che gli effetti delle speculazioni finanziarie ricadano sulla collettività dando luogo a gravi squilibri nei bilanci degli Stati, introdurre in ambito comunitario una tassazione sulle transazioni finanziarie.
Giudicato importante agire in sede europea in funzione del rilancio economico dei Paesi membri, tenendo in considerazione le esigenze dello sviluppo, la crescita dell'occupazione e la lotta alla povertà, rileva la necessità di promuovere politiche adeguate a sostegno del lavoro giovanile - in particolare in favore dei lavoratori flessibili - e di quello femminile, realizzando efficaci sistemi di protezione sociale che prevedano servizi per la famiglia e le donne madri.
Valutato necessario intervenire con forza per garantire una effettiva parità di genere con politiche di conciliazione che ripartiscano in maniera più equa l'onere del lavoro di cura, giudica poi essenziale seguire gli orientamenti comunitari in materia di congedi parentali obbligatori e di remunerazione per i congedi di maternità (che dovrebbero essere pari al 100 per cento dell'ultima retribuzione). Nel far notare, altresì, che l'Europa chiede ai Paesi membri di assicurare ai propri cittadini sistemi pensionistici adeguati e sostenibili, osserva, quindi, che le misure annunciate dal Governo in materia pensionistica, da inserire nella manovra economica, non sembrano andare in tale direzione, atteso anche che queste tendono ad aggravare la posizione già difficoltosa delle donne del settore privato.
Preso atto, peraltro, che il relatore sembra orientato ad accogliere le osservazioni svolte dalle forze di opposizione sul provvedimento in esame, fa presente che il suo gruppo, qualora tale orientamento fosse effettivamente confermato, non potrà che esprimersi in senso favorevole.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, essendosi conclusi gli interventi di carattere generale sui provvedimenti in esame,

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intende preliminarmente rendere talune precisazioni in ordine alla questione posta dal deputato Scandroglio nella seduta di ieri, in relazione alla «società cooperativa europea». In proposito, nel mettere a disposizione dei componenti della Commissione una apposita documentazione predisposta con l'ausilio degli uffici, fa notare che la Direttiva 2003/72/CE del Consiglio, del 22 luglio 2003, ha completato il quadro normativo posto dal Regolamento (CE) n. 1435/2003, concernente la disciplina della società cooperativa europea (cosiddetta «SCE»), dettando disposizioni specifiche intese ad assicurare il pieno «coinvolgimento» dei lavoratori. Segnala, inoltre, che il predetto Regolamento definisce la SCE come una società avente personalità giuridica e il cui capitale sottoscritto è diviso in quote; la sede della SCE, fissata dal proprio statuto, deve essere situata all'interno dell'UE e coincidere con il luogo in cui è stabilita l'amministrazione centrale.
Esaurite, quindi, queste premesse, che giudica doverose, e preso atto degli interventi svolti nel corso del dibattito, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni sui provvedimenti in esame (vedi allegato), auspicando che su di essa si registri la convergenza di tutti i gruppi.

Giovanni PALADINI (IdV), nel ritenere che i costi della crisi in atto siano sostanzialmente sostenuti dalle parti più deboli della società, rileva la necessità di riformare il mercato del lavoro, in particolare migliorando le condizioni lavorative e l'accesso alla formazione. Al contempo, giudica essenziale intervenire con determinazione - anche attuando alcune delle politiche attive in ambito europeo - sulle materie dell'orario di lavoro, della sicurezza dei lavoratori e delle misure strutturali in favore di donne e giovani. Per le ragioni esposte, apprezzando lo sforzo compiuto dal relatore per segnalare le predette priorità, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere presentata.

Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), pur riservandosi di valutare l'azione futura del Governo sui cruciali temi trattati nei provvedimenti in esame, si augura che dalle importanti dichiarazioni di principio - come quelle contenute nella proposta di parere appena presentata - si passi ai fatti concreti, nella direzione di un sostegno effettivo ai lavoratori e alle famiglie. Attesa, peraltro, l'innegabile validità delle osservazioni in essa contenute, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Michele SCANDROGLIO (PdL) intende anzitutto ringraziare il relatore per gli elementi di chiarimento forniti in ordine alla questione della partecipazione dei lavoratori alla società europea e alla società cooperativa europea, giudicando importante tornare su tali aspetti in futuro, anche al fine di favorire un corretto sviluppo del sistema delle relazioni industriali, adeguandolo ad un contesto economico mutato profondamente. Valutate, altresì, in termini estremamente positivi le indicazioni in essa contenute, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Elisabetta RAMPI (PD), preso atto del contenuto della proposta di parere presentata dal relatore e dell'accoglimento delle principali considerazioni svolte dall'opposizione, conferma il preannunciato voto favorevole del suo gruppo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.25.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.25.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo ACP e la Comunità europea e i suoi Stati membri, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
C. 4374 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla III Commissione sulla ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica per la seconda volta l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Stati ACP), da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
Ritiene che vada rilevato, in linea generale, che il provvedimento in esame è volto all'adattamento del quadro normativo dei rapporti tra l'Unione Europea e il gruppo di Paesi cosiddetti «ACP» rispetto ai mutamenti che si sono verificati nelle relazioni internazionali. In proposito, tra le questioni centrali oggetto della nuova modifica dell'Accordo di Cotonou del 2000, evidenzia la valorizzazione della dimensione dell'integrazione regionale (particolarmente sentita nel continente africano, con una crescita progressiva del ruolo dell'Unione africana), il riconoscimento del maggior ruolo dei Parlamenti nazionali, l'aggiornamento delle disposizioni in materia commerciale, il rafforzamento della collaborazione nell'ambito degli impegni internazionali in materia di sviluppo, la maggiore attenzione ad alcune sfide comuni, quali la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e i legami tra sviluppo e sicurezza.
Per quanto concerne, poi, i profili di più diretto interesse della XI Commissione, tra le diverse modifiche all'Accordo di Cotonou del 2000 segnala quelle all'articolo 1, quarto comma, in riferimento all'esigenza della creazione di posti di lavoro fra gli obiettivi del partenariato UE-ACP, quelle all'articolo 6, volte a comprendere le organizzazioni sindacali tra gli attori della cooperazione, quelle all'articolo 8, commi 3 e 4, sul dialogo politico delle parti in ordine alle questioni di genere, al lavoro minorile e a qualsiasi tipo di discriminazione, nonché quelle all'articolo 20, paragrafo 1, lettera a), laddove si prevede tra gli obiettivi da raggiungere della cooperazione allo sviluppo ACP-UE quello di una crescita economica rapida, sostenuta e favorevole all'occupazione.
Evidenzia, altresì, le modifiche all'articolo 22, paragrafo 1, lettera b), con riferimento alle politiche strutturali da intraprendere per aumentare il volume degli affari, gli investimenti e l'occupazione, e agli articoli 23 e 25, in materia di formazione ed istruzione, nonché quelle all'articolo 28, comma 2, in tema di libera circolazione della manodopera. Sottolinea, infine, le modifiche all'articolo 29, in ordine all'integrazione economica regionale sui temi della sanità, dell'istruzione e della formazione, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, e all'articolo 72, in tema di aiuti umanitari, laddove si garantisce il libero accesso alle vittime e la loro protezione nonché la sicurezza del personale e delle attrezzature umanitarie.
In conclusione, preso atto del contenuto delle norme di competenza e vista l'importanza strategica di tale ratifica, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo della XI Commissione: formula, pertanto, una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Elisabetta RAMPI (PD), valutato positivamente il provvedimento in esame, attesa l'attenzione riservata alla prevenzione dei conflitti e ai legami tra sviluppo e sicurezza, prende atto con favore delle

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norme di interesse della Commissione, con particolare riferimento a quelle volte a favorire una maggiore partecipazione delle parti sociali e a garantire una crescita occupazionale. Preannuncia, in tal senso, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Giovanni PALADINI (IdV), nel giudicare in termini positivi il provvedimento in esame, soprattutto nella parte in cui sono indicati impegni precisi in tema di sicurezza e prevenzione dei conflitti, nonché di lotta alla criminalità e alla tratta degli schiavi, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Michele SCANDROGLIO (PdL), nel ringraziare il relatore per l'interessante approfondimento svolto sul provvedimento in esame, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere testé formulata.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.35.