CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 maggio 2011
484.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.05.

DL 37/2011 - Disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011.
C. 4362 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Filippo ASCIERTO (PdL), relatore, osserva che il decreto-legge in esame, composto da tre articoli, reca disposizioni urgenti volte ad assicurare la funzionalità dei procedimenti elettorali, nonché disposizioni dirette a disciplinare il voto dei cittadini temporaneamente all'estero, per motivi di servizio o per missioni internazionali, in occasione delle consultazioni referendarie del 12 e 13 giugno 2011.
In particolare, l'articolo 1 è volto a disciplinare il funzionamento delle commissioni e delle sottocommissioni elettorali circondariali prevedendo, altresì, particolari agevolazioni di viaggio.
Disposizioni di interesse per la Commissione difesa sono recate dall'articolo 2, che disciplina le modalità di partecipazione al voto per corrispondenza dei cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o per missioni internazionali in occasione delle consultazioni referendarie

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del 12 e 13 giugno 2011. Segnala preliminarmente che tali disposizioni presentano contenuto di analogo tenore a quelle adottate in occasione di altre elezioni (decreto-legge n.1 del 2006, decreto-legge n 24 del 2008 e, da ultimo, per i referendum del 21 e 22 giugno 2009, decreto-legge n.3 del 2009) e pertanto potrebbe essere valutata l'ipotesi di prevederne l'introduzione a regime.
Segnatamente, il comma 1, lettera a), individua, tra i soggetti ai quali è destinato l'intervento normativo, il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia impegnato in missioni internazionali. Le altre due categorie di soggetti - individuate dalle lettere b) e c) - sono costituite dai dipendenti statali e loro familiari conviventi e dai professori universitari e ricercatori in servizio presso istituti universitari e di ricerca all'estero.
Il comma 2 precisa che l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza all'estero è condizionato alla presentazione di apposita dichiarazione da parte degli interessati. Per il personale militare o di polizia in missione, la suddetta dichiarazione deve essere presentata al comando di appartenenza entro il trentacinquesimo giorno antecedente la data della votazione in Italia, così da consentire al comando di trasmetterne gli elenchi, distinti per comune di residenza, all'ufficio consolare entro i cinque giorni successivi (rispettivamente, entro lo scorso 8 maggio e lo scorso 13 maggio).
Ai sensi del comma 4, l'ufficio consolare, entro il venticinquesimo giorno antecedente le votazioni (ovvero entro lo scorso 18 maggio), trasmette a ciascun comune di residenza l'elenco dei nominativi degli elettori che hanno fatto richiesta di voto all'estero. Tale trasmissione - si tratta di una novità rispetto ai precedenti decreti - è ora possibile anche attraverso l'utilizzo della posta elettronica certificata. Entro le successive 24 ore, ciascun comune trasmette all'ufficio consolare le attestazioni dell'ufficiale elettorale relative al godimento dell'elettorato attivo da parte di ciascun elettore ricompreso nell'elenco dei richiedenti, al fine di poter iscrivere in apposito elenco i nominativi degli elettori temporaneamente all'estero aventi diritto di voto per corrispondenza.
È comunque previsto che siano iscritti nel citato elenco anche i nominativi degli elettori temporaneamente all'estero la cui richiesta di attestazione, inviata tramite posta elettronica certificata, non è stata riscontrata dal comune entro tre giorni dalla sua ricezione.
Al riguardo, rileva che i termini previsti per lo svolgimento degli adempimenti relativi all'esercizio del diritto di voto per corrispondenza sono tutti ormai scaduti.
Il comma 5 disciplina, invece, la possibilità di revocare la dichiarazione resa ai fini dell'iscrizione nell'elenco dei nominativi degli elettori che hanno fatto richiesta di voto all'estero.
Di conseguenza, ai sensi del comma 6, gli elettori che non hanno fatto la dichiarazione di revoca potranno esercitare il diritto di voto solo per corrispondenza. Tale previsione non opera tuttavia per gli elettori impegnati in missioni internazionali che siano effettivi in unità organiche o navali impiegate in missioni internazionali. Essi, infatti, potranno votare in Italia qualora, per cause di forza maggiore, non abbiano potuto votare all'estero, previa apposita attestazione del comandante del reparto di appartenenza o di impiego.
Il comma 8, inoltre, prevede - per il personale delle Forze armate e di polizia impegnato in missioni internazionali e per gli elettori in servizio presso le rappresentanze diplomatiche e consolari e loro familiari conviventi - che il Ministero della difesa, d'intesa con i ministeri degli affari esteri e dell'interno, stabilisca le modalità tecnico-organizzative di formazione, di invio e di recapito all'estero dei plichi contenenti il materiale elettorale, nonché la relativa consegna. Tali intese, precisa il testo, sono effettuate anche per consentire comunque l'esercizio del diritto di voto - nella modalità per corrispondenza, deve intendersi - anche nel caso in cui non siano state concluse le intese in forma semplificata con lo Stato di residenza o qualora la situazione politico-sociale dello

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Stato non garantisca l'esercizio del diritto di voto: condizioni che, secondo i commi 1 e 4 dell'articolo 19, della legge n.459 del 2001 escluderebbero l'applicabilità della relativa disciplina per il voto dei residenti all'estero.
Segnala, altresì, il contenuto del comma 9, che demanda ai comandanti dei reparti militari e di polizia impegnati nello svolgimento di missioni internazionali e ai titolari degli uffici diplomatici e consolari, o loro delegati, il compito di garantire in ogni modo il rispetto dei princìpi costituzionali della libertà, personalità e segretezza del voto.

Antonio RUGGHIA (PD) preannuncia che il gruppo del Partito democratico, come già avvenuto in relazione agli analoghi provvedimenti che disciplinavano il voto all'estero in occasione di consultazioni elettorali e referendarie, si esprimerà in senso favorevole. Osserva, tuttavia, che il decreto-legge in esame è stato emanato quasi a ridosso delle date di scadenza previste per gli adempimenti amministrativi connessi alle operazioni di voto. Pertanto, non potendo ricevere dal Governo conferme in tal senso, in quanto assente, si limita a formulare l'auspicio che effettivamente siano state attivate le procedure volte a consentire l'esercizio del voto all'estero per corrispondenza prima della scadenza dei limiti stabiliti dallo stesso decreto all'articolo 2.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ritiene condivisibili le osservazioni del deputato Rugghia che potrebbero essere prese in considerazione nel parere da rendere alla Commissione di merito. Osserva come il tema della partecipazione alle consultazioni elettorali per i cittadini italiani temporaneamente all'estero sia stato finora disciplinato attraverso la decretazione d'urgenza, mentre sarebbe a suo avviso opportuno che la materia fosse regolata da una normativa di carattere permanente. Ciò consentirebbe di risolvere, con una disciplina stabile nel tempo, le problematiche connesse all'esercizio del diritto di voto dei militari impegnati nelle missioni internazionali che, a quanto gli risulta, non viene garantita in occasione delle consultazioni elettorali amministrative.
Nel ricordare, infine, che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea dal prossimo lunedì 30 maggio, e che la Commissione Affari costituzionali ha previsto di concluderne l'esame in sede referente nella giornata odierna, chiede al relatore di illustrare la proposta di parere.

Filippo ASCIERTO (PdL), relatore, dichiara di condividere le valutazioni emerse nel dibattito che ritiene meritevoli di essere recepite in due specifiche osservazioni. Illustra quindi la proposta di parere (vedi allegato).

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.15.

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
C. 607-1897/A.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 maggio 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che il relatore ha comunicato alla presidenza di essere impossibilitato a partecipare alla seduta odierna. Tenuto conto delle determinazioni assunte nella scorsa seduta circa l'iter del provvedimento e degli esiti della Conferenza dei Presidenti di Gruppo del 23 maggio in ordine al

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Calendario dei lavori dell'Assemblea per la prossima settimana, propone di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta.

La Commissione consente.

Disposizioni concernenti le associazioni di interesse delle Forze armate.
C. 3442 Gregorio Fontana.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 marzo 2011,

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 30 marzo 2011 sono stati approvati emendamenti e il testo risultante dall'approvazione di quest'ultimi è stato inviato alle Commissioni competenti per l'espressione del parere. Avverte, quindi, che la I e la II Commissione hanno espresso parere favorevole; la VI Commissione ha espresso parere favorevole con una condizione e una osservazione e la V Commissione, nell'esprimere parere favorevole, ha formulato tre condizioni - due delle quali volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione - e una ulteriore osservazione.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che le due condizioni della Commissione bilancio - volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione - intendono, da un lato, ribadire la neutralità finanziaria dell'attività di incentivazione volta a favorire l'aggregazione delle associazioni perseguenti finalità omogenee di cui all'articolo 3, comma 2 e, dall'altro, precisare all'articolo 5, comma 1, che i contributi erogati sono solo quelli «iscritti nello stato di previsione del Ministero della difesa». Con riguardo alla terza condizione, rileva come essa invece abbia una portata meramente formale, aggiornando un riferimento normativo adesso riprodotto nel Codice dell'ordinamento militare. Per quanto concerne, infine, l'osservazione recata nel citato parere della V Commissione, precisa che essa è volta a chiedere una riformulazione della trasmissione dei dati statistici all'ISTAT.
Nel ritenere opportuno adeguare il testo ai rilievi espressi dalla Commissione Bilancio, si dichiara disponibile a presentare i relativi emendamenti.

Antonello GIACOMELLI (PD), nel far presente che da parte del gruppo del Partito democratico è stata consegnata una proposta di legge vertente sulla medesima materia, chiede alla Commissione di rinviare il seguito dell'esame al fine di consentire l'abbinamento della nuova proposta di legge. Precisa che l'iniziativa del suo gruppo è motivata dalla ricerca di convergenze con il testo di maggioranza, senza che si debba arrivare alla formulazione di un testo alternativo da parte delle opposizioni.

Edmondo CIRIELLI, presidente, segnala che la seduta odierna era dedicata al conferimento del mandato al relatore, trattandosi di un provvedimento a lungo oggetto di esame in Commissione. Invita pertanto i presenti ad esprimersi sulla richiesta.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, rileva che il provvedimento ha già avuto un articolato ed approfondito esame in Commissione, tale da consentirne la conclusione dell'esame. Si dichiara tuttavia disponibile a valutare la proposta ove essa non si risolva in atteggiamenti meramente dilatori.

Antonio RUGGHIA (PD), ringraziando il relatore per la disponibilità, precisa che la proposta presentata dal proprio gruppo non è animata da intenti ostruzionistici, quanto piuttosto da uno spirito costruttivo di ricerca della sintesi di diverse posizioni, che consenta la massima condivisione sul

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testo che verrà adottato. Rinnova, pertanto, la richiesta di rinvio dell'esame.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nella consapevolezza di non poter acquisire l'orientamento del Governo e della maggior parte dei gruppi parlamentari, stante l'assenza dei loro rappresentanti, propone di rinviare il seguito dell'esame alla prima seduta utile.

La Commissione consente.

La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.