CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 maggio 2011
476.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 5 maggio 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 10.

Disposizioni in materia di parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati.
C. 2426-2956-B, approvata in un testo unificato dalla Camera e modificata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 aprile scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che il Governo ha presentato l'emendamento 1.3 (vedi allegato), il quale presenta alcuni aspetti di criticità sotto il profilo della sua ammissibilità, in particolare per quanto riguarda la prima parte dell'emendamento, che espunge dal testo del provvedimento alcune parti dell'articolo 1 che sono già state approvate in identico testo dai due rami del Parlamento.
Alla luce di tali criticità, l'emendamento è stato sottoposto alla valutazione preventiva del Presidente della Camera, il quale, con lettera del 27 aprile scorso, ha condiviso tali perplessità, risultando pertanto improcedibile, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, la parte della proposta emendativa, che, all'articolo 1 della proposta di legge, ai commi 1 e 3, lettera a), sopprime le parole da: «e fissa» fino a: «dalla carica».
Invita quindi il Sottosegretario a chiarire se il Governo intenda o meno mantenere la parte ammissibile dell'emendamento, rilevando come, alla luce del giudizio di inammissibilità espresso sulla prima parte della proposta emendativa, quest'ultima risulti ormai scarsamente funzionale ai fini dell'esame della proposta di legge.

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Ricorda inoltre che, dopo aver acquisito il consenso di tutti i gruppi rispetto alla richiesta di trasferimento dell'esame alla sede legislativa del provvedimento, si è ancora in attesa dell'eventuale assenso del Governo.

Il sottosegretario Luigi CASERO assicura che il Governo valuterà l'ipotesi di ritirare l'emendamento 1.3, alla luce della parziale inammissibilità della proposta emendativa e tenendo conto dell'orientamento, unanimemente espresso dalla Commissione, di approvare senza ulteriori modifiche il testo modificato dal Senato.
Chiede, pertanto, di aggiornare l'esame della proposta di legge, anche al fine di consentire all'Esecutivo di procedere a una complessiva valutazione circa la richiesta di trasferimento dell'esame alla sede legislativa.

Lella GOLFO (PdL) ritiene che, alla luce del giudizio di inammissibilità dichiarato sulla prima parte dell'emendamento 1.3, la restante parte della proposta emendativa debba considerarsi superata, anche in considerazione del fatto che al Senato sono già stati apportati al testo una serie di aggiustamenti, concordati dai gruppi con l'Esecutivo, e che pertanto il provvedimento non necessita di ulteriori modifiche.
Chiede pertanto al Governo di ritirare quanto prima l'emendamento, ritenendo altrimenti opportuno procedere alla votazione dell'emendamento 1.3, su cui dichiara il proprio voto contrario.
Auspica inoltre che il Governo esprima quanto prima l'assenso alla richiesta di trasferimento dell'esame alla sede legislativa.

Francesco BARBATO (IdV) sottolinea come la presentazione dell'emendamento 1.3 testimoni la volontà del Governo di procrastinare ulteriormente l'approvazione della proposta di legge senza assumere su di essa una posizione chiara, e rappresenti inoltre il tentativo di indebolire il contenuto di un provvedimento che persegue l'obiettivo, pienamente condivisibile, di assicurare pari dignità tra donne e uomini anche nel mondo dell'imprenditoria e della finanza.
Ritiene pertanto opportuno che il Governo ritiri l'emendamento, chiedendo in caso contrario che sia posta in votazione la proposta emendativa, sulla quale dichiara il voto contrario del gruppo dell'Italia dei Valori.

Alberto FLUVI (PD), pur comprendendo le difficoltà del Governo, sottolinea la necessità che l'Esecutivo assuma una posizione chiara e definitiva in merito al provvedimento ed al suo iter di esame.
Condivide quindi l'opportunità di porre in votazione, limitatamente alla parte ammissibile, l'emendamento 1.3, sul quale dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP), relatore, sottolinea come il contenuto del provvedimento sia stato oggetto di un esame particolarmente accurato, sia in prima lettura alla Camera, sia al Senato, ritenendo pertanto opportuno procedere alla votazione dell'emendamento 1.3, al fine di favorire una sollecita conclusione dell'iter parlamentare.

Gianfranco CONTE, presidente, in considerazione dell'unanime orientamento della Commissione in tal senso, avverte che nella seduta odierna sarà posto in votazione l'emendamento 1.3 del Governo, limitatamente alla parte ammissibile.

Il sottosegretario Luigi CASERO prende atto della volontà della Commissione di procedere nella seduta odierna alla votazione dell'emendamento 1.3.

La Commissione respinge l'emendamento 1.3 del Governo, relativamente alla parte ammissibile posta in votazione.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia

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quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.
Testo unificato C. 2699-ter, approvata dal Senato, C. 1964 Barbato, C. 3544 Pagano e C. 3589 Bragantini.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 aprile scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, essendo ormai completata l'elaborazione del testo, propone di concludere l'esame in sede referente del provvedimento, conferendo il mandato al relatore a riferire in senso favorevole in Assemblea, in attesa di conoscere se sussistano le condizioni per chiedere il trasferimento dell'esame alla sede legislativa.
A tale ultimo proposito, segnala come finora abbiano espresso il consenso i gruppi PdL, PD, Lega, IdV e UdCPTP, e come il Ministero per i rapporti con il Parlamento stia acquisendo l'avviso dei vari Ministeri interessati ai fini dell'eventuale assenso del Governo.

Francesco BARBATO (IdV), relatore, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta del Presidente, esprimendo inoltre, in qualità di relatore sul provvedimento, piena soddisfazione per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione, che, in un clima di costruttiva collaborazione tra tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, ha elaborato un provvedimento che consentirà auspicabilmente di compiere una svolta decisiva nel contrasto al grave fenomeno delle frodi assicurative e dell'evasione dall'obbligo di assicurazione RC auto, nonché di consentire finalmente, di conseguenza, una reale riduzione del livello delle tariffe assicurative in tale settore.
Sottolinea quindi come il provvedimento costituisca un ottimo esempio di come il Parlamento e la politica possano, quando sussistano buona volontà e chiarezza di intenti, incidere positivamente nella vita dei cittadini, a tutela dell'interesse comune.
Auspica pertanto una rapida conclusione dell'iter di approvazione del testo unificato, al fine di consentirne una sollecita entrata in vigore.

La Commissione delibera di conferire al relatore, Barbato, mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la Presidenza della Commissione si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 10.10.