CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 maggio 2011
475.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo.

La seduta comincia alle 14.45.

5-04075 Bratti: sulla posizione del Governo italiano rispetto agli obiettivi posti dall'Accordo di Cancun.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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Alessandro BRATTI (PD) prende atto della risposta fornita dal Ministro Prestigiacomo, riservandosi di verificare se gli impegni oggi assunti saranno in concreto mantenuti e rispettati.

5-03974 Braga: sul livello di concentrazione di fibre d'amianto nell'atmosfera.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Chiara BRAGA (PD), con riferimento alla ricostruzione della vicenda fornita dal Ministro Prestigiacomo e sulla base degli elementi di conoscenza a sua disposizione, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita del Ministro. Richiama, peraltro, l'attenzione del Governo su una vicenda che ripropone con forza la necessità di misure adeguate ad affrontare le questioni del recupero delle aree dismesse, della bonifica di siti inquinati a destinazione produttiva e della gestione dei rifiuti speciali, che frequentemente è oggetto di pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia dall'altra, con Atto finale, fatto a Giacarta il 9 novembre 2009.
C. 4192 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

Angelo ALESSANDRI, presidente, sostituendo il relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall'altro, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l'11 settembre 2009.
C. 4201 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

Angelo ALESSANDRI, presidente, sostituendo il relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

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Decreto-legge 34/11 Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni alla Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.
C. 4307 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni V e VII).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

Alessandro BRATTI (PD) considera inaccettabile il contenuto dell'articolo 5 del decreto-legge in esame, se confrontato con la serie di leggi pro nucleare varate dal Governo in carica fin dall'inizio della legislatura.
Ricorda, quindi, la coerente battaglia condotta dal PD, anche prima del disastro giapponese, contro la scelta del Governo Berlusconi di riportare in Italia le centrali nucleari, contro l'Accordo stipulato con la Francia che risponde agli interessi di Edf, e forse dell'Enel, a scapito di quelli dei cittadini italiani, contro l'istituzione di un'Agenzia per la sicurezza nucleare che il Governo ha lasciato priva di strutture e di risorse.
Aggiunge che, dopo la tragedia giapponese, mentre acquistano nuova forza le ragioni del no all'energia atomica e per un incisivo cambio di rotta in favore dello sviluppo dell'innovazione, dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, appaiono ancor più confuse e inaccettabili le scelte adottate dal Governo con l'inserimento della cosiddetta moratoria nel decreto-legge in esame, unicamente volta a ingannare gli italiani circa la reale volontà del Governo e a depotenziare il referendum con l'obiettivo di far mancare il quorum per la sua validità.

Ermete REALACCI (PD), nell'esprimere piena condivisione per quanto detto dal collega Bratti, denuncia il disegno scorretto, sul piano politico e istituzionale, portato avanti dal Governo per far fallire il referendum sul nucleare. Esorta per questo la maggioranza ad affrontare la questione riaffermando senza inganni la scelta, a suo avviso folle, del ritorno dell'Italia al nucleare, ovvero accettando di abrogare i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto-legge in questione. In tal senso, annuncia la presentazione, in vista della discussione in Assemblea, di specifici emendamenti del Partito democratico, anche al fine di non «scaricare» sul prescritto giudizio della Corte di Cassazione insopportabili pressioni e tensioni politico-istituzionali. Conclude, richiamando la maggioranza ad uno scatto di dignità e al dovere di non imbrogliare gli italiani.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) denuncia il tentativo portato avanti dal Governo con il decreto-legge in esame di boicottare il referendum sul nucleare, ricordando, peraltro, che tale tentativo è in linea con una lunga e inaccettabile tradizione di «tradimento» da parte dei diversi Governi e maggioranze parlamentari degli esiti dei referendum svoltisi in Italia a partire dagli anni '70. Aggiunge che le schizofreniche scelte del Governo sul nucleare, ma anche quelle altrettanto contraddittorie sulle fonti rinnovabili e sul fotovoltaico in particolare, testimoniano non solo la volontà di scippare gli elettori del diritto ad esprimersi con il referendum, ma anche l'incapacità politica di affrontare e governare le fondamentali questioni legate alla costruzione di una moderna strategia energetica nazionale e, in definitiva, al futuro stesso del Paese.
Conclude richiamando l'attenzione della Commissione sulla gravità del fatto che non è stato ancora emanato il prescritto regolamento sulla par condicio per i referendum del 12 e 13 giugno da parte della Commissione di vigilanza Rai e ribadendo il proprio giudizio nettamente contrario - sia nel merito che nel metodo - sul provvedimento in esame.

Armando DIONISI (UdCpTP) soffermandosi sul contenuto dell'articolo 5 del

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provvedimento d'urgenza in esame, denuncia la perdurante assenza di una politica energetica del Governo che sia adeguata alle esigenze della crescita economica del Paese e che sia fondata su un'articolata ed equilibrata presenza di tutte le diverse fonti di produzione di energia.
Preannuncia, per questo, il voto di astensione del suo gruppo sul provvedimento in esame, auspicando che nel corso del dibattito in Assemblea sia possibile sciogliere nell'interesse del Paese alcune delle questioni oggi dibattute, a condizione che il Governo e la maggioranza si assumano le proprie responsabilità.

Tommaso FOTI (PdL), con riferimento alle questioni sollevate nel corso del dibattito, ricorda anzitutto che la scelta responsabile del Governo di una moratoria sul nucleare, oggi criticata dall'opposizione, corrisponde anche ad una richiesta avanzata fin dall'inizio della legislatura dal Partito democratico. Dopo avere ricordato che le recenti prese di posizione del Governo sulla sicurezza nucleare, che sono alla base delle disposizioni contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, sono perfettamente in linea con le decisioni adottate in sede europea, rivendica una piena coerenza politica fra le dichiarazioni rese dal ministro Tremonti sul cosiddetto «debito atomico» e le scelte concrete operate dal Governo sia in sede di moratoria sul nucleare che in sede di emanazione di specifici provvedimenti legislativi per uno sviluppo sostenibile e durevole del settore delle fonti rinnovabili.
Formula, infine, una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in esame, che illustra sinteticamente (vedi allegato 3).

Raffaella MARIANI (PD), nell'annunciare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, precisa che la richiesta del Partito democratico di una moratoria sul nucleare era stata avanzata all'inizio della legislatura in opposizione alle scelte del Governo a favore del ritorno al nucleare e che, pertanto, il richiamo fatto dal relatore a tale posizione del Partito democratico è da considerarsi del tutto strumentale. Allo stesso modo, giudica inaccettabile che proprio da un Governo e da una maggioranza che continuamente si appellano alla «volontà popolare» oggi si neghi ai cittadini italiani il diritto di esprimersi con il voto nel referendum.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI, indi del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 15.30.

Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale.
Ulteriore nuovo testo C. 1952 Guido Dussin.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dell'ulteriore nuovo testo della proposta di legge in titolo, rinviato nella seduta del 28 aprile 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 4) all'ulteriore nuovo testo adottato come testo base.

Mauro PILI (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Dionisi 1.1, Piffari 1.2 , 1.4, 2.2, 2.3 e 2.4, Zamparutti 4.1 e 4.2, Piffari 4.3, Zamparutti 6.1, 6.2 e 6.3, Piffari 6.4, 7.1 e 7.2, Dionisi 9.1, Zamparutti 9.2, nonché Braga 9.4. Invita poi i presentatori al ritiro, in

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caso contrario esprime parere contrario, sugli emendamenti Zamparutti 1.3, Stradella 21, Zamparutti 2.5, Braga 9.3, Dionisi 10.1 e Braga 10.2. Esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Dionisi 3.1, Froner 8.10, Braga 8.11, Stradella 8.1, Braga 8.2, Guido Dussin 8.3, Piffari 8.4, Braga 9.5, Stradella 9.6, Guido Dussin 9.7, Stradella 9.8, Braga 9.9, Froner 9.10, Stradella 10.3, a condizione che sia riformulato nel senso di prevedere, sia al comma 1 dell'articolo 10 sia al successivo comma 2, il riferimento ai novanta giorni dalla data di entrata in vigore delle linee guida di cui all'articolo 3 in luogo del riferimento «alla data di entrata in vigore della presente legge», Stradella 10.4, Guido Dussin 10.5 e Froner 11.1.

Il Vice Ministro Roberto CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Dionisi 1.1.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Piffari 1.2: s'intende che vi abbia rinunciato.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), nell'illustrare le motivazioni alla base dell'emendamento a su prima firma 1.3, fa notare come non si possa ritenere che la videosorveglianza di un'abitazione sia un indicatore di benessere fisico e psichico dei fruitori. Ritiene che nel testo siano stati inseriti elementi di valutazione di tale benessere del tutto insufficienti. Insiste quindi per la votazione del suo emendamento 1.3.

Guido DUSSIN (LNP) sottolinea come il testo adottato come testo base sia stato elaborato nell'ottica di tutelare l'acquirente di un immobile. Fa quindi notare come non possa non ritenersi, per esempio, che l'esistenza di una porta blindata in un'abitazione sia un elemento di qualità dell'abitazione medesima. In tale prospettiva reputa incongruo l'emendamento Zamparutti 1.3, essendo indubbio a suo avviso che l'immobile per essere di qualità debba comunque soddisfare le esigenze fisiche e psichiche dei fruitori.

Roberto MORASSUT (PD), pur premettendo il suo orientamento complessivamente favorevole sul testo in esame, dichiara di ritenere in parte condivisibili le osservazioni della collega Zamparutti, ravvisando un certo sbilanciamento nel testo tra elementi tecnici fin troppo dettagliati e principi sul benessere fisico e psichico troppo generici. Conclude auspicando che tale sbilanciamento possa essere superato in sede di emanazione delle previste linee guida.

Ermete REALACCI (PD) condivide le osservazioni del collega Dussin sullo spirito del testo in esame; fa però notare come vada differenziato il valore dei diversi elementi individuati quali parametri del benessere fisico e psichico dei fruitori.

Mauro PILI (PdL), nel ribadire il suo invito al ritiro dell'emendamento Zamparutti 1.3, precisa che l'attuazione del principio del benessere fisico e psichico è demandato alle linee guida.

Chiara BRAGA (PD) invita a considerare l'importanza di estendere la valutazione della qualità dell'abitazione in relazione al benessere fisico e psichico ad altri elementi quali l'adattabilità degli spazi, il superamento delle barriere architettoniche. Ritiene quindi che, in vista dell'esame del provvedimento in Assemblea, occorra un approfondimento sul contenuto dell'articolo 6.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Zamparutti 1.3 e Piffari 1.4.

Franco STRADELLA (PdL) ritira l'emendamento a sua firma 2.1.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 2.2, 2.3 e 2.4.

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Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 2.5, in quanto il testo non chiarisce che l'accesso alle agevolazioni fiscali di cui all'articolo 9 non è precluso a coloro che non siano in possesso della certificazione «casa qualità».

Roberto MORASSUT (PD) ritiene che debba essere chiarito nel testo come le agevolazioni ivi previste non sostituiscano, ma si aggiungano alle agevolazioni vigenti per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica del patrimoni edilizio.

Chiara BRAGA (PD) dichiara di condividere le osservazioni del collega Morassut, ritenendo necessario uno sforzo per specificare nel testo che le agevolazioni ivi previste non provochino alcun drenaggio di risorse in danno degli interventi per la riqualificazione energetica.

Ermete REALACCI (PD), nel richiamare l'attenzione della Commissione sul valore anticiclico che la detrazione del 55 per cento ha avuto, fa notare come le agevolazioni previste per coloro che saranno in possesso della certificazione «casa qualità» non dovranno in alcun modo interferire con la richiamata detrazione. Aggiunge poi che sarebbe paradossale che l'agevolazione fosse condizionata al possesso della certificazione «casa qualità», dal momento che nessuno è in possesso di tale certificazione prima di effettuare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Mauro PILI (PdL) precisa che il testo in esame intende riconoscere una possibilità ulteriore di agevolazioni, che non mette in alcuna discussione il sistema vigente delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) dichiara di ritirare l'emendamento 2.5, riservandosi di presentarlo nuovamente in Assemblea.

La Commissione approva l'emendamento Dionisi 3.1; respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Zamparutti 4.1e 4.2, Piffari 4.3, Zamparutti 6.1, 6.2 e 6.3, Piffari 6.4, 7.1 e 7.2.

Raffaella MARIANI (PD) dichiara di voler sottoscrivere tutti gli emendamenti a firma della collega Froner.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Froner 8.10, Braga 8.11 e Stradella 8.1.

Roberto TORTOLI, presidente, dichiara che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Stradella 8.1, è preclusa la votazione sull'emendamento Braga 8.2.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Guido Dussin 8.3, Piffari 8.4; respinge quindi , con distinte votazioni, gli emendamenti Dionisi 9.1 e Zamparutti 9.2.

Chiara BRAGA (PD) dichiara di ritirare l'emendamento a sua prima firma 9.3.

La Commissione respinge l'emendamento Braga 9.4; approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Braga 9.5, Stradella 9.6, Guido Dussin 9.7, Stradella 9.8, Braga 9.9 e Froner 9.10.

Armando DIONISI (UdC) insiste per la votazione del suo emendamento 10.1.

La Commissione respinge l'emendamento Dionisi 10.1.

Chiara BRAGA (PD) dichiara di ritirare l'emendamento a sua prima firma 10.2.

Franco STRADELLA (PdL) dichiara di accettare la riformulazione del suo emendamento 10. 3 proposta dal relatore.

La Commissione approva, con distinte votazioni, l'emendamento Stradella 10.3 (nuova formulazione), Stradella 10.4, Guido Dussin 10.5 e Froner 11.1.

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Roberto TORTOLI, presidente, avverte che il testo, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso per il prescritto parere alle Commissioni competenti in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.20.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

RISOLUZIONI

7-00526 Iannuzzi e 7-00543 Gibiino: sui pedaggi nelle tratte autostradali a gestione diretta dell'ANAS Spa.

7-00535 Togni: revisione delle norme tecniche sulle costruzioni relative all'uso dell'acciaio B450A.

7-00409 Alessandri e 7-00414 Benamati: in materia di isolamento sismico delle costruzioni civili e industriali.