CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 maggio 2011
474.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 3 maggio 2011.

Audizioni di rappresentanti del SIN.PA., di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL e di rappresentanti dell'Associazione per i diritti civili delle persone vedove nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli, recanti «Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità».

Le audizioni informali sono state svolte dalle 10.05 alle 11.35.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 3 maggio 2011.

Audizione di rappresentanti di INPDAP e INPS nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli, recanti «Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità».

L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.40.

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SEDE REFERENTE

Martedì 3 maggio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.40.

Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524-B Lo Presti, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, avverte preliminarmente che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione dello scorso 28 aprile ha convenuto - in ragione dell'urgenza del provvedimento in titolo, giunto ormai alla terza lettura parlamentare - di esaurire nella corrente seduta l'esame preliminare della proposta di legge, come modificata dal Senato, fissando per la mattina di domani il termine per la presentazione di eventuali emendamenti.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, segnalato preliminarmente che la Commissione esamina il provvedimento in esame, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, per le sole parti modificate dal Senato, ricorda che la proposta di legge n. 1524-B, approvata in prima lettura dalla Camera l'11 maggio 2010 e in seconda lettura dal Senato il 5 aprile 2011, è un provvedimento ormai noto alla Commissione, che reca disposizioni concernenti i soggetti che svolgono attività autonoma di libera professione, senza vincolo di subordinazione, iscritti alle casse professionali privatizzate; tale proposta di legge, in particolare, modifica l'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 103 del 1996, al fine di prevedere che il contributo integrativo a carico degli iscritti alle Casse professionali (attualmente fissato da tale disposizione al 2 per cento del fatturato lordo), sia autonomamente stabilito con apposite delibere di ciascuna cassa, approvate dai Ministeri vigilanti.
Segnala quindi che, nel corso dell'esame al Senato, sono state introdotte due sole modifiche (su sollecitazione della Commissione Bilancio di quel ramo del Parlamento), che pertanto costituiscono l'unico oggetto di esame parlamentare. Osserva che la prima delle predette modifiche riguarda la previsione che il contributo debba essere fissato tra il 2 e il 5 per cento del fatturato lordo (nel testo approvato dalla Camera era previsto solo il limite massimo del 5 per cento e non anche quello minimo del 2 per cento). Al contempo, rileva che la seconda modifica interessa la facoltà di destinare parte del contributo integrativo all'incremento dei montanti individuali, che, secondo il nuovo testo, deve avvenire senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e garantendo l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario delle casse e degli enti. Rammenta, peraltro, che il testo trasmesso dalla Camera al Senato - che intende rafforzare le garanzie di equilibrio delle stesse casse - era già stato oggetto di apposite integrazioni richieste dalla V Commissione della Camera; prende atto, tuttavia, delle ulteriori modifiche prospettate dalla Commissione Bilancio del Senato, che appaiono in ogni caso condivisibili.
In conclusione, auspica che la proposta di legge in esame, già largamente condivisa dalla Commissione di merito e dalla stessa Assemblea, possa giungere celermente alla definitiva approvazione, anche in ragione del suo significativo valore sociale e di garanzia.

Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP) dichiara che il suo gruppo condivide l'intervento normativo in esame e ne auspica, di conseguenza, un sollecito iter approvativo.

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Cesare DAMIANO (PD) giudica positivamente la proposta di legge in esame, osservando che essa si pone in una linea di continuità con l'azione svolta in materia dal Governo precedente, nella prospettiva di un innalzamento della copertura previdenziale in favore dei lavoratori interessati. Nel valutare altresì legittima l'esigenza di tenere nella debita considerazione l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario delle casse e degli enti privatizzati, nonché quello della finanza pubblica più in generale (pur nella consapevolezza della parzialità dell'intervento in oggetto, soprattutto se raffrontato ad altre proposte di legge più organiche presentate sull'argomento), preannuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento, con il quale ritiene che si possano porre in essere processi virtuosi nella gestione dei trattamenti previdenziali di talune categorie di professionisti.

Giulio SANTAGATA (PD) ricorda che il suo gruppo, in occasione della prima lettura del provvedimento in esame, aveva posto - anche per facilitare una complessiva tenuta del sistema - la questione del rapporto tra l'innalzamento percentuale della contribuzione integrativa trasferita a carico del cliente e l'incremento della contribuzione soggettiva dovuta dal professionista: si domanda, a tal fine, se sia ancora possibile la presentazione di una proposta emendativa sull'argomento.

Silvano MOFFA, presidente, fa notare al deputato Santagata che la Camera è chiamata ad esaminare il provvedimento in terza lettura, per le sole parti modificate dal Senato, osservando che un'eventuale proposta emendativa avente ad oggetto materie ulteriori rispetto alle modifiche del Senato - risultando già intervenuta, per il resto, la doppia lettura conforme da parte dei due rami del Parlamento - non potrebbe essere considerata ricevibile dalla presidenza. Invita, pertanto, i gruppi a valutare, a questo fine, la possibile predisposizione di ordini del giorno sull'argomento.
Ricorda, altresì, a beneficio dell'intera Commissione, che la decisione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di fissare per domani il termine per la presentazione di emendamenti è diretta a consentire la sollecita espressione del parere, da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva, sul testo approvato dal Senato.

Giulio SANTAGATA (PD), preso atto delle precisazioni rese dalla presidenza, si riserva di verificare anche la possibile trattazione della problematica in oggetto nell'ambito dell'esame del provvedimento, più complessivo, dedicato al riordino di enti e casse privatizzati.

Giovanni PALADINI (IdV), richiamando la discussione svolta in Assemblea nel corso della prima lettura parlamentare, fa presente che il suo gruppo si esprime positivamente sul provvedimento in esame.

Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare.
Propone, quindi, che - conformemente a quanto convenuto nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi - il termine per la presentazione di emendamenti al progetto di legge n. 1524-B sia fissato per le ore 10 di domani, mercoledì 4 maggio 2011.

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 3 maggio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.50.

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DL 34/2011: Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.
C. 4307 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite V e VII).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Antonino FOTI (PdL), relatore, osserva che la XI Commissione è chiamata ad esprimere alle Commissioni riunite V e VII un parere, per quanto di competenza, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 34 del 2011, già approvato, con modificazioni, dal Senato. Fa notare che si tratta di un provvedimento d'urgenza emanato dal Governo al fine di intervenire a sostegno di diversi ambiti pubblici, di preminente interesse economico e culturale. Fa presente che si prevedono, infatti, misure in favore del comparto dei beni culturali e archeologici, come l'incremento della dotazione Fondo unico dello spettacolo (FUS) e il potenziamento delle funzioni di tutela dell'area archeologica di Pompei; la moratoria delle procedure per la localizzazione e realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare; la proroga del divieto di incroci tra settore televisivo e stampa e talune disposizioni sulle modalità di assegnazione dello spettro radioelettrico. Infine, osserva che si prevede che la Cassa depositi e prestiti possa assumere partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale.
Per quanto concerne l'ambito di competenza della XI Commissione, segnala un'unica disposizione di diretto interesse, contenuta all'articolo 6, che aumenta il limite percentuale della spesa del Servizio Sanitario Nazionale della regione Abruzzo per i contratti a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa, in conseguenza degli eventi sismici nel mese di aprile 2009. Sottolinea, inoltre, che tale articolo prevede che alla relativa disciplina, anche in coerenza con il programma operativo per il rientro del disavanzo sanitario della regione Abruzzo, si provvede con ordinanza di protezione civile. Fa presente, in proposito, che la norma in questione, prospettando una deroga ai limiti di assunzione di personale flessibile nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, incide su una materia particolarmente sensibile, già sottoposta peraltro all'attenzione della XI Commissione, in particolare in occasione della recente approvazione di un atto d'indirizzo riguardante i lavoratori impiegati in somministrazione presso l'INPS: si tratta della risoluzione Gatti e altri n. 8-00115, approvata il 30 marzo 2011.
Alla luce di quanto esposto, osserva anzitutto che le disposizioni contenute all'articolo 6 del provvedimento in esame legittimerebbero la previsione di un intervento di analogo tenore in favore dei richiamati «lavoratori somministrati INPS». Si riserva, quindi, di presentare - nell'ambito della proposta di parere - un riferimento all'esigenza di rimuovere il vincolo normativo attualmente vigente, permettendo la prosecuzione dell'impiego di lavoratori con contratti di somministrazione di lavoro operanti presso gli enti previdenziali. Evidenzia che tale rilievo avrebbe l'obiettivo di assicurare gli attuali livelli di servizio, attraverso l'impiego di personale in grado di far fronte agli effetti conseguenti dall'applicazione delle disposizioni in materia di riduzione delle risorse umane. Al contempo, nel formulare questa osservazione, fa notare che andrebbe chiarito che occorre procedere senza determinare forme di stabilizzazione del rapporto di lavoro suscettibili di alterare il quadro normativo vigente per tutta la pubblica amministrazione e fermo restando il diritto dei vincitori di concorso.
In conclusione, preso atto dell'importanza di questo intervento normativo, auspica che possa svolgersi un dibattito sereno sul testo in esame, anche in vista

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dell'approvazione di una proposta di parere con la quale sia possibile richiamare - come detto in precedenza - anche la necessità di risolvere ulteriori emergenze lavorative, sulle quali il Governo ha assunto impegni in sede parlamentare, riguardanti il personale precario utilizzato in altri settori della pubblica amministrazione.

Silvano MOFFA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ricorda che nella giornata di domani è prevista l'espressione del parere di competenza della Commissione.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.